L'AMICO AMERIKANO


Mister Sam Brownback - che d'ora in poi chiameremo "lo Zio Sam" -
sponsorizza le rivendicazioni revansciste degli esuli istriani,
sudeti, dalmati, prussiani e quant'altro in Europa si possa ritrovare,
rimestando nel secchio della spazzatura della Storia del Novecento,
allo scopo di destabilizzare i confini determinatisi alla fine della
Seconda Guerra Mondiale e per capovolgere gli esiti di questa...

Da Il Piccolo del 31/3/2006

Adesioni alla richiesta di arbitrato internazionale per dirimere la
questione che riguarda anche tre milioni di tedeschi dei Sudeti

Beni degli esuli, vertice finale a Bruxelles
L'Unione degli istriani mette a punto il documento in vista
dell'incontro col commissario Rehn

TRIESTE Weekend lavorativo a Bruxelles per l'Unione degli Istriani,
convocata a Bruxelles dai legali incaricati per la messa a punto
degli ultimi dettagli del documento ufficiale, siglato dagli
eurodeputati che si sono fatti promotori delle richieste di
restituzione dei beni, da sottoporre all'incontro con il Commissario
Olli Rehn.
Quello di domani sarà l'ultimo appuntamento prima della riunione con
il Commissario all'allargamento dell'Unione europea che, salvo
deroghe o spostamenti dell'ultimo momento, avrà luogo nella capitale
belga entro il mese di aprile e per il quale il presidente
dell'Unione deli Istriani Lacota ha sollecitato tutte le forze
affinché l'esito possa coincidere con l'inizio di un nuovo percorso
nell'ambito del rispetto dei diritti degli esuli in campo
internazionale.
«In queste ultime due settimane abbiamo avuto una serie di contatti
e incontri estremamente proficui - spiega Lacota - e il più
significativo è quello con il presidente della Commissione per la
Cooperazione e la sicurezza in Europa (CSCE), il senatore americano
Sam Brownback, che si è dimostrata persona estremamente sensibile
verso ogni sorta di violazione dei diritti di proprietà, definendo
egli stesso inammissibile l'esistenza di simili situazioni in
Europa, alla luce della chiara e trasparente legislazione
comunitaria che coinvolge tutti i nuovi paesi dell'Europa orientale
da poco entrati a far parte dell'UE».
Il senatore Brownback è già intervenuto personalmente alcune
settimane fa presso il premier polacco Kazimierz Marcinkiewicz
condannando le discriminazioni di Varsavia nei confronti dei diritti
degli esuli tedeschi espulsi in circa cinque milioni dall'attuale
area geografica della Polonia e da qui è partito l'invito rivoltogli
dall'Unione degli Istriani di verificare le gravi discriminazioni e
i «furti» a danno degli esuli istriani, fiumani e dalmati
espropriati illegalmente delle loro proprietà.
Intanto ci sono alcune importanti adesioni alla richiesta di
arbitrato internazionale europeo per dirimere la questione dei beni,
proposta sempre dall'Unione degli istriani.
L'eurodeputato bavarese di origine boema, Bernd Posselt, presidente
della Südetendeutsche Landsmannschaft (l'Organizzazione degli oltre
tre milioni di esuli tedeschi dai Sudeti) ha aderito alle richieste
e all'orizzonte, anche in vista del prossimo raduno dei Sudeti in
programma per il primo fine settimana di giugno a Norimberga, al
quale una delegazione dell'Unione degli istriani è stata invitata,
c'è proprio un vertice tra esuli tedeschi ed istriani, proposto
dalla presidente della Federazione delle Associazioni tedesche, la
deputata al Bundestag Erika Steinbach, peraltro molto vicina al
cancelliere Angela Merkel.