da wpered.su
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
“Il Partito Comunista si pronuncia per un rapido riconoscimento internazionale della Repubblica Popolare di Donetsk e aspira a stabilire stretti contatti con i partiti fratelli di tutto il mondo. I comunisti di Donetsk hanno conquistato un alto prestigio al momento della creazione della Repubblica. Che crescerà considerevolmente se il KPDNR contribuirà direttamente alla causa del riconoscimento della Repubblica da parte della comunità internazionale. Il primo passo per ottenere ciò è quello di allacciare relazioni bilaterali di collaborazione con i partiti comunisti degli altri paesi, in primo luogo, l'Unione dei Partiti Comunisti–PCUS (SKP-KPSS)”
In relazione alla guerra
I comunisti della Repubblica Popolare di Donetsk si schierano contro la guerra civile nel Donbass ed esigono l'immediata cessazione delle azioni militari, di cui porta la colpa l'attuale regime di Kiev, instaurato da un colpo di stato e dai suoi sostenitori occidentali. Due anni fa, il fascismo ucraino ha iniziato le operazioni punitive contro la popolazione civile del Donbass, che aveva rifiutato di obbedire al governo illegittimo di Kiev e che nel referendum dell'11 maggio 2014 aveva fermamente deciso di scegliere un cammino comune con la sorella Russia.
Noi comunisti dichiariamo che dietro i battaglioni punitivi neonazisti, che terrorizzano i civili, ci sono gli interessi del grande capitale. Gli oligarchi ucraini hanno considerato e continuano a considerare il Donbass come un proprio feudo, e i suoi cittadini come loro schiavi. Con questo gli abitanti del Donbass non sono mai stati d'accordo, dal momento che migliaia di loro hanno dato il bene più prezioso, la vita, per la libertà. Il capitale è la forza materiale che assicura tutto ciò, e per questa ragione deve essere contrastato da una forza corrispondente, vale a dire il proletariato organizzato guidato dal partito Comunista, che opera in base alle idee del marxismo-leninismo. Come conferma l'esperienza delle precedenti generazioni di comunisti durante la guerra civile in Russia e la Grande Guerra Patriottica.
Il movimento proletario è un movimento internazionale, a cui è del tutto estranea l'ideologia del nazionalismo borghese. A questo proposito dichiariamo il nostro deciso sostegno ai nostri fratelli ucraini nella loro lotta contro gli oppressori e con i nostri sforzi congiunti ci proponiamo di fermare la carneficina nel Donbass.
In relazione alla Repubblica Popolare del Donbass (DNR)
Il KPDNR opera per la costruzione della Repubblica Popolare di Donetsk come stato sovrano con successiva integrazione nell'Unione economica eurasiatica (di cui fanno parte Russia, Bielorussia e Kazakhstan, ndt.). I comunisti sostengono anche la partecipazione della DNR alle organizzazioni interstatali di amicizia con la Russia.
In relazione all'attuale dirigenza della DNR
Il Partito Comunista appoggia la dirigenza della Repubblica nella realizzazione dei punti della Dichiarazione di sovranità della DNR e dell'Atto sull'indipendenza statale della DNR.
Il ruolo dei comunisti negli eventi del Donbass e la loro posizione nella DNR
Nella notte del 22 febbraio 2014 decine di patrioti del Donbass sono intervenuti in difesa del monumento a Vladimir Lenin, simbolo dei lavoratori di Donetsk, e non hanno consentito ai fascisti ucraini di portare a compimento la demolizione della statua. Insieme ai difensori del monumento c'erano anche i comunisti, che per primi avevano organizzato e allestito una tendopoli. Vicino al monumento decine di migliaia di persone hanno organizzato manifestazioni di condanna del colpo di stato a Kiev. I partecipanti all'azione hanno avanzato alle autorità la richiesta di svolgere un referendum sulla struttura federale dell'Ucraina, che permettesse di garantire un corso di politica estera basato sulla collaborazione con i paesi della CSI, e in primo luogo con la Federazione Russa. Ma Kiev e la dirigenza della regione di Donetsk non hanno voluto ascoltare la richiesta del popolo. Si era giunti, come ha insegnato anche Vladimir Lenin, a una situazione rivoluzionaria: le classi subalterne (il popolo) non volevano più vivere come in passato, mentre i vertici (l'élite al potere) non erano più in grado di gestire la nuova situazione.
