RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC
Viaggio del 23-26 marzo 2006
(resoconto di viaggio a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste)
Questa relazione e' suddivisa come al solito in sette parti ed e'
preceduta da un breve resoconto del viaggio compiuto a febbraio scorso
dai delegati della Zastava in Friuli-VG e Veneto.
1) Introduzione
2) Altri due camion di aiuti
3) Delegazione in visita e materiale trasportato
4) Cronaca del viaggio
5) I progetti in corso e le possibilita' future
6) Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
7) Conclusioni
Resoconto del viaggio di febbraio 2006 dei delegati Zastava in
Friuli-VG e Veneto
La delegazione di Kragujevac giunta in Italia era composta da
Radoslav Delic Segretario del Samostanli Sindikat della Zastava
Rajko Blagojevic Vice-Segretario dello stesso sindacato
Bojana Tosic dell'ufficio internazionale adozioni del Sindacato Samostalni
Il 17 mattina abbiamo incontrato il Sindaco ed il Vicesindaco di San
Dorligo della Valle, comune a maggioranza slovena nell'hinterland
triestino. Era presente anche la Console di Serbia e Montenegro di
Trieste. La popolazione del comune aveva effettuato, durante le feste
di fine anno 2005, una ingente raccolta di aiuti a favore dei
lavoratori Zastava, che si aggiunge alle molteplici azioni di
solidarieta' gia' avviate da lungo tempo. Si e' discusso, come
prossimo progetto, di avere ospite nella prossima estate un gruppo
folk di una scuola di Kragujevac. La municipalita' offrirebbe
l'ospitalita' e i contatti con altre realta' territoriali in modo da
poter effettuare tre spettacoli nel giro di una settimana circa.
Il pomeriggio del 17 siamo stati ospiti della giunta municipale di San
Giorgio di Nogaro. Assemblea molto affollata, sindaco con fascia
tricolore. Anche in questa occasione era presente la Console di Serbia
e Montenegro.
Il sabato abbiamo partecipato in qualita' di relatori al seminario
regionale "I sostegni a distanza: un'occasione di solidarietà per lo
sviluppo" organizzato dal C.R.E.L.P. FVG Coordinamento Enti Locali
Per la Pace del Friuli Venezia Giulia, dove erano presenti piu' di
venti associazioni regionali.
In serata abbiamo incontrato a Fiumicello molti adottanti della bassa
friulana, in una assemblea pubblica organizzata dal locale circolo del
PRC.
Domenica 19 al mattino abbiamo avuto una riunione con il direttivo
della Cooperazione Odontoiatrica Internazionale, per discutere
l'evoluzione dei progetti congiunti che portiamo avanti da un anno
presso il Centro Medico della Zastava.
Lunedi 20 al mattino siamo stati ospiti della Segreteria della CGIL e
della FIOM di Trieste, dove abbiamo illustrato la situazione sociale
ed occupazionale di Kragujevac. Ci e' stato promesso un contributo
economico per lo sviluppo dei nostri progetti.
La sera presso la Casa del Popolo Canciani di Trieste proiezioni di
filmati sulla realta' di Kragujevac e dibattito. A seguire una cena
di solidarieta'. Moltissimi gli adottanti triestini presenti. La
serata era stata organizzata dalla federazione triestina del PRC e dai
circoli Primo Maggio e Gramsci.
I due giorni successivi sono stati dedicati al Veneto con due
affollate assemblee pubbliche presso il centro sociale Messina di
Santa Lucia di Piave (Treviso) e il centro popolare Gramigna di
Padova. Anche in questi due incontri erano presenti numerosi adottanti
della zona.
Il bilancio di questa settimana e' senz'altro positivo: altre
centinaia di persone sono venute a conoscenza di questa realta'e si
sono rafforzati i legami di amicizia e di solidarieta'. Oltre a porre
le basi per nuovi probabili progetti da sviluppare in futuro, sono
stati attivati 6 nuovi affidi a distanza.
1 - Introduzione
Vi invio la relazione del viaggio appena concluso alla Zastava di
Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo
alla ONLUS Non Bombe ma solo Caramelle (Gruppo Zastava di Trieste e
sezione del Veneto) e al Coordinamento Nazionale RSU CGIL e per la
verifica dei progetti in corso a Kragujevac.
Tutti i resoconti dei nostri viaggi sono reperibili su diversi siti,
tra i quali - il sito del coordinamento RSU, all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/
seguendo il link: Solidarietà con i lavoratori della Jugoslavia:
http://www.ecn.org/coord.rsu/guerra.htm
dove sono anche descritte in dettaglio tutte le iniziative in corso,
sia nostre che di altre organizzazioni.
L'ultima relazione relativa al nostro viaggio di dicembre 2005 si
trova all'indirizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_1227_zastava_rel.htm
e poi in ordine cronologico potete trovare tutte le altre.
I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia, all'indirizzo:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
che contiene inoltre centinaia di articoli sulla situazione nei
Balcani difficilmente reperibili sulla stampa nazionale.
2 - Altri due camion di aiuti
Durante il 2005 avevamo gia' spedito due camion di aiuti (dettagli
nelle relazioni di settembre e dicembre 2005).
Altri due camion sono stati inviati a gennaio e a marzo 2006. Il
prossimo partira' ad aprile.
Il carico di gennaio era costituito da 126 scatoloni contenenti
vestiario invernale usato, scarpe e giocattoli. 74 scatoloni erano
destinati al Sindacato Samostanli della Zastava e gli altri 52 erano
inviati alla associazione Decja Istina (La verita' dei bambini) di
Belgado diretta da Gordana Pavlovic. Avevamo incontrato Gordana a
dicembre durante il nostro viaggio di ritorno e le avevamo promesso
questi aiuti per l'orfanotrofio Svecanska e per due campi profughi
(dalla Krajna e dal Kosovo) che lei segue a Belgrado.
Il secondo camion e' partito ai primi di marzo e conteneva
1 personal computer completo di stampante
3 biciclette
198 scatoloni di vestiario, scarpe, biancheria per casa e letto,
giocattoli, pannoloni per adulti, ciucci per neonati.
85 pacchi erano destinati a Belgrado e 113 a Kragujevac
Le due spedizioni sono state effettuate in collaborazione con
Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo Hrovatin di Trieste
Associazione di Solidarieta' Internazionale Triestina
Le spese per queste spedizioni sono state rispettivamente di 490 euro
e di 630 euro. Non sappiamo ancora l'entita' dell'IVA che verra'
richiesta in Serbia.
In ultimo un doveroso ringraziamento alle volontarie e i volontari che
hanno preparato la spedizione in condizioni spesso difficili (la
maggior parte dei pacchi spediti a marzo e' stata confezionata in
Porto Vecchio, sotto una tettoia all'aria aperta durante il mese di
febbraio...).
3 - Delegazione in visita e materiale trasportato
Ricordo prima di tutto che le spese di viaggio sono sempre
direttamente sostenute dai partecipanti, senza alcuno storno dai fondi
ricevuti per le quote di adozione a distanza da distribuire. Per
questo viaggio sono stati spesi 1105 euro, comprensivi di tutto
(carburante, pasti e pernottamenti).
La delegazione che ha effettuato il viaggio era costituita da Claudia,
Donatella, Gilberto, Giuliano e Linda da Trieste, Tino da Pavia,
Maurizio e Riccardo da Brescia, questi ultimi in rappresentanza
dell'Associazione Zastava Brescia per la solidarieta' internazionale,
con la quale abbiamo gia' realizzato alcuni progetti a Kragujevac;
erano con noi per poter verificare i possibili nuovi progetti.
Per il viaggio abbiamo utilizzato un pulmino fornitoci gratuitamente
dalla Associazione di Solidarieta' Internazionale Triestina.
Avevamo con noi medicinali per circa 7000 euro, e inoltre 25 scatole
di fitostimoline (regalate dalla Fondazione Luchetta) per Lazar e
Vasilje, i due fratelli di sette e tre anni, malati di epidermiolisi
bollosa che sosteniamo da marzo 2004. Dall'Ospedale Sant'Orsola di
Bologna ci erano inoltre giunti i medicinali per Suzana, la ragazza
che l'anno scorso venne in Italia per essere operata, purtroppo senza
successo.
Le adozioni da distribuire erano 173, di cui 5 nuove, per un valore
complessivo di 15320 euro, per la maggior parte in quote trimestrali
da 75 euro o da 85 euro (quando si tratta di quarto trimestre).
Avevamo anche da distribuire 1030 euro provenienti da altre
associazioni (ANPI Varese, ALJ Bologna e Most Za Beograd di Bari).
Sono state caricate nel furgone anche 17 scatole di regali per alcune
famiglie jugoslave.
4 - Cronaca del viaggio
Siamo partiti da Trieste verso le 8 e 30 del mattino del giovedi 23
marzo e siamo arrivati a Kragujevac alle 7 di sera, senza alcun
problema durante il viaggio. Tempo buono e traffico scarso, ad
esclusione dell'attraversamento di Belgrado. Passaggio di frontiere
rapido e senza alcun problema. La lettera di invito del Sindacato ci
ha facilitato molto l'ingresso e l'uscita dalla Serbia e ci ha evitato
una salata multa per eccesso di velocita' proprio all'uscita da
Kragujevac durante il viaggio di ritorno.
