Informazione

Ascoltando recentissime dichiarazioni di Emir Kusturica, impegnato a
pubblicizzare il suo ultimo film, sulla situazione nel suo paese,
abbiamo
pensato necessario riproporre questa intervista a Mirjana Jakelic,
comunista croata esule a Belgrado, ricca di riflessioni e note critiche
sul contraddittorio "jugoslavismo" di Emir Kusturica.
Segue una nostra nota di commento.
(Coordinamento Romano per la Jugoslavia)


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I SOTTERRANEI DELLA VERITA'

Intervista a Mirjana Jakelic, comunista croata rifugiata politica
a Belgrado, sul film "Underground" di Emir Kusturica

NOTA DEL TRADUTTORE

Dopo aver rivisto il film di Kusturica "Underground", e letto le varie
recensioni approntate dai critici dei diversi giornali, ho avuto la
certezza che la vera chiave di lettura di questo film sia un dichiarato
anti-jugoslavismo, oltre all'antisocialismo ed all'antititoismo. Mi
riferisco in particolare all'idea che per circa 50 anni, fino alla morte
del "Vecchio", il popolo jugoslavo sia vissuto "al buio".

Personalmente dissento con fermezza da queste posizioni del regista,
visto
che tra l'altro ho avuto modo di vivere la realta' jugoslava, nel corso
della quale quelli della mia generazione e delle generazioni precedenti
si
sono adoperati per la ricostruzione del paese nell'unita' e nella
fratellanza. Una meravigliosa comunita' civile, un tempo agli occhi del
mondo intero esempio di dialogo fra le culture degli Slavi del sud, fra
nazioni e nazionalita'... Io stesso, orfano di padre e figlio di una
semplice operaia, pur senza essere tesserato del partito, ho potuto
studiare alla Universita' di Zagabria senza alcun condizionamento
ideologico, bensi' nella piena consapevolezza di poter distinguere "la
luna dal sole". Abbiamo vissuto il clima di un paese aperto al mondo,
dove
lo stesso Kusturica ha potuto vivere spensieratamente la sua vita di
giovane anticonformista suonatore in un complesso rock, i cui
comportamenti non erano certo dissimili da quelli dei suoi coetanei del
"libero" e "democratico" Occidente. (Ivan Pavicevac)

INTERVISTA A MIRJANA JAKELIC

D: Qual e' il significato, il messaggio che si puo' trarre da questo
film,
per un militante comunista?

R: Sono andata a vedere il film con due aspettative. Precedentemente
avevo
visto un bel film, "Prima della pioggia", di Manchevski, candidato anche
al premio Oskar (questa e' stata una mia premonizione!). Dopo aver visto
un bel film, umano, esteticamente valido, e, per non usare aggettivi
molto
piu' forti, in linguaggio cinematografico un film "ben girato", che
parla
d'amore per questa nostra terra, mi aspettavo qualcosa d'altro dunque da
questo film di Kusturica. Per di piu', prima di aver visto questo film
sapevo che Emir Kusturica si era esplicitamente definito "jugoslavo", ed
a favore di una Jugoslavia integra...

D: Ma Kusturica e' un antititoista...

