Informazione
Lettera aperta a "Il Manifesto"
Su certe questioni purtroppo non vale dire "meglio tardi che mai"...
Cosi', accogliamo con grande sconforto le notizie che da qualche mese
possiamo leggere pure su "Il Manifesto" - particolarmente dopo la
aggressione dei paesi della NATO contro la Repubblica Federale di
Jugoslavia - riguardanti le efferatezze commesse dai nazionalisti e
dai separatisti, le meschinita' che le accompagnano e le menzogne dei
media,
iniziate a Lubiana, ma ancor prima proprio in Kosmet. In Kosovo e
Metohija si va avanti, con livelli di crudelta' crescente, per cui in
assenza della popolazione ortodossa ormai in gran parte scacciata e
sterminata ci si scaglia contro chiunque non rispetti l'ordine
dell'UCKFOR - se ci e' lecito coniare un neologismo il cui significato
dovrebbe essere chiaro.
Mesi ed anni fa cercavamo di esporre alcuni dati di fatto elementari,
dialogando con i vostri giornalisti, ma ci rispondevano "picche". C'era
la Bosnia ("aggressione serba"? Adesso ci raccontano delle fosse comuni
di serbi a Sarajevo...), c'era il Kosovo ("apartheid antialbanese"?
Adesso ci spiegano che in Kosmet abitano decine di popoli, tutti con lo
stesso diritto di considerarla propria patria...), c'era lo sfascio
della
Jugoslavia federativa ("autodeterminazione"? Adesso ci si preoccupa
anche
per la sorte della piccola Macedonia...). C'era una volta la Rossanda
che
appoggiava i bombardamenti della NATO contro i serbi della Bosnia, c'era
(c'e' ancora) Matvejevic a definirsi "ex-jugoslavo" per non cadere in un
abisso di contraddizioni chiarendo piuttosto COSA ritiene di essere (se
non slavo del sud, cosa?); e c'erano tanti altri, che ogni tanto pero'
riappaiono con il loro carico di idiozie politicamente corrette.
Esempio: tale Paolo Dieci (responsabile del Cisp) esordisce sull'ultimo
numero del 1999 affermando che "i bombardamenti da parte della NATO
sulla
Serbia e sul Kossovo sono stati, come e' noto, motivati dalla volonta'
di proteggere i civili kossovari dalla repressione dei soldati di
Milosevic". La premessa e' bugiarda, e falsifica pertanto tutto il resto
dell'articolo, che comunque non manca di ulteriori corbellerie (tipo:
l'esaltazione acritica del Tribunale dell'Aia; considerare il governo
dell'UCK come un "dato di fatto", un referente cui appellarsi per
"chiedere garanzie"). Di fronte a queste affermazioni vergognose, che
ricadranno prima o poi, come tutte le altre, come macigni, o bombe a
grappolo, su persone in carne ed ossa, non capiamo a cosa serva
puntualizzare ad esempio che la NATO ha falsificato il video del treno
colpito dal missile, scandalizzandosi ingenuamente per queste ovvieta'
del moderno "imperialismo etico" (e genocida)... Oppure che senso abbia
l'euforia per la vittoria della "opposizione" in Croazia, guidata dal
voltagabbana ex- (lui si, ex!) comunista Racan, un carrierista che ha
passato tutti questi anni ad intrigare con Tudjman, a tradire i suoi
vecchi
compagni di fede ("Mai piu' comunisti", esclamava), a presentare le
credenziali ai padroni euro-americani, ad applaudire alla aggressione
NATO contro il suo paese - perche', ci si consenta, Belgrado, Pristina e
Zagabria sono nella stessa terra, e nessun Matvejevic ci convincera' mai
del contrario.
O forse si, tutto questo serve: ad aggirare le vere ragioni della
distruzione della Jugoslavia federativa e socialista, a confondere le
idee a chi compra il "Manifesto" per il sottotitolo che nonostante tutto
esso ancora conserva, subito sotto la testata.
Coordinamento Romano per la Jugoslavia, gennaio 2000
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
------------------------------------------------------------
Su certe questioni purtroppo non vale dire "meglio tardi che mai"...
Cosi', accogliamo con grande sconforto le notizie che da qualche mese
possiamo leggere pure su "Il Manifesto" - particolarmente dopo la
aggressione dei paesi della NATO contro la Repubblica Federale di
Jugoslavia - riguardanti le efferatezze commesse dai nazionalisti e
dai separatisti, le meschinita' che le accompagnano e le menzogne dei
media,
iniziate a Lubiana, ma ancor prima proprio in Kosmet. In Kosovo e
Metohija si va avanti, con livelli di crudelta' crescente, per cui in
assenza della popolazione ortodossa ormai in gran parte scacciata e
sterminata ci si scaglia contro chiunque non rispetti l'ordine
dell'UCKFOR - se ci e' lecito coniare un neologismo il cui significato
dovrebbe essere chiaro.
Mesi ed anni fa cercavamo di esporre alcuni dati di fatto elementari,
dialogando con i vostri giornalisti, ma ci rispondevano "picche". C'era
la Bosnia ("aggressione serba"? Adesso ci raccontano delle fosse comuni
di serbi a Sarajevo...), c'era il Kosovo ("apartheid antialbanese"?
Adesso ci spiegano che in Kosmet abitano decine di popoli, tutti con lo
stesso diritto di considerarla propria patria...), c'era lo sfascio
della
Jugoslavia federativa ("autodeterminazione"? Adesso ci si preoccupa
anche
per la sorte della piccola Macedonia...). C'era una volta la Rossanda
che
appoggiava i bombardamenti della NATO contro i serbi della Bosnia, c'era
(c'e' ancora) Matvejevic a definirsi "ex-jugoslavo" per non cadere in un
abisso di contraddizioni chiarendo piuttosto COSA ritiene di essere (se
non slavo del sud, cosa?); e c'erano tanti altri, che ogni tanto pero'
riappaiono con il loro carico di idiozie politicamente corrette.
Esempio: tale Paolo Dieci (responsabile del Cisp) esordisce sull'ultimo
numero del 1999 affermando che "i bombardamenti da parte della NATO
sulla
Serbia e sul Kossovo sono stati, come e' noto, motivati dalla volonta'
di proteggere i civili kossovari dalla repressione dei soldati di
Milosevic". La premessa e' bugiarda, e falsifica pertanto tutto il resto
dell'articolo, che comunque non manca di ulteriori corbellerie (tipo:
l'esaltazione acritica del Tribunale dell'Aia; considerare il governo
dell'UCK come un "dato di fatto", un referente cui appellarsi per
"chiedere garanzie"). Di fronte a queste affermazioni vergognose, che
ricadranno prima o poi, come tutte le altre, come macigni, o bombe a
grappolo, su persone in carne ed ossa, non capiamo a cosa serva
puntualizzare ad esempio che la NATO ha falsificato il video del treno
colpito dal missile, scandalizzandosi ingenuamente per queste ovvieta'
del moderno "imperialismo etico" (e genocida)... Oppure che senso abbia
l'euforia per la vittoria della "opposizione" in Croazia, guidata dal
voltagabbana ex- (lui si, ex!) comunista Racan, un carrierista che ha
passato tutti questi anni ad intrigare con Tudjman, a tradire i suoi
vecchi
compagni di fede ("Mai piu' comunisti", esclamava), a presentare le
credenziali ai padroni euro-americani, ad applaudire alla aggressione
NATO contro il suo paese - perche', ci si consenta, Belgrado, Pristina e
Zagabria sono nella stessa terra, e nessun Matvejevic ci convincera' mai
del contrario.
