(srpskohrvatski / italiano)
Koronavirus
1) Lettera dalla Serbia (Rajka Veljović / Non Bombe ma Solo Caramelle ONLUS)
2) Il Presidente serbo sull'emergenza Coronavirus: "La solidarietà europea non esiste. Solo la Cina può aiutarci"
3) SRP: Konferencija za medije Socijalističke Radničke Partije: bauk COVID-19
4) Zajedničko saopštenje 73 komunističke i radničke partije sveta povodom pandemije koronavirusa
Si vedano anche / pogledaj takodje:
Sulle espressioni di solidarietà dalla Serbia per l'Italia (Beogradski Forum, Sindacato Zastava, Ass. SloboDA, Orchestra del Teatro Nazionale della Serbia):
Stav Komunista Srbije o koroni / Tekst komunističkih i radničkih partija sveta
http://www.komunistisrbije.rs/stav-komunista-srbije-o-koroni/
http://www.komunistisrbije.rs/stav-komunista-srbije-o-koroni/
NKPJ uputila pismo zahvalnosti CK KP Kine i Ambasadi (23/03/2020)
NKPJ: Zarad slamanja korona virusa zatvoriti fabrike (29/03/2020)
NKPJ: Od Kine pomoć, od zapada bombe (24/03/2020)
=== 1 ===
Lettera dalla Serbia
--- Cari amici e care amiche solidali,
i tempi difficili che stiamo vivendo rendono ancora più impegnativo il prosieguo della solidarietà con la città di Kragujevac, e non potrebbe essere altrimenti.
Avevamo programmato un unico viaggio, da effettuarsi a fine giugno, in modo da poter partecipare alla consegna delle borse di studio che la Scuola Politecnica ha intitolato alla memoria del nostro caro Gilberto, a cui noi come Associazione contribuiamo con la somma di 500 euro.
Esse vanno a premiare 3 studenti che si sono distinti particolarmente, e constano di materiale culturale e didattico - non vengono dati soldi direttamente - che vengono comprati direttamente in loco.
Il viaggio ci avrebbe consentito di verificare la possibilità di prendere in carico dei progetti di utilità sociale, nel solco della nostra consolidata operatività, alla luce delle normative sempre più stringenti, in Italia e in Serbia, che ne rendono più problematica l'attuazione.
Avremmo altresì consegnato, in un'unica soluzione, le quote degli affidi, che continuano a rappresentare per tante famiglie un aiuto prezioso.
Come potete capire, sarà giocoforza posticipare il viaggio; al momento non siamo in grado di fare alcuna previsione al riguardo, ma vi aggiorneremo sull'evoluzione della situazione, contando comunque di far arrivare il nostro sostegno anche quest'anno..
Pensiamo di farvi cosa gradita, aggiornandovi intanto sulla diffusione del Covid-19 in Serbia e sulle misure che sono stata adottate.
In allegato quanto ci ha inviato Rajka Veljovic.
Un caro saluto a tutti voi
Per il Direttivo di Non Bombe ma Solo Caramelle ONLUS
Stefano Verzegnassi ---
i tempi difficili che stiamo vivendo rendono ancora più impegnativo il prosieguo della solidarietà con la città di Kragujevac, e non potrebbe essere altrimenti.
Avevamo programmato un unico viaggio, da effettuarsi a fine giugno, in modo da poter partecipare alla consegna delle borse di studio che la Scuola Politecnica ha intitolato alla memoria del nostro caro Gilberto, a cui noi come Associazione contribuiamo con la somma di 500 euro.
Esse vanno a premiare 3 studenti che si sono distinti particolarmente, e constano di materiale culturale e didattico - non vengono dati soldi direttamente - che vengono comprati direttamente in loco.
Il viaggio ci avrebbe consentito di verificare la possibilità di prendere in carico dei progetti di utilità sociale, nel solco della nostra consolidata operatività, alla luce delle normative sempre più stringenti, in Italia e in Serbia, che ne rendono più problematica l'attuazione.
