Informazione

L'Avamposto degli Incompatibili
http://www.controappunto.org
Riceviamo e diffondiamo

ITALIA E NATO: CONSIDERAZIONI GIURIDICHE

Intervento del Prof. Ugo Villani, docente di diritto internazionale
presso
l'Universita di Bari.

Tratto dal convegno Sindrome dei Balcani: non solo uranio, organizzato a
Bari il 17/1/2001 dall'associazione "Un ponte per Belgrado"



Non vi sono delle specifiche norme o convenzioni che vietano l'uso delle
armi all'uranio impoverito. Io mi limito a osservare ipotesi e normative
alla stregua delle quali le armi all'uranio impoverito possono essere
valutate. E qui il riferimento va ad un Protocollo del 1977 di Ginevra
che
si aggiunge alle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e che rientra
nel
diritto internazionale umanitario, cioè quel contesto di norme dirette
ad
umanizzare, nei limiti del possibile i conflitti internazionali.
Nell'ambito
del Protocollo del 1977 l'ipotesi più interessante è quella che le armi
all'
uranio impoverito rientrino nel divieto di attacchi indiscriminati e
cioè
sono gli attacchi militari che per i metodi ed i mezzi utilizzati non
siano
idonei a distinguere obiettivi militari da obiettivi civili e pertanto
possono procurare un danno ad obiettivi civili, luoghi e persone non
militari; quindi nel caso che le armi all'uranio impoverito fossero in
grado
di provocare tumori, leucemie o altre malattie, danni all'ambiente,
potrebbero rientrare nel divieto suddetto. Un'altra norma vieta l'uso di
quei mezzi dai quali ci si possono attendere danni estesi, durevoli e
gravi
all'ambiente tali da determinare danni successivi alla salute umana. Nel
caso in cui le armi all'uranio impoverito comportassero danni gravi,
estesi
e durevoli all'ambiente tali da nuocere alla salute umana, queste armi
rientrerebbero nella proibizione di questa norma. Altri principi che
credo
vadano richiamati sono: il principio di precauzionalità posto a tutela
di
obiettivi civili e della popolazione il quale prescrive ai belligeranti,
a
chi comanda, ordina, organizza o esegue l'azione militare di usare tutte
le
precauzioni necessarie per impedire che l'attacco militare provochi
danni a
luoghi e persone civili; il principio per cui gli eventuali danni a
luoghi e
persone civili siano non eccessivi rispetto ai risultati militari. Norma
questa che potrebbe sembrare un po' cinica e forse lo è, la quale dunque
prevede che solo nel caso di un obiettivo militare importante si possano
giustificare danni collaterali. Del Protocollo di Ginevra non ne fanno
parte
la NATO, gli Stati Uniti, la Francia e la Turchia e quindi questi Stati
non
sono vincolati al suo rispetto, essendo le convenzioni internazionali
non
dissimili dai contratti di diritto interno , e quindi vincolanti solo
chi li
stipula.

Ciò vuol dire che la NATO, gli Stati Uniti, la Francia, laTurchia erano
liberi di non rispettare queste norme? No, perché gran parte di queste
norme
sono da considerarsi corrispondenti agli usi o consuetudini
internazionali
come tra l'altro ha sostenuto la Corte Internazionale di Giustizia in un
suo
parere riguardo al principio che vieta attacchi indiscriminati, cioè
conclusi con armi che non sappiano distinguere tra obiettivi civili e
militari. Paradossalmente anche gli Stati Uniti nel loro codice militare
hanno recepito questi principi di diritto umanitario. Per quanto
riguarda la
richiesta di riparazione del danno da parte dell'Italia nei confronti
della
NATO, questa sembra essere assurda, perché l'Italia sapeva dell'uso di
proiettili all'uranio impoverito e non perché lo sapeva il Governo, ma
in
quanto lo sapevano tutti a cominciare dai giornalisti che forse oggi
dimenticano gli articoli durante la guerra che parlavano dell'uso di
queste
armi. Tra l'altro quello che pare sicuro è che i militari americani
fossero
stati informati dell'utilizzo di queste armi e sulle cautele da
prendere.
Quindi l'Italia ha fatto male a non seguire questo esempio. Ma c'è una
ragione più importante che, a mio parere, rende ipocrita la posizione
dell'
Italia nel rimproverare la NATO e gli altri paesi, e cioè che l'Italia
ha
partecipato a pieno titolo a questa campagna militare e quindi da un
punto
di vista giuridico-internazionale qui non c'è un'Italia vittima di altri
paesi, ma ci sono le vittime della Repubblica Federale Jugoslava, della
Bosnia e dell'Iraq. Possibile che quelli che dicevano che la guerra era
giusta ora si arrabbiano e chiedono i danni?.

A parte l'uso delle armi all'uranio impoverito che probabilmente non è
il
problema più grande, io mi sentirei di fare delle affermazioni più nette
e
sicure su di un'altra serie di illeciti commessi nell'ultima guerra.
Pensiamo all'abbattimento di ospedali, scuole, ponti, ferrovie, mercati
che
vanno contro il divieto di colpire obiettivi civili e contro il dovere
di
usare tutte le precauzioni per evitare effetti collaterali; pensate ad
un
altro grave illecito che è l'uccisione deliberata di civili e mi
riferisco
al bombardamento del 23 aprile 1999 sulla televisione di Belgrado
diretto ad
uccidere dei civili. Si è cercato di giustificare questa uccisione
affermando che nella televisione si faceva propaganda, allora penso io
sulla
RAI cosa ci dovrebbero fare?!. Secondo l'impostazione della NATO la
televisione di Belgrado operava anche come strumento militare e forniva
informazioni; ma anche questa affermazione è da respingere, perché le
stesse
norme che vietano l'attacco ad obiettivi civili pongono anche la
presunzione
che gli obiettivi civili non abbiano utilità militare. Perciò
spetterebbe
dimostrare con elementi chiari il contrario per giustificare il
bombardamento. Infatti lo stesso Dini espresse una forte condanna e fu
immediatamente zittito, mentre Solana legittimò l'operazione militare.
Altre
norme violate sono quella che vieta la distruzione di risorse essenziali
per
la sopravvivenza della popolazione civile e cioè strade, ponti, centrali
elettriche, idriche e quella che vieta la distruzione di luoghi di
culto,
artistici, norma relativa ad una Convenzione del 1954. Come conseguenza
di
queste violazioni esiste un obbligo di risarcimento del danno che
esisterebbe anche qualora l'intervento della NATO fosse stato lecito. Di
fatto l'unico risarcimento effettuato fino ad adesso è quello di 28
milioni
di dollari sborsati dagli Stati Uniti alla Cina per il bombardamento
dell'
ambasciata cinese.

