In occasione di questa Festa della Liberazione il nostro pensiero va innanzitutto alle località dell'Appennino centrale flagellate dagli eventi naturali degli anni recenti, che tuttora soffrono i ritardi e le incongruenze della ricostruzione ove non addirittura la persistenza dello sciame sismico.Un po' di sollievo per queste terre è dato adesso dal bel tempo, che le rende meta di numerosi visitatori i quali contribuiscono così alla ripresa delle attività economiche e sociali. Questo però non basta a contrastare l'oblio che pesa sulle vicende della lotta partigiana in quelle aree e in particolare sulla presenza di combattenti jugoslavi e di altre nazionalità al fianco degli italiani nel 1943-1944.
A Norcia, ad esempio, migliaia di visitatori non sospettano nemmeno che la lapide che si intravede in fotografia, collocata pochi metri oltre le recinzioni della "zona rossa", possa avere qualcosa a che fare addirittura con una Repubblica Partigiana - la prima della Resistenza italiana. |
|