(italiano / srpskohrvatski)

Riportiamo un comunicato del segretario della SKOJ - Lega della
Gioventù Comunista di Jugoslavia - sulle trattative in atto sotto
l'egida della NATO per la definizione dello "status" della provincia
serba del Kosovo e Metohija. La SKOJ sottolinea la vergogna di
"trattative" che si svolgono sotto l'egida delle potenze occidentali
responsabili della guerra e dell'apartheid attualmente vigente nel
territorio, e tra due parti politiche - tanto quella albanese quanto
quella serba attuale - completamente prone agli interessi ed ai diktat
imperialistici e incapaci di rappresentare gli interessi delle
popolazioni abitanti il territorio.
Il testo si conclude con un appello al ritiro totale ed immediato
delle truppe di occupazione occidentali dai Balcani: "I Balcani al
popoli balcanici".
La SKOJ è l'organizzazione giovanile del NKPJ, Nuovo Partito Comunista
di Jugoslavia; sulle posizioni di quest'ultimo in merito alla
questione kosovara si veda anche il testo, tratto dal Programma
Elettorale del maggio 2004 e tradotto in italiano, che riportiamo in
fondo.
(a cura del CNJ)


----Messaggio originale----
Da: jugoslavbr
Data: 14/02/2006 0.49
A: "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia"
Ogg: Saopstenje Sekretarija SKOJ-a


SAOPSTENJE SEKRETARIJATA SKOJ-a
POVODOM PRIPREMA ZA PREGOVORE O KOSOVU I METOHIJI

Za Savez komunisticke omladine Jugoslavije (SKOJ) je neprihvatljivo
da se vode bilo kakvi pregovori o Kosovu i Metohiji pod patronatom
onih koji su imali vodeću ulogu u razbijanju SFRJ i izazivanja NATO
agresije na SRJ u kojoj su kao zrtve pali pripadnici svih nacija.
Sporazumom iz Kumanova 1999. godine koji je potpisan pod
imperijalististickim pritiskom sa „nozem ispod grla" omogucena je
okupacija Kosova od strane NATO alijanse. Ova okupacija dovela je do
katastrofalnih posledica za sve zitelje Kosova i Metohije.
Ovde je nedvosmisleno na delu iskoriscavanje Albanskog naroda od
strane imperijalistickih centara moci na celu sa SAD u cilju
ostvarenja imperijalno-ekspanzionistickih ciljeva, kao i
iskoriscavanje od strane vladajuceg proimperijalistickog rezima u
Pristini radi ocuvanja sopstvenih pozicija i sprovodjenje reakcionarnih
nacionalistickih projekata.
Borba koju vode proimperijalisticki rezim albanskih burzoaskih
politicara u Pristini kao i proimperijalisticka politika burzoaskog
rezima u Beogradu objektivno je uperena protiv interesa albanske i
srpske radnicke klase koja zivi na Kosovu.
Sestogodisnja politika okupacije na Kosovu i Metohiji preti da
poptpuno anulira rezultate koji su postignuti u proteklih pet i po
decenija kada je Kosovo vlastitim naporima i uz podrsku cele SFRJ
ostvarilo znacajan napredak na svim poljima.
Preko 73% zitelja Kosova je nezaposleno, sve glavne privredne
grane su u rukama NATO okupatora koji slobodno raspolaze i ubira
prihoda od onoga sto je stvarano u interesu naroda Kosova i Metohije
tokom proteklih pet decenija.
Srbi, Crnogorci, Goranci,Albanci nisu medjusobni neprijatelji,
jedini stvarni neprijatelj su psi rata NATO pakta. I stoga je jedini
spas medjusobni savez svih naroda Kosova i Metohije protiv NATO okupatora.
Komunisti su uvek bili za pronalazenje najpravednijih resenja koja
su u datom trenutku moguca a koja nisu u interesu
imperijalistickih ciljeva i planova.
Postojece okupaciono stanje ne odgovara trajnim i stvarnim
interesima naroda Kosova, ono odgovara jedino
imperijalno-ekspanzionistickim ciljevima NATO-a. Cilj politike koju
vode razne „mirovne" medjunarodne komisije jeste dalje produbljivanje
postojeceg stanja po principu „zavadi, pa vladaj".
Istinski mir i saradnja moguci su jedino ako sve okupacione strane
trupe odmah napuste Kosovo, Bosnu i Hercegovinu i povuke sve svoje
trupe sa Balkana.

