(fonte: http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/12/08/news/magazzino-18-di-cristicchi-sbarca-nei-teatri-dell-istria-1.8261697 ). Non è un dettaglio. (IS)
In questi giorni l'artista romano Simone Cristicchi presenterà in Istria il suo nuovo spettacolo teatrale "Magazzino 18". Temi: l'esodo "giuliano-dalmata" e le foibe. Lo spettacolo è stato oggetto di polemiche già dalle prime date a Trieste. Cristicchi afferma che le critiche gli sono state mosse "sia da destra che da sinistra", ma ha reagito eludendo i punti mossigli ed apostofando sul suo profilo facebook i critici come "ottusi", senza d'altronde spiegare il perché. Cristicchi afferma di aver "voluto solamente raccontare la storia di persone dimenticate [in prevalenza gli esuli], di una tragedia taciuta [l'esodo e le foibe]". Non ci sembra l'esodo e le foibe siano vicende taciute visto che il governo italiano le ha istituite come ricorrenza nazionale (Giorno del Ricordo), ma tant'è. Cristicchi assume il ruolo dell'ingenuo innocente, senza rendersi conto del danno alla verità storica che il suo spettacolo ha provocato.
Chi ha criticato il suo spettacolo sono da una parte gli storici cosiddetti "negazionisti" (cioè quelli che rifiutano la manipolazione dei dati da parte degli storici di regime, e la lettura nazionalista e vittimistica che questi ne danno) hanno fatto notare che il contenuto di Magazzino 18 è revisionismo storico; Cristicchi si è difeso affermando che il suo spettacolo vuole solo suscitare emozioni e non fare storia - anche se lo stesso tratta episodi storici molto concreti (ed è questo che l'autore non riesce proprio a capire – oppure fa finta di non capire - viste le posizioni testarde che ha continuato a mantenere), episodi che sono tutt'ora oggetto di acceso dibattito scientifico, lontani dall'assumere un consenso tra gli studiosi; dall'altra parte le associazioni degli esuli hanno criticato Cristicchi a causa della menzione dei crimini dello stato italiano (iniziati ancor prima dell'avvento del Partito Nazionale Fascista al potere) nei territori annessi dopo la I Guerra Mondiale (Istria e Fiume), che inclusero deportazioni, pulizia etnica, snazionalizzazione forzata, e poi pesanti massacri e altri crimini di guerra durante la II Guerra Mondiale nei territori occupati nel 1941 (la costa orientale dell'Adriatico, ma anche nella stessa Istria ed in Slovenia).
Dove sta il problema di Magazzino 18? Di sicuro non nel voler "suscitare emozioni"; piuttosto nel voler suscitarle raccontando episodi drammatici del dopoguerra in modo pesantemente mistificatorio. La mistificazione principale sta nel presentare l'esodo degli italiani dalla Jugoslavia come progetto politico (ripeti mille volte una menzogna e diventerà realtà), in barba a qualsiasi documento ufficiale e non, e in barba alla serie di ostacoli che il governo jugoslavo presentava a chi voleva espatriare acciocché ci ripensi e rimanga a lavorare in Jugoslavia. Un'altra mistificazione racconta delle persecuzioni da parte delle autorità jugoslave nei confronti degli italiani "solo in quanto tali" (altra nota leggenda ormai assunta a pietra miliare dallo stato italiano e dai suoi storici lacchè), italiani che dunque "in quanto tali" finirono nelle famose foibe, che vennero costretti ad andarsene, e che venivano discriminati nella vita pubblica: falsità colossali.
La verità storica è che i cittadini jugoslavi di nazionalità italiana ricoprirono cariche di non poco conto nella Jugoslavia di Tito; la verità è che nelle foibe, dei nemmeno mille cadaveri stimati dagli storici italiani seri (che includono quelli che danno una lettura vittimistica della componente italiana in Jugoslavia), non è ancora stato documentato quanti siano gli italiani, quanti i partigiani, quanti i tedeschi, quanti i morti in contesti differenti, ecc. E poi, degli italiani "infoibati" (termine generico per indicare chi è stato giustiziato o è scomparso per mano partigiana), quanti erano esponenti del regime, quanti i simpatizzanti, quanti gli "innocenti" (ovvero i bambini e quelli che non si schierano)? E' bene rilevare che una buona parte dei "martiri" premiati in occasione del Giorno del Ricordo erano stati a loro volta persecutori fascisti - i cui crimini sono ben documentati – condannati e giustiziati dalle autorità jugoslave (gli unici criminali di guerra italiani sottoposti a giudizio), dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la continuità tra il regime capitalista versione fascista e quello in versione liberale o pseudo tale vigente oggi.
