Informazione

Da "Stvarnost", bollettino del SKJ u Srbiji (Lega dei Comunisti di
Jugoslavia in Serbia), Belgrado, marzo-giugno 2000

IL GUSTO AMARO DELLA PRIVATIZZAZIONE

La "geniale scoperta", da parte dei teorici borghesi a meta' degli
anni Ottanta, del fatto che tutti i mali dell'economia socialista
avrebbero origine per lo piu' dalla defezione della iniziativa
privata e dalle sovrastrutture politico-economiche eccessivamente
burocratizzate, avrebbe forse potuto anche ingannare quegli
osservatori non sufficientemente informati, o quelli in cattiva fede.
In parte, la crisi e' stata certo dovuta proprio al sistema economico
molto rigido vigente nell'ex Unione Sovietica. Tuttavia, i rimedi
essenziali erano stati gia' approntati, in laboratori da lungo tempo
dimenticati, da parte di inventori un tempo in disgrazia, sulla base
di ricette del secolo scorso.

Con l'ideologia ben mascherata del "monetarismo" e' iniziata - con
l'aiuto del conservatorismo aggressivo e subdolo i cui portavoce sono
stati Margaret Thatcher e Ronald Raegan - la messa in pratica, o
meglio la rivincita di uno spettro del passato. Tutto quello che si
era concluso con la rottura degli anni Trenta, nota come "Grande
crisi economica" e risoltasi con la Seconda guerra mondiale, adesso
ha ripreso vigore. Innanzitutto sono risorte le regole inviolabili
del capitalismo liberale, grazie ad una abile messa in scena, e con
la regia del "ceto giornalistico". I bilanci parificati, una labile
legislazione sociale, la flessibilita' della forza-lavoro, la
frantumazione dei sindacati, la rigida politica monetaria nonche' il
controllo onnipresente hanno intorpidito ed ubriacato la maggiorparte
del mondo socialista, gia' ben drogato dalle proprie sciocchezze. Il
risveglio da ogni ubriacatura anzitutto significa intontimento, e
proprio questa e' la fase in cui si trovano adesso molte societa'
dell'ex blocco orientale.

Uno degli elementi piu' importanti nella neo-liberalizzazione
generalizzata del panopticum economico mondiale e' incarnato da
una "parola magica": privatizzazione. Come funziona la sua
realizzazione, da che cosa e' motivata, qual e' il suo ruolo
nell'odierna mondializzazione dei mercati globali?

A differenza di quanto pensano numerosi teorici dell'economia, che
fanno della privatizzazione un elemento cruciale della ricostruzione
di ogni economia avviata al moderno sistema di produzione, essa ha
anche altri aspetti che non sono neanche poi cosi' produttivi come
vorrebbero sostenere questi fautori delle "soluzioni di transizione".
Tale processo ha avuto il suo impulso iniziale con la politica
thatcheriana (...). Dapprima esso e' stato stimolato per garantire
grandi mezzi finanziari, per ragioni del tutto pratiche, per il
riequilibrio dei bilanci statali, che e' la leva centrale della
politica neoconservatrice. Piu' tardi, alla privatizzazione si e'
attribuito un forte stimolo economico nell'ambito della generale
prostrazione alla microeconomia e dell'uscita dalla politica
cosiddetta "di deficit finanziario".

Bisognerebbe ricordare che proprio con l'aiuto del deficit di
bilancio e' stato edificato l'intero sistema post-bellico della
societa' capitalista occidentale. Si nasconde accuratamente il fatto
che queste economie hanno costruito il loro alto standard di
produttivita' proprio su misure semi-socialiste di carattere
pianificato, sul mercato controllato della forza-lavoro, su forti
strumenti di regolazione della politica agricola e su lavoratori
fortemente tutelati, dietro ai quali erano sindacati forti. Tutto
cio' e' stato sostenuto da una politica monetaria permissiva. Quando
poi, a causa delle contraddizioni interne e dell'enorme peso
economico, l'intero sistema si e' rovesciato, ai teorici occidentali
non e' rimasto altro da fare che, lasciata da parte la teoria
generale keynesiana dell'interesse e del denaro, ritornare a
soluzioni da lungo tempo abbandonate, il cui principio di fondo e' la
cosiddetta legge di Sej [?] sull'equilibrio tra domanda ed offerta.
Questo principio era caduto con il superamento della gia' menzionata
crisi degli anni Trenta. Una delle "soluzioni di salvataggio" si e'
ora riattualizzata, sotto la forma della privatizzazione.

