Informazione

GIORNALE DI BELGRADO - VENERDI' 6 OTTOBRE.


MICHEL COLLON


Le otto domande del momento


Prover� a rispondere alle otto domande che riassumono gli avvenimenti:
1. La TV ha mostrato veramente tutto? 2. Siamo alla presenza di una
strategia di un colpo di Stato ben preparato? 3. Che cosa vogliono
ottenere gli USA dalla situazione attuale? 4. La gente ha votato per
Kostunica o contro Milosevic? 5. Perch� il potere non ha capito che
stava arrivando la sua disfatta? 6. Le elezioni sono state regolari? 7.
Coloro che sostengono Kostunica sono per questo alleati degli Stati
Uniti? 8. Che cosa succeder� adesso?


1. La TV ha mostrato veramente tutto? Niente da ridire sulle immagini
presentate dalla BBC o dalla CNN. C'era effettivamente una folla
enorme, i poliziotti hanno opposto una resistenza molto debole e hanno
soprattutto cercato di evitare degli scontri duri. Ma quello che non ho
visto mostrare in questi canali occidentali, � stato il saccheggio
della sede del Partito Socialista (quando Kostunica aveva annunciato
che non ci sarebbe stata vendetta nei confronti degli altri partiti), e
l'abbattimento di diverse imprese pubbliche. N� le vetrine sfasciate di
un certo numero di negozi del centro, che sono stati poi saccheggiati.
Ho personalmente visto dei manifestanti lasciare il centro dal ponte
Sava trasportando dei computer rubati sulle spalle. Nel centro, anche
alcune persone che non manifestavano hanno deplorato la distruzione di
alcuni beni della vita pubblica: "Saremo noi a ripagarli". Ma la cosa
pi� importante � stata che all'opposizione � riuscita una mobilitazione
enorme e che il potere non ha potuto opporvi una contro-mobilitazione.



2. Una strategia di colpo di Stato minuziosamente preparato? I
manifestanti erano capeggiati da qualche centinaio di giovani molto
attivi, arrivati soprattutto da Cacak, Kragujevac ed altre rocca forti
dell'opposizione (Belgrado � pi� tiepida). Si � potuto costatare che
questi hanno proceduto metodicamente per prendere il controllo di tutta
una serie di obiettivi chiave. Il Parlamento innanzi tutto. Un simbolo
evidente. Ancora bisogna rimarcare che il signor Kostunica, da sempre
presentato come un costituzionalista ed un legalista convinto, ha
scavalcato questo parlamento nel momento in cui � stato eletto e che
l'opposizione non contestava i risultati delle elezioni parlamentari.
Cosa vogliono dunque gli USA? Ci arriviamo subito. La TV RTS innanzi
tutto. Come in Romania nell'89 ed in ogni colpo di Stato, controllare i
grandi mezzi d'informazione e privare l'avversario del diritto di
replica sembra diventato l'obiettivo numero 1. Sono seguiti gli altri
mezzi d'informazione e l'abbattimento di certi palazzi pubblici.
Questo carattere sistematico e ben pianificato ci fa ricordare che il
vero capo dell'opposizione, Zoran Djindjic, aveva dichiarato gi� da
qualche mese, alla TV greca, che se avessero vinto le elezioni,
avrebbero preso il parlamento. (Niente di nuovo, nel '92, a Mosca,
Eltsin sostenuto dagli Stati Uniti aveva tranquillamente fatto
incendiare il parlamento e ferito numerosi deputati che stavano
resistendo). Un'altra dirigente dell'opposizione, la signora Pesic
aveva evocato la necessit� di "creare una sindrome di Bucarest". Questo
tipo di cose si preparano con molto tempo di anticipo.


3. Perch� gli USA spingono ancora per la prova di forza? Perch� questa
ricerca dello scontro totale? Perch� rifiutano ogni compromesso
negoziato che permetterebbe di evitare il rischio di un bagno di
sangue? Perch� sanno bene che l'opposizione che stanno accompagnando al
potere soffre di gravi debolezze che potrebbero essergli fatali in un
lasso di tempo relativamente breve. Quali sono queste debolezze?


Prima di tutto, la coalizione del DOS � completamente eterogenea. 19
partiti che non hanno niente in comune se non la volont� di arrivare al
potere e l'appetito nei confronti dei dollari di Washington. In questa
coalizione si trova, in effetti, della gente che si � combattuta alla
morte per lunghi anni (Djindjic aveva escluso Kostunica e molti altri),
dei monarchici e dei repubblicani, degli unitaristi nazionalisti serbi
e dei separatisti (del Sandjak e della Vojvodina) i cui programmi sono
diametralmente opposti. Una volta al potere, � chiaro cominceranno di
nuovo le divergenze ed i conflitti d'interessi. Sar� assolutamente
impossibile realizzare i programmi di tutti questi partiti. La magia
de "l'unit� dietro Kostunica" finir� certamente in un gran fal�.


Fino al momento che, ed � il secondo fattore, il DOS deluder�
fortemente i suoi elettori. Questi, spossati economicamente e
moralmente da dieci anni di sanzioni, aspirano a "vivere normalmente"
(� l'idea che mi � stata espressa pi� spesso dai manifestanti, ieri,
quando li ho intervistati), quindi a raggiungere un livello di vita pi�
vicino a quello dell'Ovest. Ma, come abbiamo gi� spiegato in un
precedente articolo, il programma "G-17" dell'opposizione prevede la
liquidazione delle protezioni sociali e delle imprese pubbliche, dei
licenziamenti di massa e carta bianca alle multinazionali per rilevare
le imprese che gli interessano e sfruttare pi� efficacemente i
lavoratori. Qualcuno vivr� meglio, molti vivranno peggio.


In maniera che, presto o tardi, Kostunica deluder� ed il soffio di
speranza croller�. Ci sar� a quel punto un'alternativa? I partiti di
sinistra, e quelli difensori dell'indipendenza del paese, ritorneranno
al potere (a condizione, lo esamineremo pi� in l�, di effettuare un
certo esame di coscienza) come potrebbe essere il caso alle prossime
elezioni di tre paesi vicini: Macedonia, Repubblica Serba di Bosnia e
Romania? E' proprio per evitare questa possibilit� di un ritorno,
legittimo, al potere, alle elezioni seguenti, che gli USA si apprestano
a distruggere l'apparato di governativo attuale e quello dei partiti
della sinistra jugoslava.


In Macedonia, alle ultime elezioni, quando il candidato di sinistra era
in testa, gli incidenti violenti si sono moltiplicati al punto da
costringere alla fine il leader della sinistra a ritirarsi per la paura
di incidenti sanguinosi. Bisogna dire che le truppe americane e degli
altri alleati occupano il paese e che il loro intervento per frenare la
sinistra � stato esplicito. Aggiungiamo che, per l'occidente che si
dice rispettoso della legalit�, queste elezioni sono
state "cristalline".


4. Hanno votato per Kostunica o contro Milosevic? La risposta esatta �
la seconda secondo molta gente con cui ho parlato. Malgrado dieci anni
di potere, Milosevic aveva acquisito un grande prestigio durante la
guerra resistendo fermamente alla Nato, cosa che era in sintonia con la
volont� di tutto il suo popolo. Ma il partito al potere ha sprecato le
sue chances commettendo due errori fondamentali.


Prima di tutto ha permesso, anzi a volte ha favorito, l'aumento della
disuguaglianza sociale. Si, le sanzioni (l'embargo) sono un crimine
dell'Occidente che fa soffrire crudelmente la popolazione. Ma questa ha
visto anche moltiplicarsi, sotto i suoi occhi, degli arricchimenti
spudorati. Non � esatto credere, come � stato detto sui media
occidentali, che "tutta la nomenclatura vive nel lusso". Mi � capitato
di entrare negli appartamenti privati di alcuni quadri intermedi
ministeriali; erano tutti modesti come quelli dei loro vicini, dentro
complessi residenziali popolari che non avevano niente di lussuoso.
Allo stesso modo, per�, c'erano anche, nel mondo degli affari e dei
traffici illeciti, degli standard di vita scandalosi. Per conservare il
sostegno popolare, il regime avrebbe dovuto combattere questi immensi
arricchimenti e dedicare un maggiore sforzo alle questioni sociali.


Oltretutto, la strategia di comunicazione sia dei dirigenti sia dei
mezzi di comunicazione pubblici non � stata fruttuosa. Circolavano
numerose barzellette sulla televisione RTS e i messaggi dall'alto hanno
perso la loro credibilit� a forza di ripetere che tutto andava bene.


5. Perch� Milosevic non se n'� accorto in tempo? Come mai � stato
Milosevic stesso a decidere di convocare le elezioni anticipate? E come
mai, fino all'ultimo minuto, i partiti al potere si sono mostrati
sicuri di vincerle, tanto da essere presi alla sprovvista quando hanno
dovuto "gestire" la loro disfatta?


La risposta ha la forma di un certo burocratismo. Si trovano, tra i
funzionari ed i responsabili politici, parecchie persone molto devote e
piene d'entusiasmo nel difendere il proprio paese. Si trova anche un
certo numero di burocrati che non si affaticano certo molto per cercare
delle soluzioni ai problemi. E si ha l'impressione molto netta che i
rapporti che questi inviano "in alto" sono del genere "Tutto va bene
signora marchesa". Il potere non si � reso conto di aver perduto una
gran parte della popolarit� della guerra. Ha creduto di aver vinto le
elezioni ancor prima di farle. E la sua strategia nella campagna
elettorale non � stata molto efficace: Milosevic assente, discorsi
di "autocompiacimento" sulla ricostruzione che � stata reale, ma anche
la negazione del problema sociale ed un messaggio sistematico del
genere "tutto andr� bene" che ha perso la sua credibilit�.


6. Le elezioni sono state regolari? Sicuramente, questo tentativo
d'analisi dei punti deboli dei partiti in campo non toglie nulla alle
constatazioni che abbiamo precedentemente fatto. Si, le elezioni non
sono state regolari. Quando si bombarda un popolo, gli si distruggono
le fabbriche, le sue installazioni pubbliche di elettricit� e di
riscaldamento, le sue strade ed i suoi ponti, quando gli si usano
contro delle armi terribili come le bombe a frammentazione e
all'uranio, quando si sottopone la sua popolazione ad un martellamento
ossessivo "Votate per i partiti filo-occidentali o continuerete a
crepare di fame", quando si riversano centinaia di milioni di dollari
per aiutare certi partiti politici ad ammaliare la gente grazie a dei
consiglieri specializzati in campagne menzognere dal metodo
scientifico, allora bisogna concludere che queste elezioni sono
regolari come Jamie Shea � un uomo obiettivo e sincero.


7. Quelli che sostengono Kostunica si sono per questo alleati agli USA?
Ho discusso con alcuni sostenitori di Kostunica. E' stato istruttivo.
Visto che questi partiti d'opposizione sono finanziati - ampiamente -
da Washington, si potrebbe credere che i sostenitori di Kostunica siano
automaticamente partigiani degli Stati Uniti.


Falso. Un proverbio, che i serbi applicano a s� stessi con autoironia,
dice: "Se voi avete due Serbi, avrete tre opinioni." Molti manifestanti
mi hanno detto spontaneamente: "Noi non siamo la Nato". Un barbiere,
d'origine francese, avendomi riconosciuto per strada (a causa di alcune
mie apparizioni televisive) � venuto spontaneamente a dirmi che
apprezzava molto le mie critiche contro la Nato, ma che avevo torto a
mettere tutti i partiti d'opposizione nello stesso calderone. "Noi
detestiamo gli Americani, sappiamo molto bene chi sono e quali sono i
loro interessi".


"Ma non vogliamo pi� Milosevic, vogliamo vivere normalmente senza
sanzioni come voi altri all'Ovest." Come i disoccupati e gli immigrati
dell'Ovest o come i ricconi dell'Ovest? Non si rende conto che le
multinazionali occidentali non porteranno la prosperit� ma uno
sfruttamento pi� spietato?


