Informazione

MANOVRE MILITARI


Secondo il segretario generale della NATO George Robertson l'esercito
della Repubblica Federale di Jugoslavia non deve effettuare movimenti di
truppe sul proprio territorio. Robertson si riferisce in particolare
alle truppe jugoslave che sarebbero concentrate in Serbia centrale, nei
pressi del confine interno con la provincia del Kosmet.
Robertson pero' ritiene che il suo paese (la Gran Bretagna) possa ed
anzi debba impiegare truppe e mezzi non solo in Irlanda del Nord, ma
persino nei Balcani, a migliaia di chilometri di distanza - magari
proprio sul territorio della Repubblica Federale di Jugoslavia!


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
GIORNALI DA BUTTARE: 1. "LA REPUBBLICA"


Leggiamo su "Repubblica on line" del 22/2/2000 che i carabinieri
italiani avrebbero individuato qualcuna delle famose "fosse comuni" di
Srebrenica. La notizia sarebbe clamorosa, visto che dopo ben cinque
anni, del "massacro serbo di ottomila musulmani" al quale si allude
continuamente (ma per "Repubblica" adesso sono diventati diecimila!)
ancora nessuna fossa comune era stata ritrovata - a parte le "foto da
satellite" di fonte CIA nelle quali ci hanno fatto vedere "terra mossa
di fresco".

Purtroppo (o per fortuna), pero', la notizia non e' credibile, ed anzi
sembra un "cappello" fatto apposta per "coprire" giornalisticamente la
vera notizia contenuta nell'articolo, riguardante le indagini
sull'omicidio di tre volontari italiani. Questi ultimi sarebbero stati
uccisi dai "Berretti Verdi", che gia' dal nome sembrano piuttosto essere
una formazione paramilitare bosniaco-musulmana (ma nell'articolo non si
dice). E' questa una maniera doppiamente infame - ma non certo nuova -
di contribuire, come giornalisti, al conflitto nei Balcani attizzando
odio gratuito nei confronti di una delle parti in causa (sempre quella).

> I militari sulle tracce del massacro di Sebrenica
> Individuati gli assassini dei volontari bresciani
>
> I carabinieri scoprono
> nuove fosse in Bosnia
>
>
> SARAJEVO - Per anni hanno investigato in silenzio, cercato prove, scovato
> riscontri, portato testimoni: tutte cose difficili nella Sarajevo sconvolta
> dalla guerra. Ora i carabinieri della Multinational Specialized Unit sono
> riusciti a scoprire gli assassini dei tre volontari bresciani uccisi nel
> 1993 in Bosnia. I militari non si sono fermati e hanno individuato altre
> fosse comuni, due sicure e altre cinque su cui stanno ancora perfezionando
> le ultime verifiche. Montagne di cadaveri che portano le indagini sulle
> tracce del massacro di Sebrenica, dove durante il conflitto nell'ex
> Yugoslavia vennero fatte scomparire diecimila persone.
>
> Per raccontare questa ultima, tragica, scoperta bisogna partire da lontano:

SI NOTI CHE ADESSO IL GIORNALISTA CAMBIA TEMA DI NUOVO, NEL TENTATIVO DI
CONFONDERE LA PROBLEMATICA DI SREBRENICA (scritto "Sebrenica", poiche'
l'ignoranza non mente) CON QUELLA DELL'ATTENTATO AI VOLONTARI

> da quando Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni furono falciati a colpi
> di mitra, nel 1993 nei pressi di Gornji Vakuf, da una banda paramilitare
> durante l'attacco ad un convoglio umanitario. I carabinieri, in stretto
> contatto con Carla Del Ponte, il magistrato che coordina le indagini sui
> crimini di guerra nella ex Jugoslavia, sono riusciti a dare un nome e un
> volto ai colpevoli. L'inchiesta porta ai "berretti verdi" di Hanefjia
> Prjijc, il comandante Paraga, che vive tranquillo nella sua città, Voljice.
> Per lui e i suoi uomini, molti fuggti all'estero, sono però pronti i
> mandati di cattura e per l'arresto non dovrebbe mancare molto tempo.
>
> La stessa tecnica di lavoro, fatta di tenacia e professionalità, i
> carabinieri l'hanno usata nella caccia alle fosse comuni. Gli inquirenti su
> questo punto mantengono il più stretto riserbo ma sembrano essere arrivati
> appunto ad un passo da uno degli episodi più sanguinosi della guerra
> nell'ex Jugoslavia: la probabile eliminazione fisica di diecimila persone
> dalla città di Sebrenica.

SI NOTI: "IL PIU' STRETTO RISERBO", "SEMBRANO ESSERE ARRIVATI",
"PROBABILE ELIMINAZIONE FISICA"

> Finora sono stati individuati tremila cadaveri, all'appello mancano dunque

SI NOTI: "SONO STATI INDIVIDUATI" (A NOI NON RISULTA)

> gli altri settemila, che si teme possano essere seppelliti in diverse fosse

SI NOTI: "ALTRI SETTEMILA" (IN BASE A QUALI FONTI?), "SI TEME CHE"

> comuni. Nei mesi scorsi gli uomini del colonnello Renato Scuzzarello ne
> avevano individuate tre, negli ultimi giorni ne sono venute alla luce altre
> due.