O forse si, tutto questo serve: ad aggirare le vere ragioni della
distruzione della Jugoslavia federativa e socialista, a confondere le
idee a chi compra il "Manifesto" per il sottotitolo che nonostante tutto
esso ancora conserva, subito sotto la testata.
Coordinamento Romano per la Jugoslavia, gennaio 2000
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** NO COPYRIGHT ! **
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I GRANDI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI / 3: UNITED STATES OF AMERICA
Riproduciamo l'elenco delle persone alle quali e' stata applicata la
sentenza di morte negli USA tra l'1/1 e il 9/12/1999. A seguire, la
lista delle esecuzioni pendenti.
(dal sito http://www.smu.edu/~deathpen/ )
>
> USA Executions 1999 (as of 12/9/99)
>
> 1999 Overall Date Name State Method
> ------------------------------------------------------------------------
>
> 1 501 1/5 John Glenn Moody TX Lethal Injection
> 2 502 1/7 John Walter Castro Sr. OK Lethal Injection
> 3 503 1/8 Ronnie Howard SC Lethal Injection
> 4 504 1/8 Dobie Gillis Williams LA Lethal Injection
> 5 505 1/13 Kelvin Malone MO Lethal Injection
> 6 506 1/13 Jess James Gillies AZ Lethal Injection
> 7 507 1/13 Troy Farris TX Lethal Injection
> 8 508 1/20 Mark Arlo Sheppard VA Lethal Injection
> 9 509 1/22 Joseph Atkins SC Lethal Injection
> 10 510 1/26 Martin Sauceda Vega TX Lethal Injection
> 11 511 2/3 Darick Gerlaugh AZ Lethal Injection
> 12 512 2/4 Sean Sellers OK Lethal Injection
> 13 513 2/4 Tony Leslie Fry VA Lethal Injection
> 14 514 2/9 Jaturun Siripongs CA Lethal Injection
> 15 515 2/10 George Cordova TX Lethal Injection
> 16 516 2/11 Danny Lee Barber TX Lethal Injection
> 17 517 2/16 Johnie Michael Cox AR Lethal Injection
> 18 518 2/16 Andrew Cantu TX Lethal Injection
> 19 519 2/19 Wilford Lee Berry Jr. OH Lethal Injection
> 20 520 2/24 James Edward Rodden MO Lethal Injection
> 21 521 2/24 Norman Evans Green TX Lethal Injection
> 22 522 2/24 Karl LaGrand AZ Lethal Injection
> 23 523 3/3 Walter LaGrand AZ Gas Chamber
> 24 524 3/9 George Quesinberry Jr. VA Lethal Injection
> 25 525 3/10 Roy Michael Roberts MO Lethal Injection
> 26 526 3/17 Andrew Kokoraleis IL Lethal Injection
> 27 527 3/25 Charles Rector TX Lethal Injection
> 28 528 3/25 David Lee Fisher VA Lethal Injection
> 29 529 3/27 James David Rich NC Lethal Injection
> 30 530 3/30 Robert Excell White TX Lethal Injection
> 31 531 4/5 Alvaro Calambro NV Lethal Injection
> 32 532 4/12 Marion Pruett AR Lethal Injection
> 33 533 4/13 Carl H. Chichester VA Lethal Injection
> 34 534 4/14 Roy Ramsey Jr. MO Lethal Injection
> 35 535 4/20 Arthur Ray Jenkins III VA Lethal Injection
> 36 536 4/22 David J. Lawrie DE Lethal Injection
> 37 537 4/28 Ralph Davis MO Lethal Injection
> 38 538 4/28 Aaron Christopher Foust TX Lethal Injection
> 39 539 4/28 Eric Christopher Payne VA Lethal Injection
> 40 540 4/29 Ronald Dale Yeatts VA Lethal Injection
> 41 541 5/4 Manuel Pina Babbitt CA Lethal Injection
> 42 542 5/4 Jose De La Cruz TX Lethal Injection
> 43 543 5/5 Robert Wayne Vickers AZ Lethal Injection
> 44 544 5/5 Clydell Coleman TX Lethal Injection
> 45 545 5/25 Edward Lee Harper Jr. KY Lethal Injection
> 46 546 5/26 Jessie Lee Wise MO Lethal Injection
> 47 547 6/1 William Hamilton Little TX Lethal Injection
> 48 548 6/3 Scotty Lee Moore OK Lethal Injection
> 49 549 6/16 Bruce Kilgore MO Lethal Injection
> 50 550 6/16 Michael Poland AZ Lethal Injection
> 51 551 6/17 Joseph Stanley Faulder TX Lethal Injection
> 52 552 6/18 Brian K. Baldwin AL Electrocution
> 53 553 6/30 Robert Walls MO Lethal Injection
> 54 554 7/1 Charles Daniel Tuttle TX Lethal Injection
> 55 555 7/6 Gary Michael Heidnik PA Lethal Injection
> 56 556 7/7 Tyrone Fuller TX Lethal Injection
> 57 557 7/8 Norman Lee Newsted OK Lethal Injection
> 58 558 7/8 Allen Lee "Tiny" Davis FL Electrocution
> 59 559 7/21 Tommy David Strickler VA Lethal Injection
> 60 560 8/4 Ricky Blackmon TX Lethal Injection
> 61 561 8/5 Charles Anthony Boyd TX Lethal Injection
> 62 562 8/6 Victor Kennedy AL Electrocution
> 63 563 8/10 Kenneth Dwayne Dunn TX Lethal Injection
> 64 564 8/11 James Otto Earhart TX Lethal Injection
> 65 565 8/17 Marlon DeWayne Williams VA Lethal Injection
> 66 566 8/18 Joe Mario Trevino Jr. TX Lethal Injection
> 67 567 9/1 David R. Leisure MO Lethal Injection
> 68 568 9/1 Raymond James Jones TX Lethal Injection
> 69 569 9/8 Mark Gardner AR Lethal Injection
> 70 570 9/8 Alan Willett AR Lethal Injection
> 71 571 9/10 Willis Barnes TX Lethal Injection
> 72 572 9/14 William Prince Davis TX Lethal Injection
> 73 573 9/16 Everett Lee Mueller VA Lethal Injection
> 74 574 9/21 Richard Wayne Smith TX Lethal Injection
> 75 575 9/24 Willie Sullivan DE Lethal Injection
> 76 576 9/24 Harvey Lee Green NC Lethal Injection
> 77 577 10/12 Alvin Wayne Crane TX Lethal Injection
> 78 578 10/14 Jerry McFadden TX Lethal Injection
> 79 579 10/15 Joseph Mitchell Parsons UT Lethal Injection
> 80 580 10/19 Jason Matthew Joseph VA Lethal Injection
> 81 581 10/21 Arthur Martin Boyd NC Lethal Injection
> 82 582 10/27 Ignacio Alberto Ortiz AZ Lethal Injection
> 83 583 10/28 Domingo Cantu TX Lethal Injection
> 84 584 11/9 Thomas Lee Royal Jr VA Lethal Injection
> 85 585 11/12 Leroy Joseph Drayton SC Lethal Injection
> 86 586 11/16 Desmond Jennings TX Lethal Injection
> 87 587 11/17 John Michael Lamb TX Lethal Injection
> 88 588 11/18 Jose Gutierrez TX Lethal Injection
> 89 589 11/19 David Junior Brown NC Lethal Injection
> 90 590 12/2 Cornel Cooks OK Lethal Injection
> 91 591 12/3 David Rocheville SC Lethal Injection
> 92 592 12/8 David Long TX Lethal Injection
> 93 593 12/9 Bobby Lynn Ross OK Lethal Injection
> 94 594 12/9 D.H. Fleenor IN Lethal Injection
> 95 595 12/9 James Beathard TX Lethal Injection
> 96 596 12/9 Andre Graham VA Lethal Injection
>
>
> Methods of execution and numbers executed by that method in the USA are:
> electrocution (142), firing squad (2), gas chamber (11), hanging (3),
> and lethal injection (438).
