Informazione

(2/2 - fine)


DANNI DI GUERRA

Il FMI ha reso noto nella sua relazione che i danni causati dai
bombardamenti NATO sono dell'ordine di 40 miliardi di dollari.
( 24 ) Questa rappresentazione non tiene in debito conto delle
perdite nel PIL della Yugoslavia, risultanti da anni di sanzioni
economiche, non tiene conto delle perdite umane e delle mutilazioni,
non della sofferenza inflitta ad una intera popolazione, non
delle radiazioni tossiche dovute all'Uranio impoverito e nemmeno
delle devastazioni ambientali ampiamente documentate da fonti
Yugoslave ed internazionali. ( 25 )

Ironicamente, questo studio sui danni di guerra � stato coordinato
dai membri del G-17 Mladjan Dinkic e Miroslav Labus, che ora
detengono posizioni chiave nel governo della DOS.

Dal momento della sua nomina al ruolo di Governatore della
Banca Centrale, Dinkic non ha detto una parola intorno ai "danni
di guerra" nelle sue discussioni con i creditori Occidentali. ( 26 )

CONTRATTI SPECULATIVI SULLA RICOSTRUZIONE

Non � stata contemplata alcuna "compensazione" per danni di guerra
a rimettere il debito. In una crudele partita di giro, la grande
parte dei prestiti freschi--che la Yugoslavia dovesse eventualmente
avere come rimborso--dovr� essere usata per ricostruire quello che
i bombardieri hanno distrutto.

In pi�, secondo il sistema Banca Mondiale-EBRD di offerta
internazionale, questi prestiti sono nei fatti destinati a finanziare
contratti lucrativi con imprese di costruzioni dei Paesi NATO:

"I grandi vincitori sono le compagnie Occidentali di
telecomunicazioni, le imprese di costruzioni, le banche e le
societ� di navigazione che possono ricostruire i ponti sul fiume
Danubio, le centrali di energia elettrica e le raffinerie distrutte
dagli attacchi aerei della NATO. Mentre le compagnie
Europee, gi� occupate con i progetti nei Balcani, hanno il vantaggio
di operare in casa, anche le compagnie USA, come le specialiste in
infrastrutture la Brown & Root [una associata della compagnia
Halliburton Oil del Vice Presidente Dick Cheney], la AES e la General
Electric possono partecipare ad una parte del processo." ( 27 )

E cosa vogliono ottenere queste societ�? Queste vogliono
sub-appaltare a ditte locali e/o assumere ingegneri e lavoratori
a stipendi al di sotto di un centinaio di dollari al mese. In
altre parole, il denaro in prestito promesso a Belgrado per la
"ricostruzione" torner� direttamente nelle tasche
delle Banche occidentali e del MNC. Inoltre, la cosiddetta
"priorit� delle spese" imposta dal FMI ha questo significato, che
lo Stato (e cio� con il denaro proprio della Yugoslavia) dovr�
essere il fulcro di un progetto per il disinquinamento del Danubio
e per la ricostruzione dei ponti, essenzialmente
"supportando" gli interessi del capitale straniero.

In pi�, "le proposte condizionali" del FMI--che esigono drastici
tagli alle spese sociali--imporranno preventivamente al governo di
non allocare le sue risorse per la ricostruzione di scuole ed ospedali
distrutti dalla campagna di bombardamenti.

I COSTI DELLA CAMPAGNA AEREA

Accusando il popolo Serbo e il precedente capo di Stato di crimini,
commessi invece dall'aggressore, si ha l'intenzione di instillare
un senso di paura e di colpa collettiva su un'intera Nazione.

Ma vi � qualcosa d'altro che fino ad ora non � stato considerato:
il disegno di Washington consiste nel tenere responsabile il
Presidente Milosevic per la Guerra non solo individualmente, ma
come capo di Stato di una Nazione, con l'intenzione finale di
ottenere dalla Yugoslavia riparazioni di guerra.

In altre parole, se il precedente capo dello Stato venisse imputato
dal Tribunale dell'Aja, tutta la Nazione potrebbe essere considerata
"legalmente responsabile" non solo per le spese delle "bombe
umanitarie", ma anche per tutte le spese militari e di "peacekeeping"
sostenute dalla NATO fin dal 1992.

Per questo, un esercito di contabili ed economisti ha gi� valutato
-- su mandato della NATO -- i costi della campagna aerea e delle
varie operazioni di "peacekeeping".
A questo riguardo, il contributo degli USA alle spese per i
bombardamenti, per "peacekeeping" e per "assistenza ai rifugiati",
per il solo anno fiscale (FY) 1999, veniva stimato sui 5.05 miliardi
di $. La quantit� di risorse, destinate dall'Amministrazione Clinton
per pagare le spese di guerra e a favore dei rifugiati, era dell'ordine
di 6.6 miliardi di $. Il cosiddetto "fondo di emergenza" destinato
dal Congresso per le operazioni in Kosovo e di altra difesa, spendibile
nel FY 1999, raggiungeva un totale di 12 miliardi di $. Inoltre,
il Dipartimento della Difesa stimava le spese, per il dispiegamento
di forze di occupazione USA e per il personale civile di stanza in
Bosnia e in Kosovo dal 1992, essere dell'ordine di 21.2 miliardi
di $. ( 28 )

In altre parole, imputando il Presidente Milosevic con accuse
inventate, viene sollevata una fondamentale questione di legittimit�.
Si approvano i bombardamenti come un'operazione umanitaria. Non solo
i reali criminali di guerra vengono assolti, ma viene aperta la
strada della messa in stato di accusa della Yugoslavia come nazione.

Viene messo in stato di accusa il precedente capo di Stato; lo � anche
il popolo collettivamente. Questo significa che la NATO prossimamente
potr� obbligare la Yugoslavia a pagare per le bombe usate a
distruggere la regione e ad ammazzare il suo popolo.

Fondamentalmente non vi � nulla di nuovo in questo processo.

Sotto l'Impero Britannico, era pratica comune non solo insediare
regimi fantoccio, ma anche far pagare i costi delle operazioni
delle cannoniere alle nazioni che rifiutavano di sottoscrivere
un accordo di "libero commercio" con il Governo di Sua Maest�.

Nel 1850, la Gran Bretagna minacciava di inviare le sue "cannoniere"
-- cosa equivalente agli odierni raids umanitari -- in seguito al
rifiuto del Re del Siam (Thailandia) di sottoscrivere un trattato
di libero commercio con gli Inglesi (equivalente ad una odierna
"lettera di intenti" del FMI).
Mentre il linguaggio e le istituzioni della diplomazia coloniale
sono cambiati, resta impressionante la somiglianza con le
pratiche contemporanee.Ecco i termini dell'inviato Britannico
Sir James Brooke (equivalente al Richard Holbrooke di oggi):

"Il Governo Siamese � ostile -- il suo tono � arrogante -- la
sua presunzione insopportabile.
Se queste giuste richieste Inglesi, presentate con ferma urgenza,
dovessero essere rifiutate, dovr� essere inviata una forza, per
appoggiarle immediatamente con la rapida distruzione delle difese
del fiume. Il Siam deve imparare la lezione che gi� da lungo
tempo doveva essergli impartita, un Re disposto con pi� favore
deve essere posto sul trono, e cos� verr� acquisita grande
influenza nella regione che per l'Inghilterra assumer�
un'importanza commerciale immensa. [Notare la somiglianza in
relazione alla Yugoslavia]. Soprattutto, ci� servir� bene a
preparare il cambio per imporre un nuovo Re sul trono.
Noi dovremmo porre sul trono questo principe [Mongkut] e
attraverso lui, potremo, senza alcun dubbio, ottenere quello
che desideriamo. E le spese necessarie per l'operazione militare
saranno sicuramente ricoperte dal tesoro Reale del Siam." ( 29 )

Rimpiazzato il Capo di Stato, imposto il "libero" mercato, la
Nazione colpita dovr� anche pagare le spese per le operazioni
militari!

PRECEDENTI CASI DI RIPARAZIONE DI DANNI DI GUERRA:
VIETNAM E NICARAGUA

Effettivamente nel caso del Vietnam -- che vinse la guerra contro
l'aggessione USA -- Hanoi veniva nondimeno obbligata a pagare
riparazioni di guerra agli Stati Uniti, come condizione per essere
sollevata nel 1994 dalle sanzioni economiche.

Sebbene le circostanze storiche fossero differenti del tutto da
quelle della Yugoslavia, il modello dell'intervento del FMI in
Vietnam � stato per molti versi identico. La decisione di
sollevare il Vietnam dalle sanzioni veniva anche questa volta
nel contesto di una conferenza di elargitori di prestiti.
"Circa 2 miliardi di dollari $ di prestiti e di denaro di
"aiuto" sono stati impegnati in supporto alle riforme in Vietnam
sponsorizzate dal FMI; subito dopo la Conferenza, � stata tenuta
un'altra riunione separata, questa volta "a porte chiuse", in cui
Hanoi veniva obbligata a rimborsare completamente i debiti fatti
dagli USA per installare a Saigon un governo militare. " ( 30 )
Riconoscendo completamente la legittimit� di questi debiti, Hanoi
ha in effetti accettato di ripagare debiti che sono stati
utilizzati per sostenere lo sforzo bellico USA.

Inoltre, l'aver accettato queste condizioni da parte di Hanoi ha
totalmente assolto Washington dal pagare i danni di guerra al
Vietnam per un totale di 4.2 miliardi di dollari, come stabilito
dalla Conferenza di Pace a Parigi nel 1973. ( 31 )

NICARAGUA: "I COMBATTENTI PER LA LIBERT�"
E LA MEDICINA ECONOMICA DEL FMI

In modo consimile, i 12 miliardi di dollari $ di "riparazioni"
che gli Usa erano stati ordinati di pagare al Nicaragua dalla
Corte di Giustizia Internazionale dell'Aja (ICJ) non sono mai
stati pagati. Nel 1990, in seguito all'insediarsi di un governo
"democratico" filo-USA, queste riparazioni -- ordinate dalla ICJ
-- sono state cancellate in cambio di una "normalizzazione"
e di un ritiro delle sanzioni economiche. In cambio, Washington
ha approvato un impegno di 60 milioni di $ per "aiuti emergenziali",
che naturalmente era fattore condizionale al pagamento di tutti
i debiti e all'adozione della pi� insopportabile terapia
economica shock del FMI:

"Gli Stati Uniti provvedono a pagare al governo le indennit� di
uscita per i lavoratori licenziati, secondo il mandato
programmatico degli USA [aggiustamento strutturale del FMI!],
orientato a sminuire la grandezza del governo del Nicaragua.

Ed ecco alcuni dei risultati:
- il budget di spesa del Nicaragua per le protezioni sociali �
stato aspramente tagliato da 18 milioni di $ a 4 milioni di $,
mentre la disoccupazione ha raggiunto circa il 45%;
- la spesa per la Sanit� � piombata da 86 $ annui per persona,
di cinque anni fa, a 18 $ nel 1991, anno seguente alle elezioni;
- le pensioni per i veterani di guerra disabili sono state
congelate a 6.5 $ mensili, mentre i prezzi degli alimenti hanno
raggiunto, nel 1991, valori di livello molto vicini a quelli negli
USA.

Un funzionario del Dipartimento di Stato cos� si esprimeva: 'Agli
USA � stato affidato l'incarico di ricostruire il Nicaragua,
ma vi � solo una quantit� limitata che noi possiamo dare per
aiutare lo sviluppo.'" ( 32 )

Eppure gli Usa non hanno esitato nello spendere miliardi di
dollari per finanziare nove anni di embargo economico e una
guerra in cui Washington ha creato e finanziato un esercito
paramilitare ( la Contras ) per combattere il governo Sandinista.

Annunciati dall'amministrazione Reagan e sostenuti dai media come
"combattenti per la libert�", i rivoltosi Contras erano finanziati
da proventi della droga e con supporto di copertura della CIA.

E nei fatti lo stesso modello di supporto di copertura, usando
denaro dal traffico di droga, � stato applicato per finanziare
l'Armata di Liberazione del Kosovo (KLA o UCK), con l'obiettivo
di destabilizzare la Yugoslavia.

William Walker, capo della missione OSCE in Kosovo nei mesi
precedenti la guerra del 1999, era il responsabile, con Oliver
North, nell'incanalare supporti di copertura per i Contras, che
in definitiva tendevano alla caduta del governo Sandinista e alla
sua sconfitta nelle elezioni "democratiche" del 1990.

IL RUOLO DELLA COMMISSIONE DELLE NAZIONI UNITE SULLE INDENNIT�
DI COMPENSAZIONE (UNCC)

Un altro caso � quello dell'Iraq che -- sulla scia della Guerra
del Golfo -- veniva obbligato a pagare notevoli riparazioni di
guerra. La Commissione delle Nazioni Unite sulle Compensazioni
(UNCC) era costituita per istruire un processo di "rivendicazioni"
contro l'Iraq. Il 30% delle entrate del petrolio Iracheno relative
al programma "petrolio in cambio di cibo" � stato imposto dalla
UNCC per pagare riparazioni di guerra a Governi, Banche e
Societ� finanziarie.

La UNCC "ha assegnato pi� di 32 miliardi di $ in rivendicazioni,
e pi� di 9.5 miliardi di $ sono stati sborsati dall'Iraq,
per riparazioni, utilizzando le entrate del programma
cibo-contro-petrolio." ( 33 )

Questi precedenti sono importanti per ben comprendere la guerra
in Yugoslavia. Sebbene nessun esposto ufficiale sia stato presentato
dalla NATO, la struttura e la burocrazia dell' UNCC in un futuro
prossimo possono estendere la loro azione per riscuotere
riparazioni di guerra dalla Yugoslavia. Le procedure di
rivendicazione dell'UNCC si basano su una risoluzione del 1991
del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che stabilisce l'obbligo da
parte dell'Iraq di pagare i debiti per la guerra del Golfo, secondo
una legge internazionale.

