Informazione
ANCORA AGGIORNAMENTI
sulle iniziative ad un anno dall'inizio dei bombardamenti della
NATO sulla Repubblica Federale di Jugoslavia
ROMA - TORINO - TRIESTE
...E QUALCHE NOTA CRITICA SU UNA INIZIATIVA MILANESE...
---
ROMA
LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 25 SI FA!
Secondo le notizie pervenuteci ieri, l'autorizzazione e' stata data
previo spostamento dell'orario di partenza del corteo:
* Il 24 e 25 marzo a Roma in piazza contro la guerra.
24 marzo ore 16.00 SIT IN davanti a Palazzo Chigi
25 marzo ORE 17.00 CORTEO da Piazza Esedra
---
TORINO
ASSEMBLEA-DIBATTITO
24 marzo 1999-24 marzo 2000
A UN ANNO DALL'AGGRESSIONE ALLA JUGOSLAVIA
· PROIEZIONE DEL VIDEO
"I NEMICI DELLA NATO" video sugli effetti dei bombardamenti in
Jugoslavia
sui civili
· PRESENTAZIONE DEL TRIBUNALE INDIPENDENTE INTERNAZIONALE CONTRO I
CRIMINI
DI GUERRA IN JUGOSLAVIA
"RAMSEY CLARK"
· ASSEMBLEA DIBATTITO
Parteciperà Tiziana BOARI giornalista
Testimone diretta in Kosovo
ALLE ORE 20.30 AULA MAGNA DI BIOLOGIA VIA ACCADEMIA ALBERTINA 17 TORINO
Coordinamento torinese per la Jugoslavia
PER CONTATTI: <lamonaca@...>
---
TRIESTE
> Subject: JUGOSLAVIA: UN ANNO DOPO - iniziative a TS
>
> TRIESTE
>
> JUGOSLAVIA: UN ANNO DOPO
> 24 marzo 1999
> UNA DATA DA NON DIMENTICARE
>
> GIOVEDI 23 MARZO 2000
>
> Ad un anno dall'inizio dell'aggressione della NATO alla
> Repubblica Federale di Jugoslavia
> l'Associazione UNITI PER LA PACE
> organizza per giovedì 23 marzo 2000 alle ore 18 e 30
> presso la Casa del Popolo di Sottolongera di via Masaccio 24
> un dibattito sul tema:
>
> L'AGGRESSIONE DELLA NATO ALLA JUGOSLAVIA
> Marzo 1999 - Marzo 2000: UN ANNO DOPO
>
> PROBLEMI E PROSPETTIVE PER UN POPOLO
> DIMENTICATO
>
> Interverranno tra gli altri il Console jugoslavo a Trieste e il
> pediatra Marino Andolina, per un aggiornamento sulla
> situazione attuale in Jugoslavia.
>
> Seguirà la proiezione di filmati.
>
> Ampia documentazione e materiale informativo.
> Aggiornamenti sulle attività dell'associazione.
>
> ---
>
> a seguire
> CENA DI FINANZIAMENTO (prenotare)
> Alle ore 21 avrà luogo una cena (prezzo lire 25.000) il cui
> ricavato verrà devoluto al Campo Profughi di Aleksinac.
>
> Per prenotazioni telefonare ai numeri:
> 040-382559 0339-2002996
>
> ---
>
> VENERDI 24 MARZO
>
> Presidio con materiale informativo
> Piazza della Borsa - Trieste
> dalle 15.00 alle 20.00
>
> SI ATTENDONO ADESIONI E PARTECIPAZIONE
>
> tel. 040-382559 0339-2002996
> e-mail: "Giorgio Ellero" <glr_y@...>
>
> ---
>
> Associazione "Uniti per la Pace"
> v. S. Michele 15 - 34100 Trieste
> tel. 040-382559 0339-2002996
> CP 231 Trieste Centrale
> C/C postale 14894349
>
---
MILANO: UNA INIZIATIVA "POLITICALLY CORRECT"
> PER NON DIMENTICARE
>
> Le associazioni che hanno sottoscritto l'appello "Per non dimenticare"
(per l'appello, vedi sotto)
> presentano la prima iniziativa che apre il programma di mobilitazioni,
> dibattiti e approfondimenti, sulla guerra e le sue conseguenze, programma
> che si svilupperà nell'arco dei prossimi due mesi.
>
> giovedì 23 Marzo 2000 - ore 20.30
> Camera del Lavoro - corso di Porta Vittoria 43, Milano
>
(dunque l'iniziativa si tiene in una sede di quel sindacato che non
promosse alcuno sciopero contro i bombardamenti all'epoca)
> A un anno dalla guerra dei Balcani
> LE ALTERNATIVE ALLA MILITARIZZAZIONE
> E ALLA GLOBALIZZAZIONE
> La guerra nei Balcani, finalizzata alla costruzione di un nuovo ordine
> mondiale, ha mostrato chiaramente lo stretto legame tra nuova
> militarizzazione del mondo e globalizzazione. Bombe e neoliberismo vanno a
> braccetto, espropriando i popoli della loro sovranità e imponendo un modello
> autoritario nelle relazioni internazionali.
> Ma ribellarsi è giusto e le alternative sono possibili. Partendo da Seattle
> si può andare lontano.
(condivisibile, no?)
>
> Incontro e dibattito con:
> - Samir Amin (Presidente del Forum Mondiale delle Alternative e del Forum
> du Tier Monde-Dakar)
>
> Introduce Emilio Molinari (Comitato Permanente contro la Guerra)
>
(il Comitato Permanente contro la Guerra di Milano accoglieva al suo
interno le posizioni della sezione italiana dell'UCK, cioe' il "Comitato
di Solidarieta' con il Kosova" oggi ribattezzato "Centro di Iniziativa
Politica sui Balcani")
> Intervengono: Mario Agostinelli, (Segretario Cgil Lombardia),
> Pierluigi Sullo (giornalista di Carta), il coordinamento anti-Wto di Milano
>
> Con la partecipazione dei Cori diretti dal maestro Martinho Lutero
>
> Organizzano: Forum Mondiale delle Alternative, Comitato Permanente contro la
> Guerra, Coordinamento anti-Wto di Milano, Alternativa Sindacale Cgil
> Lombardia, Carta.
>
>
>
>
> ********************************************************************
>
>
> PER NON DIMENTICARE
>
> Il 24 marzo dello scorso anno le forze della Nato iniziavano una guerra
> aerea contro la Repubblica Federale di Jugoslavia, con lo scopo proclamato
> di porre fine alla gravissima situazione determinatasi in Kosovo per
> responsabilità del regime di Milosevic.
("scopo dichiarato" - ma qual era lo scopo reale?)
> L'attacco fu condotto in aperta violazione della Carta delle Nazioni Unite e
> dello stesso trattato del Nord Atlantico, anche per affermare un nuovo ruolo
> offensivo dell'Alleanza Atlantica.
> L’Italia repubblicana, in violazione della Costituzione, è stata per la
> prima volta pienamente e attivamente coinvolta in una guerra.
(non e' esatto, perche' non si e' trattato di una guerra, bensi' di una
vigliacca aggressione, e perche' non era la prima volta ma almeno la
seconda, vedi Iraq)
> Oggi, ad un anno di distanza, mentre nel Kosovo ora sono i serbi e i Rom ad
> essere cacciati e perseguitati, a Belgrado continua a governare Milosevic.
(frase sibillina)
> La popolazione della Repubblica di Jugoslavia, già vittima delle distruzioni
> e della morte portate dalla guerra, subisce gli effetti di un embargo di cui
> le forze di opposizione per prime chiedono la cessazione; quelle stesse
> forze sociali che hanno avuto, in questi anni, un rapporto di collaborazione
> con settori del pacifismo italiano, nell'intento di costruire un clima di
> convivenza e di pace.
(falso: l'intento era quello di dare una svolta in senso liberista a
cio' che rimaneva della RFSJ, cioe' l'attuale Federazione
serbomontenegrina, ovvero in alternativa di squartare anche
quest'ultima. Si noti infatti che in questo appello non si dice una
parola sulla possibilita' che la frammentazione/colonizzazione prosegua
nella Serbia meridionale, in Montenegro, Sangiaccato, eccetera)
> In questi mesi si è aperto qualche squarcio di luce sui tanti episodi oscuri
> della guerra, sulla disinformazione a cui è stata sottoposta l'opinione
> pubblica, sull'entità della catastrofe ambientale, e da ultimo sulla
> gestione della missione Arcobaleno.
(altra frase sibillina. Chi, come e perche' ha fatto disinformazione?)
>
> Per non dimenticare,
> per capire meglio quello che è accaduto,
(di buone intenzioni e' lastricata la via dell'inferno...)