Ma le norme di diritto internazionale umanitario prevedono anche la
responsabilità degli individui che hanno agito, ordinato, programmato
gli
atti criminali o crimini di guerra, i quali hanno una responsabilità
penale
personale per cui possono essere giudicati sia dai giudici interni che
dal
Tribunale penale per la ex Jugoslavia. L'Italia, in particolare ha una
responsabilità non solo per aver partecipato ai bombardamenti, ma già
dal
momento in cui ha messo a disposizione degli alleati le basi militari e
quindi non può chiedere nessun risarcimento. Responsabilità che non può
essere attenuata da un inesistente obbligo di solidarietà con la NATO
per
cui l'Italia avrebbe dovuto tenere fede ai patti. Il trattato NATO,
infatti,
obbliga ad intervenire anche militarmente solo nel caso di aggressione
ad
uno Stato membro (art.5). Per quello che riguarda, invece, le violazioni
costituzionali già nel 1949 l'On. Gaspare Ambrosini, futuro presidente
della
Corte Costituzionale, rilevava, nel presentare alla camera la relazione
di
ratifica del trattato NATO, come l'obbligo di assistenza anche nel caso
dell
'art.5 doveva essere deciso, nei metodi e nei mezzi, rispettando gli
obblighi costituzionali e quindi sottoponendo al Parlamento la decisione
di
intervento. In prosieguo è da rilevare come la stessa NATO abbia
lasciato
libero ogni Stato di aderire all'operazione e comunque sempre nel
rispetto
delle proprie regole costituzionali. Infatti la NATO solitamente o
decide
all'unanimità o non decide e d in ogni caso c'è per qualsiasi Stato la
possibilità di estraniarsi dalla decisione come ha fatto la Grecia non
partecipando alla guerra alla Jugoslavia. Quindi vi è stata una libera
scelta del Governo che ha esautorato il Parlamento ed ha violato anche
il
principio costituzionale del ripudio della guerra, perché di guerra si è
trattato e non di operazione di polizia internazionale. Le uniche
mozioni
approvate dalle Camere il 13 aprile 1999 autorizzavano l'invio in
Albania di
un contingente di forze armate "il cui impiego è volto esclusivamente a
funzioni di supporto logistico, soccorso sanitario e protezione della
missione umanitaria" nulla avendo a che vedere con la guerra. Ma persino
il
Governo quando emanava un decreto-legge il 21 aprile 1999 per
giustificare l
'intervento diceva con grande ipocrisia che autorizzava l'invio ." per
partecipare alla forza multinazionale della NATO di stanza in Albania
per
soccorrere i profughi del Kossovo ed in particolare allo scopo di
approntare
campi di accoglienza ed ospedali da campo e inoltre per garantire il
regolare flusso e la distribuzione degli aiuti umanitari nonché le
necessarie condizioni di sicurezza per le missioni internazionali".
Tutto
ciò è avvenuto con grande sovvertimento delle nostre regole
costituzionali.
Del resto lo stesso Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dell'
epoca, Marco Minniti, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera
l'
11 giugno 1999 affermava che" i nostri parlamentari si interrogavano
sull'
opportunità di un intervento aereo mentre gli aerei erano già in volo.
Il
Parlamento discuteva mentre tutto stava già accadendo. Ma noi non
potevamo
farci niente". In conclusione ed in ordine agli ultimi due teatrini
degli
ultimi giorni, sembra strano che oggi si richiedano chiarimenti a Solana
il
quale dovrebbe essere imputato penalmente per il bombardamento alla
televisione serba e allo stesso tempo Carla del Ponte abbia dichiarato
di
volere aprire un procedimento penale per l'uso di uranio impoverito
quando
ella stessa nel giugno del 1999 dichiarò il non luogo a procedere per i
crimini commessi dalla NATO nella ex Jugoslavia.

---

Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
Sito WEB : http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra

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-------- Original Message --------
Oggetto: soppressione ministero per l'ambiente in jugo
Data: Sat, 13 Jan 2001 22:24:38 +0100
Da: Alberto Tarozzi

1.FONTE: "Glas Javnosti".
2.TITOLO: Il Segretariato per la protezione dell'ambiente.
3.INDICE: "Glas Javnosti " indaga.Si sopprime il Ministero per
l'ambiente?
4.SITO INTERNET:
http://arhiva.glas-javnosti.co.yu/arhiva/2001/01/12/srpski/P01011106.shtm

5.NUMERO DI PAGINE: 2.
6.DATA: 12.01.2001.

Il nuovo Governo della Repubblica di Serbia diminuisce il numero dei
Ministeri dal 26 al 17. Nel gruppo di quelli che si stanno sopprimendo,
si
trova anche il Ministero per l'ambiente. Il nuovo Governo propone la
costituzione del Segretariato per l'ambiente al posto del Ministero.
Con la costituzione del Governo federale al posto del Ministero per
l'ambiente viene formato un settore nell'ambito del Ministero per la
salute
che, secondo le parole di Dragisa Gajic, ha mantenuto tutte le sue
competenze. È solamente diminuito il numero degli impiegati.

---

JUGOSLAVIA: BANCA CENTRALE ANNUNCIA FLUTTUAZIONE DINARO

(ANSA) - BELGRADO, 5 GEN - La semi-convertibilita' del dinaro jugoslavo
inizia da oggi con un decreto per la fluttuazione dei cambi annunciato
dal
governatore della Banca centrale Mladjan Dinkic.
In una conferenza stampa a Belgrado, Dinkic ha precisato che d'ora in
poi
il valore del dinaro verra' stabilito dalle contrattazioni valutarie sul

mercato interbancario. Finora il cambio della moneta jugoslava era stato

fissato dal governo federale.
Con il regime di Slobodan Milosevic, il cambio era stabilito a sei
dinari
per un marco tedesco, una quotazione politica molto diversa dalla
realta'
del mercato nero. Con l'avvento della democrazia, il dinaro e' stato
svalutato del 500%, e con un marco tedesco (che equivale a circa 1.000
lire
e a cinquanta centesimi di euro) e' possibile ora acquistare 30 dinari.
Al
momento questa valutazione e' stabile da diverse settimane, ed e'
applicata
anche dai rimasugli del mercato nero valutario dell'era Milosevic, che
ora
non ha piu' ragione di essere.
Dinkic aveva annunciato nelle scorse settimane provvedimenti per la
parziale convertibilita' del dinaro, ma aveva indicato che la
fluttuazione
sarebbe venuta solo dopo la formazione di un nuovo governo serbo: che e'

stato pero' ritardato dalla decisione di ripetere le elezioni
parlamentari
repubblicane in 19 seggi. (ANSA)
OT 05-GEN-01 20:16 NNNN
05/01/2001 21:03

Jugoslavia: Albright, "Milosevic può essere processato in patria"

WASHINGTON - Il segretario di stato americano non si oppone a che
Slobodan
Milosevic sia processato a Belgrado. Madeleine Albright ha detto in
un'intervista esclusiva alla Reuters, che l'ex presidente jugoslavo può
essere giudicato in patria per i crimini di guerra nei Balcani, purché
il
tribunale sia quello delle Nazioni Unite, che ha sede all'Aia.
(Repubblica
on line 5/1)

JUGOSLAVIA: TPI, MILOSEVIC VA PROCESSATO ALL'AJA

(ANSA) - L'AJA, 5 GEN - Il Tribunale penale internazionale (Tpi) per la
ex-Jugoslavia e' tornato oggi a respingere l'ipotesi che l'ex-presidente

jugoslavo Slobodan Milosevic possa essere processato a Belgrado.
''Il processo deve tenersi a l'Aja'', ha detto oggi un portavoce del Tpi

sottolineando che il procuratore generale Carla del Ponte insiste
affinche'
nella citta' olandese sede del tribunale si svolgano tutti i processi
contro alti funzionari e persone accusati di crimini contro l'umanita'.
L'ipotesi di un processo di Milosevic a Belgrado era stata appena
riformulata - questa volta dal ministro degli esteri jugoslavo, Goran
Svilanovic - anche se il Tpi l'aveva gia' respinta in piu' occasioni.
La capitale jugoslava, ha detto ancora il portavoce, ''non e' un luogo
neutrale ed e' impossibile immaginare che le vittime vi vengano a
testimoniare''. Inoltre, ha fatto notare, alti responsabili del regime
jugoslavo sono gia' stati processati all'Aja e non si capisce perche' si

debba fare un'eccezione per Milosevic.(ANSA).
CAL
05/01/2001 18:28

JUGOSLAVIA: MINISTRO ESTERI IN USA, COLLABOREREMO CON TPI

(ANSA) - NEW YORK, 5 GEN - Il governo jugoslavo collaborera' con il
tribunale per i crimini di guerra dell'Aja (Tpi) che intende processare
l'ex presidente Slobodan Milosevic per i crimini nei conflitti balcanici
e
proporra' un processo a Belgrado. Lo ha detto il ministro degli esteri
jugoslavo Goran Svilanovic, che si e' incontrato a Washington con il
segretario di Stato americano Madeleine Albright.
La visita e' la prima di un esponente del governo jugoslavo dopo i
bombardamenti della Nato durante la guerra del Kosovo nel 1999.
''Terremo fede ai nostri compiti e alle nostre responsabilita' riguardo
alla collaborazione con il tribunale dell'Aja'', ha detto Svilanovic
durante una conferenza stampa, al fianco della Albright. Il ministro
degli
esteri ha detto che proporra' al procuratore del Tribunale
internazionale,
Carla del Ponte, di valutare la possibilita' di un processo a Belgrado,
sotto la giurisdizione della giustizia dell'Aja. ''Mi incontrero' con il

procuratore Del Ponte a Belgrado - ha detto Svilanovic - ed
approfondiremo
questa possibilita'''.
Il segretario di Stato americano ha sottolineato che ''solo sei mesi fa
un
incontro come questo sarebbe sembrato impensabile''. ''Non ci sono dubbi
-
ha aggiunto Madeleine Albright - che la Jugoslavia ha svoltato e si sta
muovendo nella direzione positiva verso l'Europa e la democrazia''.
Il ministro degli esteri del governo di Belgrado restera' alcuni giorni
negli Usa e incontrera' anche i collaboratori del futuro segretario di
Stato Colin Powell, ma non lo stesso Powell, che ha scelto di non
incontrare leader stranieri fino a quando non assumera' l'incarico.
BM 05-GEN-01 01:34 NNNN
05/01/2001 18:23

