Informazione
Diffondiamo la versione italiana di questo articolo di Michel Collon
sull'uranio impoverito, da noi gia' distribuito in lingua francese:
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La Sindrome Nato: armi, profitti e bugie
MICHEL COLLON (15.01.2001)
Chi occulta da dieci anni i pericoli delluranio impoverito e per quali
interessi ?
Dopo anni di sofferenze, soldati belgi denunciano il loro governo. Ma
perché la Nato occulta la verità da dieci anni? Finalmente, se scoppia
lo scandalo delluranio è grazie alla decennale lotta accanita contro
gli USA, poi in Gran Bretagna e in Francia da parte delle associazioni
di soldati vittime e di un pugno di scienziati e di militanti
coraggiosi. Tra i quali Christine Abdelkrim-Delanne che ha pubblicato
recentemente La Sporca Guerra pulita. Storia di quel conflitto.
26.000 soldati USA soffrono di malattie sconosciute
Sono rimasto ferito il 26 febbraio 1991 da un colpo amico che usava
munizioni alluranio impoverito racconta Jerry Wheat (3^ divisione
corazzata USA nel Golfo) In ottobre, ho avuto dolori addominali
violenti. Ho lasciamo lesercito. Decisi di suicidarmi poiché non
ricevevo nessuna risposta, né cure. Mi è stato detto che la mia malattia
non era reale, che ce lavevo nella mente. Il nostro governo dovrebbe
cessare lutilizzo delluranio impoverito. Se non lo fa, che almeno
decida di curare coloro, come me, che ne hanno bisogno. Ricordate!
questa triste eredità degli errori compiuti dal governo non è una
novità. Circa 50 anni fa, dei Veterani sono stati utilizzati come cavie
umane per gli esperimenti nucleari. Poi il governo ha testato lLSD su
altri. Poi hanno usato il Napalm in Vietnam. Al ritorno dalla guerra
del Golfo, nel 1991, diversi soldati americani e britannici avvertono
certi disturbi, che poi si rivelano essere cancri, malattie polmonari e
della pelle, lesioni cerebrali. E mostruose malformazioni nei loro
neonati.
Si notano le stesse patologie nella popolazione irachena; dichiara il
prof. Selma Al Taha, direttore di un laboratorio genetico dopo la
guerra, registriamo un aumento importante di malformazioni congenite:
idrocefalie (rigonfiamento abnorme del cervello; ndr), encefaliti,
spina-bifida (chiusura incompleta delle ossa vertebrali, che toglie
protezione al midollo spinale; ndr), ma anche malformazioni mostruose di
braccia e gambe, assenza di cuore e testa.
Il suo collega Al Askri, specialista in medicina nucleare, sottolinea:
un forte aumento delle patologie della tiroide e dei tumori. Visitiamo
quotidianamente circa 50 pazienti con il cancro. Nel sud del paese,
intenso teatro di guerra, si trova il più alto tasso di leucemia
infantile. È assolutamente indispensabile unindagine scientifica
approfondita e indipendente. Poiché i sintomi della sindrome della
guerra del Golfo sono molto diversi tra loro, diverse possibili cause
sono state avanzate nel corso degli anni: uranio impoverito, vaccini
somministrati ai soldati, pesticidi, bombardamento di fabbriche
chimiche Argomento complesso, la questione meriterebbe una ricerca
scientifica seria e costosa. Gli USA e la Nato negano ogni legame con
luranio impoverito e ogni errore da parte loro. E ovviamente il loro
rifiuto diniziare questa ricerca scientifica che gli ha permesso di
negare la sindrome del Golfo per dieci anni. Tuttavia, lesercito
americano ha dovuto recentemente riconoscere che 132.749 veterani erano
inabili al servizio di cui il 20% colpiti da malattie sconosciute.
Ma non riconosce tutti gli studi e in particolare quelli dellautorevole
dipartimento dei Veterani, o quelli del centro di ricerca delle forze
navali di San Diego, e si ostina a dichiarare che si tratta di vittime
da stress di guerra.
Chi non cerca niente, non trova niente
Malgrado lostruzionismo sistematico dellesercito USA, la verità si fa
lentamente strada il 7 maggio 1991, il professore tedesco Sigwart
Gunther scopre frantumi di proiettile, di forme e pesi bizzarri,
sullautostrada del deserto iracheno. Ho visto bambini che giocavano
con quei resti. Ho poi saputo che una ragazzina che ne aveva conservato
era morta di leucemia. Quattro diversi istituti tedeschi vi misurano
unenorme radioattività. La polizia sequestra e fa scomparire il
proiettile, ma non può impedire a Gunther di dare lallarme. Poco
ascoltato, purtroppo. Nel 1992, uno studio dellUfficio di valutazione
tecnologica del Congresso USA, constata che, su 148 soldati morti
ufficialmente riconosciuti, 34 sono stati ammazzati da colpi amici. E
conclude: E impossibile prevedere il numero dei decessi ulteriori tra
i soldati che portano le schegge duranio impoverito nel loro corpo. È
forse per questo che lesercito USA avrebbe, dopo la guerra, raccolto in
segreto e confiscato materiali americani e iracheni contaminati? In ogni
caso, a gennaio 1992, sotto la pressione delle associazioni di veterani,
lUfficio dinvestigazione del Congresso americano inizia uninchiesta.
E a marzo, il servizio sanitario dellesercito raccomanda didentificare
tutti i soldati che portano schegge nel loro corpo per osservare e
catalogare i segni di tossicità renale cronica e di cancro. Ma, per
cinque anni, il numero di soldati contaminati non sarà pubblicato.
Lesercito americano è in flagrante delitto di bugie ripetute.
Sistematicamente, lesercito USA occulta le informazioni allarmanti.
Così, cinque mesi dopo la fine della guerra, un incendio infuria per sei
ore nella base USA di Doha, vicino Kuwait City, distruggendo 4
carrarmati Abrams, 660 obici da 120 mm e 9.720 da 25 mm, tutti caricati
con proiettili alluranio impoverito. 3.500 soldati sono presenti e si
misura una contaminazione superiore alle norme ammesse. Una nota che
informi del pericolo dinalare le particelle non è mai stata distribuita
al personale che pulirà lhangar senza protezioni, bevendo inoltre
lacqua dal serbatoio lì vicino. Ma alla fine della giornata, ufficiali
incollano delle etichette radioattività sui frantumi dei proiettili
raccolti. E due mesi dopo, i gruppi incaricati di decontaminare
indosseranno maschere a gas, guanti e tute di protezione. Inoltre, per
sette anni lesercito USA rifiuterà di rivelare quanti soldati sono
stati contaminati tra i gruppi incaricati di riparare senza protezione
i veicoli da combattimento colpiti dai colpi amici. Dal 1992,
Veterani e autorità USA si sono affrontati in una battaglia di cifre.
Fino a marzo 98, il Pentagono sostiene che la contaminazione da uranio
riguarda solo 35 persone. Ma documenti segreti declassificati permettono
al ricercatore Dan Fahey di obbligare il Pentagono a riconoscere
pubblicamente il proprio errore: sarebbero 113, almeno. La
determinazione dei Veterani è stato lelemento decisivo per ostacolare
la malafede delle autorità americane che, ancora oggi, cercano di
guadagnare tempo e seminare bugie. Ciò che Dan Fahey riassume nel Chi
non cerca niente, non trova niente.
Due donne ammirevoli, Sara e Carol, hanno lanciato la resistenza
Sara Flounders è co-fondatrice dellInternational Action Center
unorganizzazione presieduta da Ramsey Clark (ex-ministro americano
della Giustizia) che lotta contro tutte le guerre imperialiste degli
Stati Uniti: Vietnam, Grenada, Panama, Nicaragua, Libia, Somalia e
ovviamente la guerra del Golfo. Già nel 1992, Sara Flounders ha raccolto
le testimonianze di un centinaio di soldati e comincia le prime ricerche
sulle relazioni con luranio. Nel 1997, nel suo libro Il metallo del
disonore, pubblica una delle prime dichiarazioni di Veterani: Ero
volontario per patriottismo racconta Carol H. Picou (venerdì scorso,
ospite a Il raggio verde di M.Santoro; ndt) volevo aiutare.
Infermiera militare, ero nel primo ospedale militare che entrava in Iraq
( ) nel deserto iracheno. Cerano proiettili ovunque, e granate, e
bunker distrutti, e la nostra unità medica di 150 persone ha
attraversato tutto ciò senza alcuna protezione. Eravamo sette donne.
Siamo tutte malate. Altri membri dellunità sono morti. I carrarmati
(iracheni) erano bruciati e i corpi dei carristi carbonizzati, non avevo
mai visto una cosa simile. Ho fermato la mia jeep e ho fatto qualche
foto. Ero sconvolta. Ci siamo detti: è la strada dellinferno. Nessuno
ci aveva avvertito della contaminazione.
Non potevo più controllare il mio ventre, né lo sfintere
In Iraq, ho cominciato a notare delle macchie nere sulla pelle.