Avremmo altresì consegnato, in un'unica soluzione, le quote degli affidi, che continuano a rappresentare per tante famiglie un aiuto prezioso.
Come potete capire, sarà giocoforza posticipare il viaggio; al momento non siamo in grado di fare alcuna previsione al riguardo, ma vi aggiorneremo sull'evoluzione della situazione, contando comunque di far arrivare il nostro sostegno anche quest'anno..
Pensiamo di farvi cosa gradita, aggiornandovi intanto sulla diffusione del Covid-19 in Serbia e sulle misure che sono stata adottate.
In allegato quanto ci ha inviato Rajka Veljovic.
Un caro saluto a tutti voi
Per il Direttivo di Non Bombe ma Solo Caramelle ONLUS
Stefano Verzegnassi ---
Cari compagni,
in questo periodo difficile esprimo tutta la mia solidarietà ai compagni e agli amici italiani e a tutto il vostro popolo.
Questa apocalisse ci insegna a essere più impegnati nella battaglia per i nostri diritti, in primis il diritto alla salute (investimenti nel settore sanitario) perché la vita è il bene più prezioso. Il virus, nemico invisibile, è più forte del capitale; se non verranno chiuse le fabbriche (esclusa la produzione di alimenti e materiale sanitario) sarà difficile fermarlo.
La situazione in Serbia cambia ogni ora, in questo momento ci sono circa 200 positivi, ma ce ne sono molti di più che ancora non mostrano sintomi di contagio e propagano il virus. Secondo gli esperti il picco dell’epidemia sarà fra qualche giorno e si fa di tutto per fermare il contagio. Il nostro Governo ha intrapreso misure di protezione estremamente stringenti - da quanto ne so, molto più di quelle in Italia e, ancor più importante, molto prima, già dopo i primi casi.
Le frontiere sono chiuse, salvo il traffico dei camion per il trasporto delle merci. Chiusi tutti i bar, parchi, centri commerciali, in cui sono aperti solo supermercati e farmacie. Coprifuoco dalle 17.00 alle 07.00, da domani forse anche dalle 12.00. Sono vietati i licenziamenti e dopo i primi contagiati il governo ha aumentato il salario del personale sanitario. La risposta dei cittadini alle misure restrittive è positiva, anche perché gli esempi della Cina e poi dell’Italia sono serviti da insegnamento.
E non solo. Nella storia recente abbiamo vissuto un'esperienza ben peggiore. Prima 10 anni di embargo e poi 78 giorni di bombardamenti. Ci sono noti quarantena, stato d’allerta, coprifuoco, mancanza di materiale sanitario, code davanti ai negozi...
Il paziente zero è venuto da Milano. Altri contagi sono avvenuti con l’arrivo di 60.000 Serbi dall’estero, soprattutto dall’Italia, che non hanno rispettato l’obbligo di quarantena.
Le elezioni politiche, indette per il 26 aprile, sono rimandate. Moratoria su prestiti e mutui, documenti scaduti e assicurazioni validi fino alla fine dello stato d’emergenza, blocco dei prezzi. Obbligo per gli over 65 anni di stare in quarantena, con la distribuzione a domicilio di cibo e farmaci.
L’istruzione è organizzata per ogni classe, con l’orario delle lezioni preciso sia on-line che in televisione, per chi non possiede un computer, e i compiti vengono controllati tramite viber dagli insegnanti di riferimento.
Tramite call center c'è anche un servizio di sostegno psicologico.
All'inizio dell’epidemia il Governo ha chiesto aiuto dall’UE, che ci ha “voltato” le spalle. L'unico aiuto lo abbiamo avuto dalla Cina, con la quale la Serbia ha ottimi rapporti, oggetto peraltro di molte critiche dalla stessa UE.