JUGOSLAVIA-USA: MINISTRO ESTERI SVILANOVIC VA A WASHINGTON
(ANSA) - BELGRADO, 3 GEN - Il ministro degli esteri jugoslavo Goran
Svilanovic parte oggi per Washington per la prima visita ufficiale di un

responsabile della diplomazia di Belgrado dalla costituzione della
Federazione serbo-montenegrina del 1992. Al centro dei colloqui che
Svilanovic avra' con il segretario di stato americano Madeleine Albright
ci
saranno la guerriglia albanese in atto nel sud della Serbia, il problema

del Kosovo, i rapporti fra Belgrado e il Montenegro, la crisi economica
e
gli aiuti internazionali alla neonata democrazia serba. Un capitolo
particolare sara' sicuramente dedicato alla richiesta di estradizione
per
l'ex presidente Slobodan Milosevic avanzata dal Tribunale penale
internazionale dell'Aja, una istanza fortemente appoggiata
dall'amministrazione del presidente uscente degli Usa Bill Clinton. Il
presidente jugoslavo Vojislav Kostunica ha ribadito piu' volte di non
considerare il problema come prioritario e ha sottolineato che comunque
l'attuale costituzione non permetterebbe una tale estradizione. In
Serbia
si moltiplicano poi le richieste di processare in patria Milosevic,
accusato fra l'altro dai democratici di appropriazione indebita dei beni

statali ed esportazione illegale di capitali. Anche su altri problemi
c'e'
una certa freddezza fra Washington e la nuova dirigenza di Belgrado, che

accusa gli americani di favorire in Kosovo il Partito democratico
dell'ex
comandante dell'Esercito di liberazione kosovaro (Uck) Hashim Thaqi e di

avere incoraggiato, almeno per quanto riguarda il passato, le
aspirazioni
secessioniste del presidente montenegrino Milo Djukanovic. Pur
dichiarandosi esplicitamente filoeuropeisti, Kostunica e il suo governo
federale puntano comunque a rilanciare i rapporti con gli Stati Uniti,
dopo
la ripresa delle relazioni diplomatiche che recentemente ha posto fine
alla
rottura decisa nel marzo 1999, alla vigilia dei bombardamenti della
Nato.
Gli Stati Uniti hanno stanziato aiuti per 11,5 milioni di euro alla
Jugoslavia del dopo Milosevic, e prevedono investimenti per altri 182
milioni di euro nella ricostruzione delle infrastrutture energetiche del

paese. E' probabile che nei tre giorni della sua visita Svilanovic
cerchi
anche incontri con l'entourage del nuovo presidente George Bush, anche
se
al momento il programma ufficiale non lo prevede. (ANSA). OT
03/01/2001 15:56

JUGOSLAVIA: MILOSEVIC FORSE PRESTO PROCESSATO, SENATORI USA
(ANSA-AFP) - BELGRADO, 31 DIC - L'ex presidente jugoslavo Slobodan
Milosevic potrebbe essere giudicato da un tribunale di Belgrado nel
febbraio o nel marzo prossimo, secondo quanto affermato oggi da due
senatori statunitensi al termine di incontri con i nuovi governanti
della
Repubblica federale di Jugoslavia. Ne da' notizia l'agenzia Beta.
I repubblicani Arlen Specter e George Voinovic, primi esponenti del
senato
Usa a recarsi in Jugoslavia dopo la ripresa delle relazioni diplomatiche

tra Washington e Belgrado in novembre, hanno sottolineato che Milosevic
dovra' essere giudicato per crimini di guerra per consentire la piena
reintegrazione dello Stato balcanico nella comunita' internazionale.
Il nuovo presidente jugoslavo Vojislav Kostunica ha respinto la
richiesta
di consegnare Milosevic al Tribunale penale internazionale (Tpi)
dell'Aja,
che nel maggio 1999 lo incrimino' per crimini di guerra e contro
l'umanita'
perpetrati durante il conflitto in Kosovo. Nei giorni scorsi il vice
premier serbo Nebojsa Covic non ha escluso che Milosevic e sua moglie
Mira
Markovic siano arrestati in gennaio. (ANSA-AFP).
PZ

BALCANI: USA, BUSH INZIERA' RITIRO TRUPPE A SUO INSEDIAMENTO

(ANSA) - LONDRA, 31 DIC - Non appena George W. Bush si sara' insediato
come
prossimo presidente americano, ordinera' il ritiro delle truppe
statunitensi dai Balcani e nel giro di quattro anni solo poche unita'
specializzate resteranno nella regione.
E' quanto scrive oggi il settimanale britannico 'Sunday Times' citando
personalita' vicine al prossimo inquilino della Casa Bianca.
Gli Stati Uniti hanno dislocato circa 10 mila uomini tra Bosnia e Kosovo
e
gia' da tempo si parla di un loro possibile richiamo. Nella campagna
elettorale, Bush ha piu' volte detto che se fosse andato al potere
avrebbe
attuato una politica assai meno interventista rispetto a quella
dell'amministrazione Clinton.
''Quando Bush sara' alla Casa Bianca ci sara' un grande cambiamento di
filosofia, la riduzione della presenza americana (nei Balcani) iniziera'
da
subito e in quattro anni sara' completata'', ha detto al settimanale
inglese John Hulsman, uno dei futuri collaboratori del presidente.
Hulsman ha detto anche che i repubblicani sono sempre piu' scettici
circa
l'utilita' di missioni umanitarie che, tutto sommato, non hanno alcun
rapporto con gli interessi nazionali degli Stati Uniti.
Un ex collaboratore di Bush padre, Richard Perle, ha precisato comunque
che
nessuna iniziativa verra' presa senza avere consultato gli alleati.
Stando
a Pearle potrebbero essere la Germania ad assumersi gran parte degli
oneri
cui il presidente eletto intende rinunciare. (ANSA).
COR-ZU

31/12/2000 18:50

JUGOSLAVIA: EPURATO GENERALE ACCUSATO DI CRIMINI DI GUERRA

(ANSA-REUTERS-AFP) - BELGRADO, 30 DIC - Il presidente jugoslavo Vojislav

Kostunica ha mandato in pensione 13 alti ufficiali, incluso il generale
Dragoljub Ojdanic, un ex ministro della difesa ed ex capo di stato
maggiore
accusato di crimini di guerra dal tribunale dell'Onu. Lo ha riferito
oggi
l'agenzia Tanjug. Ojdanic e' stato incriminato nel maggio 1999 dal
tribunale dell'Aja per i crimini di guerra assieme all'allora presidente

jugoslavo Slobodan Milosevic e ad altri tre dirigenti per asserite
atrocita' compiute dall'esercito ai danni della minoranza albanese del
Kosovo. Kostunica ha anche sostituito il comandante del secondo corpo di

armata di stanza in Montenegro, il generale Milorad Obradovic, e del
capo
della marina jugoslava, ammiraglio Milan Zec, il cui trasferimento era
stato chiesto dalle autorita' montenegrine per il loro sostegno a
Milosevic. Tra gli epurati non figura tuttavia il generale Nebojsa
Pavkovic, attuale capo di stato maggiore ed alleato di Milosevic fino
alla
rivolta popolare che in ottobre provoco' il crollo del suo regime.
Diversi
leader della coalizione dell'opposizione democratica delle Serbia (Dos),

tra cui il premier designato Zoran Djindjic, avevano chiesto invano il
siluramento del generale. Kostunica ha anche promosso diversi alti
ufficiali, tra cui il generale Vladimir Lazarevic, comandante del terzo
corpo d'armata, di stanza in Serbia meridionale e in Kosovo. I
cambiamenti
ai vertici delle forze armate confermano recenti notizie di stampa circa
un
accordo tra Kostunica e il presidente montenegrino Milo Djukanovic per
l'allontamanento di comandanti accusati dai governanti della piccola
repubblica federata con la Serbia di aver tentato di rovesciarli ai
tempi
di Milosevic. (ANSA-AFP-REUTERS). PZ
30/12/2000 19:09

