(srpskohrvatski / english / italiano)

Sui rapporti tra i PC dei Balcani


Il PC della Grecia - KKE - ha organizzato a Salonicco, lo scorso 15
settembre 2006, un meeting tra i partiti comunisti dell'area
balcanica. Tra le iniziative rilevanti prese in quella occasione è da
segnalare una Dichiarazione comune, proposta dal Nuovo Partito
Comunista di Jugoslavia - NKPJ - e significativamente sottoscritta
anche dal Partito Comunista di Albania, contro ulteriori
modificazioni dei confini tra gli Stati balcanici ed in Europa.
Con l'occasione, effettuiamo anche un rapido excursus nella storia,
neanche tanto lontana (1980), dei rapporti tra gli Stati socialisti
dei Balcani, diffondendo la traduzione in lingua italiana di
significative testimonianze di fonte albanese.


1. KKE: Info about the Balkan Meeting of Communist Parties

2. Saopstenje NKPJ: KOMPARTIJA ALBANIJE PROTIV PROMENA GRANICA NA
BALKANU I U EVROPI

3. FLASHBACK: 1980, "Il popolo Albanese rimarrà con i popoli Jugoslavi"


=== 1 ===

From: Communist Party of Greece, Monday, September 18, 2006
http://inter.kke.gr , mailto:cpg @...
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Info about the Balkan Meeting of Communist Parties

On 15th of September 2006 KKE hosted a meeting of communist and
workers' parties from the Balkan countries in Thessaloniki. The
meeting had as subject "The communist action against imperialism and
capitalist exploitation in the Balkans" and it was attended by
representatives from the Communist Party of Albania, Communist Party
of Bulgaria, Party of Bulgarian Communists (previously named
Bulgarian Communist Party "Georgi Dimitrov"), Socialist Workers'
Party of Croatia, Communist Party of Macedonia, Communist Party of
Greece, Party of Labour, Turkey (EMEP), Communist Party of Turkey and
the New Communist Party of Yugoslavia.
Parties that could not attend the meeting sent messages and written
interventions, namely the Communist Workers' Party of Bosnia -
Herzegovina, Socialist Alliance Party of Romania and the Communist
Party of Romania.

The meeting reviewed the situation and the developments in the Balkan
region, as well as for sharing experiences from the people's
struggles and the work of the communist parties. The meeting also
dealt questions of the further development of regional multilateral
cooperation.

Dimitris Koutsoumbas, member of the political bureau of the KKE,
addressing the meeting stressed the need to strengthen cooperation
among the Balkan communist parties through joint actions and
initiatives for reactivation of the Balkan Anti-NATO Centre,
strengthening the struggle against the imperialist military presence
in the Balkans, the foreign bases and troops, against the so-called
Balkan Brigade and the participation of troops from the Balkan
countries in NATO and EU missions to other countries such as
Afghanistan, Iraq and elsewhere. He called for the withdrawal of all
foreign troops from the Balkan countries and the non-involvement of
the countries of the region in the new imperialist wars and the
threats being launched against the peoples of Syria, Iran and other.

In the Press Release issued by the meeting it is stressed the need to
reinforce the solidarity with the people of Lebanon and Palestine,
while it was also expressed the support of the participants to the
anti-NATO actions being prepared to take place during the NATO
conference in Riga, Latvia, in November.

The participants also approved a Statement of Solidarity with Cuba
and demanded the release of the 5 Cuban patriots held imprisoned in
the US.

*End*


=== 2 ===

-------- Message original --------
Sujet: Saopstenje NKPJ
Date: Wed, 20 Sep 2006 02:18:07 -0700 (PDT)
De: Savez komunisticke omladine Jugoslavije SKOJ


SAOPSTENJE SEKRETARIJATA NKPJ
U SOLUNU ZAVRSENA KONFERENCIJA KOMUNISTICKIH I RADNICKIH PARTIJA
BALKANA
KOMPARTIJA ALBANIJE PROTIV PROMENA GRANICA NA BALKANU I U EVROPI

U Solunu je od 15 - 18. septembra odrzana Konferencija komunistickih
i radnickih partija Balkana. U ime Srbije ucestvovala je Nova
komunisticka partija Jugoslavije. Njeni predstavnici Branko
Kitanovic i Ljubomir Dragacevac predlozili su, sto je jednoglasno
prihvaceno, da se u usvojenoj Deklaraciji unese posebna tacka o
NEPROMENJIVOSTI GRANICA NA BALKANU I U EVROPI.

Za nepromenjivost granica glasala je i Komunisticka partija
Albanije. Na sastanku su ucestvovale komunisticke i radnicke partije
iz Srbije, Hrvatske, Makedonije, Grcke, Turske, Bugarske i Rumunije.