Il 7 aprile i rappresentanti delle comunità territoriali, dei partiti politici e delle organizzazioni sociali della regione hanno proclamato la creazione di uno stato sovrano – la Repubblica Popolare di Donetsk. I comunisti hanno svolto un ruolo di primo piano nella preparazione della Dichiarazione sulla sovranità della DNR e dell'Atto sull'indipendenza statale della DNR, e hanno preso parte attiva alla preparazione e allo svolgimento del referendum dell'11 maggio 2014.
In questo momento, i comunisti difendono la giovane Repubblica imbracciando le armi e sono impegnati nel processo pacifico della sua costruzione. Il KPDNR ha realizzato e continua a realizzare progetti umanitari, destinati ad alleviare le sofferenze del popolo del Donbass, e che soffrono per le azioni del criminale regime di Kiev. Assistenza fraterna ci è venuta dal Partito Comunista della Federazione Russa, che spedisce convogli umanitari.
Il sostegno sociale dei comunisti
Il risveglio delle grandi masse nell'attività sociale rappresenta il risultato più importante degli eventi nel Donbass. In prospettiva la nostra regione potrebbe diventare un centro rivoluzionario della CSI e di tutta l'Europa. Per ottenere questo è necessaria prima di tutto la base sociale: il proletariato industriale. In secondo luogo, i lavoratori del Donbass acquisiscono esperienza militare nella lotta contro gli aggressori ucraini. Il proletariato armato diretto dal partito rivoluzionario dei comunisti rappresenta il necessario prerequisito per la rivoluzione socialista. Raggiungere l'unità del partito e della classe non è possibile senza l'introduzione della coscienza di classe negli ambienti operai. Per ottenere questo i comunisti hanno intensificato l'attività di agitazione e propaganda attraverso la creazione di un “giornalismo di partito”, vale a dire proprie pubblicazioni cartacee ed elettroniche, forum di discussione, canali radiofonici e televisivi.
La questione delle nazionalizzazioni
Oggi il Donbass si trova sull'orlo della catastrofe economica, che si è profilata in conseguenza della guerra. Per riportare il potenziale industriale della regione al livello di prima della guerra, è necessario nel più breve tempo possibile liquidare gli effetti distruttivi delle azioni militari. Noi crediamo che ciò non si possa raggiungere se non in presenza di due condizioni essenziali:
1) l'instaurazione del controllo statale sui settori strategici e sulle risorse naturali;
2) la formazione di un sistema di controllo e di contabilità.
Il sistema bancario
Il KPDNR accoglie con favore la creazione di una Banca centrale repubblicana, che si trova sotto il controllo dello Stato, e ritiene necessario creare un proprio sistema finanziario.
Le relazioni dei comunisti di Donetsk con il movimento comunista mondiale
Il Partito Comunista si pronuncia per un rapido riconoscimento internazionale della Repubblica Popolare di Donetsk e aspira a stabilire stretti contatti con i partiti fratelli di tutto il mondo.. I comunisti di Donetsk hanno conquistato un alto prestigio al momento della creazione della Repubblica. Che crescerebbe considerevolmente se il KPDNR contribuisse direttamente alla causa del riconoscimento della Repubblica da parte della comunità internazionale. Il primo passo per ottenere ciò è quello di allacciare relazioni bilaterali di collaborazione con i partiti comunisti degli altri paesi, in primo luogo, l'Unione dei Partiti Comunisti–PCUS (SKP-KPSS).
Unendo i nostri sforzi dobbiamo cercare di ottenere la fine della guerra civile nel centro dell'Europa, sanzioni contro i crimini del fascismo ucraino nel Donbass, il riconoscimento del diritto degli abitanti della DNR all'autodeterminazione. Allo stesso tempo, sosteniamo i nostri fratelli in tutto il mondo nella loro lotta contro il fascismo, l'imperialismo, l'oppressione di classe e tutte le forme di discriminazione.