Dopo lo scarico del furgone, abbiamo verificato le liste delle
adozioni e preparato le buste con il denaro per l'assemblea che
abbiamo tenuto la mattina del sabato 25.
Tutti gli incontri che abbiamo avuto nei due giorni della nostra
permanenza a Kragujevac si sono svolti in un clima di forte
emotivita'. Il 24 marzo cadeva infatti il settimo anniversario dei
bombardamenti e tutti hanno ricordato (spesso tra le lacrime) le prime
bombe cadute sulla citta' verso le otto di sera.
Mi limito adesso a descriverli sommariamente.
Nel prossimo paragrafo illustrero' in dettaglio tutti i contenuti
degli incontri svolti.
Venerdi 24 al mattino come primo appuntamento abbiamo incontrato il
vice-preside ed alcuni insegnanti della Scuola Tecnica Za Masinstovo I
Saobracaj, presso la quale abbiamo gia' un progetto in corso.
All'uscita dalla Scuola, che si trova a fianco della sede del
Sindacato, abbiamo salutato la delegazione di lavoratori Zastava che
con un pullman stava recandosi a Smederevo, dove e' situata una grande
acciaieria che e' stata acquistata anni fa dalla US STEEL. Sono in
corso scioperi per il salario e questa delegazione andava a portare la
solidarieta' dei lavoratori di Kragujevac. E' stato un grande piacere
salire sul pullman e donare una bandiera della pace bilingue.
Successivamente ci siamo recati al Centro medico della Zastava, dove
abbiamo incontrato la Direttrice ed il personale del reparto
stomatologico e consegnato i medicinali che avevamo con noi; saranno
come sempre distribuiti gratuitamente agli utenti del Centro.
La mattina si e' conclusa presso il centro di accoglienza per ragazzi
Down.
Nel pomeriggio, su loro richiesta, abbiamo visitato la seconda Scuola
Tecnica di Kragujevac.
Ci siamo poi recati al Parco della Rimembranza di Kragujevac, dove il
21 ottobre 1941 furono sterminate per rappresaglia dai nazisti 7300
persone, tra le quali 2500 operai della Zastava e gli studenti del
locale liceo, insieme ai loro professori. Molti monumenti costruiti
con pietre provenienti dalle varie Repubbliche che costituivano la
Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia ricordano quell'eccidio.
Sabato 25 al mattino si e' svolta l'assemblea per la consegna delle
quote di affido, nella grande sala della direzione. L'atmosfera,
benche' come al solito festosa, era inevitabilmente segnata dal
ricordo delle bombe che hanno distrutto il futuro dei lavoratori e dei
ragazzi che avevamo di fronte. Come al solito abbiamo ricevuto una
grande quantita' di bottiglie di rakja fatta in casa, di marmellate,
di miele, di prodotti tessili, doni delle famiglie jugoslave ai loro
amici italiani.
Visti i tanti impegni, abbiamo dovuto limitare a due le visite alle
famiglie con figli adottati dai membri della delegazione. Siamo stati
ospiti a pranzo da una di queste famiglie. E' stata un'esperienza
fuori dal comune, anche per chi ha gia' visitato tante famiglie.
Vivono in campagna, quattro generazioni sotto lo stesso tetto: una
bisnonna, due nonni, padre (in cassa integrazione), madre e due
figlie. Queste ragazze partono alle cinque e mezzo il mattino per
poter andare a scuola.
Dopo un pranzo eccellente, musica e balli per mezzo pomeriggio.
La sera a cena abbiamo incontrato i rappresentanti di una associazione
di genitori che si occupa di attivita' extrascolastiche per alcune
centinaia di bambini da 3 a 10 anni.
Il lunedi', durante il viaggio di ritorno, a Belgrado abbiamo
attraversato il viale delle ambasciate, che ospita tutta una serie di
edifici pubblici completamente distrutti dai bombardamenti del 1999, e
poi visitato il parco di Tasmajdan, dove sorgono due monumenti
simbolo: quello ai giornalisti morti nel bombardamento della sede
della televisione e quello, struggente, dedicato ai bambini uccisi
dalle bombe della NATO, che sue due semplicissimi ovali in marmo nero
riporta in Serbo e in Inglese la scritta "Eravamo solo bambini".
Su questi due monumenti abbiamo depositato i fiori ricevuti durante
l'assemblea.
5 - I progetti in corso e di possibile realizzazione
Visto che periodicamente riceviamo sottoscrizioni significative non
legate alle adozioni, era stata presa la decisione di finanziare
progetti che vadano incontro a reali bisogni sociali, possibilmente
unendo i nostri sforzi a quelli di altre associazioni. A questo
proposito si conferma la collaborazione gia' in atto da tempo con
l'associazione Zastava Brescia.
L'associazione di Roma ABC, Solidarieta' e Pace ci ha scritto
dichiarando il suo interesse a partecipare insieme a noi a uno o piu'
progetti, qualora rientrino nella loro sfera di interventi. Questa
associazione ha piu' di 500 affidi a distanza attivati in tutta la
Serbia, dei quali circa 200 a Kragujevac.
Questi sono gli indirizzi dei siti delle due associazioni:
http://digilander.libero.it/zastavabrescia
http://www.abconlus.it
A) Collaborazione con il presidio sanitario della Zastava.
Trovate una descrizione assai articolata di questo progetto nelle
relazioni dei viaggi di marzo, luglio, settembre e dicembre 2005,
reperibili agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_1227_zastava_rel.htm
Esso e' stato avviato con il COI (Cooperazione Odontoiatrica
Internazionale).
Ricordo che la Zastava possiede un centro medico (Zavod Za Zdravsvenu
Zastitu Radnika) di ragguardevoli dimensioni: vi lavorano 326 persone,
due terzi dei quali operatori sanitari (piu' di 60 sono i medici) ed
un terzo di amministrativi. 224 lavoratori sono iscritti al sindacato
Samostanli. Il suo bacino di utenza e' rappresentato attualmente da
circa 50.000 lavoratori e da circa 7.000 pensionati.
In questo centro si effettuano ogni anno circa 1 milione di
prestazioni sanitarie di cui 65.000 nel campo dentistico. Nel reparto
dentistico lavorano 25 persone, tra cui sette medici dentisti.
Il problema del presidio sanitario e' che la strumentazione in uso ha
un'eta' media di piu' di 20 anni, ed e' quindi fortemente inadeguata.
Le due poltrone dentistiche fornite a luglio scorso sono in piena
attivita', cosi' come le attrezzature accessorie, ad eccezione del
tubo radiologico per il quale si attendono le autorizzazioni del
ministero dell'ambiente.
Solo un esempio: nel periodo ottobre-dicembre 2004, sono state
effettuate 7064 prestazioni in odontoiatria, mentre nello stesso
periodo del 2005, grazie alle nuove attrezzature, il numero è salito
a 8921.
Per quanto riguarda i nostri interventi a favore del presidio
sanitario la Regione Friuli-Venezia Giulia aveva approvato a novembre
2005 un nostro progetto, relativo alla prevenzione e cura
stomatologica nell'infanzia e ci ha erogato un finanziamento di 17400
euro per il 2006.
La peculiare situazione demografica dell'area, che vede la Serbia
caratterizzarsi come una delle nazioni più anziane del pianeta, ha
posto con evidenza anche il problema dell'assistenza sanitaria alla
popolazione di età elevata (oltre 65), non meno bisognosa di
attenzione in presenza delle precarie condizioni di salute e di
reddito: non bisogna dimenticare che, nella precaria situazione
economica della Serbia odierna, caratterizzata da un Pil pro capite di
2000 (il più basso d'Europa) e da un rapporto lavoratori /
pensionati pari a 1,12, gli ultrasessantacinquenni rappresentano una
categoria particolarmente vulnerabile, per la mancanza di un reddito
che garantisca almeno la sussistenza e per le più precarie condizioni
di salute tipiche dell'età.
In questo senso abbiamo presentato a marzo 2006 un nuovo progetto alla
Regione FVG.
Gli assi principali del progetto sono la formazione, l'epidemiologia e
la fornitura di apparecchiature per la fabbricazione di protesi:
Inoltre e' previsto uno studio dentistico mobile, in modo da poter
curare a domicilio anche i non autosufficienti.
Il progetto prevede una spesa complessiva di 70.000 euro, di cui
42.000 di finanziamento regionale, ed il resto da suddividere tra
tutte le organizzazioni coinvolte (la nostra, il COI, il sindacato, il
centro medico ed il Comune).
B) Centro di accoglienza diurno per ragazzi con sindrome Down
La realizzazione del centro e' stata finanziata da noi, con denaro
donatoci dai lavoratori della COOP Nord-Est, nel marzo dello scorso
anno e la sua inaugurazione e' avvenuta a luglio 2005. Attualmente e'
gestito da una Cooperativa sociale (Socialna Kooperativa VIVERE) con
un contratto di quattro anni. I ragazzi seguiti sono al momento 13,
con capenza massima di 15.
