THE REHABILITATION OF CHETNIKS BY THE US IMPERIALISTS AND THEIR
SERBIAN LACKEYS
(english / srpskohrvatski / italiano)
1. Serbian Government celebrates the defeat!
(Young Communist League of Yugoslavia SKOJ / NKPJ)
The Government in Serbia has accepted the absurd, shameless and
incivilized Law of balancing the rights of chetnik and partisans...
This isn't surprising because we know that the government is the ideal
heir of the forces that lost the war - chetniks!
2. Da Tito a Draa, con gli USA
(L. Zanoni, da Osservatorio Balcani)
Nell'anno del 60mo anniversario della vittoria sulle forze
nazifasciste, lo stato serbo finanzia la festa dei cetnici, mentre gli
USA consegnano la medaglia d'onore alla figlia di Draza Mihailovic,
capo dei cetnici... Gli organizzatori [della cerimonia di Ravna Gora]
di fronte al dilemma, hanno tolto la bandiera serba e al suo posto
hanno issato quella statunitense...
3. SAD ipak odlikovao vođu četnika Drau Mihailovića
(Novi List, HR)
Beogradski dnevnik »Blic« jučer je objavio da je uručenje odličja
odgođeno, ali vijest se pokazala netočnom...
SEE ALSO / VEDI ANCHE:
THE DRAZA MIHAILOVIC TRIAL (1946)
http://trial-mihailovic-1946.chiffonrouge.org
The website http://www.draza-mihailovic.net which was publishing on
the web the trancript of the 1946 TRIAL of Mihailovic and 11 other
traitors has been hacked and is out of reach...
SERBIA 2004-2005: I CETNICI AL POTERE
"Cetnicima isto sto i partizanima"
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4118
La destra al potere in Serbia, su iniziativa del Ministro degli Esteri
Vuk Draskovic, ha fatto passare una legge che equipara nei diritti i
partigiani ai cetnici. Il Partito Socialista della Serbia e' stato tra
i pochissimi a votare contro la nuova legge...
=== 1 ===
Serbian Government celebrates the defeat!
The Government celebrates the defeat!
Since the collapse of the Socialistic Federal Republic of Yugoslavia,
especially after the reforms in 2000, attempts have been frequent to
falsify the past with making the merit out of treason and showing
traitors as the saviors of the nation.
The Government in Serbia has accepted the absurd, shameless and
incivilized Law of balancing the rights of chetnik and partisans, in
which the supporters of Draza Mihailovic are shown as heroes.
Nowadays, the government emphasizes with pride that it will sponsor
the celebration of the War against Fascism in Ravna Gora, the place
which is related to Draza Mihailovic.
In that place, the chetnik movement will be praised, the treason and
collaboration.
This isn't surprising because we know that the government is the ideal
heir of the forces that lost the war - chetniks!
There are hundreds of irrefutable proves from Yugoslav, Soviet,
American, British and German sources regarding the collaboration of
chetniks with Hitler's and Italian's occupants, and with the Quisling
gangs of Nedic and Ljotic. There are thousands of unverified proves of
brutal mass and individual crimes of chetnik against armless people,
patriots, partisans and their sympathizers. Also, thousands of
documents regarding meetings, agreements and joint actions against
partisans, weapon aid, ammunition, clothes, footwear and food have
been preserved. Moreover, documents on aiding the chetnik forces by
Germans, Italians, supporters of Nedic and Ljotic, have also been
preserved as proves.
Since the agreement in the August 1941., the Germans fully equipped
and paid 72 chetnik offices and 7.963 troops of chetnik duke Kosta
Peæanac, as well as three thousand members of a formation under the
direct order of Draza Mihailovic.
For their cooperation with the Wehrmach and against the People's
Liberation Struggle Forces, Hitler handed the Iron Cross medal to
chetnik duke Pavle Djurisic.
On the 12th of September 1944, the king Petar II. had called to all
Chetniks to "join the People's
Liberation Struggle Forces under Marshall Tito", under the pressure of
Allied forces, who owned many proves of cooperation of the Chetniks
with the occupants. King Petar II. sais in the note: "Everyone who
relies on the enemy on the behalf of its people and future, and those
who will not reply to this call, will not succeed to liberate
themselves from the proves of treason neither in front of the people
nor of the history."
Petar II. condemns "the attempts of justifying the cooperation with
the enemy, causing the strife inside the people in the worst moments
of its history".
The strong anti-fascist Partisan movement consisted of more than 800
000 members, while other 14 nations, apart from the USSR, had 1 275
000 fighters. It destroyed more than 447 000 enemy soldiers, the
highest number after the USSR. The Partisan movement with the aid from
the Red Army defeated the
enemy in 1944.-1945. Then, the chetnik forces escaped to the West,
together with the enemy.
There have also been individuals and smaller chetnik formations that
opposed to the occupant, but such acts were against the policy and
collaboration of chetnik movement led by Draza Mihailovic.
The Chetniks forces weren't mentioned as anti-fascist forces in any of
the conferences of the allied countries, while at the same time, there
have been resolutions of collaboration and aiding the People's
Liberation Struggle Forces as the only true anti-fascist force in
Yugoslavia.
The history will throw the resolutions of the Serbian Assembly into
the shameless grave of the past, in which the treason gets the reward
which should be given to anti-fascism.