Questa, concretamente, significa la svendita sul mercato (leggi:
deprezzamento) della fatica pluridecennale e di tutto cio' che le
generazioni prima di noi hanno creato con il lavoro collettivo, per
soddisfare gli appetiti delle grandi compagnie internazionali di
ottenere a basso costo i mezzi di produzione, la forza-lavoro,
determinate posizioni sui mercati esteri e cosi' via.
Lo strumento piu' utile per attuare questo processo e' proprio
l'assegnazione dei diritti di proprieta' agli individui, che
diventano di fatto proprietari isolati di piccole quantita' di beni,
il cui destino logico - nell'ambito di una liberalizzazione
generalizzata - e' un ambito di esistenza precario: la borsa.
Li', in un rapporto fittizio tra domanda ed offerta, si effettua la
trasformazione sostanziale della proprieta' o, per meglio dire, la
svendita ed il trasferimento della proprieta' dalle mani di quelli
che fino a ieri erano i produttori, ora promossi a piccoli
proprietari, alle mani delle grandi compagnie transnazionali.

Il processo di privatizzazione e', appunto, il processo di
ingrandimento della piccola proprieta', che oggi su scala mondiale si
attua sotto il giogo di alcune grandi istituzioni bancarie
investitrici. Anche se tutto cio' e' ancora lontano dal nostro mondo
[nota: l'articolo risale alla primavera del 2000... ndT],
bisognerebbe ben ricordare i nomi di questi enormi dragoni finanziari
che, in soli pochi minuti, possono devastare altrettanto grandi
economie, come erano fino a ieri quella russa, quella brasiliana, o
le economie dell'estremo Sud-est asiatico. Si tratta di compagnie dai
nomi accattivanti, ma dalle intenzioni, in fondo, pericolose, come
la "Goldman Sachs", la "G.P. Morgan", la "Morgan Stanley Dean
Witter", la "Merrevill Linch", ed alcune altre. Di questo molto
probabilmente vi convincerete presto anche da soli.
(Jugoslavo)

[Traduzione a cura della redazione di "Voce Jugoslava" su Radio
Citta' Aperta - http://www.radiocittaperta.it - ogni martedi dalle
ore 13 alle ore 14 in diretta radiofonica nel Lazio, ed ovunque via
internet]

DUE PASSAPORTI BOSNIACI DAI TALEBAN

DVOJICA TALIBANA SA BOSANSKIM PASOSEM U KABULU

Mudjahedini severne alijanse pronasli su 22. novembra dva bosanska
pasosa u jednoj kuci koju su talibani u bekstvu napustili.
Predsednik muslimansko hrvatske vlade, Alija Behmen, izjavio je da su
pasosi pripadali dvojici lica iz islamskih zemalja koja su bosansko
drzavljanstvo dobili, ali im je ono sada oduzeto. Prosle nedelje 94
stranca izgubila su bosansko drzavljanstvo u okviru mera koje vlada
sprovodi posle 11. septembra. Dzon Silvester, general Usa je naglasio da
ce njegove jedinice zajedno sa bosanskom policijom nastaviti da
"procesljavaju teren kako bi otkrili i unistili teroristicku mrezu koja
odavde planira napade i vrbuje pristalice."

Mujaheddin dell'alleanza del nord hanno ritrovato ieri due passaporti
bosniaci in una casa abbandonata dai taleban a Kabul. Il primo
ministro Alija Behmen della federazione musulmana croata ha detto che i
passaporti appartenevano a due islamici che avevano ottenuto la
cittadinanza bosniaca, ormai revocata. Dopo l'11 settembre, il governo
ha riesaminato le cittadinanze concesse a stranieri: la scorsa settimana
ne sono state revocate 94. John Sylvester, generale dell'esercito Usa,
ha detto che le sue unità e la polizia bosniaca continueranno a
"identificare ed eliminare la rete terroristica che da qui programma
attacchi e recluta seguaci".

(da "Il Manifesto" del 23 Novembre 2001)

Subject: Appeal: PROTECT THE FREEDOM
FIGHTERS AND VICTIMS OF TERRORISM!
Date: Sun, 25 Nov 2001 03:03:34 +0100
From: "Vladimir Krsljanin" <vlada@...>

Appeal
PROTECT THE FREEDOM FIGHTERS
AND VICTIMS OF TERRORISM!

