Informazione

O Crkvi, rode da ti pojem...i bogostovlju
Cantichi della Chiesa croata... e del culto divino.

1.

"La nostra religione è la più libera. Noi abbiamo almeno la
confessione, dove tutto ci viene perdonato"
(Lettera di una studentessa della scuola superiore al giornale dei
giovani cattolici croati "Mi" (Noi), marzo 1994, dopo una visita alla
sinagoga)

2.

"Ma esiste la Madonna di Medjugorje? Se appare o non appare - non è
essenziale. Essenziale è che la gente
preghi."
(Dall' intervista di Marko Matic al teologo Kvirin Vasiljem su
"Tomislav", ottobre 1994)

3.

"Se la gente andrà a Medjugorje e pregherà Dio, la Madonna - anche se
non è apparsa - apparira'!"
(padre Vjekoslav Lasic a "Panorama", febbraio 1996)

4.

"Figli miei, credete nei miei messaggi e diffondeteli. Pregate per mio
figlio Franjo Tudjman. Lui si e' fatto carico di tante croci. Figli
miei, sappiate che sono stata io per prima ad indicarlo".
(Dal volantino, con il messaggio della Madonna di Lussinpiccolo,
distribuito nelle chiese cattoliche croate nel maggio 1994)

5.

"E quelli che nel mondo ancora oggi ci accusano di bruciare le case
serbe sul territorio libero della Croazia, che ricordino il principio
biblico: occhio per occhio, dente per dente".
(Il dott. Franjo Tudjman, all'arrivo del Treno della libertà a
Karlovac, agosto 1995 - vedi nota 1)

6.

"Non ho mangiato ne' dormito per due giorni e due notti. Al mattino,
prima della partita, ho parlato con Dio. Gli ho detto: Tu sai che io
camminavo sempre al tuo fianco, non mi crocifiggere fino a Sidney.
Dacci oggi questo oro!"
(Antun Vrdoljak, presidente del Comitato Olimpico croato, alla finale
della partita delle Olimpiadi di Atlanta, su "Novi list", agosto 1996)

7.

"Secondo me, non dobbiamo neanche pensarci troppo su, perché non
possiamo perdonare tutto ai nostri nemici. Che rimarrebbe poi a Dio da
perdonare?"
(Marko Matic in "Hrvatsko slovo" (La parola croata), gennaio 1997)

8.

"E' importante che la SDP dimostri, non soltanto con le parole ma anche
coi fatti, di essersi completamente sbarazzata del peso del passato,
con particolare riguardo alla religione. La socialdemocrazia moderna
non e' ateistica, essa accetta la sacralità della proprietà privata".
(Il prof. Zdravko Tomac - vedi nota 2 - su "Nacional", gennaio 1998)

9.

"I matrimoni misti al 99 per cento finiscono per danneggiare la
religione e la nazione. Il motivo? Favoriscono l'indifferenza dei
cattolici e la perdita del sentimento nazionale"
(Il dott. J. Kolaric, decano alla Facoltà Cattolica di Spalato, su
"Mi", giornale per i giovani, marzo 1994)

10.

"Si dovrebbe proibire energicamente la presenza del carro attrezzi la
domenica vicino alle chiese. Perché quello che fanno alcuni autisti del
carro attrezzi e' un atto anticattolico. Sicuramente e' opera di
qualche cetnico o mujahedin, ai quali la citta' di Zagabria così
generosamente ha offerto l'impiego, ed ora se ne approfittano perche'
ai cattolici vada di traverso la messa!"
(Don Anto Bakovic su "Narod" (Popolo), agosto 1997)


(Continua... Trascrizione da: "Antologija suvremene hrvatske gluposti -
greatest shits", Antologìa di idiozie croate contemporanee, Edizione:
Biblioteka Feral Tribune, Split 1999)


NOTE DEL TRADUTTORE:

Nota 1: Tudjman affermava questo subito dopo avere completato la
epurazione della popolazione delle Krajne in toto. Wojtyla era gia'
stato in visita pastorale in Croazia; ci ritornera' due anni dopo per
beatificare il nazista Stepinac. In entrambe le visite Wojtyla e
Tudjman sono apparsi fianco a fianco sul palco, dinanzi alla folla.