No, questo discorso, per ora, non lo vogliono capire: "Voi potrete
avere ragione, ma bisogna provare, ci vuole un cambiamento, un
cambiamento! E se questi nuovi dirigenti non manterranno le loro
promesse, si cambier� di nuovo!" Questa � una grande illusione di
credere che la Nato permetter� una "marcia indietro", ma questo � lo
stato d'animo oggi.


Un altro elemento importante � che gli strateghi della campagna
elettorale del DOS sono riusciti a far passare un'idea curiosa, ma
efficace: Milosevic sarebbe stato, infatti, l'uomo degli Stati Uniti,
perch� gli servirebbe a raggiungere i propri obiettivi. Questa tesi non
spiega come mai gli USA farebbero di tutto per eliminare colui che gli
servirebbe cos� tanto - ma funziona nell'immaginario di qualcuno. In
effetti, � un metodo classico pubblicitario: colui che ruba, grida "al
ladro". Colui che � pagato dagli Americani, sembra che gridi "Abbasso
gli Stati Uniti!"


8. Che cosa succeder�? Questo pomeriggio, una vita pi� o meno normale �
ripresa nelle strade, anche se i negozi sono ancora chiusi. Ma
l'opposizione vuole mantenere le sue "truppe" nel centro, per evitare
che un qualsiasi intervento poliziesco possa riprendere la situazione
in mano. Questi annunciano una mobilitazione ancora pi� imponente.


Da una parte, l'opposizione DOS tenta di raggiungere un'alleanza
parlamentare cercando di frantumare il partito montenegrino di
Bulatovic raccogliendone i pezzi che gli mancano per acquisire la
maggioranza. Si pu� essere certi che i dollari di Washington serviranno
da esca. Dall'altro lato, il governo ostenta sicurezza senza averla.
Afferma di non voler lanciare l'esercito per evitare un bagno di
sangue, chiede che la legalit� sia rispettata. Si sforza di ritrovare
un mezzo di comunicazione che gli permetta di far passare i suoi
messaggi. Ma la sua strategia di comunicazione si rivela sempre troppo
lenta e confusionaria. Si sta attendendo invano una presa di posizione
ufficiale. Milosevic dovrebbe pronunciare un discorso...Aspettiamo. A
presto!

Traduzione a cura del
Bollettino d'Informazione Antimperialista http://www.bollettino.it
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Da Gamberetti editore:

In Kosovo, 16 mesi dopo la fine della guerra della NATO, i massacri
continuano. E' la nuova pulizia etnica dell'UCK contro i civili serbi.
Abilmente mimetizzatosi sotto le spoglie del TMK - il corpo di protezione
voluto dall'occidente - l'esercito di liberazione del Kosovo resta il
principale elemento di instabilit� in tutta la provincia.

Nel nuovo libro di Sandro Provvisionato

UCK: L'ARMATA DELL'OMBRA.
L'esercito di liberazione del Kosovo.
Una guerra tra mafia, politica e terrorismo
(edizioni Gamberetti)

la formazione separatista albanese viene analizzata sulla base di una
documentazione inedita allo scopo di rispondere ad una domanda che non ha
ancora trovato risposta:

Che cos'� veramente l'UCK? Un coacervo di spietati irredentisti oppure
l'avanguardia della mafia albanese che mira alla creazione del Kosovo
indipendente: un nuovo narco-stato criminale, una nuova Colombia a due passi
dall'Unione Europea?

Origini, storia, segreti, faide, crimini, traffici ed alleanze, passato e
persente di un'armata che ha vinto una guerra, perdendo tutte le battaglie.

Se la guerra della NATO nei Balcani � servita a fermare una pulizia etnica,
oggi il risultato � un Kosovo etnicamente pulito. Ma a parti inverse.

Sandro Provvisionato, gi� direttore di Radio Citt� Futura, caporedattore del
Tg5, ha seguito come inviato tutta la guerra ed il dopoguerra nei Balcani.
Tra i suoi libri: La notte pi� lunga della Repubblica (con Baldoni); Misteri
d'Italia; Segreti di mafia; Corruzione ad alta velocit� (con Imposimato e
Pisauro).


Il libro sar� presentato
LUNEDI' 30 OTTOBRE 2000
Ore 17
Presso la libreria del Manifesto
Via Tomacelli 144 - Roma

Parteciperanno, oltre all'autore,
PIETRO INGRAO
LUCIO CARACCIOLO, direttore di Limes
MAURO DEL VECCHIO, gi� comandante della KFOR italiana in Kosovo
TOMMASO DI FRANCESCO, responsabile Esteri del Manifesto
MIROSLAV LEKIC, ex ambasciatore della Federazione di Jugoslavia
MARIO MARAZZITI, della comunit� di Sant'Egidio

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DA FULVIO GRIMALDI
A RINA GAGLIARDI, LIBERAZIONE

Con l�istigazione
degli Stati Uniti e dei paesi Nato, in Jugoslavia � in corso un colpo di stato destinato a ulteriormente smembrare la Federazione e ad integrarla, dopo dieci anni di resistenza ad aggressioni, pressioni di ogni genere, sanzioni economiche, micidiali campagne di disinformazione e diffamazione, nel sistema economico e militare imperialista, sul modello di quanto � stato fatto a 10 paesi dell�est europeo, frantumati, diventati 28, uno pi� piccolo e pi� debole dell�altro, uno pi� povero e autoritario dell�altro. . Facendo leva sulla disperazione di una popolazione ostracizzata, diffamata, massacrata dalle bombe e dagli avvelenamenti, affamata, senza lavoro, minacciata di ulteriori punizioni militari, nonch� sulla prospettiva di un ritorno alla normalit� con la promessa della fine dell�embargo, la Nato ha attivato i suoi rappresentanti all�interno del paese per rovesciare con la violenza le istituzioni parlamentari legittime ed imporre un regime di autentico terrore. Viene fuori ora quanto avevo visto e scritto gi� giorni fa da Belgrado: che gli elementi guida della sollevazione erano migliaia di membri di squadre fascistoidi, agli ordini degli esponenti pi� squalificati, reazionari e servili verso l�Occidente.. Sono gli stessi che ora controllano tutti i mezzi d�informazione (prima c�era un pluralismo a favore dell�opposizione), gli enti di Stato, le municipalizzate, le fabbriche, i sindacati, da cui, con la violenza al limite del linciaggio, sono stati "democraticamente" estromessi i titolari, vicini al Partito Socialista o meno. Dalla Jugoslavia ci giungono notizie di una vera e propria caccia all�uomo. Le forze da anni finanziate e istruite dall�Occidente effettuano una selvaggia epurazione di tutti coloro che rifiutano la resa all�imperialismo euro-americano, la fine dell�indipendenza e delle conquiste sociali ancora conservate, pur tra contraddizioni e cedimenti, che per� vanno valutati facendo la tara sulle scientifiche satanizzazioni dei media imperialistici collaudate in termini identici fin dai tempi di Fidel Castro, Ho Ci Min, Yomo Keniatta, Makarios e tanti altri.. I sindacalisti della Zastava, gli stessi che, salutati come compagni, furono ospiti del nostro giornale, i dirigenti degli enti pubblici, dell�apparato statale, delle societ� statali e miste, delle istituzioni tutte, vengono maltrattati, costretti alle dimissioni e cacciati dai posti di lavoro. I loro uffici distrutti. Stazioni televisive, giornali, radio sono tutti sotto controllo di quella che si definisce Opposizione Democratica Serba, negando ai milioni che hanno votato per una maggioranza di sinistra nel parlamento federale e in quello serbo � del resto sciolti con la minaccia di occupazione, incendi e violenze personali da parte di una folla opportunamente manipolata e guidata dalle teste rasate di Djndjic e dai militanti di Otpor � la possibilit� di esprimersi. Viene rivelato da elementi della ex-opposizione, come il sindaco di Cacak, Ilic, che l�assalto al parlamento era stato pianificato con largo anticipato e guidato da elementi paramilitari facenti capo allo stesso Ilic e al vero uomo forte dell�operazione, Zoran Djindjic, da sempre noto come uomo dei tedeschi e degli americani. Tutto sta ad indicare che Vojislav Kostunica non � che la vetrina, riempita strumentalmente di parole d�ordine nazionaliste e anti-Nato, di un complotto che ha per veri ispiratori e capi le forze pi� reazionarie e filo-occidentali del paese, a partire dal Gruppo dei 17 economisti, fiduciari del Fondo Monetario Internazionale. Il concorso di massa all�operazione di conquista Nato della Federazione Jugoslava e l�assenza di una reazione popolare al colpo di mano non devono far credere che, come in troppi hanno scritto, si tratti di una "rivoluzione democratica". Si tratta piuttosto di un gigantesco inganno che ha potuto illudere milioni di persone soltanto in virt� di una decennale persecuzione da parte della cosiddetta "comunita� internazionale" , delle promesse di un futuro benessere per tutti garantito dal liberismo globalizzato, dell�uscita dall�isolamento, dal solito futuro di "latte e miele" e dall�assicurazione che ora sarebbe arrivato un idealistico regime senza macchia e paura. Non credo che quanto si sta verificando in Jugoslavia rappresenti una conquista democratica. Non credo che i comunisti si possano rallegrare dei successi di forze reazionarie al soldo dell�imperialismo. Non credo che si possa plaudire ai telegrammi di felicitazione di Xavier Solana, come ha fatto il cosiddetto movimento degli studenti Otpor, che fino a ieri inalberava bandiere rosse e oggi inalbera bandiere nere con � mistificando - al centro un pugno e inneggia al "modello occidentale". Non credo che ci si debba affiancare al giubilo di coloro, ieri bombaroli e anche anti-bombaroli, che plaudono al passaggio di un altro pezzo di Europa agli ordini dell�imperialismo e del mercato e che, pur riempiendosi la bocca di parole d�ordine antiliberiste, poi non rifiutano di tenere rapporti fraterni con una presunta societ� civile jugoslava, per sua stessa ammissione ispirata e finanziata da Washington, anche attraverso speculatori e destabilizzatori economici come George Soros. Non credo si possa trarre soddisfazione dal fatto che un popolo europeo, che ha resistito eroicamente alla pi� feroce aggressione bellica ed economica degli ultimi cinquant�anni, sia avviato sulla via della spoliazione capitalista e mafiosa, sul modello di quanto si � inflitto agli altri paesi dell�Est europeo. Non credo che i 700 milioni di dollari stanziati in due mesi da Washington per le opposizioni serbe e per il malavitoso Djukanovic, nonch� il programma economico del G17, stilato dal Fondo Monetario Internazionale, a parte la loro natura di interferenza e corruzione, aprano al popolo jugoslavo un futuro di maggiore giustizia sociale. Credo che il nostro Partito non abbia maturato una sufficiente comprensione di quanto sta avvenendo nei Balcani ed, soprattutto, abbia perso di vista la contraddizione principale. Credo malriposta la fiducia in forze e personaggi che si dicono democratici e che si sanno al soldo dell�imperialismo. Sicuramente insieme a tanti, spero perci� che il Partito voglia correggere l�impostazione finora data all�interpretazione dei tragici avvenimenti jugoslavi, in particolare attraverso un maggiore impegno chiarificatore del giornale, che appare appiattito su versioni dei fatti, idealistici, moraleggianti, non marxiste, largamente subalterne alla disinformazione ufficiale. Questo, permettetimi, magari anche per la cestinazione di quasi tutti le mie corrispondenze dal vivo su quello che succedeva in Jugoslavia. Mi auguro che i compagni si affrettino a denunciare l�involuzione in atto nella Federazione Jugoslava e ad esprimere concretamente la massima solidariet� alle forze della sinistra jugoslava, come gi� chiesto dal Coordinamento delle RSU. Mi aggiungo alla richiesta di tanti che su questo si possa aprire un vasto dibattito che faccia partecipe l�intero corpo del partito e si estenda a tutto il quadro internazionale, da troppo tempo negato alla nostra discussione, per quanto sempre pi� indissolubilmente legato ad ogni aspetto della nostra vita quotidiana, alla politica interna, all�assetto europeo. Chiudo ricordando le parole e gli occhi di coloro che in tutta questa terribile guerra non hanno fatto che soffrire, anche per colpa nostra, a perdere, a resistere. Coloro che con inaudita forza hanno rimesso in piedi una grande fabbrica autogestita, che con i nostri miseri aiuti hanno nutrito i figli degli operai disoccupati, dei profughi, che senza nessuna discriminazione politica o etnica mai hanno governato una rinascita e ora si trovano cacciati da posizioni, lavoro, case e minacciati di morte. Ci dicevano: fate sentire anche la nostra ,di voci, in Italia. Erano voci di sinistra, sono state spazzate via dalla "rivoluzione democratica" contro un regime che non si � difeso trucidando 90 rivoltosi (Palestina), o incarcerando e massacrando di botte 1000 manifestanti (Praga). Alla mia partenza i loro occhi mi seguivano come un naufrago guarda allontanarsi una barca. Ho tentato di raccontarlo. Non mi � stato consentito.