Monster-tribunal in the Hague, the most
outrageous instrument of international terrorism
have raised its third "indictment" against
Slobodan Milosevic and Serbian people.
The most consequent defender of the preservation
of Yugoslavia and of equality of its peoples,
strongest supporter of all peace plans of the
so-called International Community for Bosnian
civil war, person celebrated for Dayton-Paris
peace agreement is now charged for genocide and
all other evils in Bosnia!
Western governments destroyed the former
Yugoslavia in blood, terror and destruction,
directly and by supporting chauvinists as
democrats, and in alliance with Bin Laden & KLA
terrorists. With three "indictments" against
Slobodan Milosevic (Kosovo, Croatia and now
Bosnia) it appears that:
For all their crimes one man should be convicted
- Slobodan Milosevic!
For all their destruction one nation should pay -
Serbs!
If Slobodan Milosevic will be convicted, Republic
of Srpska will disappear and FR Yugoslavia
destroyed by NATO bombs will pay war
reparation, office of the Prime Minister of
Republic of Srpska Mr. Mladen Ivanic stated.
By such conviction of Serbian will for freedom,
Europe would totally loose its face and prove its
colonial status.
The Hague "tribunal" never charged single
Albanian terrorist despite they have been
organized, financed and trained by Osama Bin
Laden, among other American and international
terrorists.
Physical torture against president Slobodan
Milosevic is resumed - that's today's latest news
from the Hague. Electric light which was 24 hours
turned on in his prison cell in first weeks of his
illegal detention is turned ON AGAIN! Ten years
head of Serbian and Yugoslav state is prevented
from sleeping! Is it called 'democracy' or 'human
rights'?
In his open letter to presidents Bush and Putin,
famous Russian physicist, member of Russian
Academy of Sciences, professor Belokon'
proposed that Slobodan Milosevic should be
elected president of an International Committee
for Fight Against Terrorism.
This is one of crucial moments of our struggle. It
is time to
- give strong statements of support to president
Milosevic and against the terrorist "tribunal"
- send letters and petitions to the leaders of
Western countries
- bombard media with the truth
- demonstrate.
FREEDOM FOR FREEDOM FIGHTERS!
JAIL FOR TERRORISTS!

Subject: SPS: ZAUSTAVITI OPTUZBE PROTIV BORCA ZA MIR
Date: Fri, 23 Nov 2001 22:21:44 +0100
From: "Vladimir Krsljanin" <vlada@...>

Socijalisti~ka partija Srbije

Glavni odbor

Beograd, 23. novembar 2001. g.

SAOP[TEWE

Socijalisti~ka partija Srbije
najenergi~nije osu|uje i odbacuje besramne
tvrdwe iznete u politi~ki montiranoj
kvazioptu`nici protiv predsednika Slobodana
Milo{evi}a u vezi sa wegovom ma kakvom
odgovorno{}u za ratna zbivawa u biv{oj Bosni
i Hercegovini.

Dana{we saop{tewe portparola tzv.
tu`ioca kvazitribunala u Hagu, kojim se
iznosi tvrdwa da je predsednik Milo{evi}
odgovoran za genocid u biv{oj BiH predstavqa
jo{ jedan dokaz da je monstruozni tzv.
tribunal u Hagu institucija ~iji je iskqu~ivi
zadatak i svrha postojawa da okrivi srpski
narod za sva zbivawa vezana za razbijawe
nekada{we SFRJ, iako je on bio najve}a `rtva
tih zbivawa, a ~itav svet dobro zna da je
proces rasturawa Jugoslavije kreiran,
usmeravan i direktno rukovo|en upravo od
strane onih koji su stvorili i bili glavni
sponzori tzv. ha{kog tribunala. Re~ je o tome
da se `rtva proglasi krivcem, a da se krivica
zlo~inca sakrije.

Socijalisti~ka partija Srbije,
pru`aju}i punu podr{ku svom predsedniku
Slobodanu Milo{evi}u, isti~e da je upravo
predsednik Milo{evi} bio taj koji je kqu~no
doprineo uspostavqawu mira na teritoriji
nekada{we BiH i sklapawu Dejtonsko-Pariskog
mirovnog sporazuma. Ta wegova kqu~na uloga
priznata je od svih u svetu, ukqu~uju}i
svetsku organizaciju. Socijalisti~ka partija
Srbije nagla{ava da je na{a politika, ~iji
je kreator predsednik Milo{evi}, uvek bila
zasnovana na ideji mira i ravnopravnosti svih
qudi, naroda i dr`ava.

To join or help this struggle, visit:
http://www.sps.org.yu/ (official SPS website)
http://www.belgrade-forum.org/ (forum for the world
of equals)
http://www.icdsm.org/ (the international committee
to defend Slobodan Milosevic)
http://www.jutarnje.co.yu/ ('morning news' the only
Serbian newspaper advocating liberation)

*** Grottamare (Ascoli Piceno)

Dopo un primo incontro a luglio tra i
delegati della Zastava di Kragujevac e il sindaco Massimo
Rossi, si è attivata un'iniziativa di solidarietà con i lavoratori
colpiti prima dalle bombe della NATO ed ora dai
licenziamenti massicci procurati dalle politiche "neoliberiste" del
nuovo governo serbo di Djindjic.

