(english / italiano)

ANPI e FIR sul neonazismo in Ucraina

1) Roma, 2/5: L'ANPI nel 4° anniversario della strage neonazista di Odessa
2) Le prese di posizione di ANPI e FIR (2015–2018) / FIR Declarations on the Situation in Ukraine/Donbass (2015)


Si vedano anche:

Sulla strage di Odessa

Sul libro "DONBASS - i neri fili della memoria rimossa" di Silvio Marconi



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Roma, 2 maggio 2018 
alle ore 17:30 presso la Casa della Memoria e della Storia, Via San Francesco di Sales 5

Nel 4° anniversario della strage neonazista di Odessa

Niente sarà dimenticato, nessuno sarà dimenticato

Fabrizio De Sanctis (ANPI Roma)
Giovanni Russo Spena (PRC)
Silvio Marconi (autore di "Donbass. I fili neri della memoria rimossa")
Michele Azzola (CGIL)
Rete degli Studenti di Roma e Lazio
Banda Bassotti – Carovana Antifascista
aderisce il Comitato Romano Donbass Antinazista



=== 2 ===


... E allora ecco che può succedere che governi europei come  in cui comunque le regole democratiche vigono, possano tranquillamente intrattenere relazioni (...) con Paesi come la Polonia, l’Ungheria, in cui vengono soppresse libertà democratiche fondamentali, intrattenere relazioni con quella Ucraina che ha nel proprio governo dei dichiarati filo-nazisti e che addirittura in queste settimane, in questi mesi, sta erigendo a eroi nazionali dei nazisti. No. Bisogna cambiare strada. Bisogna alzare forte la nostra voce contro questa situazione. E lo facciamo. E lo faremo.

Carla Nespolo, Presidente nazionale ANPI, 5 novembre 2017 
(dalla Relazione al Consiglio nazionale di Chianciano: http://www.anpi.it/media/uploads/files/2017/11/consiglio_2017_nespolo.pdf )


--- Le precedenti prese di posizione di ANPI e FIR (Federazione Internazionale dei Resistenti, cui aderisce anche l'ANPI per l'Italia), in ordine cronologico inverso:


OdG approvato al Congresso Provinciale dell'ANPI di Roma (12-15 maggio 2016) sulla questione dell'Ucraina:
"L’ANPI denuncia che nel cuore dell’Europa non solo si assiste al rifiorire di ideologie ed organizzazioni ispirate al nazifascismo, ma anche alla realizzazione, da parte delle Istituzioni, di pratiche di discriminazione, razzismo, violenza direttamente collegate a tali ispirazioni o simili ad esse. In particolare, ci si riferisce alle discriminazioni (compresa la negazione del diritto al voto) in atto contro i cittadini di origine etnico-linguistica russa ed all’esaltazione dei collaborazionisti coi nazifascisti nei Paesi Baltici, alla distruzione dei monumenti commemorativi dei caduti nella guerra antinazifascista in Polonia, Ucraina e Paesi Baltici, e soprattutto all’insieme delle azioni delle forze al potere a Kiev: in questo caso, alla messa fuorilegge del Partito Comunista, alla distruzione dei simboli della lotta antifascista, alla integrazione nelle forze militari di reparti esplicitamente neonazisti, alla esaltazione come eroi dei collaborazionisti coi nazisti nella Seconda Guerra Mondiale si aggiungono gli atti di guerra contro le genti del Donbass, con bombardamenti di case, scuole, ospedali, e le stragi neonaziste come quella di Odessa del 2 maggio 2014.
L’ANPI chiama i suoi aderenti e tutti gli antifascisti italiani a realizzare in tutte le forme democratiche una concreta solidarietà con gli antifascisti che in quei Paesi lottano contro simili orrori e contro la complicità oggettiva di chi, nella UE ed in generale in Occidente, appoggia, sostiene, finanzia i loro autori e ne tace il pericoloso legame con il nazifascismo"
(fonte: Silvio Marconi)

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La Federazione Internazionale dei Resistenti sulla situazione in Ucraina

20 Marzo 2015

da www.fir.at | Traduzione di Marx21.it

La Federazione Internazionale dei Resistenti (FIR) (link), l'organizzazione che raccoglie le associazioni europee degli ex combattenti delle formazioni partigiane impegnate nella lotta contro il nazifascismo (a cui aderisce anche l'ANPI) ha diffuso una dichiarazione dopo la sigla degli ultimi accordi di Minsk per un regolamento pacifico del conflitto nel Donbass

La Federazione Internazionale dei Resistenti, in quanto organizzazione che raggruppa le organizzazioni degli ex partigiani e combattenti della coalizione anti-hitleriana, dei perseguitati dal regime nazista con le proprie famiglie, nonché degli antifascisti di oggi, in qualità di “Ambasciatore di pace” delle Nazioni Unite di fronte alla situazione attuale in Ucraina si vede costretta a diffondere la seguente dichiarazione:
Chiediamo la protezione di tutte le persone in questo paese, che la cessazione del fuoco annunciata venga rispettata da tutte le parti.
Sosteniamo gli accordi di Minsk e ci aspettiamo che su tale base siano portate avanti serie trattative politiche riguardanti la vita, l'autonomia e i diritti di libertà di tutti gli abitanti di questo paese.
Consideriamo la vendita delle armi e le altre interferenze esterne come tentativi di estendere la guerra civile e il confronto militare a spese del popolo.
Sosteniamo la risoluzione proposta dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che rende responsabile la comunità mondiale nel processo di pace.
In particolare, ci aspettiamo che l'Unione Europea, schierandosi contro inutili sanzioni, svolga un ruolo costruttivo di pace, basato sulla parità di livello in Ucraina e sul rifiuto delle forze nazionaliste e neo-fasciste in Ucraina piuttosto che sul sostegno a queste.

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Declaration for Minsk II – treatment

1. März 2015 

The International Federation of Resistance Fighters (FIR) as an umbrella organization of former partisans and fighters of the anti-Hitler coalition, persecuted by the Nazi regime and their families as well as today’s anti-fascists and as “Ambassador of Peace” by the United Nations facing the current situation in Ukraine sees itself forced to the following statement:
We call for the protection of all people in this country, that the announced cease-fire is maintained from all sides.
We support the Minsk agreements and expect that on this basis will be maintained serious political talks about life, the autonomy and freedom rights of all inhabitants of this country.
We see in arms sales and other external interference attempts to extend the civil war and the military confrontation at the expense of the people.
We support the proposed resolution to the UN Security Council, which takes the world community in the responsibility for the peace process.
Particular, we expect the EU to play a peace-building role by advocating against useless sanctions and supporting peace talks based on equal level in Ukraine as well as rejecting nationalist and neo-fascist forces in the Ukraine rather than supporting these.

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FERMARELA GUERRA IN UCRAINA SUBITO! NESSUNA TOLLERANZA PER LE FORZE NAZIFASCISTE! / International Federation of Resistance Fighters (FIR): STOP THE WAR IN UKRAINE NOW! NO TOLERANCE FOR NEO-FASCIST FORCES! (FIR, settembre 2014)