Informazione
NOTA: i documenti citati in questo messaggio (in formato *.doc) si
possono reperire alla URL
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/965
Subject: Informazioni dal Coordinamento contro le armi
all'uranio
Date: Mon, 7 May 2001 00:00:36 +0200
From: "Pasti Foundation" <pasti@...>
Organization: Int. Nino Pasti Foundation
Cari amici, vari impedimenti ci hanno trattenuto dall'inviarvi ulteriori
informazioni dopo il 30 marzo, quando vi avevamo spedito l'esposto
presentato da Falco Accame alla Procura militare di Roma.
Inviamo ora nuovo materiale informativo, sottolineando la necessit�
di una campagna incisiva per impore al ministro della difesa di
ritirare le conclusioni tranquillizzanti fornite ai mass media tramite
la collaborazione del prof. Mandelli e il lavoro della Commissione
da lui presieduta, che dovrebbe essere rifatto da persone e con
modalit� diverse.
In particolare inviamo in allegato i seguenti testi:
1. Il punto della situazione nel "dopo Mandelli, promemoria di Falco
Accame (il punto.doc)
2. Hanno distorto le statistiche: accuse dall'universit� di Torino,
articolo di Falco Accame su "Liberazione" del 6 maggio
(mandelli.doc)
3. "Quelle bombe hanno ucciso mio marito", lettera aperta della
vedova Pizzamiglio al ministro Veronesi dopo le sue esternazioni
sull'inesistenza del pericolo uranio (Liberazione del 6/5)
(veronesi.doc)
4. ERRORI NELLA RELAZIONE MANDELLI, rapporto del prof.
Lucio Bertoli Barsotti (prof. associato di statistica - Universit� di
Torino). (barsotti.doc). Si tratta del rapporto a cui fa riferimento
l'articolo di Accame al n.2
Abbiamo parlato con alcuni degli avvocati che si erano dichiarati
disponibili a lavorare con il Coordinamento per sollecitarli a
prendere iniziative: 1) Riguardo la commissione Mandelli per il
rifiuto della partecipazione di altri esperti e per il carattere
truffaldino della relazione e ancora pi� del suo uso mediatico. 2)
Riguardo alle possibilit� di denuncia dei ministri della difesa per la
professata ignoranza circa l'uso della armi all'uranio e per la
mancata protezione dei militari almeno fino al novembre 2000
nonch� del governo collegialmente per la corresponsabilit� con la
guerra (e in particolare con la guerra all'uranio) contro la Jugoslavia.
Gli avvocati che abbiamo interpellato presenteranno al pi� presto
una loro relazione in proposito. Se ci sono altri giuristi disposti a
lavorare su queste cose li preghiamo di mettersi in contatto con noi.
Per met� giugno il Tribunale Clark sta organizzando un'assemblea
a Milano in cui saranno ripresi in esame al livello pi� alto possibile i
crimini commessi dalla NATO in Jugoslavia e in particolare sar�
affrontata la questione del Tribunale per la Jugoslavia istituito nel
'93. Questo Tribunale � viziato fin dall'origine da una evidente
assenza di base legale e si � caratterizzato nella pratica solo
come strumento partigiano asservito alla NATO per colpire i nemici
scelti dalla NATO senza nessuna imparzialit�. La cosa ha avuto la
pi� clamorosa conferma con il rifiuto reiterato di prendere in esame
i tanti crimini commessi dalla NATO. Tra questi c'� l'uso dell'uranio
in Bosnia e poi in Serbia. La questione delle armi all'uranio dovr�
essere perci� tra i temi pi� rilevanti dell'assemblea di Milano e
pensiamo che il Coordinamento contro le armi all'uranio dovrebbe
partecipare attivamente.
Per fare il punto della situazione e ripartire con la massima
energia, riteniamo necessario fare una riunione con la
partecipazione di tutte le associazioni che hanno contribuito
all'attivit� del Coordinamento, con i giuristi e con la Commissione
degli scienziati. La data potrebbe essere il 26 maggio a Roma.
Fateci sapere subito se per voi va bene perch� � importante avere
l'apporto di tutti.
Paolo Pioppi
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
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> http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra
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Subject: Informazioni dal Coordinamento contro le armi
all'uranio
Date: Mon, 7 May 2001 00:00:36 +0200
From: "Pasti Foundation" <pasti@...>
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informazioni dopo il 30 marzo, quando vi avevamo spedito l'esposto
presentato da Falco Accame alla Procura militare di Roma.
Inviamo ora nuovo materiale informativo, sottolineando la necessit�
di una campagna incisiva per impore al ministro della difesa di
ritirare le conclusioni tranquillizzanti fornite ai mass media tramite
la collaborazione del prof. Mandelli e il lavoro della Commissione
da lui presieduta, che dovrebbe essere rifatto da persone e con
modalit� diverse.
In particolare inviamo in allegato i seguenti testi:
1. Il punto della situazione nel "dopo Mandelli, promemoria di Falco
Accame (il punto.doc)
2. Hanno distorto le statistiche: accuse dall'universit� di Torino,
articolo di Falco Accame su "Liberazione" del 6 maggio
(mandelli.doc)
3. "Quelle bombe hanno ucciso mio marito", lettera aperta della
vedova Pizzamiglio al ministro Veronesi dopo le sue esternazioni
sull'inesistenza del pericolo uranio (Liberazione del 6/5)
(veronesi.doc)
4. ERRORI NELLA RELAZIONE MANDELLI, rapporto del prof.
Lucio Bertoli Barsotti (prof. associato di statistica - Universit� di
Torino). (barsotti.doc). Si tratta del rapporto a cui fa riferimento
l'articolo di Accame al n.2
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rifiuto della partecipazione di altri esperti e per il carattere
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professata ignoranza circa l'uso della armi all'uranio e per la
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nonch� del governo collegialmente per la corresponsabilit� con la
guerra (e in particolare con la guerra all'uranio) contro la Jugoslavia.