Ma oltre alla mistificazione, "Magazzino 18" presenta anche pesanti strumentalizzazioni. Una di queste dipinge il cantautore polese Sergio Endrigo (anche lui emigrato in Italia subito dopo la guerra) come un irredentista anti-jugoslavo, mentre Endrigo è sempre rimasto un grande amico della Jugoslavia, come le sue canzoni nostalgiche dedicate alla sua città abbandonata (Pola) non erano minimamente polemiche verso il governo jugoslavo.
Un'altra strumentalizzazione riguarda i mille operai monfalconesi che decisero di emigrare in Jugoslavia per convinzioni ideologiche, per la sicurezza di mantenere lì un impiego, e per il migliore trattamento riservato ai lavoratori nella Jugoslavia socialista, dove la classe operaia era classe dominante, a differenza dell'Italia capitalista, dove era classe subordinata e bistrattata. Questi monfalconesi vengono presi in giro per la loro scelta, perché molti di loro dopo la rottura con il Cominform nel '48 vennero detenuti nel campo di concentramento di Goli Otok (Isola Calva) come nemici politici (perché avevano supportato l'URSS di Stalin che si preparava ad aggredire la Jugoslavia). Di sicuro non vi finirono "perché italiani", visto anche che i pochi italiani finiti a Goli Otok furono un'esigua minoranza dei prigionieri. Ebbene, sia Endrigo che i monfalconesi si rivolterebbero nella tomba sapendo che i nazionalisti italiani (e Cristicchi) li vittimizzano come "italiani vittime dello slavocomunismo". E' veramente ironico che degli anticomunisti italiani annoverino tra i loro martiri dei comunisti staliniani.
In tutto lo spettacolo l'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia viene presentata con disprezzo, senza nessun credito verso coloro che per 4 anni combatterono tra sofferenze tremende e a viso aperto il nazifascismo, e che contribuirono a creare una vera democrazia popolare nei territori liberati, riscattando la secolare sottomissione di lavoratori e contadini, dando loro finalmente il potere economico, e con questo la possibilità di decidere del proprio futuro.
Ma da quali fonti ha attinto Cristicchi? Sarebbe meglio dire da quale fonte, visto che, incredibilmente, tutto lo spettacolo si basa su un'unica fonte (!), ovvero l'opera parastorica Ci chiamavano fascisti. Eravamo Italiani, scritta dallo storico improvvisato e parlamentare berlusconiano (e come tale nazionalista e anticomunista, il che equivale a dire antipartigiano) Jan Bernas; opera in continuità con il filone revisionista (e velatamente o apertamente neoirredentista), emerso in piena dopo lo smembramento della Jugoslavia.
Magazzino 18 dunque è un altro tassello atto a calunniare la lotta partigiana, comunista e antifascista, che ha sacrificato i suoi migliori elementi per sconfiggere il fascismo voluto dai grandi industriali e banchieri (al fine di salvare il capitalismo dalla minaccia bolscevica, ma anche per incrementare i profitti dei monopoli) e portare l'umanità sulla strada del progresso, dell'emancipazione e della giustizia sociale. Nessuna Repubblica fondata sul lavoro sarebbe emersa, nessun stato sociale e nessun discorso di eguaglianza, senza la lotta partigiana e l'esperienza degli stati socialisti, dall'URSS alla Jugoslavia.
Anche se il contenuto storico dello spettacolo non è farina del suo sacco, Cristicchi avrebbe almeno dovuto consultare anche altre fonti, meno politiche e più scientifiche. Ma in questo caso forse non avrebbe ottenuto la più che discreta diffusione che invece ha ottenuto.
KONFERENCIJA ZA ŠTAMPU SRP 5. XII 2013.
Mjesto održavanja: Pula
Vrijeme održavanja: 5. XII 2013.
Tema: „Magazzino 18“ Simone Cristicchi u Istri, fašizacija Hrvatske
U nekoliko istarskih gradova, među kojima u Puli 10. XII najavljena je turneja Simona Cristicchia, sa njegovim performansom „Magazzino 18“. Neupućenima to vjerovatno ne govori puno, pa stoga smatramo svojom dužnošću podastrijeti neke činjenice vezane uz taj događaj.
Tko je ustvari Simone Cristicchi.
