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L'Echelon segreta di casa nostra
di Nigro Vincenzo
(La Repubblica del 19/06/2001)
> http://www.lernesto.it/strutture/articolo.asp?codart7
L'INCHIESTA
CERVETERI - "Vai a Cerveteri, l� puoi vedere quello che nessuno ancora
ha capito". La piccola Echelon italiana � qui, a pochi chilometri da
Roma, tra il mare e l'Aurelia. Si supera Ladispoli, campi di grano,
seconde case da vacanza, vivaio e negozio di mobili da giardino. Un
lungo recinto e poi un muro difendono una palazzina bassa, una decina
fra antenne satellitari e "ad ombrello", alcune casematte per la
sorveglianza. Se non fosse che il "grande orecchio" elettronico
italiano � mezzo sordo (scopriremo perch�), la base sembra
perfettamente simile a quelle inglesi o americane disseminate in mezzo
mondo.
Unica differenza apparente: qui le parabole che intercettano le
informazioni dai satelliti non sono protette dalle bianche "palle da
golf" che difendono da salsedine e intemperie la vera Echelon.
Entrare nella base sarebbe interessante, ma � impossibile. Scavalcare
il muraglione, passare da una delle vigne o dai campi di grano sarebbe
pericoloso ma soprattutto inutile. Perch� la base di Cerveteri � solo
l'indizio del grande orecchio elettronico italiano, il padiglione
auricolare esterno. I veri segreti sono a Roma, nascosti nei palazzi
dell'Intelligence italiana e in quelli di un potere politico finora
talmente instabile e incerto che oggi, � sicuro, negher� pure di aver
mai saputo che esiste un'Echelon italiana.
Gli uomini dei servizi e della Difesa con cui abbiamo parlato
raccontano una storia iniziata con la Guerra fredda. Quelli del
servizio militare ripetono un solo nome: ammiraglio Fulvio
Martini. "Tutto si deve a lui, alle sue intuizioni, ai buoni rapporti
che ebbe con Craxi, Andreotti e anche Spadolini. Fu lui a capire che il
vecchio modo di "spiare in aria" non era pi� attuale, che le nuove
comunicazioni passavano dai satelliti, non erano pi� intercettabili con
le vecchie antenne radio, come avevamo fatto durante la Seconda guerra
mondiale".
Allora italiani e tedeschi combatterono una battaglia senza esclusione
di colpi contro gli inglesi per il controllo delle flotte aeree e
navali in Mediterraneo. Gli inglesi riuscirono a conquistare la
macchina cifrante tedesca, e grazie allo spionaggio affondarono
tonnellate e tonnellate di navi nemiche dirette verso l'Africa. Durante
la Guerra fredda il nemico erano i sovietici, e in quello si
specializz� la nostra intelligence elettronica: la SigInt (signals
intelligence) serviva a spiare le frequenze dei loro radar navali, di
quelli degli aerei, le loro misure elettroniche. La ComInt
(communication intelligence) i messaggi elettronici che hanno come
scopo una vera e propria comunicazione, la trasmissione di dati, di
informazioni. La Marina militare controllava la flotta sovietica in
Mediterraneo, quella del Mar Nero, le stazioni di ascolto di terra
rilanciavano a Roma i messaggi radio intercettati ai sovietici mentre
iniziavano a muovere dai loro porti.
Gli ordini di spostamento di ogni nave, il rifornimento di missili, il
trasferimento di un ufficiale, l'acquisto di combustibile o di patate
passavano sui tavoli degli analisti del Sios Marina (servizio
informazioni e osservazioni speciali). Decine, centinaia di messaggi
inutili, estenuanti. Ogni tanto il colpo, come quando gli italiani
registrarono il messaggio che bloccava le navi cariche di missili
dirette a Cuba, il segnale di tregua nella crisi fra Kennedy e Krusciov.
Il passaggio voluto dall'ammiraglio Martini, quello dettato dal trionfo
del satellite sulla radio, porta alla nascita di Cerveteri, ma coincide
anche con la trasformazione della minaccia. I sovietici fanno sempre
meno paura, la miniEchelon italiana nasce per controllare soprattutto i
gruppi terroristici mediorientali e i paesi del Mediterraneo che li
finanziavano. Un colpo realizzato da Cerveteri fu l'intercettazione dei
messaggi di un gruppo terroristico che preparava l'attacco a
un'ambasciata saudita in Africa centrale.
Ma le antenne sono orientabili, e infatti negli ultimi anni sono state
rivolte anche verso i satelliti da telecomunicazioni che servono i
Balcani, la ex Jugoslavia, la terra che negli ultimi dieci anni ha
prodotto tante guerre, terrorismo, traffico d'armi e di droga da
riempire un secolo intero. Nei Balcani per la prima volta l'Italia
ritorna in guerra (Kossovo), schiera contiungenti di pace (Albania e
Bosnia). Ed ecco che interviene un altro giocatore nella partita dei
servizi segreti: "Molto del materiale raccolto dalle antenne di
Cerveteri viene passato al Ris, il nuovo servizio segreto che raggruppa
i tre vecchi Sios di forza armata e che si sta caricando del compito di
tutta la intelligence elettronica militare". Creato 4 anni fa
come "Reparto informazioni e sicurezza" dello stato maggiore Difesa, il
Ris ha avuto come primo responsabile l'ammiraglio Sergio Biraghi, oggi
consigliere militare del presidente Ciampi. Il suo successore � un
altro ufficiale di Marina, l'ammiraglio Sirio Pianigiani.
"Ci sono stati e ci sono ancora problemi fra Ris e Sismi, rivalit�,
competizione, sovrapposizione", dicono alcuni; "Mettere a lavorare
insieme gli uomini di Marina, Aeronautica ed Esercito � ancora una
fatica burocratica immane, ma soprattutto un'opera non guidata da una
visione politica d'insieme dell'intelligence italiana".
Alla fine questo� il succo del mini viaggio attorno alle bianche
parabole di Cerveteri: a cosa serve un "grande orecchio" se � mezzo
sordo e soprattutto mal collegato a un cervello politico incapace di
agire, reagire e decidere?
"Il problema di difendersi dalla vera Echelon, quella anglosassone, �
il problema di decidere di contrastare uno spionaggio "difensivo" che
sta diventando "offensivo" nel settore economico e contro paesi come
l'Italia che fino a ieri erano alleati. Per contrastare tutto questo la
miniEchelon italiana potrebbe servire a qualcosa? No � tutta un'altra
storia. Le aziende e il governo italiano devono proteggersi innalzando
il livello della sicurezza delle comunicazioni, come abbiamo suggerito
di fare anni fa all'Eni. I nostri sistemi di ascolto invece possono
anche essere rafforzati, ma questo deve essere fatto in un processo di
definizione degli scopi, dei motivi dell'intelligence. Di rafforzamento
di strutture che stanno deperendo ma soprattutto debbono tornare ad
essere guidate e controllate politicamente come dovrebbe essere".
Dieci anni fa il Sismi di Martini riceveva qualcosa come 350 miliardi
di lire (dell'epoca); oggi il Sismi dell'ammiraglio Battelli dovrebbe
avere una dotazione di circa 200 miliardi di lire. Di pi�: tutti gli
alti ufficiali con cui negli anni abbiamo parlato di intelligence e in
generale di Difesa e sicurezza concordano in una cosa: "� inutile
spendere di pi� per attivare mille orecchi elettronici se non
riattiveremo al pi� presto un cervello, una classe politica capace di
interagire, un sistema capace di produrre e creare politica estera e di
sicurezza". Forse � anche per questo che oggi le parabole di Cerveteri
sembrano simboli marziani di un sistema che non ha la forza di sfidare
Echelon. Un sistema che pu� rappresentare solo un pericolo per chi non
sa controllarlo e gestirlo. Ma questa � un'altra storia.
---
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L'INCHIESTA
CERVETERI - "Vai a Cerveteri, l� puoi vedere quello che nessuno ancora
ha capito". La piccola Echelon italiana � qui, a pochi chilometri da
Roma, tra il mare e l'Aurelia. Si supera Ladispoli, campi di grano,
seconde case da vacanza, vivaio e negozio di mobili da giardino. Un
lungo recinto e poi un muro difendono una palazzina bassa, una decina
fra antenne satellitari e "ad ombrello", alcune casematte per la
sorveglianza. Se non fosse che il "grande orecchio" elettronico
italiano � mezzo sordo (scopriremo perch�), la base sembra
perfettamente simile a quelle inglesi o americane disseminate in mezzo
mondo.
Unica differenza apparente: qui le parabole che intercettano le
informazioni dai satelliti non sono protette dalle bianche "palle da
golf" che difendono da salsedine e intemperie la vera Echelon.
