NAPOLITANO LI ASPETTA TUTTI A LAMPEDUSA A BRACCIA APERTE


1.645.500 sono gli abitanti di Gaza. Per adesso, gli sfollati ufficiali sono 62mila, ma per quasi un milione già manca l'acqua corrente. Oggi 22 luglio i morti ammazzati superano il mezzo migliaio. 
Dove andranno tutti quanti quando saranno state completate le operazioni di pulizia etnica in corso da parte dello Stato di Israele?


Gaza, Unrwa: “Oltre 62 mila palestinesi sfollati”

Pubblicato il 21 lug 2014 - di Redattore Sociale - Il bilancio dell’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi dall’inizio delle ostilità. Sale a 350 il numero delle vittime del conflitto, l’80 per cento sono civili. Circa 2.400 i feriti. Dall’Unicef l’appello alla comunità internazionale per proteggere i bambini e i civili. “Nel conflitto morti 59 bambini, oltre 500 quelli feriti”

Tredicesimo giorno di conflitto nella Striscia di Gaza, sale il numero delle vittime e quello degli sfollati mentre l’offensiva via terra dei militari israeliani si intensifica. Secondo l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi, il numero degli sfollati a Gaza in queste ore è salito a oltre 62 mila. Gli sfollati, spiega l’agenzia, sono stati accolti in circa 50 scuole, ma servono cibo e beni di prima necessità. Cresce intanto il numero delle vittime che ad oggi supera quota 350, quasi tutti palestinesi e per l’80 per cento civili, mentre i feriti sono circa 2.400. Circa 1.600, invece, i razzi lanciati da Gaza su Israele dall’inizio delle ostilità, secondo quanto affermato da fonti israeliane. Oggi, intanto, il presidente palestinese, Abu Mazen sarà in Qatar, a Doha, per cercare di trovare i termini di una tregua con il capo di Hamas in esilio, Khaled Meshaal.
Rispettare l’obbligo legale e morale di proteggere i civili. Dopo l’appello di Amnesty International alla comunità internazionale affinché nella Striscia di Gaza si faccia di tutto per proteggere i civili, è l’Unicef a richiamare l’attenzione su un conflitto che ad oggi è costato la vita a 59 bambini, mentre altri 500 sono stati feriti a Gaza e 4 in Israele. Secondo l’Unicef, però, sono sotto attacco anche i servizi di base per i bambini. “Le fatiscenti infrastrutture idriche e igienico-sanitarie di Gaza hanno subito danni – spiega l’organizzazione in una nota -, aumentando il rischio di malattie di origine idrica. Circa la metà del pompaggio dei liquami e dei sistemi di trattamento delle acque di scarico non sono più funzionanti, e circa 900.000 persone sono senza acqua corrente”. Oltre 1.780 le famiglie che hanno visto le loro case distrutte o gravemente danneggiate a Gaza e decine di migliaia sono sfollate, molte delle quali si sono rifugiate nelle scuole. Oltre 80 scuole sono state danneggiate dai bombardamenti. “L’Unicef ed i suoi partner stanno procurando farmaci pediatrici essenziali per gli ospedali e le strutture sanitarie – spiega l’organizzazione -. Spot radiofonici avvertono i bambini e le loro famiglie dei pericoli degli ordigni inesplosi”.