Informazione

Associazione culturale "Punto Rosso"

CIRCOLO L. AMICI
VIA POSTERMA 8-JESI
TEL.E FAX. 0731/57213
www.puntorossojesi@...

13 SETTEMBRE 2002
ORE 18.00
P.ZO DEI CONVEGNI
JESI

Introduce MARCO PIGLIAPOCO - Portavoce PUNTO ROSSO-JESI
Presentazione del libro del giornalista tedesco Juergen Elsaesser,
"MENZOGNE DI GUERRA - le menzogne della NATO e le loro vittime
nel conflitto per il Kosovo", Ed. La CITTA' DEL SOLE, Napoli, 2002
Prof. Andrea CATONE dell'Associazione MOST ZA BEOGRAD

Ore 19.30
Recital di poesie "GLI ASSASSINI DELLA TENEREZZA"
Prof.Giancarlo GIACCANI

Ore 20.00
Proiezione del filmato: LAGER SERBI, tratto dalla trasmissione "MONITOR"
della televisione tedesca

Dai lavoratori Italiani un aiuto concreto con la campagna di "Adozione a
distanza" dei figli dei lavoratori della Zastava di Kragujevac
bombardata
dalla NATO.

===

Jürgen Elsässer:

"MENZOGNE DI GUERRA
Le bugie della NATO e le loro vittime nel conflitto per
il Kosovo"

Traduzione di Mara Oneta
Prefazione di Andrea Catone
Collana "Frontiere del presente"
Ed. La Citta' del Sole, Napoli 2002
ISBN 88-8292-183-2; prezzo 11 euro

Per l'indice e la presentazione si veda:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1815

L'AUTORE SARA' IN ITALIA PER UN GIRO DI PRESENTAZIONI:

ROMA 25/9/2002 ore 11:00
Associazione della Stampa Estera, Sala Soci, Via della Mercede 55

NAPOLI 25/9/2002 ore 17:30
Centro Culturale "La Citta' del Sole", Via dei Tribunali 362 (palazzo
Spinelli)

ROMA 26/9/2002 ore 17:00
Universita' "La Sapienza", Facolta' di Sociologia,
Via Salaria 113, aula "Mauro Wolf" (primo piano a sinistra in fondo)

BOLOGNA 27/9/2002 ore 20:30
sala Benjamin, via del Pratello 52

MILANO 28/9/2002 ore 18:00
Circolo Marchesi, Via Spallanzani 6 (presso p.ta Venezia)

TORINO 29/9/2002
orario e luogo da definire

A cura di
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ): <jugocoord@...>
Edizioni "La Citta' del Sole": Telefono e fax 081-4206374

1. Sottoscrizione per "Hrvatska Ljevica"
2. "Yugoslavia Notizie"
3. Appello alla sottoscrizione da SOS YUGOSLAVIA (Torino)

=== 1 ===

SOTTOSCRIVIAMO PER "HRVATSKA LJEVICA"

"Hrvatska Ljevica" ha promosso una raccolta di fondi per pagare la pena
pecuniaria che le e' stata inflitta dalla magistratura croata. Si tratta
di un risarcimento ad Ivan Bobetko, che sarebbe vittima di "sofferenze
psichiche" [sic! cosi' recita la sentenza!] in seguito alle
inchieste-denuncia apparse sulla rivista in merito fatti di Sisak del
1991 (vedi sotto): negli articoli, Bobetko era stato individuato tra i
principali responsabili dei crimini contro la popolazione civile della
zona.

Le sottoscrizioni vanno inviate sul conto sotto indicato:

DOBROVOLJNI DOPRINOSI "Hrvatskoj Ljevici" KAKO BI ISPLATILA ODSTETU ZA
DUSEVNU BOL IVANU BOBETKO MOGU SE UPLATITI NA ADRESU:
"Razlog" d.o.o., Zagreb, Palmoticeva 70
i ziro-racun 2360000-1101484901

Per maggiori informazioni rivolgersi a:
HRVATSKA LJEVICA
Palmoticeva 70/IIp. 10000 Zagreb
tel. +385-1-4839-958, fax +385-1-4823-685

Da "La Voce del Popolo" (Rijeka/Fiume) del 24/7/2002:

