Il 2 giugno parade-contro-parata


NO ALLA GUERRA


Ore 10.00 Porta S. Paolo, conclusione a Campo de'Fiori


La guerra in Iraq incontra una sempre maggiore resistenza nonostante i
tentativi e le tentazioni di gestirla come ordinaria amministrazione.
In Italia, il governo della guerra, che pretende con Bush di
"esportare la democrazia" con le bombe mentre chiude le frontiere alle
vittime delle guerre, si trova di fronte ad una situazione di
difficoltà crescente. La maggioranza dei partiti del centro-sinistra,
non solo non rilancia la richiesta di ritiro delle truppe dall'Iraq,
ma dà inquietanti segnali di continuità con le scelte di guerra del
governo Berlusconi e di subalternità alla politica degli Stati Uniti.

Il movimento contro la guerra che invece è in sintonia con la
maggioranza del paese, richiede l'immediato rientro del contingente
militare italiano e di tutti gli eserciti occupanti dall'Iraq.

In tale contesto è ancora più insopportabile che la Festa della
Repubblica del 2 giugno, venga celebrata con una esibizione
militarista, dove fare mostra di quegli stessi mezzi e ordigni bellici
che sono stati impiegati in guerra violando apertamente la Costituzione.


E' per questo che lanciamo l'appello al popolo della pace affinché si
ritrovi il 2 giugno a manifestare per i suoi obiettivi e contro questa
cerimonia di guerra.

Proponiamo una parata di pace, per la solidarietà tra i popoli e
contro tutte le guerre. Giovedì 2 giugno invitiamo tutte e tutti a
Roma per riprenderci la piazza e isolare i signori della guerra.

- Ritiro immediato delle truppe dall'Iraq

- Il popolo iracheno ha pieno diritto all'autodeterminazione e
alla resistenza contro l'occupazione

- Cessazione di tutte le missioni di guerra italiane
all'estero, con o senza l'ONU

- Riduzione delle spese militari e incremento delle spese sociali

- Chiusura delle basi militari e revisione dei trattati
internazionali

- Smilitarizzazione dei territori e fine delle servitù militari

- Riconversione dell'industria bellica

- Basta con le espulsioni dei migranti, piena accoglienza per
chi richiede asilo, chiusura della vergogna dei CPT


L'Assemblea nazionale contro la guerra del 15 maggio