Da: ICDSM Italia
Data: Ven 11 Giu 2004 19:26:36 Europe/Rome
A: icdsm-italia @yahoogroups.com
Oggetto: [icdsm-italia] Le attivita' di ICDSM-Italia


--- TRASMISSIONE TELEVISIVA

Sabato 12 giugno alle ore 20.50 -
ed in replica giovedì 17 giugno alle ore 20 -
su TELEAMBIENTE (canale 68 nell'Italia centrale) E RETI CONSOCIATE

il G.A.MA.DI. (Gruppo Atei Materialisti Dialettici)
cura una trasmissione sul tema:

QUELLO CHE L'IMPERIALISMO CI HA DONATO: LA DISTRUZIONE DELLA JUGOSLAVIA
ED IL CRIMINALE ARBITRIO CONTRO MILOSEVIC PER NON AVERE RISPOSTO
"SIGNORSI".


--- SITO INTERNET

Grazie alla ospitalita' della Fondazione Pasti, e' stata recentemente
aperta la pagina internet di ICDSM-Italia:

http://www.pasti.org/linkmilo.htm


--- VOLANTONE E RACCOLTA FIRME PER MILOSEVIC

Sono in distribuzione un volantone informativo di 4 pagine, curato da
ICDSM-Italia, ed un volantino per la raccolta di firme in solidarieta'
a Slobodan Milosevic.

Quantitativi possono essere richiesti a:
ICDSM - Sezione Italiana - c/o GAMADI,
Via L. Da Vinci 27 - 00043 Ciampino (Roma)

Riproduciamo di seguito il testo del volantone:

###################################


Lettera Aperta di Ramsey Clark a Kofi Annan

sul processo a Slobodan Milosevic, ex-Presidente della Repubblica
Federale di Jugoslavia, davanti al “Tribunale ad hoc” per i crimini di
guerra in ex-Jugoslavia (ICTY):

(...) A più di due anni dalla prima testimonianza (...), nonostante 500
mila pagine di documenti, 5 mila video, 300 giorni di giudizio, 200
testimoni, 33000 pagine di trascrizione di atti (...), l’accusa non è
riuscita a presentare significative o inconfutabili prove di alcuna
azione o intento criminale del Presidente Milosevic. (...) Intanto lo
spettacolo di questo poderoso attacco, sferrato da un team enorme per
l’accusa, con grandi risorse impiegate contro un singolo uomo, che si
difende da solo, cui è negata una effettiva assistenza, i cui
sostenitori sono sotto attacco in ogni luogo, che sta perdendo la
salute per la fatica, da l’idea dell’ingiustizia del processo. (...)

Il processo contro Milosevic fu istruito da R. Goldstone (Sud Africa)
nell’Ottobre del 1994. Quando lasciò l’incarico, nel Dicembre del ’96,
non aveva trovato prove che sostenessero l’imputazione. (...) Tale
imputazione giunse durante il pesante bombardamento USA/NATO su tutta
la Serbia e il Kosovo: una guerra di aggressione che ha ammazzato
civili e distrutto beni per miliardi di dollari, (inclusa la casa di
Milosevic, nel tentativo di assassinarlo, il 22/4/99, e l’ambasciata
Cinese a Belgrado, il 7/5/999). Bombe all’uranio impoverito, bombe a
grappolo e “superbombe” hanno centrato i civili e le loro risorse.
Centinaia di infrastrutture civili sono state distrutte e persone sono
state uccise a Novi Sad, a Nis, a Pristina. (...) Le accuse sono
semplicemente un’azione politica per demonizzare Milosevic e la Serbia,
e giustificare quei bombardamenti sulla Serbia, che sono essi stessi
una violazione criminale della Carta delle Nazioni Unite e della NATO
Come ambasciatrice USA alle NU, la Albright guidò le pressioni US per
indurre il Consiglio di Sicurezza a creare l’ICTY. In seguito scrisse
nelle sue memorie che mentre era Segretaria di Stato, aveva mirato da
lungo tempo alla rimozione di Milosevic dalla sua carica: “Ho spinto
l’opposizione interna serba a costruire una efficace organizzazione
politica puntata ad estromettere Milosevic. In una nota pubblica
affermai ripetutamente che gli USA volevano Milosevic ‘via dal potere’,
via dalla Serbia, e agli arresti per crimini di guerra”.