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a Milano in cui saranno ripresi in esame al livello pi� alto possibile i
crimini commessi dalla NATO in Jugoslavia e in particolare sar�
affrontata la questione del Tribunale per la Jugoslavia istituito nel
'93. Questo Tribunale � viziato fin dall'origine da una evidente
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scelti dalla NATO senza nessuna imparzialit�. La cosa ha avuto la
pi� clamorosa conferma con il rifiuto reiterato di prendere in esame
i tanti crimini commessi dalla NATO. Tra questi c'� l'uso dell'uranio
in Bosnia e poi in Serbia. La questione delle armi all'uranio dovr�
essere perci� tra i temi pi� rilevanti dell'assemblea di Milano e
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partecipare attivamente.
Per fare il punto della situazione e ripartire con la massima
energia, riteniamo necessario fare una riunione con la
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Data: 06/05/2001 13:43
Da: J.Elsasser@...
Dear friends and collegues,
below you find my new article, a serbian translation for DANAS (issue
5/6 may
2001). The extended - german - version is on my website
www.juergen-elsaesser.de.
I hope you enjoy the piece - and would be glad to hear your opinion
about it.
Best wishes,
yours
J.E.
�Danas�, Vikend subota-nedelja, 5-6. maj 2001
Jirgen Elzeser
Nemacka vrsi pritisak za
sledeci krug nove podele
Balkana
Uz nemacku pomoc, izgleda da ce albanski separatisti
moci da ostvare uspehe na diplomatskom parketu, koji su im
- bar za pocetak - ostali uskraceni u vojnickim okrsajima
protiv Makedonije. Kada je 21. marta poceo da se ocrtava
poraz UCK terorista u brdima oko Tetova, nemacki ministar
inostranih poslova Fiser izjavio je, ono sto se dan posle
toga pojavilo na naslovnoj strani FAZ-a: "Albansko pitanje
je otvoreno." Da li to znaci da po Fiserovom iskazu preti
uklanjanje Makedonije i ponovno ujedinjenje Albanaca,
dakle stvaranje velike Albanije. Notorni optimisti mogli bi se
umiriti naknadnom Fiserovom recenicom: "Sa nasilnim
menjanjem granica se evropska zajednica drzava nece sloziti." Ali ako
pazljivo
citamo:
Fiser ne odbija reviziju granica kao takvu, vec samo �nasilnu�. Ali sta
ako do
revizije
granica dodje ne manifestujucom silom, vec pretnjom upotrebe sile - kao
sto je
1938.
kao posledica Minhenskog sporazuma doslo do razbijanja Cehoslovacke?
Sam Fiser preporucio je Albancima Kolov metod. "Medjunarodna zajednica
je na
Kosovu i na Balkanu, da bi pokazala, da se �albansko pitanje� po uzoru
na
�nemacko
pitanje� 1990. godine ne moze resiti bez saglasnosti suseda." Kako se
tada
postupilo
sa "saglasnoscu suseda" ne bi smelo da bude zaboravljeno u Pragu i
Varsavi - oni
nisu, naime, bili ukljuceni u pregovore 4+2. A kako su cak i London i
Pariz
prevedeni
zedni preko vode, moze se procitati u Memoarima Margaret Tacer i
Miteranovog
savetnika Zaka Atalija. U svakom slucaju: Ono sto Fiser preporucuje
Albancima je
da
se ugledaju na nemacki primer iz 1990, a to je pomeranje granica i
brisanje
drzava.
Pa ipak, nije samo Makedonija u opasnosti. Moralo bi se "razmisliti da
se
dodje do
celokupnog resenja - cinjenica je da pitanja oko BiH, Crne Gore,
Presevske
doline u
Juznoj Srbiji ili Makedoniji nisu jos resena", dao je sebi oduska Fiser
pred
saveznim
parlamentom 30. marta.
Fiserovo "celovito resenje"
Moze biti da su Amerikanci dobili rat - Nemci diktiraju mir. "Pakt za
stabilnost", koji
je u julu 1999. usvojen na medjunarodnoj konferenciji u Sarajevu,
sacinila je u
njegovim osnovnim crtama nemacka vlada u aprilu 1999 - dakle, jos za
vreme
bombardovanja - o njemu se govorilo kao o "Fiserovom planu". U
prvobitnoj
nemackoj verziji su kao prva tacka takvog plana navedena "neresena
teritorijalna
pitanja i prava manjina".
Zatim se dalje u njemu plediralo za "srastanje ostrva stabilnosti u
regionu
(Balkana)". Obe ove formulacije nedostaju u zavrsnoj verziji usvojenoj
u
Sarajevu -
ocigledno da ove formulacije cak i u okviru NATO-a nisu mogle da
prodju.
"Neresena
teritorijalna pitanja" se u tom dokumentu cak uopste ne pojavljuju, i
umesto o
�pravima
manjina", dakle prava nacionalnih grupa, govori se o "pravima za lica,
koja
pripadaju
nacionalnim manjinama", dakle o licnim (individualnim) pravima.
"Fiserov plan", medjutim, jos nije sklonjen sa dnevnog reda. Aktuelno
izdanje
casopisa Medjunarodna politika, koje izdaje "Nemacko drustvo za spoljnu
politiku"
(DGAP), najuticajniji Think Tank na nemacku vladu, posvecen je
centralnoj temi
"Balkan na ispitu".