> per evitare che possa ripetersi,
> per aiutare tutte le popolazioni della zona a sanare le ferite della guerra,
> per favorire la risoluzione pacifica dei conflitti con la partecipazione
> della diplomazia popolare e della cooperazione internazionale, a partire
> dalla Cecenia,
(traduzione: spacchiamo anche la Federazione russa in nome della
autodeterminazione dei ceceni)
> per contribuire a indagare i danni prodotti dalla guerra nella nostra
> cultura quotidiana, giuridica, istituzionale e politica.
>
> A un anno dall'inizio dei bombardamenti su Belgrado invitiamo tutti a
> partecipare alle iniziative di mobilitazione e di approfondimento.
>
> Acli, Alternativa sindacale, AlternativeEuropa, AltrEconomia, Arci,
> Associazione consumi etici e alternativi (Acea), Associazione culturale
> Punto Rosso, Carta, Casa dei popoli e delle culture, Comitato per una Casa
> per la Pace-Milano (Associazione per la Pace, Beati Costruttori di Pace,
> Lega Obiettori di Coscienza, Associazione Pace e Dintorni, Associazione
> Milano Mir, Gruppo Pace della Comunità di S. Angelo-Milano), Centro
> Macaccaro, Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione (Cric),
> Cipec-Casa dei Diritti, circolo Prc-Cusano Milanino, circolo Prc Sincarpio
> Rosso di Mariano Comense, Cocis, Comitato Golfo, Comitato permanente contro
> la guerra-Milano, Comitato permanente contro la guerra-S.Giuliano,
> Convenzione per l'Alternativa, Coordinamento collettivi studenteschi,
> Coordinamento Nord-Sud del mondo, Coordinamento Pace-Cinisello Balsamo,
> Costruzione di un Movimento per una Scuola di Pace-Mariano Comense, Donne in
> nero, Educatrici ed educatori del centro di aggregazione giovanile di
> Cinisello Balsamo, Forum per un'alternativa al liberismo, gruppo consiliare
> Verde-Comune di Milano, gruppo consiliare Prc-Comune di Milano, gruppo
> consiliare Prc-comune di Cusano Milanino, Guerre&Pace, Il giornale della
> natura, il ponte della Lombardia, Italia-Nicaragua, Libera-associazioni,
> nomi e numeri contro le mafie, Libera Università Popolare, Lombardia per la
> Pace, Mani Tese, Medicina democratica, Nuova Sinistra DS, Partito della
> rifondazione comunista, Partito umanista, Progetto Sinistra, Sin.Cobas,
> Sindacato di base, Sinistra Verde, Sinistra Verde di Saronno, Stampa Natura
> e Solidarietà, Terre di Mezzo, Un Ponte per…
(si noti il carattere ecumenico della iniziativa: c'e' dentro di tutto,
aderiscono tutti, viva il "pensiero unico" sui drammi jugoslavi)
>
> per adesioni e informazioni:
> COMITATO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA
> tel 02-89422081; 02-874324 fax 02-89425770; 02-875045 e-mail:
> marzo1999@...
> sito Internet: http://digilander.iol.it/24marzo1999
> via Festa del Perdono 6, Milano
>
> ********************************************************************
>
> INIZIATIVE
> 23 marzo-20 maggio
> (alcune iniziative sono ancora in via di definizione e, quindi, incomplete)
>
> I. MOBILITAZIONI
> - 24-25-26 marzo: gazebo in largo Cairoli (in preparazione)
> informazione, documentazione, spettacoli, cori e musica, Mostra per la Pace
> - venerdì 24 marzo
> ore 19.20: la sirena di Belgrado annuncia il primo bombardamento sulla città
> ore 20.00 fiaccolata da l.go Cairoli a piazza del Duomo (in preparazione)
> piazzetta Reale: coro Radio Bahia
>
> II. DIBATTITI E APPROFONDIMENTI
> - giovedì 23 marzo
> ore 20.30 - Camera del lavoro - coro del maestro Martinho Lutero
> ore 21.00 Camera dal Lavoro (sala Di Vittorio)
> Un anno dalla guerra nei Balcani: le alternative alla militarizzazione e
> alla globalizzazione
> con Samir Amin. Introduce Emilio Molinari. Intervengono: Mario Agostinelli,
> Pierluigi Sullo, il coordinamento anti-Wto di Milano
> Organizzano: Forum Mondiale delle Alternative, Comitato Permanente contro
> la Guerra, Coordinamento anti-Wto di Milano, Alternativa Sindacale Cgil
> Lombardia, Carta.
> - sabato 25 marzo
> ore 10.00 Camera del lavoro (sala Buozzi) - corso di porta Vittoria 43
> assemblea sull'ambiente nei Balcani dopo la guerra: L'eredità delle bombe
> intelligenti (in preparazione)
> - giovedì 31 marzo, ore 21.00 sala Acli, via della Signora 3
> Guerra e solidarietà (la gestione degli aiuti, solidarietà e ricostruzione,
> solidarietà ed embargo, solidarietà e profughi). intervengono: Tonino Perna,
> Fabio Alberti, Graziano Fortunato
> - giovedì 6 aprile, ore 21.00 sala Aem, via della Signora 10
> I signori della guerra. Strategie politiche e militari per il XXI secolo.
> Intervengono Isidoro
> Mortellaro e Achille Lodovisi
> - venerdì 7 aprile, ore 21.00 villa Ghirlanda, via Frova 8 - Cinisello Balsamo
> Strategie politiche e militari per il XXI secolo: Usa, Europa e Italia.
> Intervengono Isidoro Mortellaro e Piero Maestri. Organizzano: Coordinamento
> Pace-Cinisello Balsamo, circolo culturale Lombardini.
> - aprile, ore 21, sala Aem, via della Signora 10
> presentazione del testo La guerra del Kosovo, anatomia di un'escalation di
> Giovanni Scotto ed Emanuele Arielli (in preparazione)
> - venerdì 5 maggio
> Gli scrittori e la guerra. Arci-libri (in preparazione)
> - giovedì 11 maggio, ore 21.00 sala Acli, via della Signora 3
> Informazione: guerra e dopoguerra (in preparazione)
>
> III. GIORNATA CONCLUSIVA sabato 20 maggio - Camera del Lavoro
> Le guerre e i nazionalismi nell'epoca della globalizzazione (in preparazione)
> Le macerie interne: ricadute politiche, culturali, giuridiche in Italia
> dopo la guerra nei Balcani
>
(comunque, l'impegno profuso e' notevole: ben tre giorni di iniziative!
Complimenti compagni, i mezzi non vi mancano...)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
------------------------------------------------------------
sulle iniziative ad un anno dall'inizio dei bombardamenti della
NATO sulla Repubblica Federale di Jugoslavia
ROMA - TORINO - TRIESTE
...E QUALCHE NOTA CRITICA SU UNA INIZIATIVA MILANESE...
---
ROMA
LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 25 SI FA!
Secondo le notizie pervenuteci ieri, l'autorizzazione e' stata data
previo spostamento dell'orario di partenza del corteo:
* Il 24 e 25 marzo a Roma in piazza contro la guerra.
24 marzo ore 16.00 SIT IN davanti a Palazzo Chigi
25 marzo ORE 17.00 CORTEO da Piazza Esedra
---
TORINO
ASSEMBLEA-DIBATTITO
24 marzo 1999-24 marzo 2000
A UN ANNO DALL'AGGRESSIONE ALLA JUGOSLAVIA
· PROIEZIONE DEL VIDEO
"I NEMICI DELLA NATO" video sugli effetti dei bombardamenti in
Jugoslavia
sui civili
· PRESENTAZIONE DEL TRIBUNALE INDIPENDENTE INTERNAZIONALE CONTRO I
CRIMINI
DI GUERRA IN JUGOSLAVIA
"RAMSEY CLARK"
· ASSEMBLEA DIBATTITO
Parteciperà Tiziana BOARI giornalista
Testimone diretta in Kosovo
ALLE ORE 20.30 AULA MAGNA DI BIOLOGIA VIA ACCADEMIA ALBERTINA 17 TORINO
Coordinamento torinese per la Jugoslavia
PER CONTATTI: <lamonaca@...>
---
TRIESTE
> Subject: JUGOSLAVIA: UN ANNO DOPO - iniziative a TS
>
> TRIESTE
>
> JUGOSLAVIA: UN ANNO DOPO
> 24 marzo 1999
> UNA DATA DA NON DIMENTICARE
>
> GIOVEDI 23 MARZO 2000
>
> Ad un anno dall'inizio dell'aggressione della NATO alla
> Repubblica Federale di Jugoslavia
> l'Associazione UNITI PER LA PACE
> organizza per giovedì 23 marzo 2000 alle ore 18 e 30
> presso la Casa del Popolo di Sottolongera di via Masaccio 24
> un dibattito sul tema:
>
> L'AGGRESSIONE DELLA NATO ALLA JUGOSLAVIA
> Marzo 1999 - Marzo 2000: UN ANNO DOPO
>
> PROBLEMI E PROSPETTIVE PER UN POPOLO
> DIMENTICATO
>
> Interverranno tra gli altri il Console jugoslavo a Trieste e il
> pediatra Marino Andolina, per un aggiornamento sulla
> situazione attuale in Jugoslavia.