R: Si, questo lo sapevo, ma avevo lo stesso simpatia per Kusturica,
tifavo
per ogni suo film. Ho visto tutti i suoi film precedenti, eccetto
"American Dream", anche se era in programmazione nei cinematografi a
Belgrado, ed aspettavo un certo miracolo da quest'ultimo. Devo dire che
a
meta' del film ho pianto di tristezza, se si puo' piangere anche di
gioia... Mi sono sentita umiliata, mi sono vergognata perche' uno che si
dice "jugoslavo", come Kusturica, ha inveito cosi' duramente contro la
propria patria. Non e' necessario essere titoista, nemmeno comunista, ma
la verita' si deve dire. Quando vedete il film, o mente l'opera, oppure
mente Kusturica. Vedete, lui la Jugoslavia (parlo della seconda parte
del
film, e della parte centrale) l'ha rappresentata come uno Stato nel
quale
la gente viveva "al buio", un sotterraneo, uno Stato controllato a
livello
individuale e collettivo, osservato costantemente dall'alto, soggetto ad
un controllo poliziesco, per quanto ho potuto capire... La musica di
sottofondo e' sempre la canzone tedesca "Lili Marlene", si sentono i
passi
dello stivale tedesco, dunque si rappresenta un popolo instupidito e
manipolato, un popolo che contemporaneamente produce armi... Ma lasciamo
tutto questo per un attimo. Ricordiamo che Kusturica ha mostrato
falsamente
la Guerra di Liberazione Popolare ed il movimento clandestino a Belgrado
ed in Jugoslavia! Dobbiamo "levare tanto di cappello" a quest'uomo
perche' ha avuto il coraggio di fare una cosa simile alla propria
patria.
E' raro. Io non conosco nessun regista, in Europa ne' altrove, che abbia
pugnalato alle spalle la propria terra come ha fatto Kusturica.

D: Come e' stato accolto a Belgrado?

R: Mah, all'inizio si e' fatta tanta pubblicita', poi non ho piu' letto
nessuna critica seria. Sicuramente per questa attesa che si era creata
in
anticipo, per un film che parla della Jugoslavia, non si e' potuto piu'
fare marcia indietro...

D: Un film che poi e' stato premiato a Cannes...

R: Si... pero' presto dovranno apparire cenni di critica, in particolare
per quello che riguarda il movimento popolare di Liberazione, e per
quella
parte che parla dei 50 anni di convivenza "nei sotterranei"... Voglio
proprio chiedere a Kusturica, al signor Kusturica, che non so in questo
momento dove si trovi (e non e' nemmeno importante), ma che spero un
giorno possa leggere o sentire cio' di cui stiamo ora parlando... Gli
vorrei fare questa domanda: di quale Jugoslavia lui nostalgicamente
parla,
se proprio lui, in base al suo film, in quel "sotterraneo" non ha mai
visto il sole, i cavalli, la realta', insomma il mondo? Ma in che mondo
si
e' istruito allora, in quale realta' ha potuto lavorare, diventare
quello
che e' diventato, cioe' uno dei principali nomi del cinema
contemporaneo?...
La parte finale del film e' la migliore, ma a quel punto non
m'interessava
piu'... Percio', devo ripeterlo: o mente Kusturica, o mente il film!

(Belgrado, fine agosto 1995. Intervista a cura di I.Pavicevac,
pubblicata su "Assalto al cielo" dell'11 gennaio 1996)

---

SPUTARE NEL PIATTO DOPO AVER MANGIATO

Quando usci' "Underground" fu per molti una rivelazione. Anche noi da
una
parte fummo risollevati, e ci divertimmo. Tra l'altro il bel film, che
contiene riferimenti espliciti alle responsabilita' storiche ed attuali
dell'Occidente rispetto ai drammi vissuti dalla Jugoslavia, nel
momento in cui usciva rappresentava comunque un salutare stravolgimento
di
prospettiva rispetto all'immagine falsa e standardizzata di quanto stava
succedendo, specialmente in Bosnia.

Tuttavia, lo "jugoslavismo" proclamato da Kusturica era e resta ben
strano. Una idea delle posizioni poliche piuttosto paradossali di
questo autore si puo' avere ad esempio leggendo una sua intervista
riprodotta alla URL http://marx2001.org/crj/INTELL/kusturica.html
In varie occasioni, oltreche' nello stesso film "Underground", Kusturica
ha voluto gettare il ridicolo sulla Guerra di Liberazione e sui
partigiani, dipingendo tanti episodi di eroismo come colossali montature
della propaganda "bolscevica". Dimostrazioni di incredibile, quasi
infantile ingratitudine nei confronti di chi ha costruito il paese
moderno
e civile nel quale Kusturica si e' formato ed affermato, oppure semplici
riflessi della montante cultura revisionista di destra (quella dei pope,
dei Kostunica e dei Djindjic, tanto per intenderci)?