U uvodniku je dozvoljeno bivsem ekspertu Frankfurter algemajne cajtunga
za
pitanja
Balkana, Viktoru Majeru da insistira na obnavljanju tradicionalne
politike
konfrontacije
prema Srbiji. "Novi predsednik Savezne Republike Jugoslavije, Vojislav
Kostunica,
predstavlja pre kontinuitet srpskog nacionalnog misljenja nego
promenu." Zapadni
saveznici su ostro kritikovani zbog svojih stidljivih naznaka za
kompromis sa
Kostunicom: "Nekriticna i bezuslovna euforija, sa kojom je Havijer
Solana,
visoki
predstavnik zajednicke spoljne i bezbednosne politike EZ, pod primerenim
rukovodstvom francuske spoljne politike, otvorio vrata �novoj� Srbiji u
medjunarodnu
zajednicu, bila je u posleratnoj istoriji Evrope bez premca.
Cak i donedavnom guverneru za Kosovo, Bernaru Kusneru, Majer ima sta da
prebaci: "Kusnerov princip je bio da preduzme sto je moguce manje toga
sto bi
moglo
da pomogne samostalnost Kosova, da potpuno odustane od ucestvovanja
albanskog
elementa i da po mogucstvu ne dozvoli nikakve vlastite kosovske
strukture." Ko
je u
stanju da tako nesto formulise, posto je Kusner uveo nemacku marku na
Kosovu,
instalirao prelaznu vladu pod vodjstvom UCK-sefa Hasima Tacija i
omogucio
pretvaranje UCK u kosovski zastitni korpus, taj je ili mentalno
poremecen - ili
zastupa
planove, koji po svojoj agresivnosti daleko nadmasuju dosadasnju
politiku NATO-a
prema Kosovu. U stvari Majer smatra "blokadu, kojom zapadna politika
vec dve
godine drzi u sahu evropski opredeljeno stanovnistvo" za "mrlju srama".
Nota
bene:
napaceno "evropski opredeljeno stanovnistvo" Kosova za Majera nije
srpsko, vec
albansko.
Majerovi predlozi su pojedinacno navedeni:
Kosovo: "Na kraju krajeva Kosovu se ne moze osporiti nezavisnost ili
nesto
tome
slicno, mozda po cenu razdvajanja od Mitrovice."
Juzna Srbija: "Bilo je ... rizicno i krajnje jednostrano, da je
Solana ...
navrat-nanos
zatrazio od Albanaca da poloze oruzje."
Bosna i Hercegovina: "Ocigledno..., da je srpska strana na osnovu plana
o
podeli
zakljucenog u Dejtonu... sa 49 procenata teritorije... dobila previse."
Crna Gora: "U Crnoj Gori su stvorene vec mnoge konacne cinjenice u
pravcu
nezavisnosti; samostalnost Crne Gore je uostalom stara i tradicionalna,
starija
od one
Sjedinjenih Drzava."
Zaduzbina Konrad Adenauer, bliska stranci Hriscansko-demokratske unije
(CDU),
vec je pre pola godine, dok je u Makedoniji jos vladao mir, trazila da
se na
vladu u
Skoplju izvrsi pritisak: "Sve dok jos uvek vecinsko makedonsko
stanovnistvo
ustavno
ne prizna kao ravnopravne gradjane Makedonije, one koji govore
albanski,
zajednicki
zivot nece biti moguc." A "Fridrih-Ebert zaduzbina" Socijaldemokratske
partije
Nemacke nije se dala omesti da u martu pozove Ibrahima Rugovu na jedan
niz
predavanja, mada je on kao covek koji je bio protiv nasilja stojicki je
odbijao
(i to je
ovom prilikom objavio) da se distancira od terorista nove UCK, koja je
u isto
vreme
opsedala Tetovo. Vec krajem februara zaduzbina Fridrih-Ebert je bila
suorganizator
jedne konferencije u Briselu, na kojoj je crnogorski predsednik Milo
Djukanovic
pledirao za otcepljenje od Jugoslavije.
Nesto pre toga je vlada SAD uskratila Djukanovicu audijenciju.
Vasington popusta
U makedonskoj krizi Amerikanci se uopste nisu javljali, Evropljani su
davali
ton.
Koliko EZ sledi nemacke zamisli, pokazuje ponasanje "ministra za
spoljne
poslove" EZ
Havijera Solane. Dok je na konferenciji za stampu u Skoplju 20. marta
odbio bilo
kakve
pregovore sa teroristima, na veceri koja je potom usledila kod
makedonskog
predsednika Trajkovskog zalozio se da se ofanziva protiv UCK obustavi -
jasna
protivurecnost prema poziciji generalnog sekretara NATO Dzordza
Robertsona. Dva
dana ranije je Berlinska sluzba za inostrane poslove izbacila devizu,
da "obema
stranama" mora biti jasno predoceno, da se moraju uzdrzavati. Novine
Dnevnik iz
Skoplja su komentarisale: "Albanski ekstremisti ce pokusati da bitku
izgubljenu
na
bojnom polju dobiju za pregovarackim stolom, uz snaznu podrsku
inostranog
faktora.
Jucerasnji dogadjaji (poseta Solane, prim.
Konkret) i pre dva dana (berlinska izjava, prim. Konkret) jasno
pokazuju, da
smo
svedoci zavere .. Plan predvidja pregovore sa teroristima uz
posrednistvo
medjunarodne zajednice."