Nota 2: Ex comunista, ora socialdemocratico, talvolta radicale
trasversale (cioe' affiliato al partito di Pannella) e persino
viceministro, Zdravko Tomac e' una delle personalita' piu' viscide del
panorama politico croato contemporaneo.

Nota 3: Prelato, noto grande sostenitore di Tudjman.

Il 28 giugno all'Aia / 4

italiano / english / srpskohrvatski


=== italiano ===


Di seguito le RICHIESTE presentate all'ICTY, all'ONU, al Consiglio
d'Europa, all'Unione Europea ed al pubblico internazionale dai serbi e
dagli altri cittadini scesi in piazza all'Aja, in occasione della
dimostrazione del 28 giugno (Vidovdan) 2003:

* Convinti che l'ICTY ("Tribunale ad hoc per i crimini commessi sul
territorio della ex-Jugoslavia", con sede all'Aia) sia stato fondato in
violazione della carta ONU e che non ci sia piu' motivo di esistenza di
tribunali "ad hoc" laddove gia' esiste una Corte Penale Internazionale;

* Profondamente allarmati dal fatto che l'ICTY dipenda politicamente e
finanziariamente dai governi che hanno attuato o appoggiato
l'aggressione contro la Jugoslavia, commettendo crimini contro la pace,
crimini di guerra e crimini contro l'umanita' e causando enormi danni
di guerra, come dimostrato inequivocabilmente dal fatto che l'ICTY si
e' rifiutato di iniziare una inchiesta e di formulare accuse contro i
responsabili dei crimini suddetti;

* Disgustati per le massicce violazioni dei diritti umani, per le
violazioni delle disposizioni dell'Accordo Internazionale sui Diritti
Civili e Politici e della Convenzione Europea sui Diritti Umani e le
Liberta' Fondamentali, commesse dall'ICTY quotidianamente, comprese le
morti di 4 detenuti alle quali non ha fatto seguito alcuna seria
inchiesta;

* Rifiutando la violenza praticata o causata dall'ICTY nel nostro
paese, la sua faziosita' e, attraverso i processi intentati ai nostri
leader democraticamente eletti, ai nostri combattenti per la liberta'
ed alla nostra stessa Storia, il tentativo di imporre una condanna
collettiva al popolo serbo mentre si assolvevano i responsabili della
distruzione, della aggressione e della occupazione del nostro paese;

* Sconcertati dalla sistematica violazione, in sede di ICTY, di
elementari principi giuridici, norme e procedure, come risultato
inevitabile della vera funzione di questo ente, che e' quella di
giustificare la aggressione della NATO falsificando la Storia.

* Condannando il criminale rapimento di Slobodan Milosevic, a lungo
presidente della Repubblica di Serbia e della Repubblica Federale di
Jugoslavia, il quale adesso e' illegalmente processato all'Aja e,
privato di necessarie cure mediche, rischia la vita;

* Esprimendo il piu' forte sostegno al presidente Milosevic , che non
riconosce alcuna legittimita' all'ICTY come tribunale ne' alcun diritto
a questo di processarlo, nella sua eroica lotta per la verita', la
giustizia, la liberta' e la dignita' nazionale, lotta attraverso la
quale egli sta difendendo tutti i combattenti per la liberta' e la
uguaglianza tra i popoli.

