Informazione

TORINO 4 MAGGIO

Colonialismo e crimini italiani nei Balcani

Il tentativo che si sta perpetrando di riportare indietro tutta la
societa' italiana deriva anche da una atmosfera culturale, che da anni
ormai privilegia i luoghi comuni e le banalita' mediatiche ad una
seria analisi di cio' che sta avvenendo nel mondo. E' per questo che
di fronte alle neo-guerre spesso si e' reagito in modo inadeguato.
Collegato a tale mancanza di analisi e studio e' la rimozione del
passato, secondo i canoni del revisionismo storico.
Le regioni colpite dalle guerre sono quelle in cui il desiderio di
controllo delle fonti di energia e del loro trasporto da parte di
grandi potenze si intreccia con le situazioni drammatiche lasciate dal
passato coloniale.
Esiste una strana rimozione nella coscienza degli Italiani per quanto
riguarda il proprio passato: non solo si misconoscono i crimini contro
l'umanita' perpetrati dall'esercito italiano nel corso delle
aggressioni ad altri Paesi e delle imprese coloniali, ma spesso si
minimizza anche la portata di tali eventi, secondo il solito luogo
comune: Italiani brava gente. E' opportuno in questo momento, in cui
l'Italia ha la tentazione di diventare protagonista di imprese
belliche, ricordare il passato.
Pertanto sara' proiettato il film- documentario, prodotto a suo tempo
dalla BBC: 'Fascist legacy', che ha per argomento i crimini italiani
nel corso della II Guerra Mondiale nei Balcani, e i vani tentativi
operati dal governo jugoslavo per ottenere l'estradizione dei
criminali di guerra. Il film- documentario e' in inglese, in quanto la
copia in italiano, acquisita dalla RAI, giace inutilizzata, censurata,
ma in sala sara' presente un traduttore simultaneo.
Angelo del Boca, l'illustre storico del colonialismo italiano, Massimo
Sani, il regista curatore dell'edizione italiana del film-
documentario della BBC, e il filosofo Costanzo Preve commenteranno il
film-documentario.

Proiezione del filmato:
Fascist Legacy

Intervengono:
Angelo del Boca - storico
Massimo Sani - regista
Costanzo Preve - filosofo


Coordina:
Massimo Zucchetti - Politecnico di Torino


4 maggio 2002, ore 9.30
Politecnico, Aula Magna
Corso Duca degli Abruzzi, 24 Torino

Prime adesioni:
Comitato degli iscritti SNUR - CGIL del Politecnico di Torino
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
SNUR- CGIL Piemonte
RSU Politecnico di Torino
Torino Social Forum
Lavoro e società- Cambiare rotta Piemonte
Partito della Rifondazione Comunista- Federazione di Torino
Assemblea Antimperialista

Info: <rsu@...>, tel 0115647910; <jugocoord@...>

http://www.televideo.rai.it/televideo/
notizia.asp?CodChn=RAI%201&Sezione=Ultimora&NewsID=871338

Rai Televideo 28/04 03:33

Slovenia:oltre il 50% è contario a Nato

La maggioranza del popolo sloveno è contraria
all'ingresso del Paese nella Nato. Lo rivela un
sondaggio commissionato dallo stesso governo di
Lubiana secondo il quale l'adesione popolare
all'ingresso della Slovenia nell'Alleanza Atlantica
è scesa sotto il 50%. "E' un soprendente
paradosso" ha detto il ministro degli Esteri
Dimitrij Rupel Tuttavia il ministro ha assicurato
che il governo proseguirà verso il pieno ingresso
nella Nato,pur ammettendo che il fronte
contrario fa molto "rumore".

---

...Nel frattempo gli italiani, nel loro ruolo tradizionale di "servi
stupidi"...

> http://www.ansa.it/balcani/slovenia/20020424160132203059.html

NATO: CICU,INGRESSO SLOVENIA PER ULTERIORE STABILITA' BALCANI

(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''L'ingresso della Slovenia nella Nato
potra' rappresentare un importante ed ulteriore elemento di
stabilita' nella regione balcanica. Anche per questo l'Italia
ne sostiene il percorso''. Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa
Salvatore Cicu, in visita ufficiale in Slovenia. ''La Slovenia -
ha dichiarato Cicu - sta mostrando una forte volonta' politica per il
raggiungimento di questo traguardo. A tal fine ha posto in atto
un'importante riforma del proprio strumento militare che prevede
una forza di 26.000 militari e il conseguimento degli standard
di capacita' operative e funzionali richiesti per l'adesione alla
Nato''.
''La Slovenia - ha proseguito il sottosegretario - rappresenta
per la sicurezza dell'Italia un rilevante interesse geopolitico,
considerata la sua prossimita' geografica e la propria
caratteristica di anello di congiunzione con l'area balcanica.
La Slovenia nella Nato potra' rappresentare un importante ed
ulteriore elemento di stabilita' in questa regione, soprattutto
attraverso la cooperazione con gli altri Paesi europei per la
ricostruzione politica ed economica dell'area, cosi' come
dimostrato con la partecipazione dei propri militari alle
missioni in Bosnia e Macedonia''. ''Per questa ragione e per
i notevoli progressi compiuti in campo economico e militare
in questi anni, ho confermato - ha detto Cicu - al viceministro
della Difesa slovena il pieno sostegno e supporto dell'Italia
a includere la Slovenia nell'elenco dei Paesi di cui sara'
valutato il prossimo autunno a Praga l'ingresso nella Nato''.
(ANSA). SV 24/04/2002 16:01

