Cade oggi 11 marzo l'80.mo anniversario della strage di Pozza, Umito e Pito (frazioni di Acquasanta Terme, AP)
L'11 marzo 1944 nelle suddette frazioni, situate all'estremo confine sud delle Marche, squadre di nazifascisti operarono un rastrellamento in cui perirono una trentina di persone. Molti erano innocui paesani, presi di mira per avere offerto protezione agli antifascisti: nel rogo della sua casa fu uccisa anche una bambina che non aveva ancora compiuto un anno, Anna Sparapani. Circa la metà dei caduti erano invece jugoslavi, più precisamente montenegrini, sfuggiti ai campi di concentramento della Penisola dove erano stati deportati per essersi ribellati nel luglio 1941 alla occupazione italiana della loro terra.
Le spoglie dei martiri riposano oggi nel Cimitero partigiano internazionale di Pozza.
Quei luoghi e quei fatti sono diventati uno dei nodi della nostra campagna "Rete della memoria e dell'amicizia per l'Appennino Centrale", e più recentemente dei progetti denominati "Memoria e Natura tra Acquasantano e Castellano" tra cui:
• il contributo per il restauro del Cimitero Partigiano Internazionale danneggiato da terremoto e intemperie;
• la pubblicazione del libro "Storie di guerra e solidarietà tra Marche e Abruzzo" (Ghaleb / Jugocoord, 2022) contenente il poema in ottava rima "Memorie di Cola Giovanni", scritto da Guido De Iulis;
• la prossima apposizione di una targa in località Ferroni:
ai margini della strage, in quella località furono uccisi anche "Leso" Mitrović e "Vojo" Leković, menzionati nelle "Memorie di Cola Giovanni". Per onorare la loro memoria stiamo realizzando una targa che verrà apposta nel corso del 2024.
Fonti:
https://www.cnj.it/home/it/solidarieta-e-amicizia/9183-restaurato-il-cimitero-partigiano-internazionale-di-pozza.html
https://www.cnj.it/PARTIGIANI/JUGOSLAVI_IN_ITALIA/cap4.htm#iii
https://www.cnj.it/home/it/valori/partigiani/9535-orientamenti-8.html