Entrare nella base sarebbe interessante, ma � impossibile. Scavalcare
il muraglione, passare da una delle vigne o dai campi di grano sarebbe
pericoloso ma soprattutto inutile. Perch� la base di Cerveteri � solo
l'indizio del grande orecchio elettronico italiano, il padiglione
auricolare esterno. I veri segreti sono a Roma, nascosti nei palazzi
dell'Intelligence italiana e in quelli di un potere politico finora
talmente instabile e incerto che oggi, � sicuro, negher� pure di aver
mai saputo che esiste un'Echelon italiana.
Gli uomini dei servizi e della Difesa con cui abbiamo parlato
raccontano una storia iniziata con la Guerra fredda. Quelli del
servizio militare ripetono un solo nome: ammiraglio Fulvio
Martini. "Tutto si deve a lui, alle sue intuizioni, ai buoni rapporti
che ebbe con Craxi, Andreotti e anche Spadolini. Fu lui a capire che il
vecchio modo di "spiare in aria" non era pi� attuale, che le nuove
comunicazioni passavano dai satelliti, non erano pi� intercettabili con
le vecchie antenne radio, come avevamo fatto durante la Seconda guerra
mondiale".
Allora italiani e tedeschi combatterono una battaglia senza esclusione
di colpi contro gli inglesi per il controllo delle flotte aeree e
navali in Mediterraneo. Gli inglesi riuscirono a conquistare la
macchina cifrante tedesca, e grazie allo spionaggio affondarono
tonnellate e tonnellate di navi nemiche dirette verso l'Africa. Durante
la Guerra fredda il nemico erano i sovietici, e in quello si
specializz� la nostra intelligence elettronica: la SigInt (signals
intelligence) serviva a spiare le frequenze dei loro radar navali, di
quelli degli aerei, le loro misure elettroniche. La ComInt
(communication intelligence) i messaggi elettronici che hanno come
scopo una vera e propria comunicazione, la trasmissione di dati, di
informazioni. La Marina militare controllava la flotta sovietica in
Mediterraneo, quella del Mar Nero, le stazioni di ascolto di terra
rilanciavano a Roma i messaggi radio intercettati ai sovietici mentre
iniziavano a muovere dai loro porti.
Gli ordini di spostamento di ogni nave, il rifornimento di missili, il
trasferimento di un ufficiale, l'acquisto di combustibile o di patate
passavano sui tavoli degli analisti del Sios Marina (servizio
informazioni e osservazioni speciali). Decine, centinaia di messaggi
inutili, estenuanti. Ogni tanto il colpo, come quando gli italiani
registrarono il messaggio che bloccava le navi cariche di missili
dirette a Cuba, il segnale di tregua nella crisi fra Kennedy e Krusciov.
Il passaggio voluto dall'ammiraglio Martini, quello dettato dal trionfo
del satellite sulla radio, porta alla nascita di Cerveteri, ma coincide
anche con la trasformazione della minaccia. I sovietici fanno sempre
meno paura, la miniEchelon italiana nasce per controllare soprattutto i
gruppi terroristici mediorientali e i paesi del Mediterraneo che li
finanziavano. Un colpo realizzato da Cerveteri fu l'intercettazione dei
messaggi di un gruppo terroristico che preparava l'attacco a
un'ambasciata saudita in Africa centrale.
Ma le antenne sono orientabili, e infatti negli ultimi anni sono state
rivolte anche verso i satelliti da telecomunicazioni che servono i
Balcani, la ex Jugoslavia, la terra che negli ultimi dieci anni ha
prodotto tante guerre, terrorismo, traffico d'armi e di droga da
riempire un secolo intero. Nei Balcani per la prima volta l'Italia
ritorna in guerra (Kossovo), schiera contiungenti di pace (Albania e
Bosnia). Ed ecco che interviene un altro giocatore nella partita dei
servizi segreti: "Molto del materiale raccolto dalle antenne di
Cerveteri viene passato al Ris, il nuovo servizio segreto che raggruppa
i tre vecchi Sios di forza armata e che si sta caricando del compito di
tutta la intelligence elettronica militare". Creato 4 anni fa
come "Reparto informazioni e sicurezza" dello stato maggiore Difesa, il
Ris ha avuto come primo responsabile l'ammiraglio Sergio Biraghi, oggi
consigliere militare del presidente Ciampi. Il suo successore � un
altro ufficiale di Marina, l'ammiraglio Sirio Pianigiani.
"Ci sono stati e ci sono ancora problemi fra Ris e Sismi, rivalit�,
competizione, sovrapposizione", dicono alcuni; "Mettere a lavorare
insieme gli uomini di Marina, Aeronautica ed Esercito � ancora una
fatica burocratica immane, ma soprattutto un'opera non guidata da una
visione politica d'insieme dell'intelligence italiana".
Alla fine questo� il succo del mini viaggio attorno alle bianche
parabole di Cerveteri: a cosa serve un "grande orecchio" se � mezzo
sordo e soprattutto mal collegato a un cervello politico incapace di
agire, reagire e decidere?
"Il problema di difendersi dalla vera Echelon, quella anglosassone, �
il problema di decidere di contrastare uno spionaggio "difensivo" che
sta diventando "offensivo" nel settore economico e contro paesi come
l'Italia che fino a ieri erano alleati. Per contrastare tutto questo la
miniEchelon italiana potrebbe servire a qualcosa? No � tutta un'altra
storia. Le aziende e il governo italiano devono proteggersi innalzando
il livello della sicurezza delle comunicazioni, come abbiamo suggerito
di fare anni fa all'Eni. I nostri sistemi di ascolto invece possono
anche essere rafforzati, ma questo deve essere fatto in un processo di
definizione degli scopi, dei motivi dell'intelligence. Di rafforzamento
di strutture che stanno deperendo ma soprattutto debbono tornare ad
essere guidate e controllate politicamente come dovrebbe essere".
Dieci anni fa il Sismi di Martini riceveva qualcosa come 350 miliardi
di lire (dell'epoca); oggi il Sismi dell'ammiraglio Battelli dovrebbe
avere una dotazione di circa 200 miliardi di lire. Di pi�: tutti gli
alti ufficiali con cui negli anni abbiamo parlato di intelligence e in
generale di Difesa e sicurezza concordano in una cosa: "� inutile
spendere di pi� per attivare mille orecchi elettronici se non
riattiveremo al pi� presto un cervello, una classe politica capace di
interagire, un sistema capace di produrre e creare politica estera e di
sicurezza". Forse � anche per questo che oggi le parabole di Cerveteri
sembrano simboli marziani di un sistema che non ha la forza di sfidare
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> ---------- Initial message -----------
>
> From : "Gianni Viola"
> To : "Jugocoord"
> Cc :
> Date : Tue, 3 Jul 2001 19:25:19 +0200
> Subject : informazioni
>
> Cari amici,
>
> vi chiedo se siete in possesso (o eventualmente se conoscete la
> maniera per venirne in possesso) dell'elenco completo delle persone
> accusate dal Tribunale Penale Internazionale dell'Aja. Mi riferisco
> cio� sia ai detenuti, sia ai "latitanti".
> Sarei inoltre interessato a conoscere in dettaglio l'elenco delle
> persone rappresentanti della comunit� internazionale, in particolare
> USA, NATO, Unione Europea e ONU, che al momento si stanno
> occupando "ufficialmente" della risoluzione dei problemi della
> regione Balcanica (ex Jugoslavia).
> Infine mi interesserebbero dati riguardanti l'inviato speciale USA
> per i Balcani, James Pradew.
>
> Vi ringrazio molto per ci� che riuscirete a fare.
>
> Gianni
>
Per quanto riguarda le inchieste in corso, possiamo segnalare il sito
(non ufficiale) del Tribunale "ad hoc" dell'Aia (TPI):
> http://www.un.org/icty/
che, in particolare, alla pagina
> http://www.un.org/icty/ind-e.htm
contiene un'elencazione di tutti i procedimenti pubblici. Non e' pero'
possibile avere un elenco completo di tutti gli indagati in quanto
il procuratore ha la facolta' di mantenere il segreto sui "latitanti",
regola questa senza precedenti, che non esiste in nessuna altra parte
del mondo e viola le prassi consuete della giurisprudenza di tutti i
paesi.
Un altro sito ricco di informazioni sul TPI, ma di taglio ulteriormente
propagandistico ed anti-jugoslavo, e' quello legato alla Fondazione
Soros, alla NED (diretta emanazione della CIA), e ad altre strutture
statunitensi e filoatlantiche:
> http://www.iwpr.net/
Facciamo notare che le veline di questo IWPR sono state regolarmente
usate in Italia da militanti "pacifisti" e pseudo giornalisti
"di sinistra", che continuano a citarle a pappagallo ed in maniera
acritica.
Per quanto riguarda le altre sue richieste, vedremo di accontentarla
se ci sara' possibile.
Cordiali saluti
(per Jugoinfo: Andrea)
---
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> From : "Gianni Viola"
> To : "Jugocoord"
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> Date : Tue, 3 Jul 2001 19:25:19 +0200
> Subject : informazioni
>
> Cari amici,
>
> vi chiedo se siete in possesso (o eventualmente se conoscete la
> maniera per venirne in possesso) dell'elenco completo delle persone
> accusate dal Tribunale Penale Internazionale dell'Aja. Mi riferisco
> cio� sia ai detenuti, sia ai "latitanti".
