Il 22 dicembre 2019 si è svolto a Belgrado il Congresso che ha sancito l'unificazione di due formazioni comuniste, eredi della tradizione della Lega nella Jugoslavia federativa e socialista: i Komunisti Srbije (Comunisti di Serbia) e il Savez Komunista Srbije (Lega dei Comunisti di Serbia).

Al Congresso hanno partecipato 45 delegati nonché rappresentanti di organizzazioni ospiti, tra le quali il nostro Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia ONLUS. Riportiamo di seguito il testo del nostro intervento di saluto:

 

Cari compagni,
vi ringrazio per l'invito e per l'ospitalità a nome di tutta la nostra associazione, Coordinamento italiano per la Jugoslavia, ed a nome in particolare del presidente Ivan Pavicevac e del segretario Andrea Martocchia che in precedenti occasioni vi hanno incontrato qui a Belgrado ma che stavolta non hanno potuto essere presenti. È la terza volta quest'anno che ci vediamo nella vostra città: la prima eravamo qui in occasione del ventennale dei bombardamenti NATO, la seconda abbiamo partecipato al centenario della costituzione del Partito Socialista dei Lavoratori di Jugoslavia... La frequenza degli incontri e la costante comunicazione tra di noi sono il segno di una collaborazione sempre più stretta, della quale ci rallegriamo.
Il Coordinamento per la Jugoslavia è una associazione culturale e pertanto la nostra presenza qui ha una funzione un po' diversa rispetto a quella che possono avere delegati di organizzazioni comuniste e dei lavoratori invitate al vostro Congresso. Come associazione culturale, ci interessa favorire la conoscenza reciproca, nei nostri due paesi, del pensiero e del movimento operaio, antifascista, antimperialista, progressista. A questo scopo siamo disponibili alla collaborazione con tutte le realtà della sinistra comunista, socialista, socialdemocratica che si oppongono all'imperialismo e al capitalismo monopolistico. Crediamo che la sinistra vera si distingua dalla sinistra falsa perché la sinistra vera non accetta le ingerenze del grande capitale e delle potenze straniere, non prende né i soldi di Soros né quelli del National Endowdment for Democracy né quelli delle fondazioni tedesche o di altri paesi europei, non partecipa né alle iniziative di Otpor né a quelle di Canvas.
La coerenza antimperialista richiede a tutte le nostre organizzazioni di battersi contro le guerre di aggressione e neocoloniali che vengono promosse dai paesi aderenti alla NATO, come purtroppo è anche l'Italia. Anche i lavoratori italiani hanno subito le conseguenze della aggressione della NATO del 1999: per fare un esempio, i brutali bombardamenti sono serviti alla FIAT per appropriarsi dello stabilimento di Kragujevac e spostare lì alcune produzioni, così come altre produzioni sono state spostate in altri paesi e fino all'America con la acquisizione della Chrysler. Questa delocalizzazione è avvenuta con le tipiche modalità del capitalismo predatore, che non ha differenziato o aumentato gli investimenti ma ha solamente abbassato il costo della sua forza-lavoro.
La FIAT ha dato anche in Serbia il cattivo esempio, così come ha fatto in Italia per oltre un secolo, prendendo i soldi dallo Stato cioè dai cittadini per cassaintegrazione ed altri incentivi, senza mai dare indietro nulla. In Italia come in Serbia la FIAT si è sempre fatta conoscere per il suo carattere di azienda-sanguisuga oltre che per le sue politiche antisindacali. Infine, la FIAT ha ormai definitivamente tradito l'Italia, andandosene anche con l'amministrazione in paesi dove non paga le tasse.
L'opposizione alle guerre imperialiste ed allo sfruttamento imposto dal grande capitale deve sempre essere internazionale ed unificare i lavoratori di tutti i paesi. Esprimiamo perciò la nostra solidarietà anche ai lavoratori, soprattutto ai minatori, del Donbass, in Ucraina sud-orientale, che da 5 anni e mezzo sono protagonisti di una lotta durissima contro il fascismo e l'imperialismo.
La guerra è scoppiata in Ucraina a seguito del colpo di Stato sponsorizzato dalla Unione Europea. La nostra associazione è impegnata da allora anche nell'opera di informazione e nella raccolta di aiuti umanitari a favore delle vittime civili, nello spirito della solidarietà internazionalista tra i lavoratori e i popoli.
In Italia inoltre siamo l'unica organizzazione che si pone come obiettivo quello di far conoscere la storia jugoslava, antica e contemporanea, valorizzando le radici comuni delle nazioni e nazionalità jugoslave secondo lo spirito della Fratellanza e Unità. Secondo noi, la perdita della Jugoslavia è stata contro l’interesse di tutte le nazionalità che in essa vivevano, ma è stata un danno maggiore specialmente per i Serbi, visto che la Jugoslavia era lo stato unitario in cui tutto il popolo serbo poteva vivere unito.
L’ignoranza della storia e il revisionismo sulla seconda guerra mondiale investono tutta l’Europa, compresi entrambi i nostri paesi, e la falsa coscienza storica può aprire la strada a future guerre, è per questo motivo che tale ignoranza e tale revisionismo devono essere implacabilmente combattuti.
Per la affermazione di tutti questi valori, auguriamo una ottima riuscita di questo Congresso, segno del rafforzamento della vostra organizzazione e del positivo processo di aggregazione che è in corso.

