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E’ ormai
evidente come la secessione del Kosovo dalla Serbia rischi di innescare
un nuovo conflitto nei Balcani, estendibile a breve ai già delicati
equilibri in Bosnia e Macedonia. Questo pericolo è segnalato da un
rapporto dell'intelligence NATO del 13 dicembre scorso e deve essere
assolutamente evitato. Sarebbe oltremodo contraddittorio concedere al
Kosovo ciò che si nega alla Repubblica Serba di Bosnia, alimentando
così quel legittimo sospetto che vede le diplomazie dei maggiori stati
adottare la politica dei “due pesi e delle due misure”. Vogliamo
augurarci che il governo italiano abbia tratto lezione dagli
avvenimenti passati e non si appresti a sostenere scelte unilaterali
che alimenterebbero nuovi conflitti.
E’ altrettanto evidente come la partecipazione italiana ad una nuova
missione militare europea in Kosovo, senza il mandato delle Nazioni
Unite, si configurerebbe come una legittimazione delle forze
secessioniste in Kosovo e un atto ostile nei confronti della Serbia. Di
questo non ha alcun bisogno la politica estera italiana né quella
europea.
Il fallimento del negoziato in sede di Nazioni Unite conferma che la
strada della secessione unilaterale del Kosovo, sostenuta apertamente
dagli Stati Uniti e da alcuni stati dell’Unione Europea, getterebbe
nuovamente il peso del conflitto sulla spalle dell’Europa, rendendo
drammatiche le responsabilità negative dell’Italia nel nuovo scenario
balcanico.
L’Italia ha grandi responsabilità sulla stabilità dei Balcani e sulla
questione del Kosovo in particolare. Parte di queste responsabilità
sono effetto della decisione presa otto anni fa di partecipare ai
bombardamenti della NATO contro un paese europeo – la Serbia – e di
condividere la creazione di un protettorato militare internazionale in
Kosovo. Ma le responsabilità di oggi rischiano di essere più gravi di
quelle nella guerra scatenata nel 1999.
Esortiamo pertanto il governo italiano a sottrarsi da qualsiasi
sostegno, legittimazione e riconoscimento di iniziative unilaterali di
secessione nella regione. Di conseguenza a non inviare nuovi
contingenti in Kosovo. Nessuna soluzione di pace e duratura è possibile
se non è rispettosa dei diritti e della storia di tutti i soggetti
esistenti nei Balcani.
Le senatrici e i senatori della Repubblica che firmano quest’appello si
batteranno nelle sedi dovute e necessarie – Commissione Affari Esteri e
Difesa al Senato, Aula Parlamentare e a livello pubblico e sociale – al
fine di evitare un’altra svolta tragica nei Balcani.
Appello sottoscritto da
trentasei Senatori dell'Unione
Fonte: L'ERNESTO
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Sasvim je ocigledno da bi otcepljenje
Kosova od Srbije moglo da izazove novi konflikt na Balkanu koji bi se
ubrzo prosirio na vec nestabilnu Bosnu i Makedoniju. Ovu opasnost je
nagovestio izvestaj tajne NATO sluzbe 13. decembra pa je stoga
apsolutno treba izbeci. Bilo bi sasvim kontradiktorno dopustiti Kosovu
ono sto se ne dopusta Republici Srpskoj u Bosni, pothranjujuci na
taj nacin opravdanu sumnju da diplomatije najmocnijih drzava primenjuju
politiku dvostrukog standarda. Nadamo se da je italijanska vlada
izvukla pouku iz prethodnih dogadjaja i da nece podrzati jednostrana
opredeljenja koja bi pospesila nove konflikte.
I takodje je
ocigledno da bi ucesce Italijana u novoj vojnoj evropskoj misiji na
Kosovu, bez odluke Ujedinjenih nacija, predstavljalo ozakonjenje
secesionistickih snaga na Kosovu i poprimilo neprijateljski aspekt u
odnosu na Srbiju. Tako nesto uopste nije potrebno italijanskoj spoljnoj
politici a ni evropskoj.