Il Presidente Milosevic è stato accusato ed è sotto processo per aver
pensato e agito per proteggere e preservare la Jugoslavia, una
federazione essenziale alla pace nei Balcani. Interessi forti
stranieri, con l’aiuto di gruppi nazionalisti e separatisti e di
interessi affaristici all’interno delle diverse Repubbliche jugoslave,
erano determinati, per diverse ragioni, a smembrare la Jugoslavia.
Primi tra questi gli Stati Uniti; con la Germania che ha giocato un
ruolo. (...) Le conseguenze sono state disastrose per ognuno degli
Stati che facevano parte della precedente repubblica federale. Oggi in
Jugoslavia ci sono interferenze economiche e stagnazione, instabilità
politica, diffuso malcontento e una montante minaccia di violenza. Gli
USA sollecitano la Croazia a far parte della NATO, come base per le
forze in Europa, per il controllo e per mantenere la divisione della
regione. La Croazia ha mandato un piccolo contingente militare al
servizio alla NATO in Afghanistan e sta subendo pressioni per mandare
truppe in Iraq. (...) L’ex-Presidente della Jugoslavia, accusato per
aver difeso la Jugoslavia in una corte del Consiglio di Sicurezza, non
può far rimostranze. Invece il Presidente degli USA, che ha apertamente
e notoriamente indetto una guerra di aggressione, “supremo crimine
internazionale”, contro l’Iraq indifeso, causando decine di migliaia di
morti, spargendo violenza qui e altrove, non affronta addebiti. Il
Presidente Bush continua a minacciare guerre d’aggressione unilaterali
e a spingere allo sviluppo di una nuova generazione di armi nucleari
tattiche - dopo avere invaso l’Iraq usando il pretestuoso argomento che
fosse una minaccia per gli USA e che possedesse armi di distruzione di
massa. (...)

Quale evidenza è più chiara, per comprendere le intenzioni degli USA di
infischiarsene della legge e di imporsi con la forza, dei grandi sforzi
statunitensi per distruggere la Corte Penale Internazionale (ICC) e
manovrare i trattati bilaterali affinché le nazioni non accettino di
sottomettere cittadini USA all’ICC? (...) L‘ambasciatore Negroponte ha
chiesto l’immunità per gli USA rispetto a qualsiasi accusa (...),
minacciando il veto sulla risoluzione pendente in Consiglio di
Sicurezza per il rinnovo della missione di pace in Bosnia-Erzegovina,
ed ha così ottenuto dal Consiglio un’immunità che è, di fatto,
impunità. (...)

Il tribunale ICTY e gli altri creati ad hoc dal Consiglio di Sicurezza
sono illegali perché la Carta dell’ONU non da mandato al Consiglio di
Sicurezza di istruire alcun tipo di corte penale. Il dettato della
Carta è chiaro. Fosse stato messo un tale potere nella Carta nel 1945,
non ci sarebbero le Nazioni Unite. (...) La creazione dell’ICC dovrebbe
precludere la creazione di altri tribunali penali e portare
all’abolizione di quelli esistenti, i quali sono stati creati per
servire le ambizioni geopolitiche degli Stati Uniti. La questione è di
primaria importanza. (...)
L’ICTY è sfacciatamente contro i serbi, e solo i leaders serbi sono
stati imputati da esso, inclusi non solo Milosevic e il suo governo ma
anche i leaders della Srpska, l’enclave dei serbi in Bosnia. (...) Il
Presidente Milosevic, da carcerato, con la salute pericolosamente
compromessa, difendendosi da solo nell’aula del tribunale, ha avuto
meno di tre mesi di tempo per preparare la sua difesa, prima che sia
avviata la presentazione della difesa stessa [all'inizio di agosto
2004]. Per preparare correttamente la difesa, gli sarebbe stato
necessario procurarsi ed esaminare decine di migliaia di documenti,
cercare e interrogare centinaia di potenziali testimoni e organizzare
la deposizione in una presentazione coerente ed efficace.