>
> ****************************
>
> Pending U.S. Executions (as of 12/11/99)
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
>
> Please note that these dates are only tentative.
>
> Execution dates known or thought to be considered SERIOUS are marked
> with a *.The designation would mean that an execution would be considered
> most likely to be carried out.
>
> Please note that this designation should in no way be construed as
> absolute. Stays can be granted or denied at the very last momemt prior
> to an execution.
>
> A name with no * designation may simply mean that not enough information
> is currently available to know whether the execution date is serious.
> In other words, please DO NOT automatically equate the fact that a name
> with no * designation means that his/her date assigned execution date is
> not serious. It might, in fact, be (very) serious.
>
>
>
> December
>
> 14* Robert Atworth Texas (volunteer)
>
> 14 Orlando Baez Pennsylvania
>
> 14* Jack Greene Arkansas
>
> 14* Andrew Sasser Arkansas
>
> 15* Sammie Felder Texas
>
> 16 Dennis Miller Pennsylvania
>
> 17* Wendell Flowers North Carolina
>
> January 2000
>
> 6* Malcolm Johnson Oklahoma
>
> 7* David Duren Alabama
>
> 10* Douglas Thomas Virginia
>
> 11 Roland Steele Pennsylvania
>
> 11 Richard Bays Ohio
>
> 12* Earl Heiselbetz, Jr. Texas
>
> 12 Michael Goodwin Ohio
>
> 13* Johnny Paul Penry Texas
>
> 13* Steve Roach Virginia
>
> 18* Spencer Goodman Texas
>
> 18 Andre Stevens Pennsylvania
>
> 20* David Hicks Texas
>
> 25* Glen McGinnis Texas
>
> 26 Anzel Jones Texas
>
> 13* Steve Roach Virginia
>
> February 2000
>
>
> 23 Ralph Lynch Ohio
>
> 23* Cornelius Goss Texas
>
> 24 Toronto Patterson Texas
>
(Per la serie "I grandi difensori dei diritti umani"; nelle puntate
precedenti: Winston Churchill, Benito Mussolini)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
------------------------------------------------------------
Riproduciamo l'elenco delle persone alle quali e' stata applicata la
sentenza di morte negli USA tra l'1/1 e il 9/12/1999. A seguire, la
lista delle esecuzioni pendenti.
(dal sito http://www.smu.edu/~deathpen/ )
>
> USA Executions 1999 (as of 12/9/99)
>
> 1999 Overall Date Name State Method
> ------------------------------------------------------------------------
>
> 1 501 1/5 John Glenn Moody TX Lethal Injection
> 2 502 1/7 John Walter Castro Sr. OK Lethal Injection
> 3 503 1/8 Ronnie Howard SC Lethal Injection
> 4 504 1/8 Dobie Gillis Williams LA Lethal Injection
> 5 505 1/13 Kelvin Malone MO Lethal Injection
> 6 506 1/13 Jess James Gillies AZ Lethal Injection
> 7 507 1/13 Troy Farris TX Lethal Injection
> 8 508 1/20 Mark Arlo Sheppard VA Lethal Injection
> 9 509 1/22 Joseph Atkins SC Lethal Injection
> 10 510 1/26 Martin Sauceda Vega TX Lethal Injection
> 11 511 2/3 Darick Gerlaugh AZ Lethal Injection
> 12 512 2/4 Sean Sellers OK Lethal Injection
> 13 513 2/4 Tony Leslie Fry VA Lethal Injection
> 14 514 2/9 Jaturun Siripongs CA Lethal Injection
> 15 515 2/10 George Cordova TX Lethal Injection
> 16 516 2/11 Danny Lee Barber TX Lethal Injection
> 17 517 2/16 Johnie Michael Cox AR Lethal Injection
> 18 518 2/16 Andrew Cantu TX Lethal Injection
> 19 519 2/19 Wilford Lee Berry Jr. OH Lethal Injection
> 20 520 2/24 James Edward Rodden MO Lethal Injection
> 21 521 2/24 Norman Evans Green TX Lethal Injection
> 22 522 2/24 Karl LaGrand AZ Lethal Injection
> 23 523 3/3 Walter LaGrand AZ Gas Chamber
> 24 524 3/9 George Quesinberry Jr. VA Lethal Injection
> 25 525 3/10 Roy Michael Roberts MO Lethal Injection
> 26 526 3/17 Andrew Kokoraleis IL Lethal Injection
> 27 527 3/25 Charles Rector TX Lethal Injection
> 28 528 3/25 David Lee Fisher VA Lethal Injection
> 29 529 3/27 James David Rich NC Lethal Injection
> 30 530 3/30 Robert Excell White TX Lethal Injection
> 31 531 4/5 Alvaro Calambro NV Lethal Injection
> 32 532 4/12 Marion Pruett AR Lethal Injection
> 33 533 4/13 Carl H. Chichester VA Lethal Injection
> 34 534 4/14 Roy Ramsey Jr. MO Lethal Injection
> 35 535 4/20 Arthur Ray Jenkins III VA Lethal Injection
> 36 536 4/22 David J. Lawrie DE Lethal Injection
> 37 537 4/28 Ralph Davis MO Lethal Injection
> 38 538 4/28 Aaron Christopher Foust TX Lethal Injection
> 39 539 4/28 Eric Christopher Payne VA Lethal Injection
> 40 540 4/29 Ronald Dale Yeatts VA Lethal Injection
> 41 541 5/4 Manuel Pina Babbitt CA Lethal Injection
> 42 542 5/4 Jose De La Cruz TX Lethal Injection
> 43 543 5/5 Robert Wayne Vickers AZ Lethal Injection
> 44 544 5/5 Clydell Coleman TX Lethal Injection
> 45 545 5/25 Edward Lee Harper Jr. KY Lethal Injection
> 46 546 5/26 Jessie Lee Wise MO Lethal Injection
> 47 547 6/1 William Hamilton Little TX Lethal Injection
> 48 548 6/3 Scotty Lee Moore OK Lethal Injection
> 49 549 6/16 Bruce Kilgore MO Lethal Injection
> 50 550 6/16 Michael Poland AZ Lethal Injection
> 51 551 6/17 Joseph Stanley Faulder TX Lethal Injection
> 52 552 6/18 Brian K. Baldwin AL Electrocution
> 53 553 6/30 Robert Walls MO Lethal Injection
> 54 554 7/1 Charles Daniel Tuttle TX Lethal Injection
> 55 555 7/6 Gary Michael Heidnik PA Lethal Injection
> 56 556 7/7 Tyrone Fuller TX Lethal Injection
> 57 557 7/8 Norman Lee Newsted OK Lethal Injection
> 58 558 7/8 Allen Lee "Tiny" Davis FL Electrocution
> 59 559 7/21 Tommy David Strickler VA Lethal Injection
> 60 560 8/4 Ricky Blackmon TX Lethal Injection
> 61 561 8/5 Charles Anthony Boyd TX Lethal Injection
> 62 562 8/6 Victor Kennedy AL Electrocution
> 63 563 8/10 Kenneth Dwayne Dunn TX Lethal Injection
> 64 564 8/11 James Otto Earhart TX Lethal Injection
> 65 565 8/17 Marlon DeWayne Williams VA Lethal Injection
> 66 566 8/18 Joe Mario Trevino Jr. TX Lethal Injection
> 67 567 9/1 David R. Leisure MO Lethal Injection
> 68 568 9/1 Raymond James Jones TX Lethal Injection
> 69 569 9/8 Mark Gardner AR Lethal Injection