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FULVIO GRIMALDI. Articolo da Belgrado non pubblicato.

Articolo del 7/10/00

BELGRADO. Curioso come l�essere umano possa vivere un cataclisma e il giorno dopo muoversi, parlare, ridere, lavorare, giocare, come sempre. Semmai un po� stordito, come mi appare stamane la gente che se ne va per Belgrado. Tutto � cambiato, ma l�uomo resta inchiodato ai binari della sua normalit�. Una forza? Una carenza? In ogni caso permette di sopravvivere. Un fatto � certo: l�euforia, il giubilo, ma anche la collera sono solo dentro ai cortei. Fuori, nello spazio della vita che continua, non ci sono.
Belgrado si � svegliata al suo tran tran di sempre, di giorno niente manifestazioni, assedi, qualche rappresaglia s� per�, un negozio devastato, sedi di giornali governativi spazzati o incendiati, tappati in casa gli sconfitti, pieni di paura e bersagli di minacce telefoniche di morte (soprattutto a sindacalisti), disoccupati ai caff� come sempre, o sui marciapiedi a vendere residuati di benessere, impiegati frettolosi verso gli uffici (ci sar� ancora? Avr� ancora il mio posto?), operai alle fabbriche rabberciate del dopo-bombe dove oggi � giorno di paga e la distribuisce il sindacato indipendente, quello del 3-4%, insieme a un modulo imperativo di iscrizione.
Il mio risveglio � stato accompagnato dalla stonatura, per me almeno, dell�entusiasmo paradossalmente universale del mondo occidentale che, con ogni buona volont�, non riesco a condividere guardando in faccia gli amici, i compagni di qua. E vi giuro che si trattava di comunisti insoddisfatti gi� prima, di sindacalisti, non di "scherani di Milosevic". C�� stata l�apparizione, tra lo jeratico e lo spettrale, di Slobodan Milosevic che riconosce la sconfitta e si propone � suggerimento russo � a leader della nuova opposizione, visto che nei parlamenti federale e serbo la sua � tuttora una legittima e forte maggioranza. Da tutti gli schermi - un coro senza pi� eccezioni a favore del nuovo potere - cola una soddisfazione un po� proterva, con i tamburellatori di Otpor, con la maglietta che dice "G17" (gli economisti dell�indirizzo thatcheriano), che aprono ogni telegiornale. Si alternano, graditi ospiti, i Clinton, i Blair, gli Schroeder, i Cook (virulento come sempre), una vampiresca Albright e tutto il resto della compagnia della brutta morte (per la Federazione jugoslava extra-Nato).
Il bassotto Nando ed io abbiamo, tra altre mille, una cosa in comune: sospettiamo, annusiamo che perlopi� l�amico dei nostri nemici e nostro nemico, o, meglio, che il nemico dei nostri amici � nostro nemico. Kostunica difende la serbit�? Benissimo, ce n�� bisogno. Ma Kostunica � anche un capitalista liberista e monarchico (vedere il suo programma, peraltro stilato dall�ultr� Djindjic, e dal "gruppo dei 17" iperliberisti come, pare , i suoi discorsi) e questo, ne ll�era della globalizzazione imperiale non si concilia molto con alcun nazionalismo che non sia difesa dell� identit�, folklore, fanatismo etnico. Capitali stranieri, proclamano Otpor e il G17, avanti marsch! Lo dicono anche nelle interviste ai speranzosi giornali europei di sinistra. Significa che per tutto il paese varr� la legge del FMI, del WTO, della BM. Sul modello delle telecomunicazioni a suo tempo per met� cedute a Telecom Italia. Risultato: un dirigente intasca 50.000 dinari, un operaio 2000. Esito della partita: 25 a 1. Sar� cos� alla Zastava, domani non pi� autogestita e a cui un futuro di bassi salari e alti investimenti stranieri � stato appena promesso da Otpor, dove invece si giocava col punteggio fisso di 5 a 1. E� vero, anche alla Zastava hanno scioperato, causando shock e delusione tra molti. Ma sono rimasti in fabbrica, non si sono uniti a nessun corteo e dichiaravano di scioperare perch� la si facesse finita con la giostra dei risultati elettorali. Anche quella condotta dalla DOS.
Gli schermi filo-occidentali imperversano. Altra meraviglia da Far West: il Dipartimento di Stato ribadisce la taglia di 5 milioni di dollari per chi cattura o ammazza Milosevic. Poi Clinton e compari, si prodigano, per�, in espressioni di affettuosit� per "il povero popolo serbo che tanto ha sofferto", mica per le bombe, l�uranio, l�embargo, ma perch� trascinato dal "dittatore" in dieci anni di guerre, tutte perse (ed � questo il rimprovero che gli fanno dalla piazza. Solo Otpor insiste sulla "repressione" e sulla "dittatura", sotto la quale, peraltro, ha operato, con lo stesso personale, fin dai tempi di Zajedno). E pensare che, prima, erano tutti un branco di feroci aggressori e pulitori tecnici, da colpire senza piet� con 40.000 tonnellate di esplosivo. Quanto tempo � passato da quando i capi e i sicofanti delle "grandi democrazie" facevano tracimare la cattiveria di "Hitlerosevic" (che presto, vedrete, verr� sepolto da nuovi scandali ed orrori, sul tipo delle ormai dimenticate mistificazioni di Racak, Sarajevo, fosse comuni,ecc.) su tutto il popolo serbo. E il "bagno di sangue" che il regime avrebbe allestito in caso di rivolta? Oggi l�unica violenza � quella esercitata dagli epuratori democratici, a esercito e polizia sull�attenti. C�� mai stata una transizione, un rovesciamento totale cos� indolori?
Riflette il vice-ministro degli esteri, Zoran Novakovic, ancora al suo posto e che forse ci rimarr�, sempre che una fazione del Partito socialista del Montenegro, quella di Predrag Bulatovic, non passi con i vincitori. "Quando le stesse forze di oggi scesero in piazza per settimane, nel 96-97, cio� in piena dittatura, come si dice, forse Milosevic avrebbe dovuto dimettersi allora. Avrebbe salvato pelle, libert�, indipendenza, conquiste sociale del paese e, forse, ancora un ruolo per s�. Chiss� come ci sarebbero rimasti i terroristi del Kosovo e la Nato e oggi il quadro sarebbe assai diverso. La maturit� democratica di questo paese, esaltata dal confronto con i macelli israeliani o con i tanti golpe fascisti organizzati dagli USA, dal Nicaragua al Congo, dall�Iran di Mossadeq all�Italia delle stragi, al Cile, viene ribadita dalle forze armate che si sono messe agli ordini del nuovo potere. Decisione non proprio facile visto il nevrotico accanimento dei giudici dell�Aja anche
contro i comandanti dell�esercito.
Intanto su questo Kostunica che biasima la Nato e fa il serbista "buono" si addensano le prime nuvole di origine atlantica. Da Londra si insiste che il "dittatore" (un dittatore che ha permesso la costituzione della pi� grossa quinta colonna mai vista in un paese assediato) venga consegnato nelle grinfie della giudice Del Ponte o, quanto meno, lo si incarceri, processi ed impicchi in Jugoslavia. Piacerebbe anche che facesse la fine di Dragoljub Milanovic, direttore generale della TV di Stato, e del suo commentatore principale, ridotti in fin di vita da una folla di picchiatori e poi "scomparsi" dall�ospedale. Qualche osservatore, poi, incomincia ad arricciare il naso davanti ai pronunciamenti nazionalisti di Kostunica e a consigliare di centellinare la rimozione delle sanzioni. Clinton non ha forse detto ieri che gli USA, "ora men che mai si ritereranno dai Balcani; anzi si impegneranno molto di pi� sia nella ricostruzione (che non si illudano gli europei! Ndr), sia nel controllo democratico (quattrini agli amici, armate ai confini. Ndr)" E anche Blair ha messo le mani avanti: "Il comunismo non sparisce in una notte. Sono oltre due milioni ad aver votato per il comunismo. Ci vorranno anni per sradicarlo".
Ancora il sottosegretario Novakovic, che ha partecipato agli incontnri del ministro degli esteri Boris Ivanov:"Se nonostante il pandemonio dei risultati elettorali e i pogrom delle squadracce di Djndjic e di Otpor, � stata evitata la guerra civile, il merito va anche ai russi che sono riusciti ad imporre a Djindjic l�accordo tra Milosevic e Kostunica. La mediazione tra un Kostunica presidente e un Milosevic libero, incolume e forse futuro interlocutore politico � tutta da ascrivere a Putin ed Ivanov che, in questo modo, si sono assicurati il rispetto di entrambe le parti e, ancor pi�, del paese, mentre in Europa non si faceva che abbaiare in coro con gli integralisti americani. Bisogna ora vedere come reagiranno i vari burattinai alle spalle di un Kostunica totalmente privo di una base organizzata, compreso il mafioso Djukanovic.
Non c�� modo migliore per capire chi siano queste masse affamate di Occidente che, incontrastate, hanno rovesciato la Jugoslavia come un guanto, che immergersi in uno dei loro cortei serali da l00.000 persone. Pare di stare in una di quelle fiumane al fischietto e al clackson che animano i dopopartita di Roma o Lazio. Stasera sgorgano, ricordando monetaneamente un�adunata giubilare, dalla cattedrale di Belgrado dove Gaspodin Pavle II, il vecchio patriarca ortodosso, si � tolto dalle scarpe il cinquantennale sassolone della laicizzazione della societ�, benedicendo Kostunica e tutti coloro che lo seguono. Re, Chiesa e Famiglia sono i pilastri del programma di Kostunica. A organizzare, lanciare le parole d�ordine, scorazzare con squadroni di moto o con auto che inalberano bandiere serbe e icone della madonna, sono sempre i giovanotti, italianamente griffati e cellularizzati di Otpor, reduci (ammissione loro) da una corso di 10 giorni a Sofia condotto dalla CIA, oppure quei simil-naziskin del servizio d�ordine di Djndjic. Ma nel grosso c�� davvero di tutto: moltissimi ragazzini sbrindellati delle periferie, famigliole popolari, signore cotonate piccolo-borghesi, impiegati un po� lisi, lavoratori in tute bisunte. Una striscia umana davvero interclassista. Su tutto i vessilli di Otpor, ieri rossi, oggi neri. Curiosi questi di Otpor che, sotto il loro pugno chiuso bianco, inneggiano al ritorno dell�Occidente. Qualcuno di loro ha la maglietta della padovana Radio Sherwood. Le vetrine infrante della boutique di Marko Milosevic (un negozietto di 70 metri quadrati, altro che "catena"), le carcasse bruciate delle auto sotto il Parlamento, la sede della TV ridotta in macerie, molte sedi del Partito Socialista incendiate, sono segni di collera che contrastano con l�umore bonaccione di queste sfilate. Come le scritte sui muri della celebre Kneza Mihaila, zeppa dei negozi delle firme italiane ed americane cui tutti pensano di poter accedere domani, quando sar� arrivato il bengodi capitalista. Fino a ieri si leggeva "Nato vaffanculo", "Clinton al bagno nel Danubio", "Usa ci fai un baffo". Oggi:"Milosevic sparati", "Buongiorno Mondo". Dappertutto il pugnetto di Otpor e una finta targa automobilistica addosso alle persone o ai muri:"YU-24-09-00", la data delle elezioni.
La BBC manda in onda il ministro degli esteri Robin Cook. Quello che ha sempre detto di volersi mangiare Milosevic in fricassea. C��, sconcertante, un fuori onda in diretta. Cook che fa le prove: "Il governo britannico riconosce Kostunica come capo del governo� no, come capo dello Stato�Ma cosa diavolo � quest�uomo, capo del governo o capo dello Stato?" Poi si ricompone e risbaglia:"Il nostro governo riconosce Kostunica capo del governo jugoslavo". Gi�, � la regina Elisabetta fa invece il premier.
Non siamo i soli ad avere una classe dirigente di cannibali da operetta.
Seduta per terra un�anziana, bella contadina in nero vende grandi e spampanati fiori di carta. Da lontano un soffio di tramontana sostituisce gli onnipresenti Ramazzotti e Spice Girls con il grido del grande Bora Djeordjevic. La sua � una voce malata, ventrale, straziata, maledetta. Grida di "amata patria". Pare che il cantautore dei "Riblia Ciorba" stia morendo in un mare di birra. Il canto si perde in un cielo senza stelle. Alle stelle sale solo l�inflazione. Il mercato valutario ha salutato l�arrivo del libero mercato facendo crollare il dinaro da 28 per un marco dell�altro ieri, ai 42 di oggi. Il latte � aumentato di tre volte. Lo stipendio medio resta inchiodato a 80.000 lire. Dei settecento milioni di dollari stanziati dagli USA per la DOS negli ultimi due mesi, neanche un cent � arrivato a chi non balla al suono delle stelle e striscie. Dalla Zastava, stella polare per operai in mezzo mondo, arrivano notizie da brivido. Sputi e schiaffi ai nostri compagni sindacalisti. C�� poco da ridere, Belgrado.