Kubik Marijan, International secretary of Young Communist League of
Yugoslavia SKOJ - youth organization of the New Communist Party of
Yugoslavia NKPJ
Source: http://groups.yahoo.com/group/ml-yu/ . English text reviewed
by AM for the CNJ/JUGOINFO.
=== 2 ===
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/4276/1/51/
[vai al sito originale per vedere le significative vignette e
copertine dei giornali]
Da Tito a Draa, con gli USA
16.05.2005 [Luka Zanoni] Finiti i tempi delle celebrazioni di Tito e
dei partigiani, nell'anno del 60mo anniversario della vittoria sulle
forze nazifasciste, lo stato serbo finanzia la festa dei cetnici,
mentre gli USA consegnano la medaglia d'onore alla figlia di Draza
Mihailovic, capo dei cetnici
Bisogna riconoscere la genialità di Predrag Koraksic, in arte Corax,
noto disegnatore di satira a fumetti e quotidianamente presente sulle
pagine di molta stampa belgradese. Il suo stile è fenomenale, con
pochi colpi di pennello e di inchiostro riesce a dire molto di più di
quanto si possa fare con un lungo articolo. La vignetta qui accanto,
pubblicata sull'ultimo numero del settimanale belgradese "Vreme", è
più che eloquente e sarebbe sufficiente a spiegare il titolo di queste
poche righe. Tuttavia, nonostante la bravura di Corax e trattandosi di
satira politica, è necessario avere un'idea del contesto grazie al
quale la vignetta in questione può strapparci un sorriso a denti
stretti, così tipico della satira. Vediamo, quindi, di spiegare con
poche parole cosa ha ben sintetizzato Corax, perché si tratta di una
notizia che ha avuto risonanza ben oltre la Serbia.
A sinistra, nel fumetto, compare Josip Broz Tito in uniforme, al quale
l'attuale ministro degli esteri nonché presidente del Partito per il
rinnovamento serbo (SPO), di orientamento monarchico, Vuk Draskovic
strappa delle medaglie e le consegna allo "zio Sam" che le fissa al
petto di Dragoljub Draza Mihailovic, capo del movimento dei Cetnici,
corpo armato del re durante la II Guerra mondiale.
Ora la vignetta è un po' più chiara, ma mancano ancora alcuni elementi
per capirla fino in fondo. Andiamo con ordine. Il 9 maggio, giornata
mondiale di celebrazione per la vittoria sulle forze nazifasciste,
l'amministrazione americana consegna, nei locali dell'ambasciata degli
USA, la medaglia al merito alla nipote di Draza Mihailovic. Come
confermato dai giornalisti, lontano da sguardi indiscreti, a Gordana
Mihailovic viene consegnata la medaglia della Legion of Merit, la più
alta onorificenza degli USA. L'altisonante titolo era stato attribuito
post mortem a Draza Mihailovic, dal presidente americano Henry Truman
nel 1948, per aver salvato 500 piloti dell'aviazione americana i cui
arei erano caduti sulla Serbia, nel 1944.
La notizia, nonostante la discrezione della cerimonia ufficiale, pare
voluta dalla stessa nipote di Draza Mihailovic, non ha tardato a
suscitare reazioni. I media ne parlano, senza dimenticare che il 21
dicembre 2004 il parlamento serbo, mediante procedura accelerata e su
proposta del partito del ministro degli interni, l'SPO di Vuk
Draskovic, aveva per legge equiparato i cetnici di Mihailovic ai
partigiani di Tito, considerati entrambi componente attiva nella lotta
all'antifascismo. Una legge adottata con 176 voti a favore, 24
contrari e una manciata di astenuti.
Che la storia e la storiografia abbiano dei tempi lunghi per accertare
i fatti e per fornire delle interpretazioni che possano vantare il
diritto alla verità, è risaputo, ma a distanza di oltre mezzo secolo è
piuttosto noto che il movimento dei cetnici fosse, durante la II
Guerra mondiale, impegnato più che altro nella lotta contro i
partigiani che non contro i nazifascisti, anzi non sono pochi gli
storici che li qualificano come collaboratori di questi ultimi.
Ad ogni modo la notizia desta un certo malumore anche oltre frontiera.
In particolare nelle vicine Croazia e Bosnia Erzegovina, memori dei
crimini commessi dai cetnici di Mihailovic. Il settimanale croato
"Feral Tribune" dedica la copertina alla vicenda, mentre il
settimanale di Sarajevo DANI, non solo vi dedica la copertina, ma
pubblica un articolo, un editoriale e un'intervista con uno storico
americano esperto di questioni balcaniche.
Lo storico Robert J. Donia, nell'intervista non nasconde il suo
stupore e dice "Sono rimasto scioccato e deluso quando la medaglia è
stata consegnata, dopo così tanto tempo, questo è il momento peggiore
per farlo", facendo ovvio riferimento alla celebrazione del 60mo
della vittoria sul nazifascismo.
Dal canto suo l'ambasciatore americano a Belgrado, Michael Polt,
intervistato dall'emittente belgradese B92, si difende dicendo che la
medaglia è stata consegnata, quasi mezzo secolo dopo, alla nipote di
Draza Mihailovic solo perché è stata richiesta dalla Serbia, e che con
tale gesto non si vuole entrare nel merito delle questioni che sono
accadute durante la guerra, ma semplicemente ringraziare i cetnici
per il salvataggio di 500 piloti dell'aviazione statunitense.