>
> Seguirà la proiezione di filmati.
>
> Ampia documentazione e materiale informativo.
> Aggiornamenti sulle attività dell'associazione.
>
> ---
>
> a seguire
> CENA DI FINANZIAMENTO (prenotare)
> Alle ore 21 avrà luogo una cena (prezzo lire 25.000) il cui
> ricavato verrà devoluto al Campo Profughi di Aleksinac.
>
> Per prenotazioni telefonare ai numeri:
> 040-382559 0339-2002996
>
> ---
>
> VENERDI 24 MARZO
>
> Presidio con materiale informativo
> Piazza della Borsa - Trieste
> dalle 15.00 alle 20.00
>
> SI ATTENDONO ADESIONI E PARTECIPAZIONE
>
> tel. 040-382559 0339-2002996
> e-mail: "Giorgio Ellero" <glr_y@...>
>
> ---
>
> Associazione "Uniti per la Pace"
> v. S. Michele 15 - 34100 Trieste
> tel. 040-382559 0339-2002996
> CP 231 Trieste Centrale
> C/C postale 14894349
>
---
MILANO: UNA INIZIATIVA "POLITICALLY CORRECT"
> PER NON DIMENTICARE
>
> Le associazioni che hanno sottoscritto l'appello "Per non dimenticare"
(per l'appello, vedi sotto)
> presentano la prima iniziativa che apre il programma di mobilitazioni,
> dibattiti e approfondimenti, sulla guerra e le sue conseguenze, programma
> che si svilupperà nell'arco dei prossimi due mesi.
>
> giovedì 23 Marzo 2000 - ore 20.30
> Camera del Lavoro - corso di Porta Vittoria 43, Milano
>
(dunque l'iniziativa si tiene in una sede di quel sindacato che non
promosse alcuno sciopero contro i bombardamenti all'epoca)
> A un anno dalla guerra dei Balcani
> LE ALTERNATIVE ALLA MILITARIZZAZIONE
> E ALLA GLOBALIZZAZIONE
> La guerra nei Balcani, finalizzata alla costruzione di un nuovo ordine
> mondiale, ha mostrato chiaramente lo stretto legame tra nuova
> militarizzazione del mondo e globalizzazione. Bombe e neoliberismo vanno a
> braccetto, espropriando i popoli della loro sovranità e imponendo un modello
> autoritario nelle relazioni internazionali.
> Ma ribellarsi è giusto e le alternative sono possibili. Partendo da Seattle
> si può andare lontano.
(condivisibile, no?)
>
> Incontro e dibattito con:
> - Samir Amin (Presidente del Forum Mondiale delle Alternative e del Forum
> du Tier Monde-Dakar)
>
> Introduce Emilio Molinari (Comitato Permanente contro la Guerra)
>
(il Comitato Permanente contro la Guerra di Milano accoglieva al suo
interno le posizioni della sezione italiana dell'UCK, cioe' il "Comitato
di Solidarieta' con il Kosova" oggi ribattezzato "Centro di Iniziativa
Politica sui Balcani")
> Intervengono: Mario Agostinelli, (Segretario Cgil Lombardia),
> Pierluigi Sullo (giornalista di Carta), il coordinamento anti-Wto di Milano
>
> Con la partecipazione dei Cori diretti dal maestro Martinho Lutero
>
> Organizzano: Forum Mondiale delle Alternative, Comitato Permanente contro la
> Guerra, Coordinamento anti-Wto di Milano, Alternativa Sindacale Cgil
> Lombardia, Carta.
>
>
>
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> ********************************************************************
>
>
> PER NON DIMENTICARE
>
> Il 24 marzo dello scorso anno le forze della Nato iniziavano una guerra
> aerea contro la Repubblica Federale di Jugoslavia, con lo scopo proclamato
> di porre fine alla gravissima situazione determinatasi in Kosovo per
> responsabilità del regime di Milosevic.
("scopo dichiarato" - ma qual era lo scopo reale?)
> L'attacco fu condotto in aperta violazione della Carta delle Nazioni Unite e
> dello stesso trattato del Nord Atlantico, anche per affermare un nuovo ruolo
> offensivo dell'Alleanza Atlantica.
> L’Italia repubblicana, in violazione della Costituzione, è stata per la
> prima volta pienamente e attivamente coinvolta in una guerra.
(non e' esatto, perche' non si e' trattato di una guerra, bensi' di una
vigliacca aggressione, e perche' non era la prima volta ma almeno la
seconda, vedi Iraq)
> Oggi, ad un anno di distanza, mentre nel Kosovo ora sono i serbi e i Rom ad
> essere cacciati e perseguitati, a Belgrado continua a governare Milosevic.
(frase sibillina)
> La popolazione della Repubblica di Jugoslavia, già vittima delle distruzioni
> e della morte portate dalla guerra, subisce gli effetti di un embargo di cui
> le forze di opposizione per prime chiedono la cessazione; quelle stesse
> forze sociali che hanno avuto, in questi anni, un rapporto di collaborazione
> con settori del pacifismo italiano, nell'intento di costruire un clima di
> convivenza e di pace.
(falso: l'intento era quello di dare una svolta in senso liberista a
cio' che rimaneva della RFSJ, cioe' l'attuale Federazione
serbomontenegrina, ovvero in alternativa di squartare anche
quest'ultima. Si noti infatti che in questo appello non si dice una
parola sulla possibilita' che la frammentazione/colonizzazione prosegua
nella Serbia meridionale, in Montenegro, Sangiaccato, eccetera)
> In questi mesi si è aperto qualche squarcio di luce sui tanti episodi oscuri
> della guerra, sulla disinformazione a cui è stata sottoposta l'opinione
> pubblica, sull'entità della catastrofe ambientale, e da ultimo sulla
> gestione della missione Arcobaleno.
(altra frase sibillina. Chi, come e perche' ha fatto disinformazione?)
>
> Per non dimenticare,
> per capire meglio quello che è accaduto,
(di buone intenzioni e' lastricata la via dell'inferno...)
> per evitare che possa ripetersi,
> per aiutare tutte le popolazioni della zona a sanare le ferite della guerra,
> per favorire la risoluzione pacifica dei conflitti con la partecipazione
> della diplomazia popolare e della cooperazione internazionale, a partire
> dalla Cecenia,
(traduzione: spacchiamo anche la Federazione russa in nome della
autodeterminazione dei ceceni)
> per contribuire a indagare i danni prodotti dalla guerra nella nostra
> cultura quotidiana, giuridica, istituzionale e politica.
>
> A un anno dall'inizio dei bombardamenti su Belgrado invitiamo tutti a
> partecipare alle iniziative di mobilitazione e di approfondimento.
>
> Acli, Alternativa sindacale, AlternativeEuropa, AltrEconomia, Arci,
> Associazione consumi etici e alternativi (Acea), Associazione culturale
> Punto Rosso, Carta, Casa dei popoli e delle culture, Comitato per una Casa
> per la Pace-Milano (Associazione per la Pace, Beati Costruttori di Pace,
> Lega Obiettori di Coscienza, Associazione Pace e Dintorni, Associazione
> Milano Mir, Gruppo Pace della Comunità di S. Angelo-Milano), Centro
> Macaccaro, Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione (Cric),
> Cipec-Casa dei Diritti, circolo Prc-Cusano Milanino, circolo Prc Sincarpio
> Rosso di Mariano Comense, Cocis, Comitato Golfo, Comitato permanente contro
> la guerra-Milano, Comitato permanente contro la guerra-S.Giuliano,
> Convenzione per l'Alternativa, Coordinamento collettivi studenteschi,
> Coordinamento Nord-Sud del mondo, Coordinamento Pace-Cinisello Balsamo,
> Costruzione di un Movimento per una Scuola di Pace-Mariano Comense, Donne in
> nero, Educatrici ed educatori del centro di aggregazione giovanile di
> Cinisello Balsamo, Forum per un'alternativa al liberismo, gruppo consiliare
> Verde-Comune di Milano, gruppo consiliare Prc-Comune di Milano, gruppo
> consiliare Prc-comune di Cusano Milanino, Guerre&Pace, Il giornale della
> natura, il ponte della Lombardia, Italia-Nicaragua, Libera-associazioni,
> nomi e numeri contro le mafie, Libera Università Popolare, Lombardia per la
> Pace, Mani Tese, Medicina democratica, Nuova Sinistra DS, Partito della
> rifondazione comunista, Partito umanista, Progetto Sinistra, Sin.Cobas,
> Sindacato di base, Sinistra Verde, Sinistra Verde di Saronno, Stampa Natura
> e Solidarietà, Terre di Mezzo, Un Ponte per…
(si noti il carattere ecumenico della iniziativa: c'e' dentro di tutto,
aderiscono tutti, viva il "pensiero unico" sui drammi jugoslavi)
>
> per adesioni e informazioni:
> COMITATO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA
> tel 02-89422081; 02-874324 fax 02-89425770; 02-875045 e-mail:
> marzo1999@...