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Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"

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da Coordinamento nazionale "LA JUGOSLAVIA VIRA'"

LETTERA APERTA A GIULIO MARCON
E P.C.
ALLE TESTATE "IL MANIFESTO" E "LIBERAZIONE"

Gentilissimo signor Marcon,

da quando la NATO scaten� i bombardamenti sulla Repubblica Federale di Jugoslavia lei si � sempre dichiarato contrario a tale intervento. La sua ONG, l'ICS, ha sempre rifiutato i fondi della "Missione Arcobaleno", sostenendo che operavano una selezione tra le popolazioni da soccorrere, escludendo la societ� civile serba, incolpevole delle malefatte di Milosevic. Che abbiate fatto bene a rifiutare quei fondi e' dimostrato anche dagli scandali subito scoppiati in merito al loro utilizzo, sui quali sorvoliamo per brevita'. Tuttavia, per vostra fortuna avete sempre trovato altri capitoli di spesa per finanziare gli interventi della organizzazione di cui lei fa parte, garantendo che si trattava di fondi puliti, benche' elargiti attraverso Enti locali ed UNOPS (filiazione dell'ONU praticamente controllata dal nostro governo) dallo stesso Stato che aveva bombardato colonne di profughi e complessi petrolchimici. Ci siamo fidati proprio in virtu' delle sue dichiarazioni contro la NATO e l'embargo ed anche perche' eravate comunque tra i pochissimi a realizzare un intervento umanitario in territorio serbo: le avevamo sempre creduto sulla parola.

Le sue dichiarazioni sul "Manifesto" del 6 ottobre suscitano per� qualche perplessit� di cui intendiamo farla partecipe. Ella apre un credito di fiducia nei confronti di Kostunica, ritenendolo "persona pulita e libera", con il quale la societ� civile serba "pu� sperare che si apra una nuova fase della vita democratica e civile". Questa sua ottimistica dichiarazione e' stata anche tradotta in una mobilitazione (sit-in) che avete tenuto con altri dinanzi all'Ambasciata della RFJ.
Essa si concilia perfettamente con i toni entusiastici che sono stati usati non solo da chi lo scorso anno bombardava, ma anche da chi in queste settimane ha censurato notizie, presentando l'assalto al Parlamento Federale della RFJ come una rivoluzione libertaria attraverso foto con pugni chiusi in primo piano che nascondevano una selva di "tre dita" nazionaliste serbe, bandiere nere e con le 4 "C" e barboni cetnici.
Sulla base di questa svolta cosiddetta "democratica", Ella auspica una conferenza di pace che "finalmente dia una soluzione complessiva e integrata ai problemi della regione". Se abbiamo capito bene questo significa che lei auspica piu soldi per chi come lei stesso opera da anni in tal senso; insomma una specie di "cicero pro domo sua"... Magari una caduta di stile, ma operata nella completa buona fede di chi vede finalmente premiata la propria lungimirante rettitudine. Le perplessit� nascono in verit� poche righe dopo, quando, al Kostunica, pulito e onesto, ella ritiene di fatto inevitabile IMPORRE (�questo il termine da lei usato), la dura prova "della separazione della regione [Kosovo] dalla Serbia". Dunque, se le parole hanno un senso, lei ritiene che la cosiddetta Comunit� Internazionale debba imporre a Kostunica l'indipendenza del Kosovo come "soluzione di una ferita ancora aperta". Ci scusi se non abbiamo capito bene, ma questa soluzione la vede al momento in compagnia non gi� delle Nazioni Unite e neppure, almeno formalmente, della stessa NATO, ma piuttosto dei falchi del Pentagono e dei leader nazionalisti albanesi, tra cui l'esponente dell'(ex?)UCK Krasniqi che due giorni dopo � stato uno dei pochi a fare una dichiarazione altrettanto esplicita.

Gentilissimo signor Marcon, ci dica che si tratta solo di un incubo, che la tipografia del "Manifesto" era piena di soggetti allucinati e deliranti che hanno frainteso le sue dichiarazioni di galantuomo probo e disinteressato: come Ella forse sapr� - visto che sta intervenendo in Kosovo anche coi soldi dei cittadini italiani - il Kosovo ha visto, nel corso dell'ultimo anno, l'attuarsi di una pulizia etnica che ha portato alla quasi cancellazione della presenza della popolazione di origine non-albanese dalla regione, un'operazione gestita dalla stessa UCK, di fronte alla presenza imbelle di truppe internazionali che hanno assistito al massacro 'etnico' di centinaia di innocenti. Lei crede dunque che occorra imporre ai nuovi governanti della Serbia la 'dura prova' di assistere al perpetuarsi irreversibile di tali crimini? Che debbano assistere ai massacri e alle pulizie etniche tacendo, per acquistare una patente di totale e indiscutibile democraticit�? Forse crede che la befana-Rugova, dopo le elezioni in Kosovo, porter� l'ordine nella regione e agevoler� il rientro dei quasi 200mila profughi scappati verso Belgrado? Non possiamo crederci, non ci siamo mai permessi di pensare che lei sia un cretino, n� che lei ritenga tali coloro che leggono i suoi scritti.

Cordialmente

(Ordine del giorno approvato nella riunione del Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
dell' 8/10/2000; per contatti:
jugovivra@...)

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Voici les derni�res synth�ses de nouvelles yougoslaves �labor�es par Fr�d�ric Delorca, avec l�aide de Robert Pontnau (pour la lecture de la presse serbe, bulgare et mac�donienne) et publi�es sous http://ns.cnlcontact.com/delorca/french/homef.htm Ces informations, actualis�es et archiv�es depuis plus d�un an, sont destin�es � contre-balancer ou nuancer les comptes-rendus de la situation yougoslave tels qu�ils sont d�livr�s par les m�dias dominants.


******** 20 octobre 2000 ********


- Gouvernement f�d�ral yougoslave


Le parti du pr�sident mont�n�grin Djukanovic a refus� de collaborer � la constitution du nouveau gouvernement du pr�sident Kostunica au terme de sa visite � Podgorica hier, o� il a re�u un accueil extr�mement froid, � un niveau protocolaire tr�s bas (RFE - http://www.centraleurope.com/yugoslaviatoday/news.php3?id=211226§ion=default). Les partisans de Mila Djukanovic demandent toujours l�ind�pendance de leur Etat. leur pr�sident quant � lui souhaite une union de deux Etats permettant � chacun des deux une repr�sentation dans les instances internationales. Le Parti social-d�mocrate lui, bien qu�il consid�re que la Yougoslavie n�a pas d�avenir, estime que Podgorica devrait coop�rer avec Belgrade � la veille des �lections.


Apr�s que l��missaire de l�OSCE Albert Rohan ait annonc� qu�il n�y aura pas d�aide internationale � la Serbie si le SPS si�ge au gouvernement f�d�ral, le premier-ministre potentiel Predrag Bulatovic a annonc� qu�il va r�unir le comit� central du Parti du Peuple mont�n�grin samedi pour qu�il d�cide de rompre son alliance avec le SPS. Selon le quotidien Vijesti de mercredi, Predrag Bulatovic est entr� en conflit violent avec Momir Bulatovic, leader du PPM, qui souhaitait que son parti d�fende l�id�e d�une pr�sence de ministres socialistes serbes au gouvernement f�d�ral. Le PPM pourait �tre sur le point d��clater.


Selon les derniers r�sultats publi�s par la Commission f�d�rale, le SPS et la YUL ont 44 si�ges � la Chambre des citoyens et ODS (DOS) 58. Le PRS en d�tient 5, l�Alliance des Hongrois de Voivodine un. Au sein de la chambre haute, la gauche garde sept si�ges, DOS 10, les radicaux 2 et le Parti du renouveau serbe 1.


- Gouvernement de Serbie


Les ministres du Parti radical ont d�missionn� du gouvernement de Serbie estimant que ce gouvernement n�a plus les moyens de fonctionner et refusant de prendre part plus avant au putsch constitutionnel organis� par la coaltion ODS (http://news.freeb92.net/)


- La Grande Manipulation


Sous le titre : � La chute pr�par�e de Milosevic � Christophe Ch�telot et Natalie Nougayr�de d�taillent les aspects pr�m�dit�s du coup d�Etat du 5 octobre 2000 � Belgrade. L�article s�ouvre sur une citation du g�n�ral Vuk Obradovic ancien porte-parole de l�arm�e f�d�rale yougoslave qui d�clare �On ne peut jamais planifier � 100% ce genre d��v�nement. Tout s�est pass� pour le mieux�. Le g�n�ral ajout� �Ce fut un d�sordre� bien organis�. Nous avions un plan d�action.� � Tous les acteurs de cet �octobre serbe�, comme le nomment des journaux de Belgrade, n�ont pas encore parl� mais il semble bien que sur la �fulgurante� r�volution populaire plane l�ombre d�uncomplot ourdi de l�int�rieur et que c�est la conjonction des deux �l�ments qui aura �t� fatale � Slobodan Milosevic. � commentent les deux journalistes qui d�taillent des �l�ments tr�s clairs : le parlement n��tait pratiquement pas d�fendu, la pr�sence organis�e par le maire de Cacak, de parachutistes de la 63e brigade bas�e � Nis ralli�s � l�opposition, des policiers en civil �quip�s de talkies-walkies. Des supporteurs du club de football Etoile rouge avaient�t� sollicit�s pour participer � l�insurrection. Une �bonne coop�ration� �tait assur�e avec Otpor. Des camions remplis de pierres et un bulldozer faisaient partie du cort�ge et les cibles des manifestants avaient �t� d�sign�es � l�avance.