> Sarei inoltre interessato a conoscere in dettaglio l'elenco delle
> persone rappresentanti della comunit� internazionale, in particolare
> USA, NATO, Unione Europea e ONU, che al momento si stanno
> occupando "ufficialmente" della risoluzione dei problemi della
> regione Balcanica (ex Jugoslavia).
> Infine mi interesserebbero dati riguardanti l'inviato speciale USA
> per i Balcani, James Pradew.
>
> Vi ringrazio molto per ci� che riuscirete a fare.
>
> Gianni
>
Per quanto riguarda le inchieste in corso, possiamo segnalare il sito
(non ufficiale) del Tribunale "ad hoc" dell'Aia (TPI):
> http://www.un.org/icty/
che, in particolare, alla pagina
> http://www.un.org/icty/ind-e.htm
contiene un'elencazione di tutti i procedimenti pubblici. Non e' pero'
possibile avere un elenco completo di tutti gli indagati in quanto
il procuratore ha la facolta' di mantenere il segreto sui "latitanti",
regola questa senza precedenti, che non esiste in nessuna altra parte
del mondo e viola le prassi consuete della giurisprudenza di tutti i
paesi.
Un altro sito ricco di informazioni sul TPI, ma di taglio ulteriormente
propagandistico ed anti-jugoslavo, e' quello legato alla Fondazione
Soros, alla NED (diretta emanazione della CIA), e ad altre strutture
statunitensi e filoatlantiche:
> http://www.iwpr.net/
Facciamo notare che le veline di questo IWPR sono state regolarmente
usate in Italia da militanti "pacifisti" e pseudo giornalisti
"di sinistra", che continuano a citarle a pappagallo ed in maniera
acritica.
Per quanto riguarda le altre sue richieste, vedremo di accontentarla
se ci sara' possibile.
Cordiali saluti
(per Jugoinfo: Andrea)
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Subject: NATO's Balkans Actions Threaten Greece
Date: Tue, 3 Jul 2001 01:23:48 -0700 (PDT)
From: Rick Rozoff
http://www.ekathimerini.com/news/content.asp?id%ef%bf%bd485
KATHIMERINI
ATHENS, MONDAY, JULY 2, 2001
...EU and NATO involvement has intensified rather than
defused the Balkans crisis. It first encouraged the
fragmentation of the Yugoslav federation and then, via
NATO's military campaign, fueled Albanian nationalism,
which now threatens the integrity of the Former
Yugoslavia Republic of Macedonia.
...the growth of organized crime based on extensive
arms- and drugs-trafficking in areas controlled by
Albanian terrorist organizations also undermines
regional stability.
Commentary
Greece and the Balkan crisis
By Costas Iordanidis
The escalating crisis in the Balkans may prove more
serious for Greece than is the Turkish threat. As a
constitutional state with predictable reflexes, and
having a strategy that has been clear for many
decades, Turkey can be more easily dealt with than the
highly volatile situation on the country's
northwestern border.
The Greek government seems to be barricading itself
behind joint EU and NATO action. Via their rhetoric,
these organizations are trying to elicit compliance by
the conflicting parties, and are promising economic
aid without having so far contributed the requisite
money.
But EU and NATO involvement has intensified rather
than defused the Balkans crisis. It first encouraged
the fragmentation of the Yugoslav federation and then,
via NATO's military campaign, fueled Albanian
nationalism, which now threatens the integrity of the
Former Yugoslav Republic of Macedonia. The most
alarming fact is that the most powerful Western
countries, under the leadership of former US president
Bill Clinton, have violated all sense of international
legality. NATO's campaign against Serbia was conducted
without a previous order by the UN Security Council,
and it concerned a domestic situation similar to the
one plaguing Turkey for over 20 years.
Slobodan Milosevic's extradition was carried out by
Serbian Prime Minister Zoran Djindjic, who was
encouraged by his Western patrons to ignore the
decision taken by Yugoslavia's Constitutional Court.
Legality in the southwestern Balkans seems to be only
of slight importance, which in itself should concern
the Greek government. But the consequences for Greece
do not stop there. The fall of communism in the region
has also given the country the advantage of expanding
its political and economic influence to the north.
There have, of course, been mistakes as Greek policy
has adapted to the new conditions, but there was a
striking mobilization at the economic level.
Instability in southeastern Europe has harmed Greek
interests. Many Greek entrepreneurs have pulled out of
Albania. Those who invested in Kosovo and Serbia have
suffered serious losses, and $300 million worth of
Greek investments in FYROM are in danger, as the
country's very future looks uncertain.
These unfavorable developments may drive Greek
entrepreneurs back home or lead them to widen their
search for new markets. In any case, the prospect of a
northern expansion of Greek influence has been
seriously undermined.
At the political level, and after numerous errors, we
have restored relations with neighboring governments.
This, however, has done little to reinforce our
feeling of security, for developments seem to be less
determined by governments and more by Albanian
extremists whose actions are fueling Slav nationalism.
Finally, the growth of organized crime based on
extensive arms- and drug-trafficking in areas
controlled by Albanian terrorist organizations also
undermines regional stability.
In terms of military power Greece is not threatened by
its neighbors, but this is of little comfort because
the threat of internal destabilization and damage to
national interests has intensified.
---
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Date: Tue, 3 Jul 2001 01:23:48 -0700 (PDT)
From: Rick Rozoff
http://www.ekathimerini.com/news/content.asp?id%ef%bf%bd485
KATHIMERINI
ATHENS, MONDAY, JULY 2, 2001
...EU and NATO involvement has intensified rather than
defused the Balkans crisis. It first encouraged the
fragmentation of the Yugoslav federation and then, via
NATO's military campaign, fueled Albanian nationalism,
which now threatens the integrity of the Former
Yugoslavia Republic of Macedonia.
...the growth of organized crime based on extensive
arms- and drugs-trafficking in areas controlled by
Albanian terrorist organizations also undermines
regional stability.
Commentary
Greece and the Balkan crisis
By Costas Iordanidis
The escalating crisis in the Balkans may prove more
serious for Greece than is the Turkish threat. As a
constitutional state with predictable reflexes, and
having a strategy that has been clear for many
decades, Turkey can be more easily dealt with than the
highly volatile situation on the country's
northwestern border.
The Greek government seems to be barricading itself
behind joint EU and NATO action. Via their rhetoric,
these organizations are trying to elicit compliance by
the conflicting parties, and are promising economic
aid without having so far contributed the requisite
money.
But EU and NATO involvement has intensified rather
than defused the Balkans crisis. It first encouraged
the fragmentation of the Yugoslav federation and then,
via NATO's military campaign, fueled Albanian
nationalism, which now threatens the integrity of the
Former Yugoslav Republic of Macedonia. The most
alarming fact is that the most powerful Western
countries, under the leadership of former US president
Bill Clinton, have violated all sense of international
legality. NATO's campaign against Serbia was conducted
without a previous order by the UN Security Council,
and it concerned a domestic situation similar to the
one plaguing Turkey for over 20 years.
Slobodan Milosevic's extradition was carried out by
Serbian Prime Minister Zoran Djindjic, who was
encouraged by his Western patrons to ignore the
decision taken by Yugoslavia's Constitutional Court.
Legality in the southwestern Balkans seems to be only
of slight importance, which in itself should concern
the Greek government. But the consequences for Greece
do not stop there. The fall of communism in the region
has also given the country the advantage of expanding
its political and economic influence to the north.
There have, of course, been mistakes as Greek policy
has adapted to the new conditions, but there was a
striking mobilization at the economic level.
Instability in southeastern Europe has harmed Greek
interests. Many Greek entrepreneurs have pulled out of
Albania. Those who invested in Kosovo and Serbia have
suffered serious losses, and $300 million worth of
Greek investments in FYROM are in danger, as the
country's very future looks uncertain.
These unfavorable developments may drive Greek
entrepreneurs back home or lead them to widen their
search for new markets. In any case, the prospect of a
northern expansion of Greek influence has been
seriously undermined.
At the political level, and after numerous errors, we
have restored relations with neighboring governments.
This, however, has done little to reinforce our
feeling of security, for developments seem to be less
determined by governments and more by Albanian
extremists whose actions are fueling Slav nationalism.
Finally, the growth of organized crime based on
extensive arms- and drug-trafficking in areas
controlled by Albanian terrorist organizations also
undermines regional stability.
In terms of military power Greece is not threatened by
its neighbors, but this is of little comfort because
the threat of internal destabilization and damage to
national interests has intensified.
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
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QUANTI "CIVILI KOSOVARI" SONO STATI TRUCIDATI
DAL "SANGUINARIO DITTATORE"?
TRECENTOQUARANTA (340)?
SETTECENTOQUARANTAMILA (740000)?