> 70 570 9/8 Alan Willett AR Lethal Injection
> 71 571 9/10 Willis Barnes TX Lethal Injection
> 72 572 9/14 William Prince Davis TX Lethal Injection
> 73 573 9/16 Everett Lee Mueller VA Lethal Injection
> 74 574 9/21 Richard Wayne Smith TX Lethal Injection
> 75 575 9/24 Willie Sullivan DE Lethal Injection
> 76 576 9/24 Harvey Lee Green NC Lethal Injection
> 77 577 10/12 Alvin Wayne Crane TX Lethal Injection
> 78 578 10/14 Jerry McFadden TX Lethal Injection
> 79 579 10/15 Joseph Mitchell Parsons UT Lethal Injection
> 80 580 10/19 Jason Matthew Joseph VA Lethal Injection
> 81 581 10/21 Arthur Martin Boyd NC Lethal Injection
> 82 582 10/27 Ignacio Alberto Ortiz AZ Lethal Injection
> 83 583 10/28 Domingo Cantu TX Lethal Injection
> 84 584 11/9 Thomas Lee Royal Jr VA Lethal Injection
> 85 585 11/12 Leroy Joseph Drayton SC Lethal Injection
> 86 586 11/16 Desmond Jennings TX Lethal Injection
> 87 587 11/17 John Michael Lamb TX Lethal Injection
> 88 588 11/18 Jose Gutierrez TX Lethal Injection
> 89 589 11/19 David Junior Brown NC Lethal Injection
> 90 590 12/2 Cornel Cooks OK Lethal Injection
> 91 591 12/3 David Rocheville SC Lethal Injection
> 92 592 12/8 David Long TX Lethal Injection
> 93 593 12/9 Bobby Lynn Ross OK Lethal Injection
> 94 594 12/9 D.H. Fleenor IN Lethal Injection
> 95 595 12/9 James Beathard TX Lethal Injection
> 96 596 12/9 Andre Graham VA Lethal Injection
>
>
> Methods of execution and numbers executed by that method in the USA are:
> electrocution (142), firing squad (2), gas chamber (11), hanging (3),
> and lethal injection (438).
>
> ****************************
>
> Pending U.S. Executions (as of 12/11/99)
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
>
> Please note that these dates are only tentative.
>
> Execution dates known or thought to be considered SERIOUS are marked
> with a *.The designation would mean that an execution would be considered
> most likely to be carried out.
>
> Please note that this designation should in no way be construed as
> absolute. Stays can be granted or denied at the very last momemt prior
> to an execution.
>
> A name with no * designation may simply mean that not enough information
> is currently available to know whether the execution date is serious.
> In other words, please DO NOT automatically equate the fact that a name
> with no * designation means that his/her date assigned execution date is
> not serious. It might, in fact, be (very) serious.
>
>
>
> December
>
> 14* Robert Atworth Texas (volunteer)
>
> 14 Orlando Baez Pennsylvania
>
> 14* Jack Greene Arkansas
>
> 14* Andrew Sasser Arkansas
>
> 15* Sammie Felder Texas
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> 16 Dennis Miller Pennsylvania
>
> 17* Wendell Flowers North Carolina
>
> January 2000
>
> 6* Malcolm Johnson Oklahoma
>
> 7* David Duren Alabama
>
> 10* Douglas Thomas Virginia
>
> 11 Roland Steele Pennsylvania
>
> 11 Richard Bays Ohio
>
> 12* Earl Heiselbetz, Jr. Texas
>
> 12 Michael Goodwin Ohio
>
> 13* Johnny Paul Penry Texas
>
> 13* Steve Roach Virginia
>
> 18* Spencer Goodman Texas
>
> 18 Andre Stevens Pennsylvania
>
> 20* David Hicks Texas
>
> 25* Glen McGinnis Texas
>
> 26 Anzel Jones Texas
>
> 13* Steve Roach Virginia
>
> February 2000
>
>
> 23 Ralph Lynch Ohio
>
> 23* Cornelius Goss Texas
>
> 24 Toronto Patterson Texas
>
(Per la serie "I grandi difensori dei diritti umani"; nelle puntate
precedenti: Winston Churchill, Benito Mussolini)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
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>
> Poesia Autori Vari (ispirata da una lettera di Gregorio al padre)
>
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>
> Gregorio, cella 21, fine millennio
>
> 23:59 - finestra dai vetri leggeri,
> coperta di lana,
> riscaldamento buono,
> cena speciale di capodanno,
> non basta
>
> Libri,
> una piccola radio,
> un tavolo di verde formica intagliato,
> e la luna nel cielo terso.
> no, non basta
> Il pilota tagliatore del cermis è con la moglie
> quello miratore della scuola di Gnjilane con l'amante
> i piloti infurianti sui convogli con le famiglie
> quelli delle case, delle chiese, dell'elettricità brindano a champagne
> Belluno sembra esplodere di polvere pirica e fatui fuochi
> e intorno i miei compagni di sventura battono i piedi
> benvenuto,
> merda
>
> 00.01 - Per chi sei qui,
> cinquantasei milioni di stronzi
> stappano ritmando 20 milioni di stronze bottiglie
> ed esplodono 100 milioni di stronzi botti
>
> Chi mi chiedo,
> la base assassina continua a produrre
> squallide targhe AFI che continuano a circolare
> piloti brindano, hanno 100 tacche nella fusoliera
> una per ogni casa d'uranio infuocata
> Il pilota tagliatore del cermis è con la moglie
> quello miratore della scuola di Gnjilane con l'amante
> i piloti infurianti sui convogli con le famiglie
> quelli delle case, delle chiese, dell'elettricità brindano a champagne
> Impedirgli di volare, distruggergli le armi
> bloccare le loro bombe al suolo
> trasformare in verdi campi
> i loro cuori d'uranio
>
> maledetto cuore ribelle, eccomi qui
> isolato, contagioso, letale,
> minaccia alla democrazia
> pericolo di pace
>
> Leggi speciali
> golpiste, fasciste
> agitate nell'aria da nere toghe
> nobili Pargoli mercenari mi compatiscono e rinchiudono a vita
> Il pilota tagliatore del cermis è con la moglie
> quello miratore della scuola di Gnjilane con l'amante
> i piloti infurianti sui convogli con le famiglie
> quelli delle case, delle chiese, dell'elettricità brindano a champagne
> un deserto di fuoco ora circonda la città
> mille mani si ustioneranno
> d'altri mille altre mani dalle macerie di quest'anno
> tacciono da maggio
>
> Chi...
> ora brindano la vittoria
> prospera il loro avvenire
> i miei compagni che faranno...
>
> Mi aspettano. Tornerò. Non ora....