Idem per quanto riguarda i rapporti con la Russia. Mentre vedevo atterrare l'aereo cinese che portava gli aiuti, mi sono ricordata dell'ambasciata cinese a Belgrado bombardata dalla NATO nel '99.
Il 24 marzo sono stati 21 anni dall'aggressione della Nato contro la Repubblica Federale di Jugoslavia. Centinaia di bombardieri hanno distrutto case, fabbriche, infrastrutture, seminato uranio impoverito e provocato la fuoriuscita di sostanze chimiche cancerogene, PCB - sostanza cancerogena NON biodegradabile.
In Serbia, anche se sono passati 21 anni dai bombardamenti, le ferite non sono rimarginate, le morti da vari tipi di carcinoma e leucemie sono in continuo aumento, grazie alle bombe NATO. Perciò siamo rimasti a dir poco sconcertati dalla notizia della candidatura della NATO al Premio Nobel per la pace.
Questa apocalisse ci dovrà insegnare qualcosa; ci sarà tanto da discutere nei prossimi mesi, quando l’emergenza sarà passata.
Nel frattempo mi resta da sperare che la sinistra potrà nel modo più efficace partecipare alla ricostruzione della civiltà europea.
Rajka Veljovic
=== 2 ===
(Video) Il Presidente serbo sull'emergenza Coronavirus: "La solidarietà europea non esiste. Solo la Cina può aiutarci"
Preso alla sprovvista dal divieto dell'UE sulle esportazioni mediche, la Serbia ha trovato aiuto nella Cina per affrontare la diffusione del Covid-19, ha dichiarato il presidente serbo, aggiungendo che è diventato chiaro che la solidarietà europea è un mito
16/03/2020 – La Serbia è l'ultimo paese a imporre severe restrizioni ai viaggi e alle riunioni pubbliche in risposta all'epidemia globale. Nel dichiarare l'emergenza nazionale il presidente Aleksandar Vucic ha elargito dure critiche all'Unione Europea.
16/03/2020 – La Serbia è l'ultimo paese a imporre severe restrizioni ai viaggi e alle riunioni pubbliche in risposta all'epidemia globale. Nel dichiarare l'emergenza nazionale il presidente Aleksandar Vucic ha elargito dure critiche all'Unione Europea.
La crisi ha dimostrato che la solidarietà europea esiste solo "sulla carta", ha affermato Vucic, citando il divieto di esportazione di attrezzature e forniture mediche imposto dai membri dell'UE ai paesi extra UE in risposta allo scoppio della pandemia.
"Solo la Cina può aiutarci in questa situazione" , ha aggiunto il leader serbo, affermando di aver recentemente scritto una lettera al cinese Xi Jinping "chiedendogli aiuto e chiamandolo fratello".
La Serbia ha ricevuto cinque milioni di mascherine dalla Cina che non poteva ottenere in Europa e un'offerta per inviare medici per aiutare a combattere la malattia, ha aggiunto il presidente. Il paese ha dovuto acquistare respiratori in un "mercato semi grigio".
A partire da oggi, la Serbia ha chiuso tutte le strutture per l'insegnamento, ha mobilitato le forze armate a guardia di siti sensibili come gli ospedali e ha chiuso i confini a tutti tranne che ai cittadini. I serbi dovranno rimanere in quarantena dopo essere tornati o affrontare una pena detentiva fino a tre anni.
"Dico agli stranieri: non venire in Serbia, fatta eccezione per i cinesi chiamati a venire, i loro dottori, le persone che ci aiutano", ha precisato Vucic.
Finora ci sono 55 casi confermati di coronavirus in Serbia, che ha una popolazione di sette milioni di abitanti. Due dei pazienti sono in gravi condizioni. Il virus ha anche raggiunto altre nazioni dei Balcani ad eccezione del Montenegro.
La Serbia ha ricevuto cinque milioni di mascherine dalla Cina che non poteva ottenere in Europa e un'offerta per inviare medici per aiutare a combattere la malattia, ha aggiunto il presidente. Il paese ha dovuto acquistare respiratori in un "mercato semi grigio".