SUVAR SUI FATTI DI SISAK DEL 1991
Uccisi 107 serbi, 600 i dispersi

Zagabria - Non si smentisce il Presidente del Partito Socialista Operaio
(SRP) Stipe Suvar, il quale ha ribadito ieri che nell'area di Sisak ai
tempi della guerra patriottica, 117 persone sono rimaste vittime di
crimini di guerra, ricordando inoltre che altre 600 sono ancora inserite
nelle liste dei dispersi. Presentando l'ultimo numero della rivista
"Hrvatska Ljevica" (Sinistra Croata [agosto 2002]), nella quale ampio
spazio e' stato dedicato per l'appunto ai fatti avvenuti a Sisak nel
1991, Stipe Suvar ha evidenziato come gli episodi fossero ben noti ai
vertici di Zagabria. Questi ultimi, sostiene Suvar, sarebbero
addirittura i veri ispiratori delle malefatte: gli esecutori materiali
erano solo "dei burattini manovrati da altri". Suvar avverte che anche
dopo l'ascesa al potere della sinistra in Croazia le persone al corrente
della verita' sulla questione continuano ad essere riluttanti a parlare
apertamente. Il leader SRP infatti sostiene che quegli accadimenti
fossero stati un'abile manovra per scatenare una reazione a catena il
cui risultato e' stato l'emigrazione dalla Croazia di un terzo dei serbi
da Sisak. Presi di mira pure tutti quei croati che venivano considerati
"non in linea" con la politica del "regime".
Ricordiamo che Suvar non e' la prima volta che si sofferma sulla
vicenda. Egli difatti ha piu' volte sostenuto la tesi in base alla quale
sarebbero responsabili di quei fatti il capo dell'allora Comitato di
crisi Ivan Bobetko, figlio del piu' noto Janko, e Duro Brodarac, oggi
zupano [podesta'] della Contea di Sisak e della Moslavina, ed all'epoca
comandante del commissariato di polizia del luogo. La "Hrvatska
Ljevica" fu addirittura condannata, nel 1999, dal Tribunale di Zagabria
a pagare un'ammenda di 100mila kune a Bobetko per aver pubblicato, nel
1998, un articolo nel quale questi veniva accusato apertamente per i
crimini a Sisak. Va ricordato che all'epoca dei fatti ci fu un processo
nel quale gli imputati furono giudicati colpevoli: gli stessi pero' nel
1993 usufruirono di un'amnistia.

=== 2 ===

YUGOSLAVIA NOTIZIE

E' uscito il nuovo numero di "YUGOSLAVIA NOTIZIE",
bollettino di informazione sui popoli della ex Jugoslavia.
In questo numero :
solidarietà, situazione sociale, uranio, Bosnia, Serbia, Croazia,
Kosovo Metohija, TPI L'Aja, Macedonia.
Per averlo contattare : 338/1755563 oppure Email : posta@...

=== 3 ===

Cari compagni, care compagne
Cari amici, care amiche

L' agenzia stampa ANSA di Agosto, riportando i dati del governo
jugoslavo ci fa sapere che il reddito medio nel paese è di 148 Euro
(per il 30% del paese che lavora. ..). A fronte di una necessità minima
per una famiglia media, stimata in 200 euro.
Di fronte a questa situazione e su indicazione del Sindacato della
Zastava di Kragujevac e dell' Associazione " Decije Istina " di
Belgrado con cui siamo gemellati, lanciamo una sottoscrizione URGENTE
per sostenere il diritto alla scuola dei bambini di Jugoslavia, oggi
ormai fortemente intaccato, stante il pauroso aumento dei prezzi
(ormai. .. " europei " !) anche del materiale scolastico e con
l'aggravio di dover pagare tutti i libri di testo dalla 1° elementare
in poi.

SOTTOSCRIVI E FAI SOTTOSCRIVERE URGENTEMENTE

Per contribuire all' acquisto di penne, quaderni, matite e gomme ai
figli dei lavoratori della Zastava di Kragujevac, e delle vedove e
profughe di guerra della " Decije Istina " di Belgrado.
Contattaci per le modalità: 338/1755563 - 328/7366501
Email : posta@...

Associazione " SOS Yugoslavia " - Torino

Iniziati due mesi fa in occasione dell'incontro tra le rappresentative
femminili di Jugoslavia e Turchia (quando settori del pubblico urlarono
slogan antijugoslavi ed esposero simboli islamisti), continuano a Novi
Pazar gli incidenti tra opposte tifoserie. Come in Croazia e Serbia nel
1990-1991, sono i capi degli ultras i primi arruolati negli schieramenti
ultranazionalisti e secessionisti.
A Novi Pazar e' in ballo la secessione di tutta l'area a cavallo tra
Serbia e Montenegro, il Sangiaccato, gia' destabilizzata dalla spinta
indipendentista del Montenegro. Esponenti islamisti del Sangiaccato
aspirano all'unificazione con la Bosnia ed alla creazione della
"trasversale verde" verso il Kosovo e la Turchia. (I.S.)