>
> Ora non riesco a pensare che al passato
> volgo intorno lo sguardo e il cemento mi frena
> ora punto in alto e lui mi copre, in basso mi sostiene
> dal piccolo buco di finestra solo la luna...
>
> Promontori gialli, immense valli bianche
> grotte, dune, spazi liberi
> aria o vuoto, salti altissimi
> nessun fesso con le chiavi
> che mi squadra e mi sorride.
>
> Luna, futuro altissimo e lontano
> radioso di luce riflessa
> irraggiungibile, senza patria
> da lassù domani ridere di qui
>
> Irraggiungibile,
> corro,
> libero...
>
> Ma inciampo mio malgrado sul freddo tubo
> asta di vessillo di voli planetari
> deposto a stelle e strisce a mò di proprietà
> drappo di Armstrong mi ridesti
>
> Sei già li.
> Anche li.
>
> E torno al mio presente
> nell'attesa di cambiare non guardo ciò che resta
> cemento, cella 21, una cicca e trecentomila bestemmie,
> anche in via Baldenich 11 arriverà il millennio.
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
------------------------------------------------------------
>
> Poesia Autori Vari (ispirata da una lettera di Gregorio al padre)
>
------------------------------------------------------------------------
>
> Gregorio, cella 21, fine millennio
>
> 23:59 - finestra dai vetri leggeri,
> coperta di lana,
> riscaldamento buono,
> cena speciale di capodanno,
> non basta
>
> Libri,
> una piccola radio,
> un tavolo di verde formica intagliato,
> e la luna nel cielo terso.
> no, non basta
> Il pilota tagliatore del cermis è con la moglie
> quello miratore della scuola di Gnjilane con l'amante
> i piloti infurianti sui convogli con le famiglie
> quelli delle case, delle chiese, dell'elettricità brindano a champagne
> Belluno sembra esplodere di polvere pirica e fatui fuochi
> e intorno i miei compagni di sventura battono i piedi
> benvenuto,
> merda
>
> 00.01 - Per chi sei qui,
> cinquantasei milioni di stronzi
> stappano ritmando 20 milioni di stronze bottiglie
> ed esplodono 100 milioni di stronzi botti
>
> Chi mi chiedo,
> la base assassina continua a produrre
> squallide targhe AFI che continuano a circolare
> piloti brindano, hanno 100 tacche nella fusoliera
> una per ogni casa d'uranio infuocata
> Il pilota tagliatore del cermis è con la moglie
> quello miratore della scuola di Gnjilane con l'amante
> i piloti infurianti sui convogli con le famiglie
> quelli delle case, delle chiese, dell'elettricità brindano a champagne
> Impedirgli di volare, distruggergli le armi
> bloccare le loro bombe al suolo
> trasformare in verdi campi
> i loro cuori d'uranio
>
> maledetto cuore ribelle, eccomi qui
> isolato, contagioso, letale,
> minaccia alla democrazia
> pericolo di pace
>
> Leggi speciali
> golpiste, fasciste
> agitate nell'aria da nere toghe
> nobili Pargoli mercenari mi compatiscono e rinchiudono a vita
> Il pilota tagliatore del cermis è con la moglie
> quello miratore della scuola di Gnjilane con l'amante
> i piloti infurianti sui convogli con le famiglie
> quelli delle case, delle chiese, dell'elettricità brindano a champagne
> un deserto di fuoco ora circonda la città
> mille mani si ustioneranno
> d'altri mille altre mani dalle macerie di quest'anno
> tacciono da maggio
>
> Chi...
> ora brindano la vittoria
> prospera il loro avvenire
> i miei compagni che faranno...
>
> Mi aspettano. Tornerò. Non ora....
>
> Ora non riesco a pensare che al passato
> volgo intorno lo sguardo e il cemento mi frena
> ora punto in alto e lui mi copre, in basso mi sostiene
> dal piccolo buco di finestra solo la luna...
>
> Promontori gialli, immense valli bianche
> grotte, dune, spazi liberi
> aria o vuoto, salti altissimi
> nessun fesso con le chiavi
> che mi squadra e mi sorride.
>
> Luna, futuro altissimo e lontano
> radioso di luce riflessa
> irraggiungibile, senza patria
> da lassù domani ridere di qui
>
> Irraggiungibile,
> corro,
> libero...
>
> Ma inciampo mio malgrado sul freddo tubo
> asta di vessillo di voli planetari
> deposto a stelle e strisce a mò di proprietà
> drappo di Armstrong mi ridesti
>
> Sei già li.
> Anche li.
>
> E torno al mio presente
> nell'attesa di cambiare non guardo ciò che resta
> cemento, cella 21, una cicca e trecentomila bestemmie,
> anche in via Baldenich 11 arriverà il millennio.
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PENSIERINI PER IL NUOVO ANNO
Alcune riflessioni di carattere generale ed un bilancio di quattro anni
di Coordinamento Romano per la Jugoslavia.
> Qualche esperienza di cui fare tesoro
La sigla CRJ nasceva nel dicembre 1995 in occasione della organizzazione
di due giorni di conferenza-dibattito presso l'Universita' di Roma "La
Sapienza". Gia' i titoli delle due giornate (la prima dedicata a "Guerra
civile jugoslava e disinformazione strategica", la seconda a "Guerra
civile jugoslava e nuovi imperialismi") miravano ad aprire un
varco nel "muro di gomma" del pensiero unico sui fatti jugoslavi, che
aveva dominato per tutta la durata della guerra fratricida in Croazia e
Bosnia anche negli ambienti della solidarieta' ed in tutta la "sinistra"
italiana. Come gruppo di persone di diversa esperienza politica ed
assortita estrazione sociale e "nazionale", a vario titolo e per vario
motivo impegnate sull'"altro versante" della opposizione alla guerra nei
Balcani - il versante jugoslavista e jugoslavo, quello di tutti coloro i
quali erano stati contrari allo squartamento della RSF di Jugoslavia
essendo per questo relegati nel ghetto del "filoserbismo paranoico" -
decidemmo di continuare l'attivita' portata avanti fino ad allora
ciascuno nel proprio ambito (dalle trasmissioni radiofoniche alle
missioni di solidarieta' nei Balcani, alla presenza critica a
dimostrazioni ed altre iniziative), possibilmente coordinandola e
rendendola piu' efficace e "leggibile" dall'esterno.
Questo specialmente sul versante della CONTROINFORMAZIONE, cioe' nella
produzione e diffusione militante delle informazioni negate dai media e
nella lotta contro la disinformazione strategica, che era e rimane
secondo la nostra analisi strumento di guerra da parte dell'imperialismo
impegnato nel "divide et impera" ai danni della Jugoslavia e di tutta
l'Europa centro-orientale.
Il 1996 proseguiva con la pseudo-pace determinata dagli accordi di
Dayton, che sancivano la spartizione della RFSJ con la occupazione e
militarizzazione di alcune delle ex-repubbliche federate da parte degli
USA e della NATO. Ma le avvisaglie di nuove disgrazie erano presenti, e
verso la fine dell'anno veniva avviato un lavoro continuativo di
informazione per via telematica allo scopo di comunicare le vicende e
le interpretazioni dei fatti sottoposte ad una piu' o meno intenzionale
censura dei media.
All'inizio del 1997 coglievamo alcuni spunti per iniziare una sana
polemica con certe aree della sinistra italiana fino ad allora attive
nella demonizzazione della parte serba e nell'occultamente della storia
della RFSJ. Soprattutto sui problemi della provincia serba del Kosmet
intervenivamo contro la disinformazione di settori impegnati ad
appoggiare il movimento secessionista panalbanese di Ibrahim Rugova e la
sua politica di boicottaggio su base etnica.