Plan se nije ostvario, jer ruski predsednik Vladimir Putin svom kolegi
Trajkovskom
nije preporucio "cecensko resenje", vec mu je i za to dao sredstva:
Deset
helikoptera,
koje je on kratkorocno ustupio inace slabo opremljenoj makedonskoj
armiji, bili
su
dzoker u akciji roll-back protiv pozicija terorista oko Tetova. Krajem
marta
oluja je bila
prosla - za pocetak.
Nastavlja se rovarenje EZ. "Sporazum o pomoci i asociranju" sa
Makedonijom
je
poklon - otrov:
Za smesni iznos od 120 miliona eura i za smelo obecanje
o �potencijalnom�
ucescu u
pristupnim pregovorima sa EZ, od Skoplja je dobijena saglasnost da sa
Albancima
otpocnu dijalog "o svim zahtevima nacionalnih manjina." Ne sme
biti "nijedna
tema...
iskljucena"(FAZ). Ministar za inostrane poslove Fiser rekao je, koga bi
to
zacudilo, o
"istorijskom cinu" sa znacenjem "ne samo za Makedoniju, vec i za
celokupni
krizni
region."
---
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�Danas�, Vikend subota-nedelja, 5-6. maj 2001
Jirgen Elzeser
Nemacka vrsi pritisak za
sledeci krug nove podele
Balkana
Uz nemacku pomoc, izgleda da ce albanski separatisti
moci da ostvare uspehe na diplomatskom parketu, koji su im
- bar za pocetak - ostali uskraceni u vojnickim okrsajima
protiv Makedonije. Kada je 21. marta poceo da se ocrtava
poraz UCK terorista u brdima oko Tetova, nemacki ministar
inostranih poslova Fiser izjavio je, ono sto se dan posle
toga pojavilo na naslovnoj strani FAZ-a: "Albansko pitanje
je otvoreno." Da li to znaci da po Fiserovom iskazu preti
uklanjanje Makedonije i ponovno ujedinjenje Albanaca,
dakle stvaranje velike Albanije. Notorni optimisti mogli bi se
umiriti naknadnom Fiserovom recenicom: "Sa nasilnim
menjanjem granica se evropska zajednica drzava nece sloziti." Ali ako
pazljivo
citamo:
Fiser ne odbija reviziju granica kao takvu, vec samo �nasilnu�. Ali sta
ako do
revizije
granica dodje ne manifestujucom silom, vec pretnjom upotrebe sile - kao
sto je
1938.
kao posledica Minhenskog sporazuma doslo do razbijanja Cehoslovacke?
Sam Fiser preporucio je Albancima Kolov metod. "Medjunarodna zajednica
je na
Kosovu i na Balkanu, da bi pokazala, da se �albansko pitanje� po uzoru
na
�nemacko
pitanje� 1990. godine ne moze resiti bez saglasnosti suseda." Kako se
tada
postupilo
sa "saglasnoscu suseda" ne bi smelo da bude zaboravljeno u Pragu i
Varsavi - oni
nisu, naime, bili ukljuceni u pregovore 4+2. A kako su cak i London i
Pariz
prevedeni
zedni preko vode, moze se procitati u Memoarima Margaret Tacer i
Miteranovog
savetnika Zaka Atalija. U svakom slucaju: Ono sto Fiser preporucuje
Albancima je
da
se ugledaju na nemacki primer iz 1990, a to je pomeranje granica i
brisanje
drzava.
Pa ipak, nije samo Makedonija u opasnosti. Moralo bi se "razmisliti da
se
dodje do
celokupnog resenja - cinjenica je da pitanja oko BiH, Crne Gore,
Presevske
doline u
Juznoj Srbiji ili Makedoniji nisu jos resena", dao je sebi oduska Fiser
pred
saveznim
parlamentom 30. marta.
Fiserovo "celovito resenje"
Moze biti da su Amerikanci dobili rat - Nemci diktiraju mir. "Pakt za
stabilnost", koji
je u julu 1999. usvojen na medjunarodnoj konferenciji u Sarajevu,
sacinila je u
njegovim osnovnim crtama nemacka vlada u aprilu 1999 - dakle, jos za
vreme
bombardovanja - o njemu se govorilo kao o "Fiserovom planu". U
prvobitnoj
nemackoj verziji su kao prva tacka takvog plana navedena "neresena
teritorijalna
pitanja i prava manjina".
Zatim se dalje u njemu plediralo za "srastanje ostrva stabilnosti u
regionu
(Balkana)". Obe ove formulacije nedostaju u zavrsnoj verziji usvojenoj
u
Sarajevu -
ocigledno da ove formulacije cak i u okviru NATO-a nisu mogle da
prodju.
"Neresena
teritorijalna pitanja" se u tom dokumentu cak uopste ne pojavljuju, i
umesto o
�pravima
manjina", dakle prava nacionalnih grupa, govori se o "pravima za lica,
koja
pripadaju
nacionalnim manjinama", dakle o licnim (individualnim) pravima.
"Fiserov plan", medjutim, jos nije sklonjen sa dnevnog reda. Aktuelno
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casopisa Medjunarodna politika, koje izdaje "Nemacko drustvo za spoljnu
politiku"
(DGAP), najuticajniji Think Tank na nemacku vladu, posvecen je
centralnoj temi
"Balkan na ispitu".