 

  

  

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ODRŽAN KONGRES UJEDINJENJA

Dana 22.12.2019.godine u svečanoj sali restorana “Deset” održan je Kongres ujedinjenja Komunista Srbije i Saveza Komunista Srbije. Kongresu je prisustvovalo 45 delegata kao i gosti iz Koordinacionog odbora komunističkih i radničkih partija sa prostora Jugoslavije i Jugocoorda iz Italije. Delegati su glasanjem izabrali druga Andriju Stojića za Generalnog sekretara Komunista Srbije a za Političkog sekretara druga Miroslava Spasojevića. Na kongresu je izabran Centralni komitet, Statutarna i Nadzorna komisija. Na prvoj sednici CK izabrani su članovi Izvršnog sekretarijata Komunista Srbije. Kongres je usvojio novi program i statut partije.
Delegatima su se obratili i gosti i to predsednik SK BiH i predsedavajući Koordinacionog odbora KiR partija Raca Mirko, predsednik KP Makedonije Pero Odžaklijevski, predsednik JKP Crne Gore Radoslav Stanišić, delegat SRP Hrvatske Vladimir Kapuralin i delegat Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Marćela Masperi izražavajući veliko zadovoljstvo zbog ujedinjenja komunista u Srbiji.
Komunisti Srbije kao revolucionarna marksističko-lenjinistička partija koja svakim danom sve više jača nastaviće borbu za rušenje kapitalizma i za vlast radničke klase.

PROLETERI SVIH ZEMALJA UJEDINITE SE!

 


U BEOGRADU ODRŽAN KONGRES UJEDINJENJA DVIJU KOMUNISTIČKIH PARTIJA

U nedjelju 22. decembra, koji se nekad slavio kao Dan armije, u znak sjećanja na osnivanje Prve proleterske brigade 21. decembra 1941. godine u mjestu Rudo u istočnoj Bosni, u Beogradu je održan kongres ujedinjenja partije Komunisti Srbije i Saveza komunista Srbije. Ujedinjena partija zvat će se Komunisti Srbije.
Kongres je usvojio novi program i statut partije. Izabrani su Centralni komitet, Statutarna komisija i Nadzorni odbor.
Tajnim glasanjem, za Generalnog sekretara izabran je drug Andrija Stojić, a za Političkog sekretara drug Miroslav Spasojević.
Na prvoj sjednici, koja je uslijedila, izabrani su članovi izvršnog sekretarijata.
Delegatima su se obratili gosti i pozdravili kongres: predstavnik SK BiH, u svojstvu predsjedavajućeg Koordinacije komunističkih i radničkih partija s jugoslavenskog prostora, predstavnik KP Makedonije, predstavnik JKP KPCG, predstavnik Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ) iz Italije i predstavnik Socijalističke radničke partije iz Hrvatske. Svi su oni izrazili zadovoljstvo ovim prvim korakom na putu okupljanja fragmentirane autentične ljevice, koja razjedinjena nije u stanju pružiti ozbiljan otpor razuzdanom liberalnom kapitalizmu.

Vladimir Kapuralin, 24. prosinca 2019.