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05/07/01
ESTERI
"Non ho voluto vedere Milosevic alla sbarra"
Intervista al presidente jugoslavo Kostunica. "Il
Tribunale Onu fa una giustizia parziale"
DAL NOSTRO INVIATO
BELGRADO - E' la prima volta dal giorno
dell'estradizione di Slobodan
Milosevic che il presidente della rivoluzione
democratica jugoslava
Vojislav Kostunica accetta un'intervista. E lo fa
con il settimanale serbo
Vreme e il Corriere della Sera . Il presidente �
nell'ufficio che fu del
detenuto 039 del carcere dell'Aja. Uno studio
sobrio, con la cartina del
Paese appesa alla parete e la bandiera dietro la
scrivania. Il fatto � che
Milosevic preferiva le sale reali del Castello
Bianco, mentre Kostunica �
rimasto nell'approccio alle cose l'orgoglioso
professore di Diritto
indifferente alle lusinghe del regime. Di suo ha
voluto solo alcuni libri,
il piccolo busto di un eroe serbo del primo '900 e
il computer.
Signor presidente, che cosa ha pensato quando ha
visto il suo predecessore
interrogato dai giudici dell'Aja?
"Non ho acceso la televisione".
No?
"Sarebbe stato troppo penoso per me".
Perch�?
"All'Aja c'� ben poco di quanto dovrebbe
caratterizzare un Tribunale. Non
c'� imparzialit�, ma solo l'espressione di una
giustizia selettiva. Quella
Corte non applica alcuna equit� fra casi identici o
simili. E anche il suo
carattere internazionale � discutibile. In pratica,
rappresenta forze e
interessi specifici. E' pi� americana che di una
pluralit� di Paesi".
Non pensa che adesso, con Milosevic in carcere, il
Tribunale possa mettere
sotto accusa anche altri responsabili del sanguinoso
decennio balcanico?
"Credo di no. Il Tribunale ha lavorato troppo a
lungo in una sola
direzione, ed � difficile che si corregga. In s�
contiene moltissime
zavorre, compreso il tentativo di sfuggire alle
proprie responsabilit�. Il
presidente della Corte dell'Aja sostiene che la sua
� un'istituzione
giuridica imparziale e che il procuratore Carla Del
Ponte "� parziale nel
miglior significato del termine". Io proprio non
capisco quale possa essere
questa "parzialit� buona". Assisto alla campagna che
la Del Ponte fa su
giornali e televisioni di tutto il pianeta in modo
assolutamente di parte e
capisco ancora meno. Cos� facendo, la Del Ponte
dimentica, fra l'altro,
quale sia il dovere di un procuratore".
Il processo a Milosevic potr� avere almeno un
effetto positivo? Aiuter� la
Jugoslavia a uscire definitivamente dal recente
passato?
"Conosco questa teoria. Sento molto spesso
sbandierare la necessit� che
questo Paese passi attraverso una catarsi morale per
tutti gli anni di
guerra che ha vissuto. Ma non ci pu� essere alcuna
riappacificazione con il
passato se i responsabili dei bombardamenti Nato
sulla Jugoslavia non ne
saranno a loro volta protagonisti. L'unica catarsi
che vedo realisticamente
materializzarsi � quella senza morale che stiamo gi�
vivendo nelle
dichiarazioni dell'ex comandante della Nato Wesley
Clark, dell'ex
segretario di Stato americano Madeleine Albright e
dell'inviato speciale
statunitense Richard Holbrooke. Tutti e tre hanno
responsabilit� sia dal
punto di vista giuridico, sia da quello morale.
Eppure la catarsi dovrebbe
riguardare soltanto noi. Senza un coinvolgimento di
altri, questa presunta
analisi collettiva delle colpe serbe sarebbe solo
una forzatura ipocrita".
Dunque per lei, come per Milosevic, andrebbe
processata anche la Nato?
"Quando la signora Del Ponte � venuta a Belgrado
all'inizio dell'anno,
abbiamo ascoltato le sue spiegazioni estremamente
farraginose in base alle
quali non ci sarebbero ancora le prove dei crimini
dell'Alleanza atlantica.
Invece le prove ci sono addirittura sui giornali
occidentali a cominciare
dal 24 marzo del 1999, e cio� dal primo giorno di
bombardamenti, fino all'ultimo".
Signor presidente, fosse stato per lei, Milosevic
sarebbe mai finito alla Corte dell'Aja?