U uvodniku je dozvoljeno bivsem ekspertu Frankfurter algemajne cajtunga
za
pitanja
Balkana, Viktoru Majeru da insistira na obnavljanju tradicionalne
politike
konfrontacije
prema Srbiji. "Novi predsednik Savezne Republike Jugoslavije, Vojislav
Kostunica,
predstavlja pre kontinuitet srpskog nacionalnog misljenja nego
promenu." Zapadni
saveznici su ostro kritikovani zbog svojih stidljivih naznaka za
kompromis sa
Kostunicom: "Nekriticna i bezuslovna euforija, sa kojom je Havijer
Solana,
visoki
predstavnik zajednicke spoljne i bezbednosne politike EZ, pod primerenim
rukovodstvom francuske spoljne politike, otvorio vrata �novoj� Srbiji u
medjunarodnu
zajednicu, bila je u posleratnoj istoriji Evrope bez premca.
Cak i donedavnom guverneru za Kosovo, Bernaru Kusneru, Majer ima sta da
prebaci: "Kusnerov princip je bio da preduzme sto je moguce manje toga
sto bi
moglo
da pomogne samostalnost Kosova, da potpuno odustane od ucestvovanja
albanskog
elementa i da po mogucstvu ne dozvoli nikakve vlastite kosovske
strukture." Ko
je u
stanju da tako nesto formulise, posto je Kusner uveo nemacku marku na
Kosovu,
instalirao prelaznu vladu pod vodjstvom UCK-sefa Hasima Tacija i
omogucio
pretvaranje UCK u kosovski zastitni korpus, taj je ili mentalno
poremecen - ili
zastupa
planove, koji po svojoj agresivnosti daleko nadmasuju dosadasnju
politiku NATO-a
prema Kosovu. U stvari Majer smatra "blokadu, kojom zapadna politika
vec dve
godine drzi u sahu evropski opredeljeno stanovnistvo" za "mrlju srama".
Nota
bene:
napaceno "evropski opredeljeno stanovnistvo" Kosova za Majera nije
srpsko, vec
albansko.
Majerovi predlozi su pojedinacno navedeni:
Kosovo: "Na kraju krajeva Kosovu se ne moze osporiti nezavisnost ili
nesto
tome
slicno, mozda po cenu razdvajanja od Mitrovice."
Juzna Srbija: "Bilo je ... rizicno i krajnje jednostrano, da je
Solana ...
navrat-nanos
zatrazio od Albanaca da poloze oruzje."
Bosna i Hercegovina: "Ocigledno..., da je srpska strana na osnovu plana
o
podeli
zakljucenog u Dejtonu... sa 49 procenata teritorije... dobila previse."
Crna Gora: "U Crnoj Gori su stvorene vec mnoge konacne cinjenice u
pravcu
nezavisnosti; samostalnost Crne Gore je uostalom stara i tradicionalna,
starija
od one
Sjedinjenih Drzava."
Zaduzbina Konrad Adenauer, bliska stranci Hriscansko-demokratske unije
(CDU),
vec je pre pola godine, dok je u Makedoniji jos vladao mir, trazila da
se na
vladu u
Skoplju izvrsi pritisak: "Sve dok jos uvek vecinsko makedonsko
stanovnistvo
ustavno
ne prizna kao ravnopravne gradjane Makedonije, one koji govore
albanski,
zajednicki
zivot nece biti moguc." A "Fridrih-Ebert zaduzbina" Socijaldemokratske
partije
Nemacke nije se dala omesti da u martu pozove Ibrahima Rugovu na jedan
niz
predavanja, mada je on kao covek koji je bio protiv nasilja stojicki je
odbijao
(i to je
ovom prilikom objavio) da se distancira od terorista nove UCK, koja je
u isto
vreme
opsedala Tetovo. Vec krajem februara zaduzbina Fridrih-Ebert je bila
suorganizator
jedne konferencije u Briselu, na kojoj je crnogorski predsednik Milo
Djukanovic
pledirao za otcepljenje od Jugoslavije.
Nesto pre toga je vlada SAD uskratila Djukanovicu audijenciju.
Vasington popusta
U makedonskoj krizi Amerikanci se uopste nisu javljali, Evropljani su
davali
ton.
Koliko EZ sledi nemacke zamisli, pokazuje ponasanje "ministra za
spoljne
poslove" EZ
Havijera Solane. Dok je na konferenciji za stampu u Skoplju 20. marta
odbio bilo
kakve
pregovore sa teroristima, na veceri koja je potom usledila kod
makedonskog
predsednika Trajkovskog zalozio se da se ofanziva protiv UCK obustavi -
jasna
protivurecnost prema poziciji generalnog sekretara NATO Dzordza
Robertsona. Dva
dana ranije je Berlinska sluzba za inostrane poslove izbacila devizu,
da "obema
stranama" mora biti jasno predoceno, da se moraju uzdrzavati. Novine
Dnevnik iz
Skoplja su komentarisale: "Albanski ekstremisti ce pokusati da bitku
izgubljenu
na
bojnom polju dobiju za pregovarackim stolom, uz snaznu podrsku
inostranog
faktora.
Jucerasnji dogadjaji (poseta Solane, prim.
Konkret) i pre dva dana (berlinska izjava, prim. Konkret) jasno
pokazuju, da
smo
svedoci zavere .. Plan predvidja pregovore sa teroristima uz
posrednistvo
medjunarodne zajednice."
Plan se nije ostvario, jer ruski predsednik Vladimir Putin svom kolegi
Trajkovskom
nije preporucio "cecensko resenje", vec mu je i za to dao sredstva:
Deset
helikoptera,
koje je on kratkorocno ustupio inace slabo opremljenoj makedonskoj
armiji, bili
su
dzoker u akciji roll-back protiv pozicija terorista oko Tetova. Krajem
marta
oluja je bila
prosla - za pocetak.