Avvertivo in me uno strano cambiamento. Non potevo più controllare il
mio ventre, né lo sfintere. Mi fu detto che la disfunzione era meccanica
e che avrei dovuto fare degli esami al rientro. Al mio ritorno, ho
cominciato a porre domande e ho temuto per la mia carriera militare. Un
Veterano atomico (ndr: è il tragico soprannome dei 250.000 soldati
cifre americane ufficiali irradiati durante gli esperimenti nucleari
americani tra il 1942 e il 1963) mi disse che io ero avvelenata
dalluranio impoverito. Un medico civile ha diagnosticato: encefalopatia
dovuta allesposizione a una sostanza tossica, anomalie del sistema
immunitario, ecc. Lesercito ha ritenuto, per la mia invalidità, che
lincontinenza urinaria e intestinale sia di origine sconosciuta. Sono
stata licenziata, è stata soppressa, di conseguenza, la mia
assicurazione sanitaria militare. Nel febbraio 94, un controllo ha
rivelato la presenza di uranio. Sono andata a Washington e ho fatto una
pubblica dichiarazione. Oggi, ho un grave problema alla memoria. Ho
unencefalopatia di origine tossica, un deterioramento della tiroide, un
degrado muscolare. Soffro dincontinenza della vescica e degli intestini
e praticamente non posso più usare le mani e i piedi. Il neonato di un
membro della nostra unità è nato senza orecchie, senza occhi e con il
cuore a destra. Da allora, Carol ha testimoniato in tutto il mondo. Il
suo coraggio, insieme allazione di Sara Flounders e dellInternational
Action Center hanno fatto arretrare il muro del silenzio.
Ancora una storia di quattrini ?
A chi serve il crimine? Chi ha interesse ad usare tonnellate di uranio
impoverito?
In settembre, un colonnello dellarmata jugoslava, incaricato
dellindagine sui siti bombardati dalla Nato e della protezione dei
militari, mi diceva che esistono dei metalli altrettanto, o forse più
efficaci per forare i mezzi blindati, delluranio impoverito. Ma
impiegare questultimo permette di risolvere lo spinoso problema del
trattamento di quelle scorie nucleari (che restano radioattive per
miliardi di anni). Lindustria nucleare trasformerebbe dunque certi
paesi e certi popoli in pattumiere nucleari. Non essendo esperto,
non posso giudicare i pregi dei diversi componenti possibili. Sarebbe
molto importante che ricercatori onesti e indipendenti studiassero
questo aspetto. Quando si scopre limpiego di armi così criminali, non è
necessario scoprire quali interessi si celano dietro?
La colpa ai vaccini? Alla pillola anti-sonno? O al business?
Diverse ipotesi tentano di spiegare la sindrome del Golfo e dei
Balcani Secondo Pamela Asa, ricercatore in biologia nucleare,
lesercito USA avrebbe clandestinamente introdotto una sostanza non
autorizzata, lo squalene, nel cocktail di vaccini somministrati ai suoi
soldati. Reazione? Allinizio, lesercito USA nega che i suoi laboratori
dispongano di squalene. Poi, ammette la sua utilizzazione ma dopo la
guerra. Infine, confessa di averlo sperimentato prima della guerra, ma
rifiuta di aprire gli archivi. Ora, uninchiesta del Congresso americano
dimostra che il numero di vaccinati è settanta volte superiore alle
cifre ufficiali. I militari sarebbero stati cavie per tests segreti.
Stessa accusa contro lesercito francese
Le sue compresse di pyridostigmina (prevenzione contro il gas bellico)
sarebbero state imposte ai soldati senza autorizzazione legale, malgrado
i loro pericolosi effetti secondari. Negli USA, questo prodotto non ha
mai ottenuto lautorizzazione della Food and Drug Administration. Altro
aspetto: il giornale Canard enchaîné ha scoperto che segretamente, lo
stato maggiore francese ha sperimentato una pillola anti-sonno allora
vietata. 14.000 scatole di Modafinil confezionate sotto falso nome,
rifiutando di dire ai soldati ciò che stavano assumendo (molti
rifiutarono). Ovviamente, tale pillola magica anti-fatica promette
prodigiosi benefici. Ma la legge francese proibisce, pena il carcere,
ogni test praticato senza informare il soggetto sulla natura del
prodotto e dei rischi. Lesercito francese si sarebbe comportato da
fuorilegge per servire grossi interessi finanziari? Il libro di
Abdelkrim esamina inoltre diverse sostanze sospette tra i quali un
pesticida. Cosa concluse? Innanzitutto, che la cospirazione del
silenzio, organizzata dagli USA e dalla Nato, è responsabile di questa
incertezza che acuisce langoscia delle vittime. In secondo luogo, che i
sintomi dei soldati occidentali potrebbero derivare da differenti
fattori: uranio, vaccini, medicinali speciali o contaminazioni locali.
Ma, in ciascuno di questi casi, questo libro dimostra che gli eserciti
occidentali hanno utilizzato prodotti pericolosi nascondendone i rischi.
Essi si aggrappano quindi alla teoria dei malati nella loro mente,
poiché ogni inchiesta rivelerebbe delle colpe gravissime. Terzo, le
popolazioni dellIraq e dei Balcani non hanno assunto quei vaccini o
altri prodotti, perciò è luranio che causa quei tumori e quelle
malformazioni mostruose; di conseguenza, bisogna mettere al bando
immediatamente questarma criminale.
Sapevano e non hanno detto niente
Quattro mesi prima della guerra del Golfo, lo stato maggiore USA diffuse
le Consegne in caso di incidente nel trasporto di munizioni alluranio
impoverito. Rivelatrici: Se gli imballaggi rimangono danneggiati,
devono essere sostituiti prima di riprendere il trasporto. Devessere
effettuato un controllo di contaminazione radioattiva. Se sono
contaminati, devono essere decontaminati secondo le metodiche descritte
al capitolo 7 Si noterà che queste misure rigorose riguardano un
incidente di trasporto, non unesplosione! Cera quindi un pericolo
grave? Sicuramente, e lo sapevano. Il 22 luglio 1990, il
luogotenente-colonnello Ziehm aveva scritto in un rapporto ufficiale:
Si è verificata e continua a verificarsi una preoccupazione circa
limpatto delluranio impoverito sullambiente. Anche se nessuno dubita
dellefficacia delluranio impoverito sul campo di battaglia, queste
munizioni possono divenire politicamente inaccettabili e suscettibili
dessere, di conseguenza, ritirate dagli arsenali. (pg.202). I
dirigenti militari USA, perfettamente a conoscenza dei fatti e per
evitare la protesta, hanno organizzato il complotto del silenzio!
Perché è stato licenziato Asaf Durakovic ?
Quel complotto dura ancora. Asaf Durakovic, professore di medicina
nucleare (venerdì scorso, ospite a Il raggio verde di M.Santoro; ndt),
incaricato di esaminare i soldati del 144° New Jersey Transport Corps,
ne aveva inviato 24 alla clinica per Veterani di Boston. Le ricerche
progredivano, mettendo in evidenza tracce di radioattività. Brutalmente,
i suoi dossiers e i suoi campioni di laboratorio vengono distrutti e, a
febbraio 97, il suo incarico è annullato per ragioni di bilancio.
Nello stesso periodo, anche i dottori Burroughs e Slingerlan perdono il
loro incarico per aver domandato del materiale di ricerca migliore.
Durakovic scrisse a Clinton per denunciare il complotto di cui sono
vittime i Veterani. Senza risposta.
Ma anche in Europa si organizza la protesta
A Manchester, gennaio 99, un gruppo di ONG lancia una grande campagna
dinformazione. E certi stati cominciano a preoccuparsi. In agosto, il
ministro finlandese dellAmbiente organizza un gruppo dinchiesta nel
Kosovo. La Nato rifiuta di collaborare, ma léquipe persevera e conclude
che i rischi sono seri. A novembre, il governo italiano emana una nota
molto critica. In Belgio, una serie di articoli di Frédéric Loore fa
scalpore dalle pagine del Giornale del Sabato. Il ministro Flahaut
allinizio tenta di minimizzare, poi deve fare marcia in dietro
Cari nostri ministri, cosa sapete esattamente ?
Ministro Flahaut, quando direte la veità? A ottobre 99 e febbraio 2000,
dichiarate di non essere a conoscenza di rischi di salute per i
militari dopo le operazioni nei Balcani. Ma il 7 gennaio 2001,
riconoscete che la Nato aveva avvertito dei rischi e che avete fatto
effettuare, con discrezione, dei tests urologici al loro ritorno!
Secondo il sindacalista Marc De Ceulaer, gli avvertimenti della Nato non
sono stati comunicati pubblicamente poiché ne sarebbe seguito un
movimento di protesta contro linvio di soldati in Bosnia. Tutto ciò
esige un dibattito per stabilire la verità. Delle due cose una: o i
ministri belgi susseguenti non sono stati informati dagli USA sui
pericoli delluranio impoverito; e allora il Belgio non dovrebbe forse
uscire da unorganizzazione che minaccia a tal punto la vita umana,
compresa quella dei propri militari? Oppure erano tutti al corrente, e
in questo caso non dovrebbero essere tutti giudicati per complicità?
Parigi e Londra producono a loro volta armi alluranio. E hanno
soffocato la verità.