Anche a Grottamare, quindi, si dà vita a un primo nucleo di "adozioni
a distanza" dei figli degli operai della Zastava. Una
prima consegna dei fondi raccolti avverrà in occasione di
un'iniziativa contro "gli orrori delle 'nostre' guerre", organizzata
dal locale circolo del PRC:

Stragi di innocenti per bombe intelligenti, embarghi senza fine,
inquinamenti radioattivi, emergenze umanitarie, povertà, fame,
freddo...

li chiamano semplicemente
"EFFETTI COLLATERALI"
per mascherare
GLI ORRORI
DELLE "NOSTRE" GUERRE

Grottammare - Sala Kursaal - Lungomare Colombo
Domenica 25 Novembre - ore 17

Incontro dibattito
con

Padre J.M. Benjamin - Presidente del "Benjamin Committee for Iraq"
Andrea Catone - Presidente dell'Associazione "Most za Beograd"
Marinella Correggia - Giornalista, inviata nei campi profughi afgani

(comunicazione pervenuta da:
Most za Beograd - Un ponte per Belgrado in terra di Bari
Associazione culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava
via Abbrescia 97 - 70121 BARI
tel/fax 0805562663 e-mail: most.za.beograd@... )

---

*** Trieste 28/11

"Oggi l'Afghanistan, ieri la Jugoslavia"

Cena e musica contro la guerra
e in solidarietà alle famiglie operaie della Zastava di Kragujevac

DALLA JUGOSLAVIA ALL'AFGHANISTAN
BASTA GUERRE!

Oggi l'Afghanistan, ieri la Jugoslavia.
Mentre siamo impegnati a lottare contro le nuove guerre
U.S.A. - N.A.T.O., continuano le iniziative di solidarietà
in favore dei lavoratori della Jugoslavia, dove è stato
dimostrato che la guerra imperialista non è mai uno
strumento di giustizia e di pace, e che a pagarne le
conseguenze sono le popolazioni, i lavoratori, la classe
proletaria.
In Jugoslavia la guerra è ancora evidente nelle distruzioni
provocate sul territorio, nelle tantissime fabbriche
distrutte dalle bombe umanitarie e dagli effetti
collaterali della contingente necessità. Per quelle ancora
in piedi o ricostruite, come la Zastava di Kragujevac, c'è
la cura dei piani economici del governo Dindijc, del gruppo
dei G-17, dei piani di smembramento eseguiti dalle
multinazionali dei vincitori.
Sensibili all'appello lanciato il 1° settembre dai
lavoratori occupati e disoccupati della fabbrica "Zastava"
di Kragujevac, e in sostegno alla campagna di adozioni a
distanza a favore delle famiglie operaie della Zastava
gestita direttamente dai lavoratori della fabbrica
automobilistica e rilanciata nel loro ultimo comunicato, il
gruppo Zastava Trieste e i compagni della Trattoria Sociale
di Contovello organizzano una

SERATA DI SOLIDARIETA'
A FAVORE DEGLI OPERAI DI KRAGUJEVAC

mercoledì 28 novembre 2001
presso la Trattoria Sociale di Contovello - Trieste

Il programma della serata:

Dalle ore 18.00 alle 19.30:
Proiezione di brevi video e materiale informativo di
aggiornamento sulla situazione jugoslava, illustrazione dei
progetti in atto e in cantiere, momenti di conviviale e
informale discussione.

Ore 19.30 cena:
Menù "balkanico" proposto: costine in umido alla macedone;
zuppa di carni, legumi e paprica dolce (o menu
vegetariano); contorni misti di verdure; dolci; vino e
bibite. A fine cena, caffè e rakija offerte dalla casa.

Ore 21.00

GINO D'ELISO E LA SUA BAND(A)
Canzoni e Musiche di confine

Ai convenuti per la cena verrà chiesto un contributo minimo
di £ 25.000 - concerto ad offerta libera.
Detratte le spese della cena, il rimanente sarà devoluto
per intero alla campagna adozioni.
Se qualcuno vorrà contribuire anche con un dolce, un
liquore, una bottiglia di buon vino sarà il benvenuto.

Sono gradite le prenotazioni:

Trattoria Sociale di Contovello: 040-225168
Gruppo Zastava Trieste: 338-9116688 040-416855
zastavatrieste@...
http://digilander.iol.it/zastavatrieste

organizzano:
Gruppo Zastava Trieste - Trattoria Sociale Contovello