> sito Internet: http://digilander.iol.it/24marzo1999
> via Festa del Perdono 6, Milano
>
> ********************************************************************
>
> INIZIATIVE
> 23 marzo-20 maggio
> (alcune iniziative sono ancora in via di definizione e, quindi, incomplete)
>
> I. MOBILITAZIONI
> - 24-25-26 marzo: gazebo in largo Cairoli (in preparazione)
> informazione, documentazione, spettacoli, cori e musica, Mostra per la Pace
> - venerdì 24 marzo
> ore 19.20: la sirena di Belgrado annuncia il primo bombardamento sulla città
> ore 20.00 fiaccolata da l.go Cairoli a piazza del Duomo (in preparazione)
> piazzetta Reale: coro Radio Bahia
>
> II. DIBATTITI E APPROFONDIMENTI
> - giovedì 23 marzo
> ore 20.30 - Camera del lavoro - coro del maestro Martinho Lutero
> ore 21.00 Camera dal Lavoro (sala Di Vittorio)
> Un anno dalla guerra nei Balcani: le alternative alla militarizzazione e
> alla globalizzazione
> con Samir Amin. Introduce Emilio Molinari. Intervengono: Mario Agostinelli,
> Pierluigi Sullo, il coordinamento anti-Wto di Milano
> Organizzano: Forum Mondiale delle Alternative, Comitato Permanente contro
> la Guerra, Coordinamento anti-Wto di Milano, Alternativa Sindacale Cgil
> Lombardia, Carta.
> - sabato 25 marzo
> ore 10.00 Camera del lavoro (sala Buozzi) - corso di porta Vittoria 43
> assemblea sull'ambiente nei Balcani dopo la guerra: L'eredità delle bombe
> intelligenti (in preparazione)
> - giovedì 31 marzo, ore 21.00 sala Acli, via della Signora 3
> Guerra e solidarietà (la gestione degli aiuti, solidarietà e ricostruzione,
> solidarietà ed embargo, solidarietà e profughi). intervengono: Tonino Perna,
> Fabio Alberti, Graziano Fortunato
> - giovedì 6 aprile, ore 21.00 sala Aem, via della Signora 10
> I signori della guerra. Strategie politiche e militari per il XXI secolo.
> Intervengono Isidoro
> Mortellaro e Achille Lodovisi
> - venerdì 7 aprile, ore 21.00 villa Ghirlanda, via Frova 8 - Cinisello Balsamo
> Strategie politiche e militari per il XXI secolo: Usa, Europa e Italia.
> Intervengono Isidoro Mortellaro e Piero Maestri. Organizzano: Coordinamento
> Pace-Cinisello Balsamo, circolo culturale Lombardini.
> - aprile, ore 21, sala Aem, via della Signora 10
> presentazione del testo La guerra del Kosovo, anatomia di un'escalation di
> Giovanni Scotto ed Emanuele Arielli (in preparazione)
> - venerdì 5 maggio
> Gli scrittori e la guerra. Arci-libri (in preparazione)
> - giovedì 11 maggio, ore 21.00 sala Acli, via della Signora 3
> Informazione: guerra e dopoguerra (in preparazione)
>
> III. GIORNATA CONCLUSIVA sabato 20 maggio - Camera del Lavoro
> Le guerre e i nazionalismi nell'epoca della globalizzazione (in preparazione)
> Le macerie interne: ricadute politiche, culturali, giuridiche in Italia
> dopo la guerra nei Balcani
>
(comunque, l'impegno profuso e' notevole: ben tre giorni di iniziative!
Complimenti compagni, i mezzi non vi mancano...)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
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SENSAZIONALE SCOPERTA DEL PROFESSOR STEFANO BIANCHINI!!!
Qualcuno di voi pensava che la Jugoslavia fosse stata smembrata dalle
tendenze centrifughe, o dalla legittimazione internazionale del
secessionismo sloveno, croato, bosniaco-musulmano, panalbanese,
eccetera?
SBAGLIAVATE DI GROSSO!!!
Secondo recentissimi studi del professor dottor Stefano Bianchini, noto
luminare e collaboratore di vari giornali italiani di ex-sinistra,
"...in realta', era chiaro da tempo (per lo meno dal dicembre 1989) che
la Serbia aveva optato per la propria secessione dalla Jugoslavia
[sic!], pur cercando di acquisire il controllo del nome e delle
proprieta' estere dello Stato..."
(da: S. Bianchini, "La questione jugoslava" - Collana XX Secolo,
Giunti-Casterman, Firenze 1996)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
------------------------------------------------------------
Qualcuno di voi pensava che la Jugoslavia fosse stata smembrata dalle
tendenze centrifughe, o dalla legittimazione internazionale del
secessionismo sloveno, croato, bosniaco-musulmano, panalbanese,
eccetera?
SBAGLIAVATE DI GROSSO!!!
Secondo recentissimi studi del professor dottor Stefano Bianchini, noto
luminare e collaboratore di vari giornali italiani di ex-sinistra,
"...in realta', era chiaro da tempo (per lo meno dal dicembre 1989) che
la Serbia aveva optato per la propria secessione dalla Jugoslavia
[sic!], pur cercando di acquisire il controllo del nome e delle
proprieta' estere dello Stato..."
(da: S. Bianchini, "La questione jugoslava" - Collana XX Secolo,
Giunti-Casterman, Firenze 1996)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
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ROMA - PERUGIA - BARI
...ED UN MESSAGGIO DA TORONTO, CANADA
---
ROMA: VIETATA LA MANIFESTAZIONE-CORTEO DEL 25 MARZO
Con il pretesto di motivi di ordine pubblico legati allo svolgimento di
una partita di calcio, le istituzioni intendono negare il diritto dei
cittadini a manifestare in favore della pace, della solidarieta' con i
popoli vicini, del rispetto della Carta costituzionale e della legalita'
internazionale, contro il neocolonialismo imperialista italiano, contro
la NATO, contro l'embargo alla RF di Jugoslavia, contro le spese
militari, contro la pulizia etnica che le nostre truppe stanno
PRATICANDO nella provincia jugoslavia di Kosovo e Metohija.
Vi terremo informati sulla evoluzione della situazione a riguardo.
---
TRIBUNALE ITALIANO PER I CRIMINI CONTRO LA NATO
065181048- FAX 068174010
E-MAIL: s.deangelis@... pona@...
24 MARZO A ROMA DAVANTI A PALAZZO CHIGI
DALLE ORE 16.00
1. L'aggressione alla Jugoslavia è stato un atto preordinato e
pianificato,
le cui motivazioni vanno ricercate nei piani palesi e segreti di
allargamento dell'area di dominio della NATO e nella volontà della più
forte
alleanza militare di tutti i tempi di mostrare al mondo chi è il padrone
che
nessuno deve sognarsi di poter contraddire e che non si lascia limitare
in
nessun modo dalle organizzazioni internazionali e dal rispetto delle
regole
del diritto. Lo dimostra chiaramente, tra l'altro, la vicenda di
Rambouillet, presentata sulla stampa come "trattativa di pace" mentre
era in
realtà un ultimatum che nessun paese indipendente avrebbe mai potuto
accettare.
2. Migliaia di incursioni aeree (di cui 1378 italiane!, per non parlare
del
ruolo assolutamente determinante dell'Italia per quanto riguarda le
basi)
hanno deliberatamente distrutto l'economia della Jugoslavia, colpendo
fabbriche, scuole, ospedali, ponti, strade, treni e sedi televisive e
causando migliaia di morti e decine di migliaia di feriti. Le
popolazioni
civili sono state colpite con effetti anche di lungo e lunghissimo
periodo
(già ora sono in vertiginoso aumento i casi di tumore e di leucemia!)
dovuti
ai bombardamenti degli impianti chimici e petroliferi e all'utilizzo di
proiettili radioattivi. Altro che danni collaterali! Altro che causa
umanitaria!