Nel caso della Yugoslavia, il Presidente Milosevic � accusato dal
Tribunale dell'Aja per "crimini contro l'umanit� e per violazioni
delle leggi e delle consuetudini in tempo di guerra ". ( 34 ) In
seguito al precedente Iracheno, la decisione del Tribunale dell'Aja
riguardante il Presidente Milosevic pu� costituire il fondamento
per la formulazione di un' identica risoluzione del Consiglio
di Sicurezza dell'ONU che stabilisca l'obbligo di pagare i debiti
di guerra per il governo e il popolo della Yugoslavia, per le
"perdite e i danni subiti dai governi stranieri, dalle
multinazionali e dalle societ� finanziarie", inclusi
"i costi della campagna di guerra aerea".

RISCRIVENDO LA STORIA

Eventi recenti hanno dimostrato come fatti reali possono essere
completamente capovolti dall'aggressore e dalla sua macchina di
propaganda.

L'intento della NATO � di distorcere vistosamente il corso
degli eventi e di manipolare la scrittura della storia
contemporanea. Risulta quindi essenziale che il popolo Yugoslavo
venga considerato in blocco nelle sue risoluzioni. Inoltre si
dovrebbe comprendere che la "demonizzazione" del popolo Serbo e
del Presidente Slobodan Milosevic, oltre che a far scattare
conflitti etnici, � intesa ad imporre il "libero mercato" e il
Nuovo Ordine Mondiale dentro all'area dei Balcani.

Internazionalmente, i vari movimenti contro le riforme del
FMI-Banca Mondiale-WTO devono capire che la guerra e la
globalizzazione sono processi inter-connessi.

Applicata a tutto il mondo, la sola promessa del "libero
mercato" produce un mondo di contadini senza terra, di fabbriche
chiuse, di lavoratori senza lavoro e di programmi sociali smantellati
da una "amara medicina economica" sotto la supervisione del
FMI-Banca Mondiale-WTO, che predispongono l'unica ricetta. Inoltre,
l'accresciuta militarizzazione costituisce il mezzo per
imporre queste insopportabili riforme macro-economiche.

La lotta della Yugoslavia per preservare la sua sovranit� nazionale
-- in questa particolare congiuntura della storia -- rappresenta
una parte dell'esteso movimento contro il Nuovo Ordine Mondiale e
contro l'imposizione al mondo intero di una omogenea agenda politica
neo-liberale, sotto la supervisione del FMI-Banca Mondiale-WTO.
Dietro queste organizzazioni, che ciclicamente si interfacciano con
la NATO -- vi sono i poteri delle grandi strutture finanziarie
degli USA e dell'Europa e il complesso militare-industriale
dell'Occidente.


NOTE FINALI

1. Agenzia France Presse , 19 Novembre 1997.

2. Database di Ricerche Economiche. West LB Emerging Trends,
8 Marzo 2001, Agenzia France Press, 16 Marzo 2001.

3. Dichiarazione del Segretario di Stato Colin Powell
citata in International Herald Tribune, Parigi, 4 Aprile 2001

4. International Herald Tribune, op. cit.

5. B 92 News, Belgrade, 3 Maggio 2001.

6. Camera dei Rappresentanti degli USA, Progetto di Legge
HR 1064, sezione 302, Settembre 2000, a
http://www.house.gov/house/Legproc.html. Clicca a 106.esimo
Congresso e poi invia al numero del Progetto di Legge.

7. UPI, 2 Aprile 2001

8. New York Times, 27 Febbraio 2001.

9. Vedi Michel Chossudovsky, "Washington Finances Ethnic
Warfare in the Balkans", Emperors Clothes, Aprile 2001.

10. Vedi FMI, il FMI approva come Membro la Repubblica
Federale di Yugoslavia e una assistenza di 151 milioni
di $ per l'emergenza post-conflitto,
http://www.imf.org/external/np/sec/pr/2000/pr0075.htm.

11. Vedi FMI, il FMI approva come Membro la Repubblica
Federale di Yugoslavia e una assistenza di 151 milioni
di $ per l'emergenza post-conflitto,
http://www.imf.org/external/np/sec/pr/2000/pr0075.htm.

12. Governo della Serbia, Serbia Info, Belgrade 2 Maggio 2001,
http://www.serbia-info.com/news/2001-05/03/23335.html.

13 Per ulteriori dettagli, vedere Michel Chossudovsky,
"Dismantling Former Yugoslavia, Recolonising Bosnia,
Covert Action Quarterly, Sprint 1996", disponibile a
http://www.ess.uwe.ac.uk/Kosovo/Kosovo-controversies4.html
o http://www.emperors-clothes.com/articles/chuss/dismantl.htm.

14. Vedi Gruppo dei 17 "Program of Radical Economic Reforms",
Belgrade 1999 a
http://www.g17.org.yu/english/programm/program.htm.

15. New Serbia Forum, "Privatization", Budapest,
13-15 Marzo 2000,
http://www.newserbiaforum.org/Reports/privatisation.htm.

16. Il testo completo del programma del FMI � disponibile
a http://www.imf.org/external/pubs/cat/longres.cfm?sk&sk875.0
Il mandato del Governo sotto il programma del FMI � sottolineato
in Repubblica Federale di Yugoslavia, "Economic Reform Program
for 2001", Belgrade, 9 Dicembre 2000, a
http://www.seerecon.org/FRYugoslavia/erp2001.htm, vedi
anche "Synthetic View" delle principali misure di politica
economica a http://www.seerecon.org/FRYugoslavia/epmeasures.pdf.

17. Vedi Michel Chossudovsky, "Kostunica Coalition Drives Up
Prices and Blames...Milosevic", Ottobre 2000,
http://emperors-clothes.com/articles/chuss/triples.htm.

18. Vedi B 92 News, 3 Maggio 2001 a
http://www.b92.net/archive/e/index.phtml.

19. Programma del FMI, op cit. Sulla Bulgaria vedi "The Wind in
the Balkans", The Economist, London, 8 Febbraio 1997, p.12 e
Jonathan
C. Randal, "Reform Coalition Wins, Bulgarian Parliament",
The Washington Post, 20 Aprile 1997, p.A21.

20. Vedi la dichiarazione del Consigliere Delegato Aggiunto
del FMI Stanley Fischer, Dicembre 2000 a
http://www.imf.org/external/np/sec/pr/2000/pr0075.htm.

21. Vedi Michel Chossudovsky, "Brazil's IMF Sponsored Financial
Disaster", Third World Network, 1998 a
http://www.twnside.org.sg/title/latin-cn.htm.

22. Per particolari vedi Michel Chossudovsky, "Financial Warfare
triggers Global Financial Crisis", Third World Network a
http://www.twnside.org.sg/title/trig-cn.htm.

23. Vedi Michel Chossudovsky, "The Globalization of Poverty",
Zed Books, London 1997, capitolo 12.

24. Il FMI cita lo studio del G-17, "Economic Consequences of
NATO Bombardment", Belgrado 2000 a
http://www.g17.org.yu/english/index.htm.

25. Vedi Michel Chossudovsky, " NATO Willfully Triggered an
Environmental Catastrophe in Yugoslavia", June 2000, a
http://emperors-clothes.com/articles/chuss/willful.htm.

26. Vedi G-17, "Economic Consequences of NATO Bombardment",
Belgrado 2000 a http://www.g17.org.yu/english/index.htm.

27. USA Today, 10 Ottobre 2000.

28. GAO : Rapporto riassuntivo al Presidente, Commissione sui
Servizi d'Arma, Camera dei Rappresentanti, RPTno:
gao/nsiad-00-125br,Washington, 24 Aprile 2000.

29. Citato in M. L. Manich Jumsai, "King Mongkut and Sir
John Bowring", Chalermit, Bangkok, 1970, p. 21.

30. Vedi Michel Chossudovsky, "The Globalisation of Poverty",
op cit., Capitolo 8.

31. A. J. Langguth, "The Forgotten Debt to Vietnam", New York
Times, 18 Novembre 2000, vedi anche Barbara Crossette, "Hanoi
said to vow to give MIA Data", New York Times, 24 Ottobre, 1992.

32. The Houston Chronicle, 8 Dicembre 1991. Per consultare
la sentenza del 1986 della Corte Internazionale di Giustizia
su "Nicaragua v. United States of America", vedi: "Military
and Paramilitary Activities in and against Nicaragua (Nicaragua
v. United States of America) (1984-1991)" a
http://www.icj-cij.org/icjwww/Icases/iNus/inusframe.htm,
sommario a

http://www.icj-cij.org/icjwww/idecisions/isummaries/inussummary860627.htm.

33. UPI, 7 Dicembre 2000.

34. Vedi il testo del 1999 della messa in stato di accusa del
Presidente Milosevic da parte del Tribunale dell'Aja a
http://www.un.org/icty/indictment/english/mil-ii990524e.htm.

35. Vedi il testo della risoluzione 687 (1991) del Consiglio di
Sicurezza dell'ONU riguardante l' Iraq a
http://www.unog.ch/uncc/introduc.htm.

C Copyright by Michel Chossudovsky, Ottawa, May 2001. All rights
reserved.
Permission is granted to post this text on non-commercial community
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Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova

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Data: 01/06/2001 11:25
Da: "Fulvio Grimaldi"
A: pck-yugoslavia@...
Cc: jugocoord@...
Oggetto: R: Human Rights Watch -
Macedonian Police Abuses Documented


Sull'affidabilit� di Human Rights Watch e sulla sua indipendenza
dall'intelligence USA sappiamo tutto. Si ripete la manovra del
rovesciamento
di una verit� evidente a tutti per cui il carnefice diventa vittima e
viceversa. E' un modulo logoro, gi� tentato, abusato e smascherato in
Kosovo. Le prove del sostegno USA, attraverso agenzie di mercenari al
soldo
del Pentagono come l'MPRI (Military Professional Resources INC), di
Alexandria, Virginia, sotto stretto controllo della CIA, sono state rese
pubbliche e mai smentite. L'MPRI ha un contratto ufficiale con il
governo
macedone, per addestramento e armamento del suo esercito e,
contemporaneamente, addestra ed arma l'UCK, oggi mandatario USA della
destabilizzazione della Macedonia, come ulteriore fase della
frantumazione
della Jugoslavia ai fini del totale controllo USA (in funzione
antieuropea)
della regione da dove stanno per passare le infrastrutture del famoso
corridoio 8. E' significativo che l'approvazione dello studio di
fattibilit�
dell'oleodotto da Vargas, Bulgaria, sul Mar Nero, attraverso la
Macedonia,
al porto albanese di Vlore (Corridoio 8) e l'inizio dei lavori siano
coincisi con il rinnovato uso dei terroristi UCK, questa volta in
Macedonia,
sulla base delle stesse mistificazione circa la negazione dei diritti
umani
alla minoranza (20%, non 30-49%) albanese. Negazione denunciata da
coloro
che hanno effettuato l'unica vera pulizia etnica del Kosovo, uccidendo e
cacciando 400.000 kosovari serbi, rom, goranci, bulgari, ebrei. E' anche
interessante notare che i terroristi albanesi partono da zone sotto
totale
controllo USA-GB ed escono armati da campi di addestramento delle SAS
(forze
speciali britanniche), che l'oleodotto destinato ad attraversare il Nord
della Macedonia viene costruito da AMBO, un consorzio
bulgaro-macedone-albanese a prevalente capitale USA, diretto da E.L.
Ferguson, direttore della Brown & Root, associata della
megamultinazionale
Halliburton, quella del vicepresidente USA Dick Cheney, la stessa che ha
costruito e effettua la manutenzione e lo sviluppo di Bondsteel, la pi�
grande base USA costruita dopo la guerra del Vietnam.
In questo modo gli USA controllano entrambe le parti in guerra,
accendendo e
spegnendo la miccia a seconda delle proprie necessit� strategiche. La
destabilizzazione della Macedonia settentrionale, inoltre, allarga il
territorio di transito dei traffici di droga, di cui i cartelli
criminali
finanziatori dell'UCK sono, secondo l'Europol, i massimi responsabili in
Europa.Per ulteriori approfondimenti sull'operazione USA-UCK in
Macedonia,
vedi il recente studio di Chossudovsky, "Washington finances ethnic
warfare
in the Balkans", o lo studio di Karen Talbot in "Stop Nato", "The name
of
the game is oil", o un mio servizio ne "L'Ernesto".in uscita. Non resta
il
bench� minimo dubbio sui rapporti storici ed attuali tra CIA e UCK.