Resta comunque poco chiaro perché proprio adesso sia stata consegnata
la medaglia, dal momento che come scrive Emir Suljagic sulle colonne
di DANI da anni molti appartenenti al movimento dei cetnici
chiedono agli USA la consegna della medaglia d'onore.
Intervistato dal settimanale "Feral Tribune", Zarko Korac, già
vicepresidente del governo serbo e presidente del Partito
socialdemocratico - tra i pochi partiti ad opporsi alla legge che ha
equiparato i cetnici ai partigiani [insieme al Partito Socialista che
fu di Milosevic: si noti la "rimozione" di questo particolare
cruciale, ndCNJ] - ritiene che la Serbia dal 2000 (anno dell'uscita di
scena di Slobodan Milosevic) sta cercando di mettere in mostra il
movimento dei cetnici come antifascista. Aggiungendo che "è mia
impressione che in Serbia sia in atto un forte tentativo di
reinterpretazione della storia, ed è forte la pressione delle forze
filo-cetniche. È significativo che i sondaggi mostrino come la maggior
parte dei cittadini sia a favore di tutto questo".
Che questa non sia solo opinione di Korac, lo si evince dal fatto che
il 15 maggio, il consueto e annuale incontro del movimento cetnico a
Ravna Gora, quest'anno sia finito sotto il budget statale. Un
anniversario introdotto dal leader del SPO, Vuk Draskovic, nel 1990
per commemorare la venuta, il 13 maggio 1941, del generale Draza
Mihailovic a Ravna Gora, un luogo di montagna tra le città di Cacak,
Valjevo e Uzice, non lontano da Kragujevac. Anniversario fino ad ora
finanziato dal SPO di Draskovic [grazie ai soldi che questo ha sempre
percepito dai paesi della NATO, ndCNJ].
A fronte dei cambiamenti in atto, il 10 maggio l'emittente B92 batte
le prime righe della notizia con queste parole: "Dopo 60 anni di
finanziamenti col budget statale delle manifestazioni partigiane, il
Governo della Serbia quest'anno pagherà la festa dell'avvento dei
cetnici". La notizia è sulle pagine di tutti i quotidiani nazionali.
Ma ancora non è noto quanti soldi lo stato ha stanziato per l'evento,
al quale era prevista la partecipazione di rappresentanti stranieri e
locali.
La cosa è andata diversamente. La manifestazione cetnica si è spaccata
in due: il sabato hanno festeggiato circa diecimila persone, in
disaccordo coi vertici del partito SPO, e fondatori di un nuovo
partito l'SDPO (Movimento democratico serbo per il rinnovamento), tra
cui Vojislav Mihailovic, il nipote del generale cetnico e Velimir
Ilic, leader del partito di governo Nova Srbija e ministro degli
investimenti del governo in carica. Mentre la domenica, coi soldi
dello stato alla manifestazione hanno partecipato circa 15.000
cosiddetti ravnogorci, oltre al ministro della cultura del governo
serbo, Dragan Kojadinovic, il ministro per la diaspora, Vojislav
Vukcevic, e Vuk Draskovic, questa volta in qualità di ministro degli
esteri. Nessun altro funzionario dello stato ha preso parte alla
manifestazione e dei promessi e tanto attesi partecipanti stranieri
nemmeno l'ombra.
Ma c'è un fatto relativo alla manifestazione che può fungere da
conclusione a questa storia. Come scrivono i quotidiani serbi,
all'inizio delle celebrazioni, mentre si stavano issando le bandiere
degli USA, della Francia, della Gran Bretagna e della Serbia, qualcuno
ha avuto la ben pensata di andare ad abbattere con un paio di colpi
d'ascia la staffa della bandiera a stelle e strisce, facendola cadere
nel fango. Secondo quanto riporta il quotidiano "Glas Javnosti",
qualcuno ha poi cercato di profanare ulteriormente la bandiera oramai
a terra, ma alcuni veterani di vecchia data glielo hanno impedito
dicendo "vuoi che ci bombardino di nuovo". Sicché gli organizzatori di
fronte al dilemma, hanno tolto la bandiera serba e al suo posto hanno
issato quella statunitense.
=== 3 ===
http://www.novilist.hr/Default.asp?WCI=Rubrike&WCU=285928582863285D2863285A28582858285D286328962897289E286328632859285C285928602859285928632863286328582863C
Novi List (Rijeka), Utorak, 10.5.2005.
JUČER U BEOGRADU KĆERI OSUĐENOG RATNOG ZLOČINCA URUČENO NAJVIE
ODLIČJE KOJE SAD DODJELJUJU STRANCIMA
SAD ipak odlikovao vođu četnika Drau Mihailovića
Beogradski dnevnik »Blic« jučer je objavio da je uručenje odličja
odgođeno, ali vijest se pokazala netočnom. Mihailovićevi vojnici
spasili oko 500 američkih zrakoplovaca
BEOGRAD/ZAGREB Unatoč prosvjedima iz Hrvatske, BiH, ali i Srbije,
potomcima četničkog vođe Drae Mihailovića jučer je u Beogradu uručen
Orden za zasluge (Legion of merit), najvie američko odličje za
strance, kojim je američki predsjednik Harry Truman 1948. posthumno
odlikovao zloglasnoga ratnog zločinca s Ravne Gore, kojega su četnici
devedesetih smatrali svojim nenadmanim uzorom.