C'e' una limitazione non prevista alla partenza del progetto: il
Centro non sara' frequentato da ragazzi autistici, che necessitano di
un altro tipo di assistenza. Potrebbe essere questo un nuovo fronte di
intervento. Le madri dei ragazzi sono sempre presenti, e garantiscono
quindi un buon livello di controllo. La preoccupazione e' che il
numero di ragazzi Down in citta' e' decisamente piu' grande.
Il centro ormai si autosostiene; il fatto di averlo realizzato ha
permesso di sviluppare nuovi progetti per laboratori; sono state
donate da una Onlus americana due macchine da cucire ed una macchina
macchina per tessitura computerizzate. Inoltre sono presenti ora
quattro computers.
C) La Scuola Tecnica Za Masinstovo I Saobracaj di Kragujevac
Ricordo che si tratta di una Scuola di meccanica fondata nel 1854,
dunque pressoche' contemporanea alla fondazione della Zastava, nella
quale si e' formato il nucleo dei tecnici del Paese. Attualmente conta
piu' di 1800 studenti.
Potete trovare i dettagli relativi a questo progetto nelle relazioni
di luglio, settembre e dicembre scorsi agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_1227_zastava_rel.htm
Il progetto prevedeva di per rimettere in sesto dei locali abbandonati
nel seminterrato della scuola da utilizzare come mensa per gli
studenti. Attualmente la sala e' completamente arredata, anche grazie
all'ultimo versamento di 1000 euro (500 da Zastava Trieste e 500 da
Zastava Brescia) consegnati a dicembre scorso e con i quali sono stati
comperati tavoli e sedie.
I quattro computers per gli studenti regalati da Zastava Brescia e
spediti lo scorso dicembre sono ora installati in una stanza della
biblioteca della Scuola e collegati alla rete.
Il Vice-Preside ci ha illustrato un progetto veramente ambizioso, che
va al di la' delle nostre possibilita', ma che cercheremo, per la sua
importanza, di aiutare in tutti i modi possibili.
La Scuola ha un sottotetto di circa 2000 metri quadrati attualmente
inutilizzato. L'ipotesi e' di ricavare 40 stanze a due e tre letti
come foresteria per gli studenti fuori sede, compresi spazi comuni di
svago e di studio. (Hanno anche pensato alle stanze per le nostre
delegazioni...)
Il preventivo di massima e' di 20 milioni di dinari (circa 230.000
euro al cambio attuale). Se il denaro fosse disponibile potrebbero
impiegare circa 2 mesi per la gara di appalto ed alcuni mesi per la
parte edilizia. Tenuto conto anche di possibili ritardi l'opera
potrebbe essere conclusa in un anno. Mancherebbero poi gli arredi.
La Scuola e' comunque determinata nel condurre avanti questo progetto,
investendovi ogni risorsa che si rendera' disponibile.
Abbiamo poi iniziato a discutere la possibilita' che il gruppo folk di
questa scuola possa venire per alcuni giorni a Trieste dintorni nella
prima meta' di luglio, secondo la richiesta della municipalita' di San
Dorligo della Valle. sarebbe una interessante opportunita' per noi di
conoscere piu' da vicino la cultura serba e una grande opportunita'
per questi ragazzi di uscire dal loro Paese. Non dobbiamo dimenticare
infatti che un ragazzo di 17-19 anni in Serbia ha passato tutta la sua
vita prima in un Paese sottoposto ad un embargo molto duro, ha subito
poi i bombardamenti e tutte le conseguenenze che ne sono derivate.
D) La PRVA Tehnicka Skola di Kragujevac
E' la seconda Scuola Tecnica della citta', la cui costruzione inizio'
il 19 ottobre del 1941. E' situata in pieno centro della citta'.
E' entrata in funzione nell'anno scolastico 1947-1948. Conta
attualmente 1500 studenti (al 90% provenienti da famigli operaie).
Ha gli indirizzi di chimica, elettrotecnica, edilizia, informatica e
scuola alberghiera. Come tutti gli edifici pubblici la manutenzione e'
molto carente per mancanza di fondi.
Il gruppo sportivo della Scuola e' a livelli di eccellenza nella
pallavolo e nella pallamano. Con l'aiuto del comune e' stata
ricostruita completamente la palestra, che era in stato di totale
abbandono. E' stata inaugurata tre giorni prima del nostro arrivo.
La spesa e' stata di circa 100.000 euro. Piu' che di una palestra si
tratta di un vero e proprio campo da pallavolo, con spazi sulle
gradinate per circa 400 persone. Tutto e' in condizioni perfette,
compresi bagni e spogliatoi. Non hanno pero' alcun attrezzo sportivo.
Ci e' stata presentata una dettagliata lista delle attrezzatute
necessarie per una spesa totale (acquistando il materiale in loco)
inferiore ai 4000 euro.
Cerchemo di venire incontro a questa richiesta, magari attraverso un
gruppo sportivo italiano che voglia gemellarsi con questa scuola.
D) Incontro con l'associazione volontaria di genitori Lokalni Tim "Put
u srecno odrastanja" (Viaggio per la crescita felice)
Si tratta di un associazione di genitori che ha cominciato la propria
attivita' il 1-4-2004.
La sera del 25 marzo abbiamo incontrato due dei loro rappresentanti;
Milena Koijc, educatrice di asilo nido
e Milos Jovanovic, giornalista televisivo.
Partendo dal fondamentale diritto dei bambini ad una infanzia felice
intendono sviluppare la creativita' infantile senza alcuna
discriminazione, accogliendo bambini da 3 a 10 anni delle piu'
svariate provenienze (compresi handicappati, sordomuti, autistici,
rom, sia provenienti da famiglie che dall'orfanotrofio locale).
Organizzano periodicamente, a seconda delle disponibilita' economiche
derivanti dalla loro autotassazione corsi e laboratori per i bambini,
una settimana per la festa degli aquiloni di ottobre (hanno fatto
volare anche una mongolfiera), poi a marzo laboratori ecologici e
infine attivita' sportive durante l'estate.
Non hanno una struttura fissa e tutti sono volontari (per esempio la
difettologa che segue i bambini con handicap lavora alla scuola
sordomuti e come volontariato fa servizio in questa organizzazione).
Usano gratuitamente le strutture pubbliche (asili nido, materne e
scuole elementari).
Come esempio i bambini coinvolti durante lo scorso ottobre sono stati
circa 2000, e la loro partecipazione e' del tutto gratuita.
Hanno bisogno di materiale come carta, stoffe, colori.
Stiamo traducendo cio' che ci hanno fornito a scopo illustrativo.
Comunque, dalle foto che ci hanno mostrato, sembrano iniziative di
indubbia validita', tenuto anche conto del difficile contesto sociale
di Kragujevac. Potremmo aiutarli in questi loro progetti con cifre
tutto sommato abbastanza modeste.
6 - Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto
con la FIAT)
Come ad ogni viaggio, abbiamo raccolto dati sulla condizione generale
del Paese e sulla citta' di Kragujevac. Riporto i piu' significativi.
Informazioni generali sulla Serbia
Il cambio attuale dinaro/euro e' salito a 88.20 (era di 84.5 a
settembre 2005 e di 86.70 a dicembre 2005).
L'inflazione annua nel 2005 e' stata di 17%.
Il numero ufficiale dei disoccupati era di circa 880.000 a settembre
2005, pari al 26.2% della popolazione potenzialmente attiva. Questo
indice e' salito a 897.790 (27.4%) a novembre 2005. E' ulteriormente
salito a 924.000 a febbraio 2006
Salari
Salario medio nel Paese a gennaio 2006 (cambio utilizzato 1 euro = 88
dinari)
Industria 20563 dinari (233 euro)
Settore servizi 25479 dinari (289 euro)
Media pesata su tutte le categorie 18345 dinari (250 euro)
Il salario medio a Kragujevac a gennaio 2006 e' stato ben piu' basso
della media nazionale
Alla Zastava (esclusi i cassaintegrati) 16600 (188 euro)
Alla Zastava (cassaintegrati) 7100 (80 euro)
A Kragujevac citta' 18767 (213 euro)
Pensioni (dati di gennaio 2006)
Il rapporto occupati/pensionati e' ora di 1.12 (era di 5 nel 1980 e di
1.21 del marzo 2004)
Numero di pensioni Valore della pensione in dinari (in euro)
4500 3392 (38)
25000 4144 (47)
37000 5328 (61)
30000 6394 (73)
...36000 7459 (85)
...50000 8527 (97)
1232000 10208 (116)
Prezzi medi di alcune merci
Prezzo medio del pane (per pezzi da 600 grammi) 20 dinari (33 dinari/Kilo)
Prezzo medio di un litro di latte 33 dinari
Prezzo di un Kilo di carne (qualita' media) 550 dinari
Prezzo medio di un litro di benzina (Euro95) 87 dinari (era 77 dinari
a dic. 2005)
Alcuni dati demografici
L'eta' media della popolazione e' di 43 anni (seconda nel mondo solo
al Giappone)
Il tasso di natalita' e' negativo.
La differenza morti nati nel 2005 e' stata di 30.000 unita'.