Quelli che leggerete qui sotto sono due articoli tratti dallo stesso
giornale, lo stesso giorno, la stessa ora.
> http://www.repubblica.it/online/mondo/slobodan/delponte/delponte.html
dal nostro inviato LIANA MILELLA
h. 15.00 del 2 luglio 2001
[...] Ora che Milosevic � al sicuro dietro le sbarre del carcere
di Scheveningen, finalmente Carla Del Ponte pu� svelare le
pagine segrete del diario che ha tenuto per ventidue lunghi mesi.
Lo sfoglia, pagina dopo pagina, in un sabato pomeriggio in cui
il suo ufficio, a Churchillplein, � deserto. I riflettori su
Milosevic si riaccenderanno solo tra due giorni, nell'aula "uno"
del Tribunale quando, alle 10 in punto, il giudice inglese Richard
May, uno che non parla neppure con lei per garantire un fair trial,
legger� a Milosevic il capo d'imputazione.
In quelle 54 pagine che documentano l'assassinio "pianificato,
istigato, ordinato, commesso" di 740mila kosovari, non c'�, n�
d'altronde potrebbe esserci, il racconto di quanto sia stato difficile
e rischioso portare il potentissimo Slobo all'Aja. Ma il diario
della Del Ponte, � la testimonianza mese per mese di una battaglia
politicogiudiziaria, in cui quella che in Svizzera i nemici dei tempi
di Mani pulite chiamavano "Carlina la peste", ha anche rischiato di
morire. [...]
>
http://www.repubblica.it/online/mondo/slobodan/genocidio/genocidio.html
senza firma
h 15.00 del 2 luglio 2001
[...] La posizione processuale di Milosevic si fa sempre pi� grave:
� accusato di essere responsabile della pulizia etnica in Kosovo (in
tutto 340 persone uccise), ma anche di massacri perpetrati durante
la guerra in Bosnia e Croazia. Crimini di guerra, sicuramente.
Ma probabilmente anche qualcosa di molto pi� grave: genocidio,
quel reato terribile per il quale il Tribunale penale internazionale
non ha ancora condannato nessun criminale. [...]
(segnalato da Gian)
---
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h. 15.00 del 2 luglio 2001
[...] Ora che Milosevic � al sicuro dietro le sbarre del carcere
di Scheveningen, finalmente Carla Del Ponte pu� svelare le
pagine segrete del diario che ha tenuto per ventidue lunghi mesi.
Lo sfoglia, pagina dopo pagina, in un sabato pomeriggio in cui
il suo ufficio, a Churchillplein, � deserto. I riflettori su
Milosevic si riaccenderanno solo tra due giorni, nell'aula "uno"
del Tribunale quando, alle 10 in punto, il giudice inglese Richard
May, uno che non parla neppure con lei per garantire un fair trial,
legger� a Milosevic il capo d'imputazione.
In quelle 54 pagine che documentano l'assassinio "pianificato,
istigato, ordinato, commesso" di 740mila kosovari, non c'�, n�
d'altronde potrebbe esserci, il racconto di quanto sia stato difficile
e rischioso portare il potentissimo Slobo all'Aja. Ma il diario
della Del Ponte, � la testimonianza mese per mese di una battaglia
politicogiudiziaria, in cui quella che in Svizzera i nemici dei tempi
di Mani pulite chiamavano "Carlina la peste", ha anche rischiato di
morire. [...]
>
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h 15.00 del 2 luglio 2001
[...] La posizione processuale di Milosevic si fa sempre pi� grave:
� accusato di essere responsabile della pulizia etnica in Kosovo (in
tutto 340 persone uccise), ma anche di massacri perpetrati durante
la guerra in Bosnia e Croazia. Crimini di guerra, sicuramente.
Ma probabilmente anche qualcosa di molto pi� grave: genocidio,
quel reato terribile per il quale il Tribunale penale internazionale
non ha ancora condannato nessun criminale. [...]
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Giustizia all'Aia?
di Michel Collon
(Traduz. a cura di Gilberto V. - Zastava Trieste)
Se ci si viene a dire che cio' che e' successo in Jugoslavia e' l'errore di un
solo uomo e che si dissimulano le manovre , a partire dal 1979, dei servizi
segreti tedeschi e poi americani per fare esplodere questo paese troppo
indipendente, passando sotto silenzio gli armamenti che sono statti forniti
agli avversari dei Serbi, ben prima di ciascuna di queste guerre!
Se si nascondono le frasi, discrete ma rivelatrici, con le quali Clinton e altri
dirigenti americani e della NATO hanno riconosciuto che facevano questa
guerra al servizio della globalizzazione, delle multinazionali e del controllo del
petrolio!
Se oggi si riconosce che l'opinione pubblica era stata manipolata rispetto ai
veri obbiettivi delle guerre del passato (Corea, Suez, Algeria, Vietnam,
Golfo) cosi' come sui crimini commessi dalle armate dell'Ovest, ma che sulle
guerre recenti tutto va meglio e che i mass-media dicono la verita'!
Se i capi di questi media rifiutano coraggiosamente ogni dibattito sulle
grandi menzogne recenti!
Se i dirigenti occidentali affermano, nel 1998, che l'UCK e' terrorista, nel
1999 che non lo e' affatto e nel 2001 che lo e'!
Se ci si vuol far credere che giustizia sara' fatta da un tribunale, senza base
legale, finanziata da fondi privati per nulla disinteressati (Soros, Rockfeller,
Time Warer), "tribunale" che non rispetta nessuno dei grandi principi del
diritto, a cominciare dalla presunzione di innocenza, che cambia le regole
ogni volta che gli conviene e che rifiuta di giudicare i crimini commessi nella
ex-Jugoslavia dai protetti di Washington senza parlare dei crimini della
NATO!
Se si pretende che era giusto fare la guerra uccidendo migliaia di civili per
mettere al potere in Jugoslavia un presidente "democratico" e "legalista"
mentre la deportazione di Milosevic e' stata effettuata violando le leggi di
quel Paese, la volonta' del suo Parlamento, del suo Governo e del potere
giudiziario!
Se si pretende che i criteri di decidere cio' che e' democtratico o no nel
mondo intero devono essere definiti da un presidente degli Stati Uniti, eletto
da meno di un quarto della popolazione (senza che i poveri votino), dopo che
miliardi di dollari delle multinazionali abbiano limitato il "dibattito" a due
candidati venduti e dopo che l'opinione pubblica sia stata totalmente
manipolata dai media piu' arrendevoli del mondo!
Se ci si viene a dire che un tale presidente puo' mettere al potere, armare,
finanziare, proteggere Mobutu, Sharon e Pinochet, e quasi tutti i dittatori
militari del mondo da cinquanta anni a questa parte, pretendendo inoltre di
giudicare i capi di Stato che non gli piacciono!
Se ci si dice che i dirigenti US possono assassinare i capi di stato
legalmente eletti (Allende, Lumumba, sei tentativi contro Castro e altro
ancora) e questo sfuggendo a ogni giudizio, ma che avranno domani il diritto
di rapire tutti i dirigenti del terzo mondo che resisteranno alla
globalizzazione, sicuramente dopo una demonizzazione mediatica
accuratamente orchestrata!
Allora io dico che ci prendono in giro.
Michel Collon 1 luglio 2001
------
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di Michel Collon
(Traduz. a cura di Gilberto V. - Zastava Trieste)
Se ci si viene a dire che cio' che e' successo in Jugoslavia e' l'errore di un
solo uomo e che si dissimulano le manovre , a partire dal 1979, dei servizi
segreti tedeschi e poi americani per fare esplodere questo paese troppo
indipendente, passando sotto silenzio gli armamenti che sono statti forniti
agli avversari dei Serbi, ben prima di ciascuna di queste guerre!
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dirigenti americani e della NATO hanno riconosciuto che facevano questa
guerra al servizio della globalizzazione, delle multinazionali e del controllo del
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Se si pretende che era giusto fare la guerra uccidendo migliaia di civili per
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quel Paese, la volonta' del suo Parlamento, del suo Governo e del potere
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Se si pretende che i criteri di decidere cio' che e' democtratico o no nel
mondo intero devono essere definiti da un presidente degli Stati Uniti, eletto
da meno di un quarto della popolazione (senza che i poveri votino), dopo che
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candidati venduti e dopo che l'opinione pubblica sia stata totalmente
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militari del mondo da cinquanta anni a questa parte, pretendendo inoltre di
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legalmente eletti (Allende, Lumumba, sei tentativi contro Castro e altro
ancora) e questo sfuggendo a ogni giudizio, ma che avranno domani il diritto
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MILOSEVIC: AVVOCATI, SMARRITA UNA VALIGIA DESTINATA A SLOBO
(ANSA) - L'AJA, 2 LUG - Una delle due valigie che gli avvocati Zdenko
Tomanovic e Dragan Krgovic intendevano portare in carcere a Slobodan
Milosevic e' andata smarrita durante il viaggio da Belgrado ad
Amsterdam: all'arrivo, stamane, i due legali sono rimasti bloccati per
un'ora e mezzo all'aeroporto di Schipol perche' uno dei bagagli non si
trovava. ''La valigia con gli effetti personali di Milosevic - ha detto
Tomanovic - e' stata smarrita. Ne ha bisogno perche' c'erano cose che
gli servono domani per la sua apparizione davanti al Tribunale''.