3. Tutto l'immenso apparato propagandistico messo in piedi per
preparare,
giustificare e far digerire la guerra dalle opinioni pubbliche dei paesi
NATO (quelle degli altri paesi del mondo non contano!) fa ormai acqua da
tutte le parti. Molte menzogne sono state chiaramente smascherate. A
distanza di un anno nessuna delle "fosse comuni" di cui doveva essere
pieno
il Kosovo è stata ritrovata. E' emerso invece chiaramente il carattere
criminale dell'UCK che, con la complicità evidente delle imponenti forze
militari NATO della KFOR, ha terrorizzato la popolazione non albanese
della
regione (e gli stessi elementi di etnia albanese non allineati con le
posizioni oltranziste) per costringerla deliberatamente alla fuga in
massa
(pulizia etnica!) e assassinato impunemente sotto gli occhi complici
della
KFOR molte centinaia di persone. E' emerso chiaramente il contesto
mafioso,
di corruzione e di criminalità che fa capo all'UCK, ma anche quello in
cui
si è svolta la celebratissima Missione Arcobaleno, il cui vero scopo non
era
certo quello di aiutare le popolazioni, ma era quello di far passare le
operazioni di guerra per operazioni umanitarie.
Scendiamo in piazza e manteniamo l'iniziativa
per mettere sott'accusa responsabili di queste azioni criminali, D'Alema
ed
il suo governo in primo luogo
per la fine immediata dell'embargo contro la Jugoslavia con cui di
fatto si
continua l'opera dei bombardamenti.
Per la fine immediata della vera e propria pulizia etnica operata nel
Kosovo
dall'UCK col beneplacito della NATO, e a ogni forma di persecuzione
delle
minoranze; le bande assassine che esercitano il potere di fatto sotto
l'ombrello NATO siano disarmate e messe in condizione di non nuocere.
Per la revoca di tutte le misure unilaterali prese dal "governatore"
NATO
del Kosovo e dalle forze militari di occupazione per staccare di fatto
il
Kosovo dalla Jugoslavia e distribuire risorse agli occupanti e sia
garantito
il ritorno delle forze di sicurezza jugoslave (previsto anche negli
accordi
di giugno).
Per il ritiro delle forze NATO e USA, e lo smantellamento delle basi
militari che vi hanno stabilito.
Per lo scioglimento della NATO
Tribunale italiano contro i crimini della Nato.
---
24 MARZO 1999 24 MARZO 2000
Dopo il massacro, l’occupazione militare
Fuori la NATO dalla Jugoslavia!
Il 24 marzo ricorre l’anniversario dell’inizio della vile aggressione
della
NATO nei confronti della Federazione Jugoslava che ancora oggi, seppur
in
forme diverse, è in pieno svolgimento. Dopo un anno le reali intenzioni
dei
governi occidentali sono sotto gli occhi di tutti. I bombardamenti sulle
popolazioni civili e sulle loro case hanno portato morte e distruzione,
la
distruzione dell’apparato produttivo jugoslavo ha aumentato la miseria e
la
disoccupazione, i danni dovuti agli armamenti utilizzati nei 78 giorni
di
raid aerei e missilistici hanno compromesso irreparabilmente la
vivibilità
dell’ambiente. Senza contare che il numero dei profughi è aumentato a
dismisura e che i serbi rimasti nelle loro case in Kosovo sono vittime
di
violenze quotidiane da parte delle milizie albanesi spalleggiate dalle
truppe d’occupazione della KFOR…
ALTRO CHE MISSIONE UMANITARIA!
Ormai è evidente anche ai più reticenti che il vero obiettivo di questa
aggressione nei confronti del popolo jugoslavo è il suo completo
annichilimento per avere le mani libere sulle vie del petrolio che
dall’oriente giungono nel cuore dell’Europa e nel Mediterraneo. Per
l’imperialismo è importante anche il segnale da dare a livello
internazionale. Nessuno deve osare ribellarsi alle sue politiche, pena
l’annientamento!
Il 14 marzo 2000 è una giornata di mobilitazione generale a cui tutte le
forze realmente antimperialiste sono chiamate a contribuire. Da Belgrado
a
Parigi, da Londra a Madrid ci saranno ovunque manifestazioni contro la
NATO
e noi non possiamo stare a guardare! Ormai non c’è più spazio per gli
equilibristi che dietro la posizione “né con Milosevic né con la NATO”
mascherano il loro opportunismo. Lo stesso entusiasmo con cui abbiamo
appoggiato “la rivolta di Seattle” caratterizzerà la nostra presenza in
questa giornata di mobilitazione contro la NATO ed in tutte le
manifestazioni contro l’imperialismo.
Per questi motivi, in questa giornata, noi denunceremo con forza questa
politica colonialista e guerrafondaia innanzitutto del governo italiano.
Governo che ha le mani sporche del sangue di questo popolo che non ci è
nemico, come non ci è nemico qualsiasi popolo che si oppone alla
prepotenza
imperialista!
Con questa posizione il 14 MARZO 2000 aderiremo, ed invitiamo tutti i
sinceri antimperialisti a partecipare attivamente, alla manifestazione
di
protesta DAVANTI A PALAZZO CHIGI ALLE ORE 16,00.
Comitato Antimperialista Romano
---
PERUGIA
ASSOCIAZIONE ITALIA-JUGOSLAVIA
1. IL 24 saremo a Belgrado in delegazione (9 compagni) per portare la
solidarietà a partecipare alle manifestazione sul Ponte Branko. Una
Conf.
Stampa si svolgerà al Ministero della Cultura.
2. A Perugia, in Piazza IV Novembre, il 24 marzo alle ore 17,30 Sit-in
nell'anniversario dell'inizio dei bombardamenti.
L'Associazione Italia-Jugoslavia (ASSIJUG) di Perugia, invia
per il 24 marzo, anniversario dell'inizio dei bombardamenti
NATO, una delegazione a Belgrado allo scopo di consolidare la
solidarietà a l'amicizia con le organizzazioni popolari
iugoslave.
Sempre a Perugia, Venerdi' 24 Marzo, alle ore 17,30
si svolgerà Sit-In in Piazza IV Novembre a Perugia
Promuovono l'iniziativa
L'Associazione Italia-Iugoslavia e Il Comitato Umbro Antimperialista
per adesioni e contatti: assijug@...
vera pace nei Balcani, fuori la NATO dalla Iugoslavia!
Un anno fa le potenze imperialistiche occidentali, in disprezzo dei
più elementari diritti universali dei popoli e delle stesse convenzioni
internazionali, scatenarono una barbarica aggressione ai danni del
popolo
iugoslavo, e serbo in particolare.
Con una ferocia inaudita la macchina bellica della NATO scaricò
sulla Iugoslavia ben 85 mila tonnellate di bombe: allíuranio impoverito
(che, come è già successo in Iraq, causeranno in futuro migliaia e
migliaia
di morti per leucemia), alla cosiddetta "graffite", a grappolo, dal
micidiale potenziale distruttivo. Quei terrificanti bombardamenti non
furono, come fu detto, "chirurgici", diretti cioè solo contro gli
apparati
e le strutture militari serbe; al contrario, essi furono
scientificamente
indirizzati contro la popolazione inerme (più di 1500 morti) le
infrastrutture civili, gli ospedali, le scuole, le fabbriche, i ponti,
le
strade. I morti, la distruzione, le rovine che ne conseguirono sono
stati,
purtroppo, il prezzo che il popolo iugoslavo ha dovuto pagare e
continuerà
a pagare per chissà quanto tempo ancora, per aver voluto difendere il
suo
onore, la sua dignità di popolo libero e sovrano, per non essersi
piegato
allíinfame ricatto ed alla volontà di dominio dellíimperialismo
mondiale.
Ma, come dimostrano le recenti vicende di Kosovska Mitrovica,
ancora oggi non cíò pace per la Iugoslavia! Non c'è pace per il suo
popolo!
Nonostante gli accordi di pace stipulati otto mesi fa prevedessero
la smilitarizzazione delle truppe dellíUCK e che il Kossovo fosse
riconsegnato alle autorità iugoslave (risoluzione 1244 dell'ONU), nel
Kossovo e nelle zone limitrofe del sud della Serbia continua a regnare
ancora uno stato di guerra permanente ed i morti tra i serbi si contano
a
centinaia. Incoraggiati dalla complice indifferenza (se non quando
agiscono, come spesso avviene, sotto la protezione diretta delle truppe
della Kfor) gli estremisti albanesi dellíUCK continuano la loro
ìpuliziaî
che, più che etnica, è politica e sociale, visto che è diretta non solo
nei
confronti dei serbi (200.000 di essi hanno già abbandonato il Kossovo)
ma
anche nei confronti delle altre minoranze: rom, gorani, albanesi
anti-UCK
che rifiutano líalbanizzazione forzata e reazionaria, di chiaro segno
filo-occidentale del Kossovo.