Fulvio Grimaldi

-----Messaggio Originale-----
Da: "Paola Lucchesi"
A: <pck-yugoslavia@...>
Data invio: venerd� 1 giugno 2001 10.46
Oggetto: Human Rights Watch - Macedonian Police Abuses Documented


>
> "Ethnic Albanian men fleeing the fighting in Macedonia face
severe
> ill-treatment by the police. We have documented serious beatings
> and torture of ethnic Albanians at the Kumanovo and Skopje police
> stations in the last week. The victims we interviewed have the
> bruises and injuries to back up their claims of abuse."
>
> Holly Cartner
> HRW Executive Director
> Europe and Central Asia division
>
>
> http://www.hrw.org/press/2001/05/macedonia0530.htm
>
> Macedonian Police Abuses Documented
> Ethnic Albanian Men Separated, Tortured at Police Stations
>
> (Skopje, Macedonia, May 31, 2001) Macedonian forces are
systematically
> separating out ethnic Albanian males fleeing fierce fighting in
northern
> Macedonia, and severely beating some of the men at police
stations, Human
> Rights Watch said today. In the most severe cases documented by
Human
> Rights Watch, the ill-treatment appears intended to extract
confessions or
> information about the National Liberation Army (NLA) and amounts
to
> torture. The fear of violence at the hands of the Macedonian
police is
also
> stopping many ethnic Albanians from fleeing to safety into
> government-controlled territory.
>
> "Ethnic Albanian men fleeing the fighting in Macedonia face
severe
> ill-treatment by the police," said Holly Cartner, executive
director of
the
> Europe and Central Asia division of Human Rights Watch. "We have
documented
> serious beatings and torture of ethnic Albanians at the Kumanovo
and
Skopje
> police stations in the last week. The victims we interviewed have
the
> bruises and injuries to back up their claims of abuse."
>
> On May 22, Macedonian forces launched an offensive against ethnic
Albanian
> fighters of the NLA who had seized control of villages located in
the
> vicinity of the northern Macedonian town of Kumanovo. An
estimated fifteen
> thousand civilians remain in the NLA-controlled territory,
sparking
> concerns of significant civilian casualties if the fighting
continues.
> Since the beginning of the renewed offensive, Macedonian forces
have
> separated out men from the civilians fleeing the fighting and
have
severely
> beaten some of them.
>
> Human Rights Watch researchers have documented cases of severe
beating at
> the Kumanovo police station, located in the region where the
latest
> fighting is taking place, as well as at the Skopje police
station, located
> in the capital city of Macedonia. Some of the tactics involved
hundreds of
> blows to the soles of the victims' feet-a torture technique known
as
> falanga which causes severe pain and swelling and can lead to
kidney
> failure-as well as extended beatings on the hands, buttocks,
arms, and
> heads of the victims. The men interviewed by Human Rights Watch
indicated
> that they had heard the screams of many other beating victims at
the
police
> stations, suggesting that the scope of such abuse may be
widespread and
> condoned at the police stations.
>
> Human Rights Watch said that the ill-treatment violates
international
human
> rights law, and in the most severe cases amounts to torture.
>
> Many of the ethnic Albanians are reluctant to talk to
international
> observers because they fear further retaliation from the
Macedonian
police,
> and have in some cases been warned by their abusers not to
discuss their
> maltreatment. For this reason, identifying details are withheld
from the
> testimonies summarized below. Some of the men were forced to sign
> confessions under torture and to implicate others in NLA-related
> activities. Large numbers of men continue to be separated out
from convoys
> of fleeing civilians and taken to police stations.
>
> On Tuesday, May 29, Human Rights Watch researchers observed a
group of
> approximately thirty-five ethnic Albanian men from the village of
Matejce
> who were separated from their female relatives and taken into the
police
> station at Kumanovo.
>
> "Jevit Hasani," (not his real name), a seventeen-year-old
villager from
> Vaksince, an NLA-controlled village recaptured by government
forces over
> the weekend, was arrested and taken to the Skopje police station
after
> fleeing fighting in the village. He described the treatment he
experienced
> in the police station:
>
> They took us in a corridor. Suddenly I was hit on the head with a
wooden
> stick, and then ten or so people began beating me until I
fainted. When I
> came to, I was in a room. They were swearing, insulting my mother
and
> sister, calling me an NLA fighter, a terrorist nationalist. I was
lying on
> the ground on my side, facing the wall when I woke up, and my
shoes were
> off. They started beating me on the feet and the buttocks. At the
beginning
> they would just beat me. They would count ten hits as one, and
went all
> until fifty or sixty [i.e. five hundred to six hundred hits].
This was
> before they asked me questions.
>
> [After being questioned and beaten more], they wrote a
confession. Then
> they made me read the confession in front of a camera in another
room. I
> had to confess I was a spy, and they made me read a list of names
of
people
> in the NLA which they had prepared, and say that the NLA had
refused to
let
> the civilians go out and abused us.
>
> "Jevit Hasani" was released after forty-eight hours in custody.
He showed
> Human Rights Watch researchers the deep bruises and hematoma on
his
> buttocks caused by the severe beatings, and explained he had
continued to
> suffer the after effects of beatings to his private parts.
According to
> "Jevit Hasani" many other people were undergoing beatings while
he was
> being detained at the police station: "I heard other people
screaming
while
> I was being interrogated, in other rooms. They were screaming in
pain,
> there were a lot of them." A second witness interviewed by Human
Rights
> Watch offered an essentially similar account of his beating at
the Skopje
> police station, and also had deep bruises and hematoma on his
buttocks and
> swollen hands, but did not want his ordeal publicized out of fear
of
police
> retaliation.
>
> "Ymer Aqifi," (not his real name) a fifty-one-year-old father of
six from
> Slupcane, was beaten at the Kumanovo police station on Sunday,
May 27. He
> described the beatings he and eight other men he was detained
with
> sustained:
>
> We were taken into a corridor. Four [police investigators] made
me lie
down
> flat on my stomach. They beat me with an iron bar on the wrists,
a wooden
> stick on my head, a [police] baton on my buttocks, and kicked
with their
> feet however much they wanted. They were swearing, insulting my
mother and
> sisters, all kinds of curses. They were asking who is NLA, where
the Imam
> [religious leader] of the village was, where the civilian
defenses were,
> where the headquarters were. But no one wrote down anything, they
didn't
> wait for answers.
> That lasted for about an hour I lost consciousness. Then they
poured water
> on me. Two policemen came when I regained consciousness and they
took me
> and the others to another corridor. Down there, all night long,
there were
> screaming people beneath us. You could hear how they beat them.
>
> "Ymer Aqifi" showed Human Rights Watch researchers the deep
bruises and
> hematoma on his buttocks, deep bruises on his arms, bruises on
his
forehead
> and the sides of his head, and his swollen hands.
>
> Twenty-five-year-old "Adem Yimeri" (not his real name), a farmer
from
> Vaksince, was also beaten at Kumanovo police station. He
described the
> beating to Human Rights Watch:
>
> They took us to offices and there were three [police
investigators]. They
> took me to an office by myself. He said to write down who is in
the NLA.
> They asked me about my relatives in Kosovo. A person entered with
a wooden
> stick covered with tape and he hit me on the back. Then they hit
me on the
> sides of the head [above the hairline] so the bruises wouldn't
show. They
> hit me twice on the hands with the bat. Then they said, "If it
doesn't
hurt
> like that, put them on the table and we will make sure you never
pick up a
> rifle again." Then they hit me ten more times on the hands.
>
> Then they made me bend over a chair. One of them would hit me in
the
> kidneys, and another hit me on the head. They said they would
destroy my
> kidneys so I could never work again. From 12 to 4 p.m., they beat
me like
> that.
>
> "Ethnic Albanian men remaining in the villages under NLA control
fear
> ill-treatment and torture at the hands of Macedonian forces,"
commented
> Cartner. "There is little doubt that this fear is one of the
reasons why
so
> many ethnic Albanian men are refusing to leave their homes in the
conflict
> zone."
>
> Police forces have also abused ethnic Albanian civilians this
past week
> during raids against suspected NLA sympathizers in Tetovo, the
scene of
> earlier fighting between the NLA and government forces. Human
Rights Watch
> researchers documented the cases of ten ethnic Albanian men who
were
beaten
> during police raids in the villages of Dzepciste and Poroj on May
25.
> During the raid on the Dzepciste home of Naser Junizi, a
schoolteacher and
> village leader accused by the Macedonian government of assisting
the NLA,
> police commandos beat Naser Junizi, two of his brothers, his
> sixty-eight-year-old father, and his eighteen-year-old son.
Police also
> entered the Poroj compound of the Saiti family, kicking and
breaking three
> ribs of thirty-six-year-old Rami Saiti and attacking his
> seventy-three-year-old father and seventeen-year-old cousin
before
> apparently realizing they had entered the wrong home and rapidly
leaving.
>
> Human Rights Watch noted that police abuse of ethnic Albanians,
as well as
> of Macedonian Slavs who run afoul of the police, is endemic in
Macedonia,
> as documented in two earlier Human Rights Watch reports issued in
1996 and
> 1998. The NLA has claimed that one of the main reasons for its
armed
> rebellion is the failure of the Macedonian government to address
police
> abuse as well as other forms of discrimination against ethnic
Albanians.
>
> Although the Macedonian police appear responsible for the
majority of
> beating cases, Macedonian military forces have also been
implicated in
> beatings. Macedonian military troops appear responsible for the
beating of
> a family of seven in the village of Runica, in which many houses
were
> reportedly burned down by Macedonian troops on May 21, 2001.
Human Rights
> Watch called for an immediate end to torture and other
ill-treatment at
> police stations and urged the international community closely to
monitor
> the treatment of ethnic Albanians by the Macedonian forces.
>
> "The international community must do its part to bring an end to
police
> abuse of ethnic Albanians in Macedonia," said Cartner.
"International
> support for the Macedonian government should not mean remaining
silent in
> the face of such severe ill-treatment."
>

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Macedonian Press Agency (Greece)
June 1, 2001


ALBANIAN EXTREMISTS THREATEN TO TAKE ACTION IN GREECE
Skopje, 30 May 2001 (17:20 UTC+2)



A political representative of the so-called National
Liberation Army (NLA), who lives in Switzerland stated
to the Australian state radio yesterday evening, local
time, that armed Albanians will take action in
northwestern Greece as well.

The FYROM state news agency "MIA" reports, based on a
correspondence from Sydney, that the political
representative of NLA, under the name Ahmeti, has
maintained that in the specific Greek region, he
called "Chameria", live about one million Albanians
and stated that the members of the so-called
"Liberation Army of Chameria", (UCC), which has
already been created, are perfectly trained and soon
will be called to defend their rights.

The Albanians from every Albanian country in the
Balkans must enjoy their rights and this is our
demand, stated Ahmeti, pointing out that the war in
FYROM will end only when the demands set by NLA will
be met.

He concluded that NLA will defend the rights of the
Albanians in Greece as it defends the rights of the
Albanians in FYROM which are being violated.

It should be noted that the Skopje magazine "Zum" had
published an article last week mentioning that a
detailed plan for the creation of the Liberation Army
of Chameria had been drawn up in Switzerland since
early this year.

The magazine, citing sources close to the FYROM secret
services, had written that initially Albanian
organizations will be founded in Greece and then an
armed struggle will get underway for the annexation of
part of the Greek territory to the so-called "Greater
Albania". The UCC will also turn against the ethnic
Greek minority in southern Albania, mainly targeting
Omonia organization members.

FYROM's state-run news agency in another news report
mentions that the Albanian rebels' plan concerning
Greece is in a way confirmed by the fact that on April
21 journalists had maintained that about a week
earlier the Greek authorities had confiscated a truck
full of weapons marked with UCK initials at the
Greek-FYROM borders. However, the Greek authorities
had denied the information.

The FYROM news agency also points out that in many
non-Albanian speaking web sites on the Internet there
are messages that lead to the conclusion that the
creation of UCC is being prepared. Those messages many
times end with the phrase "Greece is the next country
from which we will take back our land".

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[Emperor's Clothes]

SERB SOCIALISTS CALL 'AID' PROMISES SUCKER
BAIT

Socialist Party of Serbia blasts the
"Washington-has-Yugoslavia-over-a-barrel"
argument. [31 May 2001]

Yugoslav authorities - including Voyislav Koshtunitsa
and Zoran Djindjic - are going all out to push a law
through the Yugoslav Federal Parliament. That law
would legalize cooperation with the notorious Hague
War Crimes Tribunal. The Montenegrin Socialists, who
hold the decisive votes in Parliament, have so far held
firm against this law.

Meanwhile, many Yugoslavs believe the claim made by
the Belgrade authorities that if Yugoslavia does not
help railroad Yugoslav leaders to the Hague Tribunal,
the U.S. will prevent a June Donors' Conference from
giving Yugoslavia much-needed aid.

People are being tricked, says the Socialist Party of
Serbia. Here's their scathing refutation of the "we have
to do it because we're being financially blackmailed"
argument.

-- Jared Israel

WE ACCUSE:
AID PROMISES ARE A TRAITOROUS LIE!
Socialist Party of Serbia Statement, 31 May

For the leaders of a country to tell the people in that
country that they should extradite patriots in exchange
for money from the forces which have bombed that
country - is an outrage.

But for leaders of a country to pretend that they are
getting money from the bombers when they know
perfectly well they are not - to tell the people that they
should support the jailing of their patriots in exchange
for money which these leaders know does not exist -
this is the worst treason.

The present authorities in Belgrade are guilty of
treason.

No Donors' Conference has ever given any money to
any country. The term "Donors'' is itself a deception.
The proper title is ''Creditors' Conference.'' If a
"Donors' Conference" takes place in June it will be a
meeting of the banks that claim Yugoslavia owes them
money. The purpose of that meeting, like the purpose
of all Donors' Conferences, will be to plan how to sell
Yugoslav property so they can get back the money they
claim they are owed as quickly as possible.

To whom will they sell Yugoslav industries to get their
money? To themselves basically.

How much will they sell it for? Pennies on the dollar.

How much of the so-called Yugoslav debt will get paid
in this way? Very little.

What will happen to the industry that the 'Donors'
scoop up in this fashion? Wherever such industries
might compete with some industry from the 'Donor'
countries, the factories will be closed down.