Poiche' la popolazione della Serbia e' attualmente di 7.5 milioni, con
una tendenza del genere sarebbe di 4 milioni nel 2050.
Informazioni sulla Zastava
La cassa integrazione
Gli operai in cassa integrazione sono attualmente 4900; erano 5182 a
dicembre scorso.
Cio' significa che circa 300 lavoratori hanno accettato il
licenziamento definitivo con la solita indennita' di 100 euro per anno
di lavoro pregresso.
Ricordiamo che la cassa integrazione era stata introdotta nell'agosto
2001 per quattro anni per 9200 lavoratori.
Questo numero si' e' andato assottigliando nel tempo quasi
esclusivamente per il ricorso al licenziamento "volontario".
E' stata poi rinnovata per un anno (fino ad agosto 2006).
Periodicamente i lavoratori effettuano massicci scioperi con le
richieste al governo centrale di continuare a sostenere la fabbrica e
di individuare soluzioni credibili per i cassaintegrati. Un'altra
richiesta pressante riguarda la ricostruzione di una linea di
montaggio e della verniciatura, senza le quali l'accordo con la FIAT
non potra' essere realizzato.
I dati produttivi, le privatizzazioni e l'accordo con la Fiat
Sono state vendute nel 2005 13850 vetture in Serbia e Montenegro e 610
all'estero.
Il piano per il 2006 prevede la costruzione di 13500 vetture (modelli
Jugo e Florida) ed il montaggio di 7000 Zastava10 (la vecchia Punto
della Fiat) negli stabilimenti di Mirafiori.
Non era noto al momento della raccolta di questi dati il numero
complessivo di camion fabbricati; l'ultimo dato disponibile si
riferisce alla produzione fino a novembre 2005 che era stato di 360
camion.
Vi e' stata nel trimeste una nuova privatizzazione: e' stato ceduto
per 3 milioni di euro il reparto Zastava Promet, che si occupa della
vendita (350 lavoratori coinvolti).
Il totale delle privatizzazioni in tutta la citta' e' giunto a 17.
E' in atto la discussione per la vendita del reparto camion;
l'acquirente dovrebbe essere la Viator Vector slovena.
Questa cessione dovrebbe coinvolgere 1450 lavoratori; informazioni
piu' certe dovrebbero essere disponibili ad aprile.
E' iniziato a Mirafiori il montaggio delle Zastava10, che prevede la
produzione di 7000 unita' nel corso del 2006. Per iniziare pero'
l'assemblaggio a Kragujevac nel 2007 e' necessario un investimento di
15 milioni di euro, da parte del Governo centrale per la
ricostruzione di una linea di montaggio e della verniciatura.
7 - Conclusioni
Questa e' la quindicesima relazione periodica che scrivo sulla nostra
campagna di solidarieta' materiale con i lavoratori di Kragujevac.
Sono costretto a scrivere sempre le stesse conclusioni di ogni
relazione, poiche' non mi sembra di vedere spiragli di luce
significativi sul futuro di questo martoriato Paese.
Certamente la situazione non e' piu' quella del 1999, quando si moriva
letteralmente di fame, mai i lavoratori jugoslavi continuano ad essere
in condizioni di oggettiva debolezza e devono fare i conti con la
necessità di una ricostruzione post-bombardamenti che ha ormai da sei
anni assunto una chiara direttrice iper-liberista.
Lo Stato, allettato e subordinato alle promesse di aiuto occidentali,
ha lasciato al libero mercato ogni decisione. Così i prezzi aumentano,
le scuole e la sanità diventano prestazioni disponibili solo per i più
ricchi, le fabbriche, le zone industriali sono all'asta di
profittatori occidentali che comprano tutto a prezzi bassi e ponendo
condizioni di lavoro e salariali inaccettabili. Sono evidenti e
stridenti le contraddizioni tra una estrema poverta' diffusa nella
quasi totalita' della popolazione e una ricchezza esibita attraverso i
suoi tipici simboli, soprattutto le auto di lusso.
Le famiglie che aiutiamo materialmente esprimono la loro gratitudine
per questi aiuti che sono indispensabili per la loro sopravvivenza;
una delle loro grandi preoccupazioni e' di non rimanere soli,
abbandonati ed invisibili al resto del mondo.
La disperazione per un futuro sempre piu' difficile e incerto si
manifesta sempre piu' frequentemente tra i lavoratori in cassa
integrazione, specialmente tra quelli piu' anziani e soprattutto tra
le donne.
Dobbiamo continuare i nostri sforzi affinche' giunga a loro la nostra
solidarieta' e fratellanza.
---
Intervento,
a nome del gruppo ZASTAVA Trieste, dell'Associazione "Non bombe ma
solo Caramelle" ONLUS e del coordinamento RSU-CGIL,
svolto da Gilberto Vlaic all'assemblea dei lavoratori della Zastava di
Kragujevac
il 25-3-06 in occasione della consegna delle adozioni a distanza
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
care lavoratrici e cari lavoratori,
care compagne e cari compagni,
vi porto il piu' caro e affettuoso saluto delle associazioni che qui
rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
l'associazione Zastava Brescia
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL
l'associazione Non bombe ma solo Caramelle
e dei lavoratori e delle famiglie italiane che partecipano a questa
campagna di solidarieta' materiale e politica con voi.
In questa occasione abbiamo con noi piu' di 170 quote di adozioni, di
cui 5 nuove.
Prima di tutto vorrei dirvi che ho visto le foto del vostro grande
sciopero del 7 di marzo. Ho provato grande orgoglio e commozione nel
vedere che il nostro Sindacato e' capace di esprimere una cosi' grande
forza e una cosi' grande unita' dei lavoratori.
Questo viaggio si svolge in un periodo tristemente simbolico: sette
anni fa la NATO aggrediva la Jugoslavia; tre anni fa gli Stati Uniti
ed i loro alleati invadevano l'Iraq. Ora si parla insistentemente di
un attacco all'Iran.
Ad ognuna di queste aggressioni hanno dato nomi diversi, per cercare
di confondere i popoli; prima l'ingerenza umanitaria, poi la guerra
preventiva al terrorismo, l'esportazione della democrazia. E tutto e'
sempre frutto di terribili menzogne: dapprima si demonizza un popolo e
il suo sistema economico e sociale, i suoi dirigenti politici, per
cercare di convincere il mondo che si e' in presenza di mostri
assassini e poi si bombarda; a distanza di tempo emergeranno le
menzogne, ma ormai lo scopo e' stato raggiunto.
Tutto questo per conquistare le risorse del pianeta, o territori
strategici, per impadronirsi dei frutti del lavoro, riducendo alla
miseria e alla fame interi popoli, interi continenti.
Ma qualcosa sembra essersi inceppato nel meccanismo perverso di questa
violenza: gli Stati Uniti d'America e i loro alleati non riescono ad
uscire dal pantano in cui si sono cacciati in Iraq.
Come lavoratori dobbiamo essere assolutamente contrari a queste guerre
imperialiste, e dobbiamo opporci con tutte le nostre forze ad esse,
non solo perche' la guerra porta lutti e distruzioni, ma perche' sono
assolutamente contro i nostri interessi come classe sociale.
Noi vogliamo un mondo basato sulla dignita' dell'uomo e sulla unita' e
solidarieta' internazionale tra i lavoratori, che garantisca i a noi e
ai nostri figli un avvenire di pace, lavoro, liberta'.
E dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella nostra forza; solo
l'unita' dei lavoratori, al di la' di differenze lingua, paese,
religione ci permettera' di avere un mondo nuovo.
Voglio dirvi qualcosa sul mio Paese. Fra due settimane avremo le
elezioni politiche. La nostra speranza e' di poter cacciare via il
governo di destra che abbiamo e che sta attaccando tutte le conquiste
sociali ed economiche dei lavoratori realizzate negli ultimi decenni:
i diritti del lavoro, la scuola e la sanita' pubbliche, le pensioni, i
diritti sociali, specialmente quelli conquistati dalle donne.
Termino rivolgendomi a tutte le ragazze e i ragazzi presenti.
So che molti di voi si scambiano lettere con i loro amici italiani.
E' una cosa molto importante perche' oltre a rafforzare i vincoli di
amicizia, permette di mantenere la conoscenza reale della vostra
situazione.
Infatti nel mio Paese molti sono convinti che vi abbiamo portato
democrazia, liberta' e benessere e che comunque la vostra situazione
e' molto migliorata dalla fine dell'aggressione; le vostre parole a
questo riguardo valgono piu' di mille dei nostri discorsi.
Un'ultima cosa voglio dirvi:
Siate fieri dei vostri genitori. Non potevate averne di migliori.
Studiate la Storia del vostro grande Paese, e siatene fieri. E'
l'unico Paese europeo che si e' liberato dalla barbarie del
nazifascismo con le sue forze, pagando un prezzo enorme. E non
dimenticate mai che la Jugoslavia e' stata un punto di riferimento per
milioni di persone e per molti popoli per decenni.
Vogliate sempre bene ai vostri amici Italiani, come noi vogliamo bene
a voi.