Belgrado: Kostunica, la Jugoslavia va riformata

BELGRADO - La Repubblica federale di Jugoslavia, formata nel 1992 da
Serbia
e Montenegro, ha un "difetto di costruzione" e deve essere rifondata,
secondo il suo nuovo presidente Vojislav Kostunica. "La Repubblica
federale
di Jugoslavia presenta un difetto di costruzione. E' uno stato nato da
un
accordo tra due partiti al potere", ha detto Kostunica in un'intervista
pubblicata dal quotidiano di Belgrado Blic nella sua edizione di
Capodanno.
"Conviene rifondare tutto conservando gli elementi sani e durevoli che
contiene", ha detto il presidente aggiungendo che la ricerca di una
soluzione legale accettabile per Serbia e Montenegro è una priorità del
nuovo governo federale. (Da Repubblica on line 30/12/00)

KOSOVO: E' POSSIBILE SOLO SOLUZIONE DIPLOMATICA, KOSTUNICA

(ANSA-AFP) - BELGRADO, 30 DIC - Una soluzione diplomatica e' la sola
possibile per il Kosovo: Lo sostiene il presidente jugoslavo Vojislav
Kostunica in un'intervista che sara' pubblicata dal quotidiano Blic
nella
sua edizione di Capodanno.
''Dobbiamo essere pronti ad aspettare il tempo necessario per giungere
ad
una soluzione diplomatica perche' non abbiamo altra scelta'', ha detto
Kostunica, denunciando il principio dell'ultimatum. ''La questione non
e'
sapere se noi siamo nella posizione di dare alla Nato delle date sotto
la
minaccia di un'azione di forza ma comprendere che tale azione non sara'
giustificata'', ha detto Kostunica.
In un'intervista al settimanale tedesco Der Spiegel, in edicola oggi,
Zoran
Djindjic, prossimo primo ministro serbo, ha dichiarato che la forza di
pace
Kfor ha 20 giorni di tempo per risolvere la crisi nel sud della Serbia,
al
termine dei quali le forze di Belgrado passeranno all'azione. Kostunica
ha
avvertito che ad un intervento armato contro i separatisti albanesi, che
si
fanno chiamare 'Esercito di liberazione di Presevo, Medvedja e
Bujanovac'
(Ucpmb), seguirebbe dopo le inevitabile perdite di vite umane la via
negoziale. ''Meglio allora negoziare subito sia con i terroristi sia con
la
Kfor, partendo da buone posizioni'', ha aggiunto Kostunica. Il
neopresidente jugoslavo ha detto infine che rinnovera' la sua offerta di

dialogo al leader moderato degli albanesi del Kosovo Ibrahim Rugova,
presidoente della Lega democratica del Kosovo. Questi ha declinato la
sua
offerta ma Kostunica reputa che la sua risposta ''non fosse del tutto
negativa''.
Per Kostunica ''il problema del Kosovo e' innanzitutto un problema
serbo-albanese e nessun altro puo' risolverlo a lungo termine'' anche se

non esiste ''una soluzione istantanea''. A suo parere la scena politica
kosovara e' effervescente e l'avvenire della provincia ''dipende molto
dai
risultati di questi sommovimenti''. Ma una cosa, ha concluso Kostunica,
e'
''evidente'': ''la popolazione ne ha abbastanza dell'estremismo''.
(ANSA-AFP)
KIP

JUGOSLAVIA: DJINDJIC NON ESCLUDE ESILIO MILOSEVIC A CUBA
(ANSA) - BERLINO, 29 - Zoran Djindjic, futuro premier serbo, non esclude
un
esilio di Slobodan Milosevic a Cuba sostenendo al tempo stesso che il
controllo e la detenzione dell'ex dittatore non e' la prima priorita'
delle
nuove autorita' democratiche di Belgrado. ''E perche' non dovremmo
consentire un suo esilio a Cuba? Noi non dobbiamo trattenerlo a ogni
costo,
questo non rientra nelle nostre priorita' '', ha detto Djindjic in
un'intervista all' ultimo numero del settimanale tedesco Der Spiegel
domani
in edicola. Il leader dell'opposizione democratica rispondeva a una
domanda
dell'intervistatore che gli faceva notare come l'ex direttore del
giornale
governativo 'Politika', Dragam Antic, starebbe per l'appunto preparando
il
terreno per un esilio di Slobodan Milosevic nell'isola caraibica.
''Milosevic non e' sotto osservazione permanente'', ha aggiunto
Djindjic.
Il futuro premier serbo ha poi detto che la giustizia di Belgrado sara'
in
grado di definire tutte le eventuali accuse nei confronti di Milosevic
al
piu' tardi entro la prossima primavera. ''Se dovessero emergere reati a
suo
carico, dovra' risponderne al pari di qualsiasi altro cittadino'', ha
detto
Djindjic. Nella stessa intervista Djinjic ha anche minacciato un
intervento
militare contro gli albanesi del Kosovo nel caso continuino gli
attacchi,
in particolare nel sud della Serbia, appunto al confine amministrativo
tra
Serbia e Kosovo. In tal senso, il futuro premier ha dato una sorta di
ultimatum alle forze della Nato perche' facciano decantare il problema
entro 20 giorni. (ANSA). QN
29/12/2000 16:50

JUGOSLAVIA: DA DOMANI IN CIRCOLAZIONE NUOVO DINARO
(ANSA) - BELGRADO, 14 DIC - Nuove banconote del dinaro saranno messe in
circolazione da domani, ha annunciato oggi il governatore della Banca
centrale jugoslava Mladjan Dinkic. La nuova banconota sara'
convertibile,
sempre all'interno del paese.
''Noi introduciamo la convertibilita' generale dei biglietti da 100, 50
e
20 dinari che entreranno in circolazione venerdi''', ha detto Dinkic in
una
conferenza stampa riportata dall'agenzia Beta.
Le nuove banconote sono conformi alle norme europee e ''piu' protette''
contro la loro falsificazione rispetto ai dinari precedenti, ha aggiunto

Dusko Jovanovic, della Zecca jugoslava.
Le banconote, con l'effigie di personalita' storiche del paese, sono
verdi
(quelle da 20 dinari), rosse quelle da 50 e blu quelle da 100. Il
governatore ha presentato anche le nuove monete da uno, due, cinque
dinari,
e quella da mezzo dinaro, cioe' da 50 para.
''Venerdi' sara' un giorno storico per la Jugoslavia, il dinaro diventa
convertibile in tutte le transazioni. conformemente allo statuto del
Fondo
monetario internazionale (Fmi), ha dichiarato Dinkic. ''Gli jugoslavi -
ha
proseguito - potranno cambiare il loro denaro con le valute di qualunque

paese straniero, senza limitazioni di ammontare''.
Il vecchio dinaro sara' in circolazione parallelamente al nuovo fino
alla
fine di gennaio. Moneta di riferimento restera' il marco tedesco.
Dall'inizio di dicembre, il nuovo governo di Vojislav Kostunica ha
fissato
il cambio ufficiale a 30 dinari per un detschemark (0,5 euro),
adeguandosi
in pratica al cambio al mercato nero. Dal primo gennaio, il cambio del
dinaro potrebbe fluttuare, ha concluso Dinkic. (ANSA). COR-PAN
14/12/2000 19:01

---

Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
Sito WEB : http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra

I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono il Coordinamento, ma
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CHI E' GEORGE W. BUSH, CHI SONO I SUOI CONSIGLIERI?

---

IL VICEPRESIDENTE CHENEY E' TITOLARE DELLA
HALLIBURTON CO., AZIENDA CHE LAVORA PER L'ESERCITO,
REALIZZATRICE DELLA BASE MILITARE DI CAMP BONDSTEEL
IN KOSOVO.

Oggetto: Dutch actions against Bush/Cheney/military industrial complex
Data: Sat, 20 Jan 2001 13:57:09 +0100
Da: Herman de Tollenaere

In many countries, on Saturday 20 January, there were actions against
the inauguration of George W. Bush and Dick Cheney, both with links to
the military-industrial complex, as new president and vice-president of
the USA. This included The Netherlands; especially The Hague, the
government city, and the village of Leiderdorp, Dutch seat of Dick
Cheney's Halliburton corporation, saw actions.