Simone Cristicchi je zapravo jedan talijanski pjevač. Njegov angažman u kojem svoje pjevačko umijeće povezuje sa elementima politike počimnje negdje u augustu kada je RAI I emitirao njegov koncert posvećen uspomeni na Sergia Endriga i to ne bi bilo ništa neobično da tom prilikom u izvedbu nije uklopio recital u kojemu opisuje jugoslavene kao nasilne uzurpatore dobara koje su optanti iz Istre i Dalmacije ostavili iza sebe.
http://www.youtube.com/watch?v=sfbtan4Nqyc
Već taj čin više politički nego umjetnički predstavljao je uvredu za uspomenu na Sergia Endriga, koji je u svome privatnom i umjetničkom životu bio inspiriran internacionalizmom i bratstvom među narodima sa obe obale Jadrana.
Slijedeći korak koji je Cristicchi učinio bila je predstava “ Magazzino 18“, koja je glamurozno realizirana uz snažno sponzorstvo esulskog lobija.
Radi se o jednom demagoškom konceptu, u kojem se isprepliću satira i horor i čiji zadatak je relativizacija kompleksnih pitanja uz snažan uticaj na emocije publike.
https://www.cnj.it/documentazione/IRREDENTE/cristicchi.htm
Njegovo javno djelovanje u sprezi je sa ANGVD. Osim spomenute predstave tu je još niz propagandnih iredentističko-revizionističkih aktivnosti koje grupa sprovodi, poput ironičnog titlovanja jedne dramatične sekvence iz filma Bitka na Neretvi, koja je objavljena u Bollettino di Trieste, sa ciljem izrugivanja.
U Italiji je više civilnih i antifašističkih institucija izrazilo svoje neslaganje sa tim aktivnostima i kritički se osvrnulo na ta događanja.
Između ostalih to su učinili:
La Nuova Alabarda iz Trsta
Savez talijanskik partizana ANPI
Nacionalna koordinacija za Jugoslaviju iz Rima CNJ
Comitato Antifascista per la Memoria Storica iz Parme
A povjesničarka Claudia Cernigoi iz Trsta polemizirala je sa Cricchijem u radio emisiji Farenhait na Radio 3, ispravljajući njegovo povijesno i zemljopisno neznanje. http://www.diecifebbraio.info/wp-content/uploads/2013/11/Fahrenheit-CRISTICCHI.mp3
E sad. U situaciji kad progresivne institucije u Italiji napadaju i argumentirano osporavaju iredentističko djelovanje Cristicchija i kompanije, u kojemu se osim nacionalističkog iredentizma iščitavaju i elementi rasizma prema slavenskim narodima, Istra mu otvara vrata, kao svojevrsnoj inačici Marka Perkovića Tompsona.
Pitamo se kome su u interesu i kome su potrebni takvi aranžmani i mislimo da bi istarska javnost trebala od organizatora dobiti odgovor na to. Pitamo se dalje dali se time daju signali Rimu, Zagrebu, ili ANGVD-u i sličnim grupama.
U Hrvatskoj to ne može imati većeg odjeka, osim što može biti vrlo spretno iskorišteno od fašistoidnih grupa suprotnog predznaka, kao instrument dodatnog nasrtaja na civilizacijska prava pripadnika nedomicilnih nacionalnih zajednica.
Neupitan je međutim cilj ANVGD-a, koji tim i sličnim aktivnostima želi povećati svoj uticaj u Italiji, ali i u bivšim talijanskim provincijama na slavenskom području.
Davor Rakić, predsjednik GO SRP Pula
Ivan Pavićevac, član SRP Pula-Rim
FAŠIZACIJA HRVATSKE
U posljednje vrijeme sve učestalije se govori o „puzajućoj“ fašizaciji Hrvatske. To se čini vjerovatno pod uticajem nedavnih događanja u Vukovaru, rezultata referenduma „u ime obitelji“ i sve agresivnijeg uplitanja klera u politiku.
Pitanje koje se nameće je, gdje su do sada spavali pune 23 godine svi ti mislioci, koji tek sada primjećuju elemente fašizma u Hrvatskoj.
Neofašizam u Hrvatskoj nije od danas i on ne puže, već galami, a u Hrvatsku je ušao još 1990.godine i to na velika vrata, na krilima kontrarevolucije, nakon secesije 1990. Godine.