Američki ratni veterani taj su orden u Beogradu uručili
Mihailovićevoj kćeri Gordani »u povodu 60. obljetnice pobjede nad
faizmom«, objavio je Srpski pokret obnove (SPO) Vuka Drakovića na
svojoj Internet stranici www.spo.org.yu. Beogradski dnevnik »Blic«
jučer je objavio kako je dodjela odgođena na neodređeno vrijeme, ali
ta se vijest tijekom dana pokazala netočnom.
Truman je, tvrdi SPO u toj vijesti, Mihailovića odlikovao »na
preporuku legendarnog američkog ratnog komandanta Dwighta
Eisenhowera«. Učinjeno je to zato to su Mihailovićevi vojnici spasili
oko 500 američkih zrakoplovaca čije su letjelice 1944. nad Srbijom
sruili Nijemci.
Clinton ignorirao zahtjev
Građanski odbor za ljudska prava (GOLJP) iz Zagreba, kao i dio
nevladinih organizacija u BiH i Srbiji pokuale su spriječiti tu
dodjelu podastirući američkim veleposlanstvima i javnosti dokaze o
genocidnim zločinima Mihailovićevih četnika za koje je njihov
zapovjednik znao, ali se čini da ti prosvjedi nisu urodili plodom.
»Neki nai susjedi poduzeli su neshvatljivu kampanju da SAD odustanu
od predaje odlikovanja. Sličnom kampanjom spriječena je i inicijativa
američkih ratnih veterana i mnogih američkih kongresmena da se
generalu Mihailoviću podigne spomenik u Washingtonu«, stoji u
priopćenju SPO-a objavljenom na Internetu.
Zahtjev za uručenjem odličja poslije vie od pedeset godina prole
je godine američkome dravnome tajniku Colinu Powellu uputio
predsjednik SPO-a Vuk Draković, sadanji ministar vanjskih poslova
Srbije i Crne Gore. Time je ponovio svoj zahtjev iz 1992., kada ga je
predsjednik Bill Clinton ignorirao.
Hoće li Washington reagirati na tvrdnje SPO-a
»Povijesna istina vie se ne smije prikrivati ni prekrajati. Draa
Mihailović je prvi gerilac protiv nacizma u tada porobljenoj Europi.
Odbio je priznati kapitulaciju jugoslavenske vojske u travanjskom ratu
1941., a 13. svibnja iste godine s Ravne Gore svim jugoslavenskim
patriotima uputio je poziv na ustanak. Bio je komandant legalne vojske
u otadbini i ratni vojni ministar legalne jugoslavenske vlade u
izbjeglitvu. Njegov doprinos pobjedi saveznika je golem, kao to je
neprocjenjiva i generalova uloga u obrani srpskog naroda od genocida u
tadanjoj nacističkoj hrvatskoj dravi«, pie u priopćenju koje je SPO
jučer objavio na internetu. Bit će zanimljivo vidjeti hoće li SAD
reagirati na te tvrdnje SPO-a. Isto tako, zanimljiv je podatak da SAD
nije odlikovao sina Drae Mihailovića, koji je od 1942. bio Titov
partizan.
Draa Mihailović osuđen je kao četnički zapovjednik i izdajnik i
pogubljen 17. srpnja 1946. u Beogradu a ni danas se ne zna gdje je
pokopan.
Boris PAVELIĆ, Bojana OPRIJAN ILIĆ
© Copyright 2002 NOVI LIST d.d. Sva prava pridrana.
---
Zoran Pusić: Vlada treba protestirati u Washingtonu
Ako je odličje doista uručeno, Hrvatska treba nepristrano i
argumentirano protestirati američkoj vladi, reakcija je Zorana Pusića,
predsjednika GOLJP-a, jednoga od rijetkih koji su se u Hrvatskoj
pobunili protiv ove povijesne nepravde. »Citirali smo ne komunističke,
nego četničke dokumente iz kojih je jasno da je Mihailović znao da su
njegovi vojnici »postupili po naređenju« i pobili 8.000 ena, staraca
i djece. Ako to radite, ne morate se zvati faistom da biste to bili«,
kazao nam je Pusić.
Po njemu, »Amerikanci su uistinu izabrali nesretan trenutak« za
dodjelu toga priznanja. »Odgovornog za masovne ratne zločine ne moete
proizvesti u antifaista, iako se prvih nekoliko ratnih mjeseci jest
suprotstavio silama Osovine. Ne treba zaboraviti da je Mihailović
odbio ponudu partizana da bude vrhovni komandant ako pokrenu
zajedničku borbu. On jest pokrenuo ustanak, ali nije jedini koji je
promijenio miljenje«, komentira Pusić. »Dodjela odličja ide na duu
Amerikancima koji su se dali zavesti, ali i SPO-u koji je od početka
zagovarao pročetničku politiku, preućujući četničke zločine«.
Jakić: SAD trebaju objasniti političku poruku dodjele
»Činjenica da je američko odlikovanje vođi četničkoga pokreta
Drai Mihailoviću, neospornom savezniku faizma i nacizma, predano
upravo na dan 60. obljetnice pobjede nad faizimom, u najmanju ruku
izaziva iznenađenje«, izjavio je jučer za na list savjetnik
predsjednika Republike za vanjsku politiku Tomislav Jakić. »Teko je
oteti se dojmu da ta činjenica nosi i određenu političku poruku. Stvar
je SAD-a kako će tu poruku objasniti, s obzirom na to da je SAD bio
jedan od vodećih članica antifaističke koalicije«, kazao je Jakić.