� Paradoxe de cette Serbie o� la force de frappe des d�mocrates allait �tre, ce jour-l�, une bande de jeunes ayant tremp�, de pr�s ou de loin, dans les crimes de guerre des ann�es 1990� � notent perfidement les journalistes : Cacak a fourni les gros-bras, � Belgrade les chefs de la police et de l�arm�e se ralliaient en douce � l�opposition, persuad�s de le fair notamment par la r�sistance de la mine de Kolubara.


Tout �tait pr�par� y compris la prise des m�dias socialistes. Le r�cit du journal sur ce point est tr�s minutieux.


Sans le ralliement des forces arm�es, les manifestations auraient d�g�n�r� en un bain de sang. Un des facteurs de ce ralliement, selon Le Monde : l�amertume de la d�faite au Kosovo. Mais Le Monde ne cache rien non plus du r�le des Occidentaux : 70 millions de dollars chiffre mentionn� par le Washington Post, tandis que les milieux d�opposition serbes parlent plut�t de 22 millions de dollars pour l�ann�e 2000, programmes de l�Union europ�enne tels qu� �Ecoles pour la d�mocratie� acc�l�r�s en p�riode d��lection. Le gouvernement norv�gien, par l�interm�diaire de son charg� d�affaires � Belgrade, accordait des aides aux �tudiants. Des instituts de sondages financ�s par l�Occident se penchaient sur le profil id�al du candidat susceptible de l�emporter contre Milosevic. � Selon des m�thodes employ�es auparavant par des ONG en Slovaquie en 1998 (�lections l�gislatives qui men�rent � la chute du premier ministre autoritaire Vladimir Meciar) et en Croatie en 1999 (lors de la pr�paration des l�gislatives pr�vues pour novembre, avant que le calendrier ne soit bouscul� par la maladie et le d�c�s de Franjo Tudjman), l�une des priorit�s fix�es en Serbie �tait de �faire sortir le vote des jeunes�. (�) Des concerts �taient organis�s (�Rock pour le vote�), des campagnes d�affichage, pr�par�es selon des m�thodes de marketing occidentales, �taient lanc�es. Des autocollants humoristiques, des caricatures de Milosevic, fleurissaient partout. Le dirigeant d�un m�dia d�opposition � Belgrade raconte comment des rencontres eurent lieu avec des repr�sentants d�ONG slovaques et croates, venus � Belgrade dans les mois pr�c�dant le scrutin. � (Le Monde - http://www.lemonde.fr/article/0,2320,seq-2044-108143-QUO,00.html) L�article en dit long sur les moyens que l�Occident s�arroge pour �carter du pouvoir des r�gimes qui lui d�plaisent. Quelle qu�ait �t� la volont� r�elle de la population serbe concrenant le changement politique, la manipulation occidentale r�v�l�e aujourd�hui dans toute son ampleur a quelque chose de profond�ment choquant.


- Kosovo


Cinq familles serbes ont quitt� le nord de Mitrovica depuis un mois parce que leur s�curit� n�est pas assur�e selon un repr�sentant du Parti d�mocratique serbe au Kosovo, tandis que la MINUK reconstruit des maisons albanaises � Kosovska Mitrovica-nord mais aucune maison serbe dans la partie sud (Serbia-Info : http://www.serbia-info.com/news/2000-10/20/20949.html ). Un rapport de 89 pages de l�OSCE d�nonce les violations des droits de l�homme au Kosovo sous la responsabilit� de l�administrateur Kouchner et l�orientation anti-serbe du syst�me de justice kosovar (AFP - http://www.centraleurope.com/yugoslaviatoday/news.php3?id=210843§ion=Kosovo)


- Etats-Unis d�Am�rique


Selon Associated Press, un �missaire des Etat-Unis s�est rendu � Podgorica pour recommander au pr�sident Djukanovic d�abandonner son projet de s�cession du Montenegro. L�option de Washington serait aujourd�hui d�obtenir la constitution de trois R�publiques au sein de la Yougoslave : Montenegro-Serbie-Kosovo (AP - http://www.washingtonpost.com/wp-srv/aponline/20001015/aponline161209_000.htm)


******** 19 octobre 2000 ********


- Economie


Reuters du 19 octobre et d�autres m�dias �voquent la situation �conomqiue catastrophique de la Serbie. L�inflation des douze derniers mois s��levait � 120 %, le ch�mage � 30 et le salaire moyen � 90 par mois. Les gens survivent gr�ce aux aides de la diaspora 250 millions de marks of par mois, et � l��conomie parall�le. L�UE a promis 173 millions de dollars d�assistance hivernale mais selon un consailler de l�Economics Institute, il en faudrait au moins 500. L�envoy� de l�ONU dans les Balkans Carl Bildt a estim� que les aides devaient �tre mesur�es afin de ne pas transformer la Serbie en pays du tiers-monde d�pendant de l�aide et ultra-endett�. La dette ext�rieure serbe est d�j� de 14 Md de dollars (Reuters - http://dailynews.yahoo.com/h/nm/20001019/wl/yugoslavia_economy_dc_3.html). Selon nos calculs le produit national brut serbe pourrait s��lever � un peu plus de 10 Md de dollars (chiffre optimiste �tabli sur la base d�un PNB par habitant de l�ordre de 1500 dollars par habitant en 1996, et qui int�gre � la fois les destructions de 1999 et la perte du Kosovo). Cela signifierait un dette sup�rieure au PNB, alorsque, � titre de comparaison la Russie avait une dette externe de 120 milliards en 1998 pour un PNB de 450 environ (soit environ 25 % du PNB). La Mac�doine en
1997 avait un PNB de 3,5 Md de dollars et une dette externe de 34 % du PNB. Cependant le probl�me du calcul de la dette serbe, compte tenu de la succession d�Etat en Yougoslavie en 1992 reste assez complexe. Il est certain en revanche que la Serbie n�a aucun moyen d�honorer ses remboursements d�emprunts puisque les infrastructures sont largement d�truites et que les rares entreprises viables ont d�j� �t� privatis�es.


- Kosovo


Voice Of Russia a critiqu� les prochaines �lections locales kosovares du
28 octobre comme �tant une nouvelle initiative pour d�manteler la Yougoslavie. WorldNetDaily.com rappelle que de la m�me fa�on la Gr�ce avait critiqu� l�organisation l�Albanie parce qu�elle emp�che la minorit� grecque de voter sur son territoire. Le gouvernement albanais reporche � des politiciens grecs de soutenir des �lans s�cessionnistes au sein de la minorit� grecque dans ce pays. (http://www.worldnetdaily.com/bluesky_westerman_news/20001019_xnwes_moscow_con.shtml )


******** 18 octobre 2000 ********


Selon une interview de Zarko Korac accord�e � l�hebdomadaire Globus, un des responsables de DOS (ODS), le pr�sident du TPIY Claude Jorda n�exclut pas l�hypoth�se d�un proc�s de M. Milosevic en Serbie (Cable News � Reuters)


******** 17 octobre 2000 ********


- Fin de la Yougoslavie ?


Le journal Le Monde se r�jouit de ce que M. Kostunica ait annonc� dans le Figaro-magazine du 14 octobre que � Si les peuples serbe et mont�n�grin le veulent bien � le terme � Yougoslavie sera supprim� �. � En supprimant le mot Yougoslavie, M. Kostunica mettrait ainsi fin � une usurpation � �crit le journaliste Daniel Vernet en conclusion de son article (Le Monde du 17 octobre 2000). Evidemment l�article ne fait aucune mention du projet de coexistence multinethnique que rec�le ce terme.


******** 15 octobre 2000 ********


- Pressions sur la Serbie


Les lobbies pro-musulman et pro-albanais fran�ais (l�Association Sarajevo et le Comit� Kosovo) font � nouveau entendre leur voix pour accentuer la pression sur la Serbie dans un article publi� dans Le Monde � Serbie : devoir de vigilance �). Rappelant que la Serbie est selon eux responsable � d�une politique d�agression et de purification ethnique �, les intellectuels extr�mistes demandent � l�Occident d�exiger de Belgrade : la reconnaissance de l�int�grit� de la Bosnie, le respect d�une r�solution 1244 du Conseil de s�curit� de l�Onu interpr�t�e dans les perspective de l�ind�pendance du Kosovo, qu�elle renonce � la tutelle sur le Mont�n�gro, et qu�elle coop�re avec le TPI. Les auteurs de ce br�lot sont MM. Jeanson, Dizdarevic, Lazar, A. Joxe, et Mme MF Allain (Le Monde 15-16 octobre 2000 p.15)

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Per motivi tecnici non chiariti una serie di documenti da noi
inviati nei giorni scorsi non sono giunti nelle caselle di posta
elettronica dei nostri iscritti; rinunciamo a spedirli nuovamente,
segnalando tuttavia che si trovano archiviati alle seguenti URL:


1. Materiali dal sito internet dell' SPS

>> http://www.ecircle.it/an_ecircle/articles/read?
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Who lies Kostunica?
> http://www.sps.org.yu/eng/index-n.htm

GRADSKI ODBOR SPS
FOTO SVEDOM-HANSTVO VANDALSKOG PONAM-^JANJA
EKSKLUZIVNO
SPORAZUM O RASPISIVANJU VANREDNIH PARLAMENTARNIH IZBORA U
REPUBLICI SRBIJI
ANEKS SPORAZUMA O RASPISIVANJU VANREDNIH PARLAMENTARNI IZBORA U
REPUBLICI SRBIJI
IZJAVA POTPISNIKA SPORAZUMA
IZJAVA ZORANA ANM-PELKOVIM-FA, GENERALNOG SEKRETARA SOCIJALISTIM-HKE
PARTIJE SRBIJE
> http://www.sps.org.yu/index-ne.htm


2. Materiali dai siti internet di JUL e BORBA

>> http://www.ecircle.it/an_ecircle/articles/read?
ecircleid�979&msgnr=1&month=0&year=0&msgidQ7155&sb=0

SPEECH OF PROF. DR. MIRA MARKOVIC AT THE
LEFT BLOC PROMOTION IN VELIKO GRADISTE
> http://www.jul.org.yu/indexen.htm

Socialist Official Zivorad Igic: Milosevic Symbol of
Freedom, SPS Should Change Nothing
> http://209.197.77.95/daily.html


3. Interview with Mihajlo Markovic, former vice president of the
Socialist Party of Serbia
'A counter-revolution, and not all that velvety'

>> http://www.ecircle.it/an_ecircle/articles/read?
ecircleid�979&msgnr=4&month=0&year=0&msgidQ6806&sb=0 (prima parte)
>> http://www.ecircle.it/an_ecircle/articles/read?
ecircleid�979&msgnr=3&month=0&year=0&msgidQ6807&sb=0 (seconda parte)


---

Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"

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Dal sito "Emperor's Clothes" (http://www.tenc.net)

"Noi vogliamo essere una colonia"

Chi sono questi "esperti" del G-17 che l'opposizione
vuole mettere al potere?
Che faranno Kustunica e Djindjic se prendono il potere
a Belgrado? Il loro programma � quello del G-17,
gruppo di economisti jugoslavi di tendenza FMI pura e
dura. Dal passato molto rivelatore.

Michel Chossudovsky & Jared Israel*

"Noi vogliamo essere una colonia aperta e una societ�
aperta", ha dichiarato
Veselin Vukotic, coordinatore del G-17, intervistato
il 14 luglio 99 ("The News Hour with Jim Lehrer", US
Public Television).