Nel 1993, la bambina inglese Kimberley Office muore alla nascita a causa
delle malformazioni congenite gravi. Suo padre, soldato nel Golfo, e sua
madre, sostenuti dalle associazioni di veterani, forzarono finalmente
lesercito britannico a iniziare uno studio pilota nel 1998. Risultato
ufficiale: niente. Ma le autorità britanniche sono affidabili? Esse
producono questo tipo di armamento dal 1979, hanno impiegato molto tempo
per riconoscerlo e, allinizio, hanno pubblicamente negato di aver
utilizzato armi alluranio durante la guerra del Golfo. Le autorità
francesi hanno lungamente negato di produrre o utilizzare quel tipo di
armi. Illegali e condannate dallONU in una (prudente) risoluzione del
1996. Ma, nel 1994, la rivista pacifista francese Damoclés rivela la
presenza di residui nei poligoni di collaudo delle armi. Nel 1998,
rivela che la Giat Industries produce 60.000 granate da 120 mm
alluranio. Nello stesso anno, Christine Abdelkrim-Delanne, autrice del
recente libro La Sporca Guerra pulita, interroga le autorità francesi.
È stata analizzata la terra e lacqua nelle zone di collaudo delle armi
alluranio? Il personale era protetto? Quale sicurezza che nessun
soldato francese sia stato contaminato? Nessuna risposta. Agosto 2000,
il ministro della Difesa, Alain Richard, afferma di nuovo solennemente
che nessun soldato francese è rimasto vittima di munizioni alluranio
nel Golfo. Ma i soldati si organizzano e la loro associazione Avigolfe
replica pubblicando una lunga lista di soldati malati o deceduti:
Frédéric Bissérieux, morto di tumore a 32 anni; A.N., morto a 43 anni di
cancro diffuso; M.C., morto di linfoma; M.L., morto nel 1992 di un
cancro al polmone Linchiesta dimostra che le autorità militari hanno,
come i loro colleghi USA, rifiutato di rispondere alle preoccupazioni
dei soldati, di comunicare loro documenti sanitari completi o di
condurre serie ricerche. Il libro di Abdelkrim smaschera le numerose
bugie e dissimulazioni del ministro Richard e dellesercito.
Attualmente, certe potenze europee cercano di rigettare la colpa sugli
USA e di approfittarne per promuovere il progetto dellesercito europeo.
Ma tutti hanno le stesse responsabilità.
Lembargo impedisce di soccorrere la popolazione irachena
La tattica attuale dei media pro-Nato è quella di limitare il dibattito
solo ai soldati occidentali. Ma in Iraq, milioni di persone sono
minacciate poiché una piccolissima particella di uranio inalata basta a
sconvolgere il sistema immunitario. E lembargo impedisce i soccorsi. Un
crimine dopo tanti altri Riporteremo lIraq alletà della pietra,
aveva annunciato il presidente USA George Bush. Sono stati bombardati,
violando le convenzioni internazionali, diversi siti civili: centrali
elettriche, stazioni di pompaggio e depurazione dellacqua, siti
petroliferi, silos di cereali, magazzini alimentari Una crudeltà
deliberata. A ottobre 90, lIstituto di Washington per il Medio-Oriente
raccomandava di colpire le stazioni di pompaggio e depurazione delle
acque di Bagdad senza le quali la popolazione urbana dovrà impiegare
molte ore ogni giorno in cerca di acqua e poi depurarla. Inoltre, sono
stati bombardati, senza preoccuparsi degli effetti sullambiente e la
salute, i siti militari si produzione di sostanze chimiche e biologiche,
le centrali nucleari, le fabbriche darmi, i complessi petrolchimici e i
loro prodotti altamente tossici. La lista di crimini commessi è lunga:
uso delle orribili (e illegali) bombe a frammentazione ognuna delle
quali semina centinaia di schegge assassine sulle popolazioni; migliaia
di soldati iracheni sepolti vivi nel deserto; massacro di migliaia di
soldati in fuga sulla autostrada della morte Quindici anni dopo il
Vietnam, lesercito USA non fu per nulla più civile. Ma il crimine
peggiore è sicuramente lembargo. Ancor oggi, tutto un popolo è privato
dei mezzi di sostentamento e di cura. Questo scandalo deve cessare
immediatamente! È nella popolazione irachena che luranio ha fatto il
maggior numero di vittime. Tutta una generazione è in pericolo. Bisogna
soccorrerli durgenza finanziando le ricerche e le cure necessarie.
Christine Abdelkrim ha visitato lIraq, quell inferno pieno di grida e
sofferenze, e il suo libro ha il merito di mostrare che luranio
impoverito e lembargo contro lIraq sono due aspetti di una stessa
barbara guerra. Condotta da gente per la quale la vita non conta.
Per fare giustizia
Il vecchio ministro Ramsey Clark ha ben definito ciò che bisogna
pretendere: Le armi alluranio impoverito rappresentano una minaccia
inaccettabile per la vita, una violazione della legge internazionale e
un attentato alla dignità umana. Per salvaguardare il futuro
dellumanità, noi esigiamo linterdizione internazionale incondizionata
della ricerca, la produzione, i collaudi, i trasporti, la detenzione e
lutilizzazione delluranio impoverito a fini militari. Inoltre,
domandiamo che tutte queste armi e tutti i residui radioattivi siano
immediatamente isolati e immagazzinati, che luranio impoverito sia
classificato sostanza radioattiva a rischio, che le zone contaminate
siano ripulite e che tutti coloro che sono rimasti esposti possano
ricevere cure mediche appropriate.
E chi deve pagare ? il principio chi inquina paga è semplicemente
giusto.
La Nato, le aziende private che hanno prodotto questi armamenti e i
diversi governi che hanno prodotto, utilizzato o lasciato utilizzare
queste armi devono prelevare dai loro bilanci militari quanto serve a
finanziare:
1. ricerche scientifiche serie e indipendenti sugli effetti delluranio
impoverito e sui sintomi rilevati;
2. una campagna dinformazione delle popolazioni dellIraq, della Bosnia
e della Jugoslavia, oltre ai soldati e le altre persone minacciate;
3. misure disolamento immediato delle zone contaminate, di evacuazione
e di trattamento dei residui e degli equipaggiamenti sospetti;
4. cure di qualità e indennizzi per tutte le vittime; popolazioni locali
o soldati occidentali;
5. una commissione dinchiesta indipendente, costituita da personalità
scientifiche non legate allindustria bellica o allesercito, per
ricercare i responsabili degli atti commessi in queste guerre e coloro
che hanno soffocato linformazione sui pericoli delluranio.
Inoltre, il governo belga cesserà immediatamente, unilateralmente e
senza condizioni ogni politica dembargo che aggrava la situazione della
popolazione irachena e impedisce i soccorsi.
Perché la Nato non rispetta nessuna vita
Di nuovo, la Nato è colta in flagrante delitto. Ma, ha forse mentito
solamente sulle sue armi perverse e la sua guerra pulita? Oppure anche
sui suoi veri obiettivi? Ricordate: le guerre contro lIraq, in Bosnia o
contro la Jugoslavia erano tutte umanitarie. Ma oggi, il popolo
iracheno rimane sottomesso ad un embargo impietoso, niente è regolare in
Bosnia trasformata in protettorato occidentale corrotto e invivibile,
mentre in Jugoslavia duemila civili sono stati uccisi dai bombardamenti
della Nato. Quanto al Kosovo, è etnicamente ripulito dai suoi
protetti dellUCK, e trasformato in pattumiera nucleare. Nellottobre
scorso, invitai a Bruxelles Snezana Pavlovic, esperto nucleare di
Belgrado, per un grande dibattito sulluranio. Questo Serbo ci ha detto:
il nostro governo aveva previsto luso di armi alluranio e organizzato
la protezione dei soldati esposti. In Serbia, i siti contaminati sono
delimitati e proibiti. Ma non nel Kosovo occupato, dove la Nato nega
ogni pericolo. Infatti, soprattutto i civili albanesi, in particolare i
bambini, saranno le vittime delluranio. Della salute degli Albanesi,
la Nato se ne infischia completamente. E oggi, il numero dei tumori
aumenta molto nel Kosovo, come in Bosnia. Per esempio, a Bratunac dove
si sono rifugiati i civili serbi fuggiti dalle zone bombardate dalla
Nato, nel 1995, nelle periferie di Sarajevo, il cimitero è troppo
piccolo, ogni tre giorni qualcuno muore di cancro.
Facciamo la guerra per vendere (Bill Clinton)
Questa terrificante ammissione di fallimento porta a domandarsi: quali
erano i loro veri obiettivi? In verità, la guerra della Nato non aveva
alcunché di umanitario, riferiva Bill Clinton (in privato) alla vigilia
della guerra: Se noi vogliamo delle solide relazioni economiche, che ci
permettano di vendere in tutto il mondo, bisogna che lEuropa sia la
chiave. Di questo si tratta con tutta questa cosa (sic) del Kosovo. Uno
dei suoi vicini confermava: Affinché la globalizzazione avanzi,
lAmerica non deve temere di agire come la superpotenza onnipotente qual
è. La mano invisibile del mercato non funzionerà mai senza un pugno
nascosto. McDonalds non può prosperare senza McDonnell Douglas (fabbrica
dellaereo F-15; ndr). Era dunque una guerra per i superprofitti delle
multinazionali, per spezzare la resistenza di un paese che pretende di
conservare uneconomia indipendente. Per coloro che vogliono dominare e
sfruttare il mondo, una vita umana non vale niente. Né quella dei
soldati americani o europei, né quella degli Iracheni, sei Serbi e degli
Albanesi, tutti volontariamente contaminati. Ecco perché Javier Solana,
responsabile ieri della Nato e oggi del futuro esercito europeo, ha
organizzato lestate scorsa il segreto difesa su ogni progetto e
analisi militare europei, provocando la collera, ma invano, della
maggioranza degli europarlamentari, privati così di ogni controllo. Sono
i popoli che devono giudicare se bisogna fare la guerra oppure le
multinazionali e i generali?? Il sig. Solana ha già risposto. Oggi, noi
paghiamo le conseguenze. Bisogna fermare la Nato!