SVE VAS VOLIM
Kragujevac, 25 marzo 2006
Viaggio del 23-26 marzo 2006
(resoconto di viaggio a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste)
Questa relazione e' suddivisa come al solito in sette parti ed e'
preceduta da un breve resoconto del viaggio compiuto a febbraio scorso
dai delegati della Zastava in Friuli-VG e Veneto.
1) Introduzione
2) Altri due camion di aiuti
3) Delegazione in visita e materiale trasportato
4) Cronaca del viaggio
5) I progetti in corso e le possibilita' future
6) Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
7) Conclusioni
Resoconto del viaggio di febbraio 2006 dei delegati Zastava in
Friuli-VG e Veneto
La delegazione di Kragujevac giunta in Italia era composta da
Radoslav Delic Segretario del Samostanli Sindikat della Zastava
Rajko Blagojevic Vice-Segretario dello stesso sindacato
Bojana Tosic dell'ufficio internazionale adozioni del Sindacato Samostalni
Il 17 mattina abbiamo incontrato il Sindaco ed il Vicesindaco di San
Dorligo della Valle, comune a maggioranza slovena nell'hinterland
triestino. Era presente anche la Console di Serbia e Montenegro di
Trieste. La popolazione del comune aveva effettuato, durante le feste
di fine anno 2005, una ingente raccolta di aiuti a favore dei
lavoratori Zastava, che si aggiunge alle molteplici azioni di
solidarieta' gia' avviate da lungo tempo. Si e' discusso, come
prossimo progetto, di avere ospite nella prossima estate un gruppo
folk di una scuola di Kragujevac. La municipalita' offrirebbe
l'ospitalita' e i contatti con altre realta' territoriali in modo da
poter effettuare tre spettacoli nel giro di una settimana circa.
Il pomeriggio del 17 siamo stati ospiti della giunta municipale di San
Giorgio di Nogaro. Assemblea molto affollata, sindaco con fascia
tricolore. Anche in questa occasione era presente la Console di Serbia
e Montenegro.
Il sabato abbiamo partecipato in qualita' di relatori al seminario
regionale "I sostegni a distanza: un'occasione di solidarietà per lo
sviluppo" organizzato dal C.R.E.L.P. FVG Coordinamento Enti Locali
Per la Pace del Friuli Venezia Giulia, dove erano presenti piu' di
venti associazioni regionali.
In serata abbiamo incontrato a Fiumicello molti adottanti della bassa
friulana, in una assemblea pubblica organizzata dal locale circolo del
PRC.
Domenica 19 al mattino abbiamo avuto una riunione con il direttivo
della Cooperazione Odontoiatrica Internazionale, per discutere
l'evoluzione dei progetti congiunti che portiamo avanti da un anno
presso il Centro Medico della Zastava.
Lunedi 20 al mattino siamo stati ospiti della Segreteria della CGIL e
della FIOM di Trieste, dove abbiamo illustrato la situazione sociale
ed occupazionale di Kragujevac. Ci e' stato promesso un contributo
economico per lo sviluppo dei nostri progetti.
La sera presso la Casa del Popolo Canciani di Trieste proiezioni di
filmati sulla realta' di Kragujevac e dibattito. A seguire una cena
di solidarieta'. Moltissimi gli adottanti triestini presenti. La
serata era stata organizzata dalla federazione triestina del PRC e dai
circoli Primo Maggio e Gramsci.
I due giorni successivi sono stati dedicati al Veneto con due
affollate assemblee pubbliche presso il centro sociale Messina di
Santa Lucia di Piave (Treviso) e il centro popolare Gramigna di
Padova. Anche in questi due incontri erano presenti numerosi adottanti
della zona.
Il bilancio di questa settimana e' senz'altro positivo: altre
centinaia di persone sono venute a conoscenza di questa realta'e si
sono rafforzati i legami di amicizia e di solidarieta'. Oltre a porre
le basi per nuovi probabili progetti da sviluppare in futuro, sono
stati attivati 6 nuovi affidi a distanza.
1 - Introduzione
Vi invio la relazione del viaggio appena concluso alla Zastava di
Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo
alla ONLUS Non Bombe ma solo Caramelle (Gruppo Zastava di Trieste e
sezione del Veneto) e al Coordinamento Nazionale RSU CGIL e per la
verifica dei progetti in corso a Kragujevac.
Tutti i resoconti dei nostri viaggi sono reperibili su diversi siti,
tra i quali - il sito del coordinamento RSU, all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/
seguendo il link: Solidarietà con i lavoratori della Jugoslavia:
http://www.ecn.org/coord.rsu/guerra.htm
dove sono anche descritte in dettaglio tutte le iniziative in corso,
sia nostre che di altre organizzazioni.
L'ultima relazione relativa al nostro viaggio di dicembre 2005 si
trova all'indirizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_1227_zastava_rel.htm
e poi in ordine cronologico potete trovare tutte le altre.
I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia, all'indirizzo:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
che contiene inoltre centinaia di articoli sulla situazione nei
Balcani difficilmente reperibili sulla stampa nazionale.
2 - Altri due camion di aiuti
Durante il 2005 avevamo gia' spedito due camion di aiuti (dettagli
nelle relazioni di settembre e dicembre 2005).
Altri due camion sono stati inviati a gennaio e a marzo 2006. Il
prossimo partira' ad aprile.
Il carico di gennaio era costituito da 126 scatoloni contenenti
vestiario invernale usato, scarpe e giocattoli. 74 scatoloni erano
destinati al Sindacato Samostanli della Zastava e gli altri 52 erano
inviati alla associazione Decja Istina (La verita' dei bambini) di
Belgado diretta da Gordana Pavlovic. Avevamo incontrato Gordana a
dicembre durante il nostro viaggio di ritorno e le avevamo promesso
questi aiuti per l'orfanotrofio Svecanska e per due campi profughi
(dalla Krajna e dal Kosovo) che lei segue a Belgrado.
Il secondo camion e' partito ai primi di marzo e conteneva
1 personal computer completo di stampante
3 biciclette
198 scatoloni di vestiario, scarpe, biancheria per casa e letto,
giocattoli, pannoloni per adulti, ciucci per neonati.
85 pacchi erano destinati a Belgrado e 113 a Kragujevac
Le due spedizioni sono state effettuate in collaborazione con
Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo Hrovatin di Trieste
Associazione di Solidarieta' Internazionale Triestina
Le spese per queste spedizioni sono state rispettivamente di 490 euro
e di 630 euro. Non sappiamo ancora l'entita' dell'IVA che verra'
richiesta in Serbia.
In ultimo un doveroso ringraziamento alle volontarie e i volontari che
hanno preparato la spedizione in condizioni spesso difficili (la
maggior parte dei pacchi spediti a marzo e' stata confezionata in
Porto Vecchio, sotto una tettoia all'aria aperta durante il mese di
febbraio...).
3 - Delegazione in visita e materiale trasportato
Ricordo prima di tutto che le spese di viaggio sono sempre
direttamente sostenute dai partecipanti, senza alcuno storno dai fondi
ricevuti per le quote di adozione a distanza da distribuire. Per
questo viaggio sono stati spesi 1105 euro, comprensivi di tutto
(carburante, pasti e pernottamenti).
La delegazione che ha effettuato il viaggio era costituita da Claudia,
Donatella, Gilberto, Giuliano e Linda da Trieste, Tino da Pavia,
Maurizio e Riccardo da Brescia, questi ultimi in rappresentanza
dell'Associazione Zastava Brescia per la solidarieta' internazionale,
con la quale abbiamo gia' realizzato alcuni progetti a Kragujevac;
erano con noi per poter verificare i possibili nuovi progetti.
Per il viaggio abbiamo utilizzato un pulmino fornitoci gratuitamente
dalla Associazione di Solidarieta' Internazionale Triestina.
Avevamo con noi medicinali per circa 7000 euro, e inoltre 25 scatole
di fitostimoline (regalate dalla Fondazione Luchetta) per Lazar e
Vasilje, i due fratelli di sette e tre anni, malati di epidermiolisi
bollosa che sosteniamo da marzo 2004. Dall'Ospedale Sant'Orsola di
Bologna ci erano inoltre giunti i medicinali per Suzana, la ragazza
che l'anno scorso venne in Italia per essere operata, purtroppo senza
successo.
Le adozioni da distribuire erano 173, di cui 5 nuove, per un valore
complessivo di 15320 euro, per la maggior parte in quote trimestrali
da 75 euro o da 85 euro (quando si tratta di quarto trimestre).
Avevamo anche da distribuire 1030 euro provenienti da altre
associazioni (ANPI Varese, ALJ Bologna e Most Za Beograd di Bari).
Sono state caricate nel furgone anche 17 scatole di regali per alcune
famiglie jugoslave.
4 - Cronaca del viaggio
Siamo partiti da Trieste verso le 8 e 30 del mattino del giovedi 23
marzo e siamo arrivati a Kragujevac alle 7 di sera, senza alcun
problema durante il viaggio. Tempo buono e traffico scarso, ad
esclusione dell'attraversamento di Belgrado. Passaggio di frontiere
rapido e senza alcun problema. La lettera di invito del Sindacato ci
ha facilitato molto l'ingresso e l'uscita dalla Serbia e ci ha evitato
una salata multa per eccesso di velocita' proprio all'uscita da
Kragujevac durante il viaggio di ritorno.