Balkan pripada Balkanskim narodima!!!

Drugi sekretar SKOJ-a
Marijan Kubik
15. februar 2006. god.
Beograd

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KOSMET

L'occupazione di Kosovo e Metohija da parte della NATO perdura. In
svariati modi continua anche il terrore dei separatisti albanesi,
contro i Serbi ancora rimasti. La NKPJ è stata sempre non solo contro
l'occupazione del Kosmet, ma anche contro la collaborazione con
l'occupatore, con i terroristi albanesi e con i separatisti. La
collaborazione legittima il governo vassallo messo su dagli occupanti.
Invece, sia il governo DOS sia questo nuovo governo di coalizione,
hanno sempre costretto i Serbi del Kosmet a partecipare alle
cosiddette elezioni locali e generali del Kosovo, così come alla
formazione dei cosiddetti governi del Kosovo. Si sono spinti al punto
di minacciare i cittadini serbi rimasti nella nostra provincia
meridionale di privarli di salario, pensione e servizi sociali se non
fossero andati a votare. E' successo un fatto mai visto nella storia:
i cosiddetti rappresentanti serbi nel parlamento vengono accompagnati
alle sedute in macchine blindate appartenenti agli occupanti. E chi è
il colpevole? Chi è complice in questo atto proditorio? Il governo
servo insediatosi nel 2000 e anche quello attuale.
L'atto finale del terrore contro i serbi - uccisioni di massa,
ferimenti, distruzione, incendio di case, chiese, monumenti della
storia e della cultura - si è consumato nel marzo 2004. La NKPJ ha
espresso alcune dichiarazioni sugli ultimi crimini in Kosmet, che
durano da molto tempo. Purtroppo la nostra stampa, la radio e la
televisione evitano di trasmettere queste dichiarazioni, ma li hanno
trasmessi altre fonti di informazione straniere. Noi mettiamo in
evidenza espressamente che i reali organizzatori di questi delitti
sono gli USA, la UE e i loro stipendiati che vanno sotto la sigla di
"ONU". Tuttavia, gli avvenimenti sono loro sfuggiti di mano, sicchè,
sotto la pressione dell'opinione pubblica, hanno frenato un po',
continuando nei loro fini con altri metodi. E lo scopo è quello di
spaventare la popolazione serba che ancora resta e scacciarla, per poi
dire che in Kosmet vivono solo Albanesi, e pertanto, "per evitare
altri scossoni" bisogna dichiarare la regione "Stato albanese
indipendente". Questa creazione può aver vita solo con la presenza e
la protezione delle truppe NATO, e perciò è indispensabile la presenza
delle truppe "pacificatrici", cioè "occupanti". A tal fine si prevede
la costruzione delle più grandi basi NATO in Europa, che servirebbero
per il controllo dei Balcani, della Russia, del Vicino e Medio
Oriente. Per il cosiddetto mantenimento della pace nel Kosmet,
occorre introdurre altre truppe NATO. Già ci sono - è in corso un
aumento delle truppe di occupazione. Il nostro popolo ha perso il
Kosmet quando l'hanno occupato i Turchi, i Tedeschi, gli Italiani...
ma mai ha riconosciuto la legittimità delle occupazioni. E non c'è
forza o prezzo che ci potrebbe costringere a rinunciare alla nostra
essenza storica. Il Kosmet è stato, è e sarà un pezzo inseparabile
della Serbia, e della Jugoslavia. E questo per sempre. Eterna
maledizione si abbatterà su chi tenta di barattarlo in combutta con i
terroristi albanesi, i separatisti e i loro protettori della NATO.

(Fonte: Programma Elettorale della NKPJ, maggio 2004 -
https://www.cnj.it/POLITICA/nkpj2004.htm )