A meta' dello stesso anno aprivamo un sito internet sul server dei
Centri Sociali del Nord Est "Isole nella Rete" (http://www.ecn.org),
cercando di allargare lo spettro dei nostri interlocutori nell'ambito
della sinistra antiimperialista. Ma con il passare delle settimane
l'informazione da noi diffusa diventava sempre piu' indigesta ai
responsabili del server. Le iniziative contro la NATO ed i rapporti con
gli antiimperialisti dei Balcani (spec. la manifestazione di Belgrado
contro la NATO, in ottobre) passavano come inosservate, mentre si
acuivano le tensioni in Kosmet a causa dell'exploit della attivita'
dell'UCK, organizzazione irredentista armata, finanziata e sostenuta
dagli USA e dalla NATO. Cosi', mentre all'inizio del 1998 insieme agli
scontri armati in Kosmet cresceva anche la campagna di stampa
antijugoslava e la simpatia di certi settori del "centrosocialismo"
(oltreche' radicali, diessini, eccetera) nei confronti dell'UCK, il sito
internet del CRJ veniva censurato da "Isole nella Rete" e ci veniva
negato l'accesso ai servizi di posta elettronica.
Oltre a continuare l'attivita' in rete tramite alcuni server gratuiti,
venivano riprese le trasmissioni radiofoniche sull'emittente romana
"Radio Citta' Aperta" e tenuti occasionali interventi su altre emittenti
e nel corso di altre iniziative. Alla fine dell'anno, grazie al sostegno
dei compagni di Marx2001 e Nuova Unita', avevamo ripreso uno spazio
stabile in rete ed una attivita' di controinformazione particolarmente
intensa attraverso gli indirizzi http://www.marx2001.org e
crj@...
Il 1999 si apriva in un clima pesantissimo. Gia' all'inizio dell'estate
precedente avevamo indicato la realta' della minaccia incombente da
parte della NATO, ed ora nuovissime operazioni di disinformazione
strategica e cecchinaggio diplomatico ("strage" di Racak, "accordi" di
Rambouillet) prefiguravano l'interventismo del nostro paese e degli
altri della Alleanza Atlantica. A partire dal mese di marzo eravamo
soggetti ad una attivita' frenetica, sia in rete sia con la
partecipazione a trasmissioni ed iniziative pubbliche, sia nella
produzione di materiali di controinformazione - ad esempio con il
Comitato Unitario contro la guerra imperialista alla Jugoslavia
costituitosi a Roma.
Verso la fine dei bombardamenti, durante la manifestazione di
Aviano del 6 giugno, alcuni nostri attivisti "colpevoli" di
sventolare la bandiera della RFSJ subivano una aggressione da
parte dei settori "centrosocialisti" di cui sopra. Piu' recentemente,
nell'ambito di una operazione della Procura della Repubblica
di Pordenone per azioni di danneggiamento avvenute in zona di Aviano,
un nostro esponente ed altri compagni di realta' a noi molto vicine
venivano perquisiti ed indagati benche' fossero assolutamente
estranei ai fatti.
> Il lavoro continua
Veniamo dunque ai giorni nostri. Come si e' visto, piu' il tempo passa,
piu' il gioco si fa pesante. Non potendo ribattere nel merito di quello
che andiamo dicendo - sulle cause della crisi nei Balcani, sulla deriva
autoritaria nei paesi europei, sui crimini commessi da militari e
leaders politici quali l'attuale Presidente del Consiglio D'Alema, sul
neocolonialismo nei Balcani e fino al Caucaso, eccetera - i nostri
avversari cercano di colpire noi e tutto il movimento internazionalista
ed antiimperialista attraverso la repressione, le provocazioni,
l'operato dei loro "servi stupidi" che fanno capo a qualche ritrovo di
fumatori di spinelli o a qualche redazione di giornaletti di
autoproclamata sinistra.
Intanto l'onda lunga della guerra di aggressione contro la Repubblica
Federale di Jugoslavia continua, in termini di pericoli per la pace, e
continua allora anche il nostro impegno. Ricordiamo in particolare il
lavoro per la istituzione della sezione italiana del Tribunale
Indipendente contro i crimini di guerra della NATO, cui aderiamo, e
l'attivita', come gruppo o individualmente, in varie altre iniziative
contro la guerra (Comitato di solidarieta' alla popolazione jugoslava e
raccolta fondi per la Zastava di Kragujevac, Comitato Scienziate/i
contro la guerra, "Un ponte per...", eccetera).
Ma continua soprattutto l'opera di controinformazione. Su "Radio Citta'
Aperta" (a Roma e nel Lazio FM 88.900) la trasmissione "Voce Jugoslava"
va avanti, ogni martedi alle ore 13, a parte occasionali variazioni nel
palinsesto. Al nostro bollettino telematico e' dedicata una attenzione
crescente: esso viene ricevuto e ri-usato da individualita' e gruppi
internazionalisti, come e' giusto, benche' i documenti che facciamo
circolare continuino ad essere apparentemente ignorati dagli ambienti
politici ufficiali (compreso il PRC, nel cui seno sopravvive un settore
antijugoslavo ed affezionato all'irredentismo panalbanese) e dai
giornalisti "che contano". Il sito internet si arricchisce lentamente,
anche se la natura volontaria del nostro lavoro non ci consente di
aggiornarlo tanto spesso quanto sarebbe necessario.
In generale, benche' con grave ritardo, l'interpretazione jugoslavista
della vicende balcaniche guadagna spazio tra militanti e nell'opinione
pubblica. Questo peraltro avviene con difficolta' a causa dei danni
causati dal pensiero "politicamente corretto" (cioe'
liberal-secessionista e razzista antiserbo) diffuso a spron battente da
influenti quotidiani come "Il Manifesto" nei primi anni del conflitto; e
sfortunatamente la "correzione di rotta" attuale e' duvuta proprio alla
estrema drammaticita' degli avvenimenti ed all'accanimento imperialista
a fare a pezzi ancora tutto cio' che resta di un paese, comprese tante
vite umane.
Rispetto a questo, restano troppo indietro proprio gli jugoslavi, per la
loro difficolta' a coordinarsi e per la incredibile stratificazione di
divisioni interne (specialmente nel frastagliatissimo mondo serbo e dei
serbi in esilio).
Il riscontro che riceviamo per il nostro lavoro e' reale, ma
discontinuo. Abbiamo l'impressione che la nostra attivita' desti
aspettative svariate, talvolta contraddittorie: ognuno ha interesse per
una problematica diversa, vorrebbe trascinarci su questo o su quel
versante. Qualcuno si lamenta perche' inviamo troppi documenti, qualcun
altro ci richiede ancora questo e quest'altro.
> La sinistra antiimperialista in Italia
In qualche maniera poi, attraverso le nostre comunicazioni per via
telematica come anche attraverso tutti gli altri contatti, abbiamo "il
polso" della situazione della sinistra antiimperialista italiana nel suo
complesso. Il quadro che ne emerge e' preoccupante per la tendenza
cronica alla discontinuita' ed alla disgregazione, tendenza che nemmeno
episodi gravi come la guerra della primavera 1999 riescono ad invertire.