Ad una guerra ingiusta non poteva che seguire una ìpaceî
altrettanto ingiusta e carica di tensioni che potrebbero esplodere e
condurre ad una nuova sanguinosa aggressione, visto che nei Balcani non
vi
sarà pace fino a quando la NATO vorrà imporre il suo dominio.
Oggi più che mai la Iugoslavia ha bisogno dellíaiuto e delle
solidarietà militante di tutti i sinceri democratici. Così come avverrà
in
altre moltissime città italiane, anche qui a Perugia, ad un anno esatto
dellíinizio dei bombardamenti della NATO, vogliamo ricordare questa
cruciale data e denunciare, ancora una volta, la banditesca aggressione
allo stato sovrano iugoslavo e reclamare la fine dellíingiustificata e
criminale violenza contro il popolo serbo in Kossovo, per il rispetto
degli accordi di pace, per il ritiro dell'odioso embargo che colpisce
unicamente la popolazione civile.
=> Ci riuniamo ogni venerdi' alle ore 21 a Perugia in Via Duranti.
---
BARI
24 marzo 1999. Comincia l'aggressione terroristica della NATO contro la
popolazione jugoslava
78 giorni di bombardamenti sempre più intensi e micidiali
provocano migliaia di vittime civili, distruggono ponti,
strade, ferrovie, centrali elettriche, acquedotti, fabbriche, asili,
scuole, ospedali, ospizi...
Non meno di 31.000 bombe all'uranio impoverito e la distruzione di
fabbriche chimiche e petrolchimiche provocano un
disastro ambientale di proporzioni incalcolabili.
Dopo l'ingresso della NATO in Kosovo:
Oltre 350.000 persone, tra serbi e rom, costretti ad abbandonare la
loro terra: pulizia etnica a firma UCK con la
complicità della KFOR
Quasi 1000 uccisi e altrettanti "desaparecidos", vittime delle
violenze dell'UCK
Contrariamente agli accordi, il Kosovo è stato trasformato in
protettorato della NATO: il marco tedesco sostituisce il
dinaro, con un'autorità di sorveglianza sulle banche ed un'agenzia
fiscale centrale autonoma che gestisce le entrate
provenienti dalle 29 municipalità del Kosovo, un sistema di dazi con
imposte dal 10 al 50% sulle importazioni
L'UCK non è stata disarmata, ma diventa un corpo di polizia autonomo
Il Kosovo è diventato un narcostato in cui spadroneggiano le peggiori
bande della mafia albanese
Distrutti dall'UCK centinaia di monasteri medievali, un patrimonio
artistico di incommensurabile valore
La guerra della NATO contro la popolazione jugoslava continua:
- con l'embargo, che nega alla popolazione rifornimenti, medicinali,
attrezzature necessarie a bonificare un ambiente
terribilmente devastato da uranio e gas tossici;
- con le provocazioni di bande paramilitari albanesi nel sud della
repubblica serba: uno scenario molto simile a quello
che in Kosovo costituì il pretesto per scatenare l'aggressione;
- con le manovre in Montenegro (visitato di recente dalla Albright)
per smembrare ulteriormente la federazione
jugoslava.
- per non dimenticare
- per non cadere nella trappola della "guerra giusta e necessaria"
- perché la Costituzione della repubblica italiana non venga più
stracciata
Giovedì 23 marzo
ore 17.00
Facoltà di Lingue
Aula A
via Garruba 4 - BARI
Most za Beograd
Un ponte per Belgrado in terra di Bari
Associazione culturale di solidarietà
con la popolazione jugoslava
c/o RdB via M. Cristina di Savoia 40, Bari
---
LETTERA DA TORONTO
Carrissimi amici dalla bella Italia,
Il messaggio sotto mi ha fatto capire che il mio popolo Serbo, vitima di
una
monstruoza forza militare chiamata
NATO ,non e stato abandonato da tutto il mondo .
Il 24 marzo e el giorno che non ci dobbiamo scordare mai...In inglese
io
lo chiamo ," The Day of Infamy ,when NATO started killing too many"
tradoto
in Italiano ,spero corretamente,: Il Giorno della infamita' quando IL
NATO a
cominciato il assasinio dei troppi ...
Mi presento in due parole. Il mio nome e sul indirizio.Sono la
presidentessa
di Association of Serbian Women,
da Toronto, Canada.
Ho vissuto in Italia per undici anni ( dal 73 a 84), i miei due figli
sono
nati a Milano.Ho lavorato come "capo scalo" delle Linee Aeree Jugoslave
a
Milano, Linate...Che tempi felici erano quelli!!! Che paese di pace e
felicita era la mia patria, Yugoslavia! L'hanno distruta per il loro
interesse! Niente altro. Non gli interesano ne Albanesi, ne Croati, ne
Moslemani...meno che tutti i Serbi o le vite umane. L'unico interesse
e il
loro profito..maledetto il New World Order . Serbi sono le prime
vittime,
chi sarra dopo???
Vi lascio.E evidente che voi avete gia capito tutto, visto il
vostro
testo che ho appena letto.
Un grazie in nome di tutti Serbi di Toronto e sopra
tutto,
di tutta la povera gente che vive in Yugoslavia, in miseria e con poca
speranza per un futuro di pace.
Vi saluto cordialmente, Snezana
Vitorovich
PS
scusate il mio Italiano.Non ho scritto da anni!!!Non lo parlo quasi mai
ne
meno..
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
...ED UN MESSAGGIO DA TORONTO, CANADA
---
ROMA: VIETATA LA MANIFESTAZIONE-CORTEO DEL 25 MARZO
Con il pretesto di motivi di ordine pubblico legati allo svolgimento di
una partita di calcio, le istituzioni intendono negare il diritto dei
cittadini a manifestare in favore della pace, della solidarieta' con i
popoli vicini, del rispetto della Carta costituzionale e della legalita'
internazionale, contro il neocolonialismo imperialista italiano, contro
la NATO, contro l'embargo alla RF di Jugoslavia, contro le spese
militari, contro la pulizia etnica che le nostre truppe stanno
PRATICANDO nella provincia jugoslavia di Kosovo e Metohija.
Vi terremo informati sulla evoluzione della situazione a riguardo.
---
TRIBUNALE ITALIANO PER I CRIMINI CONTRO LA NATO
065181048- FAX 068174010
E-MAIL: s.deangelis@... pona@...
24 MARZO A ROMA DAVANTI A PALAZZO CHIGI
DALLE ORE 16.00
1. L'aggressione alla Jugoslavia è stato un atto preordinato e
pianificato,
le cui motivazioni vanno ricercate nei piani palesi e segreti di
allargamento dell'area di dominio della NATO e nella volontà della più
forte
alleanza militare di tutti i tempi di mostrare al mondo chi è il padrone
che
nessuno deve sognarsi di poter contraddire e che non si lascia limitare
in
nessun modo dalle organizzazioni internazionali e dal rispetto delle
regole
del diritto. Lo dimostra chiaramente, tra l'altro, la vicenda di
Rambouillet, presentata sulla stampa come "trattativa di pace" mentre
era in
realtà un ultimatum che nessun paese indipendente avrebbe mai potuto
accettare.
2. Migliaia di incursioni aeree (di cui 1378 italiane!, per non parlare
del
ruolo assolutamente determinante dell'Italia per quanto riguarda le
basi)
hanno deliberatamente distrutto l'economia della Jugoslavia, colpendo
fabbriche, scuole, ospedali, ponti, strade, treni e sedi televisive e
causando migliaia di morti e decine di migliaia di feriti. Le
popolazioni
civili sono state colpite con effetti anche di lungo e lunghissimo
periodo
(già ora sono in vertiginoso aumento i casi di tumore e di leucemia!)
dovuti
ai bombardamenti degli impianti chimici e petroliferi e all'utilizzo di
proiettili radioattivi. Altro che danni collaterali! Altro che causa
umanitaria!
