Informazione


SOLUZIONI BEN COLLAUDATE



Lettera aperta dell'ex presidente della Repubblica alle forze dell'ordine
"Sbagliate le cariche adesso, bisogna aspettare che sparino a qualcuno"

I consigli di Cossiga alla Polizia

"Prima una vittima, poi mano dura" (...)

ROMA - Aveva iniziato consigliando l'uso di infiltrati nei cortei ed evocando le maniere forti da parte delle forza dell'ordine. Oggi Francesco Cossiga torna a dispensare suggerimenti, non richiesti, al capo della polizia Antonio Manganelli. E sono di nuovo parole destinate ad alimentare polemiche. "Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti", dice. Considerazioni tutt'altro che condivise dal presidente della Camera, Gianfranco Fini: "Ci sono minoranze rumorose che poi ricorrono alle cinghie. Sono molto rumorose ma rimangono molto minoranze". Intanto il suo collega di partito e sindaco di Roma, Gianni Alemanno, critica il ministro dell'Istruzione: "La Gelmini si è mossa male". 

Cossiga: "Per il consenso serve la paura". Il ragionamento dell'ex presidente è affidato a una lettera aperta: "Un'efficace politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti". Per Cossiga, che pensa alle tensioni che hanno segnato le manifestazioni degli studenti di questi giorni, è stato "un grave errore strategico" reagire con "cariche d'alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante". 

La "tattica cossighiana". In pratica si tratta di disporre "che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino". A questo punto, continua Cossiga, "l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita". 

"La gente deve odiare i manifestanti". Una situazione che farebbe crescere fra la gente "la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft, o da qualche redazione, ad esempio quella de L'Unità, li sorregge". Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si augura che possano accadere alla sede dell'arcivecovo di Milano o a qualche sede della Caritas o di Pax Christi. 

I tempi dell'intervento. "Io aspetterei ancora un po' - continua Cossiga - e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti". 

(...) (8 novembre 2008)

Sulla strategia della tensione utilizzata oggi in Italia si veda ad esempio:
Sul controllo dei media da parte della destra eversiva oggi in Italia si veda ad esempio:



http://ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_815814381.html

2008-11-07 10:24

GRECIA: CADE ELICOTTERO CARICO PROIETTILI URANIO

ATENE - Duecento chilogrammi di uranio impoverito sono stati diffusi
nell'aria dalla distruzione di 600 proiettili che portava l'elicottero
dell'esercito greco caduto mercoledì scorso vicino alla città di Kymi,
a nord di Atene. Lo riferisce oggi il quotidiano della capitale
Ethnos. Il giornale ha aggiunto che la zona dell'incidente è stata
immediatamente isolata per 15 ore, e che sul posto è intervenuta una
unita dell'esercito specializzata in guerra biologica e nucleare.


Mercoledì 12 novembre 2008
presso la Sala Lauree della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Torino,

Brunella Anastasi discuterà la Tesi di Laurea specialistica dal titolo:

Novi Sad una città sotto le bombe

relatore Dott. Ljiljana Banjanin (correlatore prof. Marco Buttino)
si ringrazia il prof. Massimo Zucchetti per il materiale offerto e la consulenza





Il programma dettagliato e completo dell'iniziativa è scaricabile dal nostro sito internet 
(in due files: https://www.cnj.it/INIZIATIVE/marghera08_I.pdf e https://www.cnj.it/INIZIATIVE/marghera08_II.pdf )

Inizio messaggio inoltrato:

Da: "Luigi Di Noia" <fokista @ interfree.it>
Data: 09 novembre 2008 11:29:00 GMT+01:00
Oggetto: Cineforum sul colonialismo italiano

siamo felici di invitarvi ad un ciclo di proiezioni sul colonialismo italiano (di ieri e di oggi) che si terrà all'Auditorium Monteverdi di Marghera (VE), tutti i venerdì dal 21 novembre al 12 dicembre. Si tratta di un cineforum organizzato dal "Comitato permanente contro le guerre ed il razzismo" di Marghera con l'intento non solo di testimoniare il brutale passato coloniale dell'Italia in Etiopia, in Jugoslavia, in Libia, ma anche il ruolo neocoloniale esercitato oggi nei Balcani, nell'Est Europa, in Medio Oriente. Ecco i titoli delle serate: 
 
21/11/08, Il leone del deserto di M. Akkad (1980) 
28/11/08, Fascist Legacy di K. Kirby (1989) 
5/12/08, C'era una volta... Il caso Romania di S. Montanaro (2005) 
12/12/08, Bombe sulle industrie chimiche di S. Adamek (1999)