Sperimentiamo una commistione di settarismi, "settarismi al contrario"
(cioe' determinati da un apparente antisettarismo per cui si escludono
tutta una serie di interlocutori), difficolta' tutte personalistiche nei
rapporti con individui e gruppi, nonche' la sostanziale disabitudine a
basare l'analisi e la prassi politica su basi scientifiche piuttosto che
su slogan superficiali e passioni estemporanee, a privilegiare il rigore
del metodo e delle conoscenze piuttosto che le sparate velleitarie.
E' vero che esiste una vera e propria BALCANIZZAZIONE della sinistra
italiana nel suo complesso, all'interno della quale convivono ad esempio
interpretazioni diametralmente opposte dei fatti jugoslavi (dai
sostenitori dell'UCK a quelli che piangono la morte di Arkan come un
"compagno"), che affonda le sue radici proprio nella deriva
anti-ideologica ed anti-razionale degli ultimi anni, nella
disinformazione e nell'abbandono delle chiavi di interpretazione
marxiste. Ma esiste anche un sostanziale caos nella - ben piu'
delimitata e delimitabile - scena antiimperialista, sul piano
organizzativo-pratico piu' che su quello analitico-ideologico; un caos
che emerge con accenti paradossali negli ambienti marxisti-leninisti,
dove l'interpretazione dei fatti e' univoca e salda ma la litigiosita'
tra individui e gruppi e' feroce. Una situazione che pesa notevolmente
sulle possibilita' di costruzione di una organizzazione politica dei
comunisti nel nostro paese.
Noi non intendiamo occuparci di tutto: siamo nati, e probabilmente
termineremo la nostra attivita', incentrandoci sulle vicende della
Jugoslavia federativa e socialista. Tuttavia, il nostro lavoro ci porta
necessariamente ad affrontare anche altre questioni e tutti i nodi
presenti nella sinistra italiana, sul fronte antiimperialista, ed anche
in gran parte del mondo della cultura. Speriamo che qualcuno di questi
nodi si sciolga nel futuro prossimo, possibilmente in modo non troppo
doloroso... Per quanto ci riguarda, la nostra piu' grande ambizione e'
scomparire come Coordinamento Romano per la Jugoslavia una volta che le
drammatiche ragioni per cui ci siamo costituiti verranno meno!
Con i migliori auguri l'anno 2000... ma solo a chi ama la Jugoslavia,
la unita' e la fratellanza fra tutti i popoli!
Smrt fasizmu, sloboda narodu!
Italo Slavo, gennaio 2000
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
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e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
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Alcune riflessioni di carattere generale ed un bilancio di quattro anni
di Coordinamento Romano per la Jugoslavia.
> Qualche esperienza di cui fare tesoro
La sigla CRJ nasceva nel dicembre 1995 in occasione della organizzazione
di due giorni di conferenza-dibattito presso l'Universita' di Roma "La
Sapienza". Gia' i titoli delle due giornate (la prima dedicata a "Guerra
civile jugoslava e disinformazione strategica", la seconda a "Guerra
civile jugoslava e nuovi imperialismi") miravano ad aprire un
varco nel "muro di gomma" del pensiero unico sui fatti jugoslavi, che
aveva dominato per tutta la durata della guerra fratricida in Croazia e
Bosnia anche negli ambienti della solidarieta' ed in tutta la "sinistra"
italiana. Come gruppo di persone di diversa esperienza politica ed
assortita estrazione sociale e "nazionale", a vario titolo e per vario
motivo impegnate sull'"altro versante" della opposizione alla guerra nei
Balcani - il versante jugoslavista e jugoslavo, quello di tutti coloro i
quali erano stati contrari allo squartamento della RSF di Jugoslavia
essendo per questo relegati nel ghetto del "filoserbismo paranoico" -
decidemmo di continuare l'attivita' portata avanti fino ad allora
ciascuno nel proprio ambito (dalle trasmissioni radiofoniche alle
missioni di solidarieta' nei Balcani, alla presenza critica a
dimostrazioni ed altre iniziative), possibilmente coordinandola e
rendendola piu' efficace e "leggibile" dall'esterno.
Questo specialmente sul versante della CONTROINFORMAZIONE, cioe' nella
produzione e diffusione militante delle informazioni negate dai media e
nella lotta contro la disinformazione strategica, che era e rimane
secondo la nostra analisi strumento di guerra da parte dell'imperialismo
impegnato nel "divide et impera" ai danni della Jugoslavia e di tutta
l'Europa centro-orientale.
Il 1996 proseguiva con la pseudo-pace determinata dagli accordi di
Dayton, che sancivano la spartizione della RFSJ con la occupazione e
militarizzazione di alcune delle ex-repubbliche federate da parte degli
USA e della NATO. Ma le avvisaglie di nuove disgrazie erano presenti, e
verso la fine dell'anno veniva avviato un lavoro continuativo di
informazione per via telematica allo scopo di comunicare le vicende e
le interpretazioni dei fatti sottoposte ad una piu' o meno intenzionale
censura dei media.
All'inizio del 1997 coglievamo alcuni spunti per iniziare una sana
polemica con certe aree della sinistra italiana fino ad allora attive
nella demonizzazione della parte serba e nell'occultamente della storia
della RFSJ. Soprattutto sui problemi della provincia serba del Kosmet
intervenivamo contro la disinformazione di settori impegnati ad
appoggiare il movimento secessionista panalbanese di Ibrahim Rugova e la
sua politica di boicottaggio su base etnica.
A meta' dello stesso anno aprivamo un sito internet sul server dei
Centri Sociali del Nord Est "Isole nella Rete" (http://www.ecn.org),
cercando di allargare lo spettro dei nostri interlocutori nell'ambito
della sinistra antiimperialista. Ma con il passare delle settimane
l'informazione da noi diffusa diventava sempre piu' indigesta ai
responsabili del server. Le iniziative contro la NATO ed i rapporti con
gli antiimperialisti dei Balcani (spec. la manifestazione di Belgrado
contro la NATO, in ottobre) passavano come inosservate, mentre si
acuivano le tensioni in Kosmet a causa dell'exploit della attivita'
dell'UCK, organizzazione irredentista armata, finanziata e sostenuta
dagli USA e dalla NATO. Cosi', mentre all'inizio del 1998 insieme agli
scontri armati in Kosmet cresceva anche la campagna di stampa
antijugoslava e la simpatia di certi settori del "centrosocialismo"
(oltreche' radicali, diessini, eccetera) nei confronti dell'UCK, il sito
internet del CRJ veniva censurato da "Isole nella Rete" e ci veniva
negato l'accesso ai servizi di posta elettronica.
Oltre a continuare l'attivita' in rete tramite alcuni server gratuiti,
venivano riprese le trasmissioni radiofoniche sull'emittente romana
"Radio Citta' Aperta" e tenuti occasionali interventi su altre emittenti
e nel corso di altre iniziative. Alla fine dell'anno, grazie al sostegno
dei compagni di Marx2001 e Nuova Unita', avevamo ripreso uno spazio
stabile in rete ed una attivita' di controinformazione particolarmente
intensa attraverso gli indirizzi http://www.marx2001.org e
crj@...
Il 1999 si apriva in un clima pesantissimo. Gia' all'inizio dell'estate
precedente avevamo indicato la realta' della minaccia incombente da
parte della NATO, ed ora nuovissime operazioni di disinformazione
strategica e cecchinaggio diplomatico ("strage" di Racak, "accordi" di
Rambouillet) prefiguravano l'interventismo del nostro paese e degli
altri della Alleanza Atlantica. A partire dal mese di marzo eravamo
soggetti ad una attivita' frenetica, sia in rete sia con la
partecipazione a trasmissioni ed iniziative pubbliche, sia nella
produzione di materiali di controinformazione - ad esempio con il
Comitato Unitario contro la guerra imperialista alla Jugoslavia
costituitosi a Roma.