A partire da oggi, la Serbia ha chiuso tutte le strutture per l'insegnamento, ha mobilitato le forze armate a guardia di siti sensibili come gli ospedali e ha chiuso i confini a tutti tranne che ai cittadini. I serbi dovranno rimanere in quarantena dopo essere tornati o affrontare una pena detentiva fino a tre anni.
"Dico agli stranieri: non venire in Serbia, fatta eccezione per i cinesi chiamati a venire, i loro dottori, le persone che ci aiutano", ha precisato Vucic.
Finora ci sono 55 casi confermati di coronavirus in Serbia, che ha una popolazione di sette milioni di abitanti. Due dei pazienti sono in gravi condizioni. Il virus ha anche raggiunto altre nazioni dei Balcani ad eccezione del Montenegro.
=== 3 ===
KONFERENCIJA ZA MEDIJE SOCIJALISTIČKE RADNIČKE PARTIJE: BAUK COVID-19
27. ožujka 2020.
U manje od pola godine od pojave novog, dinamičnog virusa COVID-19, kolokvijalno nazvanog korona virus, iskristalizirale su se dvije globalne činjenice.
Prvo – nepripremljenost zdravstvenih sistema, organiziranih na kapitalističkim profitnim principima, i drugo – superiornost zdravstvenih sistema iz zemalja u kojima je na vlasti komunistička partija, u ovom slučaju to su Kina i Kuba, u kojima je svrha medicine briga o zdravlju stanovništva, i Ruska Federacija, koja, doduše, nije socijalistička, ali je zadržala oblik državnog upravljanja zdravstvom, uključujući kulturu socijalističkog naslijeđa. Zahvaljujući praksi socijalističkog naslijeđa je i obim pandemije na prostorima post-jugoslavenskih fragmenata malo slabijeg intenziteta.
Sve tri spomenute države duboko su stigmatizirane od strane imperijalnih centara moći. Kuba se nalazi već 58 godina pod embargom kojeg im je nametnuo SAD. Kina i Rusija su također pod američkim sankcijama, a oko ruskih granica grupira se NATO vojska, među kojima su i hrvatski vojnici.
U takvim uvjetima stigmatizacije, odbacivanja, optužbi za demokratski deficit pa i za podupiranje globalnog terorizma, te su tri države jedine uputile masovnu medicinsku pomoć i asistenciju na najugroženije područje pandemije u EU, a to je u ovom trenutku Italija. Uz napomenu da je Kina uspjela u kratkom vremenskom rasponu ukrotiti pandemiju kod sebe, zahvaljujući vlastitoj zdravstvenoj infrastrukturi i disciplini, dok su kubanski medicinski timovi prisutni na nekoliko žarišta.
Većina ostalih zemalja kapitalističkog EU tabora zapetljane su u vlastitu paučinu, introvertirane, sebične, bez naznaka evropske pripadnosti. Amerika svojoj poslušnici EU ne šalje potrebnu medicinsku pomoć. To čine, kako smo naveli, Kuba, Kina i Ruska Federacija. Amerika šalje dodatnih nekoliko desetaka hiljada svojih vojnika da bi se sa svojim evropskim podanicama, u koje spada i Hrvatska, na ruskoj granici igrali „kauboja i indijanaca“.
Kapitalistički protunarodni model ponašanja koristi nastalu situaciju za zadovoljavanje vlastite pohlepe, promptno podižući cijene medikamenata, zaštitne opreme, dezinficijenasa, osnovnih životnih namirnica. Istovremeno je krenulo otpuštanje radnika na čijem su radu kapitalisti godinama uvećavali svoje bogatstvo.