L'altro bagaglio, arrivato regolarmente, contiene invece libri ed altri
oggetti richiesti dall'ex presidente. I due difensori hanno in
programma un incontro con Milosevic nel pomeriggio per preparare la
linea di difesa e per discutere la composizione del team legale.
(ANSA). MY
02/07/2001 14:10
(secondo Radio Popolare, ascoltata la sera del 2/7, UN'ALTRA COLPA
DI MILOSEVIC sarebbe quella di essersi scelto due avvocati incapaci ed
inesperti, e il dato sarebbe confermato dal fatto che sono riusciti
perfino a perdere una valigia all'aeroporto. G.E.)
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MILOSEVIC: AVVOCATI, SMARRITA UNA VALIGIA DESTINATA A SLOBO
(ANSA) - L'AJA, 2 LUG - Una delle due valigie che gli avvocati Zdenko
Tomanovic e Dragan Krgovic intendevano portare in carcere a Slobodan
Milosevic e' andata smarrita durante il viaggio da Belgrado ad
Amsterdam: all'arrivo, stamane, i due legali sono rimasti bloccati per
un'ora e mezzo all'aeroporto di Schipol perche' uno dei bagagli non si
trovava. ''La valigia con gli effetti personali di Milosevic - ha detto
Tomanovic - e' stata smarrita. Ne ha bisogno perche' c'erano cose che
gli servono domani per la sua apparizione davanti al Tribunale''.
L'altro bagaglio, arrivato regolarmente, contiene invece libri ed altri
oggetti richiesti dall'ex presidente. I due difensori hanno in
programma un incontro con Milosevic nel pomeriggio per preparare la
linea di difesa e per discutere la composizione del team legale.
(ANSA). MY
02/07/2001 14:10
(secondo Radio Popolare, ascoltata la sera del 2/7, UN'ALTRA COLPA
DI MILOSEVIC sarebbe quella di essersi scelto due avvocati incapaci ed
inesperti, e il dato sarebbe confermato dal fatto che sono riusciti
perfino a perdere una valigia all'aeroporto. G.E.)
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MILOSEVIC: LE FRASI PIU' SIGNIFICATIVE DELL'UDIENZA
(ANSA) - L'AJA, 3 LUG - Queste le frasi piu' significative scambiate
oggi dall'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e dal presidente
del Tpi Richard May durante l'udienza preliminare davanti al tribunale
dell'Aja.
GIUDICE: ''Signor Milosevic, naturalmente lei ha il diritto di
difendersi da solo. Tuttavia, dovrebbe riflettere bene prima di
decidere di non nominare un difensore. Desidera disporre di piu' tempo
per riconsiderare la sua decisione?''.
MILOSEVIC (in inglese) : ''Considero questo tribunale falso, cosi' come
le accuse a mio carico. Questo tribunale e' illegale in quanto non e'
stato designato dall'Assemblea generale della Nazioni Unite, quindi non
ho alcuna necessita' di nominare un avvocato di fronte ad un organo
illegale''.
GIUDICE: ''Desidera che le leggiamo l'atto d'accusa o no?''
MILOSEVIC (in inglese): ''E' un problema vostro''.
GIUDICE: ''La sua risposta sara' interpretata dalla Corte come una
rinuncia al suo diritto di ascoltare l'atto d'accusa''. ''Desidera
presentare oggi stesso una dichiarazione di innocenza o colpevolezza,
oppure chiede un aggiornamento per riflettere ulteriormente?''.
MILOSEVIC (in serbo): ''Questo processo e' fatto per produrre false
giustificazioni per i crimini di guerra della Nato in Jugoslavia...''.
GIUDICE (interrompendolo con fermezza): ''Le ho fatto una domanda:
desidera fare una dichiarazione oggi stesso oppure chiede un
aggiornamento per riflettere ulteriormente?''
MILOSEVIC (in serbo): ''Ho risposto alla sua domanda. Inoltre, questo
cosiddetto tribunale...''.
GIUDICE: ''Le regole stipulano che se un accusato rinuncia a presentare
una dichiarazione, il tribunale lo fara' per suo conto. Signor
Milosevic, consideriamo la sua riposta come una rinuncia a presentare
una dichiarazione, quindi noi presentermo una dichiarazione di non
colpevolezza a nome suo per ciascun capo d'imputazione''.
MILOSEVIC (in serbo): ''Come ho gia' detto, l'obiettivo di questo
tribunale e' quello di giustificare i crimini commessi in Jugoslavia.
Questo tribunale e' un tribunale falso, illegittimo...''.
GIUDICE: ''Signor Milosevic, questo non e' il momento dei discorsi.
Come le ho gia' spiegato, avra' modo in futuro di difendersi. La seduta
e' aggiornata''. (ANSA) COR-PZ
03/07/2001 17:05
MILOSEVIC: GIUDICE GLI HA TAGLIATO L'AUDIO
(ANSA) - L'AJA, 3 LUG - Il giudice Richard May non ha rinunciato oggi
ad una delle prerogative della sua posizione: 'tagliare' l'audio dal
microfono dell'imputato Slobodan Milosevic quando si lanciava in
proclami contro il Tribunale. Nel corso dell'udienza preliminare,
durata in tutto poco piu' di 10 minuti, il presidente della Corte ha
interrotto 'Slobo' almeno in un paio di occasioni, impedendogli di
portare a termine la frase. ''E' gia' successo in passato: il giudice
che presiede ha un bottone che gli permette di togliere l'audio: fa
parte dei poteri che puo' legittimamente esercitare'', hanno spiegato i
portavoce del Tpi. May non si e' fatto pregare: dopo aver avvertito
Milosevic che avrebbe strettamente seguito le procedure, e' passato
all'azione di fronte ai tentativi di 'Slobo' di lanciarsi in proclami
contro il tribunale. Lo ha 'silenziato' una prima volta quando 'Slobo'
gli si e' rivolto con il tono di chi voleva cominciare un comizio.
Pochi minuti piu' tardi il bis, mentre Milosevic stava qualificando il
Tribunale come ''falso ed illegittimo''.''Non e' questa - ha detto
seccamente il giudice - la sede per i discorsi: avra' altre occasioni
in cui farli''. (ANSA). MY
03/07/2001 15:10
MILOSEVIC: CANDIDATO CUBANO A NOBEL NEGA LEGITTIMITA' TPI
(ANSA) - MADRID, 03 LUG - ''Quando si parla del Tribunale Penale
Internazionale dell'Aja esiste un solo commento possibile: non
esiste''. Ad affermarlo e' Rosendo Canto Hernandez, ex diplomatico
cubano, ex candidato al Premio Nobel per la pace e docente di storia
delle dottrine politiche in Spagna. ''Il Tribunale dell'Aja esiste dal
1926, essendo stato creato dall'allora Societa' delle Nazioni, e non ha
mai avuto una corte penale fino al 1996, ma questa corte, che ora
pretende processare (l'ex presidente jugoslavo) Slobodan Milosevic, non
e' stata istituita ne' dall'Assemblea Generale ne' dal Consiglio di
Sicurezza delle Nazione Unite'', sottolinea Canto Hernandez,
riprendendo quanto affermato oggi dallo stesso imputato nell'udienza
preliminare. Secondo l'ex diplomatico cubano, noto per essere riuscito
a liberare centinaia di prigionieri politici del regime cubano con una
mediazione personale presso Fidel Castro, ''solo cinque paesi hanno
manifestato il loro accordo al progetto: Usa, Australia, Zambia,
Svizzera e Francia''. ''Questo ovviamente compromette la legalita' del
processo a Milosevic e costituisce una violazione delle costituzioni
della maggior parte delle nazioni europee'', sottolinea Canto
Hernandez. ''Se il Tpi esistesse - aggiunge - un'eventuale sentenza
sarebbe valida automaticamente in tutti gli stati membri dell'Onu, ma
il fatto e' che non e' cosi' ''. Per il giurista cubano ''possiamo
prevedere che il Tpi, nella sua piena legittimita', entrera' in vigore
intorno al 2004-2005, e potra' effetivamente infliggere sentenze per
genocidio, torture e violazioni dei diritti umani'' ma per ora ''agire
illegalmente serve solo a favorire la difesa dei criminali e a creare
un pericoloso precedente''. FD
03/07/2001 18:47
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(ANSA) - L'AJA, 3 LUG - Queste le frasi piu' significative scambiate
oggi dall'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e dal presidente
del Tpi Richard May durante l'udienza preliminare davanti al tribunale
dell'Aja.