---

MINISTER CONVINCED THAT SITUATION IN NOVI PAZAR WILL CALM DOWN

BELGRADE, Sept 10 (Beta) - Yugoslav Minority Affairs Minister
Rasim Ljajic said on Sept. 10 that he was convinced that Sandzak would
not
become a new interethnic battleground, but did not exclude the
possibility
of sporadic incidents.
Following incidents in Novi Pazar, Ljajic told Serbian state TV
that Sept. 10 was "a critical point because of the announcements of mass
gatherings by both sides," but that it had also been agreed that there
would be no rallies and that "a republican commission will investigate
the
entire case."
He said that a special commission would investigate the
behavior
of the police and establish whether their reaction was timely during the
celebration of the Yugoslav national basketball team's victory in the
world
championship, when some incidents occurred.

---

Danas (Beograd), 22/7/2002

Posle odbojaske utakmice Jugoslavija-Turska

SKANDALOZNO NAVIJANJE PUBLIKE

Novi Pazar - Posle odbojaske utakmice Jugoslavija-Turska izmedju
Jugoslavije i Turske na Balkanskom prvenstvu za kadetkinje u Novom
Pazaru kada je publika u Hali sportova navijala za tursku
reprezentaciju, a domacim reprezentativkama upucivala psovke, reakcije
se ne stisavaju. (...)
"Neshvatljivo nam je da mladi iz ovog grada ne prihvataju Jugoslaviju
kao svoju zemlju, vec za "svoju" zemlju uzimaju Tursku i izmedju
Bosnjaka i Turaka stavljaju znak jednakosti. Ocigledno je da se neko
krije iza jednog dela mladih iz ovog grada pokusavajuci da ostvari svoje
mracne ciljeve. Monstruozno je da mladi budu karta na koju su zaigrali
kreatori podela i koji zele da deo naroda sa ovog prostora presele tamo
gde nikada nije pripadao, da mu oduzmu pravo na njegovu zemlju. Ovo je
zemlja svih nas i neka niko ne pokusava da nam trazi drugu domovinu" -
navodi se u saopstenju Otvorenog kluba "Urban-in". (...)
S. Novosel

OMEROVIC SOKIRAN NOVOPAZARSKIM NAVIJACIMA

Beograd - Predsenik Odbora Skupstine Srbije za medjunacionalne odnose
Meho Omerovic sokiran je ponasanjem grupe navijaca na utakmici zenskih
omladinskih reprezentacija Jugoslavije i Turske u Novom Pazaru. Povodom
incidenta kada je vise stotina navijaca vredjalo jugoslovenske
reprezentativke i skandiralo Turskoj, Omerovic je u saopstenju porucio
da bi oni koji "podsticu pripadnike bosnjacke zajednice na ovakvo
nezapamceno ponasanje - morali snositi odgovornost". "Svima je jasno da
je ovim nanesena nesaglediva steta Bosnjacima koji Srbiju dozivljavaju
kao svoju istinsku i jedinu drzavu. Da li se ovakvim postupcima zeli
usporiti ulazak u Evropu zbog necijih suludih ideja o tome kako Bosnjaci
mogu zivjeti u nekoj svojoj posebnoj drzavi", upitao je Omerovic.
(FoNet)

PROTOCOL SIGNED ON CONSTRUCTION OF ROMANIA-YUGOSLAVIA-CROATIA

PIPELINE BUCHAREST, Sept 10 (Tanjug) - Yugoslav Minister of
Economy and Home Trade Petar Trojanovic, Romanian Minister of Industry
and
Resources Dan Ioan Popescu and Croatian Economy Ministry's Deputy
Minister
in charge of energy Roman Nota signed in Bucharest on Tuesday a protocol
on
setting up the Constanta-Pancevo-Omisalj system of inter-governmental
oil
transport.
The pipeline would go through Romania, Yugoslavia and Croatia
and
link the Black Sea oil terminal near Constanta with the Adriatic oil
terminal near Omisalj, with the possibility of extension to Trieste,
Italy,
and connection with the Pan-Alpine main oil pipeline, which means that
Europe would have a good access to Caspian oil.
The 1,200-km pipeline will transport an annual 10 million
tonnes
of oil, 6 million of which will be used by Yugoslavia, Romania and
Croatia.