Dopo lo scarico del furgone, abbiamo verificato le liste delle
adozioni e preparato le buste con il denaro per l'assemblea che
abbiamo tenuto la mattina del sabato 25.
Tutti gli incontri che abbiamo avuto nei due giorni della nostra
permanenza a Kragujevac si sono svolti in un clima di forte
emotivita'. Il 24 marzo cadeva infatti il settimo anniversario dei
bombardamenti e tutti hanno ricordato (spesso tra le lacrime) le prime
bombe cadute sulla citta' verso le otto di sera.
Mi limito adesso a descriverli sommariamente.
Nel prossimo paragrafo illustrero' in dettaglio tutti i contenuti
degli incontri svolti.
Venerdi 24 al mattino come primo appuntamento abbiamo incontrato il
vice-preside ed alcuni insegnanti della Scuola Tecnica Za Masinstovo I
Saobracaj, presso la quale abbiamo gia' un progetto in corso.
All'uscita dalla Scuola, che si trova a fianco della sede del
Sindacato, abbiamo salutato la delegazione di lavoratori Zastava che
con un pullman stava recandosi a Smederevo, dove e' situata una grande
acciaieria che e' stata acquistata anni fa dalla US STEEL. Sono in
corso scioperi per il salario e questa delegazione andava a portare la
solidarieta' dei lavoratori di Kragujevac. E' stato un grande piacere
salire sul pullman e donare una bandiera della pace bilingue.
Successivamente ci siamo recati al Centro medico della Zastava, dove
abbiamo incontrato la Direttrice ed il personale del reparto
stomatologico e consegnato i medicinali che avevamo con noi; saranno
come sempre distribuiti gratuitamente agli utenti del Centro.
La mattina si e' conclusa presso il centro di accoglienza per ragazzi
Down.
Nel pomeriggio, su loro richiesta, abbiamo visitato la seconda Scuola
Tecnica di Kragujevac.
Ci siamo poi recati al Parco della Rimembranza di Kragujevac, dove il
21 ottobre 1941 furono sterminate per rappresaglia dai nazisti 7300
persone, tra le quali 2500 operai della Zastava e gli studenti del
locale liceo, insieme ai loro professori. Molti monumenti costruiti
con pietre provenienti dalle varie Repubbliche che costituivano la
Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia ricordano quell'eccidio.
Sabato 25 al mattino si e' svolta l'assemblea per la consegna delle
quote di affido, nella grande sala della direzione. L'atmosfera,
benche' come al solito festosa, era inevitabilmente segnata dal
ricordo delle bombe che hanno distrutto il futuro dei lavoratori e dei
ragazzi che avevamo di fronte. Come al solito abbiamo ricevuto una
grande quantita' di bottiglie di rakja fatta in casa, di marmellate,
di miele, di prodotti tessili, doni delle famiglie jugoslave ai loro
amici italiani.
Visti i tanti impegni, abbiamo dovuto limitare a due le visite alle
famiglie con figli adottati dai membri della delegazione. Siamo stati
ospiti a pranzo da una di queste famiglie. E' stata un'esperienza
fuori dal comune, anche per chi ha gia' visitato tante famiglie.
Vivono in campagna, quattro generazioni sotto lo stesso tetto: una
bisnonna, due nonni, padre (in cassa integrazione), madre e due
figlie. Queste ragazze partono alle cinque e mezzo il mattino per
poter andare a scuola.
Dopo un pranzo eccellente, musica e balli per mezzo pomeriggio.
La sera a cena abbiamo incontrato i rappresentanti di una associazione
di genitori che si occupa di attivita' extrascolastiche per alcune
centinaia di bambini da 3 a 10 anni.
Il lunedi', durante il viaggio di ritorno, a Belgrado abbiamo
attraversato il viale delle ambasciate, che ospita tutta una serie di
edifici pubblici completamente distrutti dai bombardamenti del 1999, e
poi visitato il parco di Tasmajdan, dove sorgono due monumenti
simbolo: quello ai giornalisti morti nel bombardamento della sede
della televisione e quello, struggente, dedicato ai bambini uccisi
dalle bombe della NATO, che sue due semplicissimi ovali in marmo nero
riporta in Serbo e in Inglese la scritta "Eravamo solo bambini".
Su questi due monumenti abbiamo depositato i fiori ricevuti durante
l'assemblea.
5 - I progetti in corso e di possibile realizzazione
Visto che periodicamente riceviamo sottoscrizioni significative non
legate alle adozioni, era stata presa la decisione di finanziare
progetti che vadano incontro a reali bisogni sociali, possibilmente
unendo i nostri sforzi a quelli di altre associazioni. A questo
proposito si conferma la collaborazione gia' in atto da tempo con
l'associazione Zastava Brescia.
L'associazione di Roma ABC, Solidarieta' e Pace ci ha scritto
dichiarando il suo interesse a partecipare insieme a noi a uno o piu'
progetti, qualora rientrino nella loro sfera di interventi. Questa
associazione ha piu' di 500 affidi a distanza attivati in tutta la
Serbia, dei quali circa 200 a Kragujevac.
Questi sono gli indirizzi dei siti delle due associazioni:
http://digilander.libero.it/zastavabrescia
http://www.abconlus.it
A) Collaborazione con il presidio sanitario della Zastava.
Trovate una descrizione assai articolata di questo progetto nelle
relazioni dei viaggi di marzo, luglio, settembre e dicembre 2005,
reperibili agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_1227_zastava_rel.htm
Esso e' stato avviato con il COI (Cooperazione Odontoiatrica
Internazionale).
Ricordo che la Zastava possiede un centro medico (Zavod Za Zdravsvenu
Zastitu Radnika) di ragguardevoli dimensioni: vi lavorano 326 persone,
due terzi dei quali operatori sanitari (piu' di 60 sono i medici) ed
un terzo di amministrativi. 224 lavoratori sono iscritti al sindacato
Samostanli. Il suo bacino di utenza e' rappresentato attualmente da
circa 50.000 lavoratori e da circa 7.000 pensionati.
In questo centro si effettuano ogni anno circa 1 milione di
prestazioni sanitarie di cui 65.000 nel campo dentistico. Nel reparto
dentistico lavorano 25 persone, tra cui sette medici dentisti.
Il problema del presidio sanitario e' che la strumentazione in uso ha
un'eta' media di piu' di 20 anni, ed e' quindi fortemente inadeguata.
Le due poltrone dentistiche fornite a luglio scorso sono in piena
attivita', cosi' come le attrezzature accessorie, ad eccezione del
tubo radiologico per il quale si attendono le autorizzazioni del
ministero dell'ambiente.
Solo un esempio: nel periodo ottobre-dicembre 2004, sono state
effettuate 7064 prestazioni in odontoiatria, mentre nello stesso
periodo del 2005, grazie alle nuove attrezzature, il numero è salito
a 8921.
Per quanto riguarda i nostri interventi a favore del presidio
sanitario la Regione Friuli-Venezia Giulia aveva approvato a novembre
2005 un nostro progetto, relativo alla prevenzione e cura
stomatologica nell'infanzia e ci ha erogato un finanziamento di 17400
euro per il 2006.
La peculiare situazione demografica dell'area, che vede la Serbia
caratterizzarsi come una delle nazioni più anziane del pianeta, ha
posto con evidenza anche il problema dell'assistenza sanitaria alla
popolazione di età elevata (oltre 65), non meno bisognosa di
attenzione in presenza delle precarie condizioni di salute e di
reddito: non bisogna dimenticare che, nella precaria situazione
economica della Serbia odierna, caratterizzata da un Pil pro capite di
2000 (il più basso d'Europa) e da un rapporto lavoratori /
pensionati pari a 1,12, gli ultrasessantacinquenni rappresentano una
categoria particolarmente vulnerabile, per la mancanza di un reddito
che garantisca almeno la sussistenza e per le più precarie condizioni
di salute tipiche dell'età.
In questo senso abbiamo presentato a marzo 2006 un nuovo progetto alla
Regione FVG.
Gli assi principali del progetto sono la formazione, l'epidemiologia e
la fornitura di apparecchiature per la fabbricazione di protesi:
Inoltre e' previsto uno studio dentistico mobile, in modo da poter
curare a domicilio anche i non autosufficienti.
Il progetto prevede una spesa complessiva di 70.000 euro, di cui
42.000 di finanziamento regionale, ed il resto da suddividere tra
tutte le organizzazioni coinvolte (la nostra, il COI, il sindacato, il
centro medico ed il Comune).
B) Centro di accoglienza diurno per ragazzi con sindrome Down
La realizzazione del centro e' stata finanziata da noi, con denaro
donatoci dai lavoratori della COOP Nord-Est, nel marzo dello scorso
anno e la sua inaugurazione e' avvenuta a luglio 2005. Attualmente e'
gestito da una Cooperativa sociale (Socialna Kooperativa VIVERE) con
un contratto di quattro anni. I ragazzi seguiti sono al momento 13,
con capenza massima di 15.