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From : Nemanja
To : ML-YU <This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.>
Date : Mon, 29 Apr 2002 20:35:11 +0200
Subject : [ML-YU] PROTIV PARTNERSTVA ZA MIR (fwd) Translation

> Translation:
>
> Against the partnership for peace
>
> Federal government of FR Yugoslavia brought decision on entering of
> Yugoslavia in partnership for peace. By this decision, proimperialist
> bourgeois regime of DOS-SNP wants to make Yugoslavia an outpost of
> NATO. By entering the partnership for peace, our country would
> lose it's sovereignity completely.
> NATO and Western imperialists want to install
> their occupational forces on territory of Yugoslavia and to counter
> antiimperialist resistence to globalism and to the regime of DOS-SNP.
> The program of the partnership for peace is headed against the vital
> interests of yugoslav peoples and it's working class. By trying to
> join this pact, Yugoslav bourgeois regime of DOS-SNP is just
> showing it's true puppet role and proimperialist, antiyugoslav and
> antiworkers politics.
> Yugoslav marxists-leninist will never accept Yugoslavia in that
> pact, and
> it will lead the struggle against this NATO's outpost by all means.
>
> ---------- Forwarded Message ----------
>
> Savezna vlada SR Jugoslavije je donela odluku o
> odpocinjanju procesa za prijem SRJ u program
> Partnerstvo za mir.Ovom odlukom proimperijalisticki
> burzujski rezim DOS-SNP zeli da Jugoslaviju uvede u
> organizaciju koja je filijala NATO pakta.Ulaskom SRJ u
> Partnerstvo za mir,nasa zemlja bi potpuno izgubila
> svoj suverenitet.NATO pakt i zapadni imperijalisti
> zele da na teritoriji SRJ instaliraju svoje
> okupatorske trupe i da sprece antiimperijalisticki
> otpor globalizmu i izdajnickom burzujskom rezimu
> DOS-SNP.Program Partnerstvo za mir je uperen protiv
> vitalnih interesa jugoslovenskih naroda i interesa
> jugoslovenske radnicke klase.Teznjom da stupi u ovaj
> pakt koji je filijala NATO-a,jugoslovenski burzujski
> rezim DOS-SNP samo pokazuje svoju pravu
> marionetsku,proimperijalisticku,antijugoslovensku i
> antiradnicku politiku.
> Jugoslovenski marksisti-lenjinisti nikada nece
> prihvatiti ulazak u Partnerstvo za mir,i vodice borbu
> protiv ove NATO filijale svim politickim sredstvima.
>
> PROTIV ULASKA SRJ U PARTNERSTVO ZA
> MIR!
> NAPOLJE SA NATO PAKTOM!
> DOLE PROIMPERIJALISTICKI REZIM DOS-SNP!
>
>
> Proleteri svih zemalja, ujedinite se!
>
>
>
> ---------- End Forwarded Message ----------

"LA NOSTRA STRATEGIA MACROECONOMICA..."

"...finora ha corrisposto ai principi-base delle istituzioni
internazionali", vale a dire:
"Abbiamo introdotto ordine e disciplina nelle finanze pubbliche"
svendendo agli stranieri le attivita' piu' competitive e redditizie e
liquidando in toto il sistema creditizio nazionale. "Il deficit di
bilancio e' minore di quello di tutti i paesi economicamente piu'
sviluppati", come gli USA, dove il deficit effettivamente ammonta ormai
a piu' di 100 miliardi di dollari, ma tanto che gliene frega, se gli
chiedi di pagarlo ti bombardano. "Abbiamo liberalizzato la maggior parte
dei prezzi e la sola ragione della inflazione e' la cancellazione delle
disparita' nei prezzi" in confronto ai prezzi in Occidente, mentre i
salari sono rimasti belli congelati.
Per questo capolavoro macroeconomico il premier serbo Djindjic, forte
del sostegno di FMI e BM, chiede adesso l'appoggio dei cittadini, "senza
i quali non si puo' realizzare alcuna seria riforma".
E poi gli italiani si lagnano di Berlusconi...

DJINDJIC: NO REFORMS WITHOUT CITIZENS SUPPORT

BELGRADE, April 29 (Beta) - Serbian Premier Zoran Djindjic called on
citizens of Serbia to support reforms, saying that no serious reforms in
any country had succeeded without sincere support from citizens.
In the paper's holiday issue, Djindjic says that the Serbian
government's policy has gained credibility which gives it the right to
negotiate with the international financial institutions on a specific
Serbian model of transition on a partnership basis.
"So far our macro-economic strategy has matched the basis principles of
international institutions. We have introduced order and discipline into
public finances, the budget deficit is less than that of the most
economically developed countries, we have liberalized most prices and
the only reason for inflation is removing price disparity. All important
expert groups have found the results of our strong economic policy
impressive," says Djindjic.
"The task of the International Monetary Fund and the World Bank is to
support these efforts," said Djindjic in his text published by Glas
Javnosti.