SERBIAN LACKEYS
(english / srpskohrvatski / italiano)
1. Serbian Government celebrates the defeat!
(Young Communist League of Yugoslavia SKOJ / NKPJ)
The Government in Serbia has accepted the absurd, shameless and
incivilized Law of balancing the rights of chetnik and partisans...
This isn't surprising because we know that the government is the ideal
heir of the forces that lost the war - chetniks!
2. Da Tito a Draa, con gli USA
(L. Zanoni, da Osservatorio Balcani)
Nell'anno del 60mo anniversario della vittoria sulle forze
nazifasciste, lo stato serbo finanzia la festa dei cetnici, mentre gli
USA consegnano la medaglia d'onore alla figlia di Draza Mihailovic,
capo dei cetnici... Gli organizzatori [della cerimonia di Ravna Gora]
di fronte al dilemma, hanno tolto la bandiera serba e al suo posto
hanno issato quella statunitense...
3. SAD ipak odlikovao vođu četnika Drau Mihailovića
(Novi List, HR)
Beogradski dnevnik »Blic« jučer je objavio da je uručenje odličja
odgođeno, ali vijest se pokazala netočnom...
SEE ALSO / VEDI ANCHE:
THE DRAZA MIHAILOVIC TRIAL (1946)
http://trial-mihailovic-1946.chiffonrouge.org
The website http://www.draza-mihailovic.net which was publishing on
the web the trancript of the 1946 TRIAL of Mihailovic and 11 other
traitors has been hacked and is out of reach...
SERBIA 2004-2005: I CETNICI AL POTERE
"Cetnicima isto sto i partizanima"
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4118
La destra al potere in Serbia, su iniziativa del Ministro degli Esteri
Vuk Draskovic, ha fatto passare una legge che equipara nei diritti i
partigiani ai cetnici. Il Partito Socialista della Serbia e' stato tra
i pochissimi a votare contro la nuova legge...
=== 1 ===
Serbian Government celebrates the defeat!
The Government celebrates the defeat!
Since the collapse of the Socialistic Federal Republic of Yugoslavia,
especially after the reforms in 2000, attempts have been frequent to
falsify the past with making the merit out of treason and showing
traitors as the saviors of the nation.
The Government in Serbia has accepted the absurd, shameless and
incivilized Law of balancing the rights of chetnik and partisans, in
which the supporters of Draza Mihailovic are shown as heroes.
Nowadays, the government emphasizes with pride that it will sponsor
the celebration of the War against Fascism in Ravna Gora, the place
which is related to Draza Mihailovic.
In that place, the chetnik movement will be praised, the treason and
collaboration.
This isn't surprising because we know that the government is the ideal
heir of the forces that lost the war - chetniks!
There are hundreds of irrefutable proves from Yugoslav, Soviet,
American, British and German sources regarding the collaboration of
chetniks with Hitler's and Italian's occupants, and with the Quisling
gangs of Nedic and Ljotic. There are thousands of unverified proves of
brutal mass and individual crimes of chetnik against armless people,
patriots, partisans and their sympathizers. Also, thousands of
documents regarding meetings, agreements and joint actions against
partisans, weapon aid, ammunition, clothes, footwear and food have
been preserved. Moreover, documents on aiding the chetnik forces by
Germans, Italians, supporters of Nedic and Ljotic, have also been
preserved as proves.
Since the agreement in the August 1941., the Germans fully equipped
and paid 72 chetnik offices and 7.963 troops of chetnik duke Kosta
Peæanac, as well as three thousand members of a formation under the
direct order of Draza Mihailovic.
For their cooperation with the Wehrmach and against the People's
Liberation Struggle Forces, Hitler handed the Iron Cross medal to
chetnik duke Pavle Djurisic.
On the 12th of September 1944, the king Petar II. had called to all
Chetniks to "join the People's
Liberation Struggle Forces under Marshall Tito", under the pressure of
Allied forces, who owned many proves of cooperation of the Chetniks
with the occupants. King Petar II. sais in the note: "Everyone who
relies on the enemy on the behalf of its people and future, and those
who will not reply to this call, will not succeed to liberate
themselves from the proves of treason neither in front of the people
nor of the history."
Petar II. condemns "the attempts of justifying the cooperation with
the enemy, causing the strife inside the people in the worst moments
of its history".
The strong anti-fascist Partisan movement consisted of more than 800
000 members, while other 14 nations, apart from the USSR, had 1 275
000 fighters. It destroyed more than 447 000 enemy soldiers, the
highest number after the USSR. The Partisan movement with the aid from
the Red Army defeated the
enemy in 1944.-1945. Then, the chetnik forces escaped to the West,
together with the enemy.
There have also been individuals and smaller chetnik formations that
opposed to the occupant, but such acts were against the policy and
collaboration of chetnik movement led by Draza Mihailovic.
The Chetniks forces weren't mentioned as anti-fascist forces in any of
the conferences of the allied countries, while at the same time, there
have been resolutions of collaboration and aiding the People's
Liberation Struggle Forces as the only true anti-fascist force in
Yugoslavia.
The history will throw the resolutions of the Serbian Assembly into
the shameless grave of the past, in which the treason gets the reward
which should be given to anti-fascism.