C'e' una limitazione non prevista alla partenza del progetto: il
Centro non sara' frequentato da ragazzi autistici, che necessitano di
un altro tipo di assistenza. Potrebbe essere questo un nuovo fronte di
intervento. Le madri dei ragazzi sono sempre presenti, e garantiscono
quindi un buon livello di controllo. La preoccupazione e' che il
numero di ragazzi Down in citta' e' decisamente piu' grande.
Il centro ormai si autosostiene; il fatto di averlo realizzato ha
permesso di sviluppare nuovi progetti per laboratori; sono state
donate da una Onlus americana due macchine da cucire ed una macchina
macchina per tessitura computerizzate. Inoltre sono presenti ora
quattro computers.
C) La Scuola Tecnica Za Masinstovo I Saobracaj di Kragujevac
Ricordo che si tratta di una Scuola di meccanica fondata nel 1854,
dunque pressoche' contemporanea alla fondazione della Zastava, nella
quale si e' formato il nucleo dei tecnici del Paese. Attualmente conta
piu' di 1800 studenti.
Potete trovare i dettagli relativi a questo progetto nelle relazioni
di luglio, settembre e dicembre scorsi agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_1227_zastava_rel.htm
Il progetto prevedeva di per rimettere in sesto dei locali abbandonati
nel seminterrato della scuola da utilizzare come mensa per gli
studenti. Attualmente la sala e' completamente arredata, anche grazie
all'ultimo versamento di 1000 euro (500 da Zastava Trieste e 500 da
Zastava Brescia) consegnati a dicembre scorso e con i quali sono stati
comperati tavoli e sedie.
I quattro computers per gli studenti regalati da Zastava Brescia e
spediti lo scorso dicembre sono ora installati in una stanza della
biblioteca della Scuola e collegati alla rete.
Il Vice-Preside ci ha illustrato un progetto veramente ambizioso, che
va al di la' delle nostre possibilita', ma che cercheremo, per la sua
importanza, di aiutare in tutti i modi possibili.
La Scuola ha un sottotetto di circa 2000 metri quadrati attualmente
inutilizzato. L'ipotesi e' di ricavare 40 stanze a due e tre letti
come foresteria per gli studenti fuori sede, compresi spazi comuni di
svago e di studio. (Hanno anche pensato alle stanze per le nostre
delegazioni...)
Il preventivo di massima e' di 20 milioni di dinari (circa 230.000
euro al cambio attuale). Se il denaro fosse disponibile potrebbero
impiegare circa 2 mesi per la gara di appalto ed alcuni mesi per la
parte edilizia. Tenuto conto anche di possibili ritardi l'opera
potrebbe essere conclusa in un anno. Mancherebbero poi gli arredi.
La Scuola e' comunque determinata nel condurre avanti questo progetto,
investendovi ogni risorsa che si rendera' disponibile.
Abbiamo poi iniziato a discutere la possibilita' che il gruppo folk di
questa scuola possa venire per alcuni giorni a Trieste dintorni nella
prima meta' di luglio, secondo la richiesta della municipalita' di San
Dorligo della Valle. sarebbe una interessante opportunita' per noi di
conoscere piu' da vicino la cultura serba e una grande opportunita'
per questi ragazzi di uscire dal loro Paese. Non dobbiamo dimenticare
infatti che un ragazzo di 17-19 anni in Serbia ha passato tutta la sua
vita prima in un Paese sottoposto ad un embargo molto duro, ha subito
poi i bombardamenti e tutte le conseguenenze che ne sono derivate.
D) La PRVA Tehnicka Skola di Kragujevac
E' la seconda Scuola Tecnica della citta', la cui costruzione inizio'
il 19 ottobre del 1941. E' situata in pieno centro della citta'.
E' entrata in funzione nell'anno scolastico 1947-1948. Conta
attualmente 1500 studenti (al 90% provenienti da famigli operaie).
Ha gli indirizzi di chimica, elettrotecnica, edilizia, informatica e
scuola alberghiera. Come tutti gli edifici pubblici la manutenzione e'
molto carente per mancanza di fondi.
Il gruppo sportivo della Scuola e' a livelli di eccellenza nella
pallavolo e nella pallamano. Con l'aiuto del comune e' stata
ricostruita completamente la palestra, che era in stato di totale
abbandono. E' stata inaugurata tre giorni prima del nostro arrivo.
La spesa e' stata di circa 100.000 euro. Piu' che di una palestra si
tratta di un vero e proprio campo da pallavolo, con spazi sulle
gradinate per circa 400 persone. Tutto e' in condizioni perfette,
compresi bagni e spogliatoi. Non hanno pero' alcun attrezzo sportivo.
Ci e' stata presentata una dettagliata lista delle attrezzatute
necessarie per una spesa totale (acquistando il materiale in loco)
inferiore ai 4000 euro.
Cerchemo di venire incontro a questa richiesta, magari attraverso un
gruppo sportivo italiano che voglia gemellarsi con questa scuola.
D) Incontro con l'associazione volontaria di genitori Lokalni Tim "Put
u srecno odrastanja" (Viaggio per la crescita felice)
Si tratta di un associazione di genitori che ha cominciato la propria
attivita' il 1-4-2004.
La sera del 25 marzo abbiamo incontrato due dei loro rappresentanti;
Milena Koijc, educatrice di asilo nido
e Milos Jovanovic, giornalista televisivo.
Partendo dal fondamentale diritto dei bambini ad una infanzia felice
intendono sviluppare la creativita' infantile senza alcuna
discriminazione, accogliendo bambini da 3 a 10 anni delle piu'
svariate provenienze (compresi handicappati, sordomuti, autistici,
rom, sia provenienti da famiglie che dall'orfanotrofio locale).
Organizzano periodicamente, a seconda delle disponibilita' economiche
derivanti dalla loro autotassazione corsi e laboratori per i bambini,
una settimana per la festa degli aquiloni di ottobre (hanno fatto
volare anche una mongolfiera), poi a marzo laboratori ecologici e
infine attivita' sportive durante l'estate.
Non hanno una struttura fissa e tutti sono volontari (per esempio la
difettologa che segue i bambini con handicap lavora alla scuola
sordomuti e come volontariato fa servizio in questa organizzazione).
Usano gratuitamente le strutture pubbliche (asili nido, materne e
scuole elementari).
Come esempio i bambini coinvolti durante lo scorso ottobre sono stati
circa 2000, e la loro partecipazione e' del tutto gratuita.
Hanno bisogno di materiale come carta, stoffe, colori.
Stiamo traducendo cio' che ci hanno fornito a scopo illustrativo.
Comunque, dalle foto che ci hanno mostrato, sembrano iniziative di
indubbia validita', tenuto anche conto del difficile contesto sociale
di Kragujevac. Potremmo aiutarli in questi loro progetti con cifre
tutto sommato abbastanza modeste.
6 - Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto
con la FIAT)
Come ad ogni viaggio, abbiamo raccolto dati sulla condizione generale
del Paese e sulla citta' di Kragujevac. Riporto i piu' significativi.
Informazioni generali sulla Serbia
Il cambio attuale dinaro/euro e' salito a 88.20 (era di 84.5 a
settembre 2005 e di 86.70 a dicembre 2005).
L'inflazione annua nel 2005 e' stata di 17%.
Il numero ufficiale dei disoccupati era di circa 880.000 a settembre
2005, pari al 26.2% della popolazione potenzialmente attiva. Questo
indice e' salito a 897.790 (27.4%) a novembre 2005. E' ulteriormente
salito a 924.000 a febbraio 2006
Salari
Salario medio nel Paese a gennaio 2006 (cambio utilizzato 1 euro = 88
dinari)
Industria 20563 dinari (233 euro)
Settore servizi 25479 dinari (289 euro)
Media pesata su tutte le categorie 18345 dinari (250 euro)
Il salario medio a Kragujevac a gennaio 2006 e' stato ben piu' basso
della media nazionale
Alla Zastava (esclusi i cassaintegrati) 16600 (188 euro)
Alla Zastava (cassaintegrati) 7100 (80 euro)
A Kragujevac citta' 18767 (213 euro)
Pensioni (dati di gennaio 2006)
Il rapporto occupati/pensionati e' ora di 1.12 (era di 5 nel 1980 e di
1.21 del marzo 2004)
Numero di pensioni Valore della pensione in dinari (in euro)
4500 3392 (38)
25000 4144 (47)
37000 5328 (61)
30000 6394 (73)
...36000 7459 (85)
...50000 8527 (97)
1232000 10208 (116)
Prezzi medi di alcune merci
Prezzo medio del pane (per pezzi da 600 grammi) 20 dinari (33 dinari/Kilo)
Prezzo medio di un litro di latte 33 dinari
Prezzo di un Kilo di carne (qualita' media) 550 dinari
Prezzo medio di un litro di benzina (Euro95) 87 dinari (era 77 dinari
a dic. 2005)
Alcuni dati demografici
L'eta' media della popolazione e' di 43 anni (seconda nel mondo solo
al Giappone)
Il tasso di natalita' e' negativo.
La differenza morti nati nel 2005 e' stata di 30.000 unita'.