Ovviamente, le idee di un autore non inficiano il valore della sua
opera.
Tuttavia se l'artista usa tutte le ribalte per ribadire opinioni
infamanti
sul paese nel quale ha vissuto, e per lanciare giudizi superficiali
anche
sulla attuale situazione in Serbia, allora ci indignamo. In quanto
incensata e ben pagata star dello spettacolo, Kusturica porta anche
grandi
responsabilita' per ogni dichiarazione rilasciata alla stampa interna ed
internazionale.
Non vorremmo che finisse per unirsi definitivamente alla purtroppo gia'
folta schiera di intellettuali opportunisti - di tutte le nazionalita' -
che nessun contributo hanno dato in questi anni per frenare la
distruzione del loro paese. Questi hanno preferito piuttosto aggregarsi
a qualcuna delle cordate nazionaliste e filooccidentali, magari
tardivamente, oppure arroccarsi nella propria posizione di osservatori
privilegiati, che possono gettare dall'alto in basso sguardi pieni di
sarcasmo, magari "in absentia", dalle comode poltrone di qualche
conferenza stampa a New York oppure a Parigi. Occasioni d'oro per
guadagnarsi tanto successo in un mondo che la Jugoslavia l'ha squartata
volentieri.

Coordinamento Romano per la Jugoslavia, 4 maggio 2001

---

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Cari compagni,
sono tornata l'altro ieri da Belgrado.
La cosa che mi ha colpito di pi� � che durante le feste di
Capodanno la
parola "speranza" era sulle labbra di tutti. Era la cosa che si sentiva
ovunque. Del tipo - qualcosa sta cambiando, spero che ora vada meglio.
Vi
giuro che stavolta, solo 4 mesi dopo, non ho sentito pi� nessuno
pronunciarla. Pare che la gente stia cominciando a capire che non ha
tanto
da sperare, che anzich� in meglio sta andando tutto in peggio e che
continuer� cos�. Cominceranno a svegliarsi, piano piano? A me � capitato
di
parlare con una vecchietta sull'autobus, il primo giorno. Non ha avuto
paura di dirmi (senza sapere con chi stava parlando, e per fortuna, ha
trovato me e non una dell'Otpor), indicando un grande poster della
propaganda anti-Milosevic (lui da giovane, col sigaro, sotto scritto:
"Chi
� colpevole?"): "Guardi com'� bello qui! E' la foto pi� bella!". Pure
lei
aveva votato Dos a ottobre, ma ora diceva che � pentita e delusa, che
"questi di adesso sono peggio di quelli di prima", che si stava bene 20
anni fa e che non se ne pu� pi��
Un altro esempio: quelli del Dos si stanno adeguando ai loro
modelli
occidentali senza badare alle differenze del proprio paese dagli altri.
Quindi stanno introducendo, in nome della democrazia e sviluppo civile,
un
sacco di tasse molto alte che tantissima gente non potr� pagare. E poi?
Per
esempio, una decina di giorni fa sono state votate tutte le tasse del
tipo
sulla successione, regali e simili. L� c'� tantissima gente che ha una
casa
ma non ha un soldo per vivere. E come qualche anno fa si vedevano
persone
in giacca e cravatta o con la pelliccia che frugavano nei cassoni della
spazzatura (perch� i vestiti ce li avevano, ma gli stipendi e pensioni
erano tali da non poter comprarsi da mangiare), si vedranno persone che
avranno dei problemi giudiziari semplicemente perch� vorranno restare a
vivere nelle case dei propri genitori.
Vedere le scene dal Parlamento alla televisione non so se fa pi�
ridere o
piangere. Quello italiano non � niente� I delegati si insultano uno
dietro
l'altro invece di parlare di cose per le quali sono l�. La gente ormai
abbandona le telenovelas sudamericane per seguire questa vergogna, si
diverte di pi�. La star del momento, anche se negativa, � Seselj. I suoi
insulti sono i pi� pesanti, le sue scenate le pi� pittoresche, ma certe
volte colpisce anche in modo giusto quelli del Dos. Visto che � pazzo
furioso, quasi nessuno lo prende sul serio nemmeno allora.
A Belgrado tutto sembra normale, anzi, � sempre pi� "bella". Si
aprono i
nuovi negozi, sempre pi� del tipo occidentale. Si fanno affari con
l'estero. Torneranno i vecchi partner e arriveranno i nuovi
investimenti.
Dovrebbe aprire la Banca Commerciale, sta tornando l'Ikea, stanno
aprendo
un negozio Nike solo per le donne. Certa gente spende, quelli che hanno
-
piace tanto farsi vedere. Il centro quasi splende. Basta spostarsi un
po'
per vedere che nei supermercati le persone di solito hanno solo un paio
di
cose nei cestini. Mi hanno guardata male e con invidia quando ho speso
20.000 lire tutte in una volta (pi� della met� era per l'olio d'oliva
italiano, invece di scegliere secondo il potere d'acquisto loro,
importano
le marche che costano di pi� e le fanno pagare ancora di pi� - � solo
per i
pochi "scelti", appunto). I generi alimentari "normali" ci sono (nei
paesini all'interno al mercato la roba costa un terzo), le uniche file
per
strada erano per avere dalle banche una piccola parte dei risparmi in