3. Tutto l'immenso apparato propagandistico messo in piedi per
preparare,
giustificare e far digerire la guerra dalle opinioni pubbliche dei paesi
NATO (quelle degli altri paesi del mondo non contano!) fa ormai acqua da
tutte le parti. Molte menzogne sono state chiaramente smascherate. A
distanza di un anno nessuna delle "fosse comuni" di cui doveva essere
pieno
il Kosovo è stata ritrovata. E' emerso invece chiaramente il carattere
criminale dell'UCK che, con la complicità evidente delle imponenti forze
militari NATO della KFOR, ha terrorizzato la popolazione non albanese
della
regione (e gli stessi elementi di etnia albanese non allineati con le
posizioni oltranziste) per costringerla deliberatamente alla fuga in
massa
(pulizia etnica!) e assassinato impunemente sotto gli occhi complici
della
KFOR molte centinaia di persone. E' emerso chiaramente il contesto
mafioso,
di corruzione e di criminalità che fa capo all'UCK, ma anche quello in
cui
si è svolta la celebratissima Missione Arcobaleno, il cui vero scopo non
era
certo quello di aiutare le popolazioni, ma era quello di far passare le
operazioni di guerra per operazioni umanitarie.
Scendiamo in piazza e manteniamo l'iniziativa
per mettere sott'accusa responsabili di queste azioni criminali, D'Alema
ed
il suo governo in primo luogo
per la fine immediata dell'embargo contro la Jugoslavia con cui di
fatto si
continua l'opera dei bombardamenti.
Per la fine immediata della vera e propria pulizia etnica operata nel
Kosovo
dall'UCK col beneplacito della NATO, e a ogni forma di persecuzione
delle
minoranze; le bande assassine che esercitano il potere di fatto sotto
l'ombrello NATO siano disarmate e messe in condizione di non nuocere.
Per la revoca di tutte le misure unilaterali prese dal "governatore"
NATO
del Kosovo e dalle forze militari di occupazione per staccare di fatto
il
Kosovo dalla Jugoslavia e distribuire risorse agli occupanti e sia
garantito
il ritorno delle forze di sicurezza jugoslave (previsto anche negli
accordi
di giugno).
Per il ritiro delle forze NATO e USA, e lo smantellamento delle basi
militari che vi hanno stabilito.
Per lo scioglimento della NATO
Tribunale italiano contro i crimini della Nato.
---
24 MARZO 1999 24 MARZO 2000
Dopo il massacro, l’occupazione militare
Fuori la NATO dalla Jugoslavia!
Il 24 marzo ricorre l’anniversario dell’inizio della vile aggressione
della
NATO nei confronti della Federazione Jugoslava che ancora oggi, seppur
in
forme diverse, è in pieno svolgimento. Dopo un anno le reali intenzioni
dei
governi occidentali sono sotto gli occhi di tutti. I bombardamenti sulle
popolazioni civili e sulle loro case hanno portato morte e distruzione,
la
distruzione dell’apparato produttivo jugoslavo ha aumentato la miseria e
la
disoccupazione, i danni dovuti agli armamenti utilizzati nei 78 giorni
di
raid aerei e missilistici hanno compromesso irreparabilmente la
vivibilità
dell’ambiente. Senza contare che il numero dei profughi è aumentato a
dismisura e che i serbi rimasti nelle loro case in Kosovo sono vittime
di
violenze quotidiane da parte delle milizie albanesi spalleggiate dalle
truppe d’occupazione della KFOR…
ALTRO CHE MISSIONE UMANITARIA!
Ormai è evidente anche ai più reticenti che il vero obiettivo di questa
aggressione nei confronti del popolo jugoslavo è il suo completo
annichilimento per avere le mani libere sulle vie del petrolio che
dall’oriente giungono nel cuore dell’Europa e nel Mediterraneo. Per
l’imperialismo è importante anche il segnale da dare a livello
internazionale. Nessuno deve osare ribellarsi alle sue politiche, pena
l’annientamento!
Il 14 marzo 2000 è una giornata di mobilitazione generale a cui tutte le
forze realmente antimperialiste sono chiamate a contribuire. Da Belgrado
a
Parigi, da Londra a Madrid ci saranno ovunque manifestazioni contro la
NATO
e noi non possiamo stare a guardare! Ormai non c’è più spazio per gli
equilibristi che dietro la posizione “né con Milosevic né con la NATO”
mascherano il loro opportunismo. Lo stesso entusiasmo con cui abbiamo
appoggiato “la rivolta di Seattle” caratterizzerà la nostra presenza in
questa giornata di mobilitazione contro la NATO ed in tutte le
manifestazioni contro l’imperialismo.
Per questi motivi, in questa giornata, noi denunceremo con forza questa
politica colonialista e guerrafondaia innanzitutto del governo italiano.
Governo che ha le mani sporche del sangue di questo popolo che non ci è
nemico, come non ci è nemico qualsiasi popolo che si oppone alla
prepotenza
imperialista!
Con questa posizione il 14 MARZO 2000 aderiremo, ed invitiamo tutti i
sinceri antimperialisti a partecipare attivamente, alla manifestazione
di
protesta DAVANTI A PALAZZO CHIGI ALLE ORE 16,00.
Comitato Antimperialista Romano
---
PERUGIA
ASSOCIAZIONE ITALIA-JUGOSLAVIA
1. IL 24 saremo a Belgrado in delegazione (9 compagni) per portare la
solidarietà a partecipare alle manifestazione sul Ponte Branko. Una
Conf.
Stampa si svolgerà al Ministero della Cultura.
2. A Perugia, in Piazza IV Novembre, il 24 marzo alle ore 17,30 Sit-in
nell'anniversario dell'inizio dei bombardamenti.
L'Associazione Italia-Jugoslavia (ASSIJUG) di Perugia, invia
per il 24 marzo, anniversario dell'inizio dei bombardamenti
NATO, una delegazione a Belgrado allo scopo di consolidare la
solidarietà a l'amicizia con le organizzazioni popolari
iugoslave.
Sempre a Perugia, Venerdi' 24 Marzo, alle ore 17,30
si svolgerà Sit-In in Piazza IV Novembre a Perugia
Promuovono l'iniziativa
L'Associazione Italia-Iugoslavia e Il Comitato Umbro Antimperialista
per adesioni e contatti: assijug@...
vera pace nei Balcani, fuori la NATO dalla Iugoslavia!
Un anno fa le potenze imperialistiche occidentali, in disprezzo dei
più elementari diritti universali dei popoli e delle stesse convenzioni
internazionali, scatenarono una barbarica aggressione ai danni del
popolo
iugoslavo, e serbo in particolare.
Con una ferocia inaudita la macchina bellica della NATO scaricò
sulla Iugoslavia ben 85 mila tonnellate di bombe: allíuranio impoverito
(che, come è già successo in Iraq, causeranno in futuro migliaia e
migliaia
di morti per leucemia), alla cosiddetta "graffite", a grappolo, dal
micidiale potenziale distruttivo. Quei terrificanti bombardamenti non
furono, come fu detto, "chirurgici", diretti cioè solo contro gli
apparati
e le strutture militari serbe; al contrario, essi furono
scientificamente
indirizzati contro la popolazione inerme (più di 1500 morti) le
infrastrutture civili, gli ospedali, le scuole, le fabbriche, i ponti,
le
strade. I morti, la distruzione, le rovine che ne conseguirono sono
stati,
purtroppo, il prezzo che il popolo iugoslavo ha dovuto pagare e
continuerà
a pagare per chissà quanto tempo ancora, per aver voluto difendere il
suo
onore, la sua dignità di popolo libero e sovrano, per non essersi
piegato
allíinfame ricatto ed alla volontà di dominio dellíimperialismo
mondiale.
Ma, come dimostrano le recenti vicende di Kosovska Mitrovica,
ancora oggi non cíò pace per la Iugoslavia! Non c'è pace per il suo
popolo!
Nonostante gli accordi di pace stipulati otto mesi fa prevedessero
la smilitarizzazione delle truppe dellíUCK e che il Kossovo fosse
riconsegnato alle autorità iugoslave (risoluzione 1244 dell'ONU), nel
Kossovo e nelle zone limitrofe del sud della Serbia continua a regnare
ancora uno stato di guerra permanente ed i morti tra i serbi si contano
a
centinaia. Incoraggiati dalla complice indifferenza (se non quando
agiscono, come spesso avviene, sotto la protezione diretta delle truppe
della Kfor) gli estremisti albanesi dellíUCK continuano la loro
ìpuliziaî
che, più che etnica, è politica e sociale, visto che è diretta non solo
nei
confronti dei serbi (200.000 di essi hanno già abbandonato il Kossovo)
ma
anche nei confronti delle altre minoranze: rom, gorani, albanesi
anti-UCK
che rifiutano líalbanizzazione forzata e reazionaria, di chiaro segno
filo-occidentale del Kossovo.
Ad una guerra ingiusta non poteva che seguire una ìpaceî
altrettanto ingiusta e carica di tensioni che potrebbero esplodere e
condurre ad una nuova sanguinosa aggressione, visto che nei Balcani non
vi
sarà pace fino a quando la NATO vorrà imporre il suo dominio.