Poiche' la popolazione della Serbia e' attualmente di 7.5 milioni, con
una tendenza del genere sarebbe di 4 milioni nel 2050.
Informazioni sulla Zastava
La cassa integrazione
Gli operai in cassa integrazione sono attualmente 4900; erano 5182 a
dicembre scorso.
Cio' significa che circa 300 lavoratori hanno accettato il
licenziamento definitivo con la solita indennita' di 100 euro per anno
di lavoro pregresso.
Ricordiamo che la cassa integrazione era stata introdotta nell'agosto
2001 per quattro anni per 9200 lavoratori.
Questo numero si' e' andato assottigliando nel tempo quasi
esclusivamente per il ricorso al licenziamento "volontario".
E' stata poi rinnovata per un anno (fino ad agosto 2006).
Periodicamente i lavoratori effettuano massicci scioperi con le
richieste al governo centrale di continuare a sostenere la fabbrica e
di individuare soluzioni credibili per i cassaintegrati. Un'altra
richiesta pressante riguarda la ricostruzione di una linea di
montaggio e della verniciatura, senza le quali l'accordo con la FIAT
non potra' essere realizzato.
I dati produttivi, le privatizzazioni e l'accordo con la Fiat
Sono state vendute nel 2005 13850 vetture in Serbia e Montenegro e 610
all'estero.
Il piano per il 2006 prevede la costruzione di 13500 vetture (modelli
Jugo e Florida) ed il montaggio di 7000 Zastava10 (la vecchia Punto
della Fiat) negli stabilimenti di Mirafiori.
Non era noto al momento della raccolta di questi dati il numero
complessivo di camion fabbricati; l'ultimo dato disponibile si
riferisce alla produzione fino a novembre 2005 che era stato di 360
camion.
Vi e' stata nel trimeste una nuova privatizzazione: e' stato ceduto
per 3 milioni di euro il reparto Zastava Promet, che si occupa della
vendita (350 lavoratori coinvolti).
Il totale delle privatizzazioni in tutta la citta' e' giunto a 17.
E' in atto la discussione per la vendita del reparto camion;
l'acquirente dovrebbe essere la Viator Vector slovena.
Questa cessione dovrebbe coinvolgere 1450 lavoratori; informazioni
piu' certe dovrebbero essere disponibili ad aprile.
E' iniziato a Mirafiori il montaggio delle Zastava10, che prevede la
produzione di 7000 unita' nel corso del 2006. Per iniziare pero'
l'assemblaggio a Kragujevac nel 2007 e' necessario un investimento di
15 milioni di euro, da parte del Governo centrale per la
ricostruzione di una linea di montaggio e della verniciatura.
7 - Conclusioni
Questa e' la quindicesima relazione periodica che scrivo sulla nostra
campagna di solidarieta' materiale con i lavoratori di Kragujevac.
Sono costretto a scrivere sempre le stesse conclusioni di ogni
relazione, poiche' non mi sembra di vedere spiragli di luce
significativi sul futuro di questo martoriato Paese.
Certamente la situazione non e' piu' quella del 1999, quando si moriva
letteralmente di fame, mai i lavoratori jugoslavi continuano ad essere
in condizioni di oggettiva debolezza e devono fare i conti con la
necessità di una ricostruzione post-bombardamenti che ha ormai da sei
anni assunto una chiara direttrice iper-liberista.
Lo Stato, allettato e subordinato alle promesse di aiuto occidentali,
ha lasciato al libero mercato ogni decisione. Così i prezzi aumentano,
le scuole e la sanità diventano prestazioni disponibili solo per i più
ricchi, le fabbriche, le zone industriali sono all'asta di
profittatori occidentali che comprano tutto a prezzi bassi e ponendo
condizioni di lavoro e salariali inaccettabili. Sono evidenti e
stridenti le contraddizioni tra una estrema poverta' diffusa nella
quasi totalita' della popolazione e una ricchezza esibita attraverso i
suoi tipici simboli, soprattutto le auto di lusso.
Le famiglie che aiutiamo materialmente esprimono la loro gratitudine
per questi aiuti che sono indispensabili per la loro sopravvivenza;
una delle loro grandi preoccupazioni e' di non rimanere soli,
abbandonati ed invisibili al resto del mondo.
La disperazione per un futuro sempre piu' difficile e incerto si
manifesta sempre piu' frequentemente tra i lavoratori in cassa
integrazione, specialmente tra quelli piu' anziani e soprattutto tra
le donne.
Dobbiamo continuare i nostri sforzi affinche' giunga a loro la nostra
solidarieta' e fratellanza.
---
Intervento,
a nome del gruppo ZASTAVA Trieste, dell'Associazione "Non bombe ma
solo Caramelle" ONLUS e del coordinamento RSU-CGIL,
svolto da Gilberto Vlaic all'assemblea dei lavoratori della Zastava di
Kragujevac
il 25-3-06 in occasione della consegna delle adozioni a distanza
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
care lavoratrici e cari lavoratori,
care compagne e cari compagni,
vi porto il piu' caro e affettuoso saluto delle associazioni che qui
rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
l'associazione Zastava Brescia
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL
l'associazione Non bombe ma solo Caramelle
e dei lavoratori e delle famiglie italiane che partecipano a questa
campagna di solidarieta' materiale e politica con voi.
In questa occasione abbiamo con noi piu' di 170 quote di adozioni, di
cui 5 nuove.
Prima di tutto vorrei dirvi che ho visto le foto del vostro grande
sciopero del 7 di marzo. Ho provato grande orgoglio e commozione nel
vedere che il nostro Sindacato e' capace di esprimere una cosi' grande
forza e una cosi' grande unita' dei lavoratori.
Questo viaggio si svolge in un periodo tristemente simbolico: sette
anni fa la NATO aggrediva la Jugoslavia; tre anni fa gli Stati Uniti
ed i loro alleati invadevano l'Iraq. Ora si parla insistentemente di
un attacco all'Iran.
Ad ognuna di queste aggressioni hanno dato nomi diversi, per cercare
di confondere i popoli; prima l'ingerenza umanitaria, poi la guerra
preventiva al terrorismo, l'esportazione della democrazia. E tutto e'
sempre frutto di terribili menzogne: dapprima si demonizza un popolo e
il suo sistema economico e sociale, i suoi dirigenti politici, per
cercare di convincere il mondo che si e' in presenza di mostri
assassini e poi si bombarda; a distanza di tempo emergeranno le
menzogne, ma ormai lo scopo e' stato raggiunto.
Tutto questo per conquistare le risorse del pianeta, o territori
strategici, per impadronirsi dei frutti del lavoro, riducendo alla
miseria e alla fame interi popoli, interi continenti.
Ma qualcosa sembra essersi inceppato nel meccanismo perverso di questa
violenza: gli Stati Uniti d'America e i loro alleati non riescono ad
uscire dal pantano in cui si sono cacciati in Iraq.
Come lavoratori dobbiamo essere assolutamente contrari a queste guerre
imperialiste, e dobbiamo opporci con tutte le nostre forze ad esse,
non solo perche' la guerra porta lutti e distruzioni, ma perche' sono
assolutamente contro i nostri interessi come classe sociale.
Noi vogliamo un mondo basato sulla dignita' dell'uomo e sulla unita' e
solidarieta' internazionale tra i lavoratori, che garantisca i a noi e
ai nostri figli un avvenire di pace, lavoro, liberta'.
E dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella nostra forza; solo
l'unita' dei lavoratori, al di la' di differenze lingua, paese,
religione ci permettera' di avere un mondo nuovo.
Voglio dirvi qualcosa sul mio Paese. Fra due settimane avremo le
elezioni politiche. La nostra speranza e' di poter cacciare via il
governo di destra che abbiamo e che sta attaccando tutte le conquiste
sociali ed economiche dei lavoratori realizzate negli ultimi decenni:
i diritti del lavoro, la scuola e la sanita' pubbliche, le pensioni, i
diritti sociali, specialmente quelli conquistati dalle donne.
Termino rivolgendomi a tutte le ragazze e i ragazzi presenti.
So che molti di voi si scambiano lettere con i loro amici italiani.
E' una cosa molto importante perche' oltre a rafforzare i vincoli di
amicizia, permette di mantenere la conoscenza reale della vostra
situazione.
Infatti nel mio Paese molti sono convinti che vi abbiamo portato
democrazia, liberta' e benessere e che comunque la vostra situazione
e' molto migliorata dalla fine dell'aggressione; le vostre parole a
questo riguardo valgono piu' di mille dei nostri discorsi.
Un'ultima cosa voglio dirvi:
Siate fieri dei vostri genitori. Non potevate averne di migliori.
Studiate la Storia del vostro grande Paese, e siatene fieri. E'
l'unico Paese europeo che si e' liberato dalla barbarie del
nazifascismo con le sue forze, pagando un prezzo enorme. E non
dimenticate mai che la Jugoslavia e' stata un punto di riferimento per
milioni di persone e per molti popoli per decenni.
Vogliate sempre bene ai vostri amici Italiani, come noi vogliamo bene
a voi.
SVE VAS VOLIM
Kragujevac, 25 marzo 2006