The Dutch Halliburton branches are in Ijmuiden, and at Weversbaan 1-3,
in Leiderdorp. In Leiderdorp, activists informed hundreds of people
living around the Weversbaan, and also the mayor and aldermen of the
village, about Cheney's/Halliburton's links to war and human rights
violations.

In Turkey, a Halliburton branch trains armed forces, infamous for
torture of political prisoners and anti-Kurdish violence.

In 1999, in Kosovo, Halliburton built Camp Bondsteel, biggest foreign US
military base since the Vietnam war; built on "free" ground, as the Serb
farmers-owners, had been driven away violently, like hundreds of
thousands of others of all nationalities, after NATO and its allies
entered Kosovo.

Halliburton also faces accusations of links to drug traffic, in Colombia
and elsewhere.

In The Hague, at the US embassy, the demonstrators centered on
opposition to the death penalty, which threatens for e.g. ex-Black
Panter Party member Mumia Abu-Jamal.

Met vriendelijke groet/Best wishes,

Herman de Tollenaere

---

I "FALCHI" WOLFOWITZ E PERLE:
AFFEZIONATI DELLA GUERRA FREDDA, FAUTORI DELL'ALLARGAMENTO AD EST DELLA
NATO, NEMICI GIURATI DI RUSSIA, SERBIA E CINA, VICINI ALLA LOBBY EBRAICA
ED A QUELLA DELL'"ALBANESE" BOB DOLE, LEGATI ALLA TRILATERAL COMMISSION

>http://www.rockfordinstitute.org/NewsST121500.htm
>Friday, December 15, 2000
>
>PRESIDENT BUSH AND FOREIGN AFFAIRS
>Srdja Trifkovic
>
>Had Al Gore won the Presidency there is no doubt that he would have
>perpetuated, or even amplified, the fundamental flaws of the outgoing
>Administration's foreign policy. Suffice to say that his chief policy
>advisor was Leon Fuerth, and his favorite for Secretary of State
Richard
>Holbrooke. With such team in charge, military interventions not
connected
>to any clear and imminent threat to U.S. security would have continued.
Mr.
>Gore's own dictum was clear: "Our national security interests can be
>defined by our values." He accordingly attacked George W. Bush for his
>"lukewarm" support of last year's bombing of Serbia: "No wonder it took
him
>six weeks to say anything about our action against the ethnic cleansing
in
>Kosovo. Is that the right message for America to send to people around
the
>globe struggling for freedom?"
>
>Bush responded in the second debate with Gore last October, when he
warned
>the Vice President that it is not America's role to patrol the planet
and
>arrange other peoples' lives in its own image:
>
>"One way for us to end up being viewed as the ugly American is for us
to go
>around the world saying, we do it this way, so should you. . . The
United
>States must be humble and must be proud and confident of our values,
but
>humble in how we treat nations that are figuring out how to chart their
own
>course."
>
>This was positively a breath of fresh air after Mrs. Albright's
>triumphalist ravings about the "Indispensable Nation." Another ray of
hope
>was Bush's pledge, made shortly after he was nominated, to order a
review
>of America's foreign commitments, and his promise to "scrutinize
open-ended
>deployments, reassess U.S. goals, and ascertain whether they can be
met."
>Subsequent statements by his national security advisor-designate
>Condoleezza Rice and others, indicating that Bush would gradually
disengage
>U.S. forces from the Balkans, have further encouraged expectations that
the
>new president will usher in a new era of pragmatic foreign policy
making,
>based on rationally defined interests rather than ideological
obsessions.
>
>Optimism may be premature: the battle for Bush's ear is far from over,
and
>some whisperers speak with a forked tongue. So far the President-elect
has
>displayed a healthy middle-American disinterest in foreign affairs. His

>attitude has an encouraging side and a worrying side. Whereas
Washingtonian
>sophisticates may gasp in patronizing disbelief at Bush's famous
confusion
>of Slovakia with Slovenia, or his reference to Greeks as 'Grecians,' it
is
>possible to take comfort in the new President's evident focus on
domestic
>issues. His lack of global grasp may be a reflection of that "humility"
he
>advocates, his lack of interest in knowing the world in order to change
it
>in America's own image.
>
>There is a problem, however. Bush's guiding principles, insofar as they

>exist, appear contradictory, and it is far from certain whether they
will
>be strong enough armor against pressures from hegemonists. He relies on
the
>Wall Street Journal to form his thoughts about current affairs, and
readily
>admits that he defers to his advisers on foreign issues: "I may not be
able
>to tell you exactly the nuances of the East Timorian [sic] situation,"
he
>told The New York Times last year, but this was no problem as he would
"ask
>the people who've had experience" to guide him.
>
>That would be just fine with a man imbued with strong core values. Bush
is
>not an instinctive defender of national sovereignty, alas, and his
latent
>tendencies to trans-nationalism are demonstrated by his flat refusal to

>defend U.S. borders from migratory invasion that is irreversibly
altering
>America's character (and helping the Democrats to boot). He does not
seem
>concerned with the effect this will have on America's ability to
preserve
>the traditional moral fabric, social structure and economic interests
of
>its own people - what most Americans still mean by 'national interests'

>
>Presidential advisors will have enormous influence on the form and
>substance of the U.S. foreign policy over the next four years. Bush's
>victory will provide a welcome discontinuity in the institutional
culture
>of the Department of State, the National Security Council, and the
White
>House itself. There are people on Bush's team, however - notably Paul
>Wolfowitz and Richard Perle - whose hegemonist malevolence is
comparable to
>Mrs. Albright's, but who are also more competent and "rational" within
>their ideological terms of reference than the outgoing Secretary of
State.
>
>Ms. Rice is a hardworking professional who has not, so far, articulated
a
>strategic vision. This could make her vulnerable to the ideologues. She
may
>be out of her depth in this shark tank. The irony is that the only
serious
>counterweight to the "vulcans" may be provided by Vice-President Dick
>Cheney, who is a veritable moderate compared to the Wolfowitz-Perle
tandem.
>Cheney is a corporate globalist rather than neoconservative
>interventionists: where they see menaces, he sees markets.
>
>Other members of Bush's foreign policy team are Richard Armitage,
former
>Assistant Secretary of Defense under Reagan; Robert Blackwill, a former

>member of President Bush's National Security Council; Stephen Hadley,
>former Assistant Secretary of Defense under Cheney; Dov Zakheim, former

>Under Secretary of Defense in the Reagan administration; and Robert
>Zoellick, former Under Secretary of State in the Bush administration.
>Interestingly, all but one of these key Bush advisors (Armitage) belong
to
>the Council on Foreign Relations that has traditionally provided the
>internationalist cadre of U.S. foreign policy elite regardless of which

>party occupies the White House.
>
>THE WOLFOWITZ FACTOR
>
>The leading light in Bush's foreign policy team, Paul Wolfowitz, heads
the
>Paul Nitze Center for International Studies. He epitomizes the
>"neoconservative" wing of the Republican Party. The neocons, many of
them
>former leftists, are inveterate Cold Warriors in search of a new enemy.