Ispoljio se: kroz „Božićni Ustav“, kojime je oduzeta dotadašnja konstitutivnost hrvatskim građanima srpske nacionalnosti, izazvan je međuetnički i konfesionalni sukob sa elementima građanskog rata, počinjeno je etničko čišćenje, koje je predstavljalo nastavak onog nedovršenog za vrijeme II sv. rata, u oružanom sukobu i nakon njega počinjeni su teški zločini sa jasnim ustaškim potpisom, počinjen je kulturocid na plastici uništenjem između tri i četiri hiljade spomen obilježja, na smetištu je završila i neutvrđena količina knjiga i dokumenata neprocjenljive vrijednosti, ustaško skandiranje na stadionima dio je kontinuiranog folklora, a danas se nastavlja osporavanjem zakonskog prava na pismo pripadnicima srpske nacionalnosti i razbijanjem i uništavanjem ploča sa ćiriličnim napisima širom Hrvatske, a ovih dana svjedočimo i doslovno atakom na ljudski život u vidu anonimnih prijetnji ubistvom zaposlenicima memorijalnog centra Jasenovac i uredniku internetskog portala Index, što mi u Socijalističkoj radničkoj partiji žestoko osuđujemo i tražimo da se počinioci otkriju.
Fašizacija Hrvatske nije prisutna samo na unutrašnjem planu, već se ona odvija i na vanjskopolitičkom: ulaskom u NATO savez. Podrškom intervencionističke terorističke agresije prema legitimnoj sirijskoj vlasti. Učešćem u okupacionim korpusima protiv trećih zemalja u inozemstvu. Ustupanjem dijela nacionalnog teritorija agresorskim snagama prilikom izvođenja fašistoidnih operacija, poput ustupanja zračnog prostora agresorskim NATO snagama prilikom devastirajućeg bombardiranja SR Jugoslavije 1999. godine i slično.
Ta fašizacija, naročito na unutrašnjem planu ne bi bila tako uspješna bez potpore klera i njegovog uključivanja u politiku. Stoga Hrvatska ako želi spriječiti daljnje širenje štete mora shvatiti da je krajnje vrijeme da odvoji crkvu od države, da udalji vjeronauk iz školskog programa, gdje mu nije mjesto, da revidira podanički konkordat sa Vatikanom i ukine financijsko alimentiranje crkve. To je prvi neophodni korak, koji zadovoljava minimum uvjeta da se sanira dosadašnja šteta i spriječi daljnja.
Vladimir Kapuralin
SRP protiv nastupa "talijanskog Thompsona" u Circolu
Objavljeno: 06.12.2013 | 14:21 | Zadnja izmjena: 06.12.2013 | 16:10 | 10 komentara |
- Apsolutno je neprihvatljivo što u organizaciji Zajednice Talijana uskoro u pulskom Circolu možemo očekivati nastup kontroverznog talijanskog pjevača Simonea Cristicchija koji po svom svjetonazoru nije ništa drugo nego talijanski Thomspon, upozorili su na današnjoj konferenciji za novinare članovi Socijalističke radničke partije (SRP), rekavši da potonji svojim performansima vrijeđa dosegnute antifašističke vrijednosti, a njegovi su nastupi, tvrde, zapravo propaganda iredentističko-revizionističkih aktivnosti.
Ivan Pavićevac veli da bi istarska javnost trebala znati tko to zapravo stiže u Istru, tim više što su se protiv njegovih nastupa pobunile brojne civilne i antifašističke institucije u Italiji.
- Cristicchio je tijekom svojih nastupa osobito kroz predstavu "Magazzino 18" promovirao iredentističko-revizionističke stavove, a predstava je realizirana uz snažno sponzorstvo esulskog lobija. Riječ je o talijanskom pjevaču koji je široj javnosti prvi put svoje stavove predstavio tijekom emitiranja koncerta na nacionalnoj talijanskoj televiziji, a koji je posvetio rođenom Puležanu Sergiu Endrigu.
To ne bi bilo ništa neobično da tom prilikom u izvedbu nije uklopio recital u kojem opisuje Jugoslavene kao nasilne uzurpatore koje su optanti iz Istre i Dalmacije ostavili iza sebe. Manipulira se imenom Sergia Endriga, a u jednoj se izvedbi se čak spominje Puležanka Laura Antonelli, koja je bila istinska antifašistkinja, kazao je Pavićevac.
Na sve se osvrnuo i Davor Rakić kazavši da i sam pripada Zajednici Talijana, ali da je nedopustivo da ovako u tišini netko dozvoljava nastup koji potiče revizionizam. Predsjednik SRP-a Vladimir Kapuralin rekao je da šira javnost ne zna tko to zapravo dolazi i da je neprihvatljivo da se neki gradovi protive nastupu Marka Perkovića Thompsona, dok s druge strane nitko nema ništa protiv njegove talijanske inačice.
Zajednica Talijana treba se oglasiti i jasno reći kome je u interesu ovakva predstava koja je na tragu buđenja fašizma, smatraju SRP-ovci i dodaju da sve to mogu vješto iskoristiti fašističke grupacije te da nastup talijanskog pjevača lako može biti instrument u pokušaju ograničavanja prava pripadnika nedomicilne zajednice.
