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VIDEO: 
http://video.repubblica.it/mondo/sarajevo-musulmano-spara-all-ambasciata-usa/79488/77878
http://www.youtube.com/watch?v=CO8svFMwXvw
http://www.youtube.com/watch?v=n5U8KpsEFo0


http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/28/news/arrestato_sparatore_sarajevo-24048986/?ref=HREC1-2

SARAJEVO

Spari contro l'ambasciata Usa
Ferito e arrestato fondamentalista

Un uomo, musulmano wahabita, ha fatto fuoco contro la sede diplomatica nella capitale bosniaca. Feriti due agenti di guardia. E' stato colpito da un tiratore della polizia e preso in custodia

SARAJEVO - Ha esploso diversi colpi con un'arma automatica verso la sede dell'ambasciata americana a Sarajevo, e prima di essere arrestato ha ferito due agenti di guardia. E' stato un fondamentalista islamico a creare il caos nella capitale bosniaca: armato di kalashnikov, si è messo a sparare davanti all'edificio ed è stato a sua volta ferito da un tiratore scelto della polizia e arrestato. Lo ha reso noto un portavoce della polizia bosniaca, dopo che in un primo momento era stato riferito che l'attentatore era stato ucciso. 

La radio bosniaca riporta che l'uomo, identificato dall'emittente B92 come Mevlid Jasarevic, 23 anni, cittadino serbo della città a maggioranza musulmana di Novi Pazar, è con ogni probabilità musulmano wahabita, la corrente dominante dell'Islam in Arabia Saudita. Secondo i media locali, era in contatto con una comunità di fondamentalisti islamici nel nord della Bosnia. L'uomo è stato "medicato sul posto e poi trasferito in ospedale sotto il controllo della polizia". 

Un video lo mostra con un cappotto in stile militare e una lunga barba tipica dei fondamentalisti islamici mentre avanza verso la rappresentanza diplomatica. Secondo alcune testimonianze, durante l'attacco, durato circa mezz'ora, avrebbe urlato "Allah Akbar"

Jasarevic è noto alla 
polizia per aver più volte visitato il villaggio di Gornja Maoca, nel nord est della Bosnia, una località situata in zona impervia e isolata abitata da una piccola comunità di musulmani wahabiti: una trentina di famiglie, che vivono secondo un'interpretazione restrittiva della sharia, fedeli all'Islam radicale. 

L'anno scorso la polizia ha effettuato un blitz nel villaggio ed ha arrestato sette persone con l'accusa di minaccia all'"integrità territoriale e alla Costituzione della Bosnia-Erzegovina e di promuovere l'odio etnico, razziale o religioso". La comunità, secondo la stampa, è stata fondata da alcuni ex mujaheddin, di quelli che durante la guerra (1992-95) erano venuti a combattere a fianco dei musulmani bosniaci, la maggior parte dei quali lasciò il Paese alla fine del conflitto. Chi è rimasto si è dedicato alla diffusione della dottrina radicale ed integralista.

La portavoce della missione Usa ha confermato che c'è stato "un incidente di fronte all'ambasciata", che è stata chiusa. La rappresentanza diplomatica americana si trova nel quartiere commerciale e delle università della capitale a maggioranza musulmana della Bosnia-Erzegovina. Nel 2002 ci fu un allarme attentati per l'ambasciata Usa ma è la prima volta che la sede viene di fatto attaccata.

Parole nette contro l'attacco sono state espresse da Bakir Izetbegovic, membro musulmano della presidenza tripartita bosniaca: "Condanno con la più grande fermezza l'attacco terroristico contro l'ambasciata degli stati Uniti in Bosnia Erzegovina", ha detto in un comunicato Izetbegovic. "Mi attendo - ha aggiunto - che le istituzioni competenti procedano a un'inchiesta urgente ed efficace su questo atto folle".


(28 ottobre 2011)


FOTOSEQUENZA: http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/28/foto/sarajevo_fondamentalista_spara_davanti_all_ambasciata_usa-24049280/1/?ref=HRER2-1

Un estremista islamico armato di kalashnikov ha sparato contro l'ambasciata Usa a Sarajevo ferendo due agenti di guardia, prima di essere ferito da un tiratore scelto della polizia e arrestato


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