>They are latently Russophobic, but currently also fixated on the
supposed
>threat from China.
>Wolfowitz came to national prominence in early 1992 as the author a
secret
>Pentagon memorandum that was leaked to the New York Times. That
document
>unreservedly named Yeltsin's post-communist Russia as the gravest
potential
>threat to American vital interests. It advocated an all-out, U.S.-led
NATO
>war against Russia if Moscow threatened the security of
newly-independent
>Baltic republics. Wolfowitz called for 24 NATO divisions, 70 fighter
>squadrons, and six aircraft carrier battle groups to be prepared to
keep
>the Russian Navy "bottled up in the eastern Baltic," to bomb supply
lines
>in Russia, and to use armored formations to expel Russian forces if
they
>entered Lithuania. He boldly stated that Russia would be unlikely to
>respond with nuclear weapons, but he provided no basis for that
assessment.
>
>In addition the Wolfowitz memorandum envisioned provision of American
>security guarantees to Eastern Europe and permanent global involvement
in
>order to deter "potential competitors from even aspiring to a larger
>regional or global role."
>Instead of being taken to a safe, quiet place where he can do no harm
to
>himself or to others, Wolfowitz became the neoconservative hero. His
>proposals on Eastern Europe were accepted by the Clinton Administration
and
>resulted in the expansion of NATO in 1997. What is best for America and
the
>world - his disciples have been telling us ever since - is that America

>should remain the only cop in town, possessed of the sole right to
deputize
>posses, or go it alone to discipline evil-doers, wherever American
"values"
>or "security interests" are threatened. The bipartisan hegemonists also

>accept Wolfowitz's key tenet that America should never permit any
nation,
>and especially Russia or China, to rise to the status of regional
>superpower. As Pat Buchanan says,
>
>"Containment, a defensive strategy, had given way to a breathtakingly
>ambitious offensive strategy-to 'establish and protect a new order.' .
. .
>By the end of the 1990s, crucial elements had been adopted by Congress
and
>President Clinton, and passively accepted by the American people. By
1998
>the administration. . . had indeed extended NATO to Poland, Hungary,
and
>the Czech Republic and had offered membership to the Baltic states.
Thus,
>NATO expansion is the first site at which to explore the new fault line
in
>American foreign policy."
>
>Eight years later Wolfowitz remains an advocate of further NATO
enlargement
>as a means of encircling Russia and expelling it out of Central Asia.
His
>ideas, wrapped in the jargon of the value-neutral academic analyst
>examining the unfolding of historical trends, impress Bush and
intimidate
>detractors. It is believed that Bush's support for the bombing of
Serbia,
>after some initial reluctance on the Governor's part, was primarily due
to
>Wolfowitz's influence.
>
>Wolfowitz looks on Serbia as Russia's potential asset that can and
should
>be brutalized and fragmented. In addition he likes the idea of scoring
a
>few points in the Muslim world at Serbs' expense, and thus offsetting
the
>legacy of unreserved U.S. support for Israel. Finally, he saw in the
>interventionist course in the Balkans an opportunity for Washington to
>disabuse its European partners of any misguided notion that they can
>resolve a crisis without America - let alone in spite of it. In the
>mid-1990s Wolfowitz worked with Morton Abramowitz in setting up the
Balkan
>Action Council, an anti-Serb "think tank" bankrolled by George Soros.
He
>criticized the outgoing administration for not being belligerent
enough:
>for not arming the Muslims and striking the Serbs in Bosnia, for not
>bombing Serbia in 1998 (which he demanded, with others, in a full-page
ad
>in the New York Times), and for not pursuing a clear military victory
in
>Kosovo once the bombing had started.
>
>The ascent of Wolfowitz on Bush's team and his probable elevation to
the
>head of the Central Intelligence Agency, or else to No. 2 post at the
>Department of State, bodes ill for the new administration. It means
that
>the new President will be exposed to a world outlook and specific
policy
>proposals that are at odds with the majority of congressional
Republicans,
>to say nothing of the nation at large. Wolfowitz personifies the
imminent
>danger that the 'bipartisan' foreign policy of global interventionism
will
>continue to dominate inside the Beltway.
>
>WOLFOWITZ'S FRIENDS
>
>Wolfowitz brought his close personal friend and political ally Richard
>Perle into Bush's team. A proud hardliner, Perle was the Reagan
>administration's "Prince of Darkness" as assistant secretary of
defense. He
>often accused Secretary of State Shultz and others at the State
Department
>of being too soft - on Soviets, North Koreans, Chinese, Arabs, Cubans,
and
>especially on anyone the Israelis disapproved of. Perle brought to the
>Pentagon several amen-corner activists who dramatically increased
weapons
>sales to Israel. He advocates using U.S. power to topple "rogue"
regimes.
>
>As an avid supporter of American intervention against the Serbs, Perle
was
>drawn to Bob Dole - the "Senator from Tirana" - and advised him on
foreign
>affairs. His start in politics was in 1969, when as an aide to 'Scoop'
>Jackson he drafted the Jackson-Vannik Amendment, which linked Soviet
trade
>concessions to emigration of Soviet Jews. Ever the believer that there
is
>no difference between Israeli and American interests, in 1996 Perle
gained
>the distinction of simultaneously advising both Dole's presidential
>campaign in the United States and Netanyahu's election campaign in
Israel.
>As an advocate of uncompromising Israeli policies against the
Palestinians
>in 1997 he contributed to "A Clean Break," an influential study
produced by
>the Institute for Advanced Strategic and Political Studies in
Jerusalem. It
>advised premier Netanyahu to cancel the Oslo accords with the
Palestinians
>and to reject any notion of Palestinian independence. In addition, last

>summer Perle advised the Israelis to walk out of Camp David
negotiations.
>
>Robert Zoellick, who is likely to be Bush's Trade Representative, was
White
>House deputy chief of staff to Bush-senior. Before that he was
>undersecretary of state for economic affairs and counselor to the State

>Department. Zoellick is Director of the Aspen Institute's Strategy
Group on
>Foreign Policy, a board member of the Council of Foreign Relations and
the
>Executive Committee of the Trilateral Commission. His views mirror
those of
>Wolfowitz and Perle. On America's commitment to Israel he declared that
"it
>is moral, it's philosophical, it's democratic as well as security. . .
It's
>been true for the Clinton administration, and I think it would be true
for
>any of them that follow - Israel's security is first and foremost." On
>Russia Zoellick allows that "there are some areas where there is
potential
>cooperation," but he regards it as an inherent adversary, not to be
trusted
>or treated as a friend. In 1997 he was duly enthusiastic about NATO
>enlargement:
>
>"Frankly we don't know what direction Russia will still go. The
Russians
>killed thousands of people in Chechnya. They're still trying to shake
down
>the Estonians. They tried to put a couple of divisions in Georgia. And
if
>you're sitting in Poland or in Prague or in Hungary these days, you
want
>some reassurance. And frankly, it's not very believable to me that NATO
is
>a serious threat to Russia."
>
>To Wolfowitz and friends the enemy is still in the East. The Serbs were

>merely collateral damage in the project. Not content with the moral,
>spiritual and demographic wasteland of the Western world, they are
plotting
>the final showdown with Russia, and possibly another one with China.
George
>Bush would be well advised to ask himself what else is the meaning of
not
>merely preserving NATO - now that the threat which created it is gone -
but
>extending it eastwards? It is seen as a hostile act in Moscow, and it
IS a
>hostile act, a logical follow-up to the ongoing plunder of Russia's
natural
>resources, in conjunction with the recycled apparatchiks in Moscow.
>
>VOICES OF SANITY?
>
>Compared to this tandem Vice-President-elect Richard Cheney looks and
>sounds like an epitome of reason, moderation and statesman-like
>responsibility. He is no peacenik, however: As defense secretary Cheney

>directed the U.S. invasion of Panama and Operation Desert Storm. His
oil
>industry background and connections have naturally focused him on the
>forthcoming Caspian oil bonanza. Cheney is opposed to sanctions against

>unsavory regimes - notably the neo-Stalinists who run Azerbaijan - if
such
>measures run counter to American business interests. As CEO of
Halliburton,
>the world's largest oil services provider, Cheney denounced sanctions
>against Iran because of all the missed business opportunities. On the
whole
>he is a traditional Wall Street imperialist, less ideological in his
>outlook and certainly more even-handed on Middle Eastern issues than
any of
>the above.
>
>Another voice of reason may be Richard Armitage, the new president's
>advisor on defense, who served his father as an Assistant Secretary of
>Defense. He is a pragmatic military affairs specialist who warned
General
>Wesley Clarke that "the ultimate mission of our armed forces and our
army
>is to fight and win the nation's wars when our survival is threatened.
That
>was not the case in Kosovo or Bosnia."
>
>But what will Colin Powell do, one may well ask, in view of his pending

>elevation to Albright's job? Perhaps it would be more appropriate to
ask
>what is a supporter of "affirmative action" and advocate of abortion on

>demand doing in a Republican cabinet in the first place. But Powell, a
>self-styled "Rockefeller Republican," shares with the rest of the Bush
team
>an internationalist outlook. When Bush-père declared that the war
against
>Iraq was not an action in defense of American strategic and economic
>interests but the struggle to create a "New World Order," the notion
>captured Powell's imagination. In 1993 he urged Naval cadets to carry
"the
>culture and the spirit and the lifeblood of America" to "help a new
world
>order get under way." Powell's commitment to global interventionism is
only
>tempered by his image of a "reluctant warrior," in contrast with
Wofowitz's
>or Perle's in-your-face triumphalism.
>
>"I believe peacekeeping and humanitarian operations are a given,"
Powell
>wrote in Foreign Affairs in 1992. Just as worryingly, in his subsequent