Zaključujemo da je osjećaj solidarnosti, zajedništva i usmjerenosti jednih na druge, prirodan odgovor na senzaciju tjeskobe, straha, nesigurnosti i neizvjesnosti, koja se oslobađa kod ljudi u trenutku ugroženosti, neophodan i dominantan za rješavanje velikih kriza, ali i za zadovoljavanje potreba čovječanstva, a to je jedna od osnova socijalističke misli i prakse, što dokazuje da socijalizam nije stvar prošlosti, nego rješenje opstanka.
član Predsjedništva SRP-a
Vladimir Kapuralin
=== 4 ===
ZAJEDNIČKO SAOPŠTENJE 73 KOMUNISTIČKE I RADNIČKE PARTIJE SVETA POVODOM PANDEMIJE KORONAVIRUSA
Komunističke i radničke partije sveta zahtevaju hitne mere zaštite zdravlja i prava naroda!
Nova komunistička partija Jugoslavije (NKPJ) našla se među 73 partije koje su potpisale zajedničku izjavu o globalnoj situaciji koju je stvorila pandemija novog koronavirusa.
Komunističke i radničke partije zahtevaju ovom deklaracijom da se odmah poduzmu sve potrebne mere za rešavanje epidemije, uz podršku i jačanje sistema javnog zdravlja. Deklaracijom se takođe naglašava da ova situacija pokazuje nehumanu prirodu kapitalizma, kao i prednosti socijalističkog društva i neophodnost za njegovo uspostavljanje tamo gde hara kapitalizam.
Kompletan tekst zajedničke izjave, kao i listu potpisnika možete naći u nastavku teksta.
Komunističke i radničke partije sveta
UVESTI HITNE MERE ZA ZAŠTITU ZDRAVLJA I PRAVA NARODA
Nova komunistička partija Jugoslavije (NKPJ) našla se među 73 partije koje su potpisale zajedničku izjavu o globalnoj situaciji koju je stvorila pandemija novog koronavirusa.
Komunističke i radničke partije zahtevaju ovom deklaracijom da se odmah poduzmu sve potrebne mere za rešavanje epidemije, uz podršku i jačanje sistema javnog zdravlja. Deklaracijom se takođe naglašava da ova situacija pokazuje nehumanu prirodu kapitalizma, kao i prednosti socijalističkog društva i neophodnost za njegovo uspostavljanje tamo gde hara kapitalizam.
Kompletan tekst zajedničke izjave, kao i listu potpisnika možete naći u nastavku teksta.
Komunističke i radničke partije sveta
UVESTI HITNE MERE ZA ZAŠTITU ZDRAVLJA I PRAVA NARODA
Komunističke i radničke partije odgovorno se postavljaju pred našim narodima. Mi smo tu! Mi smo prisutni na čelu borbe da se odmah preduzmu sve neophodne mere za zaštitu zdravlja i očuvanje prava radničke klase i najširih narodnih slojeva svuda!
Iskreno zahvaljujemo lekarima, medicinskim sestrama, bolnicama i zdravstvenim ustanovama koje se bore protiv ove bitke suočene sa velikim poteškoćama.
Izražavamo solidarnost sa onima koji su pogođeni pandemijom CoVID-19 i želimo im brzi oporavak od ove bolesti.
Pozdravljamo zemlje koje razvijaju solidarne akcije sa najugroženijim zemljama, poput slanja zaštitnih materijala i zdravstvenih radnika, zemalje kao što su Kina, Kuba i Rusija, njihove akcije su u oštrom kontrastu sa nepostojanjem sličnih inicijativa od strane Evropske unije.
Pandemija CoVID-19 tragično dokazuje ogroman nedostatak zdravstvenih sistema u svim kapitalističkim zemljama koji su bili poznati i pre izbijanja pandemije koronavirusa. Do ovih nestašica nije došlo slučajno, oni su rezultat antinarodne politike koju su vlade vodile u službi krupnog kapitala za komercijalizaciju i privatizaciju zdravstva, kako bi podržale profitabilnost monopolskih grupa. Ova politika potkopava velike naučne i tehnološke mogućnosti koje su danas dostupne za ispunjavanje svih potreba ljudi u prevenciji i zdravstvenoj zaštiti.