GIUDICE: ''Signor Milosevic, naturalmente lei ha il diritto di
difendersi da solo. Tuttavia, dovrebbe riflettere bene prima di
decidere di non nominare un difensore. Desidera disporre di piu' tempo
per riconsiderare la sua decisione?''.
MILOSEVIC (in inglese) : ''Considero questo tribunale falso, cosi' come
le accuse a mio carico. Questo tribunale e' illegale in quanto non e'
stato designato dall'Assemblea generale della Nazioni Unite, quindi non
ho alcuna necessita' di nominare un avvocato di fronte ad un organo
illegale''.
GIUDICE: ''Desidera che le leggiamo l'atto d'accusa o no?''
MILOSEVIC (in inglese): ''E' un problema vostro''.
GIUDICE: ''La sua risposta sara' interpretata dalla Corte come una
rinuncia al suo diritto di ascoltare l'atto d'accusa''. ''Desidera
presentare oggi stesso una dichiarazione di innocenza o colpevolezza,
oppure chiede un aggiornamento per riflettere ulteriormente?''.
MILOSEVIC (in serbo): ''Questo processo e' fatto per produrre false
giustificazioni per i crimini di guerra della Nato in Jugoslavia...''.
GIUDICE (interrompendolo con fermezza): ''Le ho fatto una domanda:
desidera fare una dichiarazione oggi stesso oppure chiede un
aggiornamento per riflettere ulteriormente?''
MILOSEVIC (in serbo): ''Ho risposto alla sua domanda. Inoltre, questo
cosiddetto tribunale...''.
GIUDICE: ''Le regole stipulano che se un accusato rinuncia a presentare
una dichiarazione, il tribunale lo fara' per suo conto. Signor
Milosevic, consideriamo la sua riposta come una rinuncia a presentare
una dichiarazione, quindi noi presentermo una dichiarazione di non
colpevolezza a nome suo per ciascun capo d'imputazione''.
MILOSEVIC (in serbo): ''Come ho gia' detto, l'obiettivo di questo
tribunale e' quello di giustificare i crimini commessi in Jugoslavia.
Questo tribunale e' un tribunale falso, illegittimo...''.
GIUDICE: ''Signor Milosevic, questo non e' il momento dei discorsi.
Come le ho gia' spiegato, avra' modo in futuro di difendersi. La seduta
e' aggiornata''. (ANSA) COR-PZ
03/07/2001 17:05
MILOSEVIC: GIUDICE GLI HA TAGLIATO L'AUDIO
(ANSA) - L'AJA, 3 LUG - Il giudice Richard May non ha rinunciato oggi
ad una delle prerogative della sua posizione: 'tagliare' l'audio dal
microfono dell'imputato Slobodan Milosevic quando si lanciava in
proclami contro il Tribunale. Nel corso dell'udienza preliminare,
durata in tutto poco piu' di 10 minuti, il presidente della Corte ha
interrotto 'Slobo' almeno in un paio di occasioni, impedendogli di
portare a termine la frase. ''E' gia' successo in passato: il giudice
che presiede ha un bottone che gli permette di togliere l'audio: fa
parte dei poteri che puo' legittimamente esercitare'', hanno spiegato i
portavoce del Tpi. May non si e' fatto pregare: dopo aver avvertito
Milosevic che avrebbe strettamente seguito le procedure, e' passato
all'azione di fronte ai tentativi di 'Slobo' di lanciarsi in proclami
contro il tribunale. Lo ha 'silenziato' una prima volta quando 'Slobo'
gli si e' rivolto con il tono di chi voleva cominciare un comizio.
Pochi minuti piu' tardi il bis, mentre Milosevic stava qualificando il
Tribunale come ''falso ed illegittimo''.''Non e' questa - ha detto
seccamente il giudice - la sede per i discorsi: avra' altre occasioni
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03/07/2001 15:10
MILOSEVIC: CANDIDATO CUBANO A NOBEL NEGA LEGITTIMITA' TPI
(ANSA) - MADRID, 03 LUG - ''Quando si parla del Tribunale Penale
Internazionale dell'Aja esiste un solo commento possibile: non
esiste''. Ad affermarlo e' Rosendo Canto Hernandez, ex diplomatico
cubano, ex candidato al Premio Nobel per la pace e docente di storia
delle dottrine politiche in Spagna. ''Il Tribunale dell'Aja esiste dal
1926, essendo stato creato dall'allora Societa' delle Nazioni, e non ha
mai avuto una corte penale fino al 1996, ma questa corte, che ora
pretende processare (l'ex presidente jugoslavo) Slobodan Milosevic, non
e' stata istituita ne' dall'Assemblea Generale ne' dal Consiglio di
Sicurezza delle Nazione Unite'', sottolinea Canto Hernandez,
riprendendo quanto affermato oggi dallo stesso imputato nell'udienza
preliminare. Secondo l'ex diplomatico cubano, noto per essere riuscito
a liberare centinaia di prigionieri politici del regime cubano con una
mediazione personale presso Fidel Castro, ''solo cinque paesi hanno
manifestato il loro accordo al progetto: Usa, Australia, Zambia,
Svizzera e Francia''. ''Questo ovviamente compromette la legalita' del
processo a Milosevic e costituisce una violazione delle costituzioni
della maggior parte delle nazioni europee'', sottolinea Canto
Hernandez. ''Se il Tpi esistesse - aggiunge - un'eventuale sentenza
sarebbe valida automaticamente in tutti gli stati membri dell'Onu, ma
il fatto e' che non e' cosi' ''. Per il giurista cubano ''possiamo
prevedere che il Tpi, nella sua piena legittimita', entrera' in vigore
intorno al 2004-2005, e potra' effetivamente infliggere sentenze per
genocidio, torture e violazioni dei diritti umani'' ma per ora ''agire
illegalmente serve solo a favorire la difesa dei criminali e a creare
un pericoloso precedente''. FD
03/07/2001 18:47
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(a cura di Z. Nedanovska)
---
1.FONTE: FrVesti.
2.TITOLO: Milan Martic non � arrestato.
3.INDICE:///
4.SITO INTERNET: http://www.frvesti.com/
vest.asp?t1149&s=dnevnik.gif&e5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6. DATA: 02.07.2001.
L�ex presidente della Repubblica Srpska Krajina,
Milan Martic, non � stato arrestato, non si trova
nella base della KFOR a Tuzla e non aspetta
l�estradizione all�Aia, rende noto il giornale
"FrVesti" da fonti affidabili.
"Non hanno provato ad arrestare Martic. In tutto
questo tempo, da quando � stato arrestato Milosevic,
lui si trova con la sua famiglia, sperando che
l�arresto non accadr�. Non sono stati arrestati
neanche Milan Mrksic e "il membro del gruppo di
Prijedor", Dusan Knezevic.
Nell�euforia dopo l�arresto di Milosevic qualcuno
voleva provocare il panico fra la gente di Krajina,
rilanciando la notizia dell�arresto di queste tre
persone - dice per "FrVesti" la fonte affidabile.
1. FONTE: B 92-Vesti.
2. TITOLO: La ripresa delle trattative a Skopje.
3. INDICE: ///
4.SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6.DATA: 03.07.2001.- Le Notizie per 02.07.2001.
I leaders dei partiti fondamentali in Macedonia
ieri sera hanno ripreso il dialogo politico sotto
gli auspici del presidente macedone, Boris Trajkovski
- rende noto l�inviato di Radio B 92. Negli ultimi
dieci giorni questo � il loro primo incontro, da quando
le trattative si sono interrotte a causa delle azioni
delle forze di sicurezza nel villaggio Aracinovo. Il
presidente macedone chieder� a Georgievski e Crvenkovski
da una parte, e Dzafarija e Imerija dall�altra parte,
di dichiararsi sulla presa di posizione dell�esperto
francese Robert Badinter, secondo cui la Macedonia non
deve essere un paese binazionale. Lui � del parere che
la soluzione del problema macedone si trovi nel ruolo
pi� importante delle autorit� locali. Cos� si risolverebbe
anche l�uso della lingua albanese nel paese. La
coalizione VMRO, DPMNE e SDSM ha dichiarato che la
proposta di Budinter � accettabile, mentre la parte
albanese si � dichiarata insoddisfatta.
1. FONTE: B 92-Vesti.
2.TITOLO: Dinkic: Riceveremo 4 miliardi di dollari.-
3.INDICE:///
4. SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6. DATA: 03.07.2001- Le notizie per 02.07.2001.
Il governatore della Banca Nazionale, Mladjan Dinkic,
ha dichiarato che la comunit� internazionale ha versato
la prima parte dell�indennit� di guerra. Secondo le sue
parole, nei prossimi tre anni alla RFJ dovrebbero essere
pagati 4 miliardi di dollari che corrispondono
all�indennit� di guerra che la Jugoslavia ha sopportato
durante i bombardimenti della Nato.
In un certo modo si tratterebbe del tentativo dell�Occidente
per redimersi per quello che ha fatto alla Jugoslavia.
