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Il ritorno del Bottone Bianco

20.05.2005 - Sono tornati. La band più famosa dell'ex Jugoslavia
suonerà nuovamente insieme. In giugno saranno a Sarajevo, Zagabria e
Belgrado. E' già partita la corsa ai biglietti. "Il bottone è come la
bicicletta, una volta che si impara ad andare non si dimentica", così
ha descritto Goran Bregovic - leader della band - questa nuova avventura

Di Mirella Vukota

E' l'evento musicale dell'ultimo decennio nelle Repubbliche della
ex-Jugoslavia, i Bijelo Dugme (Bottone bianco), la più famosa rock
band in ex-Jugoslavia di tutti i tempi, si sono riuniti ed hanno
programmato tre concerti, a Sarajevo, a Zagabria ed a Belgrado. Lo
stadio Kosevo nella capitale bosniaca, lo stadio Maksimir a Zagabria e
l'Ippodromo belgradese risuoneranno della loro musica nel mese di
giugno. La band ha confermato le date dei concerti in due conferenze
stampa tenutesi a metà aprile a Sarajevo e Zagabria. Naturalmente il
breve tour inizierà nella loro culla, nella loro città natale,
Sarajevo, il prossimo 15 giugno, si sposteranno poi in Croazia il 22
ed infine nella capitale serba il 28.

La ri-unificazione dei dugmici (bottoncini) è stata fortemente voluta
dal loro ex manager, Radoslav Raka Maric. Negli anni nella band sono
entrati nuovi componenti e suoneranno in concerto tutti quelli che
hanno risposto all'invito. Vi saranno tre cantanti, Zeljko Bebek,
Mladen Vojicica Tifa e Alen Islamovic. Tutti e tre molto conosciuti.
Ciascun vocalist durante il concerto canterà le proprie canzoni. Vi
sarà poi Goran Bregovic alla chitarra, Zoran Redzic al basso, Milic
Vukasinovic alla batteria e Lazo Ristovski e Vlado Pravdic alla tastiera.

I Bijelo Dugme hanno iniziato a riscontrare successo alla metà degli
anni '70 ed in pochi anni hanno raggiunto il grande pubblico. Scontato
dire che la maggior parte dei loro fans hanno oramai superato la
trentina, ma molte delle loro canzoni sono divenute dei "classici"
molto conosciuti anche tra le generazioni più giovani. Canzoni come
Djurdjevdan, Napile se ulice, Tako ti je mala kad ljubi bosanac,
Selma, Lipe cvatu, Ruzica si bila sono solo alcune dei loro hit che
ancor oggi si possono trovare nelle memorie dei lettori MP3 delle
ragazze e dei ragazzi dei Balcani. Naturalmente attualmente sono altre
le star, ma la loro nomea durerà a lungo come quella dei Bijelo Dugme?

I Bijelo Dugme si sono costituiti nel 1974. Nel novembre dello stesso
anno sono usciti con il loro primo album Kad bi' bio bijelo Dugme (Se
fossi un bottone bianco). Agli inizi suonavano in città e villaggi nei
pressi di Sarajevo. Zeljko Bebek, il primo cantante, nonostante avesse
una moglie ed un figlio a carico lasciò il lavoro per concentrarsi
completamente sui Bijelo Dugme. In poco tempo arrivò il successo e
divennero una delle band più amate nella ex Jugoslavia.

I Bijelo Dugme
Il leader dei Bijelo Dugme, Goran Bregovic, è senza dubbio il più
conosciuto anche a livello internazionale. La sua musica ci è
familiare soprattutto grazie alle colonne sonore composte per i film
del regista sarajevese Emir Kosturica: Il tempo dei gitani, Arizona
Dream e Underground, quest'ultimo Palma d'Oro al Festival di Cannes
nel 1995. Tra le altre produzioni di Bregovic vi è l'antologia
Ederlezi che raccoglie le sue canzoni più famose. Nella musica di
Bregovic le melodie gitane e tradizionali dei Balcani incontrano suoni
high-tech ed un ritmo irregolare. L'incontro tra la melanconia ed
un'irresistibile energia positiva è il suo aspetto più affascinante.
Nonostante Bregovic non sia di origini gitane a volte è stato definito
il più grande gitano tra i gitani, per l'abilità di "rubare" musica
tradizionale e trasformarla in brani di successo mondiale.

Bregovic ha abbandonato il rock ed i Bijelo Dugme nella metà degli
anni '80. Non è più apparso in pubblico sino al 1995 quando ha avviato
un tour in Grecia e Svezia accompagnato da un gruppo zigano, un coro
bulgaro e l'orchestra sinfonica di Belgrado. Da allora si è affrancato
dalla definizione di "compositore della musica dei film di Kusturica".
La sua fama attraversa i confini statali e le barriere etniche ed è
apprezzata da un pubblico molto variegato. Naturalmente ai suoi
concerti all'estero non mancano mai emigrati originari della ex
Jugoslavia.

In molti sembrano aver accolto la ricostituzione dei Bijelo Dugme con
forte gioia e sono in trepida attesa delle tre date. Potremmo
definirli dei "fan dormienti", rapidissimi a "riattivarsi". E' già
partita la caccia ai biglietti anche se ancora non ve ne sono a
disposizione. Ma vi sono anche voci contro ciò che viene percepito
come una rinascita dello "jugoslavismo". Ci si chiede: perché proprio
adesso? Dov'erano durante al guerra? Non sono pochi quelli che
considerano questo "jugoslavismo" una vera e propria disgrazia ora che
le varie Repubbliche hanno intrapreso strade differenti e si sono
liberate dal "giogo" yugoslavo e sono del tutto allergici al motto
"fratellanza ed unità" che imperversava sotto Tito.

Goran Bregovic, da leader dei Bijelo Dugme, si è assunto l'incarico di
spiegare questo ritorno: " "Dugme je kao voznja biciklom: Jednom
naucis, i nikad ne zaboravis" . Il "bottone" è come andare in
bicicletta: una volta che impari non di dimentichi mai come si fa.

Lo si può veramente dire. Una volta che i fans hanno imparato le loro
canzoni non se le sono più dimenticati. Anche se sono passati oramai
15 anni dall'ultima volta che i Bijelo Dugme sono saliti su di un
palco non vi è dubbio che il pubblico canterà a memoria le loro
canzoni proprio come accadeva negli anni '70, '80 e '90.

Uno dei principali siti sui Bijelo Dugme: http://www.bijelodugme.net/