U nastavku konferencije Kapuralin je ustvrdio da se u posljednje vrijeme sve više govori o "puzajućoj" fašizaciji Hrvatske ponajviše zbog nedavnih događaja u Vukovaru, ali i zbog rezultata referenduma koji je pokrenula inicijativa "U ime obitelji".
- Pitam se gdje su do dosada spavali svi ti mislioci koji tek sad primjećuju elemente fašizma. Neofašizam kod nas nije od danas i on ne puže, već galami i urla, a u Hrvatsku je na velika vrata ušao još 1990. godine, kazao je Kapuralin te dodao da su elementi fašizma prisutni u svim sferama - od politike, sporta, kulture, medija obrazovnog programa pa sve do javne komunikacije i radnih mjesta. (D. BAŠIĆ-PALKOVIĆ)
SRP: Talijanski Thompson stiže u Istru?
ZNAJU LI ISTRIJANI TKO IM DOLAZI?
Na današnjoj konferenciji za tisak u prostorijama SRP-a predstavnici ove stranke željeli su upozoriti istarsku javnost na predstojeću turneju koju bi po Istri i Kvarneru trebao održati kontroverzni talijanski pjevač Simone Cristicchi. Ovaj je pjevač je po mišljenju Ivana Pavičevca talijanska inačica Marka Perkovića Thompsona i domaća bi javnost trebala znati da takva jedna osoba nesmetano održava koncerte po Istri. Cristticio je po navodima Pavićevca kroz nekoliko javnih nastupa a ponajviše kroz predstavu Magazzino 18 promovirao iredentističko revizionističke stavove prema periodu drugog svjetskog rata. Pavićevac je okupljenim novinarima pojasnio kako je Simone Cristicchio talijanski pjevač koji je široj javnosti svoje stavove prvi puta predstavio prilikom emitiranja njegovog koncerta na nacionalnoj televiziji a koji je bio posvećen u sjećanje na velikana talijanske zabavne glazbe, rođenog Puležana Sergia Endriga . Tom je prilikom Cristicchio u jednu pjesmu posvećenu Endrigu ubacio recital u kojem se grubo vrijeđaju Slaveni koji su predstavljeni kao nasilni uzurpatori dobara kojeg su optanti iz Istre i Dalmacije ostavili iza sebe. Pavićevac kaže kako je na osnovi osobnog prijateljstva s Sergiom Endrigom ovo bila i stanovita uvreda na račun Endriga koji je bio po njegovim riječima inspiriran internacionalizmom i bratstvom s obje strane Jadrana. Posebno poglavlje predstavlja već navedena predstava Magazzino 18 koju su osudili mnogi predstavnici civilnih i antifašističkih institucija u Italiji. Svoje neslaganje s ovom predstavom i aktivnostima skorašnjeg gosta pulskog Circola izrazili su La Nuova Alabarda iz Trsta, Savez talijanskih partizana ANPI, Nacionalan koordinacija za Jugoslaviju CNJ iz Rima, Comitato Antifasistica per la Memoria Storica iz Parme. Istarski SRP-vci uvjereni su da bi istarska javnost trebala od Zajednice Talijana dobiti odgovore na pitanje kome je u interesu ovo gostovanje posebno ako se ovo gostovanje stavi u kontekst galopirajućeg buđenja fašizma u Hrvatskoj. (NMF/Foto: Wikipedia)
Cristicchi debutta in Istria tra le accuse
11 dicembre 2013
“Magazzino 18” a Pola: tagliate le gomme al camion di Cristicchi
«Questa gomma non è stata tagliata»
- Dettagli
- Categoria: Cronaca polese
- Creato Giovedì, 12 Dicembre 2013 15:00
- Scritto da fs
Nella foto, vicino al cerchione si vede anche un segno che potrebbe confermare la tesi. La gomma, come ci hanno spiegato al Gumi service, si spacca come fosse di plastica, se cozza contro un marciapiede, ma per bucarla ci vuole il punteruolo. E per dimostrarcelo hanno preso anche quello. Dunque l’ipotesi più attendibile è quella di una circostanza accidentale, non provocata....”. (fs)
Questura: «Nessuna denuncia in merito»
- Dettagli
- Categoria: Cronaca polese
- Creato Giovedì, 12 Dicembre 2013 15:00
- Scritto da gl
«Si alimentano tensione e odio inesistenti»
- Dettagli
- Categoria: Cronaca polese
- Creato Giovedì, 12 Dicembre 2013 15:00
- Scritto da gm