NOI CHIEDIAMO

1) Il rilascio del presidente Slobodan Milosevic, che e' stato rapito e
rinchiuso illegalmente all'Aia, dove e' stato gia' in grado di
confutare i falsi capi d'accusa con cio' rendendo il piu' grande
contributo possibile alla determinazione della verita' sul popolo
serbo, sulla Jugoslavia e sui crimini commessi contro di questi;

2) L'abolizione dell'ICTY nell'interesse della giustizia, della
liberta' e della democrazia, dell'integrita' delle Nazioni Unite, della
pace nonche' della stabilita' dei Balcani, poiche' l'ICTY e' diventato
uno strumento della aggressione prolungata e della occupazione della
Jugoslavia nonche' dei sistematici attacchi contro il popolo serbo;
alla sua abolizione dovranno fare seguito sanzioni legali contro i
maggiori responsabili di questo abuso senza precedenti della legge e
della Organizzazione delle Nazioni Unite;

3) Il rilascio ed il ritorno di tutti i detenuti dell'ICTY alle loro
giurisdizioni nazionali;

4) Il riconoscimento della giurisdizione della Corte Internazionale di
Giustizia e delle appropriate Corti nazionali, in quanto competenti a
giudicare i crimini contro la pace ed altri terribili crimini quali la
diffusione di odio nazionale e religioso, il secessionismo violento ed
il suo incoraggiamento, il terrorismo, la aggressione della NATO e le
altre forme criminali di pressione e sovversione adoperate contro la
Jugoslavia e contro la Serbia, nonche' in quanto competenti a
determinare l'entita' delle riparazioni dei danni di guerra;

5) La fine delle interferenze negli affari interni della Serbia e della
Jugoslavia;

6) Che, finche' tutte le suddette richieste non saranno adempiute,
senza alcun indugio: si sospenda il processo contro il presidente
Slobodan Milosevic e gli si garantisca una liberta' provvisoria. In
questa maniera egli potra' godere delle necessarie cure mediche e di un
periodo di convalescenza per preparare la sua difesa nelle dovute
condizioni di equita'; che si cessi la campagna mediatica contro di
lui, contro i suoi sostenitori, contro la sua famiglia e contro
l'intero popolo serbo; che si consenta a tutti i detenuti di difendersi
in liberta'; che si sollevino dall'incarico tutti i giudici dei paesi
NATO e la Pubblica Accusa, la cui faziosita' e' notoria; che si avvii
un procedimento legale che consenta di processare per crimini contro la
pace; che si dia inizio ad una inchiesta sui crimini commessi dalla
NATO in Jugoslavia; che si smatta di minacciare la liberta' e la
democrazia in Serbia.

I PARTECIPANTI ALLE DIMOSTRAZIONI DEL 28 GIUGNO 2003 ALL'AIA


=== english ===


To the International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia ? The
Hague,
To the Organization of the United Nations ? New York, Geneva,
To the Council of Europe ? Strasburg,
To the European Union ? Brussels,
To the international public
T H E D E M A N D S
of the Serbs and other honest European citizens
gathered at the Demonstration in The Hague on Vidovdan, June 28, 2003

Convinced that the ICTY at The Hague was founded in violation of the UN
Charter and that in the situation where the International Criminal
Court exists there can be no justification for the further existence of
the ad hoc tribunals;
Deeply alarmed by the fact that the ICTY depends politically and
financially on the governments which committed or supported the
aggression against Yugoslavia, perpetrating crimes against peace, war
crimes and crimes against humanity and causing enormous war damage, as
was blatantly proven by the fact that the ICTY declined to launch an
investigation into and issue indictments against those responsible for
the above-mentioned crimes;
Disgusted over the mass violations of human rights, the provisions of
the International Covenant on Civil and Political Rights and the
European Convention on Human Rights and Fundamental Freedoms committed
by the ICTY on a daily basis, including the deaths of four detainees,
followed by no or almost no investigation;
Rejecting the violence committed or caused by the ICTY in our country,
its bias and the attempt, through the trial of our democratically
elected leaders, of our freedom fighters and of our history, to impose
collective guilt on the Serbian people and at the same time to amnesty
those responsible for the break up of our country, aggression and
occupation;
Appalled by the systematic flouting at the ICTY of elementary legal
principles, norms and procedures which is the inevitable result of this
body's function of justifying NATO aggression by falsifying history;
Condemning the criminal abduction of the long term President of the
Republic of Serbia and of the Federal Republic of Yugoslavia Mr.
Slobodan Milosevic, who is on illegal trial at The Hague, with the
life-threatening lack of medical care;
Expressing the strongest support to President Milosevic, who doesn?t
recognize the ICTY as a court nor its right to put him on trial, in his
heroic struggle for truth, justice, freedom and national dignity by
which he is defending all fighters for freedom and the equality of
peoples,