Nastavlja se rovarenje EZ. "Sporazum o pomoci i asociranju" sa
Makedonijom
je
poklon - otrov:
Za smesni iznos od 120 miliona eura i za smelo obecanje
o �potencijalnom�
ucescu u
pristupnim pregovorima sa EZ, od Skoplja je dobijena saglasnost da sa
Albancima
otpocnu dijalog "o svim zahtevima nacionalnih manjina." Ne sme
biti "nijedna
tema...
iskljucena"(FAZ). Ministar za inostrane poslove Fiser rekao je, koga bi
to
zacudilo, o
"istorijskom cinu" sa znacenjem "ne samo za Makedoniju, vec i za
celokupni
krizni
region."
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
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Sito WEB (non aggiornato):
> http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra
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Vuoi comprare - ma anche vendere - on line?
da oggi hai una piazza tutta per te, 24 ore su 24.
fatti un giro e vedrai che non te ne pentirai.
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Ascoltando recentissime dichiarazioni di Emir Kusturica, impegnato a
pubblicizzare il suo ultimo film, sulla situazione nel suo paese,
abbiamo
pensato necessario riproporre questa intervista a Mirjana Jakelic,
comunista croata esule a Belgrado, ricca di riflessioni e note critiche
sul contraddittorio "jugoslavismo" di Emir Kusturica.
Segue una nostra nota di commento.
(Coordinamento Romano per la Jugoslavia)
---
I SOTTERRANEI DELLA VERITA'
Intervista a Mirjana Jakelic, comunista croata rifugiata politica
a Belgrado, sul film "Underground" di Emir Kusturica
NOTA DEL TRADUTTORE
Dopo aver rivisto il film di Kusturica "Underground", e letto le varie
recensioni approntate dai critici dei diversi giornali, ho avuto la
certezza che la vera chiave di lettura di questo film sia un dichiarato
anti-jugoslavismo, oltre all'antisocialismo ed all'antititoismo. Mi
riferisco in particolare all'idea che per circa 50 anni, fino alla morte
del "Vecchio", il popolo jugoslavo sia vissuto "al buio".
Personalmente dissento con fermezza da queste posizioni del regista,
visto
che tra l'altro ho avuto modo di vivere la realta' jugoslava, nel corso
della quale quelli della mia generazione e delle generazioni precedenti
si
sono adoperati per la ricostruzione del paese nell'unita' e nella
fratellanza. Una meravigliosa comunita' civile, un tempo agli occhi del
mondo intero esempio di dialogo fra le culture degli Slavi del sud, fra
nazioni e nazionalita'... Io stesso, orfano di padre e figlio di una
semplice operaia, pur senza essere tesserato del partito, ho potuto
studiare alla Universita' di Zagabria senza alcun condizionamento
ideologico, bensi' nella piena consapevolezza di poter distinguere "la
luna dal sole". Abbiamo vissuto il clima di un paese aperto al mondo,
dove
lo stesso Kusturica ha potuto vivere spensieratamente la sua vita di
giovane anticonformista suonatore in un complesso rock, i cui
comportamenti non erano certo dissimili da quelli dei suoi coetanei del
"libero" e "democratico" Occidente. (Ivan Pavicevac)
INTERVISTA A MIRJANA JAKELIC
D: Qual e' il significato, il messaggio che si puo' trarre da questo
film,
per un militante comunista?
R: Sono andata a vedere il film con due aspettative. Precedentemente
avevo
visto un bel film, "Prima della pioggia", di Manchevski, candidato anche
al premio Oskar (questa e' stata una mia premonizione!). Dopo aver visto
un bel film, umano, esteticamente valido, e, per non usare aggettivi
molto
piu' forti, in linguaggio cinematografico un film "ben girato", che
parla
d'amore per questa nostra terra, mi aspettavo qualcosa d'altro dunque da
questo film di Kusturica. Per di piu', prima di aver visto questo film
sapevo che Emir Kusturica si era esplicitamente definito "jugoslavo", ed
a favore di una Jugoslavia integra...
D: Ma Kusturica e' un antititoista...
R: Si, questo lo sapevo, ma avevo lo stesso simpatia per Kusturica,
tifavo
per ogni suo film. Ho visto tutti i suoi film precedenti, eccetto
"American Dream", anche se era in programmazione nei cinematografi a
Belgrado, ed aspettavo un certo miracolo da quest'ultimo. Devo dire che
a
meta' del film ho pianto di tristezza, se si puo' piangere anche di
gioia... Mi sono sentita umiliata, mi sono vergognata perche' uno che si
dice "jugoslavo", come Kusturica, ha inveito cosi' duramente contro la
propria patria. Non e' necessario essere titoista, nemmeno comunista, ma
la verita' si deve dire. Quando vedete il film, o mente l'opera, oppure
mente Kusturica. Vedete, lui la Jugoslavia (parlo della seconda parte
del
film, e della parte centrale) l'ha rappresentata come uno Stato nel
quale
la gente viveva "al buio", un sotterraneo, uno Stato controllato a
livello
individuale e collettivo, osservato costantemente dall'alto, soggetto ad
un controllo poliziesco, per quanto ho potuto capire... La musica di
sottofondo e' sempre la canzone tedesca "Lili Marlene", si sentono i
passi
dello stivale tedesco, dunque si rappresenta un popolo instupidito e
manipolato, un popolo che contemporaneamente produce armi... Ma lasciamo
tutto questo per un attimo. Ricordiamo che Kusturica ha mostrato
falsamente
la Guerra di Liberazione Popolare ed il movimento clandestino a Belgrado
ed in Jugoslavia! Dobbiamo "levare tanto di cappello" a quest'uomo
perche' ha avuto il coraggio di fare una cosa simile alla propria
patria.