Il G-17 ama dare l'impressione di essere indipendente
e di orientamento jugoslavo. In realt� � finanziato
dal "Center for International Private Enterprise" che
dipende dal "National Endowment for Democracy" (NED).
Il NED � stato creato nel 1983 per risolvere un
problema della CIA. Questa finanziava intellettuali e
leader di opinione nel mondo, ma, "quando queste
attivit� clandestine dovessero essere rivelate,
l'effetto sarebbe disastroso", sottolineava il
Washington Post del 22 settembre 91.
Il NED fu dunque creato come paravento: "Molte delle
nostre attivit� attuali venivano fatte dalla CIA
clandestinamente gi� da 25 anni".
C'� di pi�. Gli economisti del G-17 occupano
importanti posti in seno alla Banca Mondiale e al
Fondo Monetario Internazionale. Se l'opposizione
"democratica" viene al potere, saranno loro che
gestiranno l'economia jugoslava, perch� il FMI esige
sempre che i suoi uomini esercitino le funzioni
dirigenziali.
Il programma del G-17 contiene le stesse misure
distruttive imposte in Russia, Ucraina, Bulgaria, Per�
e in molti altri paesi. Dapprima l'FMI forza i
governi a sbarazzarsi delle protezioni sociali:
sussidi per vitto o alloggio, trasporti o cure mediche
gratuite. Poi, attraverso manipolazioni economiche e
nuove leggi, mette in fallimento le imprese pubbliche
e private. E allora piccole bande di ladri
internazionali possono ricomprarle per niente.
Vukotic ha licenziato 600.000 lavoratori jugoslavi!
Il membro pi� esperto del G-17 si chiama Veselin
Vukotic. Nel 1989, ministro delle privatizzazioni nel
governo Markovic, impose il "Financial Operations
Act", un piano della Banca Mondiale che liquid� il 50%
dell'indistria jugoslava! 1.100 aziende eliminate tra
il gennaio 1989 e il settembre 1990. 614.000 operai
licenziati su un totale di 2,7 milioni! Zone pi�
colpite: Serbia (soprattutto il Kosovo9,
Bosnia-Erzegovina e Macedonia. Affossamento dei
salari, liquidazione dei programmi sociali, esplosione
della disoccupazione. Ecco Vukotic.
Che vuole, adesso, tornare al potere. In effetti
lavora gi� per il primo ministro montenegrino, che
l'ha nominato Capo della Commissione per le
Privatizzazioni. Su Internet abbiamo recentemente
scoperto una pubblicit� del Ministero del Commercio
estero ... "Montenegro: si cercano managers del Fondo
di privatizzazione". Essi potrebbero "ristrutturare"
le imprese privatizzate, licenziare i lavoratori e
vendere i pezzi migliori.
Il ministero USA promette che "questo dovrebbe essere
molto redditizio".
Nel giugno 2000, nel momento in cui le espulsioni dei
Srbi raggiungevano il massimo, Vukotic ha richiesto
che il Kosovo abbia la sua propria moneta, separata
dal dinaro jugoslavo!
Vujovic ha messo l'Ucraina in fallimento. Altra figura
di punta del G-17: Dusan Vujovic, economista
pensionato della Banca Mondiale. Nell'agosto 2000 ha
imposto all'Ucraina un altro "pacchetto" devastante.
Il disastro ucraino era iniziato nell'autunno 94 con
la firma di un accordo con il FMI. L'Ucraina ha
ricevuto un prestito di 360 milioni di dollari, ben
poco in cambio di quello che gli hanno imposto. Il FMI
ha esigito che lo Stato cessasse di controllare il
tasso di scambio della moneta. Quella � andata a picco
e il prezzo del pane � aumentato del 300% in una
notte. L'elettricit� del 600%. I trasporti pubblici:
900%. Sono stati imposti prezzi in dollari a una
popolazione che guadagnava 10 dollari al mese.
Il credito congelato cos� come il rincaro
dell'elettricit� hanno distrutto l'industria pubblica
e privata. Gli speculatori internazionali si fanno
avanti.
Il mercato dei cereali � stato deregolamentato e
aperto alle svendite degli Stati Uniti. Esportatrice
di cereali, l'Ucraina � stata ridotta a mendicare un
aiuto alimentare agli USA e all'Unione Europea. Grazie
al FMI l'Ucraina � diventata un protettorato
americano-tedesco. In rovina.
Grazie a Bogetic e al FMI, il 90% dei Bulgari vivono
sotto la soglia di povert�.
Il Dr. Zeliko Bogetic � stato un medico dell'FMI nel
momento di numerosi trattamenti da choc. Ogni volta il
paziente muore. Nel 94-96 egli ha giocato un ruolo
maggiore per spingere la Bulgaria ad adottare un
"programma di aggiustamento strutturale". Liquidando
tutte le protezioni sociali: controllo dei prezzi,
sussidio alimentare, alloggiativo e sanitario. La
povert� � divnuta di massa. Nel 97 le pensioni sono
state ridotte a due dollari al mese, secondo le
statistiche della Banca Mondiale. Che ammette che il
90% dei bulgari vive sotto la soglia di povert�.

Cosa significher� per la Jugoslavia l'arrivo al potere
dell'"opposizione democratica" e le riforme stile FMI?
L'applicazione dei metodi che sono stati imposti alla
Russia, all'Ucraina o alla Bulgaria. In Russia i
salari sono stati ridotti dell'86% nel primo anno di
riforme e l'attivit� economica, gi� scarsa, �
diminuita della met�. Ora,la storia mostra che l'FMI �
particolarmente spietata verso i paesi che sono stati
ribelli.


* Michel Chossudovsky, economista canadese, autore tra
l'altro di "La Globalisation de la Pauvret�".

Jared Isra�l � editore di uno dei migliori siti al
mondo sulla Jugoslavia

(ringraziamo Alessandra per averci fornito la traduzione)

---

Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"

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Subject:
Is the German-Troops-In-Yugoslavia Dispatch Real?
Date:
Mon, 16 Oct 2000 16:14:44 +0200
From:
global reflexion <office@...>
To:
office@...


The Global Reflexion Foundation contributes, according to her ability,
to
the distribution of information on international issues that in the
media
does not recieve proper attention or is presented in a distorted way. We
receive information from different sources, that does not necessary
reflect
our opinion. If you don't want to receive it, please send us an e-mail.

******************************************************
Monday, October 16, 2000

1. Is the German-Troops-In-Yugoslavia Dispatch Real?
2. Do not Weep, Yugoslavia!
3. I Remain Optimistic Because the Only Other Option Is Suicide

*******************************************************

The URL for this article is
http://emperors-clothes.com/analysis/real.htm

Is the German-Troops-In-Yugoslavia Dispatch Real?

On 10/12 we posted a dispatch from German "AP" in which German Foreign
Minister Joschka Fischer is quoted as calling for the German Army to
permanently occupy Yugoslavia. Several people have raised the question:
are we sure this dispatch is real? One gentleman wrote:

<< Are they nuts? Is it a fake dispatch? I can see how Bundeswehr would
be "greeted" in Yugoslavia. Joschka probably thinks the rest of
Yugoslavia
is like Kosovo. Even kids would shower them with stones. Will SS and
Gestapo follow? The fellow should be locked up in an asylum. >>

We're not competent to judge whether they're nuts, but the dispatch is
authentic. It does indeed come from 'German AP'. Here's what happened
and
how we checked the authenticity:

1) A reader in Germany wrote us wondering why no Website critical of
NATO
had posted an 'AP' dispatch he'd found on the German language Yahoo
Website. (Some people have written us that "AP doesn't have a German
Website." Perhaps not, but 'AP' does have a German language
service which issues dispatches and Yahoo does post these dispatches on
its German language Website.)

The German reader translated part of the dispatch into English.

It was amazing. Could German Foreign Minister Fischer actually have
said
he wants to permanently station the German Army in Yugoslavia? Could he,
a
leader of the country has been trying to destroy Yugoslavia for a
hundred
years, and which committed and supported the worst atrocities in
Yugoslavia
during World War II - could he really have said that Yugoslavs need to
learn democratic culture in order to relate to Germany? Was he aware
that,
when the Germans set up a puppet regime in Belgrade during World War II
and
demanded that the quislings round up the Jews, the quislings refused?
Does
Fischer know that the German commander then
responded that the Serbs had "low culture"?

Could Fischer have actually said these things?

It did not seem unlikely that the German Foreign Ministry would want to
permanently station troops in Yugoslavia. But could Fischer have been so
reckless as to admit it publicly?

None of us at Emperor's Clothes were personally acquainted with the
reader
who sent us the email. We decided to investigate thoroughly before
posting:

1) First we went to http://de.news.yahoo.com/4/ . That's the German
Yahoo
site where the reader said he found the article. Scrolling down to the
phrase "Nachrichten suchen" which means "news search" , we typed in
"Fischer will Jugoslawien mit Bundeswehr helfen" (Fischer wants German
Army
to help Yugoslavia) We clicked the usual button and were taken to the
web
address "http://de.news.yahoo.com/001011/12/14aun.html" This URL had the
right title, ("Fischer will Jugoslawien mit Bundeswehr helfen"), but
when
we clicked on it we got the message "Seite nicht gefunden" or "Website
not
found". So the article had been there but now it was gone...

Curious. And also curious that the other links on the page worked fine.
(Note: In case the link were to be removed entirely, we have made
copies
of the entire web page; if it is still there when you check you might
want
to do likewise.)

So now we knew the 'AP' dispatch existed but we couldn't be sure our
German reader had sent us an accurate text. We contacted a writer for
Emperor's Clothes who works for a German outfit that subscribes to
'German
AP'. He found the dispatch. He did an impromptu phone translation. His
translation matched what the German reader had sent us almost word for
word
and the meaning was identical. So now we had the actual dispatch, just
as
it been sent out by 'German AP'. That dispatch is posted at the end of
this
article.

Was the Fischer Story Suppressed? And Why?

This 'AP' dispatch is big news.

We subscribe to Lexis Nexis. It allows us to instantly scan thousands
of
English language and non-English language newspapers, TV news programs
and
wire services (not including 'German AP') We went to Lexis and typed in:
Fischer and Bundeswehr or "German army" and Yugoslavia.
There were no entries. Had no newspaper, TV news program, or wire
service
in the Western world picked up this highly newsworthy story?

We called people in Germany. None of them had seen the Fischer story in
the German media.

'AP-Germany' is a self-contained entity but of course it is read by
people
from newspapers and news services around the world.

Why hasn't this sensational story been reported?

The only explanation we can think of is: it was suppressed.

Perhaps Fischer revealed a plan he was not supposed to reveal, a plan
for
German troops to be sent into Yugoslavia in the event that certain
forces
succeed in creating such instability and chaos that "a firm hand is
needed." Perhaps after Fischer blabbed and 'German AP' erred by
reporting
his speech there was a hasty effort at damage control. This would
explain
the dispatch first being posted at German Yahoo and then apparently
being
pulled and it would explain the fact that newspapers and TV stations
failed
to report Fischer's remarks.

Taken alongside a slew of highly provocative and destabilizing actions
by
the Djindjic and Kostunica forces in Yugoslavia, this statement by
Fischer,
and the apparent suppression of the news reporting that he made this
statement, are ominous.

Below is the exact text of the 'German AP' dispatch followed by the
English translation.

German Text

The top part of the 'AP' dispatch gives the date and identifies the
dispatch as coming from 'AP'. Following that the comes the category,
"Bundestag/Jugoslawien/Fischer", which means
"Parliament/Yugoslavia/Fischer" and then the headline. The text is the
same as the English, which follows.

11.10. 17:29 ap 4

Bundestag/Jugoslawien/Fischer

Fischer will Jugoslawien mit Bundeswehr helfen

Utl: Demokratie als Voraussetzung für dauerhaften Frieden

Berlin (AP) Bundesaußenminister Joschka Fischer hat sich am Mittwoch im
Bundestag dafür ausgesprochen, sich in Jugoslawien nicht nur materiell
zu
engagieren, sondern dauerhaft mit der Bundeswehr und mit zivilen Kräften
vor Ort zu sein. Es biete sich nun die Chance, eine Demokratie in einem
sich einigenden Europa zu schaffen. Das wiedervereinigte Deutschland
habe eine besondere Verantwortung dazu beizutragen, dass sich die
Demokratie in Serbien konsolidiere.

Demokratie sei Voraussetzung für einen dauerhaften Frieden auf dem
Balkan.