valuta che per anni non si potevano ritirare. I prezzi stanno salendo
ancora, per la corrente, il telefono (quindi le cose essenziali),
l'aumento
previsto per le medicine � del 82%. Si ricovera poco, per non dover dare
le
medicine dell'ospedale. Tanti devono portare ancora tutto da casa,
comprando a prezzi esorbitanti le cose indispensabili, perfino
l'anestesia
per farsi operare. Mi dicono che si muore molto (e anche gente giovane,
tumori, attacchi cardiaci) e che si ricovera solo alla fine, quindi, se
ti
capita, sai come stanno le cose. Intanto, Djindjic promette standard pi�
alto, appartamenti a buon prezzo, occupazione - � uscito qualche giorno
fa
con la barzelletta che la Serbia ha bisogno di 3 milioni di lavoratori
in
pi�, senza spiegare perch� la gente allora sta soffrendo senza lavoro
adesso. Si ripara dicendo che il capitale dei nuovi lavoratori deve
essere
il know-how. Perch� "tutti gli altri capitali li abbiamo gi� spesi"
(parole
sue)� Quindi, gli operai che sono senza lavoro non vanno bene, non sono
abbastanza qualificati e sono distribuiti male sul territorio. Bisogna
studiare l'inglese, saper usare l'Internet, dice lui� vi suona
familiare?
Non sono riuscita ad andare a trovare i compagni di Kragujevac.
Probabilmente siete abbastanza aggiornati sulla situazione alla Zastava,
sulla tentata chiusura della fabbrica di automobili. Gli operai si sono
ribellati. Li stanno evidentemente mettendo uno contro l'altro. Dopo un
paio di giorni di disordini (e il silenzio totale dei telegiornali per
le
prime 24 ore), il governo ha promesso degli aiuti (che non basteranno
mai).
Ma dalla fonte interna apprendo poi che hanno tentato di coprirsi con
una
specie di referendum senza senso, chiedendo gli operai se sono per 1)
l'accordo con il governo o 2) il fallimento. E' ovvio che, senza altre
alternative, quasi tutti hanno votato per il punto 1). Meno 19. Ma tanti
non hanno voluto votare, pi� di 1000, se non sbaglio. Non sar� facile
capire tutti i giochi e giochetti che succedono l� dentro.
Come vi avevo gi� accennato, la situazione, sia in Kosovo sia
nella valle
di Presevo e Bujanovac, � grave. Le intimidazioni, spari, mine, feriti
sono
all'ordine del giorno e qualche volta ci scappa anche qualche morto. La
cosa strana sono le notizie che arrivano dai paesi dove la polizia
jugoslava ha permesso ai profughi albanesi di tornare nelle proprie
case,
scambiandosi perfino le ricevute su varie cose, credo mobilia e simili.
Visto che dopo questa operazione ci sono stati casi di ritorno di alcuni
poliziotti e maltrattamenti a danno degli Albanesi, i giornali hanno
subito
cominciato a scrivere tantissimo di come questi poliziotti saranno
puniti.
Buon segno o qualcos'altro?
L'ultima storia incredibile dal Kosovo riguarda il ritrovamento
di 11
soldati jugoslavi rapiti il 13 giugno 1999 mentre cercavano di salvare
la
tecnica della VJ gi� ritirata. Non so quanto possano essere credibili le
fonti. Si parla anche di 1300 civili rapiti (quasi la met� sarebbe gi�
morta), 22 sono bambini. Alcuni sono stati portati in Albania. I
responsabili dei lager sono, fra gli altri, Besim e Ethem Cehu, fratelli
di
Agim, comandante dell'UCK. Gli 11 trovati, ma non salvati, vivrebbero in
una specie di lager, in catene, dormendo per terra o sulle assi di
legno,
con una scarpa sola (?), vestiti di stracci. Ogni giorno li portano a
lavorare bendati per costruire le case o fare altri lavori pesanti. Fino
al
15 novembre scorso erano nella base americana a Urosevac. La signora che
li
ha trovati � una Serba con conoscenze nelle forze internazionali e tra
gli
Albanesi importanti (nel traffico di droga soprattutto - il suo
biglietto
d'ingresso nel lager sarebbero stati 2 chili di eroina) ed � definita
"una
bella cinquantenne con la vita da film". Sostiene che KFOR e UNMIK
abbiano
gli elenchi cifrati di tutti i rapiti (compresa l'ubicazione di ognuno
di
loro), ma non facciano niente per liberarli, visto che hanno interessi
nel
traffico di armi.
Per quanto riguarda la prigionia di Milosevic, dopo le polemiche
se �
malato o no, e qualche gruppo (definito di solito "mucchio di vecchiacce
rimbambite e impazzite") che manifestava contro l'arresto, gli attivisti
dell'Otpor continuano la farsa annunciando per l'8 maggio una visita al
carcere "per portargli i regali". Gli stessi stanno facendo la campagna
per
la riabilitazione di tutti i cittadini "ingiustamente processati" dal
1945
ad oggi dal "regime comunista" e per il ritorno delle propriet�
confiscate
nelle mani dei vecchi proprietari.
Di KORAK vi ho gi� scritto. L'idea era buona, ma pare che gli interessi
dei singoli gruppi siano prevalgano e che si far� ben poco. Preferirei
darvi qualche dettaglio in pi� alla prossima riunione. Intanto,
tantissimi
saluti a tutti (a grazie a chi mi aveva scritto per il "buon viaggio"),
a
presto,
Ivana