>book Powell declared that he does not want any clearly defined criteria
for
>the deployment of U.S. troops abroad because "it destroys the ambiguity
we
>might want to exist in our enemy's mind regarding our intentions." He
>stresses the importance of clear political objectives of military
>intervention, but completely avoids the question how those objectives
>should be defined. There is no mention of vital national interests in
>Powell's "doctrine."
>
>Powell was opposed to Clinton's intervention in the Balkans at first,
and
>his support of the Kosovo intervention may be interpreted as a
soldier's
>reflex reaction that once you are in you have to get the job done, but
the
>volte-face also reflected Powell's fundamental lack of intellectual and

>moral rigor, his confusion of ends and means in foreign policy making.
>
>It is to be feared that Colin Powell will be a weak Secretary of State,

>whose lack of strong principles and firm convictions will be used by
his
>colleagues with very strong views, albeit wrong ones - Wolfowitz and
>friends - to tailor a straightjacket for Powell and set the agenda.
>
>CONCLUSION
>
>At present President-elect Bush probably lacks the confidence a leader
must
>have in his ability to judge what actions to take, and the intellectual

>apparatus to counter the phraseology of Wolfowitz, Perle and company.
On
>the other hand, Bush's closest mentor (and tutor) will be Dick Cheney.
It
>is also encouraging that the former Secretary of State James Baker has
been
>back on the scene in the aftermath of the election. These two country
club
>squires share the same outlook and assumptions. If Baker is given a
>significant role as White House "advisor" they may provide a formidable

>buffer against the neocons' trigger-happy ravings.
>
>The Bush family has never felt comfortable with ideologues,
particularly
>the New York intellectual globalists. In addition, President George W.
Bush
>is a short-tempered man with a streak of haughtiness, which will be a
handy
>asset when Perle starts lecturing him. In the end, the Texas Oil Mafia
may
>well prove to be the best faction of the new administration. They may
be
>greedy and amoral, but at least we can hope that they'll resist the
>temptation to invent new missions, lay down new embargoes, and
fabricate
>new courts. Unlike the "Vulcans," Bush, Cheney and Baker are
recognizably
>human.
>
>

---

LA TRADIZIONE FILONAZISTA DELLA FAMIGLIA BUSH

Oggetto: Il prossimo presidente USA potrebbere essere un
nazista:Bush
Data: 8 Aug 00 05:16:24 MET DST
Da: Danica <razlag@...>

Il prossimo presidente USA potrebbere essere
un... nazista: Bush (7 agosto 2000)

Se cercate sul motore di ricerca altavista.com,
inserendo le parole: Bush e Nazi, troverete più di un
milione di documenti. Eccone alcuni.

[Search engine: AltaVista found 1,079,590
documents.
The query string sent was Bush Nazi ]

George Herbert Walker Bush e il nazismo:
nazistoria.html#GEORGE HERBERT WALKER BUSH

Biografia non autorizzata:
"...These and other actions taken by the U.S. government in
wartime were, tragically, too little and too late. President Bush's
family had already played a central role in financing and arming
Adolf Hitler for his takeover of Germany; in financing and
managing the buildup of Nazi war industries for the conquest of
Europe and war against the U.S.A.; and in the development of
Nazi genocide theories and racial propaganda, with their
well-known results.

The facts presented here must be known, and their implications
reflected upon, for a proper understanding of President George
Herbert Walker Bush and of the danger to mankind that he
represents. The President's family fortune was largely a result of
the Hitler project. The powerful Anglo-American family
associations, which later boosted him into the Central Intelligence
Agency and up to the White House, were his father's partners in
the Hitler project.

President Franklin Roosevelt's Alien Property Custodian, Leo T.
Crowley, signed Vesting Order Number 248 seizing the property of
Prescott Bush under the Trading with Enemy Act. The order,
published in obscure government record books and kept out of the
news, Note #4 explained nothing about the Nazis involved; only
that the Union Banking Corporation was run for the "Thyssen
family" of "Germany and/or Hungary" -- "nationals ... of a
designated enemy country."

By deciding that Prescott Bush and the other directors of the
Union Banking Corp. were legally "front men for the Nazis", the
government avoided the more important historical issue: In what
way "were Hitler's Nazis themselves hired, armed, and instructed
by" the New York and London clique of which Prescott Bush was
an executive manager?..."
http://www.kmf.org/williams/bushbook/bush_book.txt

THE UNDERGROUND NAZI INVASION OF THE UNITED
STATES:
"...Also, the German born SKULL & BONES SOCIETY of which
both George Bush and his father Prescott were members. Bush Sr.
assisted in the financing of the Third Reich in collaboration with
the Rockefellers, and George Bush himself had stated at one
point "Isn't it about time we forgive the Nazi War Criminals?".
Bush's constant reference to a "New World Order" and his former
position as CIA and later MJ-12 director (although the latter
position was not a 'public' office) is suggestive..."
http://www.anomalous-images.com/text/naznwo01.html

HEINRICH RUPP;
Some of Rupp's best work was done for the CIA, after he was
imported in Operation Paperclip. Rupp has been convicted of
bank fraud. He was an operative for the CIA and is deeply
involved in the Savings and Loan scandals. A federal jury has
indicated they believe testimony that Rupp, the late CIA Director
William Casey - then Reagan's campaign manager, and Donald
Gregg, now U.S. Ambassador to South Korea, flew with George
Bush to Paris in 1980, during the election in which Bush was on
the ticket with Ronald Reagan. The testimony states that three
meetings were held on October 19 and 20 at the Hotel Florida
and Hotel Crillion. The subject? According to the court testimony,
the meetings were to sabotage President Jimmy Carter's
reelection campaign by delaying the release of American
hostages in Iran. The hostages were released on January 20,
1981, right after Reagan and Bush were sworn into office. Iran was
promised return of its frozen assets in the United States and the
foundation for the Iran- Contra deal was set into motion.

Licio Gelli is also reported to have had some financial dealings
with the George Bush for President campaign.
http://www.crossfields.com/%7ewatcher/nwonazi.html

THE BUSH NAZI CONNECTION by Richard N. Draheim, Jr.
"...money comes from grandfather Prescott Bush's financial
alliance with the Nazis.

On October 20, 1942, the US Alien Property Custodian, under the
"Trading With the Enemy Act," seized the shares of the Union
Banking Corporation (UBC), of which Prescott Bush was a director
and shareholder. The largest shareholder was E. Roland
Harriman. (Bush was also the managing partner of Brown Brothers
Harriman, a leading Wall Street investment firm.)

The UBC was established to send American capital to Germany to
finance the reorganization of its industry under the Nazis. Their
leading German partner was the notorious Nazi industrialist Fritz
Thyssen, who wrote a book admitting much of this called "I Paid
Hitler."

Among the companies financed was the Silesian-American
Corporation, which was also managed by Prescott Bush, and by
his father-in-law George Herbert Walker, who supplied Dub-a-Ya
with his name. The company was vital in supplying coal to the
Nazi war industry. It too was seized as a Nazi-front on November
17, 1942. The largest company Bush's UBC helped finance was
the German Steel Trust, responsible for between one-third and
one-half of Nazi iron and explosives.

Prescott Bush was also a director of the Harriman Fifteen
Corporation, (this one owned largely by Roland's brother, Averell
Harriman), which owned about a third of the Consolidated
Silesian Steel Corporation, the rest owned by Friedrich Flick, (a
member of Himmler's "Circle of Friends" who donated to the S.S.).

Republican Presidential candidate Bush's great-grandfather, Bert
Walker, helped organize the Harriman investment in the
Hamburg-America Line of ships, of which grandfather Prescott
became a director. It was seized on August 28, 1942 because it
was used to give free passage to Nazi propaganda and
propagandists, and had earlier shipped guns to the Nazi's private
armies to assist their takeover of Germany.