Let us take an example that occurred in Hungary, a
country whose leaders have more than cooperated with
the U.S. The U.S. firm, General Electric, bought the big
light bulb factory in Hungary and closed it down. Now
Hungarians have to buy light bulbs imported by GE.

This has happened in dozens of countries.

Donors' Conferences helped plan the devastation of
the economies of:

* Ukraine - went from the bread basket of
Europe to being dependant on Western surplus
"food")

* Bulgaria - industry stripped and shut down)

* Russia - wages fell almost 90% overnight)

* Vietnam - after the "Donors' Conference" its
industry was stripped to raise the money to pay
off 'debts'. This was particularly vicious
because those 'debts' had been accumulated by
the puppet regime of South Vietnam. South
Vietnam incurred the 'debts' when it bought
weapons from the U.S. to fight Vietnamese
patriots!

That's what a Donors' Conference does.

Sometimes the real work takes place after the official
Conference is over, in meetings of the so-called Paris
and London Clubs, which are made up, respectively, of
big commercial and national banks from the US and
Europe.

But one thing no Donors' Conference has ever,
anywhere in the world done is give 1 billion dollars - or
in fact any money - to a country which supposedly
owes these banks money. If they do lend any money on
paper they immediately take it away.

That is, a little money may be lent with one hand, but it
will be immediately taken away with the other hand, to
"repay the debt."

This has already happened with millions of dollars
supposedly "given" to Yugoslavia by the international
community. As is reported in a text by Dr. Prof. Michel
Chossudovsky: "

"The [IMF] Board approved a loan [of] US $151
million under the IMF's policy on emergency
post-conflict assistance in support of a
program to stabilize the Federal Republic of
Yugoslavia's economy and help rebuild
administrative capacities. Of this amount, the
[Belgrade] authorities will draw... US $130
million to repay the bridge loans they received
[from Switzerland and Norway] to eliminate
arrears with the IMF."" (Quoted in "Economic
Terrorism," by Dr. Prof. Michel Chossudovsky)

In other words, the authorities in Belgrade borrowed
money from Switzerland and Norway to pay money
owed to the IMF. Then they borrowed money from the
IMF - and that was used to pay Switzerland and
Norway!

This is a con game.

Sometimes the truth about the phony "Donors'
Conferences" leaks out. Consider this excerpt from a
'Reuters' news dispatch. 'Reuters' lists all the terrible
things that will happen if Yugoslavia does not
cooperate. The first thing is:

1. "The US will oppose Yugoslav loans and
assistance from international financial
institutions such as the International Monetary
Fund and World Bank. At stake will be a
planned $260 million loan from the IMF to back
up reform of an economy on the verge of
collapse after years of sanctions and warfare."

NOTE that they speak of loan not gift. No donation
here!

And keep this in mind: every country that has relied on
these phony loans has suffered. For 8 years we had no
loans. But Rumania and Bulgaria which had loans lost
all their industry and now their unemployed come to
Yugoslavia looking for work. We will always be better
off helping ourselves than being saddled with parasites
from the International Monetary Fund and World Bank
who are in business to strip countries like ours of
everything we have sweated to build.

Here's the second 'disastrous' consequence of not
cooperating with Washington:

2. "[This will mean putting off] Belgrade's plans
to start negotiating a debt settlement with the
Paris Club of sovereign creditors and
commercial banks of the London Club... Of its
total $12.2 billion external debt, Yugoslavia
owes some $5 billion to the Paris Club and
around $3 billion to the London Club."
('Reuters', April 2, 2001)

The 'Reuters' article talks about the Donors'
Conference lending Yugoslavia $260 million. Based on
much past experience, this money may never be
loaned. But even if it were actually loaned to
Yugoslavia, it would immediately be used to pay back
part of the supposed debt. No money would go to the
economy or reach ordinary people.

And look at what else the article says won't happen if
Yugoslavia fails to cooperate:

* Failure to cooperate would mean putting off
"Belgrade's plans to start negotiating a debt settlement
with the Paris Club of sovereign creditors and
commercial banks of the London Club. "

How much money is involved in this debt that
Yugoslavia would not have the pleasure of starting to
repay?

"Of its total $12.2 billion external debt, Yugoslavia
owes some $5 billion to the Paris Club and around
$3 billion to the London Club." ('Reuters')

So the "international community" claims Yugoslavia
owes it at least $12 billion (US). And if Yugoslavia does
not hand over Milosevic it will not have the pleasure of
stripping all its industry to repay this debt. Wouldn't
that be terrible?

And how does the "international community" figure that
Yugoslavia owes it $12.2 billion dollars? This is almost
entirely interest on debts supposedly owed by the now
nonexistent Yugoslav Socialist Republic. Here is a
news report from Dec. 31, 1992, which explains it all:

"From: 'Facts on File World News Digest,'
December 31, 1992

"Headline: IMF Revokes Yugoslavia's
Membership

"Text: The International Monetary Fund
December 15 revoked Yugoslavia's membership
and apportioned the country's foreign debt
among what the financial institution designated
as Yugoslavia's five successor republics. The
IMF took the action on the grounds that
Yugoslavia had ceased to exist as a legal entity.

"Yugoslavia's foreign debt was about $15
billion, including $217 million owed to the IMF
and $2 billion owed to the World Bank.

"A total of 36.5% of the debt was apportioned to
Serbia-Montenegro, the new Yugoslav
federation, which the IMF treated as a single
republic. Croatia was deemed to owe 28.5% of
the debt; Bosnia-Herzegovina, 13.2%; Slovenia,
16.4%; and Macedonia, 5.4%."

[End of 'Facts on File' news dispatch]

So in 1992, the IMF simply decided to say that the
Federal Republic owed 5.475 billion US dollars. Since it
now says we owe over $12 billion, that means that
almost $7 billion of the supposed debt is interest! And
when did that interest get charged?

That interest got charged during the years of sanctions
imposed by the same international community that now
claims we owe all this interest!

Those sanctions hurt the Yugoslav economy to the tune
of billions of dollars U.S.

By what right do these men, who starved Yugoslavia
with sanctions, costing us billions, and then bombed
Yugoslavia, causing at least $60 billion in damage not
to mention the incalculable cost in human death and
suffering, the pain of relatives who lost loved ones, the
psychological damage to children, forced to hide in
shelters from bombs, the long term damage of depleted
uranium - how dare these starvers and bombers now
claim that Yugoslavia owes them money?

Who are these men?

A Donors' Conference would give no money to
Yugoslavia.

The only result would be: devastation of the Yugoslav
economy. The Donors would order a forced sale of
Yugoslavia's precious industries for pennies on the
dollar to the same bankers who make up the Donors'
Conference.

And when it was all over, the debt would still be there.

Because the money raised would be too little - as it is
always too little, in every country where these bankers
have imposed this scam - to pay the debt. Because you
see that is the whole idea. They use the inflated debt to
get hold of the industry, and when it is all over, they
leave the country, stripped of all it sweated for years to
build, of everything except - billions of dollars in debt.

We would gain nothing from this Donors' Conference.

But some things would be gone.

Our industry would be gone.

Our pride would be gone.

Our honor would be gone.

And our patriots, they would be gone as well, starting
with Mr. Milosevic, but not ending with him. Not ending
with him.

Let us not follow this fool's gold chase proposed by the
present authorities in Belgrade. Let us rely on
ourselves, on our integrity and our own hard work. Let
us trade with friends, not with thieves who try to break
us with the fake lure of suckers' gold.

When they speak of the urgency of this Donors'
Conference, the present authorities in Belgrade speak
with passion.

Their passion is real.

But it is not because they fear that if we do not go along
with their proposals, Yugoslavia will lose money that it
needs. On the contrary, they fear that if they do not
produce for their masters in Washington, they will be
punished.

For Washington has no friends, only future victims.

Washington has laid down the law to these Belgrade
authorities.

It has told them: you are taking too much time. Give us
Milosevic. Give us the patriots of the Yugoslav Army.
Give us those who fought us in Bosnia and Croatia.
Give them to us NOW. And give us everything of value
in Yugoslavia.

Because if you do not we will take you - the DOS
leaders - in their place.

- SPS, 31 May 2001

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Las Ropas Nuevas del Emperador
http://emperors-clothes.com/spanish/indexs.htm

[Traducci�n ligeramente modificada de N�stor Gorojovsky]

LOS SOCIALISTAS DE SERBIA CALIFICAN A LA "AYUDA" DE TRAMPA
CAZABOBOS

[31 de Mayo de 2001]

INTRODUCCI�N

El gobierno de Yugoslavia -tanto Vojislav Kostunica como Zoran Djindjic-
intentan imponer en el parlamento federal una ley que legalizar�a la
cooperaci�n con el conocido Tribunal de La Haya para cr�menes de guerra.
Los socialistas de Montenegro, cuyos votos son decisivos, se han
mantenido
hasta el momento firmemente en contra de la ley.

Entre tanto, muchos yugoslavos creen en el planteo del r�gimen imperante
en Belgrado, seg�n el cual los Estados Unidos van a impedir que la
Conferencia de Donantes que debe reunirse en junio aporte una ayuda que
Yugoslavia necesita much�simo, si ese pa�s se niega a colaborar en la
transferencia de los dirigentes yugoslavos a ese Tribunal.

Seg�n el Partido Socialista de Serbia, esto es una trampa. A
continuaci�n
transcribimos su quemante refutaci�n al argumento de "tenemos que
hacerlo proque nos extorsionan financieramente" (el mismo que se usa
para
mantener el modelo econ�mico colonial en la Argentina, como todos
sabemos)

-- Jared Israel

****

ACUSAMOS: LAS PROMESAS DE AYUDA SON MENTIRAS DE
TRAIDORES!

Declaraci�n del Partido Socialista de Serbia, 31 de Mayo de 2001

Cuando los dirigentes de un pa�s explican a su pueblo que deben
extraditar
patriotas a cambio de dinero provisto por las fuerzas que han
bombardeado
a ese pa�s estamos ante un hecho ultrajante.

Pero cuando los dirigentes de un pa�s pretenden hacer creer que van a
recibir dinero de los que han bombardeado _cuando tienen perfecta
conciencia de que no lo recibir�n_ y proponen al pueblo que apoyen el
encarcelamiento de sus patriotas a cambio de dinero que esos dirigentes
_saben_ que no llegar�, entonces estamos ante alta traici�n.

Las actuales autoridades de Belgrado son culpables de traici�n.

Jam�s ha existido una Conferencia de Donantes que haya entregado un
solo centavo a ning�n pa�s. El t�rmino "Donantes" es, en s� mismo, un
fraude. El t�tulo correcto es "Conferencia de Acreedores". Si llega a
tener
lugar una "Conferencia de Donantes" en junio, ser� un encuentro de los
bancos que proclaman que Yugoslavia les debe dinero. El objetivo de ese
encuentro, como el de todas las Conferencias de "Donantes", ser� el
planificar c�mo vender la propiedad de los yugoslavos de modo de
recuperar el dinero que dicen que se les debe, y cuanto antes mejor.

�Y a qui�n le vender�n las industrias yugoslavas para conseguir ese
dinero?
B�sicamente, a ellos mismos.

�Por cu�nto lo vender�n? A raz�n de algunos centavos por cada d�lar.

�Cu�nta de la as� llamada deuda yugoslava se saldar� de este modo? Una
porci�n muy peque�a.

�Qu� suceder� con la industria que los "Donantes" se tomar�n as� a
cucharadas?

uando compitan con alguna industria en los pa�ses "Donantes", ser�n
cerradas.

Eso es, por ejemplo, lo ocurrido en Hungr�a, un pa�s cuyos l�deres han
sido
m�s que cooperativos con los Estados Unidos. La empresa norteamericana
General Electric adquiri� la f�brica de bombitas h�ngara y la cerr� (no
sin
antes exportarle a los recientemente privatizados subterr�neos
argentinos
los �ltimos remanentes de producci�n, dicho sea de paso, NG). Ahora, los
h�ngaros tienen que comprar las bombitas que importa General Electric.

Esto ha sucedido en docenas de pa�ses.

Las Conferencias de Donantes han colaborado en la planificaci�n de la
destrucci�n econ�mica de, por ejemplo:

* Ucrania: pas� de ser el granero de Europa a un importador neto de
alimentos, que depende de los "excedentes alimentarios" de Occidente.

* Bulgaria: su industria se desmantel� y se cerr�.

* Rusia: de un d�a para otro, los salarios cayeron casi un 90%.

* Vietnam: tras la "Conferencia de Donantes" se destrip� la industria,
para
conseguir el dinero que permitiera pagar las "deudas", en un acto
particularmente repugnante, ya que se trataba de "deudas" contra�das por
el
r�gimen t�tere de Vietnam del Sur, con el objetivo de �adquirir
armamento en
los Estados Unidos, con el cual combatir a los patriotas vietnamitas!

Pues bien, esto es lo que hacen las "Conferencias de Donantes".

A veces, el trabajo tiene lugar despu�s del fin de la Conferencia
oficial, en
encuentros de los as� llamados clubes de Londres o de Par�s. Est�n
compuestos por los grandes bancos comerciales o estatales de Europa y
los
EE.UU., respectivamente.

Ahora bien: hay algo que ninguna Conferencia de Donantes ha ejecutado
jam�s, en ning�n lugar del mundo: entregarle mil millones de d�lares (o
un
solo d�lar) a un pa�s que se supone que les debe dinero a esos bancos.
Si en
los papeles puede figurar un pr�stamo, inmediatamente lo quitan por otro
lado.

O sea: con una mano te dan un poco de plata, pero inmediatamente te la
retiran con la otra, para "refinanciar la deuda".