Kubik Marijan, International secretary of Young Communist League of
Yugoslavia SKOJ - youth organization of the New Communist Party of
Yugoslavia NKPJ
Source: http://groups.yahoo.com/group/ml-yu/ . English text reviewed
by AM for the CNJ/JUGOINFO.
=== 2 ===
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/4276/1/51/
[vai al sito originale per vedere le significative vignette e
copertine dei giornali]
Da Tito a Draa, con gli USA
16.05.2005 [Luka Zanoni] Finiti i tempi delle celebrazioni di Tito e
dei partigiani, nell'anno del 60mo anniversario della vittoria sulle
forze nazifasciste, lo stato serbo finanzia la festa dei cetnici,
mentre gli USA consegnano la medaglia d'onore alla figlia di Draza
Mihailovic, capo dei cetnici
Bisogna riconoscere la genialità di Predrag Koraksic, in arte Corax,
noto disegnatore di satira a fumetti e quotidianamente presente sulle
pagine di molta stampa belgradese. Il suo stile è fenomenale, con
pochi colpi di pennello e di inchiostro riesce a dire molto di più di
quanto si possa fare con un lungo articolo. La vignetta qui accanto,
pubblicata sull'ultimo numero del settimanale belgradese "Vreme", è
più che eloquente e sarebbe sufficiente a spiegare il titolo di queste
poche righe. Tuttavia, nonostante la bravura di Corax e trattandosi di
satira politica, è necessario avere un'idea del contesto grazie al
quale la vignetta in questione può strapparci un sorriso a denti
stretti, così tipico della satira. Vediamo, quindi, di spiegare con
poche parole cosa ha ben sintetizzato Corax, perché si tratta di una
notizia che ha avuto risonanza ben oltre la Serbia.
A sinistra, nel fumetto, compare Josip Broz Tito in uniforme, al quale
l'attuale ministro degli esteri nonché presidente del Partito per il
rinnovamento serbo (SPO), di orientamento monarchico, Vuk Draskovic
strappa delle medaglie e le consegna allo "zio Sam" che le fissa al
petto di Dragoljub Draza Mihailovic, capo del movimento dei Cetnici,
corpo armato del re durante la II Guerra mondiale.
Ora la vignetta è un po' più chiara, ma mancano ancora alcuni elementi
per capirla fino in fondo. Andiamo con ordine. Il 9 maggio, giornata
mondiale di celebrazione per la vittoria sulle forze nazifasciste,
l'amministrazione americana consegna, nei locali dell'ambasciata degli
USA, la medaglia al merito alla nipote di Draza Mihailovic. Come
confermato dai giornalisti, lontano da sguardi indiscreti, a Gordana
Mihailovic viene consegnata la medaglia della Legion of Merit, la più
alta onorificenza degli USA. L'altisonante titolo era stato attribuito
post mortem a Draza Mihailovic, dal presidente americano Henry Truman
nel 1948, per aver salvato 500 piloti dell'aviazione americana i cui
arei erano caduti sulla Serbia, nel 1944.
La notizia, nonostante la discrezione della cerimonia ufficiale, pare
voluta dalla stessa nipote di Draza Mihailovic, non ha tardato a
suscitare reazioni. I media ne parlano, senza dimenticare che il 21
dicembre 2004 il parlamento serbo, mediante procedura accelerata e su
proposta del partito del ministro degli interni, l'SPO di Vuk
Draskovic, aveva per legge equiparato i cetnici di Mihailovic ai
partigiani di Tito, considerati entrambi componente attiva nella lotta
all'antifascismo. Una legge adottata con 176 voti a favore, 24
contrari e una manciata di astenuti.
Che la storia e la storiografia abbiano dei tempi lunghi per accertare
i fatti e per fornire delle interpretazioni che possano vantare il
diritto alla verità, è risaputo, ma a distanza di oltre mezzo secolo è
piuttosto noto che il movimento dei cetnici fosse, durante la II
Guerra mondiale, impegnato più che altro nella lotta contro i
partigiani che non contro i nazifascisti, anzi non sono pochi gli
storici che li qualificano come collaboratori di questi ultimi.
Ad ogni modo la notizia desta un certo malumore anche oltre frontiera.
In particolare nelle vicine Croazia e Bosnia Erzegovina, memori dei
crimini commessi dai cetnici di Mihailovic. Il settimanale croato
"Feral Tribune" dedica la copertina alla vicenda, mentre il
settimanale di Sarajevo DANI, non solo vi dedica la copertina, ma
pubblica un articolo, un editoriale e un'intervista con uno storico
americano esperto di questioni balcaniche.
Lo storico Robert J. Donia, nell'intervista non nasconde il suo
stupore e dice "Sono rimasto scioccato e deluso quando la medaglia è
stata consegnata, dopo così tanto tempo, questo è il momento peggiore
per farlo", facendo ovvio riferimento alla celebrazione del 60mo
della vittoria sul nazifascismo.
Dal canto suo l'ambasciatore americano a Belgrado, Michael Polt,
intervistato dall'emittente belgradese B92, si difende dicendo che la
medaglia è stata consegnata, quasi mezzo secolo dopo, alla nipote di
Draza Mihailovic solo perché è stata richiesta dalla Serbia, e che con
tale gesto non si vuole entrare nel merito delle questioni che sono
accadute durante la guerra, ma semplicemente ringraziare i cetnici
per il salvataggio di 500 piloti dell'aviazione statunitense.