Seguono Informazioni utili per partecipare alle varie iniziative
antimperialiste organizzate nella Francia settentrionale e in Belgio.
Siti utili:
www.lai-aib.org/balkans
WWW.STOPNATO.ORG.UK
www.emperors-clothes.com
Michel Collon sta preparando un film documentario sulla situazione
generale nel Kosovo. Informazioni e reazioni: michel.collon@...
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Bollettino di controinformazione del
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Chi occulta da dieci anni i pericoli delluranio impoverito e per quali
interessi ?
Dopo anni di sofferenze, soldati belgi denunciano il loro governo. Ma
perché la Nato occulta la verità da dieci anni? Finalmente, se scoppia
lo scandalo delluranio è grazie alla decennale lotta accanita contro
gli USA, poi in Gran Bretagna e in Francia da parte delle associazioni
di soldati vittime e di un pugno di scienziati e di militanti
coraggiosi. Tra i quali Christine Abdelkrim-Delanne che ha pubblicato
recentemente La Sporca Guerra pulita. Storia di quel conflitto.
26.000 soldati USA soffrono di malattie sconosciute
Sono rimasto ferito il 26 febbraio 1991 da un colpo amico che usava
munizioni alluranio impoverito racconta Jerry Wheat (3^ divisione
corazzata USA nel Golfo) In ottobre, ho avuto dolori addominali
violenti. Ho lasciamo lesercito. Decisi di suicidarmi poiché non
ricevevo nessuna risposta, né cure. Mi è stato detto che la mia malattia
non era reale, che ce lavevo nella mente. Il nostro governo dovrebbe
cessare lutilizzo delluranio impoverito. Se non lo fa, che almeno
decida di curare coloro, come me, che ne hanno bisogno. Ricordate!
questa triste eredità degli errori compiuti dal governo non è una
novità. Circa 50 anni fa, dei Veterani sono stati utilizzati come cavie
umane per gli esperimenti nucleari. Poi il governo ha testato lLSD su
altri. Poi hanno usato il Napalm in Vietnam. Al ritorno dalla guerra
del Golfo, nel 1991, diversi soldati americani e britannici avvertono
certi disturbi, che poi si rivelano essere cancri, malattie polmonari e
della pelle, lesioni cerebrali. E mostruose malformazioni nei loro
neonati.
Si notano le stesse patologie nella popolazione irachena; dichiara il
prof. Selma Al Taha, direttore di un laboratorio genetico dopo la
guerra, registriamo un aumento importante di malformazioni congenite:
idrocefalie (rigonfiamento abnorme del cervello; ndr), encefaliti,
spina-bifida (chiusura incompleta delle ossa vertebrali, che toglie
protezione al midollo spinale; ndr), ma anche malformazioni mostruose di
braccia e gambe, assenza di cuore e testa.
Il suo collega Al Askri, specialista in medicina nucleare, sottolinea:
un forte aumento delle patologie della tiroide e dei tumori. Visitiamo
quotidianamente circa 50 pazienti con il cancro. Nel sud del paese,
intenso teatro di guerra, si trova il più alto tasso di leucemia
infantile. È assolutamente indispensabile unindagine scientifica
approfondita e indipendente. Poiché i sintomi della sindrome della
guerra del Golfo sono molto diversi tra loro, diverse possibili cause
sono state avanzate nel corso degli anni: uranio impoverito, vaccini
somministrati ai soldati, pesticidi, bombardamento di fabbriche
chimiche Argomento complesso, la questione meriterebbe una ricerca
scientifica seria e costosa. Gli USA e la Nato negano ogni legame con
luranio impoverito e ogni errore da parte loro. E ovviamente il loro
rifiuto diniziare questa ricerca scientifica che gli ha permesso di
negare la sindrome del Golfo per dieci anni. Tuttavia, lesercito
americano ha dovuto recentemente riconoscere che 132.749 veterani erano
inabili al servizio di cui il 20% colpiti da malattie sconosciute.
Ma non riconosce tutti gli studi e in particolare quelli dellautorevole
dipartimento dei Veterani, o quelli del centro di ricerca delle forze
navali di San Diego, e si ostina a dichiarare che si tratta di vittime
da stress di guerra.
Chi non cerca niente, non trova niente
Malgrado lostruzionismo sistematico dellesercito USA, la verità si fa
lentamente strada il 7 maggio 1991, il professore tedesco Sigwart
Gunther scopre frantumi di proiettile, di forme e pesi bizzarri,
sullautostrada del deserto iracheno. Ho visto bambini che giocavano
con quei resti. Ho poi saputo che una ragazzina che ne aveva conservato
era morta di leucemia. Quattro diversi istituti tedeschi vi misurano
unenorme radioattività. La polizia sequestra e fa scomparire il
proiettile, ma non può impedire a Gunther di dare lallarme. Poco
ascoltato, purtroppo. Nel 1992, uno studio dellUfficio di valutazione
tecnologica del Congresso USA, constata che, su 148 soldati morti
ufficialmente riconosciuti, 34 sono stati ammazzati da colpi amici. E
conclude: E impossibile prevedere il numero dei decessi ulteriori tra
i soldati che portano le schegge duranio impoverito nel loro corpo. È
forse per questo che lesercito USA avrebbe, dopo la guerra, raccolto in
segreto e confiscato materiali americani e iracheni contaminati? In ogni
caso, a gennaio 1992, sotto la pressione delle associazioni di veterani,
lUfficio dinvestigazione del Congresso americano inizia uninchiesta.
E a marzo, il servizio sanitario dellesercito raccomanda didentificare
tutti i soldati che portano schegge nel loro corpo per osservare e
catalogare i segni di tossicità renale cronica e di cancro. Ma, per
cinque anni, il numero di soldati contaminati non sarà pubblicato.
Lesercito americano è in flagrante delitto di bugie ripetute.
Sistematicamente, lesercito USA occulta le informazioni allarmanti.
Così, cinque mesi dopo la fine della guerra, un incendio infuria per sei
ore nella base USA di Doha, vicino Kuwait City, distruggendo 4
carrarmati Abrams, 660 obici da 120 mm e 9.720 da 25 mm, tutti caricati
con proiettili alluranio impoverito. 3.500 soldati sono presenti e si
misura una contaminazione superiore alle norme ammesse. Una nota che
informi del pericolo dinalare le particelle non è mai stata distribuita
al personale che pulirà lhangar senza protezioni, bevendo inoltre
lacqua dal serbatoio lì vicino. Ma alla fine della giornata, ufficiali
incollano delle etichette radioattività sui frantumi dei proiettili
raccolti. E due mesi dopo, i gruppi incaricati di decontaminare
indosseranno maschere a gas, guanti e tute di protezione. Inoltre, per
sette anni lesercito USA rifiuterà di rivelare quanti soldati sono
stati contaminati tra i gruppi incaricati di riparare senza protezione
i veicoli da combattimento colpiti dai colpi amici. Dal 1992,
Veterani e autorità USA si sono affrontati in una battaglia di cifre.
Fino a marzo 98, il Pentagono sostiene che la contaminazione da uranio
riguarda solo 35 persone. Ma documenti segreti declassificati permettono
al ricercatore Dan Fahey di obbligare il Pentagono a riconoscere
pubblicamente il proprio errore: sarebbero 113, almeno. La
determinazione dei Veterani è stato lelemento decisivo per ostacolare
la malafede delle autorità americane che, ancora oggi, cercano di
guadagnare tempo e seminare bugie. Ciò che Dan Fahey riassume nel Chi
non cerca niente, non trova niente.
Due donne ammirevoli, Sara e Carol, hanno lanciato la resistenza
Sara Flounders è co-fondatrice dellInternational Action Center
unorganizzazione presieduta da Ramsey Clark (ex-ministro americano
della Giustizia) che lotta contro tutte le guerre imperialiste degli
Stati Uniti: Vietnam, Grenada, Panama, Nicaragua, Libia, Somalia e
ovviamente la guerra del Golfo. Già nel 1992, Sara Flounders ha raccolto
le testimonianze di un centinaio di soldati e comincia le prime ricerche
sulle relazioni con luranio. Nel 1997, nel suo libro Il metallo del
disonore, pubblica una delle prime dichiarazioni di Veterani: Ero
volontario per patriottismo racconta Carol H. Picou (venerdì scorso,
ospite a Il raggio verde di M.Santoro; ndt) volevo aiutare.