Verso la fine dei bombardamenti, durante la manifestazione di
Aviano del 6 giugno, alcuni nostri attivisti "colpevoli" di
sventolare la bandiera della RFSJ subivano una aggressione da
parte dei settori "centrosocialisti" di cui sopra. Piu' recentemente,
nell'ambito di una operazione della Procura della Repubblica
di Pordenone per azioni di danneggiamento avvenute in zona di Aviano,
un nostro esponente ed altri compagni di realta' a noi molto vicine
venivano perquisiti ed indagati benche' fossero assolutamente
estranei ai fatti.
> Il lavoro continua
Veniamo dunque ai giorni nostri. Come si e' visto, piu' il tempo passa,
piu' il gioco si fa pesante. Non potendo ribattere nel merito di quello
che andiamo dicendo - sulle cause della crisi nei Balcani, sulla deriva
autoritaria nei paesi europei, sui crimini commessi da militari e
leaders politici quali l'attuale Presidente del Consiglio D'Alema, sul
neocolonialismo nei Balcani e fino al Caucaso, eccetera - i nostri
avversari cercano di colpire noi e tutto il movimento internazionalista
ed antiimperialista attraverso la repressione, le provocazioni,
l'operato dei loro "servi stupidi" che fanno capo a qualche ritrovo di
fumatori di spinelli o a qualche redazione di giornaletti di
autoproclamata sinistra.
Intanto l'onda lunga della guerra di aggressione contro la Repubblica
Federale di Jugoslavia continua, in termini di pericoli per la pace, e
continua allora anche il nostro impegno. Ricordiamo in particolare il
lavoro per la istituzione della sezione italiana del Tribunale
Indipendente contro i crimini di guerra della NATO, cui aderiamo, e
l'attivita', come gruppo o individualmente, in varie altre iniziative
contro la guerra (Comitato di solidarieta' alla popolazione jugoslava e
raccolta fondi per la Zastava di Kragujevac, Comitato Scienziate/i
contro la guerra, "Un ponte per...", eccetera).
Ma continua soprattutto l'opera di controinformazione. Su "Radio Citta'
Aperta" (a Roma e nel Lazio FM 88.900) la trasmissione "Voce Jugoslava"
va avanti, ogni martedi alle ore 13, a parte occasionali variazioni nel
palinsesto. Al nostro bollettino telematico e' dedicata una attenzione
crescente: esso viene ricevuto e ri-usato da individualita' e gruppi
internazionalisti, come e' giusto, benche' i documenti che facciamo
circolare continuino ad essere apparentemente ignorati dagli ambienti
politici ufficiali (compreso il PRC, nel cui seno sopravvive un settore
antijugoslavo ed affezionato all'irredentismo panalbanese) e dai
giornalisti "che contano". Il sito internet si arricchisce lentamente,
anche se la natura volontaria del nostro lavoro non ci consente di
aggiornarlo tanto spesso quanto sarebbe necessario.
In generale, benche' con grave ritardo, l'interpretazione jugoslavista
della vicende balcaniche guadagna spazio tra militanti e nell'opinione
pubblica. Questo peraltro avviene con difficolta' a causa dei danni
causati dal pensiero "politicamente corretto" (cioe'
liberal-secessionista e razzista antiserbo) diffuso a spron battente da
influenti quotidiani come "Il Manifesto" nei primi anni del conflitto; e
sfortunatamente la "correzione di rotta" attuale e' duvuta proprio alla
estrema drammaticita' degli avvenimenti ed all'accanimento imperialista
a fare a pezzi ancora tutto cio' che resta di un paese, comprese tante
vite umane.
Rispetto a questo, restano troppo indietro proprio gli jugoslavi, per la
loro difficolta' a coordinarsi e per la incredibile stratificazione di
divisioni interne (specialmente nel frastagliatissimo mondo serbo e dei
serbi in esilio).
Il riscontro che riceviamo per il nostro lavoro e' reale, ma
discontinuo. Abbiamo l'impressione che la nostra attivita' desti
aspettative svariate, talvolta contraddittorie: ognuno ha interesse per
una problematica diversa, vorrebbe trascinarci su questo o su quel
versante. Qualcuno si lamenta perche' inviamo troppi documenti, qualcun
altro ci richiede ancora questo e quest'altro.
> La sinistra antiimperialista in Italia
In qualche maniera poi, attraverso le nostre comunicazioni per via
telematica come anche attraverso tutti gli altri contatti, abbiamo "il
polso" della situazione della sinistra antiimperialista italiana nel suo
complesso. Il quadro che ne emerge e' preoccupante per la tendenza
cronica alla discontinuita' ed alla disgregazione, tendenza che nemmeno
episodi gravi come la guerra della primavera 1999 riescono ad invertire.
Sperimentiamo una commistione di settarismi, "settarismi al contrario"
(cioe' determinati da un apparente antisettarismo per cui si escludono
tutta una serie di interlocutori), difficolta' tutte personalistiche nei
rapporti con individui e gruppi, nonche' la sostanziale disabitudine a
basare l'analisi e la prassi politica su basi scientifiche piuttosto che
su slogan superficiali e passioni estemporanee, a privilegiare il rigore
del metodo e delle conoscenze piuttosto che le sparate velleitarie.
E' vero che esiste una vera e propria BALCANIZZAZIONE della sinistra
italiana nel suo complesso, all'interno della quale convivono ad esempio
interpretazioni diametralmente opposte dei fatti jugoslavi (dai
sostenitori dell'UCK a quelli che piangono la morte di Arkan come un
"compagno"), che affonda le sue radici proprio nella deriva
anti-ideologica ed anti-razionale degli ultimi anni, nella
disinformazione e nell'abbandono delle chiavi di interpretazione
marxiste. Ma esiste anche un sostanziale caos nella - ben piu'
delimitata e delimitabile - scena antiimperialista, sul piano
organizzativo-pratico piu' che su quello analitico-ideologico; un caos
che emerge con accenti paradossali negli ambienti marxisti-leninisti,
dove l'interpretazione dei fatti e' univoca e salda ma la litigiosita'
tra individui e gruppi e' feroce. Una situazione che pesa notevolmente
sulle possibilita' di costruzione di una organizzazione politica dei
comunisti nel nostro paese.
Noi non intendiamo occuparci di tutto: siamo nati, e probabilmente
termineremo la nostra attivita', incentrandoci sulle vicende della
Jugoslavia federativa e socialista. Tuttavia, il nostro lavoro ci porta
necessariamente ad affrontare anche altre questioni e tutti i nodi
presenti nella sinistra italiana, sul fronte antiimperialista, ed anche
in gran parte del mondo della cultura. Speriamo che qualcuno di questi
nodi si sciolga nel futuro prossimo, possibilmente in modo non troppo
doloroso... Per quanto ci riguarda, la nostra piu' grande ambizione e'
scomparire come Coordinamento Romano per la Jugoslavia una volta che le
drammatiche ragioni per cui ci siamo costituiti verranno meno!
Con i migliori auguri l'anno 2000... ma solo a chi ama la Jugoslavia,
la unita' e la fratellanza fra tutti i popoli!
Smrt fasizmu, sloboda narodu!
Italo Slavo, gennaio 2000
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
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