Resta comunque poco chiaro perché proprio adesso sia stata consegnata
la medaglia, dal momento che come scrive Emir Suljagic sulle colonne
di DANI da anni molti appartenenti al movimento dei cetnici
chiedono agli USA la consegna della medaglia d'onore.
Intervistato dal settimanale "Feral Tribune", Zarko Korac, già
vicepresidente del governo serbo e presidente del Partito
socialdemocratico - tra i pochi partiti ad opporsi alla legge che ha
equiparato i cetnici ai partigiani [insieme al Partito Socialista che
fu di Milosevic: si noti la "rimozione" di questo particolare
cruciale, ndCNJ] - ritiene che la Serbia dal 2000 (anno dell'uscita di
scena di Slobodan Milosevic) sta cercando di mettere in mostra il
movimento dei cetnici come antifascista. Aggiungendo che "è mia
impressione che in Serbia sia in atto un forte tentativo di
reinterpretazione della storia, ed è forte la pressione delle forze
filo-cetniche. È significativo che i sondaggi mostrino come la maggior
parte dei cittadini sia a favore di tutto questo".
Che questa non sia solo opinione di Korac, lo si evince dal fatto che
il 15 maggio, il consueto e annuale incontro del movimento cetnico a
Ravna Gora, quest'anno sia finito sotto il budget statale. Un
anniversario introdotto dal leader del SPO, Vuk Draskovic, nel 1990
per commemorare la venuta, il 13 maggio 1941, del generale Draza
Mihailovic a Ravna Gora, un luogo di montagna tra le città di Cacak,
Valjevo e Uzice, non lontano da Kragujevac. Anniversario fino ad ora
finanziato dal SPO di Draskovic [grazie ai soldi che questo ha sempre
percepito dai paesi della NATO, ndCNJ].
A fronte dei cambiamenti in atto, il 10 maggio l'emittente B92 batte
le prime righe della notizia con queste parole: "Dopo 60 anni di
finanziamenti col budget statale delle manifestazioni partigiane, il
Governo della Serbia quest'anno pagherà la festa dell'avvento dei
cetnici". La notizia è sulle pagine di tutti i quotidiani nazionali.
Ma ancora non è noto quanti soldi lo stato ha stanziato per l'evento,
al quale era prevista la partecipazione di rappresentanti stranieri e
locali.
La cosa è andata diversamente. La manifestazione cetnica si è spaccata
in due: il sabato hanno festeggiato circa diecimila persone, in
disaccordo coi vertici del partito SPO, e fondatori di un nuovo
partito l'SDPO (Movimento democratico serbo per il rinnovamento), tra
cui Vojislav Mihailovic, il nipote del generale cetnico e Velimir
Ilic, leader del partito di governo Nova Srbija e ministro degli
investimenti del governo in carica. Mentre la domenica, coi soldi
dello stato alla manifestazione hanno partecipato circa 15.000
cosiddetti ravnogorci, oltre al ministro della cultura del governo
serbo, Dragan Kojadinovic, il ministro per la diaspora, Vojislav
Vukcevic, e Vuk Draskovic, questa volta in qualità di ministro degli
esteri. Nessun altro funzionario dello stato ha preso parte alla
manifestazione e dei promessi e tanto attesi partecipanti stranieri
nemmeno l'ombra.
Ma c'è un fatto relativo alla manifestazione che può fungere da
conclusione a questa storia. Come scrivono i quotidiani serbi,
all'inizio delle celebrazioni, mentre si stavano issando le bandiere
degli USA, della Francia, della Gran Bretagna e della Serbia, qualcuno
ha avuto la ben pensata di andare ad abbattere con un paio di colpi
d'ascia la staffa della bandiera a stelle e strisce, facendola cadere
nel fango. Secondo quanto riporta il quotidiano "Glas Javnosti",
qualcuno ha poi cercato di profanare ulteriormente la bandiera oramai
a terra, ma alcuni veterani di vecchia data glielo hanno impedito
dicendo "vuoi che ci bombardino di nuovo". Sicché gli organizzatori di
fronte al dilemma, hanno tolto la bandiera serba e al suo posto hanno
issato quella statunitense.
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http://www.novilist.hr/Default.asp?WCI=Rubrike&WCU=285928582863285D2863285A28582858285D286328962897289E286328632859285C285928602859285928632863286328582863C
Novi List (Rijeka), Utorak, 10.5.2005.
JUČER U BEOGRADU KĆERI OSUĐENOG RATNOG ZLOČINCA URUČENO NAJVIE
ODLIČJE KOJE SAD DODJELJUJU STRANCIMA
SAD ipak odlikovao vođu četnika Drau Mihailovića
Beogradski dnevnik »Blic« jučer je objavio da je uručenje odličja
odgođeno, ali vijest se pokazala netočnom. Mihailovićevi vojnici
spasili oko 500 američkih zrakoplovaca
BEOGRAD/ZAGREB Unatoč prosvjedima iz Hrvatske, BiH, ali i Srbije,
potomcima četničkog vođe Drae Mihailovića jučer je u Beogradu uručen
Orden za zasluge (Legion of merit), najvie američko odličje za
strance, kojim je američki predsjednik Harry Truman 1948. posthumno
odlikovao zloglasnoga ratnog zločinca s Ravne Gore, kojega su četnici
devedesetih smatrali svojim nenadmanim uzorom.