Es sei richtig gewesen, der großserbischen Politik des jugoslawischen
Präsidenten Slobodan Milosevic Einhalt zu gebieten und sich auf Seiten
der
demokratischen Opposition zu engagieren, sagte Fischer. Das blutige
Morden
auf dem Balkan könne nun ein Ende

haben. Der Stabilitätspakt müsse dafür eingesetzt werden, sich unter
anderem an der Räumung der Donau zu beteiligen. Zudem solle eine
demokratische Kultur aufgebaut werden, um die Beziehungen zwischen
Deutschland und Serbien zu normalisieren. Erste Schritte seien durch die
Aufhebung des Öl- und Flugembargos durch die EU gemacht worden.

So könne Serbien auf dem Weg nach Europa begleitet werden. Nach den
Worten
Fischers müssen diejenigen zur Rechenschaft gezogen werden, die
schwerste
Schuld auf sich geladen haben. Vorrang habe zunächst jedoch, dass die
demokratischen Veränderungen friedlich durchgesetzt würden und sich
Gerechtigkeit durchsetze. Der westliche Balkan sei Teil einer
europäischen
Gesamtverantwortung.

Ende

AP/str/rg

111728 okt 00

English translation

Fischer wants German Army to help Yugoslavia.

(Berlin), AP, Oct. 11, 2000

German Foreign Minister Joschka Fischer, addressing Parliament on
Wednesday, expressed his opinion that Germany should not only provide
material help to Yugoslavia but that the Bundeswehr [the German Army]
and
non-military organizations should establish a permanent presence there.
He
declared that this was a unique chance to create a democracy in the
context
of further European unification.

Reunited Germany has a special responsibility for stabilizing democracy
in
Serbia. Democracy, said Mr. Fischer, is the basis for a lasting peace in
the Balkans. But the priority is for the moment that the democratic
changes
be carried out peacefully and that justice prevail. The Western Balkans
is
a part of the European comprehensive responsibility.

It was truly correct at the time to stop Slobodan Milosevich's policy
of
Greater Serbia and to engage oneself on the side of the democratic
opposition, says Joschka Fischer. Now the bloody murdering in the
Balkans
can be stopped. The Stability Pact has to be used, among other things,
for
the clearing of the Danube. Also democratic culture has to be built up
[in
Serbia] to make possible the normalization of relations between Germany
and
Serbia. The first steps have been taken through the lifting of the oil
and
the flight embargoes by the European Union. Now Serbia can be
accompanied
on its route toward Europe. In the words of Fischer, all those who have
made themselves guilty of grave crimes have to be brought to justice.

www.tenc.net [Emperor's Clothes]


****************************************

The URL for this article is
http://emperors-clothes.com/articles/doncheva/rumors.htm

Do not Weep, Yugoslavia!

Rumors of Serb Refugee Camps
by Blagovesta Doncheva (9-16-2000)

The CIA Boss was in Bulgaria recently: reason for and aim of visit -
the
Yugo Coup. Task fulfilled. The CIA salutes and flies somewhere else to
organize another coup in the interest of Big Profit.

Now the FBI Boss is here. Some say the FBI is the USA's Gestapo. Some
say
the visit is proof that the USA's Gestapo has chosen Bulgaria for its
Gestapo base regarding Yugoslavs. Some say the FBI Boss' visit to
Bulgaria
is mainly practical - confirmation and looking over the chosen
prisons or adapted former concentration camps and other suitable places
for the Serbs that will be kidnapped, dragged here and lectured on
democracy using some specific Gestapo-FBI methods before being killed.
Some
say the Serbs will be very grateful indeed when at last they are
mercifully
killed. Some say the Serbs dragged here will be represented to the
Bulgarian public (that happens to see them) as "refugees". There is a
talk
about building "refugee camps" in Bulgaria. Some say the Americans have
reconstructed an old concentration camp on the Danube island of Belene
for
a "Serb refugee" camp. Some think they will prefer the regions in
Western
Bulgaria near the boundary with Yugoslavia. The terrain there is
mountainous, sparsely populated and rarely visited. Some of the people
who
say these things have connections with high ranking police officers.
Others
have knowledge of the secret machineries' work in such cases. It cannot
be
proved. But it seems logical enough.

PS - Since writing that I read an official statement that the FBI will
have a permanent office in Bulgaria. It was announced in the Bulgarian
media. I think it is a kind of a proof of the rumors that circulate here
about so-called "Serb Refugee Camps"...

Every Second Mother
Bulgaria Today - Yugoslavia Tomorrow
by Madlen Kircheva and Blagovesta Doncheva (9-16-2000)

"...And you will pick the fruit of grapevine and of
olive tree you have not planted..." Old
Testament

Today the Bulgarian daily 'SEGA' screams from its first page:

"EVERY SECOND BULGARIAN
MOTHER BANISHES HER CHILD
ABROAD."

Every second mother.

At one of his regular star-performances on Bulgarian TV some days ago,
the
US Ambassador, properly called "Governor", Richard Miles, consoled the
Bulgarians in proper fatherly fashion, advising them not to cry about
the
young emigrants.

"They will come back, enriched with the
experience, accumulated in the USA when life in
Bulgaria gets better."

Who drives the children of Bulgaria away?

The one who turned our life in hell the last ten years. The young
emigrants were the hope of our country, they are its intellectual
treasure,
created by their parents' efforts and the efforts of the whole society.
That unique human potential has been constructed over the course of
years
by means of the Bulgarian social, health and educational systems - all
of
them deliberately and thouroughly annihilated today.

And now that same insatiable cannibal, who has plundered our country
and
life, is consuming the children without having invested even half a cent
or
a minimal effort to give them birth, to raise or educate them. And later
he
will use them as Janissaries (1) for the full extermination of their
birth
cradle: Bulgaria.

The cynicism of Governor Miles can be compared only to that of a rich
slave-owner from the South states. The United States now is acquiring a
quality offspring raised in a foreign farm. Why should Governor Miles
"improve" life in this US protectorate, Bulgaria? And for whom, in fact,
are the US Special Forces, the International Monetary Fund and the World
Bank conducting their deadly "reforms" i this country, ruining both our
people and Homeland?

After some years there will not be any young people here, no children.
And
the old ones will be dead... Don't deceive yourselves: the rape of our
Homeland is carried out only and solely in the interests of the
Metropolis
Beyond the Ocean and the colonial servants here, known as a political
"elite" - nobody knows why.

Do not weep, Yugoslavia!

Madlen Kircheva and Blagovesta Doncheva

October 9, 2000 - Sofia, Bulgaria

(By the way we have sent the above to all Bulgarian media. It has not
been
published. )

***

Footnotes and Further Reading

(1) Our Bulgarian authors use the term "Janissaries" which is explained
in
an excedrpt from the article 'Kostunica & the Yugoslav Election' at
http://emperors-clothes.com/analysis/kostunic.htm

In the article I was discussing the spending of immense amounts of US
dollars to finance an "independent" (?!) apparatus in order to
destablizie
Yugoslavia. The article continues:

This lavish use of money is linked to what could be called a
Jannisary strategy. The old Ottoman Empire used this strategy
to control the Serbs. They would kidnap Serbian children,
bring them to Turkey at a young age, raise him as Muslims,
and then send him back as the elite Ottoman army.

It happens today, though of course the appearance is
somewhat different. It is in essence what the US elite does
with young people from all over the world, especially
Yugoslavia. They are literally (or figuratively, by means of TV
and movies) brought to the US and other Western capitals
and dazzled with glamour and glitz, with superficiality made
into a virtue - and then sent back to dumb old Yugoslavia.
You can see these young Yugoslavs at elite US universitieis -
aloof, super cool, ashamed of their country. Ashamed of
dumb old Yugoslavia that has more richness of culture than all
Western Europe and the US put together. Full of grubby
farmers and outmoded economic notions etc. etc. In Belgrade
these Janissaries flock to institutions such as "free" radio
B292. I interviewed two staff members from B292. The
interviews are posted on Emperor's Clothes. These young
people have the attitude of smug treason. Consider this
exchange with Gordan Paunovic:

" Jared: [Are you getting any] money coming from foundations in
the US?

"Paunovic: Probably, but I don't know which Foundations. I
am pretty much pissed off in putting this kind of
argumentation, like Soros equals B92. That really comes from
people who are not in a position to see what we are doing.
We will take money from anyone. To make a good
production on many levels, from radio, to TV and video
productions to Internet, Books, music. You need money."

Elsewhere he says:

" Paunovic: And another thing I don't like the way we are -
Like Robin Cook and Jamie Shea they made a huge damage
to our image when Robin Cooke said in a Press Conference
which was directly broadcast on CNN "You know we helped
B92 to get satellite access" and things like that."

But then he and the news editor, whom I also interviewed,
admitted it was true. It was true they were getting time on the
BBC satellite - the BBC, which supported the bombing of
Yugoslavia. But Gordan scorns those who think there's
anything shameful about this. After all, one needs money to do
glamorous things.

This Janissary mentality, contemptuous of the ordinary people
of Yugoslavia, must be supplied with money. Absent money
and it fails. The new global culture is just money and a paint
job.

And because they loathe the backward (i.e. truly cultured)
soul of their country they are useful tools. Hooked on the
most superficial aspects of Western life, in their hearts they
can justify anything. No price is too high for other people to
pay for "modernizing" (i.e. subjugating) their country.
http://emperors-clothes.com/analysis/kostunic.htm

www.tenc.net [Emperor's Clothes]

*******************************************

I Remain Optimistic Because the Only Other Option Is Suicide

BELGRADE, Oct. 8 - We received the following letter from a TiM reader in
Belgrade, who asked to be identified only by his initials - M.L., but
whose
full identity is known to TiM:

"Dear Sir, I'd like to express my views of the events in Belgrade and
Serbia over the past couple of days, as well as my reactions to some of
your articles. I spoke last night to some of my friends who participated
in
the events. They told me that a great many demonstrators, especially
those
coming from outside Belgrade, were armed! One of the DOS leaders
admitted
that they wouldn't come back unless they achieve their goal, no matter
what
the cost (in human lives).

I kept silent throughout the night. It is obvious that anything I say
would
create a chorus of hysterical disapproval. Any common sense had left
their
heads long since. I imagine you experienced the same when you warned
about
Milosevic 10 years ago.

As for your remark that quislings waste no time, get a load of this: I
had
just heard on TV that Zoran Djindjic said in an interview to a
Zagreb(!!!)
weekly "Nacional" that there will be no more Yugoslavia, but an
alliance
of states of Serbia and Montenegro with a common foreign policy. And
that
there would be no more federal President, Parliament or Government.

Hmm... I wonder what Mr. Kostunica has to say about that?

Talking about TV, since the "liberation" of the media, they have been
none
short of disastrous. Reactions from Clinton, Blair, Chirac on the
"democratic changes", greetings from Zagreb, Sarajevo... O, Sancta
Simplicitas!!!

I would like to reply to Mr. Alverson, who I truly believe is a dear
friend
of my people but has obviously fallen under this hysteria (see (see An
American at the Serb "Revolution"): He compared this to 96/97 protests.
It
is, to say the least, inappropriate. In 96/97, the streets were
inhabited
by people wanting democracy and freedom. This October, it was a mob out
for
blood (just go and see the movie "Gladiator," and see if there is any
difference between the mob in the Coliseum and that in Belgrade).

You say we will never forget the spring of 1999, Mr.Alverson. Well, I'm
afraid some already have. And judging by who has taken over the media,
in
time a great many will.

In spite of everything I still remain optimistic simply because I have
to.
The only other option is suicide."

M.L., Belgrade, Serbia

Truth in Media

******************************************************




Global Reflexion - Amsterdam - The Netherlands

Dear friends,
Please find here English version of this continuing Journal.
Comments and suggestions welcome.

Michel Collon

Journal from Belgrade - Monday 16th of October
DOS in coalition against nature with SNP and without elections?
MICHEL COLLON

* Negociations between DOS and SNP
* Vo�vodina's: ethnic tension starts. Another split?
* Danube: for whose pockets?