Proletari di tutti i paesi, unitevi!
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=33355
Il Donbass tra l'Ucraina e la Russia
Intervento del segretario del Comitato centrale del KPDNR (Partito Comunista della Repubblica Popolare di Donetsk), Stanislav Retinskiy, in occasione del viaggio in Italia di marzo 2018
Il viaggio, organizzato dal PRC (Partito della Rifondazione Comunista), si è articolato in diverse tappe tra Roma, Mestre, Milano, Napoli, Bologna. In occasione dell'appuntamento di Bologna (15 marzo 2018) il locale Comitato Ucraina Antifascista ha curato la traduzione scritta dell'intervento introduttivo, che riproduciamo di seguito (fonte):
GLOSSARIO
KPDNR = Partito Comunista della Repubblica Popolare di Donetsk (pagina internet)
KPLNR =Partito Comunista della Repubblica Popolare di Lugansk
KPRF = Partito Comunista della Federazione Russa
KPU = Partito Comunista di Ucraina
DNR = Repubblica Popolare di Donetsk
LNR = Repubblica Popolare di Luhansk
KPS-KPSS = Unione dei Partiti Comunisti, Partiti Comunisti dell’Unione Sovietica
PSU = Partito socialista di Ucraina
Quando 4 anni fa, nel febbraio 2014, a Kiev era in atto un colpo di Stato, sono stati proprio i militanti di base del KPU (Partito Comunista di Ucraina) a scendere per primi in piazza a difendere il monumento di Lenin e a partecipare in maniera attiva a numerose manifestazioni. Nel frattempo, la dirigenza del comitato del Partito Comunista di Ucraina della regione di Donetsk, non solo dimostrava di non aver capito l’essenza del momento storico, ovvero la necessità di agire con le masse e di chiarire al proletariato il proprio interesse di classe, al contrario, apertamente, sabotava il lavoro dei militanti di base comunisti. Il Comitato regionale del Partito Comunista di Ucraina ha dato l'ordine di fermare tali attività e di prepararsi alle elezioni di Ucraina. A questo punto, i quadri intermedi (dirigenti dei comitati cittadini e di distretto), hanno deciso di assumersi la responsabilità per il destino del partito e della Regione. Il Primo Segretario del comitato del distretto di Kirov del Partito Comunista di Ucraina, attuale Primo Segretario del Comitato centrale del Partito comunista della Repubblica Popolare di Donetsk, Boris Litvinov, è autore dell’Atto e della Dichiarazione di Indipendenza della DNR. Il Primo Segretario del comitato cittadino di Slavjansk del Partito Comunista di Ucraina, attuale Secondo Segretario del Comitato centrale del Partito comunista della Repubblica Popolare di Donetsk, Anatoliy Hmelevoi, ha preso parte alla battaglia di Slavjansk. Il referendum del 11.05.2014,con la creazione delle commissioni elettorali su tutto territorio della ex regione di Donetsk, è avvenuto anche per merito dei comunisti e della loro attività. Più di 20 deputati, tra i 98 nell'Alto Consiglio della DNR (Parlamento), erano comunisti. Numerosi membri del partito facevano e fanno parte delle forze armate della DNR.