Američki ratni veterani taj su orden u Beogradu uručili
Mihailovićevoj kćeri Gordani »u povodu 60. obljetnice pobjede nad
faizmom«, objavio je Srpski pokret obnove (SPO) Vuka Drakovića na
svojoj Internet stranici www.spo.org.yu. Beogradski dnevnik »Blic«
jučer je objavio kako je dodjela odgođena na neodređeno vrijeme, ali
ta se vijest tijekom dana pokazala netočnom.
Truman je, tvrdi SPO u toj vijesti, Mihailovića odlikovao »na
preporuku legendarnog američkog ratnog komandanta Dwighta
Eisenhowera«. Učinjeno je to zato to su Mihailovićevi vojnici spasili
oko 500 američkih zrakoplovaca čije su letjelice 1944. nad Srbijom
sruili Nijemci.
Clinton ignorirao zahtjev
Građanski odbor za ljudska prava (GOLJP) iz Zagreba, kao i dio
nevladinih organizacija u BiH i Srbiji pokuale su spriječiti tu
dodjelu podastirući američkim veleposlanstvima i javnosti dokaze o
genocidnim zločinima Mihailovićevih četnika za koje je njihov
zapovjednik znao, ali se čini da ti prosvjedi nisu urodili plodom.
»Neki nai susjedi poduzeli su neshvatljivu kampanju da SAD odustanu
od predaje odlikovanja. Sličnom kampanjom spriječena je i inicijativa
američkih ratnih veterana i mnogih američkih kongresmena da se
generalu Mihailoviću podigne spomenik u Washingtonu«, stoji u
priopćenju SPO-a objavljenom na Internetu.
Zahtjev za uručenjem odličja poslije vie od pedeset godina prole
je godine američkome dravnome tajniku Colinu Powellu uputio
predsjednik SPO-a Vuk Draković, sadanji ministar vanjskih poslova
Srbije i Crne Gore. Time je ponovio svoj zahtjev iz 1992., kada ga je
predsjednik Bill Clinton ignorirao.
Hoće li Washington reagirati na tvrdnje SPO-a
»Povijesna istina vie se ne smije prikrivati ni prekrajati. Draa
Mihailović je prvi gerilac protiv nacizma u tada porobljenoj Europi.
Odbio je priznati kapitulaciju jugoslavenske vojske u travanjskom ratu
1941., a 13. svibnja iste godine s Ravne Gore svim jugoslavenskim
patriotima uputio je poziv na ustanak. Bio je komandant legalne vojske
u otadbini i ratni vojni ministar legalne jugoslavenske vlade u
izbjeglitvu. Njegov doprinos pobjedi saveznika je golem, kao to je
neprocjenjiva i generalova uloga u obrani srpskog naroda od genocida u
tadanjoj nacističkoj hrvatskoj dravi«, pie u priopćenju koje je SPO
jučer objavio na internetu. Bit će zanimljivo vidjeti hoće li SAD
reagirati na te tvrdnje SPO-a. Isto tako, zanimljiv je podatak da SAD
nije odlikovao sina Drae Mihailovića, koji je od 1942. bio Titov
partizan.
Draa Mihailović osuđen je kao četnički zapovjednik i izdajnik i
pogubljen 17. srpnja 1946. u Beogradu a ni danas se ne zna gdje je
pokopan.
Boris PAVELIĆ, Bojana OPRIJAN ILIĆ
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Zoran Pusić: Vlada treba protestirati u Washingtonu
Ako je odličje doista uručeno, Hrvatska treba nepristrano i
argumentirano protestirati američkoj vladi, reakcija je Zorana Pusića,
predsjednika GOLJP-a, jednoga od rijetkih koji su se u Hrvatskoj
pobunili protiv ove povijesne nepravde. »Citirali smo ne komunističke,
nego četničke dokumente iz kojih je jasno da je Mihailović znao da su
njegovi vojnici »postupili po naređenju« i pobili 8.000 ena, staraca
i djece. Ako to radite, ne morate se zvati faistom da biste to bili«,
kazao nam je Pusić.
Po njemu, »Amerikanci su uistinu izabrali nesretan trenutak« za
dodjelu toga priznanja. »Odgovornog za masovne ratne zločine ne moete
proizvesti u antifaista, iako se prvih nekoliko ratnih mjeseci jest
suprotstavio silama Osovine. Ne treba zaboraviti da je Mihailović
odbio ponudu partizana da bude vrhovni komandant ako pokrenu
zajedničku borbu. On jest pokrenuo ustanak, ali nije jedini koji je
promijenio miljenje«, komentira Pusić. »Dodjela odličja ide na duu
Amerikancima koji su se dali zavesti, ali i SPO-u koji je od početka
zagovarao pročetničku politiku, preućujući četničke zločine«.
Jakić: SAD trebaju objasniti političku poruku dodjele
»Činjenica da je američko odlikovanje vođi četničkoga pokreta
Drai Mihailoviću, neospornom savezniku faizma i nacizma, predano
upravo na dan 60. obljetnice pobjede nad faizimom, u najmanju ruku
izaziva iznenađenje«, izjavio je jučer za na list savjetnik
predsjednika Republike za vanjsku politiku Tomislav Jakić. »Teko je
oteti se dojmu da ta činjenica nosi i određenu političku poruku. Stvar
je SAD-a kako će tu poruku objasniti, s obzirom na to da je SAD bio
jedan od vodećih članica antifaističke koalicije«, kazao je Jakić.