(dalla lista interna di discussione della Assemblea Antimperialista)

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URL for petition is http://emperors-clothes.com/petition/petition.htm
To add your name(s) to this petition, please click here or write to
freeslobo@...

FREE PRESIDENT MILOSEVIC NOW! HANDS OFF YUGOSLAVIA!

We the undersigned demand that the Serbian authorities immediately
release
Slobodan Milosevic and all other Serbian patriots from jail.

The arrest of Mr. Milosevic is an attempt by NATO leaders to blame the
Serbian people for crimes against Yugoslavia committed by NATO.

We demand that Mr. Milosevic immediately be given proper medical
treatment,
in the hospital of his choice, with doctors of his choice, for a heart
condition that appeared only after he was jailed.

We demand that neither Slobodan Milosevic, nor any other Yugoslav, be
sent
to the Hague Tribunal.

We demand an end to the arbitrary kidnapping, arrest, harassment and
persecution of Yugoslav leaders and soldiers and ordinary people whose
crime
was to set an example to the world by resisting NATO aggression.

Free Slobodan Milosevic at once!

End persecution of Mr. Milosevic and all Yugoslav patriots and soldiers
at
once!

Jail the real war criminals: the NATO leaders who committed crimes
against
humanity and against Yugoslav sovereignty and who continue to commit
those
crimes today.