Le Nazioni Unite devono compiere le azioni seguenti, nell’interesse
della giustizia, per correggere gli errori precedenti, assicurare la
legalità e la serietà della corte e mantenere la credibilità agli occhi
dei popoli delle Nazioni Unite:
- Dichiarare una moratoria su tutti i procedimenti in tutti i tribunali
criminali istruiti “ad hoc “ (...)
- Creare una commissione di studiosi di diritto penale internazionale
per rivedere il processo in corso contro il Presidente Milosevic, per
determinare se gli errori legali, le violazioni dei procedimenti
legali, e le ingiustizie nella condotta del processo costringano alla
ricusazione degli atti e se le prove addotte dall’accusa contro
l’ex-Presidente Milosevic siano sufficienti per la legge
internazionale, prima che ogni difesa sia presentata, per convalidare e
giustificare la continuazione del processo.
- Fornire all’ex-Presidente Milosevic dei fondi da anticipare al
collegio dei consiglieri, a investigatori, ricercatori, esaminatori di
documenti ed altri esperti, sufficienti a contestare efficacemente le
prove presentate dall'accusa e a completare il lavoro prima di
qualsiasi ulteriore ripresa processuale; tale sforzo diventerà
essenziale, anche se la Corte sarà abolita o se il processo sarà
respinto, per favorire la dimostrazione dei fatti storici e dunque per
la pace futura.
- Provvedere fondi per garantire diagnosi mediche autonome, trattamenti
e cure, per l’ex-Presidente Milosevic, in Serbia.

Rispettosamente, Ramsey Clark


A questa lettera, diffusa nel febbraio 2004, Ramsey Clark ha allegato
un lungo saggio, intitolato: DIVIDE ET IMPERA - LA DISTRUZIONE DELLA
FEDERAZIONE BALCANICA DA PARTE DEGLI STATI UNITI E DELLA NATO - che e‘
leggibile integralmente in lingua italiana al sito:
https://www.cnj.it/documentazione/divideetimpera.htm




DIFENDERE MILOSEVIC
significa difendere la verità storica e resistere
contro l'imperialismo, il neocolonialismo e la guerra

Intellettuali ed artisti di molti paesi - tra i quali il maggiore
drammaturgo inglese vivente, Harold Pinter, ed il piu' grande scrittore
di lingua tedesca contemporaneo, Peter Handke - hanno recentemente
diffuso un appello – vedi:
http://it.groups.yahoo.com/group/icdsm-italia/message/68 - nel quale
esortano tutte le persone oneste ad attivarsi per la liberazione di
Milosevic, per lo scioglimento dell'illegittimo "tribunale ad hoc"
dell'Aia, e per una vera indagine e condanna dei crimini di guerra
commessi in tutti questi anni contro la Jugoslavia ed i suoi abitanti.

La battaglia per la difesa di Milosevic ha un valore strategico, e non
solo etico, per chiunque si oppone alla guerra ed alle politiche di
ricolonizzazione praticate dall'Occidente. Infatti, con il
processo-farsa contro Milosevic, le grandi potenze imperialiste
vogliono creare un precedente. Esse vogliono avere mano libera in
futuro nelle loro decisioni sugli assetti del pianeta; vogliono avere
formalmente riconosciuta la facoltà di stabilire ad arbitrio quali
guerre scatenare, contro chi e con quali mezzi; vogliono garantirsi la
impunità sui loro propri crimini di guerra; e si arrogano la facoltà di
giudicare e condannare le loro stesse vittime... Di condannarle anche
formalmente, non solo mediaticamente, e financo di condannarle al
risarcimento dei danni causati dalle loro stesse aggressioni !

E dopo la Jugoslavia, sarà la volta dell'Iraq, e poi di chissà chi...
Dopo Milosevic, davanti ad un “tribunale dei vincitori” potrebbero
portare Saddam Hussein, con le stesse bugie. E non illudiamoci: la
"guerra preventiva e permanente" non termina certo in Iraq. Ma intanto,
i crimini di Pancevo (1999) o di Falluja (2004) chi li dovrebbe
giudicare? Il "tribunale ad hoc" dell'Aia si è ostinatamente rifiutato
di aprire qualsivoglia procedimento per tutti quei crimini di guerra,
ben documentati, commessi dalla NATO nella primavera del 1999, in
spregio alle richieste formali e nonostante tutta la documentazione
pervenuta. Certo, chi assiste al "dibattimento" dell'Aia assiste al
fallimento totale dell'impianto accusatorio: Carla Del Ponte non ha
potuto dimostrare alcuna delle imputazioni contro Milosevic, nonostante
l'immane sforzo organizzativo e propagandistico. Ma le cancellerie
occidentali impongono che il "processo" continui, e che esso abbia
l'esito che è stato scritto già prima dell'inizio della farsa. Una
farsa gestita da una istituzione illegittima, nella quale tutti i
diritti e le procedure giuridiche standard sono stati quotidianamente
calpestati.