E' raro. Io non conosco nessun regista, in Europa ne' altrove, che abbia
pugnalato alle spalle la propria terra come ha fatto Kusturica.
D: Come e' stato accolto a Belgrado?
R: Mah, all'inizio si e' fatta tanta pubblicita', poi non ho piu' letto
nessuna critica seria. Sicuramente per questa attesa che si era creata
in
anticipo, per un film che parla della Jugoslavia, non si e' potuto piu'
fare marcia indietro...
D: Un film che poi e' stato premiato a Cannes...
R: Si... pero' presto dovranno apparire cenni di critica, in particolare
per quello che riguarda il movimento popolare di Liberazione, e per
quella
parte che parla dei 50 anni di convivenza "nei sotterranei"... Voglio
proprio chiedere a Kusturica, al signor Kusturica, che non so in questo
momento dove si trovi (e non e' nemmeno importante), ma che spero un
giorno possa leggere o sentire cio' di cui stiamo ora parlando... Gli
vorrei fare questa domanda: di quale Jugoslavia lui nostalgicamente
parla,
se proprio lui, in base al suo film, in quel "sotterraneo" non ha mai
visto il sole, i cavalli, la realta', insomma il mondo? Ma in che mondo
si
e' istruito allora, in quale realta' ha potuto lavorare, diventare
quello
che e' diventato, cioe' uno dei principali nomi del cinema
contemporaneo?...
La parte finale del film e' la migliore, ma a quel punto non
m'interessava
piu'... Percio', devo ripeterlo: o mente Kusturica, o mente il film!
(Belgrado, fine agosto 1995. Intervista a cura di I.Pavicevac,
pubblicata su "Assalto al cielo" dell'11 gennaio 1996)
---
SPUTARE NEL PIATTO DOPO AVER MANGIATO
Quando usci' "Underground" fu per molti una rivelazione. Anche noi da
una
parte fummo risollevati, e ci divertimmo. Tra l'altro il bel film, che
contiene riferimenti espliciti alle responsabilita' storiche ed attuali
dell'Occidente rispetto ai drammi vissuti dalla Jugoslavia, nel
momento in cui usciva rappresentava comunque un salutare stravolgimento
di
prospettiva rispetto all'immagine falsa e standardizzata di quanto stava
succedendo, specialmente in Bosnia.
Tuttavia, lo "jugoslavismo" proclamato da Kusturica era e resta ben
strano. Una idea delle posizioni poliche piuttosto paradossali di
questo autore si puo' avere ad esempio leggendo una sua intervista
riprodotta alla URL http://marx2001.org/crj/INTELL/kusturica.html
In varie occasioni, oltreche' nello stesso film "Underground", Kusturica
ha voluto gettare il ridicolo sulla Guerra di Liberazione e sui
partigiani, dipingendo tanti episodi di eroismo come colossali montature
della propaganda "bolscevica". Dimostrazioni di incredibile, quasi
infantile ingratitudine nei confronti di chi ha costruito il paese
moderno
e civile nel quale Kusturica si e' formato ed affermato, oppure semplici
riflessi della montante cultura revisionista di destra (quella dei pope,
dei Kostunica e dei Djindjic, tanto per intenderci)?
Ovviamente, le idee di un autore non inficiano il valore della sua
opera.
Tuttavia se l'artista usa tutte le ribalte per ribadire opinioni
infamanti
sul paese nel quale ha vissuto, e per lanciare giudizi superficiali
anche
sulla attuale situazione in Serbia, allora ci indignamo. In quanto
incensata e ben pagata star dello spettacolo, Kusturica porta anche
grandi
responsabilita' per ogni dichiarazione rilasciata alla stampa interna ed
internazionale.
Non vorremmo che finisse per unirsi definitivamente alla purtroppo gia'
folta schiera di intellettuali opportunisti - di tutte le nazionalita' -
che nessun contributo hanno dato in questi anni per frenare la
distruzione del loro paese. Questi hanno preferito piuttosto aggregarsi
a qualcuna delle cordate nazionaliste e filooccidentali, magari
tardivamente, oppure arroccarsi nella propria posizione di osservatori
privilegiati, che possono gettare dall'alto in basso sguardi pieni di
sarcasmo, magari "in absentia", dalle comode poltrone di qualche
conferenza stampa a New York oppure a Parigi. Occasioni d'oro per
guadagnarsi tanto successo in un mondo che la Jugoslavia l'ha squartata
volentieri.
Coordinamento Romano per la Jugoslavia, 4 maggio 2001
---
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sul contraddittorio "jugoslavismo" di Emir Kusturica.
Segue una nostra nota di commento.
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---
I SOTTERRANEI DELLA VERITA'
Intervista a Mirjana Jakelic, comunista croata rifugiata politica
a Belgrado, sul film "Underground" di Emir Kusturica
NOTA DEL TRADUTTORE
Dopo aver rivisto il film di Kusturica "Underground", e letto le varie
recensioni approntate dai critici dei diversi giornali, ho avuto la
certezza che la vera chiave di lettura di questo film sia un dichiarato
anti-jugoslavismo, oltre all'antisocialismo ed all'antititoismo. Mi
riferisco in particolare all'idea che per circa 50 anni, fino alla morte
del "Vecchio", il popolo jugoslavo sia vissuto "al buio".