Petition is being circulated by the International Committee to
Defend Slobodan Milosevic, or ICDSM at icdsm@... To sign
petition, please click here or go to
http://emperors-clothes.com/petition/sign.htm

SIGNED BY

[188 signatures follow from all over the world]

This petition was written and is being circulated by the International
Committee to Defend Slobodan Milosevic (ICDSM) at icdsm@... .
Signing
indicates agreement with the content of the petition. One need not be an
ICDSM member to sign, nor does signing make one a member of the
Committee.
We urge any and every person and group to sign the petition, circulate
it,
print it, place it on Websites, etc. Please send names of new signers to
freeslobo@.... You may write your own support literature, or use
available material, which will be posted and updated at www.tenc.net

For more information see http://emperors-clothes.com/petition/sign.htm .

International Committee to Defend Slobodan Milosevic icdsm@...

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"OTPOR" E LA "N.E.D."

Otpor "fu creata attraverso larghe sovvenzioni di fondi
occidentali tra i giovani disoccupati jugoslavi, attratti dalle
immagini false e seducenti dell'America costantemente trasmesse
dai media 'indipendenti' finanziati dagli USA.
Nella edizione di 'News and Information' della primavera del 2001 -
una pubblicazione del National Endowment for Democracy
(NED), una agenzia ufficiale statunitense creata dal Congresso nel
1983 per assumere alcune delle funzioni della CIA, si ammette
che la NED ha finanziato Otpor dall'agosto del 1999. Vale a dire che
non appena gli USA smisero di bombardare la Jugoslavia, la
burocrazia di Washington impresse una accelerazione approntando
una struttura tipo "Quinta colonna" utile a compiere un
colpo di Stato. Presto sul sito Emperor's Clothes
[http://www.tenc.net] verranno pubblicati ampi stralci
dal bollettino della NED 'News and Information': e' molto
istruttivo..."

Otpor "was created by spreading
vast amounts of Western cash among jobless Yugoslav
youths who had fallen for the lure of the false and
seductive images of America, broadcast constantly by the
U.S.-financed 'independent' media.
In the Spring, 2001 issue of 'News and Information', a
publication of the National Endowment for Democracy
(NED), an official U.S. agency set up by Congress in 1983
to take over certain functions of the CIA, it is admitted
that the NED funded Otpor since August, 1999. That is, as
soon as the U.S. stopped bombing Yugoslavia, the
Washington bureaucracy went into high gear setting up the
Fifth Column infrastructure needed to pull off a coup
d'tat. Emperor's Clothes will soon publish extensive
excerpts from the NED 'News and Information' bulletin. It
is most educational..."

(Fonte: http://emperors-clothes.com/articles/jared/phillips.htm )

---

> http://www.antiwar.com/szamuely/sz-col.html

A LETTO CON LA N.E.D.

Decline of The West by George Szamuely
Antiwar.com May 5, 2001

In Bed With NED
The "National Evisceration of Democracy"?

Excerpts:

...The extent of the NED involvement in pre-Kostunica
Yugoslavia was revealed in the 1998 testimony of Paul
McCarthy before the Commission on Security and
Cooperation in Europe. McCarthy, a program officer at
the NED, boasted that, among the many recipients of
NED moolah were "the newspapers Nasa Borba, Vreme and
Danas, an independent TV station in eastern Serbia, TV
Negotin, the prominent news agency BETA, and the
important Belgrade station, Radio B-92." Naturally,
such media are always described in the NED literature
as "independent."

One of the organizations currently being bankrolled by
the NED is the Serbian "youth" organization Otpor.
According to the NED, it has been doing so since
August 1999. Recently, the NED and the International
Republican Institute (IRI), which is also funded by
the NED, jointly sponsored a forum for Otpor leaders.
According to NED literature, Otpors notorious "he is
finished" posters "helped to galvanize public opinion
against Slobodan Milosevic. Otpors enormous
get-out-the-vote campaign made a critical difference
in helping Vojislav Kostunica defeat Milosevic at the
ballot box Subsequently, Otpors activists played a
crucial role in the street demonstrations that
followed the elections and led to Milosevics ultimate
downfall on October 5."

