Lobby degli esuli: i soldi non bastano mai...
Terzo appuntamento di informazione storica in occasione della Giornata del Ricordo organizzato dalla sede Anpi di Monfalcone.
“FOIBE E MEDIA” Genesi, sviluppo e affermazione del discorso sulle «foibe» nel recente passato
Marco Puppini e Tommaso Montanari dialogano con Federico Tenca Montini, autore di "FENOMENOLOGIA DI UN MARTIROLOGIO MEDIATICO.
Le foibe nella rappresentazione pubblica dagli anni Novanta ad oggi" (Kappa Vu, 2014).
https://www.facebook.com/events/318417275014973/
BOLOGNA, martedì 10 febbraio, ore 15.30 - Aula 3 della Facoltà di Economia - Piazza Scaravilli
Incontro “E ALLORA LE FOIBE?! Revisionismo di Stato e bombardamento mediatico”
Con gli interventi di Claudia Cernigoi, giornalista e ricercatrice storica; A. D'Orsi, storico dell'Università di Torino; Federico Tenca Montini, autore del libro "Fenomenologia di un martirologio mediatico".
Evento promosso da Jugocoord - Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Onlus e con il supporto di Noi Restiamo, Partito Comunista d'Italia, Rete dei Comunisti, Associazione Il Manifesto in rete, Sinistra Classe Rivoluzione, Sempre in Lotta
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/10feb2015.htm#bologna
PARMA, martedì 10 febbraio, ore 20.45 - Cinema Astra
Incontro "FOIBE E FASCISMO. 2015 - Decima edizione"
Alle 21.00 conferenza "Resistenza, revisionismo, rovescismo" di Angelo D'Orsi, storico dell'Università di Torino
Con gli interventi musicali di Crtomir Siskovic al violino e Simona Mallozzi all'arpa.
Alle 21.30 filmato "Pokret" di G. Calisti
Alle 22.00 conferenza "Foibe tra storia e mito" di Claudia Cernigoi
Evento promosso da Anpi, Anppia e Comitato Antifascista e per la memoria storica
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/parma_iniziative.htm#100215
AREZZO, martedì 10 febbraio 2015
alle ore 21:00 presso il Centro giovani “Onda d'urto”, via F. Redi
Ne parliamo con: Davide Conti (storico e autore di “L'occupazione italiana dei Balcani”)
Presentazione della mostra “Testa per dente”
A seguire serata punkrock con "Na Juriš!"
Promuovono Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano - Arezzo, Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia ONLUS
PIERIS, venerdì 13 febbraio, ore 18.00 - Sede Municipale (sala consigliare 2°piano) – Largo Garibaldi, 37
Incontro "IL GIORNO DEL RICORDO e il superamento dei confini psicologici"
Con gli interventi di Livio Dorigo, Presidente Istro-Veneta "Istria", e di Biagio Mannino, politologo
Evento promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di San Canzian d'Isonzo in collaborazione con la sezione di San Canzian dell'Anpi.
RESCALDINA (MI), Sede ANPI, via Matteotti 56
A Trieste procede tra ritardi e polemiche l’allestimento della "casa" della civiltà istriana, fiumana e dalmata. Per il "Giorno del ricordo" siamo entrati nelle sale già pronte, tra oggetti d’epoca, foto e una cavità carsica ricostruita...
Giallo all’Irci, scomparso un assegno (di Fabio Dorigo, 15 novembre 2014)
La presidente Vigini allerta i revisori dei conti dell’Istituto di cultura istriana. All’origine il cambio di conto corrente bancario... un assegno circolare da migliaia di euro - si parla di 25mila - sparito...
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/11/15/news/giallo-all-irci-scomparso-un-assegno-1.10309686
Nedoch: «Operazione a garanzia della liquidità dell’Istituto». Oggi in programma l'incontro tra i revisori e il direttivo della presidente Vigini...