Representatives of DOS (Djindjic, Korac, Batic) and president
Kostunica (in
this order) have discussed with Socialist National Party of
Montenegro
problem of Federal government today. They agreed about some main
principles.
So, we can conclude that SNP is going to establish coalition with DOS,
not
Serbian leftist on the federal level. It is true that SNP ask to
include
representatives of SPS in the Federal government, and repeat once
again that
they were in ethnic coalition with Serbian leftist. But, DOS refused
that.
There is very important question - people in Montenegro voted for SNP
and
president M., not for DOS. So, they did not vote for coalition of DOS
and
SNP. As we wrote before, it could be also political suicide for
montenrgin
SNP of Bulatovic. They regained at last elections by fighting againt
rightist and pro-West Djukanovic's party. How will they explain next
year
that they fight against Western and rightist party at Montenegrin
level and
unite with the same kind of party at Jugoslav level?
There is even less legality and legitimacy on the Republic level.
DOS, even
without elections and obviously blackmailing SPS, is going to enter
the
Republic government even before elections this December. One of the
strongest party in actual Republic parliament - Serbian Radical Party
refuses to take part in this arrangement. They think that they will
give
legitimacy to all illegal activities of DOS (taking over many
institutions
and others...) by participation in this government. And, even more,
they
are going to share responsibility for politics of DOS till the
elections.
They even do not think that early elections are necessary because
Republic
government has majority in parliament.
Has SPS accepted negotiation as the only way to keep peace on the
streets.
Or may be they have some other ideas?

Ethnic tension in Vo�vodina
There are some reports of worsening the ethnic situation in Vojvodina.
There
are more and more Hungarian or Croatian flags, marking of Serbian
houses in
multiethnic villages, pressure on Hungarians who are members of non
national
Hungarian parties, hostility toward Serbian refuges there. I have
heard that
there are attempts to "keep Vojvodina money in Vojvodia", e.g. not to
send
taxes to the common Republic budget.
Previously, we wrote that the programme of DOS was completely
contradictory, mixing together separatist and unitarist parties. But
the
proof comes even sooner than expected.
More on Vo�vodina in next issues. I had meetings in Novi Sad a few
days ago.

Danube: for whose pockets?
At this moment there is only one assistance of EU to remain after all
these
promises and a lot of money - cleaning of the Danube. But, new attack
on our
independence - one Frenchman was chosen as the president of the
Commission
for that job. There is no doubt that Western company is going to get
that
job.








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Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"

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Ma qual'e' il programma dell' "Opposizione Democratica Serba" (DOS), che
ha
appena preso il potere in Jugoslavia?

Chi fosse curioso puo' trovarlo sul sito di Otpor, il movimento di
studenti
anti-Milosevic che tanto credito ha trovato anche presso pezzi della
sinistra nostrana. L'indirizzo e':

http://www.otpor.net/news/083000-DOS-program.html

Consiglio di leggere soprattutto la seconda parte del documento, con il
programma in 56 punti per il primo anno di governo. Sottomissione al
FMI,
privatizzazioni e libero scambio, riduzione delle tasse e della spesa
pubblica, costruzione di autostrade e oleodotti, sostegni alle famiglie
per
fare figli ... Particolarmente perversi sono i punti 47-50 che prevedono
un
prestito da parte dei governi occidentali per costituire un fondo
temporaneo di assistenza ai cittadini bisognosi: una mazzetta di dollari
a
testa per comprare il consenso politico oggi e asservire l'economia
jugoslava al pagamento degli interessi per i decenni futuri.

luca nencini (dalla lista del Comitato Scienziate/i contro la guerra)

---

Ecco la lista (e i siti) delle organizzazioni
che compongono il DOS.
(da Voce Operaia)


1 DEMOKRATSKA STRANKA
www.ds.org.yu

2 ASOCIJACIJA NEZAVISNIH I SLOBODNIH SINDIKATA
www.asns.org.yu

3 GRA�ANSKI SAVEZ SRBIJE
www.gradjanskisavez.org.yu

4 DEMOHRI�CANSKA STRANKA SRBIJE
www.dhss.org.yu

5 NOVA SRBIJA
www.nova-srbija.org.yu

6 DEMOKRATSKA STRANKA SRBIJE
http://www.dss.org.yu/

7 DEMOKRATSKA ALTERNATIVA
http://www.da.org.yu/

8 NOVA DEMOKRATIJA
http://www.novademokratija.org.yu/

9 SOCIJALDEMOKRATSKA UNIJA
http://www.sdu.org.yu/

10 LIGA SOCIJALDEMOKRATA VOJVODINE
http://www.lsv.org.yu/

11 SAVEZ VOJVO�ANSKIH MA�ARA
www.vmsz.org.yu

12 REFORMSKA DEMOKRATSKA STRANKA VOJVODINE
http://www.rdsv.org.yu/

13 SOCIJALDEMOKRATIJA
http://www.socijaldemokratija.org.yu/

14 KOALICIJA VOJVODINA
http://www.koalicijavojvodina.org.yu/

15 POKRET ZA DEMOKRATSKU SRBIJU
www.pokret.org.yu

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Is the German-Troops-In-Yugoslavia Dispatch Real?
http://emperors-clothes.com/analysis/real.htm

Do not Weep, Yugoslavia! Rumors of Serb Refugee Camps
by Blagovesta Doncheva (9-16-2000)
http://emperors-clothes.com/articles/doncheva/rumors.htm

I Remain Optimistic Because the Only Other Option Is Suicide
M.L., Belgrade, Serbia (TiM Bulletin)

---

(ANSA) - BIARRITZ, 14 OTT - Il nuovo presidente jugoslavo
Vojislav Kostunica non si opporrebbe a referendum separati sul
futuro della Jugoslavia da tenersi in Serbia e Montenegro. Lo ha
riferito lo stesso Kostunica oggi a Biarritz dove ha incontrato
i leader europei. Kostunica ha detto che il nome Jugoslavia
non rispecchia attualmente il ''Paese in cui viviamo'' e che la
sua ''idea'' sarebbe quella di ''Serbia e Montenegro'', anche se
questo, al momento, non rappresenta un problema prioritario.
Kostunica ha ribadito la sua volonta' di tenera una Jugoslavia
''unita'' ed ha ribadito l' idea gia' espressa di indire un
referendum in Serbia e Montenegro. ''Eventualmente accettero'
anche un referndum separato in MOntenegro'', ha aggiunto.(ANSA)


KOSTUNICA FAVOURS REFERENDUM IN MONTENEGRO
PODGORICA, October 16 (Tanjug) Yugoslav President Vojislav
Kostunica told a Montenegrin newspaper on Monday he was in favour of
holding a referendum in that Yugoslav republic to sound out the people
on
continuing in a common state with Serbia.
"I have supported the idea of holding a referendum at one point
to
sound out the people in both federal units if they want to live in a
common
state.
"If it is the will of the people to live in the same state,
then a
democratic dialogue should be opened on how to organise and redefine
mutual
relations, which practically means adopting a new constitution.
"Nothing in my position has changed," Kostunica told the
influential Vijesti newspaper.
"A referendum, then, is a way to sound out the will of the
people
in both federal units. I have been in favour of it, and I would agree
also
to a referendum in only one of the federal units, viz. Montenegro, to
determine what the people in that republic want.
"I could not subscribe to any other course of action.
"The only thing acceptable to me would be an expression of the
will of the people in one or both of the federal units in a democratic
way.
"My position has not changed one iota. My information and
belief
is that a majority is in favour of living in a common state, and I have
nothing against this sentiment being put to the test," Kostunica said.

G17 PLUS MEMBER MARKOVIC: CHANCE SHOULD BE SEIZED AT ONCE
BELGRADE, October 16 (Tanjug) G17 Plus Coordinator for
National
and Cultural Revival Predrag Markovic said on Monday that Yugoslavia
could
take advantage of the given opportunity and get the promised financial
aid
from European Union (E.U.) countries in the next two months, paving the
way
to speedier economic revival.
Speaking at a regular press conference, Markovic explained that
the aid granted to Yugoslavia was based on the political marketing of
these
countries and indicated that "the zeal will not last long and the chance
should be seized at once, not step by step."
Underscoring that it was necessary as soon as possible to set
up a
federal and a transitional republican government so that the country
could
function normally, Markovic said the indecisiveness in connection with
setting up these governments "is a result of political
irresponsibility."
Markovic said it was his opinion that the federal government
should be a politicalexpert one.


F.R. YUGOSLAVIA - EU

STABILITY PACT COORDINATOR HOMBACH URGES SPEEDY E.U. ACTIONS
BERLIN, October 16 (Tanjug) E.U. Balkans Stability Pact
Coordinator, Germany's Bodo Hombach has urged the Union to eliminate all
administrative problems that could thwart a speedy implementation of a
decision made at the Biarritz summit, under which emergency aid worth
200
million euros (391 million Dmarks) should be provided for Serbia.
The Union must act quickly in order that the people of Serbia
be
prepared for the winter season, whereas specific projects for
revitalizing
the Serbian economy must not be delayed for a single day, the Berlin
conservative daily Die Welt quoted on Monday Hombach as saying. Hombach
added that in a way, Serbia represented a test for the E.U., which is
now
expected to refute the common belief that its actions are slow and
inefficient.
According to Hombach, the initial 200 million euros will be
sufficient for the purpose. In the spring of 2001, a big donor
conference
should follow, at which projects for Serbia should be assessed in
relation
to the entire region.

FORMER YUGOSLAVIA'S DEBTS TO BE DISCUSSED AT ZAGREB SUMMIT
LONDON, October 15 (Tanjug) The succession and the debts of
the
former Yugoslavia will be discussed at the summit of the European Union
and
Balkan states at the end of next month in Zagreb, the European Foreign
Policy Commissioner Chris Patten told the BBC Sunday.
Noting that an emergency economic aid package of 200 million
euros
for Yugoslavia was approved on Saturday at the request of the European
Commission, Patten said he would travel to Serbia in about ten days
accompanied by World Bank experts to assess the medium and long tern
needs
of its population.
The approved aid will be directed through projects similar to
last
year's Energy for Democracy, when aid was allocated directly to
municipalities, he said.


F.R. YUGOSLAVIA - MACEDONIA

GLIGOROV: SERBIA HEART OF BALKANS
SKOPJE, October 16 (Tanjug) Former Macedonian president Kiro
Gligorov said on Monday that Yugoslavia, Serbia actually, was the heart
of
the Balkans for Europe and the world and thus the keen interest of major
world and European institutions and countries in the soonest possible
stabilization of the situation there.
Macedonia must also accept the reality that the world and
Europe
will invest large financial funds into Serbia, but this does not mean
that
Macedonia will be pushed to the fringes of the interest of Europe and
the
world, because the west still cares very much that peace should reign in
this state and that it should be a safe, Gligorov said in a statement
published in Monday's edition of the Skopje daily Jutarnji vesnik.
Gligorov supports the idea that something should change in the
Balkans, but he is adamant that borders should remain unchanged.
"The countries in the region should be linked economically,
without which Balkan countries cannot rely on more serious individual
progress, or on joining the European Union," Gligorov said in his
interview.

NO HURDLES BETWEEN YUGOSLAVIA AND MACEDONIA
SKOPJE, October 16 (Tanjug) Macedonian Prime Minister Ljupco
Georgijevski has said there were no longer any major obstacles on the
way
to overcoming all problems in relations between Macedonia and
Yugoslavia,
especially following the election of Vojislav Kostunica to the office of
new Yugoslav president.
Georgijevski told the Skopje daily Dnevnik that the most
important
thing at present was to resolve the biggest problem, marking the border
between Macedonia and Yugoslavia. He said he believed this issue would
be
closed very soon.
Regarding the continuity of the Federal Republic of Yugoslavia,
Georgijevski pointed out that President Kostunica had already announced
he
was ready to start from scratch.

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