18.09.2006.g.
Za NKPJ

BEOGRAD
Andrej Glisic

Sekretar za informisanje


=== 3 ===

( the original text:
E. Hoxha: The Albanian People Will Stand By the Yugoslav Peoples

http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/5002

http://www.revolutionarydemocracy.org/rdv7n2/albyugo.htm )

Enver Hoxha: Il popolo Albanese rimarrà con i popoli Jugoslavi


Come si sarebbe comportato il Partito del Lavoro di Albania sotto
la leadership di Enver Hoxha nel caso di un attacco imperialista
alla Jugoslavia?
Il seguente estratto dell'Editoriale di ‘Zeri i Popullit’ del 1980,
anche
trasmesso da Radio Tirana il 19 gennaio 1980, ci ricorda che Enver
Hoxha dette indicazione, per un simile caso, al popolo Albanese
di stare dalla parte dei popoli Jugoslavi.

No. 1

Il popolo Albanese, che conosce bene il passato del
popolo Jugoslavo, ha la netta convinzione che non
saranno mai intimiditi da minacce o ricatti, che in caso di
necessità sapranno combattere con coraggio
e maestria contro ogni attacco nemico, da qualsiasi
parte la minaccia provenga: i popoli Jugoslavi non voltano
le spalle al nemico. Sanno combattere con sacrificio per
difendere la loro libertà, conquistata al prezzo di tanti
sacrifici e perdite sanguinose.
Noi Albanesi abbiamo e avremo delle irriconciliabili
differenze ideologiche con la leadership della Jugoslavia.
Criticheremo sempre il sistema anti-marxista
dell'autogestione; abbiamo lottato e lotteremo con
determinazione contro il revisionismo jugoslavo e
moderno, per la difesa della purezza del
Marxismo-Leninismo; continuiamo e continueremo a
interessarci ai diritti di cui gli Albanesi della Kosova, di
Macedonia e Montenegro, devono godere sulla base
della Costituzione Jugoslava.
L'opinione pubblica mondiale conosce bene questa nostra
posizione. La politica estera del nostro paese verso i nostri
vicini, continua Zeri i Popullit, non è mai
mutata, né mai muterà. La nostra repubblica ha fatto e
farà ogni sforzo per un normale sviluppo del commercio,
delle relazioni culturali, e delle altre relazioni con essi.
Abbiamo pubblicamente affermato che l'Albania non
permetterà mai ad estranei l'uso del proprio territorio
come base contro la Jugoslavia o la Grecia, poiché
sosteniamo i popoli di Jugoslavia e Grecia nella loro
lotta per la libertà nazionale, l'indipendenza e la
sovranità. Quindi, non solo nulla di male arriverà per
loro dall'Albania, ma anzi saranno aiutati.
I popoli dei Balcani non minacciano nessuno, ma
neanche devono temere minacce ne' devono
temere una guerra d'aggressione, che altri potrebbero
scatenare e che essi saprebbero affrontare con successo...
Di fronte alle minacce dei Sovietici, degli Americani o
di altri aggressori imperialisti contro la Jugoslavia, il
popolo Albanese aderirà a ciò che il compagno Enver
Hoxha disse all' VII Congresso del Partito del Lavoro
di Albania, e cioè che in caso di un eventuale attacco da
parte dell'Unione Sovietica o di qualsiasi altra
potenza contro la Jugoslavia, il popolo Albanese sarà
con gli Jugoslavi.
Ad ogni modo rimane assicurato che, nel caso della
difesa della libertà e dell'indipendenza dagli
aggressori imperialisti, non vi saranno problemi di
alcun tipo, Albanesi e Jugoslavi ancora una volta
lotteranno assieme contro i comuni nemici, così come
hanno già fatto in passato. I fatti storici lo
provano. Le nostre divisioni giunsero e lottarono in
Jugoslavia nelle stesse trincee con i partigiani
Jugoslavi contro il fascismo tedesco, e trionfarono.
Noi Albanesi lottiamo per la libertà e la giustizia e
come coraggiosi combattenti Albanesi, siamo razionali.
Ma quando qualcuno tenta di calpestarci, allora i
fucili parlano.

Da: ‘Socialist Albania’, giornale della Associazione di amicizia
India-Albania, luglio 1980, N. 14, pp. 3-5.

No. 2

<< La nostra politica verso la Jugoslavia non è mutata e
non muterà, purche' il governo Jugoslavo sia
corretto nei nostri riguardi. La dichiarazione del
Partito del Lavoro di Albania, che in caso di una
eventuale aggressione contro la Jugoslavia da parte
dell'Unione Sovietica o di altre potenze, il popolo
Albanese starà con i popoli Jugoslavi, vale comunque.
Ma da parte Jugoslava si deve rispondere a tale posizione
dell'Albania con una corretta e giusta azione verso
di noi. >>

tratto da: Enver Hoxha ‘Report on the Activity of the C.C. of
the Party of Labour of Albania’ submitted to the 7th
Congress of the Party of Labour of Albania, November
1, 1976,Tirana, 1977, pp. 202-203.


(Fonte: http://groups.yahoo.com/group/gmlyu/
Traduzione di Alessandro Lattanzio, che ringraziamo)