Esto ya ha ocurrido con varios millones de d�lares que se supone que la
comunidad internacional le ha "entregado" a Yugoslavia. Seg�n informa el
Dr. Michael Chossudovsky: "La Junta [del FMI] aprob� un pr�stamo [de] US
$151 millones en el marco de la pol�tica del FMI para ayudas posteriores
a
conflictos, en apoyo de un programa de estabilizaci�n de la econom�a de
la
Rep�blica Federal de Yugoslavia y para contribuir a la reconstrucci�n de
su
administraci�n. De esta suma, las autoridades [de Belgrado] retirar�n
nada
menos que US $130 millones para refinanciar los pr�stamos puente que
recibieron [de Suiza y Noruega] para eliminar deudas viejas con el FMI"
(Citado en "Economic Terrorism," por el Dr. Prof. Michael Chossudovsky)

En lenguaje llano: las autoridades de Belgrado pidieron plata prestada
en
Suiza y Noruega para pagarle al FMI plata que le deb�an. Despu�s
pidieron
plata prestada al FMI, con la cual �pagaron la deuda con Suiza y
Noruega!

Esto es una estafa.

La verdad sobre estas ficticias "Conferencias de Donantes" se filtra de
vez
en cuando. Por ejemplo, he aqu� un extracto de un cable de la agencia de
noticias 'Reuters', donde se pasa revista a todas las cosas terribles
que le
suceder�n a Yugoslavia si no coopera. La primera de la lista es:

1. "Los EE.UU. se opondr�n a que Yugoslavia obtenga pr�stamos y ayuda
en las instituciones financieras internacionales, como el FMI y el Banco
Mundial. Est� en juego un pr�stamo del FMI por 260 millones de d�lares
que
apoyar� a la reforma de una econom�a que despu�s de a�os de sanciones y
guerra se encuentra al borde del colapso." [Recuerdan, argentinos, "El
Plan
Prebisch, retorno al coloniaje", donde Arturo Jauretche explicaba c�mo
inventaron el "colapso" por el cual nos "integraron" al Fondo Monetario
en
1955?]

De paso, n�tese que aqu� nadie habla de "donaciones", sino de pr�stamos.
No se hace ning�n regalito.

Y t�ngase en cuenta que todos los pa�ses que han confiado en estos
falsos
pr�stamos han sufrido. Yugoslavia no ha recibido pr�stamos en 8 a�os.
Pero
Rumania y Bulgaria, que s� los recibieron, perdieron toda su industria,
y sus
desempleados vienen ahora a Yugoslavia a buscar empleo. Siempre
estaremos mejor si nos arreglamos solos que si nos montan estos
par�sitos
del FMI y del Banco Mundial, cuyo negocio es quitarle a pa�ses como el
nuestro todo lo que tanto nos ha costado construir.

Ahora, la segunda consecuencia "desastrosa" de no cooperar con
Washington:

2. "[Habr� que postergar] los planes de Belgrado para iniciar la
negociaci�n
de un arreglo de la deuda con el Club de Par�s de acreedores soberanos y
con los bancos comerciales del Club de Londres. Yugoslavia tiene una
deuda externa total de 12.200 millones de d�lares, de los cuales 5
corresponden al Club de Par�s, y 3 al de Londres." ('Reuters', 2 de
Abril de
2001)

Seg�n el art�culo de Reuters, la Conferencia de Donantes le prestar� a
Yugoslavia 260 millones de d�lares. Si nos guiamos por la experiencia
existente, es posible que este dinero nunca llegue a Yugoslavia. Pero
a�n si
lo hiciera, se lo utilizar�a inmediatamente para devolver parte de la
supuesta
deuda. Ni un centavo llegar�a a la econom�a, o a la gente com�n.

Y qu� mas, veamos, nos dice el articulista que dejar� de suceder si
Yugoslavia se niega a colaborar:

* Si Yugoslavia se niega a colaborar, habr� que "postergar los planes de
Belgrado para iniciar la negociaci�n de un arreglo de la deuda con el
Club
de Par�s de acreedores soberanos y con los bancos comerciales del Club
de
Londres".

�Cu�nto es el dinero en juego en esta deuda que Yugoslavia no tendr�a el
placer de comenzar a pagar?

"Yugoslavia tiene una deuda externa total de 12.200 millones de d�lares,
de
los cuales 5 corresponden al Club de Par�s, y 3 al de Londres." O sea
que "la
comunidad internacional" le reclama a Yugoslavia una deuda de por lo
menos 12.000 millones de d�lares. Y si Yugoslavia no entrega a
Milosevic,
no tendr� el placer de destrozar toda su industria para devolver esa
deuda.
Ah, s�, ser�a algo tremendo.

�Y c�mo llega la "comunidad internacional" a creer que Yugoslavia le
debe
12.200 millones de d�lares? Se trata, en su casi totalidad, de intereses
sobre
las deudas que se supone correspond�an a la hoy extinta Rep�blica
Socialista de Yugoslavia. He aqu� un informe de prensa del 31 de
diciembre
de 1992, que lo aclara todo:

[Extraido de: 'Facts on File World News Digest,' December 31, 1992 ]

"Titular: El FMI expulsa a Yugoslavia

"Texto: El 15 de diciembre, el Fondo Monetario Internacional dio fin a
la
presencia de Yugoslavia en su seno, y reparti� proporcionalmente la
deuda
externa de ese pa�s entre lo que la instituci�n financiera define como
las
cinco rep�blicas que heredan a Yugoslavia. El FMI dio este paso sobre la
base de que Yugoslavia ha dejado de existir como entidad jur�dica..

"La deuda externa de Yugoslavia era de unos 15.000 millones de d�lares,
incluyendo $217 millones de deuda con el FMI y $2.000 millones con el
Banco Mundial.

"A la nueva Federaci�n Yugoslava (Serbia m�s Montenegro) -que el FMI
consider� una sola rep�blica- le correspondi� un 36,5% de la deuda. A
Croatia se le asign� un 28.5% de la deuda, un 13,2 a Bosnia-Herzegovina,
un 16,4 a Eslovenia y un 5,4% a Macedonia."

[Fin de la cita de 'Facts on File']

As� que en 1992, por propia decisi�n, el FMI impuso a la Rep�blica
Federal
una deuda de 5475 millones de d�lares. Ahora, dice que debemos m�s de
12.000 millones, o sea que casi 7000 millones de la supuesta deuda
son...
intereses! �Y cu�ndo se nos cargaron esos intereses?

�Nos fueron impuestos durante los a�os de sanciones impuestas por la
misma comunidad internacional que ahora proclama que les debemos toda
esta suma en concepto de inter�s!

Esas sanciones causaron da�os a la econom�a yugoslava del orden de
varios miles de millones de d�lares.

�Con qu� derecho, entonces, esta misma gente que someti� a Yugoslavia a
las ssanciones y el hambre, que nos hizo perder miles de millones, y que
luego bombarde� a Yugoslavia (provocando, como m�nimo, un da�o que se
puede evaluar en 60.000 millones de d�lares... sin contar los
incalculables
costos en vidas humanas, en sufrimiento masivo, en el dolor de aquellos
que
perdieron sus seres queridos, en el da�o sicol�gico a los ni�os
obligados a
vivir en refugios antia�reos, en el da�o a largo plazo del uranio
empobrecido), c�mo puede esta gente, repetimos, estos hambreadores y
bombardeadores, decir que Yugoslavia les debe dinero?

�Qu� clase de gente es esta?

Una Conferencia de Donantes no le dar�a un centavo a Yugoslavia. Su
�nico
resultado ser�a la devastaci�n de la econom�a yugoslava. Nos obligar�an
a
vender por centavos industrias invalorables, a los mismos banqueros que
constituyen la Conferencia de Donantes. Y una vez vendidas las
industrias,
la deuda seguir�a vivita y coleando.

Porque se conseguir�a poco dinero (siempre es muy poco, siempre ha sido
as�, en todos los pa�ses donde los banqueros lograron imponer esta
estafa),
comparado con la deuda a pagar. En realidad, toda la idea es exactamente
eso: usan la deuda inflada para apoderarse de la industria, y, cuando
todo
termin� dejan al pa�s sin nada de lo que construy� en un esfuerzo de
a�os.
S�lo le dejan miles de millones de d�lares de deuda.

En esta Conferencia de Donantes no tenemos nada por ganar.

Pero perderemos algunas cosas.

Nuestra industria.

Nuestro orgullo.

Nuestro honor.

Y tambi�n nuestros patriotas, empezando por el Sr. Milosevic, pero la
lista
de ning�n modo terminar� con �l. De ning�n modo.

No sigamos esta zanahoria que nos proponen las actuales autoridades de
Belgrdo. Confiemos en nosotros mismos, en nuestra integridad y nuestra
capacidad de trabajo. Comerciemos con nuestros amigos, no con ladrones
que tratar�n de quebrarnos con el falso relumbr�n del oro de los tontos.

Las actuales autoridades de Belgrado ponen mucha pasi�n cuando hablan
de la urgencia de esta Conferencia de Donantes.

Y esa pasi�n es real.

Pero no lo es porque teman que si no seguimos sus propuestas, Yugoslavia
perder� el dinero que necesita. Por el contrario, temen el castigo que
recibir�n si no hacen lo que sus patronos de Washington les exigen.

Porque Washington no tiene amigos: solamente tiene futuras v�ctimas.
[Argentinos y peruanos: Menem, as� como Fujimori, son pruebas obvias]

Washington acaba de imponer su ley a estas autoridades de Belgrado.

Les ha dicho: est�n tom�ndose demasiado tiempo. D�nnos de una vez a
Milosevic. D�nnos a los patriotas del Ej�rcito Yugoslavo. D�nnos
aquellos
que nos combatieron en Bosnia y Croacia. �Y h�ganlo YA! Y tambi�n d�nnos
todo lo que haya de alg�n valor en Yugoslavia.

Porque as� no lo hici�reis, os tomaremos a vosotros, la Oposici�n
Democr�tica de Serbia, en su lugar.

- SPS, 31 de Mayo de 2001

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Dopo due anni di pax NATO. Quale Jugoslavia?

gioved� 7 giugno
ore 17.00

Aula B (piano terra)della Facolt� di Lingue,
via Garruba 4 Bari

Ne discutono

sen. Raniero La Valle
Presidente del Comitato per la Democrazia Internazionale

A due anni dalla "guerra umanitaria" della NATO: effetti,
implicazioni, poste in gioco...

prof. Vincenzo Starace [da confermare]
docente di Diritto internazionale - Universit� di Bari

Jugoslavia e diritto internazionale

dott. Dragan Mraovic
console capo Repubblica Federale Jugoslava

La situazione economica e politica nella Jugoslavia d'oggi

Nico Perrone,
docente di Storia americana - Universit� di Bari

Crimini di guerra. Il bersaglio jugoslavo e le responsabilit� italiane

Antonello Rustico
direttivo nazionale FILCEA CGIL e coordinamento nazionale RSU

Critica della guerra e solidariet� di classe dei lavoratori italiani con
i lavoratori jugoslavi

coordina

Andrea Catone,
dell'associazione "Most za Beograd"


Most za Beograd
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Associazione culturale di solidariet� con la popolazione jugoslava
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GOVERNO NON TROVA INTESA SU LEGGE ESTRADIZIONE

(ANSA-AFP) - BELGRADO, 29 MAG - Nessuna intesa tra i membri del governo
della
Federazione jugoslava in una prima sessione di colloqui che aveva
l'obiettivo di
discutere il testo della legge che dovrebbe permettere l'estradizione di
cittadini
jugoslavi, la legge che in pratica consentirebbe la consegna al
Tribunale dell'Aja
dell'ex presidente Slobodan Milosevic. ''Abbiamo cercato di trovare
un'intesa e
cerchiamo ancora una soluzione'', ha detto il leader del Partito
socialista del
Montenegro, Predrag Bulatovic, riconoscendo cosi' implicitamente che
l'accordo non
c'e' ancora. Ai colloqui hanno partecipato rappresentanti del Psm e del
Dos
(Opposizione democratica della Serbia), la coalizione di 18 partiti
raggruppata
intorno al presidente Vojislav Kostunica. Del Dos fa parte anche il
primo ministro
serbo Zoran Djindjic. Il governo jugoslavo sta esaminando un progetto di
legge sulla
cooperazione con il Tribunale penale internazionale (Tpi), che dovrebeb
aprire la
strada alla estradizione di Milosevic. Il Psm e' contrario alla
estradizione e il
Dos non ha i numeri, in parlamento, per imporre questa legge contro il
parere
dell'alleato. Il Dos sa pero' anche che un consistente pacchetto di
aiuti americani
dipende dall'accoglimento da parte di Belgrado delle richieste del Tpi.
(ANSA-AFP)
TF
29/05/2001 13:27

GLI USA INASPRISCONO LE SANZIONI CONTRO I CITTADINI
JUGOSLAVI LEGATI ALL'EX GOVERNO DELLE SINISTRE

US PRESIDENT EXTENDS SANCTIONS AGAINST FORMER YUGOSLAV AUTHORITIES
NEW YORK, May 25 (Tanjug) US President George Bush has informed
the US Congress about the extension of measures under which Yugoslavia's
assets have been blocked and the socalled smart sanctions have been
introduced against former Yugoslav authorities.
In a letter to Congress, Bush said that the smart sanctions,
imposed on former ruling officials and their associates, should remain
in
force, since the issue of Yugoslavia's cooperation with the Hague war
crimes tribunal had not been resolved.
The smart sanctions include a ban on the travel of former ruling
officials and their associates and limitations to transactions with them
and all other war crimes suspects, indicted by the Hague tribunal.
Bush also decided to extend the blockade of disputed assets until
the resolution of their status through succession talks among former
Yugoslav republics or in some other way.
Bush said that the measures, imposed in 1992 and in 1998, should
remain in force after May 30, 2001 and June 9, 2001.