L�Occidente in questo modo vuole compensare l�indennit�
di guerra - ha concluso Mladjan Dinkic.
1.FONTE: B 92-Vesti.
2.TITOLO: I difensori chiederanno l�esclusione dei
giudici dei paesi della NATO.
3.INDICE:///
4.SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6.DATA: 03.07.2001. Le Notizie per 02.07.2001.
Gli avvocati di S. Milosevic Zdenko Tomanovic e
Dragan Krgovic sono partiti ieri per l�Aja per
cominciare a preparare la sua difesa. Questo sar� il
primo incontro di Milosevic con i suoi difensori alla
vigilia del pronunciarsi sull�atto di accusa che lo
incolpa di crimini di guerra contro l�umanit� commessi
in Kosovo. Il giornale britannico "Daily Telegraph"
annuncia che i difensori di Milosevic chiederanno
l�esclusione dei giudici dai paesi della NATO.
Mirjana Markovic, sua moglie, nonostante il fatto che
si trova sulla lista delle persone alle quali � proibito
l�ingresso nell�Unione Europea, ha chiesto il visto olandese.
1.FONTE: B 92-Vesti.
2. TITOLO: Gli estremisti albanesi hanno proclamato
il territorio indipendente nella regione di Tetovo.
3.INDICE:///
4. SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6. DATA: 03.07.2001.- Notizie del 02.07.2001.
Gli Albanesi armati hanno proclamato i villaggi nella
regione diTetovo come loro territorio indipendente.
Hanno anche ordinato a tutti i Macedoni di abbandonare
quei luoghi - rende noto l�agenzia"Srna". Gli Albanesi
hanno occupato nella regione di Tetovo 24 villaggi, dei
quali 15 sono trasformati in basi militari. Da l�
attaccano le forze macedoni. La polizia macedone non pu�
entrare in quei villaggi. Le attivit� militari sono
riprese nella regione di Kumanovo vicino al confine
macedone-jugoslavo nella direzione del Kosovo,
dove sono stati feriti 3 soldati macedoni e 3 civili.
Dren Korabi, il portavoce dell�ONA, ha dichiarato che
gli appartenenti dell�ONA hanno intenzione di continuare
ad occupare il territorio macedone.
1.FONTE: FrVesti.
2.TITOLO: Gotovina dietro le sbarre?
3.INDICE: Insieme all�arrresto di Norac, in Croazia
si aspetta l�arresto di altri generali.
4.SITO INTERNET: http://www.frvesti.com/
vest.asp?t1127&s�lkan.gif&e5.NUMERO DI PAGINE: 1.
6.DATA: 02.07.2001.
Davanti al Tribunale di Fiume (Rijeka) � stato fissato il
processo al generale in pensione dell�esercito croato
Mirko Norac e agli altri appartenenti "del gruppo di Gospic"
accusati per la liquidazione di Serbi alla fine del 1991
e all�inizio del 1992. La fonte del "FrVesti" afferma
che la Giustizia croata non avr� piet� nei confronti di
Norac e degli altri "perch� il processo si svolger� sotto
gli occhi del Tribunale dell�Aia."
Il Tribunale a Fiume, secondo la raccomandazione del
Tribunale dell�Aia, spiccher� il mandato di cattura per
due generali croati. Uno di loro sar� il generale Ante
Gotovina, responsabile per i crimini di guerra commessi
a Gospic - � convinta la fonte affidabile di questo giornale.
---
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1.FONTE: FrVesti.
2.TITOLO: Milan Martic non � arrestato.
3.INDICE:///
4.SITO INTERNET: http://www.frvesti.com/
vest.asp?t1149&s=dnevnik.gif&e5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6. DATA: 02.07.2001.
L�ex presidente della Repubblica Srpska Krajina,
Milan Martic, non � stato arrestato, non si trova
nella base della KFOR a Tuzla e non aspetta
l�estradizione all�Aia, rende noto il giornale
"FrVesti" da fonti affidabili.
"Non hanno provato ad arrestare Martic. In tutto
questo tempo, da quando � stato arrestato Milosevic,
lui si trova con la sua famiglia, sperando che
l�arresto non accadr�. Non sono stati arrestati
neanche Milan Mrksic e "il membro del gruppo di
Prijedor", Dusan Knezevic.
Nell�euforia dopo l�arresto di Milosevic qualcuno
voleva provocare il panico fra la gente di Krajina,
rilanciando la notizia dell�arresto di queste tre
persone - dice per "FrVesti" la fonte affidabile.
1. FONTE: B 92-Vesti.
2. TITOLO: La ripresa delle trattative a Skopje.
3. INDICE: ///
4.SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6.DATA: 03.07.2001.- Le Notizie per 02.07.2001.
I leaders dei partiti fondamentali in Macedonia
ieri sera hanno ripreso il dialogo politico sotto
gli auspici del presidente macedone, Boris Trajkovski
- rende noto l�inviato di Radio B 92. Negli ultimi
dieci giorni questo � il loro primo incontro, da quando
le trattative si sono interrotte a causa delle azioni
delle forze di sicurezza nel villaggio Aracinovo. Il
presidente macedone chieder� a Georgievski e Crvenkovski
da una parte, e Dzafarija e Imerija dall�altra parte,
di dichiararsi sulla presa di posizione dell�esperto
francese Robert Badinter, secondo cui la Macedonia non
deve essere un paese binazionale. Lui � del parere che
la soluzione del problema macedone si trovi nel ruolo
pi� importante delle autorit� locali. Cos� si risolverebbe
anche l�uso della lingua albanese nel paese. La
coalizione VMRO, DPMNE e SDSM ha dichiarato che la
proposta di Budinter � accettabile, mentre la parte
albanese si � dichiarata insoddisfatta.
1. FONTE: B 92-Vesti.
2.TITOLO: Dinkic: Riceveremo 4 miliardi di dollari.-
3.INDICE:///
4. SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6. DATA: 03.07.2001- Le notizie per 02.07.2001.
Il governatore della Banca Nazionale, Mladjan Dinkic,
ha dichiarato che la comunit� internazionale ha versato
la prima parte dell�indennit� di guerra. Secondo le sue
parole, nei prossimi tre anni alla RFJ dovrebbero essere
pagati 4 miliardi di dollari che corrispondono
all�indennit� di guerra che la Jugoslavia ha sopportato
durante i bombardimenti della Nato.
In un certo modo si tratterebbe del tentativo dell�Occidente
per redimersi per quello che ha fatto alla Jugoslavia.
L�Occidente in questo modo vuole compensare l�indennit�
di guerra - ha concluso Mladjan Dinkic.
1.FONTE: B 92-Vesti.
2.TITOLO: I difensori chiederanno l�esclusione dei
giudici dei paesi della NATO.
3.INDICE:///
4.SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6.DATA: 03.07.2001. Le Notizie per 02.07.2001.
Gli avvocati di S. Milosevic Zdenko Tomanovic e
Dragan Krgovic sono partiti ieri per l�Aja per
cominciare a preparare la sua difesa. Questo sar� il
primo incontro di Milosevic con i suoi difensori alla
vigilia del pronunciarsi sull�atto di accusa che lo
incolpa di crimini di guerra contro l�umanit� commessi
in Kosovo. Il giornale britannico "Daily Telegraph"
annuncia che i difensori di Milosevic chiederanno
l�esclusione dei giudici dai paesi della NATO.
Mirjana Markovic, sua moglie, nonostante il fatto che
si trova sulla lista delle persone alle quali � proibito
l�ingresso nell�Unione Europea, ha chiesto il visto olandese.
1.FONTE: B 92-Vesti.
2. TITOLO: Gli estremisti albanesi hanno proclamato
il territorio indipendente nella regione di Tetovo.
3.INDICE:///
4. SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5. NUMERO DI PAGINE: 1.
6. DATA: 03.07.2001.- Notizie del 02.07.2001.
Gli Albanesi armati hanno proclamato i villaggi nella
regione diTetovo come loro territorio indipendente.
Hanno anche ordinato a tutti i Macedoni di abbandonare
quei luoghi - rende noto l�agenzia"Srna". Gli Albanesi
hanno occupato nella regione di Tetovo 24 villaggi, dei
quali 15 sono trasformati in basi militari. Da l�
attaccano le forze macedoni. La polizia macedone non pu�
entrare in quei villaggi. Le attivit� militari sono
riprese nella regione di Kumanovo vicino al confine
macedone-jugoslavo nella direzione del Kosovo,
dove sono stati feriti 3 soldati macedoni e 3 civili.
Dren Korabi, il portavoce dell�ONA, ha dichiarato che
gli appartenenti dell�ONA hanno intenzione di continuare
ad occupare il territorio macedone.
1.FONTE: FrVesti.
2.TITOLO: Gotovina dietro le sbarre?
3.INDICE: Insieme all�arrresto di Norac, in Croazia
si aspetta l�arresto di altri generali.
