COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA JUGOSLAVIA ITALIJANSKA KOORDINACIJA ZA JUGOSLAVIJU |
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Simone
Cristicchi e la tessera A.N.P.I. Vedi anche: RECENSIONI E COMMENTI A "MAGAZZINO 18" (anche sul sito Diecifebbraio.info) STRATEGIA DELLA TENSIONE GIORNALISTICA SU "MAGAZZINO 18" IN ISTRIA (9-12/12/2013) CONFERENZA STAMPA DEL PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI -SRP- SU "MAGAZZINO 18" (6/12/2013) “MAGAZZINO 18″: CLAUDIA CERNIGOI REPLICA A CRISTICCHI E OLIVA SU RADIO TRE (nov. 2013) SIMONE CRISTICCHI "NON ACCETTA LEZIONI" LA NOSTRA PAGINA DEDICATA ALLE QUESTIONI DEL CONFINE ORIENTALE |
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Da: Appello Anpi <sam.letteranpi(a)gmail.com>
Di seguito il testo della nostra Lettera Aperta, già
anticipata dalla stampa nazionale. In allegato, in
formato PDF, lo
stesso testo e l’elenco
dei sottoscrittori [aggiornato al 21/1/2014].
Per contatti: sam.letteranpi(a)gmail.com
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Cari Voi tutti, Membri del Comitato Nazionale ANPI, Membri dei Comitati Provinciali, Regionali e Soci dell’Associazione Nazionale PARTIGIANI d’Italia, con i suoi 120.000 iscritti, in qualità di
iscritti all’ANPI e quali antifascisti, figli e
nipoti di antifascisti, democratici rispettosi della
memoria storica della Resistenza, manifestiamo la
nostra preoccupazione ed il nostro stupore
nell’apprendere che il Sig. Simone Cristicchi
(secondo quanto lui stesso sostiene) è membro
onorario dell’Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia. Il Sig. Simone Cristicchi, nell’ambito del
suo spettacolo teatrale “Magazzino 18”, che ha come
tema la TRASPOSIZIONE di alcuni vissuti drammatici
degli esuli d’Istria, di Fiume e Dalmazia,
supportato da una direzione artistica, manageriale e
da una regia di promozione istituzionale, sembra
alimentare a livello mediatico e diffusivo a mezzo
web una propaganda politica antipartigiana, che
ancor più gravemente si mostra priva di analisi
storica, riportando interpretazioni che riteniamo
falsino fatti e circostanze, con un esito di palese
natura strumentale. La strumentalizzazione delle
vicende umane a supporto di idee nazionaliste è resa
ancora più insopportabile per il coinvolgimento di
minori in scene di violenza, che ci appare presunta
ed esagerata. Il rifiuto di un confronto scientifico, manifestato da Cristicchi in diverse occasioni e nei diversi spazi di dialogo con il pubblico, molti dei quali gestiti dallo stesso in piena discrezionalità (facilmente reperibili e noti) e il suo apprezzamento verso personaggi quali Maria Pasquinelli* contrapposto ad una continua opera di criminalizzazione della lotta di liberazione del popolo jugoslavo dall’oppressore nazifascista in particolare, costituiscono un’offesa all’Associazione stessa, lo Statuto della quale, nel suo oggetto sociale (art. 2) e soprattutto nel profondo rispetto ed in virtù dell’art. 22 e dell’art. 23, recita: “Possono
essere ammessi come soci con diritto al voto,
qualora ne facciano domanda scritta: Per questo, auspichiamo che sia ritirata la tessera di socio ANPI al Sig. Simone Cristicchi, il cui operato e la cui espressione politica non sono riconoscibili in alcun modo nell’essenza dei valori e della cultura della Resistenza partigiana, di ieri e di oggi. Fraterni saluti Rassegna Stampa: Da: Vito Francesco Polcaro Cari amici, ho ricevuto la vostra lettera relativa al “caso Cristicchi”. Pur se non è costume dell’ANPI dare seguito a “lettere aperte” ed “appelli” che tendano ad influenzarne la linea politica, dato che L’ANPI è una struttura organizzata, con le proprie regole democratiche di formazione delle decisioni e le proprie strutture che sono perfettamente in grado di farle rispettare, rispetto al caso in questione mi preme informarvi che: 1) Il Sig. Cristicchi NON risulta iscritto all’ANPI nella Provincia di Roma 2) La “tessera onoraria” non è mai stata prevista dallo Statuto dell’ANPI. In passato, questa forma è stata in alcune occasioni utilizzata come riconoscimento per una qualche iniziativa che ha dato un contributo alla memoria della Resistenza e della Guerra di Liberazione, ma doveva essere intesa solo come una sorta di premio relativo all’iniziativa in questione e non come una prova di effettiva appartenenza all’Associazione, se ad essa non avesse poi fatto seguito una regolare richiesta di una tessera ordinaria, approvata dal Comitato Provinciale competente per territorio. In ogni caso, il Regolamento Nazionale entrato in vigore nel 2012 non prevede tali riconoscimenti e quindi le “tessere onorarie” concesse in precedenza non esistono più. Non esistendo, non possono neppure essere ritirate. 3) L’UNICA POSIZIONE UFFICIALE DELL’ANPI riguardo al caso in questione è quella espressa dal Presidente Nazionale dell’ANPI, Prof. Carlo Smuraglia, nell’intervista rilasciata al “Tempo” in data 8 gennaio 2014. Cordiali saluti Vito Francesco Polcaro Presidente del Comitato Provinciale ANPI di Roma ... ED ECCO LA FAMOSA TESSERA AD
HONOREM DI CRISTICCHI:
(fonte: profilo Facebook di Simone Cristicchi) Questa tessera non è quella "ad honorem", che ha lo spazio solo per il nome e cognome e, a fronte, quello per la motivazione, che può essere solo per particolari benemerenze verso la Resistenza o perché si è familiari di Caduto. Questa è una tessera “ordinaria”, quella che prima era di Socio sostenitore, con tanto di bollini, mentre quella ad honorem è gratuita. Non c’è la firma del Presidente dell’organismo competente per il tesseramento, cioè del Comitato provinciale, né è indicata la Sezione. La tessera Anpi, altresì, va rinnovata ogni anno, e questa porta la firma del Presidente Raimondo Ricci, recentemente scomparso, non più Presidente dal 2011. Cristicchi quindi deve considerarsi, a tutti gli effetti, decaduto come iscritto all’Associazione. |
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Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia - onlus
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