La storia del partito comunista della DNR inizia l’8 giugno 2014, quando si è svolto il congresso di fondazione. La maggioranza dei delegati erano rappresentanti del Partito Comunista di Ucraina. Ma se prima i comunisti erano coinvolti attivamente nella vita politica della Repubblica, adesso se ne sono un po’ allontanati. Per esempio, nel Consiglio Popolare della DNR i deputati comunisti non sono presenti. Ma questo in generale non significa che il Partito Comunista della DNR sia diventato meno attivo. I comunisti hanno fatto molto per la causa della costituzione della Repubblica. Attualmente, parte rilevante del nostro lavoro, è il riconoscimento internazionale della Repubblica. Raggiungere questo obiettivo è possibile, in particolare, grazie all’instaurazione di legami internazionali tra i partiti. Ed è per questo che non perdiamo il contatto con il KPU, con i nostri compagni nella lotta antifascista. Nonostante il fatto che il KPDNR sia stato formato contro la volontà del comitato regionale di Donetsk del KPU, nel complesso consideriamo il KPU un partito fratello. Nel momento attuale il KPU sta attraversando un periodo difficile, a causa non solo della situazione politica del paese, ma anche per la crisi interna: si è in una fase di "purificazione" dagli elementi estranei alla linea del partito. Il fatto è che dirigenti del comitato regionale di Donetsk, i quali ci hanno proibito di organizzare e svolgere manifestazioni a sostegno dell’ autodeterminazione del Donbass, hanno poi preso posizioni contro il KPU. Quando il KPU era sul punto di essere messo al bando, i suoi militanti di base presero subito le distanze da coloro che perseguivano solo interessi di arricchimento personale. Se il KPU riuscirà a superare la crisi, allora diventerà sicuramente più forte. La cosa principale è giungere alle giuste conclusioni rispetto alla situazione attuale. In primo luogo, il marxismo è l'unica arma teorica dei comunisti.. Il suo rifiuto porta inevitabilmente alla sconfitta. Senza una teoria della rivoluzione non ci può essere una pratica rivoluzionaria, diceva Lenin. Di conseguenza, il rifiuto del marxismo conduce prima a una sconfitta teorica, e poi a una sconfitta pratica. Il secondo luogo: i comunisti dovrebbero essere pronti a condurre non solo una lotta parlamentare, ma anche al di fuori del parlamento, pronti per il lavoro non solo legale, ma anche illegale. Senza questo è impossibile fornire una degna resistenza al nazionalismo. Siamo uniti da un nemico comune : l'imperialismo. Nell’area post - sovietica lo spazio politico di aggregazione è il KPS-KPSS, che include i partiti comunisti dell'ex Unione Sovietica, compresi Moldova e Trasnistria , Georgia e Obkhasia. In altre parole, la divisione su base nazionale non influisce in alcun modo sulla solidarietà comunista. Come è noto, nel KPS-KPSS, è incluso anche il KPU. Inoltre il KPDNR e il KPLNR (Partito comunista della Repubblica popolare di Lugansk),nonostante siano stati fondati relativamente di recente, sono già osservatori di questa unione di partiti comunisti. Nell’ ambito dei lavori del KPS-KPSS, vi è uno scambio di opinioni sull'attuale situazione politica in Ucraina e nel Donbass. Il nucleo del KPS-KPSS, ovviamente è il KPRF (Partito Comunista della Federazione Russa ), il quale promuove attivamente i nostri sforzi. I membri del KPDNR hanno l'opportunità di partecipare alla formazione al centro studi politici del Comitato centrale del KPRF, di svolgere stage presso i Media comunisti, partecipare a eventi di partito, plenum, congressi, raduni. Si instaurano contatti non solo tra le direzioni dei partiti, ma anche tra i comitati regionali. E’ promossa inoltre la cooperazione tra le organizzazioni giovanili. Grazie al KPRF il nostro partito è diventato osservatore nel KPS-KPSS I comunisti russi hanno riconosciuto i risultati del referendum dell’11 maggio 2014 e regolarmente prestano assistenza umanitaria al Donbass. Prima dei combattimenti a Donetsk e Lugansk furono consegnati 70 convogli umanitari. Questo è l'unico partito in Russia che fornisce assistenza sistematica al Donbass. Il KPRF ha intrapreso una missione per aiutare le truppe interne della DNR, dove ci sono i nostri sostenitori, in primo luogo l'ospedale militare, il teatro drammatico, la biblioteca Krupskaya. Inoltre i comunisti russi hanno patrocinato numerose strutture sociali nel distretto di Telmanovsky, restaurato la scuola e l'ospedale. Su richiesta dei comunisti di Donetsk, il KPRF ha fornito regolarmente assistenza mirata a coloro che ne avevano bisogno : veterani, disabili, famiglie numerose. Una parte sostanziale degli aiuti umanitari viene raccolta nella fattoria statale V. Lenin, il cui direttore Pavel Grudinin è candidato alla presidenza della Russia dal Partito Comunista. Come sappiamo, Grudin non è solo per il riconoscimento delle Repubbliche, ma anche per la loro inclusione nella Federazione Russa.. Il primo Segretario del comitato centrale del KPDNR Boris Litvinov ha preso parte ai lavori del congresso del KPRF , in cui Pavel Grudinin è stato nominato. Boris Litvinov lo ha ringraziato per l'assistenza umanitaria e ha augurato la vittoria alle elezioni. Anche allora Pavel Grudinin ha sottolineato che la questione del riconoscimento delle Repubbliche sarebbe stata inclusa nel suo programma elettorale.
