Con dolore veniamo a conoscenza della scomparsa di Avio Clementi, indimenticabile combattente internazionalista e grande divulgatore delle gesta dei partigiani italiani all'estero
Nato a Roma il 30 aprile 1921, nel febbraio del 1941 fu chiamato alle armi. L'armistizio lo sorprese in Dalmazia dove era sottotenente di complemento nel 25° Reggimento Fanteria della Divisione "Bergamo". Catturato dai paracadutisti tedeschi con l'intero reparto, per sfuggire all'internamento in Germania si dette alla fuga e subito, con Adriano Host e Aldo Parmeggiani, diede vita alla "Compagnia Italiana" (Italijanska Četa). A ottobre questa era già inserita nel Battaglione "Giacomo Matteotti" della terza Brigata Proletaria della Krajina (III Krajiška Brigada).
Al comando della terza compagnia del battaglione, quasi un anno dopo Clementi partecipò alla battaglia per la liberazione di Belgrado. Proseguì poi la lotta nella Divisione d'assalto Garibaldi "Italia", nata dalla fusione del "Matteotti" e del "Garibaldi", fino all'11 maggio 1945, quando anche Zagabria fu completamente liberata.
"Rientrato in Italia e decorato al valore, Clementi riprese la sua attività a Roma impegnandosi molto nelle iniziative dell'ANPI (è stato membro attivo del direttivo dell’ANPI Provinciale di Roma fino a pochi anni fa) con la sua grandissima umanità, passione e rigore morale accompagnati da un’invincibile ironia. Le sue battute valevano più di tanti discorsi. Era un piacere raro ascoltarlo raccontare." (dal sito dell'ANPI prov. Roma)
Sulla sua esperienza nella Resistenza ha scritto TOPO-MIŠKO proletario d'acciaio (Quaderni della Fiap, 1984) e POKRET. Il "Matteotti" in Bosnia 1943-1944 (ANPI Roma, 1989).
Ha scritto inoltre:
Spalato – Settembre 1943 – La tragedia della “Bergamo” (Quaderni della FIAP, n.53 Sulla Resistenza in Europa)
Il borghetto dell'inferno (ed. Liberetà – sulla vicenda resistenziale dei “fornaciai” di Valle Aurelia a Roma)
Avio ci ha lasciati sabato 5 agosto 2017. Adesso riposa nel piccolo cimitero di Santa Ninfa presso Fiumicino (Roma).