Današnje iskustvo otkriva antidruštvenu i parazitsku prirodu kapitalizma i ističe superiornost i pravovremenost socijalizma i centralnog naučnog planiranja zasnovanog na društvenim potrebama, koji mogu obezbediti primarnu zdravstvenu zaštitu i prevenciju, bolnice, medicinsko osoblje, lekove, laboratorije, lekarske preglede i sve ostalo što je potrebno da bi se zadovoljile stalne, kao i sve hitne zdravstvene potrebe ljudi.
Prethodno usporavanje svetske ekonomije sada se dodatno pojačava širenjem koronavirusa i povećanjem rizika od nove krize u narednom periodu. Uprkos propagandi o „jedinstvu“, vlade u službi krupnog kapitala usmeravaju svoje finansijske mere na podršku monopolskim grupama i opet će pokušati da teret krize prebace na radnike i druge društvene slojeve. Radnici i narodi ne mogu i ne smeju ponovo da plate!
“Individualna odgovornost” ne može se koristiti kao izgovor za pokrivanje odgovornosti države i vlade. Danas preduzimanje neophodnih mera takođe zahteva borbu naroda protiv politike podrške monopolskim grupama, koja žrtvuje zadovoljenje potreba i zdravlja naroda na oltaru kapitalističke profitabilnosti.
Komunističke i radničke partije zahtevaju da se odmah preduzmu sve potrebne mere za rešavanje problema epidemije, uključujući sledeće:
– Momentalno jačanje sistema javnog zdravstva državnim finansiranjem, zapošljavanje medicinskog i sestara sa punim radnim vremenom sa punim radnim pravima. Zadovoljenje svih potreba jedinica intenzivne nege i infrastrukture potrebne za potpuno funkcionisanje javnih zdravstvenih i istraživačkih službi.
– Neposredno pružanje svih potrebnih sredstava zaštite (maske, rukavice, antiseptici, itd.) od strane države ljudima besplatno i borba protiv profitiranja u ovoj situaciji. Obezbediti sve mere zaštite svim zdravstvenim radnicima koje ovu bitku u bolnicama vode žrtvujući i sebe.
– Zaštita prihoda i prava radnika i najširih društvenih slojeva. Da se stavi kočnica na neodgovornost kapitala koji pod izgovorom epidemije CoVID-19 počinje s masovnim otpuštanjima i pokušava dodatno otežati prava na zarade, radno vreme, odsustvo sa posla i druga radna prava. Zahtevamo hitne akcija zaštite radnika na radnom mestu.
– Ne uskraćenjima demokratskih prava naroda pod izgovorom koronavirusa.
– Prestanite sa svim sankcijama i merama ekonomskih pritisaka, koje su u ovoj situaciji još nepravednije i još kriminalnije i čine život naroda u zemljama u koje se sprovode još težim. Preduzeti sve neophodne mere zaštite zdravlja i života naroda.
– Mi kažemo ne imperijalističkim intervencijama i vojnim vežbama, poput onih koje sprovodi NATO, i zahtevamo da se javni resursi preusmere da bi se pomogle potrebe naroda, poput finansiranja sistema javnog zdravlja i sistema socijalne sigurnosti.
Iskreno zahvaljujemo lekarima, medicinskim sestrama, bolnicama i zdravstvenim ustanovama koje se bore protiv ove bitke suočene sa velikim poteškoćama.
Izražavamo solidarnost sa onima koji su pogođeni pandemijom CoVID-19 i želimo im brzi oporavak od ove bolesti.
Pozdravljamo zemlje koje razvijaju solidarne akcije sa najugroženijim zemljama, poput slanja zaštitnih materijala i zdravstvenih radnika, zemalje kao što su Kina, Kuba i Rusija, njihove akcije su u oštrom kontrastu sa nepostojanjem sličnih inicijativa od strane Evropske unije.