Personalmente dissento con fermezza da queste posizioni del regista,
visto
che tra l'altro ho avuto modo di vivere la realta' jugoslava, nel corso
della quale quelli della mia generazione e delle generazioni precedenti
si
sono adoperati per la ricostruzione del paese nell'unita' e nella
fratellanza. Una meravigliosa comunita' civile, un tempo agli occhi del
mondo intero esempio di dialogo fra le culture degli Slavi del sud, fra
nazioni e nazionalita'... Io stesso, orfano di padre e figlio di una
semplice operaia, pur senza essere tesserato del partito, ho potuto
studiare alla Universita' di Zagabria senza alcun condizionamento
ideologico, bensi' nella piena consapevolezza di poter distinguere "la
luna dal sole". Abbiamo vissuto il clima di un paese aperto al mondo,
dove
lo stesso Kusturica ha potuto vivere spensieratamente la sua vita di
giovane anticonformista suonatore in un complesso rock, i cui
comportamenti non erano certo dissimili da quelli dei suoi coetanei del
"libero" e "democratico" Occidente. (Ivan Pavicevac)
INTERVISTA A MIRJANA JAKELIC
D: Qual e' il significato, il messaggio che si puo' trarre da questo
film,
per un militante comunista?
R: Sono andata a vedere il film con due aspettative. Precedentemente
avevo
visto un bel film, "Prima della pioggia", di Manchevski, candidato anche
al premio Oskar (questa e' stata una mia premonizione!). Dopo aver visto
un bel film, umano, esteticamente valido, e, per non usare aggettivi
molto
piu' forti, in linguaggio cinematografico un film "ben girato", che
parla
d'amore per questa nostra terra, mi aspettavo qualcosa d'altro dunque da
questo film di Kusturica. Per di piu', prima di aver visto questo film
sapevo che Emir Kusturica si era esplicitamente definito "jugoslavo", ed
a favore di una Jugoslavia integra...
D: Ma Kusturica e' un antititoista...
R: Si, questo lo sapevo, ma avevo lo stesso simpatia per Kusturica,
tifavo
per ogni suo film. Ho visto tutti i suoi film precedenti, eccetto
"American Dream", anche se era in programmazione nei cinematografi a
Belgrado, ed aspettavo un certo miracolo da quest'ultimo. Devo dire che
a
meta' del film ho pianto di tristezza, se si puo' piangere anche di
gioia... Mi sono sentita umiliata, mi sono vergognata perche' uno che si
dice "jugoslavo", come Kusturica, ha inveito cosi' duramente contro la
propria patria. Non e' necessario essere titoista, nemmeno comunista, ma
la verita' si deve dire. Quando vedete il film, o mente l'opera, oppure
mente Kusturica. Vedete, lui la Jugoslavia (parlo della seconda parte
del
film, e della parte centrale) l'ha rappresentata come uno Stato nel
quale
la gente viveva "al buio", un sotterraneo, uno Stato controllato a
livello
individuale e collettivo, osservato costantemente dall'alto, soggetto ad
un controllo poliziesco, per quanto ho potuto capire... La musica di
sottofondo e' sempre la canzone tedesca "Lili Marlene", si sentono i
passi
dello stivale tedesco, dunque si rappresenta un popolo instupidito e
manipolato, un popolo che contemporaneamente produce armi... Ma lasciamo
tutto questo per un attimo. Ricordiamo che Kusturica ha mostrato
falsamente
la Guerra di Liberazione Popolare ed il movimento clandestino a Belgrado
ed in Jugoslavia! Dobbiamo "levare tanto di cappello" a quest'uomo
perche' ha avuto il coraggio di fare una cosa simile alla propria
patria.
E' raro. Io non conosco nessun regista, in Europa ne' altrove, che abbia
pugnalato alle spalle la propria terra come ha fatto Kusturica.
D: Come e' stato accolto a Belgrado?
R: Mah, all'inizio si e' fatta tanta pubblicita', poi non ho piu' letto
nessuna critica seria. Sicuramente per questa attesa che si era creata
in
anticipo, per un film che parla della Jugoslavia, non si e' potuto piu'
fare marcia indietro...
D: Un film che poi e' stato premiato a Cannes...
R: Si... pero' presto dovranno apparire cenni di critica, in particolare
per quello che riguarda il movimento popolare di Liberazione, e per
quella
parte che parla dei 50 anni di convivenza "nei sotterranei"... Voglio
proprio chiedere a Kusturica, al signor Kusturica, che non so in questo
momento dove si trovi (e non e' nemmeno importante), ma che spero un
giorno possa leggere o sentire cio' di cui stiamo ora parlando... Gli
vorrei fare questa domanda: di quale Jugoslavia lui nostalgicamente
parla,
se proprio lui, in base al suo film, in quel "sotterraneo" non ha mai
visto il sole, i cavalli, la realta', insomma il mondo? Ma in che mondo
si
e' istruito allora, in quale realta' ha potuto lavorare, diventare
quello
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contemporaneo?...
La parte finale del film e' la migliore, ma a quel punto non
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(Belgrado, fine agosto 1995. Intervista a cura di I.Pavicevac,
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una
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contiene riferimenti espliciti alle responsabilita' storiche ed attuali
dell'Occidente rispetto ai drammi vissuti dalla Jugoslavia, nel
momento in cui usciva rappresentava comunque un salutare stravolgimento
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Tuttavia, lo "jugoslavismo" proclamato da Kusturica era e resta ben
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distruzione del loro paese. Questi hanno preferito piuttosto aggregarsi
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tardivamente, oppure arroccarsi nella propria posizione di osservatori
privilegiati, che possono gettare dall'alto in basso sguardi pieni di
sarcasmo, magari "in absentia", dalle comode poltrone di qualche
conferenza stampa a New York oppure a Parigi. Occasioni d'oro per
guadagnarsi tanto successo in un mondo che la Jugoslavia l'ha squartata
volentieri.
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