We demand:

Release of President Slobodan Milosevic, who has been abducted and
illegally detained, who has already destroyed all the allegations in
the false indictment and who has thereby made the greatest possible
contribution to the establishment of the truth about the Serbian
people, Yugoslavia and the crimes committed against them;
Abolition of the ICTY in the interest of justice, freedom and
democracy, of the integrity of the UN and of peace and stability in the
Balkans, since the ICTY has become a tool for the prolonged aggression
and occupation of Yugoslavia and systematic attacks on the Serbian
people; followed by legal sanctions against those most responsible for
this unprecedented abuse of the Law and of the UN Organization;
Release and return to national jurisdiction of all ICTY detainees;
Acceptance of the jurisdiction of the International Court of Justice
and of the appropriate national courts in judging the crimes against
peace and other most serious crimes such as the spreading of national
and religious hatred, violent secession and its encouragement,
terrorism, the NATO aggression and other forms of criminal external
pressure and subversion committed against Yugoslavia and Serbia, as
well as in determining just war reparations in compensation for those
crimes;
An end to the pressures and interference in the internal affairs of
Serbia and Yugoslavia;
That until all the above-mentioned demands are fulfilled, it is
necessary without delay to: suspend the trial of President Slobodan
Milosevic and grant him provisional release, so that he can have the
required medical treatment, and a period of recovery and elementary
equality in preparation for his defense; cease the media campaign
against him, his associates, his family and the whole Serbian people;
allow all the detainees to defend themselves from freedom; dismiss all
the judges from NATO countries and the Chief Prosecutor, whose
partiality is notorious; launch a procedure which would allow trials
for the crime against peace; start an investigation about the NATO
crimes in Yugoslavia; cease all threats to freedom and democracy in
Serbia.

PARTICIPANTS IN THE DEMONSTRATIONS ON JUNE 28, 2003 AT THE HAGUE


=== srpskohrvatski ===


Medjunarodnom krivicnom tribunalu za bivsu Jugoslaviju ? Hag,
Organizaciji ujedinjenih nacija ? Njujork, Zeneva,
Savetu Evrope ? Strazbur, Evropskoj Uniji ? Brisel,
Medjunarodnoj javnosti
Z A H T E V I
Srba i drugih casnih gradjana Evrope
okupljenih na demonstracijama u Hagu na Vidovdan 2003. godine