Oggi più che mai la Iugoslavia ha bisogno dellíaiuto e delle
solidarietà militante di tutti i sinceri democratici. Così come avverrà
in
altre moltissime città italiane, anche qui a Perugia, ad un anno esatto
dellíinizio dei bombardamenti della NATO, vogliamo ricordare questa
cruciale data e denunciare, ancora una volta, la banditesca aggressione
allo stato sovrano iugoslavo e reclamare la fine dellíingiustificata e
criminale violenza contro il popolo serbo in Kossovo, per il rispetto
degli accordi di pace, per il ritiro dell'odioso embargo che colpisce
unicamente la popolazione civile.
=> Ci riuniamo ogni venerdi' alle ore 21 a Perugia in Via Duranti.
---
BARI
24 marzo 1999. Comincia l'aggressione terroristica della NATO contro la
popolazione jugoslava
78 giorni di bombardamenti sempre più intensi e micidiali
provocano migliaia di vittime civili, distruggono ponti,
strade, ferrovie, centrali elettriche, acquedotti, fabbriche, asili,
scuole, ospedali, ospizi...
Non meno di 31.000 bombe all'uranio impoverito e la distruzione di
fabbriche chimiche e petrolchimiche provocano un
disastro ambientale di proporzioni incalcolabili.
Dopo l'ingresso della NATO in Kosovo:
Oltre 350.000 persone, tra serbi e rom, costretti ad abbandonare la
loro terra: pulizia etnica a firma UCK con la
complicità della KFOR
Quasi 1000 uccisi e altrettanti "desaparecidos", vittime delle
violenze dell'UCK
Contrariamente agli accordi, il Kosovo è stato trasformato in
protettorato della NATO: il marco tedesco sostituisce il
dinaro, con un'autorità di sorveglianza sulle banche ed un'agenzia
fiscale centrale autonoma che gestisce le entrate
provenienti dalle 29 municipalità del Kosovo, un sistema di dazi con
imposte dal 10 al 50% sulle importazioni
L'UCK non è stata disarmata, ma diventa un corpo di polizia autonomo
Il Kosovo è diventato un narcostato in cui spadroneggiano le peggiori
bande della mafia albanese
Distrutti dall'UCK centinaia di monasteri medievali, un patrimonio
artistico di incommensurabile valore
La guerra della NATO contro la popolazione jugoslava continua:
- con l'embargo, che nega alla popolazione rifornimenti, medicinali,
attrezzature necessarie a bonificare un ambiente
terribilmente devastato da uranio e gas tossici;
- con le provocazioni di bande paramilitari albanesi nel sud della
repubblica serba: uno scenario molto simile a quello
che in Kosovo costituì il pretesto per scatenare l'aggressione;
- con le manovre in Montenegro (visitato di recente dalla Albright)
per smembrare ulteriormente la federazione
jugoslava.
- per non dimenticare
- per non cadere nella trappola della "guerra giusta e necessaria"
- perché la Costituzione della repubblica italiana non venga più
stracciata
Giovedì 23 marzo
ore 17.00
Facoltà di Lingue
Aula A
via Garruba 4 - BARI
Most za Beograd
Un ponte per Belgrado in terra di Bari
Associazione culturale di solidarietà
con la popolazione jugoslava
c/o RdB via M. Cristina di Savoia 40, Bari
---
LETTERA DA TORONTO
Carrissimi amici dalla bella Italia,
Il messaggio sotto mi ha fatto capire che il mio popolo Serbo, vitima di
una
monstruoza forza militare chiamata
NATO ,non e stato abandonato da tutto il mondo .
Il 24 marzo e el giorno che non ci dobbiamo scordare mai...In inglese
io
lo chiamo ," The Day of Infamy ,when NATO started killing too many"
tradoto
in Italiano ,spero corretamente,: Il Giorno della infamita' quando IL
NATO a
cominciato il assasinio dei troppi ...
Mi presento in due parole. Il mio nome e sul indirizio.Sono la
presidentessa
di Association of Serbian Women,
da Toronto, Canada.
Ho vissuto in Italia per undici anni ( dal 73 a 84), i miei due figli
sono
nati a Milano.Ho lavorato come "capo scalo" delle Linee Aeree Jugoslave
a
Milano, Linate...Che tempi felici erano quelli!!! Che paese di pace e
felicita era la mia patria, Yugoslavia! L'hanno distruta per il loro
interesse! Niente altro. Non gli interesano ne Albanesi, ne Croati, ne
Moslemani...meno che tutti i Serbi o le vite umane. L'unico interesse
e il
loro profito..maledetto il New World Order . Serbi sono le prime
vittime,
chi sarra dopo???
Vi lascio.E evidente che voi avete gia capito tutto, visto il
vostro
testo che ho appena letto.
Un grazie in nome di tutti Serbi di Toronto e sopra
tutto,
di tutta la povera gente che vive in Yugoslavia, in miseria e con poca
speranza per un futuro di pace.
Vi saluto cordialmente, Snezana
Vitorovich
PS
scusate il mio Italiano.Non ho scritto da anni!!!Non lo parlo quasi mai
ne
meno..
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
DOKTOR GOEBBELS AND MISTER SHEA
E' stato lo stesso portavoce della NATO Jamie Shea a definire i
bombardamenti dello scorso anno contro la RF di Jugoslavia come "la
prima guerra mediatica" della storia. Lo ha fatto durante la conferenza
"Il ruolo dei media nella crisi del Kosovo", tenutasi alla facolta' di
Storia della Universita' di Gent, in Belgio, mercoledi 9 marzo 2000.
Ma Shea non ha voluto per questo ammettere che il suo ruolo sia stato
quello di "imboccare" i mass-media con infami menzogne: viceversa, ha
descritto se stesso come "una vittima" dei media, spiegando come questi
abbiano il potere di stravolgere i fatti. Ha ad esempio rimproverato ai
telegiornali di aver mostrato per una intera settimana le immagini della
ambasciata cinese (bombardata dai suoi datori di lavoro allo scopo di
impedire l'intervento pacificatore del Consiglio di Sicurezza dell'ONU)!
Secondo Shea i bombardamenti sui civili avevano il compito di
risvegliare l'attenzione degli jugoslavi, far capire alla gente che la
guerra riguardava anche loro!... D'altronde, la NATO era stata
"costretta" ad intensificare i bombardamenti dalla inaspettata
intransigenza di una classe dirigente che rifiutava l'amputazione del
territorio nazionale.
Qualcuno del pubblico non e' stato troppo convinto del discorso di
questo emulo di Goebbels, ed ha espresso la sua opinione tirandogli una
torta sulla giacca, per cui Shea ha proseguito a raccontare stupidaggini
da perfetto gentleman inglese, in maniche di camicia... A ribattere a
Shea, tra gli altri, Michel Collon: ma Shea anziche' prestare attenzione
alle domande, si ripuliva la giacchetta.
(Fonte: Junge Welt, 11/3/2000 - http://www.jungewelt.de )
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
** NO COPYRIGHT ! **
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E' stato lo stesso portavoce della NATO Jamie Shea a definire i
bombardamenti dello scorso anno contro la RF di Jugoslavia come "la
prima guerra mediatica" della storia. Lo ha fatto durante la conferenza
"Il ruolo dei media nella crisi del Kosovo", tenutasi alla facolta' di
Storia della Universita' di Gent, in Belgio, mercoledi 9 marzo 2000.
Ma Shea non ha voluto per questo ammettere che il suo ruolo sia stato
quello di "imboccare" i mass-media con infami menzogne: viceversa, ha
descritto se stesso come "una vittima" dei media, spiegando come questi
abbiano il potere di stravolgere i fatti. Ha ad esempio rimproverato ai
telegiornali di aver mostrato per una intera settimana le immagini della
ambasciata cinese (bombardata dai suoi datori di lavoro allo scopo di
impedire l'intervento pacificatore del Consiglio di Sicurezza dell'ONU)!
Secondo Shea i bombardamenti sui civili avevano il compito di
risvegliare l'attenzione degli jugoslavi, far capire alla gente che la
guerra riguardava anche loro!... D'altronde, la NATO era stata
"costretta" ad intensificare i bombardamenti dalla inaspettata
intransigenza di una classe dirigente che rifiutava l'amputazione del
territorio nazionale.
Qualcuno del pubblico non e' stato troppo convinto del discorso di
questo emulo di Goebbels, ed ha espresso la sua opinione tirandogli una
torta sulla giacca, per cui Shea ha proseguito a raccontare stupidaggini
da perfetto gentleman inglese, in maniche di camicia... A ribattere a
Shea, tra gli altri, Michel Collon: ma Shea anziche' prestare attenzione
alle domande, si ripuliva la giacchetta.
(Fonte: Junge Welt, 11/3/2000 - http://www.jungewelt.de )
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