DJINDJIC PREME PER ACCONTENTARE GLI USA
CONCEDENDO L'ESTRADIZIONE DI MILOSEVIC
"ALTRIMENTI LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO SONO PROPRIO MISERE"

DJINDJIC EXPECTS LAW ON COOPERATION WITH ICTY SOON.
BELGRADE, May 26 (Beta) - Serbian Premier Zoran Djindjic said on
May 26 that he expected the Yugoslav government and parliament to adopt
a
bill on cooperation with the International Criminal Tribunal for the
Former
Yugoslavia (ICTY), adding that the coalition partner of the Democratic
Opposition of Serbia (DOS), the Socialist People's Party, would have to
make a decision on the law within the next two or three days.
In an interview to BETA, Djindjic said that the adoption of the
bill on cooperation with the ICTY was in the federal government's
jurisdiction, that "according to the constitution, there is no way to
transfer the issue from the federal to another level," and that "any
kind
of delay is meaningless."
"I expect the law to be adopted because, if it is not, our
prospects for the future are truly grim. I am not talking only about the
donors conference, but also about the standby arrangement, rescheduling
and
reducing our debts, as well as better future relations with democratic
countries. This issue will put a strain on our relations with European
countries," Djindjic said.
He also said that the crisis concerning the adoption of the law
would put Yugoslavia's honesty in cooperating with international
organizations "under suspicion."
Djindjic added that, if the law were not adopted, "the federal
government and the federation itself would be in a crisis," which could
not
be resolved even by announcing new federal elections, "if the Democratic
Party of Socialists does not participate in the elections."

ANCHE KOSTUNICA CAMBIA POSIZIONE E CONSIDERA NECESSARIA
LA COLLABORAZIONE CON IL TRIBUNALE ILLEGALE DELL'AIA

KOSTUNICA URGES PROPER LAWS FOR COOPERATION WITH ICTY
BELGRADE, May 26 (Tanjug) Proper laws must be passed to define
cooperation with the International Criminal Tribunal for the former
Yugoslavia (ICTY), so that "this court should not be beyond the law and
look on indictments as so many convictions", Yugoslav President Vojislav
Kostunica said on Saturday.
"This is why we keep insisting on UN Resolution 1244 and urging
the UN Security Council to implement it in full, primarily where the
return
of displaced people and their security is concerned, as well as legal
guarantees for the protection of Serbs and other non Albanians in
Kosovo",
Kostunica said at a convention of the Democratic Party of Serbia (DSS),
which he heads.

>
http://wwwext.ansa.it/balcani/fattidelgiorno/20010529132764638/20010512194231873532_ass.html

JUGOSLAVIA: MILOSEVIC; POSSIBILE CONSEGNA A TPI, KOSTUNICA

(ANSA) - BERLINO, 12 MAG - Il presidente jugoslavo Vojislav Kostunica ha
ribadito in un'intervista ad un settimanale tedesco che il suo governo
potrebbe accogliere la richiesta di estradizione del suo predecessore
Slobodan Milosevic presentata dal Tribunale penale dell'Aja per i
crimini
di guerra. ''A Washington ho espresso la mia massima disponibilita' a
collaborare con il Tribunale'', ha detto Kostunica in un'intervista a
Focus
lunedi in edicola. ''Mi impegnero', ha aggiunto, affinche' il governo
prepari l'apposita legge entro la fine del mese per presentarla poi al
parlamento''. E alla domanda se Milosevic verrebbe estradato subito
dopo,
ha risposto: ''Prima bisogna approvare la legge''. Una anticipazione
dell'intervista e' stata diffusa oggi da Focus. Kostunica - che e' stato
nei giorni scorsi negli Stati Uniti - giungera' in visita martedi' a
Berlino. A questo riguardo egli ha assicurato che non verra' data in
alcun
modo esecuzione alla sentenza emessa da un tribunale di Milosevic contro
il
cancelliere Gerhard Schroeder - condannato a 20 anni di carcere per
responsabilita' negli attacchi aerei della Nato contro la Serbia.
''Schroeder non verra' arrestato quando si rechera' per la sua prima
visita
a Belgrado. ''Il signor Schroeder sara' da noi il benvenuto'', ha detto
il
presidente. (ANSA) QN
12/05/2001 19:42

---

CONSEGNARE MILOSEVIC ALL'AIA - CHE COSA NE GUADAGNEREBBE LA JUGOSLAVIA?

1. ULTERIORI PRESSIONI DI CARATTERE POLITICO-ECONOMICO
2. RICONOSCIMENTO DEL TRIBUNALE DELL'AIA DA PARTE JUGOSLAVA, MILOSEVIC
"CAPRO ESPIATORIO" DEI BOMBARDAMENTI DEL 1999, E LA NATO NON DOVREBBE
PIU'
PAGARE PER I SUOI CRIMINI DI GUERRA
3. SBLOCCO DEI PRESTITI USURARI DA PARTE DI USA E FMI...

---

Data: 26/05/2001 23:08
Da: David Morgan
Oggetto: Subjection of Yugoslavia


26 May 2001 David Morgan Vancouver

Greetings:

The situation in Yugoslavia re. Milosevic is starkly simple:
The "International Community" (ie, USA), feeling the need to
legitimize
the bombing of Yugoslavia, says to the government in Belgrade:
"Hand over Milosevic and we'll hand over the money (loaned) to
rebuild
the bomb damage we did. This is the deal: No Milosevic, no money"

President Kostunica then has to explain to the public why it is
necessary to
turn Milosevic over to the thoroughly discredited "court" in
the Hague. This is the language Kostunica used to justify this
expedient
subjection to the USA:

''Today, we need extraordinary, often painful compromises to
accommodate the international community,'' Kostunica told
legislators
attending the convention.
''By this, I am referring to the controversial court in The
Hague,''
Kostunica said. ''We need a legal foundation and a judiciary
formula
that would regulate our cooperation with that tribunal ... to act
as our
compass in painful matters.''

Of course this "court" also faces a starkly simple choice:
Produce the indictments & convictions required or US funding will
end.

The real "international community," the member states of the United
Nations Organization, had better wake up before they too are
subjected
to more domestic and international "law," made in & for Washington.

Best wishes,
David

************

---

KOSTUNICA FAVOREVOLE AD UNA LEGGE PER ESTRADARE MILOSEVIC:
"SAREBBE UN DOLOROSO COMPROMESSO"

---

Boston Globe
Yugoslav president: Extradition law a 'painful compromise'
By Katarina Kratovac, Associated Press, 5/26/2001 11:12

BELGRADE, Yugoslavia (AP) A draft law enabling the extradition of
Slobodan Milosevic to the U.N. war crimes tribunal is a needed and
''painful
compromise,'' Yugoslavia's pro-democracy president said Saturday.
Speaking at a convention of his Democratic Party of Serbia,
President
Vojislav Kostunica said legislation spelling out the terms of
Yugoslav
cooperation with the tribunal was necessary to help the
long-ostracized
country shed its pariah status.
Under the new law, Milosevic could be extradited to the court in
The Hague,
Netherlands, after his case is legally reviewed at home. The
government is
expected to review the draft law as early as next week, and it
could come up
for debate in parliament by mid-June.
''Today, we need extraordinary, often painful compromises to
accommodate the international community,'' Kostunica told
legislators
attending the convention.
''By this, I am referring to the controversial court in The
Hague,''
Kostunica said. ''We need a legal foundation and a judiciary
formula
that would regulate our cooperation with that tribunal ... to act
as our
compass in painful matters.''
Since Milosevic's ouster last October, Belgrade's new pro-democracy
authorities have hesitated to hand over the former Yugoslav
president and
other war crimes suspects to the U.N. tribunal, citing a
constitutional ban on
extradition of Yugoslav citizens.
Many Serbs including Kostunica, a staunch critic of the tribunal
accuse the
court of bias because most indicted suspects have been Serbs.
Milosevic and
four senior aides were indicted on charges of crimes against
humanity in
1999 for atrocities committed by Serb troops against ethnic
Albanians in
Kosovo.
The West wants Milosevic tried at The Hague, and the United States
has
threatened to boycott a June 29 international donors conference for
Yugoslavia unless progress is made toward greater cooperation with
the
U.N. court.
Milosevic was arrested in Belgrade on April 1 on suspicion of abuse
of
power during his 13 years in office, and the Yugoslav government
wants to
try him on a series of charges including domestic war crimes
counts.
In pushing to adopt the new law, pro-democracy officials face
opposition
from their coalition partners in the Yugoslav republic of
Montenegro.
Montenegrin deputies in parliament were once allied with Milosevic
and
have so far rejected his extradition. Their support is necessary
for the
law to
be approved.
Zoran Djindjic, the prime minister of Serbia, Yugoslavia's dominant
republic, said Saturday that Serbian politicians, Yugoslav and
Serbian
Cabinet ministers and Justice Ministry officials would meet with
Montenegrin legislators Monday to discuss the draft law.
The Montenegrins will have to reach a firm decision on the law
within a few
days, Djindjic said.
''I expect the law will be approved. Prospects contrary to that are
simply too
macabre to consider,'' Djindjic told Belgrade's Beta news agency.
In a sensational revelation Friday, Serbian police accused
Milosevic of
personally ordering the systematic destruction of evidence of
atrocities
during the Kosovo war including the dumping of a truckload of
bodies,
presumed to be those of ethnic Albanian civilians, into the Danube
River in
the spring of 1999.
Police officials made it clear that they consider that particular
case just
one
part of a large-scale attempt to remove any trace of the thousands
of
civilians
allegedly killed by Milosevic's troops in Kosovo.
Members of Milosevic's Socialist Party criticized the police
allegations as
''hideous misinformation launched deliberately'' ahead of
parliamentary
debate on the tribunal cooperation law.///

---

...OPPURE QUELLA DEI PRESTITI USA E' ANCH'ESSA UNA TRUFFA?

---

Data: 27/05/2001 01:23
Da: JaredI@...
Oggetto: THIS DONORS' CONFERENCE IS SUCKER BAIT - THE "REWARD" IS A
BANKRUPTCY MEETING!

PLEASE FORWARD!!

An email on the supposed "Donors'Conference" bribe says:

<< ''By this, I am referring to the controversial court in The
Hague,''
Kostunica said. ''We need a legal foundation and a judiciary
formula
that would regulate our cooperation with that tribunal ... to act
as our
compass in painful matters.''

Of course this "court" also faces a starkly simple choice:
Produce the indictments & convictions required or US funding will
end.
>>

NO NO NO NO NO NO!!!!!

There is no U.S. or other funding being offered!

NONE!

Chossudovsky has exposed all this - it is a sham! (see:
http://emperors-clothes.com/articles/choss/eco.htm)

A "donors' conference" is a meeting of creditors, similar to a
bankruptcy
conference.

There have been scores of them and not one in any place at any time
ever
gave. They always take. They plan how to sell to themselves all the
industry
in the target country for pennies on the dollar to pay off back
debts (over
$12 billion in Yugoslavia's case - mostly interest charged while
sanctions
were enforce and the creditors were bombing and murdering and
sponsoring
proxy armies!).

When they are finished, the country has no industry but still has
massive
debt - which it has now promised to pay! This happened to Vietnam,
South
Korea, Ukraine, Bulgaria, Rumania. Does it have to happen to
Yugoslavia?

This is known by Kostunica unless he is criminally negligent: to
pretend to
the Yugoslav people that they will actually get anything if they
give up
Milosevic is nothing but a treasonous lie.

The reward is: the death of Yugoslav industry - they ALWAYS buy
cheap and
close down what might be competitive just as GE bought and closed
the big
Light Bulb factory in Hungary.

With utmost distress,
Jared Israel.