Anche se i mass media hanno evitato di riportare quanto è successo
finora nelle aule dell'Aia, "coprendo" il processo-farsa con un velo di
censura di fatto, 33mila pagine di verbali testimoniano quanto sopra. I
giornalisti hanno evitato finora di fare cronaca sul "processo", perchè
essa non conviene ai loro datori di lavoro: dobbiamo allora pensarci
noi. Nell'estate 2004 il "dibattimento" riprende, con l'inizio della
fase cosiddetta della "autodifesa", dopo alcune settimane di pausa. La
nuova fase inizia con una lunga dichiarazione di Milosevic, il quale
chiama poi a testimoniare molti responsabili politici occidentali, che
devono rispondere delle loro stesse scelte e delle conseguenze di
queste per la Jugoslavia e per tutti i suoi cittadini. Per contribuire
ad impedire che la storia tragica e vergognosa di questi anni in
Jugoslavia sia scritta esclusivamente sulla base delle "sentenze
giudiziarie" dettate dai servizi di intelligence della NATO, come
Sezione Italiana del Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan
Milosevic ci siamo organizzati per effettuare traduzioni militanti e
per far circolare i testi di ciò che è stato e verrà detto in
quell'aula.

Tuttavia, senza mezzi finanziari, la difesa di Milosevic non ha molte
chances. Tanto per fare un esempio: anche i viaggi, per l'Aia e
ritorno, dei testimoni convocati da Milosevic, andranno finanziati con
i soldi della difesa. Inoltre, serviranno soldi per pubblicare i testi
relativi al "processo-farsa". Il Comitato Internazionale per la Difesa
di Slobodan Milosevic (ICDSM) valuta che sia indispensabile raccogliere
almeno 10mila euro al mese per far fronte alle necessità primarie di
assistenza legale, di documentazione e di comunicazione. La Sezione
Italiana dell'ICDSM, ringraziando tutti quelli che hanno finora
contribuito alla campagna di autofinanziamento dall'Italia, chiede che
lo sforzo in tal senso prosegua, così come sta proseguendo in tutte le
altre realtà nazionali.
Si badi bene: non esistono altre fonti di finanziamento. Una recente
legge passata dal Parlamento serbo – che in linea di principio avrebbe
garantito una parziale copertura delle spese - è stata subito
"congelata" in seguito alle minacce occidentali. Una qualsivoglia
campagna di finanziamento su basi volontarie a Belgrado è praticamente
irrealizzabile: a causa delle scelte estremistiche, in senso
neoliberista, del regime instaurato il 5 ottobre 2000, la situazione
sociale è disastrosa, la disoccupazione dilaga, i salari sono da fame,
chi ha i soldi per mangiare li tiene ben stretti e non rischia certo la
galera (o peggio: vedi le torture in carcere nella primavera 2003,
durante la cosiddetta "Operazione Sciabola") in attività politiche o di
solidarietà a favore di Milosevic, che viene tuttora demonizzato dai
media locali - oramai tutti in mano a società occidentali, soprattutto
tedesche - esattamente come da noi. I nuovi ricchi votano i partiti
filo-occidentali e di destra, e preferiscono che Milosevic marcisca in
carcere, insieme alla loro cattiva coscienza.. A tutti deve essere
infine chiaro - se ancora ci fosse bisogno di ripeterlo - che al di là
delle menzogne giornalistiche non esiste alcun “tesoro nascosto” di
Milosevic, e che il nostro impegno per la sua difesa è insostituibile
oltrechè indispensabile.




I C D S M – Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan Milosevic

Sezione Italiana
c/o GAMADI, Via L. Da Vinci 27 - 00043 Ciampino (Roma)

email: icdsm-italia@...
sito internet: http://www.pasti.org/linkmilo.htm

Conto Corrente Postale numero 86557006
intestato ad Adolfo Amoroso, ROMA - causale: DIFESA MILOSEVIC





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ICDSM - Sezione Italiana
c/o GAMADI, Via L. Da Vinci 27
00043 Ciampino (Roma)
tel/fax +39-06-4828957
email: icdsm-italia @...

Conto Corrente Postale numero 86557006
intestato ad Adolfo Amoroso, ROMA
causale: DIFESA MILOSEVIC

sito internet:
http://www.pasti.org/linkmilo.htm