Da: "comitatodanilodolci @libero.it"
Oggetto: Tavola rotonda: legge tutela degli sloveni in Italia - 15 anni
Data: 17 maggio 2016 17:44:22 CEST
A 15 anni dalla legge di tutela della minoranza slovena:
a che punto siamo?
invito - vabilo
Tavola rotonda
legge 28 del 2001
una tappa fondamentale per la convivenza
Aspettative, pregi e limiti
dopo 15 anni dalla sua promulgazione.
Mercoledì 18 maggio ore 17.45
in via Valdirivo 30, Trieste, II piano
presso la sede dell'Ente italiano per la
conoscenza della lingua e della cultura slovena.
Coordinerà il prof. Jože Pirjevec.
Parteciperanno:
il sen. Fulvio Camerini,
il sen. Milos Budin,
il Presidente regionale SKGZ (Unione Culturale Economica
Slovena) Rudi Pavisc,
il Presidente regionale SSO (Unione delle Organizzazioni
Slovene) Walter Bandelj,
il prof. Samo Pahor,
il sen. Stojan Spetič.
Per ulteriori informazioni contattare:
Evento Facebook: Legge di tutela degli Sloveni in Italia – 15 anni dopo
Petnajst let po odobritvi zakona se postavlja vprašanje
pomemben korak za sožitje.
VABILO – INVITO
Okrogla miza o zakonu št. 38 iz leta 2001 pričakovanja, odlike in pomanjkljivosti.
V sredo, 18. maja 2016, ob 17.45 v ulici Valdirivo 30, Trst, II. nadstropje na sedežu Italijanske ustanove za spoznavanje slovenskega jezika in kulture.
Vodil bo prof. Jože Pirjevec.
Sodelovali bodo:
Sen. Fulvio Camerini,
Sen. Miloš Budin,
Deželni Predsednik SKGZ, Rudi Pavšič,
Deželni Predsednik SSO, Walter Bandelj,
Prof. Samo Pahor, sen. Stojan Spetič.
Za nadaljnje informacije
Dogodek facebook:
Legge tutela degli Sloveni in Italia – 15 anni dopo
A 15 anni dalla legge sulla tutela della minoranza slovena, tappa fondamentale per una serena convivenza. Da sempre nella nostra città coesistono due comunità linguistiche diverse: la italiana e la slovena; comunità che sono convissute pacificamente per secoli e grazie all’impero asburgico hanno avuto cittadinanza, scuole, commerci, ricchezze. Ma tutti conosciamo gli avvenimenti tragici del secolo scorso, le sofferenza dei cittadini di questa città e gli strascichi ideologici ma soprattutto emotivi che hanno lasciato nella comunità . Ma il nuovo secolo ci presenta sperabilmente un nuovo clima, molti genitori iscrivono i figli alle scuole con lingua di insegnamento slovena, alcune scuole italiane stanno introducendo anche l’insegnamento dello sloveno,il il teatro di via Petronio non è più off limits agli italiani ma offre possibilità culturali diverse agevolate anche dai sottotitoli, da qualche anno studenti delle scuole superiori italiane e slovene si incontrano e parlano insieme della storia della nostra città, e così via. Ci sono insomma nuove sensibilità e grandi aperture da ambedue le parti. A questo ha contribuito senz’altro la legge 38 che nel 2001 è stata emanata nello scorcio finale della legislatura del centrosinistra . Fino a quel momento molte erano state le discussioni. Molte le aspettative, molte le contrapposizioni, ma l’approvazione della legge rappresentò , tra mediazioni e compromessi, un atto dovuto alla comunità slovena, il riconoscimento di quei diritti che. presenti nella Costituzione, pur ricordati in molti atti giuridici non erano ancora normati .La legge così fu salutata con soddisfazione non solo dai cittadini di lingua slovena ma anche da tutti quelli che, sinceramente democratici, auspicavano una convivenza finalmente serena e rispettosa della culture storiche di questa città. Così il Centro Italo-Sloveno e il Comitato Pace Convivenza “Danilo Dolci” hanno organizzato una tavola rotonda Mercoledì 18 alle ore 17.45 per riflettere sui 15 anni trascorsi dall’emanazione e sugli aspetti culturali positivi di questa legge, sui pregi e i suoi limiti. La tavola rotonda si terrà nella sede di via Valdirivo 30 dove, dagli anni ‘70, l’Ente Italiano per la conoscenza della lingua e della cultura slovena cominciò a proporre le lezioni di lingua e cultura slovena agli italiani e dove nel 2001 il senatore Camerini la presentò prima ancora della promulgazione. Coordinata dal prof. Pirjevec vi parteciperanno lo stesso prof. Camerini,il senatore Milos Budin, il Presidente regionale SKGZ Rudi Pavsič, il presidente regionale SSO Walter Bandelj, il prof. Samo Pahor, il senatore Stojan Spetič.Altre informazioni:
http://www.camera.it/parlam/leggi/01038l.htm