---

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ALBANIANS IN MACEDONIA: FACTS AND FICTIONS
by Diana Johnstone [30 May 2001]
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CHECHEN SEPARATISTS ARE FIGHTING IN MACEDONIA
By Yevgeni Kryshkin, [25 May 2001]
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365 DANA

(dalla rivista belgradese "NIN", dicembre 1991)

�91. - GODINA VISOKOG RIZIKA

04.01 - U Republici Hratskoj osnovano Vece za narodnu odbranu i
zastitu ustavnog poretka. Istog dana SUP SAO Krajina pozvao je
pripadnike rezervno sastava milicije opstine Knin i ostalih opstina da
se odmah jave u maticne stanice milicije pod punom spremom.
08.01. - Zagrebacka "Astra" je u Hrvatsku uvezla 36000 kalasnjikova, a
ovo oruzje je podelejeno uglavnom na podrucju koje se granici sa Srbijom
09.01.- Predsednistvo SFRJ donelo je naredbu o rasformiranju i
razoruzanju svih nelegalnih naoruzanih formacija u Jugoslaviji.
11.1. - Odrzano je prvo zasedanje Narodne skupstine Republike Srbije.
Dr Slobodan Unkovic je izabran za predsednika
Skupstine, a Slobodan Milosevic je polozio zakletvu pred poslanicima
na polzaj predsednika Republike Srbije.
17.01. - Oruzane snage SAD u saradnji sa jedinicima saveznickih zemalja
pocele su vojnu operaciju nazvanu "Pustinjska oluja". Cilj -
oslobadjanje Kuvajta od iracke okupatorske vojske.
25.01. - Beogradska televizija je prikazala dokumentarni film
(popularno nazvan "O Spegelju") koji obelodanjuje masovno naoruzanje
pripadnika HDZ-a i njihove pripreme za represalije i ubistva pripadnika
JNA i npocudnih Srba koji zive u Hrvatskoj.
11.02. - Izabrana je vlada Republike Srbije sa premijerom dr Dragutinom
Zelenovicem.
15.02. - Oko 150 policajaca hrvatskog Ministarstva unutrasnjih poslova
okupiralo je seeverni deo opstine Titova Korenica u predelu Plitvica.
25.02. - Sadam Husein je objavio naredbu da se iracke trupe povuku iz
Kuvajta na polzaje od pre 1. augusta.
01.03. - Na konferenciji za stampu u Novom Sadu objavljeno je da je
doneta deklaracija o suverenoj auotonomiji srpskog naroda Slavonije,
Baranje i zapadnog Srema.
02.03. - Specijalne jedinice MUP-a Hrvatske usle su u Pakrac i zauzele
stanicu milicije i zgradu Skupstine opstine. Predsednistvo SFRJ je
naredilo pokret odredjenih jedinica JNA i one su usle u Pakrac, sto je
doprinelo smirivanju situacije.
07.03. - U Skupstini Slovenije usvojen je, s jednim glasom protiv,
Ustavni zakon kojim Slovenija definitivno formira sopstvenu vojsku.
09.03- Uprkos izricitoj zabrani mitinga SPO-a, na Trgu Republike u
Beogradu okupilo se nekoliko desetina hiljada gradjana. U sukobu sa
organima reda poginuli su jedan milicioner i jedan demostrant. Protiv
SPO i Vuka Draskovica, koji je uhapsen, podneta je krivicna prijava.
Nesto pre 20 casova na ulicama Beograda pojavili su se tenkovi.
Predsednik Milosevic se obratio gradjanima : "Danas je u Srbiji i
Beogradu napadnuta najveca vrednost koju ima nasa zemlja i nas narod -
ugrozen je mir..."
11.3. - Na Terazijama u centru Beograda, pocele su mirne demonstracije
studenata.
Na Uscu u Beogradu okupilo se 150.000 gradjana u znak
podrske vladajucoj stranci Srbije.
12.03.- Odbor za kulturu i informisanja Narodne skupstine razmotrio je
ostavke najuzeg rukovodstva Televizije Beograd : Dusana
Mitevica,Sergeja Sestakova i Predraga Vitasa i utvrdio odluku o
razresenju se trojice, sto je Skupstina i prihvatila.
13.03. -Na Trgu Republike u Beogradu odrzan je miting udruzene
opozicije.
08.4. -Krivicno vece Vojnog suda u Zagrebu odgodilo je raspravu na
sudjenju Martinu Spegelju i sedmorici optuzenih za pripremanje oruzane
pobune na teitoriji Republike Hrvatske zbog naelektrisane atmosfere
ispred zgrade vojnog suda u Zagrebu.
Dve granate su pale na Borovo Selo.
Sefovi drzava i vlada EZ i 12 ministara inostranih poslova
raspravljali su o situaciji u Jugoslaviji. Tom prilikom nasoj zemlji je
dat jasan znak da moze postati udruzeni clan EZ samo kao jedinstvena
drzava.
15.4. - U granicnom podrucju Srbije i Hrvatske vodjen razgovor
Slobodana Milosevica i Franje Tudjmana.
18.04.- Sabor Republike Hrvatske usvojio je zakljucke u kojma se trazi
sto hitnija zastita pravnog poretka na celoj teritoriji Republike, kao
formiranje dobrovoljackih odreda, a prava nacionalnih manjina se
uslovljavaju njihovom spremnoscu da "stuju pravni poredak zemlje u
kojoj zive".
19.4. - Dinar je devalvirao za 44 odsto (jedna marka vredi 13 umesto 9
dinara).
02.05.- U oruzanom okrsaju u Borovom Selu poginulo je 12 redarstvenika
i tri gradjanina.
06.05.- U nemirima ipred Komande Vojnopomorske oblasti u Splitu poginuo
je vojnik Sasa Gesovski.
12.05.- U 11 krajinskih opstina odrzan je referendum o prisajedinjenju
SAO Krajine Republici Srbiji.
15.5. - Stjepan Mesic nije izabran za predsednika Predsednistva SFRJ.
24.5. - Dr Borisav Jovic je izabran za predsednika Socijalisticke
Partije Srbije.
04.6. - Predsednik Skupstine Srbije Slobodan Unkovic podneo je ostavku.
05.6. - Aleksandar Bakocevic je izabran za novog predsednika Skupstine
Srbije.
09.6. - Odrzan je miting Udruzene Srpske demokratske opozicije u
Beogradu.
13.6. - Poceo je carinski rat Slovenije i savezne vlade.
21.6. - Hrvatska i Slovenija su postavile svoje granicne prelaze.
23.6. - Zemlje evropske dvanaestorice sporazumele su se u Luksemburgu
da ne priznaju nikakve jednostrane deklaracije o nezavisnosti Slovenije
i Hrvatske u koliko ove republike odluce da napuste jugoslovensku
federaciju.
25.6. - Hrvatska i Slovenija su proglasile suverenost i nezanisnost.
27.6. - Armija je pocela da zauzima polozaje na granicnim prelazima u
Sloveniji, Doslo je do sukoba nekih sastava T.O. Slovenije i JNA.
01.7 - U vise mesta u Hrvatskoj doslo je do oruzanih sukoba.
02.7 - U raznim krajevima Slovenije doslo je do zestokih bitki izmedju
JNA i republicke T.O.
04.7. - Jake snage MUP-a Hrvatske i Hrvatske Garde napale su Srbe u
Borovom naselju i Borovom Selu.
07.7. - Napadnuta su srpska sela kod Osijeka, u bici u Tenji bilo je
vise mrtvih i ranjenih.
10.7. - Ministri inostranih poslova E.Z. utvrdili su detaljan plan za
slanje od 30 do 50 naoruzanih vojnih i civilnih posmatraca u
Jugoslaviju radi nagledanja primiria.
18.7.- Na sednici Predsednistva SFRJ doneta je odluka o povlacenju
Armije iz Slovenije. Protiv ove odluke je glasao Stjepan Mesic, a Bogic
Bogicevic je bio uzdrzan.
22.7.- Jake snage MUP-a i Hrvatske garde napale su srpsko selo Mirkovce.
05.8.- Vlada Francuske je odlucila da sazove Savet bezbednosti UN zbog
opasnosti od izbijanja gradjanskog rata u Jugoslaviji.
07.8.- U intervjuu Skaj Njuzu, Slobodan Milosevic je izjavio "Svi
stranci su u ovoj zemlji dobro dosli, ali ne i vojnici."
Fudbalski savez Jugoslavije je odlucio da takmicenje u
saveznim ligama pocne bez klubova sa podrucja FS Hrvatske.
19.8. - U Moskvi je objavljen ukaz potpresednika SSSR-a Genadija
Janajeva u kome se kaze da Mihail Gorbacov iz zdravstvenih razloga nije
u mogucnosti da izvrsava svoje obaveze predsednika SSSR-a. Jeljcin,
Silajev i Hazbulatov obratili su se gradjanima Rusije pozivajuci ih
da "pruze dostojan odgovor pucistima".
21.8. - Zavera "osmorice" u Sovjetskom Savezu je srusena. Zakoniti
predsednik Mihail Gorbacov ponovo je preuzeo vlast.
24.8. - Komunisticka partija Sovjetskog Saveza je prestala prakticno
da postoji posle 93 godine delovanja.
27.8. - EZ je odlucila da prizna balticke republike.
29.8. - Pocela je blokada hrvatskih jedinica u Vukovaru. Sve prilazne
puteve kontrolise JNA.
31.8. - Zagrebacki aerodrom Pleso bio je popriste sukoba izmedju snaga
MUP-a Hrvatske i jedinica Jugoslovenskog
RV i PVO cije su letelice prinudile prethodno spustanje dva strana
aviona, a u jednom od njih bilo je svercovano oruzje, koje je sprovodio
Antun Kikas, kanadjanin hrvatskog porekla.
Tacno posle pet meseci pala je u ruke milicije SAO Krajine
nasilno usostavljena policijska stanica MUP-a Hrvatske na Plitvicama.
07.9. - U "Palati mira" u Hagu pocela je mirovna konferencija o
Jugoslaviji.
08.9. - U Makedoniji je sproveden referendum. Gradjani su se
izjasnjavali da li su za suverenu i samostalnu Makedoniju s pravom
stupanja u savez suverenih drzava.
10.9. - U Ljubljani je odrzan veliki protestni miting zbog "pasjeg
zivota svih zitelja Republike" otkad je Demos osvojo vlast.
11.9. - Ante Cicin-Sajn, direktor Jadranskog Naftovoda, obavestio je
celne ljude dve rafinerije u Srbiji da "Naftovod vise ne postoji". Isto
tako, Hrvatska pleni naftu namenjenu Srbiji.
13.9. - Kidnapovan je general-major JNA Milan Aksentijevic.
15.9. - U Gospicu je poginuo Djordje Bozovic Giska, komandant Srpske
garde.
16.9. - Skupstina Zajednice opstina Bosanske krajne proglasila je
autonomiju.
17.9. - Komanda Vojnopomorske oblasti otpocela je blokadu svih vecih
morskih luka u Hrvatskoj.
18.9 - Predsednik Skupsttine SFRJ Slobodan Gligorijevic izjavio je
Tanjugu da je Mesicev zahtev za upucivanje mirovnih snaga u
Jugoslaviju "cin bez presedana u istoriji nase zemlje i znaci
ugrozavanje njene nezavisnosti".
04.10. - Predsednistvo SFRJ donelo je Naredbu o deliimicnoj
mobilizaciji.
U Hagu je postignut mirovni dogovor Milosevica, Tudjmana i
Kadijevica sa lordom Karingtonom i Van Der Brukom.
05.10. - U Beograd je stigao Aleksandar Karodjordjevic sa porodicom.
07.10. - Hrvatske vlasti su saopstile da je pogodjen i ostecen stari
deo Zagreba odnosno sediste predsednika Tudjmana i palati "Banski
dvori".
Nova slovenacka valuta zove se tolar.
08.10. - Hrvatski sabor je doneo odluku o progkasavanju samostalne i
suverene drzave Hrvatske.
10.10. - Poslanici Narodne skupstine Srbije slozili su se da srpska
zastava treba da bude trobojnca bez petokrake. Odluka o himni i grbu
nije doneta
Evropski Parlament je odbacio rezoluciju kojom se EZ
poziva da prizna nezavisnost Slovenije i Hrvatske.
15.10. - Odluka o suverenosti Bosne i Hercegovine doneta je posle
zavrsetka sednice i odlaska srpskih poslanika iz parlamenta.
- Slobodan Milosevic i Franjo Tudjman su doputovali u Moskvu
na poziv Mihaila Gorbacova.
-Jedinice JNA su usle u Cavtat.
24.10. - Osnovana je Skupstina srpskog naroda Bosne i Hercegovine.
25.10. - Odrzan je referendum o tome da Sandzak postane "potpuna
teritorijalna i politicka autonomija s pravom prikljucenja nekoj od
suverenih republika".
01.11. - U organizaciji Pokreta zena za Jugoslaviju ka Hrvatskoj je
krenuo karavan roditelja zarobljenih vojnika.
02.11. - Poceo je opsti napad na Vukovar.
05.11. - Iz pravca hrvatskih sela Nijemci i Lipovac izvrsen je
artiljerijski napad na Sid. Ovo je prvi oruzani napad sa hrvatske
strane na jedan grad u Srbiji.
08.11. - Evropska zajednica je odlucila da uvede ekonomske sankcije
prema Jugoslaviji.
09.11. - U Bosni i Hercegovini pocinje izjasnjavanje srpskog naroda o
ostajanju u zajednickoj drzavi sa Srbijom, Crnom Gorom, SAO Krajinom,
SAO Slavonijom,Baranjomi zapadnim Sremom i drugima koji se za ostanak
odluce.
- Predsednistvo SFRJ uputilo le pismo predsedniku Saveta
bezbednosti UN u kome se trazi hitno upucivanje mirovnih snaga UN u
Hrvatsku.
16.11. - Oslobodjeno je Borovo naselje.
18.11. - Vrhovno drzavno vece Hrvatske donelo je odluku da vise nema
potrebe i nikakvog politickog interesa za Republiku Hrvatsku da Stjepan
Mesic ostane u Predsednistvu SFRJ.
25.11. - Oslobodjen je general-major JNA Milan Aksentijevic koga su
zarobili pripadnici hrvatske vojske u zamenu sa Antuna Kikasa,
krijumcara oruzja.
02.12. - Evropska zajednica je usvojila "pozitivne mere" kojima ce se
ublaziti ekonomske sankcije prema Bosni i Hercegovini, Makedoniji,
Sloveniji i Hrvatskoj.
08.12. - Rusija, Belorusija i Ukrajina osnovale su zajednicu suverenih
drzava.
10.12. - Stupila je na snagu nemacka saobracajna blokada Srbije i Crne
Gore.
11.12. - Predsednik Vlade Srbije dr Dragutin Zelenovic podneo je
ostavku.
13.12. - Po najnovijim podacima Crvenog krsta Jugoslavije u Srbiji ima
142.864 izbeglica iz Hrvatske, u Bosni i Hercegovini 88.000, Crnoj Gori
7.000 i Makedoniji 2.050, a po podacima Republike Hrvatske u ovoj
republici ima 194.000 izbeglica.
17.12. - Predsednik Republike Srbije predlozio je dr Radomana Bozovica
za novog mandatara vlade.
- Evropska zajednica je u Deklaraciji o Jugoslaviji saopstila da
ce 15. Januara priznati nezavisnost onih republika koje to zele.
- Pripremna misija mirovnih snaga UN osla je u Jugoslaviju.
19.12. - Bonska vlada donela je odluku o priznavanju Hrvatske i
Slovenije u njihovim postojecim granicama. Odluka stupa na snagu 15.
Januara.
- Proglasena je Republika Srpska Krajina
- Ante Markovic je podneo ostavku na funkciju predsednika SIV-a.
21.12. - Na Samitu u Alma Ati formiran je Savez nezavisnih drzava koji
sacinjava 11 bivsih republika SSSR.
- Skupstina srpskog naroda u BiH donela je odluku o
formiranju Republike srpske BiH. Nova republika bice proglasena do
srpske Nove l992. godine.
23.12. - Marka se u Beogradu prodaje i po 100 dinara.