Uvereni da je MKTJ u Hagu stvoren krsenjem povelje UN i da u situaciji
kada postoji Medjunarodni krivicni sud ne moze da se nadje nikakvo
opravdanje daljeg postojanja ad hoc tribunala;
Osvedoceni da je MKTJ politicki i materijalno zavisan od vlada koje su
izvrsile ili podrzale agresiju na Jugoslaviju, kojom su pocinjeni
zlocin protiv mira, ratni zlocini i zlocini protiv covecnosti, uz
ogromnu ratnu stetu, sto u najgrubljem vidu dokazuje cinjenica da je
MKTJ odbio da povede istragu i podigne optuznice protiv odgovornih za
ove zlocine;
Zgrozeni nad masovnim krsenjima ljudskih prava, odredbi Medjunarodnog
pakta o gradjanskim i politickim pravima i Evropske konvencije o
ljudskim pravima i osnovnim slobodama koje MKTJ svakodnevno cini,
ukljucujuci smrt cetvorice zatvorenika, o cemu nije sprovedena nikakva
ili gotovo nikakva istraga;
Ne prihvatajuci nasilje koje MKTJ sprovodi ili izaziva u nasoj
otadzbini, pristrasnost i pokusaj da se kroz sudjenje nasim demokratski
izabranim vodjama, borcima za slobodu i nasoj istoriji, srpskom narodu
nametne kolektivna krivica, a amnestiraju odgovorni za razbijanje nase
zemlje, agresiju i okupaciju;
Zgranuti sistematskim krsenjem osnovnih pravnih principa, normi i
postupaka od strane MKTJ, sto je neizbezna posledica uloge date ovom
telu ? da opravda agresiju NATO falsifikovanjem istorije;
Osudjujuci zlocinacku otmicu dugogodisnjeg Predsednika Republike Srbije
i Savezne Republike Jugoslavije g. Slobodana Milosevica, kome se u Hagu
sasvim ilegalno sudi i onemogucavanjem lecenja ugrozava zivot;
Pruzajuci najsnazniju podrsku Predsedniku Milosevicu, koji ne priznaje
MKTJ kao sud niti njegovo pravo da mu sudi, u njegovoj herojskoj borbi
za istinu, pravdu, slobodu i nacionalno dostojanstvo, kojom on stiti
sve borce za slobodu i ravnopravnost naroda,

zahtevamo:

Oslobodjenje Predsednika Slobodana Milosevica, koji je otet i ilegalno
zatocen, a koji je vec srusio sve navode lazne optuznice i najvise
doprineo afirmaciji istine o srpskom narodu, Jugoslaviji i zlocinima
koji su protiv njih pocinjeni;
Raspustanje MKTJ u interesu pravde, slobode i demokratije, ugleda OUN i
mira i stabilnosti na Balkanu, jer je postao sredstvo produzene
agresije protiv Jugoslavije i srpskog naroda i njihove okupacije, uz
sankcionisanje najodgovornijih za necuvene zloupotrebe prava i OUN;
Oslobodjenje i povratak u nacionalnu jurisdikciju svih zatocenika MKTJ;
Prihvatanje jurisdikcije Medjunarodnog suda pravde i nacionalnih sudova
za zlocin protiv mira i druge najteze zlocine pocinjene kroz
raspirivanje nacionalne i verske mrznje, nasilnu secesiju i njeno
podsticanje, terorizam, agresiju NATO i druge oblike kriminalnih
pritisaka spolja i subverzije, kao i pravednu ratnu odstetu;
Prestanak pritisaka i mesanja u unutrasnje stvari Srbije i Jugoslavije;
Do ostvarivanja navedenih zahteva neophodno je momentalno: prekinuti
proces protiv Predsednika Slobodana Milosevica, kako bi mu se omogucili
neophodno lecenje i oporavak na slobodi i elementarna ravnopravnost u
pripremi odbrane; obustaviti medijsku kampanju protiv njega, njegovih
saboraca i porodice i citavog srpskog naroda; omoguciti svim
zatocenicima odbranu sa slobode; razresiti sve sudije iz zemlja clanica
NATO i glavnog tuzioca, cija je pristrasnost nesumnjiva; omoguciti
sudjenje za zlocin protiv mira; zapoceti istragu o zlocinima NATO u
Jugoslaviji; prekinuti ugrozavanje slobode i demokratije u Srbiji.

UCESNICI DEMONSTRACIJA 28. JUNA 2003. GODINE U HAGU

*** attenzione pazi danger achtung VIRUS ! ***

Lo scorso sabato (28/6/2003) potrebbe esservi giunto un mail con una
intestazione FALSA.