Infermiera militare, ero nel primo ospedale militare che entrava in Iraq
( ) nel deserto iracheno. Cerano proiettili ovunque, e granate, e
bunker distrutti, e la nostra unità medica di 150 persone ha
attraversato tutto ciò senza alcuna protezione. Eravamo sette donne.
Siamo tutte malate. Altri membri dellunità sono morti. I carrarmati
(iracheni) erano bruciati e i corpi dei carristi carbonizzati, non avevo
mai visto una cosa simile. Ho fermato la mia jeep e ho fatto qualche
foto. Ero sconvolta. Ci siamo detti: è la strada dellinferno. Nessuno
ci aveva avvertito della contaminazione.
Non potevo più controllare il mio ventre, né lo sfintere
In Iraq, ho cominciato a notare delle macchie nere sulla pelle.
Avvertivo in me uno strano cambiamento. Non potevo più controllare il
mio ventre, né lo sfintere. Mi fu detto che la disfunzione era meccanica
e che avrei dovuto fare degli esami al rientro. Al mio ritorno, ho
cominciato a porre domande e ho temuto per la mia carriera militare. Un
Veterano atomico (ndr: è il tragico soprannome dei 250.000 soldati
cifre americane ufficiali irradiati durante gli esperimenti nucleari
americani tra il 1942 e il 1963) mi disse che io ero avvelenata
dalluranio impoverito. Un medico civile ha diagnosticato: encefalopatia
dovuta allesposizione a una sostanza tossica, anomalie del sistema
immunitario, ecc. Lesercito ha ritenuto, per la mia invalidità, che
lincontinenza urinaria e intestinale sia di origine sconosciuta. Sono
stata licenziata, è stata soppressa, di conseguenza, la mia
assicurazione sanitaria militare. Nel febbraio 94, un controllo ha
rivelato la presenza di uranio. Sono andata a Washington e ho fatto una
pubblica dichiarazione. Oggi, ho un grave problema alla memoria. Ho
unencefalopatia di origine tossica, un deterioramento della tiroide, un
degrado muscolare. Soffro dincontinenza della vescica e degli intestini
e praticamente non posso più usare le mani e i piedi. Il neonato di un
membro della nostra unità è nato senza orecchie, senza occhi e con il
cuore a destra. Da allora, Carol ha testimoniato in tutto il mondo. Il
suo coraggio, insieme allazione di Sara Flounders e dellInternational
Action Center hanno fatto arretrare il muro del silenzio.
Ancora una storia di quattrini ?
A chi serve il crimine? Chi ha interesse ad usare tonnellate di uranio
impoverito?
In settembre, un colonnello dellarmata jugoslava, incaricato
dellindagine sui siti bombardati dalla Nato e della protezione dei
militari, mi diceva che esistono dei metalli altrettanto, o forse più
efficaci per forare i mezzi blindati, delluranio impoverito. Ma
impiegare questultimo permette di risolvere lo spinoso problema del
trattamento di quelle scorie nucleari (che restano radioattive per
miliardi di anni). Lindustria nucleare trasformerebbe dunque certi
paesi e certi popoli in pattumiere nucleari. Non essendo esperto,
non posso giudicare i pregi dei diversi componenti possibili. Sarebbe
molto importante che ricercatori onesti e indipendenti studiassero
questo aspetto. Quando si scopre limpiego di armi così criminali, non è
necessario scoprire quali interessi si celano dietro?
La colpa ai vaccini? Alla pillola anti-sonno? O al business?
Diverse ipotesi tentano di spiegare la sindrome del Golfo e dei
Balcani Secondo Pamela Asa, ricercatore in biologia nucleare,
lesercito USA avrebbe clandestinamente introdotto una sostanza non
autorizzata, lo squalene, nel cocktail di vaccini somministrati ai suoi
soldati. Reazione? Allinizio, lesercito USA nega che i suoi laboratori
dispongano di squalene. Poi, ammette la sua utilizzazione ma dopo la
guerra. Infine, confessa di averlo sperimentato prima della guerra, ma
rifiuta di aprire gli archivi. Ora, uninchiesta del Congresso americano
dimostra che il numero di vaccinati è settanta volte superiore alle
cifre ufficiali. I militari sarebbero stati cavie per tests segreti.
Stessa accusa contro lesercito francese
Le sue compresse di pyridostigmina (prevenzione contro il gas bellico)
sarebbero state imposte ai soldati senza autorizzazione legale, malgrado
i loro pericolosi effetti secondari. Negli USA, questo prodotto non ha
mai ottenuto lautorizzazione della Food and Drug Administration. Altro
aspetto: il giornale Canard enchaîné ha scoperto che segretamente, lo
stato maggiore francese ha sperimentato una pillola anti-sonno allora
vietata. 14.000 scatole di Modafinil confezionate sotto falso nome,
rifiutando di dire ai soldati ciò che stavano assumendo (molti
rifiutarono). Ovviamente, tale pillola magica anti-fatica promette
prodigiosi benefici. Ma la legge francese proibisce, pena il carcere,
ogni test praticato senza informare il soggetto sulla natura del
prodotto e dei rischi. Lesercito francese si sarebbe comportato da
fuorilegge per servire grossi interessi finanziari? Il libro di
Abdelkrim esamina inoltre diverse sostanze sospette tra i quali un
pesticida. Cosa concluse? Innanzitutto, che la cospirazione del
silenzio, organizzata dagli USA e dalla Nato, è responsabile di questa
incertezza che acuisce langoscia delle vittime. In secondo luogo, che i
sintomi dei soldati occidentali potrebbero derivare da differenti
fattori: uranio, vaccini, medicinali speciali o contaminazioni locali.
Ma, in ciascuno di questi casi, questo libro dimostra che gli eserciti
occidentali hanno utilizzato prodotti pericolosi nascondendone i rischi.
Essi si aggrappano quindi alla teoria dei malati nella loro mente,
poiché ogni inchiesta rivelerebbe delle colpe gravissime. Terzo, le
popolazioni dellIraq e dei Balcani non hanno assunto quei vaccini o
altri prodotti, perciò è luranio che causa quei tumori e quelle
malformazioni mostruose; di conseguenza, bisogna mettere al bando
immediatamente questarma criminale.
Sapevano e non hanno detto niente
Quattro mesi prima della guerra del Golfo, lo stato maggiore USA diffuse
le Consegne in caso di incidente nel trasporto di munizioni alluranio
impoverito. Rivelatrici: Se gli imballaggi rimangono danneggiati,
devono essere sostituiti prima di riprendere il trasporto. Devessere
effettuato un controllo di contaminazione radioattiva. Se sono
contaminati, devono essere decontaminati secondo le metodiche descritte
al capitolo 7 Si noterà che queste misure rigorose riguardano un
incidente di trasporto, non unesplosione! Cera quindi un pericolo
grave? Sicuramente, e lo sapevano. Il 22 luglio 1990, il
luogotenente-colonnello Ziehm aveva scritto in un rapporto ufficiale:
Si è verificata e continua a verificarsi una preoccupazione circa
limpatto delluranio impoverito sullambiente. Anche se nessuno dubita
dellefficacia delluranio impoverito sul campo di battaglia, queste
munizioni possono divenire politicamente inaccettabili e suscettibili
dessere, di conseguenza, ritirate dagli arsenali. (pg.202). I
dirigenti militari USA, perfettamente a conoscenza dei fatti e per
evitare la protesta, hanno organizzato il complotto del silenzio!
Perché è stato licenziato Asaf Durakovic ?
Quel complotto dura ancora. Asaf Durakovic, professore di medicina
nucleare (venerdì scorso, ospite a Il raggio verde di M.Santoro; ndt),
incaricato di esaminare i soldati del 144° New Jersey Transport Corps,
ne aveva inviato 24 alla clinica per Veterani di Boston. Le ricerche
progredivano, mettendo in evidenza tracce di radioattività. Brutalmente,
i suoi dossiers e i suoi campioni di laboratorio vengono distrutti e, a
febbraio 97, il suo incarico è annullato per ragioni di bilancio.
Nello stesso periodo, anche i dottori Burroughs e Slingerlan perdono il
loro incarico per aver domandato del materiale di ricerca migliore.
Durakovic scrisse a Clinton per denunciare il complotto di cui sono
vittime i Veterani. Senza risposta.
Ma anche in Europa si organizza la protesta
A Manchester, gennaio 99, un gruppo di ONG lancia una grande campagna
dinformazione. E certi stati cominciano a preoccuparsi. In agosto, il
ministro finlandese dellAmbiente organizza un gruppo dinchiesta nel
Kosovo. La Nato rifiuta di collaborare, ma léquipe persevera e conclude
che i rischi sono seri. A novembre, il governo italiano emana una nota
molto critica. In Belgio, una serie di articoli di Frédéric Loore fa
scalpore dalle pagine del Giornale del Sabato. Il ministro Flahaut
allinizio tenta di minimizzare, poi deve fare marcia in dietro
Cari nostri ministri, cosa sapete esattamente ?
Ministro Flahaut, quando direte la veità? A ottobre 99 e febbraio 2000,
dichiarate di non essere a conoscenza di rischi di salute per i
militari dopo le operazioni nei Balcani. Ma il 7 gennaio 2001,
riconoscete che la Nato aveva avvertito dei rischi e che avete fatto
effettuare, con discrezione, dei tests urologici al loro ritorno!