Confermati gli ammanchi di denaro. Ritirate le deleghe al tesoriere, che si è dimesso. "Effettuato un versamento non autorizzato a un soggetto non conosciuto. Dopo una diffida, la somma ora è in via di recupero"... il tesoriere Stefano Nedoh, dipendente regionale, ex assessore al Bilancio di Duino oltre che presidente del collegio dei revisori dei conti in diverse realtà (dall’Associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia ai Giuliani mondo per finire con gli Amici della Contrada)...
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/11/18/news/irci-finisce-in-procura-l-assegno-sparito-1.10329284
L'intervista. Masau Dan difende l’operato del presidente Chiara Vigini: ha avuto il coraggio di andare fino in fondo... "L’Irci è un posto davvero dove regna la politica." Non ci sono solo idealisti? "Non ci sono affatto solo persone idealiste. Ci sono scontri in atto di due visioni del mondo e dell’Irci..." A che punto è il museo della civiltà istriana? "Il museo è pronto. Il progetto del museo è fatto. Lo presentiamo ai primi di dicembre." Un po’ in ritardo... "È vero. Volevamo inaugurarlo prima, ma il museo è pronto. A me dispiace solo che ora ne esce un’immagine torbida dell’istituto..."
Con i 25mila euro mancanti, acquistato all’asta un magazzino in via del Ghirlandaio intestato a una cittadina africana...
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/11/20/news/irci-assegno-riemerso-in-un-magazzino-1.10341351
Dopo i primi controlli, gli ammanchi ammontano a 28mila euro ... Il magazzino comprato dai titolari del Bar Cristallo...
I soldi del mutuo decennale per il museo bloccati dalla documentazione incompleta...
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/12/13/news/irci-mancano-180mila-euro-fondi-regionali-in-ritardo-1.10484569
Laura Matelda Puppini scrive:
Dobbiamo ammetterlo: ci sentiamo un po’ traditi. Nelle ultime uscite con cui il consigliere regionale Novelli si è conquistato un certo spazio mediatico non abbiamo trovato nessun attacco alla minoranza slovena della provincia di Udine. Può essere che abbia deciso di uscire da un certo provincialismo. Di certo ha mantenuto il suo stile ineffabile che gli è valso la medaglietta di portabandiera degli anti-sloveni. Ora però il suo obiettivo è far togliere un contributo regionale di 20mila euro (poco più di due delle sue mensilità lorde da consigliere) al friulano. Per la precisione alla casa editrice Kappa Vu, da sempre (piaccia o meno) fra le realtà più attive nella promozione della lingua minoritaria più parlata in Regione. Il motivo? Ha letto su Wikipedia che la direttrice di Kappa Vu, Alessandra Kersevan, sarebbe una ‘negazionista’ delle foibe e con grande nonchalance ha tirato in ballo pure la Shoah. Ma Wikipedia proprio nelle pagine dedicate alla Storia è l’esempio più lampante del fallimento della (pur affascinante) teoria della democrazia della conoscenza. Mentre tanti attivisti di estrema destra su quel portale sono costantemente impegnati a modificare le voci stravolgendo la realtà dei fatti, Kappa Vu, da anni, pubblica ricerche documentate e metodologicamente ineccepibili. Nelle quali non si nega nessuno degli eventi tragici della seconda guerra mondiale. Neanche i crimini compiuti dall’Italia fascista in Slovenia. Semmai, essendo appunto documentati, sono testi che inducono a rivedere in modo critico tante delle mistificazioni che sono state portate avanti negli ultimi anni e che hanno fatto la fortuna di tanti politici alla Novelli. Il problema è che leggerli è un po’ più faticoso che guardare un teatrino o consultare Wikipedia. Essendo un po’ idealisti, noi però ci aspettiamo che chi ricopre incarichi di una certa importanza (no, non Novelli, ma ad esempio l’assessore Torrenti che ha dichiarato di condividere lo spirito dell’uscita del consigliere forzista) lo faccia lo stesso. Magari prima di dare credito a quanti citano come fonte Wikipedia. (ab)
Leggo in continuazione dei problemi degli esuli che anche a 60 anni di distanza non si mettono ancora d' accordo sui soldi e su altre questioni. Pare che continuino con le dispute di campanile come quando erano a casa loro in Istria. Dure a morire le tradizioni paesane, specialmente quelle dei contadini, ma date ascolto al vecchio ma sempre valido detto romano: "PACTA SERVANDA SUNT".