Esso riportava un FALSO subject:

[JUGOINFO] Ritorno dalla Zastava di Kragujevac. Resoconto di G. Vlaic
(ZASTAVA Trieste)

nonche' un FALSO mittente:

Da: "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia <jugocoord@...>"
<This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.>

In realta' il mail NON E' STATO SPEDITO DA NOI ed esso contiene in
allegato un VIRUS (.pif) che NON BISOGNA APRIRE PER NESSUN MOTIVO. Se
avete aperto l'allegato dovete assolutamente ricontrollare il contenuto
del vostro computer con un buon antivirus !

Gli iscritti a JUGOINFO tengano sempre presente che i messaggi di
JUGOINFO - a parte pochissimi casi eccezionali e che cercheremo
comunque di evitare del tutto nel futuro - NON CONTENGONO ALLEGATI. La
presenza di un allegato in un mail di JUGOINFO dunque significa
generalmente che il messaggio e' infettato da un virus!

*** Con l'occasione ci preme sottolineare il carattere "politico" di
questo "incidente" ***

1. Il falso messaggio assomigliava tremendamente ad un messaggio di
JUGOINFO e pare che esso sia stato diffuso ad una lista di destinatari
sostanzialmente coincidente con quella degli iscritti a JUGOINFO; lista
che pero' dovrebbe essere nota esclusivamente al moderatore di JUGOINFO.

2. Esso e' stato inviato in un momento in cui i curatori della lista
JUGOINFO erano assenti ed impossibilitati a connettersi avendo
partecipato alla manifestazione internazionale svoltasi all'Aia
(Olanda).

3. Esso e' stato inviato il 28 giugno, "giorno di San Vito" (Vidovdan),
una data estremamente simbolica della lotta del popolo serbo e di tutti
i Balcani contro l'occupazione ed il giogo straniero.

Un virus cosi' "politicamente motivato" non l'avevamo mai visto...
Forse qualcuno dei tanti avversari della liberta' della Jugoslavia ha
voluto dimostrare una volta ancora la sua vigliaccheria e disonesta',
come se non le conoscessimo gia' da prima.

Riportiamo qui sotto l'intestazione del messaggio infetto. Gli esperti
informatici che volessero e potessero aiutarci a stabilire l'origine
del virus (che sembra essere partito da un utente TIN.IT) saranno i
benvenuti.

Scusandoci per l'inconveniente, inviamo come al solito

saluti jugoslavisti!

(Il moderatore di JUGOINFO - jugocoord@...)



=== DO NOT OPEN ! IT CONTAINS A VIRUS ! ===



Da: "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia <jugocoord@...>"
<This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.>
Data: Sab 28 Giu 2003 11:24:13 Europe/Rome
Oggetto: [JUGOINFO] Ritorno dalla Zastava di Kragujevac. Resoconto di
G. Vlaic (ZASTAVA Trieste)
Return-Path: <jugocoord@...>
Received: from smtp8.libero.it (193.70.192.92) by ims3d.libero.it
(7.0.012) id 3EF75E6A00182305 for ..............@...............; Sat,
28 Jun 2003 11:25:01 +0200
Received: from vsmtp3.tin.it (212.216.176.223) by smtp8.libero.it
(7.0.012) id 3EEC0A530152D2E1; Sat, 28 Jun 2003 11:25:01 +0200
Received: from server (217.172.200.223) by vsmtp3.tin.it (6.7.016) id
3EE061E9007ACB3C; Sat, 28 Jun 2003 11:24:13 +0200
Message-Id: <3EE061E9007ACB3C@...> (added by
postmaster@...)
Mime-Version: 1.0
Content-Type: multipart/alternative;
boundary="----------L5WD2Z7P2D9NQ0R"
Attachments: C'è 1 allegato

Da: Claudio Bazzocchi
Data: Dom 29 Giu 2003 00:43:11 Europe/Rome
A: balcani@...
Oggetto: La balcanizzazione dello sviluppo
Rispondere-A: balcani@...