Il KPRF è alla ricerca di nuove forme di lotta e la candidatura di Pavel Grudinin lo testimonia. Ciò rappresenta una parte della strategia dei comunisti russi che riguarda lo sviluppo delle imprese popolari nel novero delle quali rientra il sovcos Lenin nei dintorni di Mosca. Nel suo insieme tale strategia si è rivelata popolare nella società e questo è testimoniato dalle alte percentuali di voto stimate per il candidato del KPRF. Le idee socialiste in Russia sono anche ora attuali ed è per questa ragione che, secondo la nostra previsione, per Pavel Grudinin voterà un gran numero di elettori. I comunisti di DNR fanno propaganda elettorale per il candidato del KPRF sia dentro i confini del Donbass che fuori delle sue frontiere. Di recente i membri del KPRF hanno preso parte ad un incontro di Pavel Grudinin con gli elettori di Rostov-sul-Don. Altra cosa, tuttavia, è affermare che le imprese popolari possano costituire la base per il passaggio al socialismo. Già Karl Marx e Friedrich Engels scrissero che “ogni allargamento delle relazioni sopprimerebbe il comunismo locale”. In questo modo essi valutavano i tentativi dei socialisti-utopisti di costruire il comunismo su imprese isolate. Come esempio appunto si può citare il tentativo fallito di Robert Owen a New-Lanark. Criticò il socialismo “cooperativo” lo stesso Lenin, che lo definiva“fantasticheria”. Secondo il pensiero della guida dei bolscevichi la trasformazione della società capitalista in socialista è impossibile senza la lotta di classe. A suo tempo anche le forze Ucraine di sinistra hanno puntato sulle imprese popolari. Si tratta del complesso industriale “Il’ich”(Ильич) a Maryiupol, il cui pacchetto maggioritario era in possesso del collettivo lavorativo. I lavoratori dello stabilimento ricevevano degli stipendi abbastanza alti e la sfera sociale era sviluppata. Il direttore del complesso industriale,Vladimir Boico,non era iscritto al partito (a questo proposito come anche Pavel Grudinin) ma sosteneva il Partito Socialista. Nella lista elettorale del PSU (Partito socialista di Ucraina) è stato eletto un deputato alla Suprema Rada. “Il socialismo di Maryiupol” ha avuto termine con l’inizio della crisi economica mondiale,che ha condotto verso un notevole abbassamento del profitto del complesso industriale. In conclusione il complesso industriale “Il’ich”fu assorbito dal “Metinvest”- una struttura dell’oligarca ucraino Rinat Ahmetov. E la minaccia di venire assorbiti dal grande capitale pende sopra ogni impresa popolare. Il successo della nostra lotta per il socialismo dipende molto dal successo della lotta dei comunisti russi. Ed è per questo che noi auguriamo solo la vittoria ai nostri fratelli in Russia. Inoltre le difficoltà che noi incontriamo sono della stessa natura anche per il Partito Comunista del la LNR. Noi cerchiamo di risolverle con degli sforzi comuni. Nella fase attuale, la nostra collaborazione,consiste fondamentalmente nello scambio di informazioni e di esperienza. I rappresentanti del KPDNR partecipano alle iniziative politiche dei comunisti di Lugansk e viceversa. Noi cerchiamo di concordare le nostre azioni riguardo i principali problemi nell’ambito della politica interna, dei rapporti internazionali e dei problemi di carattere umanitario. I nostri partiti, KPDNR e KPLNR, sono diventati ambedue osservatori nel KPS-KPSS. In prospettiva, noi e i comunisti di Lugansk, speriamo in un riconoscimento anche da altre organizzazioni internazionali comuniste.