...MA ALL'INIZIO DELL'ARTICOLO SI DICE CHE SONO DUE SICURE E CINQUE
FORSE!
SE QUALCUNO AVESSE INFORMAZIONI PIU' PRECISE SU QUESTE FOSSE GIA'
INDIVIDUATE (OLTRE AL NOME DEL COLONNELLO) E' PREGATO DI INVIARCELE E
LE DIFFONDEREMO IMMEDIATAMENTE.

> L'attenzione adesso, con esami balistici sulle armi usate dai serbi, è

SOLO QUI SI CITA ESPLICITAMENTE UNA PARTE IN CONFLITTO (I SERBI)

> puntata sulle ultime cinque fosse scovate. Le indagini dureranno sino a
> primavera, se andranno nella direzione immaginata dai carabinieri, sarà un
> altro contributo alla verità, un piccolo-grande omaggio alle vittime di
> quella guerra.

A PRIMAVERA AVREMO TUTTI DIMENTICATO LA NOTIZIOLA E NESSUNO ANDRA' A
VERIFICARE.


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
TEST DI INTELLIGENZA


1. Di che nazionalita' erano i dimostranti scesi in piazza il 21/2/2000
presso Mitrovica, in Kosovo?
2. Che bandiere portavano?
3. Chi controllava la zona?
4. Chi controllava la marcia?
5. Ed in che modo l'hanno controllata?
6. Cosa facevano i serbi di Mitrovica in quelle ore?
7. Cosa era successo il giorno precedente?
8. Chi e' che cerca di fomentare la tensione?


RISPOSTE: 1. albanesi-kosovari e albanesi d'Albania 2. albanesi e
americane 3. le truppe di alcuni paesi NATO 4. vedi risposta precedente
5. ne hanno lasciati passare molti fin dentro la citta', poi il
comandante Reinhardt ha arringato la folla esprimendo solidarieta' per
gli obiettivi della marcia 6. donne, bambini ed anziani scappavano nei
boschi, poche migliaia di uomini formavano un presidio 7. soldati
statunitensi e tedeschi avevano passato al setaccio in malo modo tutto
il settore serbo per privare le popolazione degli strumenti di
autodifesa 8. Slobodan Milosevic, ovvio! Che domanda idiota...

"Lord George Robertson said Monday there was 'no doubt that (Yugoslav
President Slobodan) Milosevic will have a hand in some of the
provocations being organized on the Serb side'... In New York, Richard
Holbrooke, the U.S. ambassador to the United Nations, accused the
Yugoslav government in Belgrade of fomenting the latest unrest. His view
was shared by Gen. Wesley Clark, the NATO commander in Europe. 'There is
an influence by Belgrade in the area,' Clark said" (AP 22/2)


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
TARANTO - incontro con gli operai della Zastava
TORINO - si e' costituito il COORDINAMENTO TORINESE PER LA JUGOSLAVIA


>
> Riceviamo e diffondiamo questo messaggio di Ferdinando Dubla
> <dubla@...>
>
> TARANTO INCONTRA GLI OPERAI JUGOSLAVI DELLA ZASTAVA BOMBARDATA DALLA NATO
>
> Il 24 marzo del 1999, l'alleanza dei 19 paesi aderenti al Patto Atlantico
> (NATO), attaccarono la Federazione Jugoslava con la scusa di voler
> difendere la minoranza albanese. Ma nei 78 giorni che seguirono
> bombardarono di tutto, compresi gli stessi albanesi, con distruzioni di
> infrastrutture civili e morte di innocenti. La guerra fu un pauroso
> arretramento di diritti e di democrazia per tutti noi e l'Italia, con il
> governo D'Alema, fu complice dell'imperialismo USA-NATO. Imponendo il
> consenso alla cosiddetta 'missione umanitaria', oltre che con la forza,
> anche con la mistificazione attraverso l'uso propagandistico dei media. Da
> una parte si bombardava, dall'altra si chiedeva al nostro popolo di
> partecipare alla farsa della "missione Arcobaleno", terreno di scambio e di
> corruzione con le mafie albanesi, come hanno dimostrato le ultime vicende
> giudiziarie.
> E ancora oggi, il popolo jugoslavo, nonostante già stremato dai danni che
> la guerra ha prodotto (come ad esempio l'inquinamento delle acque e della
> terra che impedisce un approvvigionamento alimentare sufficiente, la
> carenza di medicinali di base, ecc..) soffre di un odioso embargo che
> impedisce non solo la ricostruzione, ma anche la semplice sopravvivenza.
> E' necessario che tutti i cittadini di Taranto si sentano solidali e
> partecipi all'iniziativa con i delegati sindacali della Zastava di
> Kragujevac, fabbrica di automobili che ora la Fiat ha abbandonato e che
> solo i suoi 35.000 operai possono salvare con la solidarietà di classe e
> internazionalista.
>
> Durante l'incontro sarà proiettato il video di Fulvio Grimaldi "Serbi da
> morire" e sarà presentato il libro di poeti dilettanti contro la guerra
> "Gli assassini della tenerezza" con disegni dei bambini di Kragujevac, il
> ricavato delle cui vendite sarà devoluto in solidarietà ai lavoratori
> jugoslavi. Sarà inoltre proposto il programma di adozioni a distanza.
>
> SABATO 26 FEBBRAIO 2000
> h.16,30
> Aula Magna ITIS "A.Righi"
> Via Dante
> Taranto
>
> CONFERENZA-STAMPA DEI PROMOTORI DI TARANTO
> VENERDI 25 FEBBRAIO 2000
> h.11
> Salone circolo "E.Che Guevara" PRC
> c.so Piemonte (100 metri dall'Ufficio-pacchi PT)
> TARANTO
>
> Organizzazione:
> Coordinamento cittadino Partito della Rifondazione Comunista-Taranto
> Un ponte per Belgrado in terra di Bari
> Cobas (Confederazione sindacati di base)
> Slai-Cobas
> Cooperativa sociale "Owen"
> Comitato jonico contro le guerre
> Collettivo per l'autorganizzazione sociale
> Primaveraradio