Secondo il sindacalista Marc De Ceulaer, gli avvertimenti della Nato non
sono stati comunicati pubblicamente poiché ne sarebbe seguito un
movimento di protesta contro linvio di soldati in Bosnia. Tutto ciò
esige un dibattito per stabilire la verità. Delle due cose una: o i
ministri belgi susseguenti non sono stati informati dagli USA sui
pericoli delluranio impoverito; e allora il Belgio non dovrebbe forse
uscire da unorganizzazione che minaccia a tal punto la vita umana,
compresa quella dei propri militari? Oppure erano tutti al corrente, e
in questo caso non dovrebbero essere tutti giudicati per complicità?
Parigi e Londra producono a loro volta armi alluranio. E hanno
soffocato la verità.
Nel 1993, la bambina inglese Kimberley Office muore alla nascita a causa
delle malformazioni congenite gravi. Suo padre, soldato nel Golfo, e sua
madre, sostenuti dalle associazioni di veterani, forzarono finalmente
lesercito britannico a iniziare uno studio pilota nel 1998. Risultato
ufficiale: niente. Ma le autorità britanniche sono affidabili? Esse
producono questo tipo di armamento dal 1979, hanno impiegato molto tempo
per riconoscerlo e, allinizio, hanno pubblicamente negato di aver
utilizzato armi alluranio durante la guerra del Golfo. Le autorità
francesi hanno lungamente negato di produrre o utilizzare quel tipo di
armi. Illegali e condannate dallONU in una (prudente) risoluzione del
1996. Ma, nel 1994, la rivista pacifista francese Damoclés rivela la
presenza di residui nei poligoni di collaudo delle armi. Nel 1998,
rivela che la Giat Industries produce 60.000 granate da 120 mm
alluranio. Nello stesso anno, Christine Abdelkrim-Delanne, autrice del
recente libro La Sporca Guerra pulita, interroga le autorità francesi.
È stata analizzata la terra e lacqua nelle zone di collaudo delle armi
alluranio? Il personale era protetto? Quale sicurezza che nessun
soldato francese sia stato contaminato? Nessuna risposta. Agosto 2000,
il ministro della Difesa, Alain Richard, afferma di nuovo solennemente
che nessun soldato francese è rimasto vittima di munizioni alluranio
nel Golfo. Ma i soldati si organizzano e la loro associazione Avigolfe
replica pubblicando una lunga lista di soldati malati o deceduti:
Frédéric Bissérieux, morto di tumore a 32 anni; A.N., morto a 43 anni di
cancro diffuso; M.C., morto di linfoma; M.L., morto nel 1992 di un
cancro al polmone Linchiesta dimostra che le autorità militari hanno,
come i loro colleghi USA, rifiutato di rispondere alle preoccupazioni
dei soldati, di comunicare loro documenti sanitari completi o di
condurre serie ricerche. Il libro di Abdelkrim smaschera le numerose
bugie e dissimulazioni del ministro Richard e dellesercito.
Attualmente, certe potenze europee cercano di rigettare la colpa sugli
USA e di approfittarne per promuovere il progetto dellesercito europeo.
Ma tutti hanno le stesse responsabilità.
Lembargo impedisce di soccorrere la popolazione irachena
La tattica attuale dei media pro-Nato è quella di limitare il dibattito
solo ai soldati occidentali. Ma in Iraq, milioni di persone sono
minacciate poiché una piccolissima particella di uranio inalata basta a
sconvolgere il sistema immunitario. E lembargo impedisce i soccorsi. Un
crimine dopo tanti altri Riporteremo lIraq alletà della pietra,
aveva annunciato il presidente USA George Bush. Sono stati bombardati,
violando le convenzioni internazionali, diversi siti civili: centrali
elettriche, stazioni di pompaggio e depurazione dellacqua, siti
petroliferi, silos di cereali, magazzini alimentari Una crudeltà
deliberata. A ottobre 90, lIstituto di Washington per il Medio-Oriente
raccomandava di colpire le stazioni di pompaggio e depurazione delle
acque di Bagdad senza le quali la popolazione urbana dovrà impiegare
molte ore ogni giorno in cerca di acqua e poi depurarla. Inoltre, sono
stati bombardati, senza preoccuparsi degli effetti sullambiente e la
salute, i siti militari si produzione di sostanze chimiche e biologiche,
le centrali nucleari, le fabbriche darmi, i complessi petrolchimici e i
loro prodotti altamente tossici. La lista di crimini commessi è lunga:
uso delle orribili (e illegali) bombe a frammentazione ognuna delle
quali semina centinaia di schegge assassine sulle popolazioni; migliaia
di soldati iracheni sepolti vivi nel deserto; massacro di migliaia di
soldati in fuga sulla autostrada della morte Quindici anni dopo il
Vietnam, lesercito USA non fu per nulla più civile. Ma il crimine
peggiore è sicuramente lembargo. Ancor oggi, tutto un popolo è privato
dei mezzi di sostentamento e di cura. Questo scandalo deve cessare
immediatamente! È nella popolazione irachena che luranio ha fatto il
maggior numero di vittime. Tutta una generazione è in pericolo. Bisogna
soccorrerli durgenza finanziando le ricerche e le cure necessarie.
Christine Abdelkrim ha visitato lIraq, quell inferno pieno di grida e
sofferenze, e il suo libro ha il merito di mostrare che luranio
impoverito e lembargo contro lIraq sono due aspetti di una stessa
barbara guerra. Condotta da gente per la quale la vita non conta.
Per fare giustizia
Il vecchio ministro Ramsey Clark ha ben definito ciò che bisogna
pretendere: Le armi alluranio impoverito rappresentano una minaccia
inaccettabile per la vita, una violazione della legge internazionale e
un attentato alla dignità umana. Per salvaguardare il futuro
dellumanità, noi esigiamo linterdizione internazionale incondizionata
della ricerca, la produzione, i collaudi, i trasporti, la detenzione e
lutilizzazione delluranio impoverito a fini militari. Inoltre,
domandiamo che tutte queste armi e tutti i residui radioattivi siano
immediatamente isolati e immagazzinati, che luranio impoverito sia
classificato sostanza radioattiva a rischio, che le zone contaminate
siano ripulite e che tutti coloro che sono rimasti esposti possano
ricevere cure mediche appropriate.
E chi deve pagare ? il principio chi inquina paga è semplicemente
giusto.
La Nato, le aziende private che hanno prodotto questi armamenti e i
diversi governi che hanno prodotto, utilizzato o lasciato utilizzare
queste armi devono prelevare dai loro bilanci militari quanto serve a
finanziare:
1. ricerche scientifiche serie e indipendenti sugli effetti delluranio
impoverito e sui sintomi rilevati;
2. una campagna dinformazione delle popolazioni dellIraq, della Bosnia
e della Jugoslavia, oltre ai soldati e le altre persone minacciate;
3. misure disolamento immediato delle zone contaminate, di evacuazione
e di trattamento dei residui e degli equipaggiamenti sospetti;
4. cure di qualità e indennizzi per tutte le vittime; popolazioni locali
o soldati occidentali;
5. una commissione dinchiesta indipendente, costituita da personalità
scientifiche non legate allindustria bellica o allesercito, per
ricercare i responsabili degli atti commessi in queste guerre e coloro
che hanno soffocato linformazione sui pericoli delluranio.
Inoltre, il governo belga cesserà immediatamente, unilateralmente e
senza condizioni ogni politica dembargo che aggrava la situazione della
popolazione irachena e impedisce i soccorsi.
Perché la Nato non rispetta nessuna vita
Di nuovo, la Nato è colta in flagrante delitto. Ma, ha forse mentito
solamente sulle sue armi perverse e la sua guerra pulita? Oppure anche
sui suoi veri obiettivi? Ricordate: le guerre contro lIraq, in Bosnia o
contro la Jugoslavia erano tutte umanitarie. Ma oggi, il popolo
iracheno rimane sottomesso ad un embargo impietoso, niente è regolare in
Bosnia trasformata in protettorato occidentale corrotto e invivibile,
mentre in Jugoslavia duemila civili sono stati uccisi dai bombardamenti
della Nato. Quanto al Kosovo, è etnicamente ripulito dai suoi
protetti dellUCK, e trasformato in pattumiera nucleare. Nellottobre
scorso, invitai a Bruxelles Snezana Pavlovic, esperto nucleare di
Belgrado, per un grande dibattito sulluranio. Questo Serbo ci ha detto:
il nostro governo aveva previsto luso di armi alluranio e organizzato
la protezione dei soldati esposti. In Serbia, i siti contaminati sono
delimitati e proibiti. Ma non nel Kosovo occupato, dove la Nato nega
ogni pericolo. Infatti, soprattutto i civili albanesi, in particolare i
bambini, saranno le vittime delluranio. Della salute degli Albanesi,
la Nato se ne infischia completamente. E oggi, il numero dei tumori
aumenta molto nel Kosovo, come in Bosnia. Per esempio, a Bratunac dove
si sono rifugiati i civili serbi fuggiti dalle zone bombardate dalla
Nato, nel 1995, nelle periferie di Sarajevo, il cimitero è troppo
piccolo, ogni tre giorni qualcuno muore di cancro.