Priredio : Zoran Markovic

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>
http://www.ilpiccolo.kataweb.it/ilpiccolo/arch_25/trieste/co01/tito.html

POLA Quattordici pullman partiranno domenica dall�Istria per andare a
rendere omaggio al Maresciallo, nel suo villaggio natale Nostalgici di
Tito in pellegrinaggio a Kumrovec

POLA - Bench� sia scomparso 21 anni fa, Josip Broz Tito � capo
indiscusso della defunta Federativa � continua ad essere rimpianto in
Croazia. Una prova tangibile dell�affetto che lega tanta gente all�ex
Maresciallo si avr� domenica prossima, quando solo dall�Istria
partiranno quattordici pullman che si dirigeranno nel villaggio natio
di Tito, a Kumrovec, per celebrare la giornata della giovent�. Si
tratta di una ricorrenza che veniva festeggiata ai tempi del regime
jugoslavo e che coincideva col compleanno del �pi� grande figlio dei
popoli e delle nazionalit� della Jugoslavia�, come veniva all�epoca
definito Josip Broz.
A organizzare il pellegrinaggio a Kumrovec � la societ� croata �Josip
Broz Tito�, che ha diverse sezioni anche in Istria. Il coordinatore di
queste sezioni � Ruggero Faraguna di Porto Albona, il quale ha
dichiarato al giornale zagabrese Vecernji list che finora si celebrava
solo la data in cui Tito scomparve (il 4 maggio, nda), mentre d�ora
innanzi verr� ricordata anche la giornata della giovent�. �Vogliamo
custodire tutti quei valori che Tito ci ha insegnato � ha detto
Faraguna � e nel contesto citer� la convivenza, che allora chiamavano
fratellanza e unit�, come pure l�autogestione. Ci hanno ferocemente
criticato per il fatto che la staffetta di Tito veniva portata in media
da 25 mila giovani. Ma si dimenticano che allora erano milioni i
giovani in Jugoslavia che avevano un lavoro�.
Intanto all�Assoturistica di Kumrovec si fregano le mani dalla
contentezza. Domenica nel sonnolento villaggio dello Zagorje croato
dovrebbero arrivare almeno duemila fans di Tito, provenienti da pi�
parti della Croazia ed anche da Slovenia e Bosnia Erzegovina. Previsto
un programma artistico-culturale, mentre i cacciatori e i vigili del
fuoco locali provvederanno a cucinare il gulasch con carne di
selvaggina in enormi pentoloni. A conferma di un mito che non tramonta
mai (ma pure gli acerrimi denigratori di Tito sono tanti nel Paese),
ecco che a Fiume � sorta una sezione della societ� Josip Broz Tito. A
presidente � stato eletto Vitomir Grbac, che avr� il compito di
dirigere un�organizzazione che conta 300 iscritti.

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PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO DI ROMA
PER LA COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA-DESTRA

<<Milioni di uomini, nell'Europa dell'Est dominata dal comunismo, hanno
perduto la libert� individuale e collettiva che avevano riconquistato,
tra immensi sacrifici, liberandosi dall'oppressione nazista. Ecco
perch� non ci sono, non possono esservi, frasette ambigue, doroteismi
verbali, ambiguit� di comodo tra noi. Per questo ribadiamo che nel
Novecento, nella sua concreta realizzazione storica, il comunismo �
stato incompatibile con la libert�>>

<<Del liberalismo democratico abbiamo fatto nostra, in modo
irreversibile, la cultura dei diritti umani, il valore universale della
democrazia, la centralit� del tema della libert�, la considerazione
dell'individuo, il valore dell'inclusione, l'accettazione senza riserve
dell'economia di mercato, la valutazione positiva della competizione>>

<<Dall'aprile del '96, le imprese italiane hanno risparmiato oltre 50
mila miliardi di lire per minori oneri di indebitamento. E i profitti
delle pi� grandi societ� sono aumentati di oltre 30 mila
miliardi.Contrariamente a quanto sostiene la propaganda della destra,
il centrosinistra ha realizzato una politica di progressiva riduzione
del carico fiscale sulle imprese: in base ai dati Mediobanca,
l'aliquota fiscale media effettiva sul reddito d'impresa � scesa,
nell'ultimo triennio, di ben 14 punti. Il risanamento finanziario ha
cos� creato tutte le condizioni favorevoli per spostare risorse dalla
rendita agli investimenti, non solo nel bilancio pubblico - dove la
spesa per interessi � scesa di ben 50 mila miliardi all'anno - ma anche
in quelli di tutte le aziende italiane>>

<<Per noi la flessibilit� � un opportunit� con cui fare i conti, per
farne aumento di occupazione e non di sfruttamento. L'incremento dei
posti di lavoro � un primo risultato significativo. E continuo a
pensare che per un giovane, per la sua condizione di vita materiale, un
lavoro flessibile sia comunque un'opportunit� preferibile alla
disoccupazione. Ma so che questo non basta. Perch� la flessibilit� non
deve essere solo del lavoro, ma anche delle organizzazioni, delle
imprese, dei tempi. E su queste dimensioni della flessibilit� il
sistema Italia � ancora indietro>>

<<La sinistra italiana che sosteneva il principio della non ingerenza e
della sovranit� nazionale sta facendo un grande salto di maturit�. non
siamo lItalietta, non siamo il paese che ha paura delle decisioni che
prende. Noi siamo in unalleanza internazionale, la rispettiamo
pienamente e non faremo nulla, assolutamente nulla che possa rompere
questa solidariet� e questa alleanza. Il dramma � questo: se anche i
bombardamenti cessassero, non cesserebbe la guerra, il massacro, la
pulizia etnica.. E questo paradosso mette fuori causa il pacifismo
tradizionale. Non � che se non ci sono le bombe italiane il problema
si risolve. Ci saranno le bombe tedesche, o francesi, o britanniche, e
la cosa non cambia molto sul piano generale e dei principi>>

<<Vogliamo sia data coerenza e universalit� allemergente diritto-
dovere di ingerenza umanitaria; vogliamo che ordine internazionale e
democrazia non siano pi� piani separati e a volte distanti; vogliamo
sia data certezza e uniformit� al principio per cui nessun governo ha
il diritto di nascondersi dietro la sovranit� nazionale>>

<<Dinanzi alla catastrofe umanitaria che da mesi si andava consumando
in Kosovo il 26 marzo scorso abbiamo espresso in quest'aula il nostro
sofferto ma convinto consenso ad un'iniziativa internazionale di
pressione militare sulla Serbia volta a restituire alle popolazioni
kosovare il diritto alla vita, alla sicurezza, all'autonomia. Il
precipitare della situazione umanitaria nei Balcani con
l'intensificarsi delle feroci e brutali operazioni di pulizia etnica ci
ha posto quasi due mesi fa nella drammatica condizione di dover
accettare il ricorso alla forza come elemento necessario di un'azione
efficace di difesa dei pi� deboli. Si � trattato di una decisione
dolorosa e sofferta che, tuttavia, abbiamo assunto con serena coscienza
e che abbiamo difeso, con fermezza e pacatezza. L'ingerenza umanitaria
era e resta per noi l'unica ragione e l'unica finalit� che possa
giustificare un limitato e controllato uso della forza da parte delle
nazioni alleate nel delicato e complesso scacchiere balcanico>>.

Walter Veltroni

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* 29 maggio: concerto a Milano, spettacolo sportivo a Belgrado
* 6 giugno, Firenze: presentazione del
Festival Mondiale della Gioventu' di Algeri
* Due nuove liste per gli jugoslavi: "Mostovi-Bridges" e "Spiritual
Mountain"
* Ultime su Radio Jugoslavia


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MILANO 29 MAGGIO

L'Associazione Italo-Jugoslava
Consolato Generale della RF Jugoslava, Milano
Editoriale Jaca Book, Milano
Con il sostegno del Comune di Milano

Hanno il piacere di invitare la S.V. al

Conterto del Coro Accademico di Belgrado
IVO LOLA RIBAR

Milano - Chiesa di San Marco, Martedi 29 maggio 2001
ore 20:30 - Piazza San Marco 2 - Ingresso libero

In programma musiche di: Kedrov, Rachmaninov,
Arkhangelskij, Bortnamski, Mokranjac, Bozic,
O. di Lasso, Scandello, Gastoldi, Banchieri, Verdi

---

BELGRADO 29 MAGGIO

Subject: Un invito a tutti quelli che sono in Serbia
Resent-Date: Wed, 23 May 2001 15:39:34 +0200
Resent-From: pck-yugoslavia@...
Date: Wed, 23 May 2001 15:42:30 +0200 (CEST)
From: Olgica Andric
Reply-To: pck-yugoslavia@...
To: pck-yugoslavia@...


Il 29 maggio, esattamente 10 anni dopo la famosa vittoria della
Stella Rossa a Bari, si svolger la partita tra l'attuale rosa
della Stella Rossa e la squadra che vinse il Coppa dei campioni
10 anni fa e in questo evento prenderanno parte quasi tutti i
vincitori della Coppa: Stojanovic, Jugovic, Marovic,
Sabanadzovic, Belodedic, Najdoski, Prosinecki, Mihajlovic,
Pancev, Savicevic (Stosic), Binic.
Prima dello spetaccolo si svolger la partitella tra i pulcini
della Stella Rossa, nati nel 1991 e i loro coetanei della
squadra Rudar di Kosovska Mitrovica.

I bigletti saranno in vendita da sabato, e il prezzo 50 dinari
per la curva nord e 100 dinari per le tribune est e ovest. La
curva sud sar riservata per i bambini che si sono iscritti alla
tifoseria rossobianca durante l'azione "Anch'io sono di Stella
Rossa".
Un grande evento di buona volont
Complimenti da parte mia
Olgica

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FESTIVAL MONDIALE DELLA GIOVENTU'
FIRENZE 6 GIUGNO
ALGERI 8-16 AGOSTO

Presentazione del XV Festival Mondiale della Giovent e degli Studenti

Mercoled 6 giugno 2001 ore 15

Con un Responsabile del Comitato Nazionale Organizzativo del Festival
Mondiale

Aula Magna

Facolt di Scienze della Formazione - Via di Parione n 7 - Firenze
Fip: Bollettino - Collettivo d'Informazione Universitaria
http://bollettino.firenze.net

per ulteriori info tel allo 055 691327 oppure visita i siti web:

http://festivalgeria.freehomepage.com

o

http://www.festivalgeria.it (in allestimento)

---

Subject: I Ponti nella Rete
Resent-Date: Tue, 10 Apr 2001 18:27:41 +0200
Resent-From: pck-yugoslavia@...
Date: Mon, 9 Apr 2001 00:49:25 +0200
From: "Dk"
Reply-To: pck-yugoslavia@...
To: pck-yugoslavia@...

Si che alcuni ci sono stati distrutti, ma noi gli stiamo costruendo da
anni nella grande Rete, oltre qualsiasi barriera politica - dove stiamo
rinforzando i neuroni di collegamenti perduti di centinaia migliaia di
Jugoslavi sparsi nel mondo, insieme con gli nuovi amici dai svariati
paesi. Ed abbiamo bisogno dell' Italia.

Questi, ed alcuni altri, sono i posti molto amichevoli:

"Mostovi-Bridges" http://groups.yahoo.com/group/mostovi-bridges
"Spiritual Mountain" http://groups.yahoo.com/group/spiritual-mountain

Dragomir Kovacevic

---

RADIO JUGOSLAVIJA

SITO INTERNET: http://www.radioyu.org/indexRJ.htm

Subject: Radio Jugoslavija di nuovo
Resent-Date: Mon, 21 May 2001 13:15:37 +0200
Resent-From: pck-yugoslavia@...
Date: Mon, 21 May 2001 13:18:22 +0200 (CEST)
From: Olgica Andric
Reply-To: pck-yugoslavia@...
To: pck-yugoslavia@...

Cari compagni,
Mi ha scritto di nuovo la giornalista della Radio Jugoslavija
Sandra Pekic e mi ha inviato le nuove informazioni. Purtroppo
sempre scoppia qualche problema. In questo caso, la frequenza
della Radio Jugoslavia, che stata usata da 65 anni, oggi
occupata dalle radio Europa Libera e Voce dall'America che
stanno oscacolando la trasmissione di questa voce libera
jugoslava. Fra qualche giorno Sandra vi informer delle nuove
frequenze e dell'orario del programma in lingua italiana e cos
potrete sentire anche voi questa stazione, la pi ascoltata in
Jugoslavia nel periodo dei bombardamenti '99.
A presto
Olgica

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