Further examples would be more tedious than shocking. But,
given these evil financial dealings, how did Prescott later become
a Republican Senator, and George H.W. become President?
Well,the two leading attorneys for these Bush-Harriman-Nazi deals
were John Foster Dulles, later Secretary of State under
Eisenhower, and Allen Dulles, future head of the CIA.

Prescott's father, Samuel P. Bush, owned Buckeye Steel Castings
Co. which made parts for the Harriman brothers' father's (E.H.
Harriman) railroads. Harriman's financing for the railroads came
largely from William Rockefeller. These shipped the oil of his
brother John D. Rockefeller, the founder of Standard Oil. (This
was the origin of the two Georges' involvement in the oil
business.)

Samuel Bush became a leader in President Woodrow Wilson's
"War Socialism" as director of small armaments and ammunition
on the War Industries Board (which set up coercive price-fixing
cartels over American industry during World War I). There, Bush
assisted Percy Rockefeller (son of William) in his takeover of small
arms manufacturers..."
http://www.lpdallas.org/features/draheim/dr991216.htm

A Dramatic Shift to the Conservative Right in America
Since the end of WWII, but especially over the last 35 years or so,
the political landscape in the U.S. --as well as other parts of the
world--has shifted dramatically to the Conservative Right. That
shift has largely gone unnoticed by those not old enough or not
historically sensitive enough to place the Conservative Right
political ideology and agenda in historical perspective. Many do
not realize that the inherently racist, homophobic, and misogynist
ideology now passed off by some Conservative Right politicians
such as George W. Bush as acceptable and even respectable, was
part of the reason the U.S. entered WW II. Millions of American
soldiers died fighting against that hateful ideology that many on
the Conservative Right‹in varying degrees-- are now trumpeting as
a kind of "final solution" to socioeconomic and other problems
they claim have been created by the U.S. Government and by the
"Liberals" of the 1960's.

Certainly, American G.I.s returning from the ravages left by Hitler's
Third Reich at the end of WWII probably could not have
conceived the possibility that the United States might one day
have its own Nazi Party. But in the 1950's, while the world was still
coming to terms with the Holocaust and fighting Cold War
Communism, George Lincoln Rockwell, born March 9, 1918 in
Bloomington, Illinois, was engendering the idea of the American
Nazi Party (ANP).

>>From the late 1950's until his death in 1967, Rockwell became
the seminal force of post-World War II National Socialism (Nazism)
in America and the originator of the "Holocaust Denial"
movement.
http://www.feminista.com/v3n10/estep.html

In 1988 the George Bush presidential campaign was presented
with the opportunity to repudiate the anti-Semites, Nazi
apologists, and fascists who had been recruited into the
campaign's ethnic outreach arm through Republican party
contacts. Instead of repudiating antidemocratic tendencies and
bigotry, the Bush campaign chose to sidestep the charges and
moved instead to minimize damage to the political campaign.
http://www.thirdworldtraveler.com/Fascism/Conclusions_ONNRRP.html

There is also an interesting parallel between the Manhattan
Institute and statements Giuliani has made associating his
critics-including community gardeners, City Council members,
reporters and both the Clintons-with Communism and with Fidel
Castro. The CIA, which started the Manhattan Institute, was
allegedly founded in order to fight Communism at the end of
WWII. William Casey the Institute's founder, helped bring many
former Nazi intelligence officers into the U.S. in order to place
them in government agencies, universities and think tanks as part
of the cold war intelligence effort. While seemingly aimed at
fighting Communism the real agenda appears to have been to
use their expertise in propaganda, infiltration of political groups,
mind-control and drugs to create a repressive corporate Police
State here in the U.S. It's interesting to note that recent issues of
City Journal, the Manhattan Institute's influential quarterly
magazine, have only two advertisers-Pfizer drugs and Chase Bank.

The Institute's main financial sponsor, the Rockefeller's Chase
Bank, was intimately connected to Hitler before and during WWII
and were major sponsors of the most discredited ideas of
Nazism-namely the Eugenics policy of forced sterilization and
euthanasia that culminated in the Holocaust. Those policies were
championed in the U.S. by the nations' top industrialists including
the Rockefellers and the Harrimans-who were the leading sponsors
of the American Eugenics movement.

A top level business associate of the Harriman family and deeply
involved in helping fund the Third Reich via shipping and
banking firms that acted as fronts for German companies was GW
Bush's grandfather, Prescott Bush. When the U.S. entered WWII in
1942 the Federal government-the same people Giuliani is now
denouncing as Storm Troopers-seized a large part of the Bush
families' banking assets to prevent them from funding our enemy.

For the order seizing the banking assets see: Office of Alien
Property Custodian, vesting order # 248. The order was signed by
Leo T. Crowley, Alien Property Custodian, executed October
20,1942; Fed Reg Doc 42-11568, Filed Nov. 6, 1942 11:31 AM; 7
Fed Reg. 9097November 7, 1942

Bush family dealings before and during the early years of the
Second World War show an overwhelming pattern of financial
support for Nazi Germany! And guess who else was involved ...
Standard Oil of New Jersey -- of course, Standard Oil has now
become -- guess who -- Exxon-Mobil Corporation!
http://www.injusticebusters.com/index.htm/Bad_Business.htm

---

CILIEGINE

The profound reflexions of Gov. George Bush jr.

> >
> > > "The vast majority of our imports come from outside
> > > the country."
> > >
> > > ....George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "If we don't succeed, we run the risk of failure."
> > >
> > > ....George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "Republicans understand the importance of bondage
> > > between a mother and
> > > child."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "Welcome to Mrs. Bush, and my fellow astronauts."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "Mars is essentially in the same orbit...Mars is
> > > somewhat the same
> > > distance from the Sun, which is very important. We
> > > have seen pictures
> > > where there are canals, we believe, and water. If
> > > there is water, that
> > > means there is oxygen. If oxygen, that means we can
> > > breathe."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 8/11/94
> > >
> > > "The Holocaust was an obscene period in our nation's
> > > history. I mean in
> > > this
> > > century's history. But we all lived in this century.
> > > I didn't live in
> > > this
> > > century."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 9/15/95
> > >
> > > "I believe we are on an irreversible trend toward
> > > more freedom and
> > > democracy- but that could change."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 5/22/98
> > >
> > > "One word sums up probably the responsibility of any
> > > Governor, and that
> > > one
> > > word is 'to be prepared'."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 12/6/93
> > >
> > > "Verbosity leads to unclear, inarticulate things."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 11/30/96
> > >
> > > "I have made good judgments in the past. I have made
> > > good judgments in
> > > the future."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "The future will be better tomorrow."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "We're going to have the best educated American
> > > people in the world."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 9/21/97
> > >
> > > "People that are really very weird can get into
> > > sensitive positions and
> > > have
> > > a tremendous impact on history."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "I stand by all the misstatements that I've made."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr. to Sam Donaldson,
> > > 8/17/93
> > >
> > > "We have a firm commitment to NATO, we are a part of
> > > NATO. We have a
> > > firm commitment to Europe. We are a part of Europe."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "Public speaking is very easy."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr. to reporters in
> > > 10/9
> > >
> > > "I am not part of the problem. I am a Republican"
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "A low voter turnout is an indication of fewer
> > > people going to the
> > > polls."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr
> > >
> > > "When I have been asked who caused the riots and the
> > > killing in LA,my
> > > answer has been direct & simple: Who is to blame for
> > > the riots? The
> > > rioters are to blame. Who is to blame for the
> > > killings? The killers are
> > > to
> > > blame.
> > >
> > > ....George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "Illegitimacy is something we should talk about in
> > > terms of not having
> > > it."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 5/20/96
> > >
> > > "We are ready for any unforeseen event that may or
> > > may not occur."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 9/22/97
> > >
> > > "For NASA, space is still a high priority."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 9/5/93
> > >
> > > "Quite frankly, teachers are the only profession
> > > that teach our
> > > children."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr., 9/18/95
> > >
> > > "The American people would not want to know of any
> > > misquotes that
> > > George Bush may or may not make."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "We're all capable of mistakes, but I do not care to
> > > enlighten you on
> > > the mistakes we may or may not have made."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "It isn't pollution that's harming the environment.
> > > It's the impurities
> > > in
> > > our air and water that are doing it."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.
> > >
> > > "[It's] time for the human race to enter the solar
> > > system."
> > >
> > > ....Governor George W. Bush, Jr.

---

Bollettino di controinformazione del
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