Neuspeh pregovora u
sedistu Ujedinjenih nacija potvrdjuje da bi jednostrano otcepljenje
Kosova, koje otvoreno podrzavaju SAD i pojedine drzave Evropske unije,
ponovo bacilo teret konflikta na pleca Evrope, cineci tako
dramaticnom odgovornost Italije u novom negativnom balkanskom
scenariju
Italija ima veliku
odgovornost u odnosu na stabilnost Balkana a posebno kada je rec o
Kosovu. Deo te odgovornosti je i posledica odluke donete pre osam
godina o ucestvovanju u NATO bombardovanju evropske drzave - Srbije - i
o saglasnosti za stvaranje internacionalnog vojnog protektorata na
Kosovu. No ova danasnja odgovornost mogla bi biti jos veca od one koja
je 1999 izazvala rat.
Savetujemo stoga
italijansku vladu da se uzdrzi od bilo koje podrske, ozakonjenja i
priznavanja jednostranih inicijativa o otcepljenju u tom regionu. A
shodno tome i da ne salje nove kontingente na Kosovo. Nikakav mir nije
moguc ukoliko se ne postuju prava i istorija svih naroda koji zive na
Balkanu.
Senatorke i
senatori Republike Italije koji potpisuju ovaj apel borice se kod svih
nadleznih instanci - Komisijie za inostrane poslove, za odbranu u
senatu, u parlamentu kao i na javnim i drustvenim skupovima - kako bi
se izbegla nova tragedija na Balkanu.
Slede potpisi
prevod: Italijanska
Koordinacija za Jugoslaviju
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Sen. Francesco Martone
capogruppo Prc-Se Comm.ne Affari Esteri Senato
Sen. Giorgio Mele
capogruppo SD Comm.ne Affari Esteri Senato
Sen. Armando Cossutta
capogruppo PdCI-Verdi Comm.ne Affari Esteri Senato
Sen. Fosco Giannini
capogruppo Prc-Se Comm.ne Difesa Senato
Senatrice Silvana Pisa
capogrupp SD Comm.ne Difesa Senato
Senatrice Manuela Palermi
capogruppo PdCI-Verdi Commissione Difesa Senato
Sen. Josè Luiz Del Roio
Prc – Se
Senatrice Lidia Menapace
Prc-Se
Sen.Giovanni Russo Spena
Prc- Se
Sen.Cesare Salvi
SD
Senatrice Franca Rame
Gruppo Misto
Sen.Franco Turigliatto
Gruppo Misto-Sinistra Critica
Sen.Piero Di Siena
SD
Sen.Claudio Grassi
Prc-Se
Sen.Paolo Brutti
SD
Senatrice A.Maria Palermo
Prc-Se
Senatrice Olimpia Vano
Prc-Se
Senatrice M.Celeste Nardini
Prc-Se
Senatrice Haidi Gaggio Giuliani
Prc-Se
Senatrice Tiziana Valpiana
Prc-Se
Sen. Nuccio Jovene
SD
Sen. Giovanni Gonfalonieri
Prc-Se
Senatrice Anna Donati
PdCI-Verdi
Sen. Salvatore Allocco
Prc-Se
Sen.Fernando Rossi
Gruppo Misto
Sen.Giuseppe Di Lello
Prc-Se
Senatrice Silvana Amati
Partito Democratico -L’Ulivo
Sen.Raffaele Tecce
Prc- Se
Sen.Stefano Zuccherini
Prc-Se
Sen.Gianpaolo Silvestri
PdCI-Verdi
Senatrice Maria Pellegatta
PdCI – Verdi
Sen. Dino Tibaldi
PdCI-Verdi
Sen.Mauro Bulgarelli
PdCI-Verdi
Sen.Natale Ripamonti
PdCI-Verdi
Sen.Tommaso Sodano
Prc-Se
Senatrice Loredana De Petris
PdCI-Verdi
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