Facciamo la guerra per vendere (Bill Clinton)
Questa terrificante ammissione di fallimento porta a domandarsi: quali
erano i loro veri obiettivi? In verità, la guerra della Nato non aveva
alcunché di umanitario, riferiva Bill Clinton (in privato) alla vigilia
della guerra: Se noi vogliamo delle solide relazioni economiche, che ci
permettano di vendere in tutto il mondo, bisogna che lEuropa sia la
chiave. Di questo si tratta con tutta questa cosa (sic) del Kosovo. Uno
dei suoi vicini confermava: Affinché la globalizzazione avanzi,
lAmerica non deve temere di agire come la superpotenza onnipotente qual
è. La mano invisibile del mercato non funzionerà mai senza un pugno
nascosto. McDonalds non può prosperare senza McDonnell Douglas (fabbrica
dellaereo F-15; ndr). Era dunque una guerra per i superprofitti delle
multinazionali, per spezzare la resistenza di un paese che pretende di
conservare uneconomia indipendente. Per coloro che vogliono dominare e
sfruttare il mondo, una vita umana non vale niente. Né quella dei
soldati americani o europei, né quella degli Iracheni, sei Serbi e degli
Albanesi, tutti volontariamente contaminati. Ecco perché Javier Solana,
responsabile ieri della Nato e oggi del futuro esercito europeo, ha
organizzato lestate scorsa il segreto difesa su ogni progetto e
analisi militare europei, provocando la collera, ma invano, della
maggioranza degli europarlamentari, privati così di ogni controllo. Sono
i popoli che devono giudicare se bisogna fare la guerra oppure le
multinazionali e i generali?? Il sig. Solana ha già risposto. Oggi, noi
paghiamo le conseguenze. Bisogna fermare la Nato!
Seguono Informazioni utili per partecipare alle varie iniziative
antimperialiste organizzate nella Francia settentrionale e in Belgio.
Siti utili:
www.lai-aib.org/balkans
WWW.STOPNATO.ORG.UK
www.emperors-clothes.com
Michel Collon sta preparando un film documentario sulla situazione
generale nel Kosovo. Informazioni e reazioni: michel.collon@...
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BOTTE IN ASCENSORE
- Due aggressori entrati dopo la Morina in ascensore
l'hanno colpita varie volte e poi sono fuggiti -
Nell'ascensore dell'edificio numero 41 della Via Nebojsina due giovani
hanno aggredito e picchiato Bratislava Buba Morina, parlamentare
federale appartenente alla Direzione della JUL [Sinistra Unita
Jugoslava]. Come ha dichiarato Morina alla polizia, gli aggressori
l'hanno aspettata all'entrata dell'edificio e sono entrati dietro di lei
nell'ascensore. Dopo averle rivolto degli insulti, i giovani hanno
incominciato a picchiarla. Quando lei e' caduta, sono usciti
dall'ascensore e sono fuggiti. "La signora Morina deve andare a fare
degli esami radiologici", ha risposto una gentile voce femminile quando
i nostri giornalisti hanno suonato al citofono della sua casa. " Vi
potete immaginare come l'hanno picchiata... Ma lei non puo' parlare con
voi, avrete tutte le risposte dalla Direzione."
Alla Direzione della JUL non abbiamo potuto incontrare Ratko Krsmanovic,
il segretario generale, ma siamo riusciti ad avere un comunicato nel
quale e' scritto che "la Direzione della JUL esprime una durissima
protesta contro il linciaggio pianificato". Il Centro Stampa della JUL,
firmatario di questo comunicato, ribadisce anche che "l'attacco era
organizzato e questo e' confermato dal fatto che gli aggressori erano
mascherati e bande simili a questa svolgono i compiti che vengono loro
assegnati da superiori." Quante e quali percosse abbia in effetti subito
Buba Morina non siamo riusciti a scoprirlo, ma alla nostra domanda sulle
sue condizioni l'autista di Morina ha risposto: "Sta bene, non ha
lividi".
Ricordiamo che la vittima, membro della Direzione, era gia' stata
attaccata dai dimostranti nel 1996-'97 durante la protesta civica,
quando la sua automobile fu fermata in mezzo alla folla a piazza Slavija
e, nel caos generale, lei riusci' a sfuggire al linciaggio da parte di
cittadini arrabbiati.
(Tratto da NOVOSTI, Belgrado, 16/1/2001)
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hanno aggredito e picchiato Bratislava Buba Morina, parlamentare
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l'hanno aspettata all'entrata dell'edificio e sono entrati dietro di lei
nell'ascensore. Dopo averle rivolto degli insulti, i giovani hanno
incominciato a picchiarla. Quando lei e' caduta, sono usciti
dall'ascensore e sono fuggiti. "La signora Morina deve andare a fare
degli esami radiologici", ha risposto una gentile voce femminile quando
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potete immaginare come l'hanno picchiata... Ma lei non puo' parlare con
voi, avrete tutte le risposte dalla Direzione."
Alla Direzione della JUL non abbiamo potuto incontrare Ratko Krsmanovic,
il segretario generale, ma siamo riusciti ad avere un comunicato nel
quale e' scritto che "la Direzione della JUL esprime una durissima
protesta contro il linciaggio pianificato". Il Centro Stampa della JUL,
firmatario di questo comunicato, ribadisce anche che "l'attacco era
organizzato e questo e' confermato dal fatto che gli aggressori erano
mascherati e bande simili a questa svolgono i compiti che vengono loro
assegnati da superiori." Quante e quali percosse abbia in effetti subito
Buba Morina non siamo riusciti a scoprirlo, ma alla nostra domanda sulle
sue condizioni l'autista di Morina ha risposto: "Sta bene, non ha
lividi".
Ricordiamo che la vittima, membro della Direzione, era gia' stata
attaccata dai dimostranti nel 1996-'97 durante la protesta civica,
quando la sua automobile fu fermata in mezzo alla folla a piazza Slavija
e, nel caos generale, lei riusci' a sfuggire al linciaggio da parte di
cittadini arrabbiati.
(Tratto da NOVOSTI, Belgrado, 16/1/2001)
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-------- Original Message --------
Oggetto: Mappe dei bombardamenti in Bosnia
Rispedito-Data: Thu, 25 Jan 2001 11:51:51 +0100
Rispedito-Da: pck-yugoslavia@...
Data: Thu, 25 Jan 2001 11:54:33 +0100
Da: "francesco iannuzzelli" <francesco@...>
Rispondi-a: pck-yugoslavia@...
Società: peacelink
A: pck-armamenti@...
CC: pck-yugoslavia@..., pck-pace@...
Ciao a tutti, vi segnalo che abbiamo messo online le mappe e le
coordinate dei bombardamenti con uranio impoverito in Bosnia.
Le trovate a questo indirizzo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/mappe
In pratica le zone coinvolte sono 3: i dintorni di Sarajevo, Hadzici
(poco fuori Sarajevo) e Han Pijesak (a sud di Vlasenica)
Comunque sul sito trovate delle piantine dettagliate
Per quanto riguarda il Kosovo e' attivo un database all'indirizzo
http://db.peacelink.it/kosovo
che permette di cercare le citta' di tutto il Kosovo e ne visualizza
una piantina ingrandita con la distanza in linea d'aria dai
bombardamenti piu' vicini
ciao
francesco
francesco iannuzzelli francesco@...
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
----------------------------------
Chiamami adesso, che non ho piu' niente da dire,
ma voglio parlare lo stesso insieme a te
(Paolo Conte)
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Oggetto: Mappe dei bombardamenti in Bosnia
Rispedito-Data: Thu, 25 Jan 2001 11:51:51 +0100
Rispedito-Da: pck-yugoslavia@...
Data: Thu, 25 Jan 2001 11:54:33 +0100
Da: "francesco iannuzzelli" <francesco@...>
Rispondi-a: pck-yugoslavia@...
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A: pck-armamenti@...
CC: pck-yugoslavia@..., pck-pace@...
Ciao a tutti, vi segnalo che abbiamo messo online le mappe e le
coordinate dei bombardamenti con uranio impoverito in Bosnia.
Le trovate a questo indirizzo
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In pratica le zone coinvolte sono 3: i dintorni di Sarajevo, Hadzici
(poco fuori Sarajevo) e Han Pijesak (a sud di Vlasenica)
Comunque sul sito trovate delle piantine dettagliate
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bombardamenti piu' vicini
ciao
francesco
francesco iannuzzelli francesco@...
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23. januar 2001.
SAOPTENJE SOCIJALISTICKE PARTIJE SRBIJE
(Povodom izjave Rasela Donsona) ...
JAGODINA: VIE DEMOKRATIJE - MANJE PLATE...
PODSECANJE: NAI NEPRIJATELJE ZA NUKLEARNI OTPAD...
21. januar 2001.
SAOPTENJE SOCIJALISTICKE PARTIJE SRBIJE
(Krenje Rezolucije 1244 Saveta Bezbednosti) ...
18. januar 2001.
SAOPTENJE SOCIJALISTICKE PARTIJE SRBIJE
(Obnavljanje rada Komiteta za Kosovo i Metohiju) ...
17. januar 2001.
SAOPTENJE SOCIJALISTICKE PARTIJE SRBIJE
(uranijumska municija i zagadjenje) ...
11. januar 2001.