4.SITO INTERNET: http://www.frvesti.com/
vest.asp?t1127&s�lkan.gif&e5.NUMERO DI PAGINE: 1.
6.DATA: 02.07.2001.
Davanti al Tribunale di Fiume (Rijeka) � stato fissato il
processo al generale in pensione dell�esercito croato
Mirko Norac e agli altri appartenenti "del gruppo di Gospic"
accusati per la liquidazione di Serbi alla fine del 1991
e all�inizio del 1992. La fonte del "FrVesti" afferma
che la Giustizia croata non avr� piet� nei confronti di
Norac e degli altri "perch� il processo si svolger� sotto
gli occhi del Tribunale dell�Aia."
Il Tribunale a Fiume, secondo la raccomandazione del
Tribunale dell�Aia, spiccher� il mandato di cattura per
due generali croati. Uno di loro sar� il generale Ante
Gotovina, responsabile per i crimini di guerra commessi
a Gospic - � convinta la fonte affidabile di questo giornale.
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----- Original Message -----
From: Michel Collon
Sent: Monday, July 02, 2001 1:59 PM
Subject: Justice in The Hague ? (French)
Dear friends,
Please find here the French version of a short text (3200 signs) I
wrote about the deportation of Milosevic. Those who have the
possibility to translate it, please let me know.
Translations will be sent as soon as possible.
-- Michel Collon - Belgium
(Fair use only)
Justice � La Haye ?
Michel Collon
Si on nous dit que tout ce qui est arriv� en Yougoslavie est la faute
d'un seul homme et qu'on dissimule les manoeuvres, � partir de 1979,
des services secrets allemands puis US pour faire �clater ce pays trop
ind�pendant, passant sous silence les armements qu'ils ont fournis aux
adversaires des Serbes, longtemps avant chacune de ces guerres !
Si on cache les phrases, discr�tes mais r�v�latrices, par
lesquelles Clinton et d'autres dirigeants US et OTAN ont reconnu eux-
m�mes qu'ils faisaient cette guerre au service de la globalisation, des
multinationales et du contr�le des routes du p�trole !
Si on reconna�t aujourd'hui que l'opinion avait �t� manipul�e quant
aux vrais mobiles des guerres du pass� (Cor�e, Suez, Alg�rie, Vietnam,
Golfe !) de m�me que sur les crimes qu'y commettaient les arm�es de
l'Ouest, mais que sur les guerres r�centes, tout va mieux, les m�dias
ont dit la v�rit� !
Si les chefs de file des dits m�dias refusent courageusement tout
d�bat sur les grands m�diamensonges r�cents !
Si les dirigeants occidentaux affirment, en 98, que l'UCK est
terroriste, en 99, qu'elle ne l'est nullement et, en 2001, qu'elle
l'est bel et bien !
Si on veut nous faire croire que justice sera rendue par un
tribunal, sans base l�gale, financ� par des fonds priv�s nullement
d�sint�ress�s (Soros, Rockefeller, Time Warner !), "tribunal" qui ne
respecte aucun des grands principes du droit, � commencer par la
pr�somption d'innocence, qui change les r�gles chaque fois que �a lui
convient et qui refuse de juger les crimes commis en ex-Yougoslavie par
les prot�g�s de Washington, sans parler des crimes de l'Otan !
Si on pr�tend qu'il �tait juste de faire la guerre en tuant des
milliers de civils pour mettre au pouvoir en Yougoslavie un
pr�sident "d�mocrate" et "l�galiste" alors que la d�portation de
Milosevic a �t� effectu�e en violant les lois de ce pays, la volont� de
son parlement, de son gouvernement et du pouvoir judiciaire !
Si on pr�tend que les crit�res de ce qui est d�mocratique ou pas
dans le monde doivent �tre fix�s par un pr�sident des Etats-Unis, �lu
par moins d'un quart de la population (sans que les pauvres votent),
apr�s que des milliards de dollars des multinationales aient limit�
le "d�bat" � deux candidats vendus et apr�s que l'opinion ait �t�
totalement manipul�e par les m�dias les plus ab�tissants du monde !
Si on nous dit qu'un tel pr�sident peut mettre au pouvoir, armer,
financer, prot�ger Mobutu, Sharon et Pinochet, et quasi toutes les
dictatures militaires du monde depuis cinquante ans, tout en pr�tendant
juger les chefs d'Etat qui lui d�plaisent !
Si on nous dit que les dirigeants US peuvent assassiner des chefs
d'Etat l�galement �lus - Allende, Lumumba, six tentatives contre
Castro, et bien d'autres encore ! - et cela en �chappant � tout
jugement, mais qu'ils auront le droit demain de kidnapper tout
dirigeant du tiers monde qui r�sisterait � la globalisation, bien s�r
apr�s une diabolisation m�diatique savamment orchestr�e !
Alors je dis qu'on se moque de nous.
Michel Collon
1er juillet 2001
Citations et sources disponibles dans le livre Monopoly - L'Otan � la
conqu�te du monde (en diverses langues) voir site www.lai-aiborg/balkans
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
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opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
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From: Michel Collon
Sent: Monday, July 02, 2001 1:59 PM
Subject: Justice in The Hague ? (French)
Dear friends,
Please find here the French version of a short text (3200 signs) I
wrote about the deportation of Milosevic. Those who have the
possibility to translate it, please let me know.
Translations will be sent as soon as possible.
-- Michel Collon - Belgium
(Fair use only)
Justice � La Haye ?
Michel Collon
Si on nous dit que tout ce qui est arriv� en Yougoslavie est la faute
d'un seul homme et qu'on dissimule les manoeuvres, � partir de 1979,
des services secrets allemands puis US pour faire �clater ce pays trop
ind�pendant, passant sous silence les armements qu'ils ont fournis aux
adversaires des Serbes, longtemps avant chacune de ces guerres !
Si on cache les phrases, discr�tes mais r�v�latrices, par
lesquelles Clinton et d'autres dirigeants US et OTAN ont reconnu eux-
m�mes qu'ils faisaient cette guerre au service de la globalisation, des
multinationales et du contr�le des routes du p�trole !
Si on reconna�t aujourd'hui que l'opinion avait �t� manipul�e quant
aux vrais mobiles des guerres du pass� (Cor�e, Suez, Alg�rie, Vietnam,
Golfe !) de m�me que sur les crimes qu'y commettaient les arm�es de
l'Ouest, mais que sur les guerres r�centes, tout va mieux, les m�dias
ont dit la v�rit� !
Si les chefs de file des dits m�dias refusent courageusement tout
d�bat sur les grands m�diamensonges r�cents !
Si les dirigeants occidentaux affirment, en 98, que l'UCK est
terroriste, en 99, qu'elle ne l'est nullement et, en 2001, qu'elle
l'est bel et bien !
Si on veut nous faire croire que justice sera rendue par un
tribunal, sans base l�gale, financ� par des fonds priv�s nullement
d�sint�ress�s (Soros, Rockefeller, Time Warner !), "tribunal" qui ne
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Alors je dis qu'on se moque de nous.
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NAZISTI PANALBANESI FILO-NATO AMMAZZANO DUE GIOVANI ROM
HANDICAPPATI. DI CHI E' LA COLPA?
Di Milosevic, naturalmente.
Se non ci credete andate a leggere il dispaccio dell'Ansa:
>
http://wwwext.ansa.it/balcani/fattidelgiorno/20010702110265839/200107021
10265839.shtml
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TI SEI FATTO ARRESTARE? E' COLPA TUA!
MILOSEVIC: ESTRADIZIONE POSSIBILE PER NORMA DA LUI VOLUTA
(ANSA-AFP) - BELGRADO, 30 GIU - La base giuridica della consegna
dell'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic al Tribunale penale
internazionale dell'Aja (Tpi) e' stato, ironia della sorte, un articolo
della Costituzione serba da lui stesso voluto, secondo il giurista
Vojvin Dimitrijevic. L'articolo - introdotto da Milosevic nel 1990,
quando era presidente della Serbia, componente della Federazione
jugoslava di allora, formata da sei Repubbliche - prevede in effetti
che la Serbia possa respingere decisioni federali giudicate
pregiudizievoli per i suoi interessi. Secondo Dimitrijevic, tale norma
ha permesso ai riformisti della Dos, la coalizione al potere in Serbia,
di aggirare la decisione di giovedi' scorso della Corte costituzionale
federale, che bloccava l'applicazione del decreto legge sulla
cooperazione con il Tpi emesso sabato dal governo serbo, che apriva la
strada all'estradizione di Milosevic. (ANSA-AFP). DIG
30/06/2001 02:38
(peccato che la decisione non sia stata presa dal governo serbo, ma
solamente dei ministri appartenenti al partito della NATO)
---
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quando era presidente della Serbia, componente della Federazione
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pregiudizievoli per i suoi interessi. Secondo Dimitrijevic, tale norma
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federale, che bloccava l'applicazione del decreto legge sulla
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