NED goes on to say that Otpor will continue to do
"grassroots political work as a watchdog that will
exert pressure on the new government to quickly
implement democratic reforms they view as crucial to
Yugoslavias return to life as a normal country."
The NED does not specify what "grassroots" work
entails. However, it explains, "this extensive
grassroots network can work to fill the political
vacuum that was created when the Democratic Opposition
of Serbia defeated Milosevic, and was left with no
serious political rival. Without any loyal
opposition to pressure the new regime, Otpor intends
to keep important reform issues in front of the public
and Serbias new leaders to make sure that democratic
progress continues." Note the repeated emphasis on
"grassroots" activism along with the vague nature of
the organizations goals. "Reform," "democratic
progress," "normal country" the NED invariably uses
such vacuous trivia to disguise its true agenda. (...)

The British Helsinki Human Rights Group has a very
different take on Otpor. Its recent report about the
December parliamentary elections in Serbia, describes
how Otpors "Hes finished" campaign was "followed up
with a similar poster campaignconsisting of the
slogan Overi! or Be sure ie that he is finished
off. The Overi! slogans were printed in a rather
sinister way, in menacing black letters and sometimes
with Slobodan Milosevics face. It is a matter of
considerable concern that Overi is Mafia slang for
the three shots which contract killers pump into an
already dead body in order to be sure that the victim
has, indeed, been finished off. It hardly bodes well
for Serbian democracy that such vocabulary is
associated with the new era." Indeed. It is even more
disturbing that US taxpayers should underwrite such
blatant threats of violence.

The BHHRG report goes on: "Otpor also ran a poster
campaign with the equally sinister slogan, We are
watching you, an apparently direct reference to
George Orwells 1984. The motif of these posters is a
bulldozer, a reminder of the heroic vehicle that
headed the march on Belgrade from Cacak on October
5; it also, no doubt, emphasizes the DOS attitude
towards its opponents. The Socialists have alleged
that menacing leaflets of this nature have been sent
to the homes of Socialist Party activists. Finally,
Otpor has not hesitated to recruit underage persons
for its purposes, an action which is strictly
incompatible with the duty of political organizations
not to exploit the young." This then is what the NED
is pleased to call "grassroots political work." The
task the Us Government has assigned to Otpor is to act
as the local bully scaring people into not voting for
the socialists or the nationalists.

What remains interesting is why the US Government
continues to underwrite Otpor. The goals it outlines
are also the goals of the Djindjic regime. So why the
duplication of beneficiaries? Evidently, Washington
does not trust the new regime in Belgrade. Therefore,
an alternative regime has to be manufactured and kept
on the sidelines. Should Belgrade once again fall out
of favor in Washington, there will be new leaders to
champion. Doubtless, the NED is already grooming the
next "Djindjic." "Yugoslavia," warns the NED, "risks
the same fate as its neighbor Romania, which had an
important democratic election, but failed to
consolidate its democratic gains and soon slipped back
into a political culture of nationalism where
reformers became divided, were corrupted, and
eventually were defeated by former communists."...

---

> http://emperors-clothes.com/news/cialectures.htm

CORSI DI FORMAZIONE A SOFIA PER MILITANTI OTPOR -
ORGANIZZATI DALLA CIA

Is the Balkans the new Latin America?
Bulgarian paper says: 'CIA is tutoring Serbian group, Otpor'
>From the Bulgarian newspaper, "The Monitor"
Translated by Blagovesta Doncheva (Posted 9-8-00)

---

> http://www.ce-review.org/01/8/pozun8.html

REPORTAGE DALL'ULTIMO CONGRESSO DI OTPOR:
difficile transizione da finta organizzazione studentesca a vera
lobby di pressione per la trasformazione della societa' in senso
liberista

Planning for an Uncertain Future (Brian J Pozun)
Some think it should be a political party, some an NGO;
others think Otpor should disband.

---

I SITI INTERNET DI OTPOR

> http://195.8.231.173/index.php
Prva strana na srpskom
> http://www.otpor.net
Home page in English (not updated)

---

Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
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