Pandemija CoVID-19 tragično dokazuje ogroman nedostatak zdravstvenih sistema u svim kapitalističkim zemljama koji su bili poznati i pre izbijanja pandemije koronavirusa. Do ovih nestašica nije došlo slučajno, oni su rezultat antinarodne politike koju su vlade vodile u službi krupnog kapitala za komercijalizaciju i privatizaciju zdravstva, kako bi podržale profitabilnost monopolskih grupa. Ova politika potkopava velike naučne i tehnološke mogućnosti koje su danas dostupne za ispunjavanje svih potreba ljudi u prevenciji i zdravstvenoj zaštiti.
Današnje iskustvo otkriva antidruštvenu i parazitsku prirodu kapitalizma i ističe superiornost i pravovremenost socijalizma i centralnog naučnog planiranja zasnovanog na društvenim potrebama, koji mogu obezbediti primarnu zdravstvenu zaštitu i prevenciju, bolnice, medicinsko osoblje, lekove, laboratorije, lekarske preglede i sve ostalo što je potrebno da bi se zadovoljile stalne, kao i sve hitne zdravstvene potrebe ljudi.
Prethodno usporavanje svetske ekonomije sada se dodatno pojačava širenjem koronavirusa i povećanjem rizika od nove krize u narednom periodu. Uprkos propagandi o „jedinstvu“, vlade u službi krupnog kapitala usmeravaju svoje finansijske mere na podršku monopolskim grupama i opet će pokušati da teret krize prebace na radnike i druge društvene slojeve. Radnici i narodi ne mogu i ne smeju ponovo da plate!
“Individualna odgovornost” ne može se koristiti kao izgovor za pokrivanje odgovornosti države i vlade. Danas preduzimanje neophodnih mera takođe zahteva borbu naroda protiv politike podrške monopolskim grupama, koja žrtvuje zadovoljenje potreba i zdravlja naroda na oltaru kapitalističke profitabilnosti.
Komunističke i radničke partije zahtevaju da se odmah preduzmu sve potrebne mere za rešavanje problema epidemije, uključujući sledeće:
– Momentalno jačanje sistema javnog zdravstva državnim finansiranjem, zapošljavanje medicinskog i sestara sa punim radnim vremenom sa punim radnim pravima. Zadovoljenje svih potreba jedinica intenzivne nege i infrastrukture potrebne za potpuno funkcionisanje javnih zdravstvenih i istraživačkih službi.
– Neposredno pružanje svih potrebnih sredstava zaštite (maske, rukavice, antiseptici, itd.) od strane države ljudima besplatno i borba protiv profitiranja u ovoj situaciji. Obezbediti sve mere zaštite svim zdravstvenim radnicima koje ovu bitku u bolnicama vode žrtvujući i sebe.
– Zaštita prihoda i prava radnika i najširih društvenih slojeva. Da se stavi kočnica na neodgovornost kapitala koji pod izgovorom epidemije CoVID-19 počinje s masovnim otpuštanjima i pokušava dodatno otežati prava na zarade, radno vreme, odsustvo sa posla i druga radna prava. Zahtevamo hitne akcija zaštite radnika na radnom mestu.
– Ne uskraćenjima demokratskih prava naroda pod izgovorom koronavirusa.
– Prestanite sa svim sankcijama i merama ekonomskih pritisaka, koje su u ovoj situaciji još nepravednije i još kriminalnije i čine život naroda u zemljama u koje se sprovode još težim. Preduzeti sve neophodne mere zaštite zdravlja i života naroda.
– Mi kažemo ne imperijalističkim intervencijama i vojnim vežbama, poput onih koje sprovodi NATO, i zahtevamo da se javni resursi preusmere da bi se pomogle potrebe naroda, poput finansiranja sistema javnog zdravlja i sistema socijalne sigurnosti.
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