Una volta firmato un accordo vi si deve tener fede o si passa per imbroglioni che non rispettano i patti. Certo che i soldi non bastano mai, ma tra quelli che vi deve lo stato italiano che li ha ricevuti da Tito gia' nel 1948 e quelli che hanno versato la Slovenia e la Croazia, sempre allo stato italiano, non e' che potete proprio lamentarvi troppo. Se poi voleste fare uno sforzo di memoria potreste aggiungervi la famigerata Legge 336 di Andreotti a favore del settore pubblico con particolare privilegio per i profughi ed i loro figli, il punteggio privilegiato per gli esuli nel settore pubblico, stato e para stato, che e' ancora oggi in vigore per i loro nipoti.
E gia' che ci siamo aggiungiamoci pure il punteggio di favore per l'assegnazione delle case popolari, i villaggi carsici a bassissimo affitto con conseguente riscatto agevolato. E cos' altro vorreste ancora dallo stato? Imponetevi contro le beghe di bassa macelleria fomentate ad arte da alcuni vostri capi popolo che altro non sanno fare pur di poter rimanere sulla scena pubblica e su quella politica. Non vi pare che sia ora di finirla a 60 anni dall' esodo e di diventare cittadini normali a tutti gli effetti? E gia' che ci siamo quando leverete dal vostro museo quella indecorosa dicitura di "civilta' istriana" ? Ma quando mai si e' parlato, scritto o studiato di una civilta' istriana o dalmata che sia? Ma colui che si e' inventato un tale sproloquio ha mai pensato a cosa vuol dire civilta'? Basterebbe sbirciare un dizionario commentato o consultare un' enciclopedia e per i piu' moderni ficcanasare in Wikypedia e leggere cosa si dice a riguardo di "civilta'" per capire che di civilta' l' Istria e la Dalmazia non hanno nulla di specifico, perche' tale supposta civilta' non sussiste. Si puo' solo fare riferimento generico alla civilta' contadina, rurale o di pescatori che sono comuni a tutto il, mondo rurale come insegnava gia' negli anni '30 il grande etnologo francese Levi' Strauss.
Cosa hanno questi contadini, pescatori di speciale rispetto al resto del mondo? Suvvia un po' di serieta' s'impone. Certamente con "civilta'" si mungono soldi dalla regione come abbiamo visto fare anche quest' anno da una decina di associazioni degli esuli sulle quali campeggia il museo in questione che sarebbe piu' opportuno chiamarlo "della memoria dell' esodo" a ricordo delle sofferenze patite da molti esuli, mentre una loro minoranza ( come sempre accade nelle grandi disgrazie ) se ne e' avvantaggiata alla grande. E non e' certo qui il caso di farne un elenco, tanto sicuramente li conoscete meglio di me. E per correttezza ricalcolate il numero degli esodati. Quando ero giovane, gia' allora il numero sembrava esorbitante stante gli abitanti dell' Istria, e si parlava prima di 200.000 e qualche anno dopo di 220.000 unita'.
Ora si va declamando di 350.000 persone, ma dove vivevano queste masse italiane? in quale Istria e Dalmazia? Andando avanti di questo passo l'Istria risultera' esser stata una zona sovra popolata, con elevatissima densita' abitativa! Vi ricordate della falcidia che mieteva la dissenteria tra i bambini ed i vecchi? Ci volle la presenza delle Coop. Op. di Trieste, Istria e Friuli che nel 1904 cominciarono a vendere latte sterilizzato e l' apertura dell' acquedotto austriaco del 1908 che porto' acqua potabile nei paesi dell' interno per far cessare quel flagello di mortalita'. Avete mai letto i censimenti austriaci cosa dicono circa la popolazione all' inizio del '900 ? Come si possono allora sparare balzane del genere se non che per commuovere e mungere un qualcosina in piu'? Poveri noi se questo e' un segno di "civilta'"!
Sergio Lorenzutti