A proposito di USAID

Ricordo come durante i bombardamenti NATO su Belgrado e Podgorica una
signora che rappresentava il presidente montenegrino Djukanovic era a
Washington presso gli uffici USAID per trattare un finanziamento al
governo montenegrino.
La trattativa (col nemico, in stato di guerra) portava al versamento di
10 milioni di dollari su di un conto corrente cifrato presso una banca
svizzera. La motivazione ufficiale era che il denaro serviva a pagare
le pensioni in Montenegro. Il versamento della somma è stata confermata
dal responsabile dell'USAID con lettera ad un giornalista italiano che
voleva scrivere un articolo sull'argomento. Nessuno ha parlato
ufficialmente di sostegno ai progetti separatisti di Djukanovic, ma il
semplice fatto avrebbe dovuto bastare per una condanna per alto
tradimento.
Tale conto fu poi congelato dalle autorità svizzere per un contenzioso
tra Djukanovic ed un broker italiano che vantava tale somma per una
prestazione mai pagata. Anche risalendo a questo affare la DDA di Bari
ha indagato sugli affari di Djukanovic e lo ha incriminato per reati
economici.

Marino Andolina