Cari amici e care amiche,

Vi comunico che fra pochi giorni uscirà in libreria il mio libro dal
titolo:

La balcanizzazione dello sviluppo.
Nuove guerre, società civile e retorica umanitaria nei Balcani
(1991-2003).

Casa editrice Il Ponte, Bologna 2003.

Potete comunque richiedere il libro direttamente all'editore con un
sconto
del 20% sul prezzo di copertina che è di 16 euro. Riceverete così il
libro
ad un prezzo di 12,80 euro + spese di spedizione postale. Per comunicare
con l'editore - Pietro Montanari - potrete farlo via e-mail al seguente
indirizzo:

pmontanari@...

L'editore vi comunicherà le modalità di pagamento del libro.

Trovate di seguito una cheda di presentazione del libro.


Claudio Bazzocchi
La balcanizzazione dello sviluppo
Nuove guerre, società civile e retorica umanitaria nei Balcani
(1991-2003).
Casa editrice il Ponte - Bologna 2003
Pagg. 173 - Euro 16

Il libro riflette sul nuovo modello di sicurezza adottato dai paesi
occidentali a partire dalla fine degli anni Ottanta e basato sulla
politicizzazione dell'aiuto umanitario di emergenza e di sviluppo.
L'instabilità nelle regioni ai margini dell'area ricca del pianeta
cresce
dalla fine della guerra fredda con l'emergere delle cosiddette nuove
guerre. Gli stati nelle aree marginali non vengono più considerati dalle
potenze occidentali come sovrani, come nel periodo della guerra fredda,
ma
dei corpi sociali all'interno dei quali riformare le mentalità e i
comportamenti di chi li abiti al fine di ottenere un ambiente stabile
caratterizzato dai valori occidentali di democrazia, tolleranza e libero
mercato.



Tale riforma delle mentalità e dei comportamenti si ottiene dispiegando
il
sistema dell'aiuto umanitario che va dall'elemento militare a quello
civile
delle ONG, passando per le agenzie delle Nazioni Unite ed il
coinvolgimento
diretto anche delle imprese multinazionali. Tale sistema occidentale
dell'aiuto umanitario è caratterizzato così da un sempre più marcato
ruolo
di attori non statali, che hanno il compito di imporre in modo
cooperativo
e ideologico il sistema di valori dell'Occidente, tramite le politiche
di
emergenza e di cooperazione.


Questo modello di sicurezza ottiene il risultato fondamentale di
depoliticizzare le grandi questioni dello sviluppo e delle cause della
povertà che fino agli anni Ottanta avevano caratterizzato l'attività
delle
ONG e dei grandi movimenti progressisti, compreso il blocco dei paesi
non
allineati. Ora l'instabilità e la povertà sono viste solo in termini di
cattivi comportamenti, avidità di pochi e riconosciuti dittatori,
eredità
dei sistemi comunisti che hanno inculcato una mentalità assistenzialista
nelle popolazioni, e quindi inattitudine a vivere nei sistemi
democratici e
di mercato. Questa depoliticizzazione, ammantata di valori
apparentemente
liberal - promozione della società civile, dei diritti umani e della
parità
di genere, per citarne solo alcuni - diminuisce, se non annulla, il
potenziale di denuncia e critica sociale che aveva caratterizzato per
anni
le ONG e in sostanza lascia senza difese i poveri del pianeta.



Claudio Bazzocchi, 36 anni, è reponsabile dell'area ricerca
dell'Osservatorio sui Balcani di Rovereto. E' stato per nove anni
dirigente
del Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS).




Claudio Bazzocchi
Osservatorio sui Balcani

Palazzo Adami
piazza San Marco, 7
38068 Rovereto (TN) - ITALY

tel. +39 0464 424230
fax +39 0464 424299

bazzocchi@...
www.osservatoriobalcani.org