SEDNICA GLAVNOG ODBORA SOCIJALISTICKE PARTIJE SRBIJE...
09. januar 2001.
TRECA EVROMEDITERANSKA KONFERENCIJA PARTIJA LEVICE...
OD ISTORIJSKE JE VANOSTI DA SRBI MA GDE IVELI I SVI GRAANI SRBIJE I
JUGOSLAVIJE, BEZ OBZIRA NA POLITICKE RAZLIKE, SIMPATIJE ILI MRNJE,
SACUVAJU NARODNI KONSENZUS O TOME DA ODBRANA ZEMLJE I NARODA NE MOE BITI
ZLOCIN...
Prethodne vesti
---
> http://www.sps.org.yu/eng/news/2001-01-08.html
Socialist Party of Serbia
Head Committee
January 8th 2000,
Belgrade
Press Release
Socialist Party of Serbia is of the opinion that the position of the
Yugoslav Foreign Affairs Minister Mr. Goran Svilanovic, taken at the
talks
with the outgoing American administration, regarding readiness of
Yugoslavia to co-operate in commencing of the Hague Tribunal proceedings
is directly contrary to the national interest of the Serb people and the
state interest of both Serbia and Yugoslavia. Such a position is also
contrary to the statements of the President of the Federal Republic of
Yugoslavia Mr. Vojislav Kostunica and of the Federal Prime Minister Mr.
Zoran Zizic, both asserting that Hague Tribunal is a political court.
Yugoslav Minister of Foreign Affairs, encountering an administration
that
waged a criminal and illegal war against Federal Republic of Yugoslavia
and that committed massive crimes against citizens of Yugoslavia, shifts
all the blame to his own people and accepts collective, complete and
only
guilt for all that transpired at the territories of former Yugoslavia,
even though Serbs were the utmost victims of the secession, separatism
and
terrorism.
Acceptance of one political Tribunal to try defenders of the fatherland
is
nothing but renunciation of states and peoples right of self-defence. At
the same time, Albanian terrorist sentenced by courts are freed, while
at
Kosovo and Metohia persecution, killing and kidnapping of Serbs
continues,
and Albanian terrorism is spreading to the south of Serbia.
Such Svilanovics statements are not only alibi and amnesty for crimes
done
to Serbs but also disgraceful message that it was an error that Serb
people defended their country and that nation was protected. That is
more
than clear message to all those who will, in near or distant future, be
in
the position to defend the country again, that they will be held
responsible in some new tribunal set aside for Serbs only. For that
reason, and not for any individual person, it is of historical
importance
that Serbs, wherever they may reside and all the citizens of Serbia and
Yugoslavia, regardless of their political differences, sympathies or
hatred, preserve national consensus that defence of the country may not
and could not be a crime and that Serbs, Serbia and Yugoslavia in the
course of all these years did not cause nor committed any crimes against
other peoples and states. To the contrary. Thats why such statements of
the Yugoslav Foreign Affairs Minister are damaging for Serbia and for
Yugoslavia as well as for the Serb people as a whole.
---
> http://www.sps.org.yu/eng/news/2001-01-11.html
January 11th 2001,
Belgrade
Press Release
Today, in Belgrade, a session of the Head Committee of the Socialist
Party
of Serbia was held under the chairmanship of the Chairman of the
Socialist
Party of Serbia Mr . Slobodan Milosevic. While deliberating upon actual
situation in the country and the tasks of the Party in the period to
come,
it has been established that it is of historical importance that
citizens
of the Serbia and Yugoslavia preserve consensus that freedom and
self-defence of the country may not be crime, as well as that Serbia and
Yugoslavia did not commit crime against other peoples and states.
Socialist Party of Serbia is of the opinion that the position of the
Yugoslav Foreign Affairs Minister Mr. Goran Svilanovic, taken at the
talks
with the outgoing American administration, regarding readiness of
Yugoslavia to co-operate in commencing of the Hague Tribunal proceedings
is directly contrary to the national interest of the Serb people and the
state interest of both Serbia and Yugoslavia. Yugoslav Minister of
Foreign
Affairs, encountering an administration that waged a criminal and
illegal
war against Federal Republic of Yugoslavia and that committed massive
crimes against citizens of Yugoslavia, shifts all the blame to his own
people and accepts collective, complete and only guilt for all that
transpired at the territories of former Yugoslavia, even though Serbs
were
the utmost victims of the secession, separatism and terrorism.
Such Svilanovics statements are not only alibi and amnesty for crimes
done
to Serbs but also disgraceful message that it was an error that Serb
people defended themselves and that the freedom of the country was
protected. That is more than clear message to all those who will, in
near
or distant future, be in the position to defend the country again, that
they will be held responsible in some new tribunal set aside for Serbs
only. Thats why such statements of the Yugoslav Foreign Affairs Minister
are damaging for Serbia and for Yugoslavia as well as for the Serb
people
as a whole.
At the session of the Head Committee of the Socialist Party of Serbia it
was once more reiterated that preservation of the Federal Republic of
Yugoslavia as a joint state of the Serb and Montenegrin people, its
citizens, Republic of Serbia and Republic of Montengro is of national
and
state interest and of significance for all its citizens, peoples and
both
federal units, with respect to the will of the citizens and peoples and
constitutional procedure.
Press Service of the
Head Committee of the SPS
---
> http://www.sps.org.yu/eng/news/2001-01-21.html
Belgrade, January 21st 2001
Press Release
Socialist Party of Serbia expresses deep concern regarding the
continuation of systematic violations of the UN Security Council
Resolution 1244 (1999) and terrorism that is overflowing to the other
parts of Serbia in the Zone of ground security. Under the auspices of
UNMIK and K-For new illegal elections are being prepared in the Province
in order to continue with the implementation of the programme of the
separatists.
At the same time, all that is happening last weeks and months, in the
field, at the municipalities of Preshevo, Buyanovac and Medvedya, in
essence represents a part of the plan for gradual legalisation of
newly-established circumstances and presence of the terrorist KLA, for
transformation of new terrorist leaders into "side in the conflict" or
partners for dialogue with state authorities. Question is, why state
representatives are conscientiously avoiding to call terrorists in the
Zone of ground security terrorist in front of the TV cameras, but prefer
to speak of Albanian extremists or armed groups of Albanians. Why on
terrorists crimes such as murders of policemen and civilians, on
abductions they use formulation increase of violence? Thats well known
vocabulary of Coushner and NATO officials who did not make themselves
glorious on understanding of Serbs legitimate interests. In the European
countries there is an atmosphere of state of emergency in regard of use
of
depleted uranium and plutonium ammunitions and other forbidden weapons
used in the aggression of NATO against Yugoslavia. Heads of states and
governments, parliaments, including European parliament, political,
humanitarian and other organisations are requesting all facts to be made
public and their citizens and interests protected. Yugoslav public,
however, even though it is direct victim of the use of such weapons and
thus having more right to know the truth is still denied knowledge of
what
is Yugoslav Government doing or planning to do at the domestic and
international fields. Is the Government of our country conscientious of
the historical responsibility it carries right now regarding the
protection of most important interests such as health of the people and
future generations, or keeping silent is part of its European policy?
In such circumstances, Yugoslav Government was in a hurry to withdraw,
quite some time ago, Yugoslav ambassador at the United Nations, while a
new one is not yet appointed. Public has the right to know who will and
when put these issues to the Security Council, General Assembly and
other
organs of the United Nations.
Press Service of the
Head Committee of the SPS
---
Copyright 1997-2000 SPS
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state interest of both Serbia and Yugoslavia. Such a position is also
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Yugoslavia Mr. Vojislav Kostunica and of the Federal Prime Minister Mr.
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only
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even though Serbs were the utmost victims of the secession, separatism
and
terrorism.
Acceptance of one political Tribunal to try defenders of the fatherland
is
nothing but renunciation of states and peoples right of self-defence. At
the same time, Albanian terrorist sentenced by courts are freed, while
at
Kosovo and Metohia persecution, killing and kidnapping of Serbs
continues,
and Albanian terrorism is spreading to the south of Serbia.
Such Svilanovics statements are not only alibi and amnesty for crimes
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to Serbs but also disgraceful message that it was an error that Serb
people defended their country and that nation was protected. That is
more
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in
the position to defend the country again, that they will be held
responsible in some new tribunal set aside for Serbs only. For that
reason, and not for any individual person, it is of historical
importance
that Serbs, wherever they may reside and all the citizens of Serbia and
Yugoslavia, regardless of their political differences, sympathies or
hatred, preserve national consensus that defence of the country may not
and could not be a crime and that Serbs, Serbia and Yugoslavia in the
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it has been established that it is of historical importance that
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of the Serbia and Yugoslavia preserve consensus that freedom and
self-defence of the country may not be crime, as well as that Serbia and
Yugoslavia did not commit crime against other peoples and states.
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glorious on understanding of Serbs legitimate interests. In the European
countries there is an atmosphere of state of emergency in regard of use
of
depleted uranium and plutonium ammunitions and other forbidden weapons
used in the aggression of NATO against Yugoslavia. Heads of states and
governments, parliaments, including European parliament, political,
humanitarian and other organisations are requesting all facts to be made
public and their citizens and interests protected. Yugoslav public,
however, even though it is direct victim of the use of such weapons and
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