---


COSTITUITO IL COORDINAMENTO TORINESE PER LA JUGOSLAVIA

Lo schieramento di forze e soggetti che, all'interno del movimento
contro la
guerra, ha ritenuto primario e fondamentale, lo schierarsi dalla parte
degli
aggrediti contro gli aggressori, ha costituito il Coordinamento torinese
per
la Jugoslavia, con lo scopo di rafforzare e consolidare le attività di
sostegno e solidarietà per il popolo jugoslavo.

Ciascuno di noi in questi mesi si è impegnato in attività di denuncia,
sostegno, controinformazione e solidarietà sotto varie forme; oggi
abbiamo
ritenuto giusto e soprattutto doveroso costruire un percorso unitario,
che
metta insieme esperienze, intelligenze, risorse e forze.

UNIRSI per UNIRE e rendere più forti ed efficaci gli sforzi per questa
battaglia di solidarietà e sostegno a questo popolo aggredito,
bombardato,
avvelenato ed ora strangolato ed affamato dalle moderne armi di
sterminio di
massa, quali sono l'embargo e le sanzioni (l'Iraq è sotto i nostri
occhi);
armi usate dagli imperialisti contro i popoli non asserviti al Nuovo
Ordine
Mondiale.
Riteniamo questo impegno un dovere e non un'opzione. Chi sceglie
percorsi
individuali o autoreferenziali, favorisce logiche più dannose che
proficue.

Nel Coordinamento ciascuno manterrà la sua specificità e autonomia, ma
ciascuno è parte di un processo unitario e collettivo che ha nella
solidarietà concreta e consapevole alla Jugoslavia e
nell’antiimperialismo,
la sua ragione di essere.

Siamo coscienti di essere una piccola forza di fronte agli scenari
mass-mediatici e imperiali della realtà intorno, ma questo non ci
spaventa o
fa desistere, e la nascita di questo Coordinamento è un piccolo passo
avanti, un segnale di speranza e anche di forza, perché dove ci sono
idee,
intelligenze, determinazione, coscienze schierate che si uniscono, tutti
siamo un po' forti, di conseguenza più forte risulterà il nostro lavoro.
Le caratteristiche, la composizione, le tematiche su cui si svilupperà
il
lavoro, con varie iniziative sono:

· Solidarietà concreta come obiettivo primario e urgente (raccolta
fondi,
alimentari, medicine con le strutture contattate)
· Denuncia delle devastazioni ambientali nella Jugoslavia bombardata
· Documentazione e controinformazione, dando voce e rendendo pubblici i
punti di vista degli aggrediti.
· Lavori del Tribunale Indipendente Internazionale contro i crimini
NATO in
Jugoslavia.

Facciamo Appello ad aderire ed essere partecipi a questo lavoro a
chiunque
concordi con queste basi minime di affinità e che ritenga di non voler
essere complice con un governo che, violando la Costituzione,
calpestando il
Diritto Internazionale e infangando il patrimonio ideale di pace e
solidale,
lasciatoci in eredità dalla lotta di liberazione dal Nazifascismo, ha
oggi
portato il nostro paese ad essere aggressore e affamatore di un altro
popolo. Per noi questo è inaccettabile politicamente ed eticamente.
Facciamo moralmente nostro quel motto che per decenni ha unito i popoli
e le
genti jugoslave, impedendo guerre, tragedie e miserie:

"UNITA' E FRATELLANZA" - per il futuro dei popoli e nostro.
Comitato Promotore :
Un ponte per (Torino)- Comitato contro la guerra dei Lavoratori
dell'Università e del Politecnico -Comitato Yugoslavia - Fondazione
Pasti


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------