"Sarebbe stato meglio processarlo qui. Magari anche
per l'atto d'accusa, in
verit� stereotipato, schematico e vuoto, di cui deve
rispondere al Tribunale dell'Aja. Mi spiego facendo un passo
indietro. La Jugoslavia
era arrivata davvero al dubbio amletico tra "essere e
non essere". Senza il
reinserimento nel contesto mondiale non avremmo
avuto possibilit� di
sopravvivere. Io personalmente e tutti noi come
coalizione democratica,
Dos, avevamo scelto il ritorno al mondo e quando
l'abbiamo deciso sapevamo
che non potevamo farlo gratis. Uno dei pedaggi pi�
pesanti da pagare era
proprio la collaborazione con l'Aja. Ci sarebbero
potute essere modalit�
diverse, per�, meno penose di quella attuata.
Avremmo potuto approvare
leggi specifiche che tenessero conto di quanto poco
il Tribunale sia
guidato dal principio della Giustizia. E avremmo
potuto proteggere al
massimo i diritti e la dignit� dello Stato e dei
singoli individui. In quel
caso, collaborazione avrebbe significato anche
apertura della questione dei
crimini commessi nei confronti dei serbi in Kosovo,
in Bosnia e nelle Krajine".
Ma lei era stato informato dell'estradizione dal
primo ministro serbo Zoran Djindjic?
"Per mesi abbiamo tentato di fondare la
collaborazione con l'Aja su un
terreno di legalit�. E' stata elaborata una legge
specifica che � stata
per� bocciata dal Parlamento. Allora � stato
accettato il surrogato del
decreto. Ma la Corte costituzionale ha bocciato
anche quello. A quel punto
il governo serbo ha deciso di cancellare l'intero
percorso legale e mettere
Milosevic su un elicottero. E' un gorgo giuridico.
Un'illegalit� elevata al
cubo. Io francamente non immaginavo che qualcuno
arrivasse a infischiarsene di qualunque base legale".
Djindjic dice che voi due rappresentate
l'acceleratore e il freno della
nuova Serbia. E che siete indispensabili entrambi.
"Lascerei da parte le metafore meccaniche. La
politica e le differenze tra
noi due sono qualcosa di pi� complesso".
E' vero che l'esercito avrebbe potuto impedire
l'estradizione e che lei �
un difensore del capo di Stato maggiore Nebojsa
Pavkovic, ex responsabile
delle operazioni in Kosovo durante i bombardamenti?
"La storia dell'intervento dei militari ha tutta
l'aria di un giallo di
serie B. E' falso. Dalla rivoluzione del 5 ottobre
l'esercito si � tenuto
in disparte, senza preferenze politiche. So che ci
sono dei tentativi di
provocare uno scontro fra esercito e altre strutture
dello Stato, so anche
che ci saranno pure personaggi non ideali tra i
militari, ma sono convinto
che non si debba macellare il manzo per una sola
bistecca. Solo chi non
vede oltre il proprio naso pu� pensare di
destabilizzare un'istituzione che
garantisce invece la stabilit�".
Nel governo Djindjic c'� chi lavora a una
regolamentazione del Kosovo
ricorrendo provvisoriamente al modello bosniaco:
entit� amministrative
distinte su base etnica sotto il controllo
internazionale. Che ne pensa?
"Che � difficile parlare di modello bosniaco quando
questo modello funziona
cos� male. In ogni caso, in Bosnia almeno esiste un
certo equilibrio tra le
etnie. In Kosovo, invece, grazie alla pulizia etnica
fatta dagli albanesi
con il supporto del mondo, esiste il dominio
assoluto di un'unica etnia.
Duecentocinquantamila tra serbi e non-albanesi hanno
dovuto lasciare la
provincia. Le statistiche sono state deformate
dall'ingresso di cittadini
albanesi che hanno ottenuto documenti kosovari con
dichiarazioni o
documenti falsi. Prima di pensare a una ricetta
bosniaca bisogna sistemare tutto questo".
Che relazioni ha con l'Italia?
"I miei rapporti persona- li con il presidente
Azeglio Ciampi e, fino a
poco tempo fa, con il primo ministro Giuliano Amato
sono a un livello
invidiabile. L'Italia � il Paese che ci aiutato pi�
di qualunque altro e,
particolare importante, senza condizionare mai i
suoi interventi. Non ho
ancora avuto occasione di incontrare il premier
Silvio Berlusconi, ma mi �
assolutamente chiaro che esiste una vera amicizia
fra i nostri popoli e
anche una certa sintonia nella percezione del
mondo".
E le presunte tangenti pagate sull'acquisto italiano
di Telekom Serbia?
"L'eredit� del passato � pesante, eppure sono
convinto che ci siano state
incomprensioni, ma anche incapacit� del governo
serbo di reagire in modo appropriato".
L'estradizione di Milosevic ha aperto una crisi nel
governo della
Federazione jugoslava che per molti rischia di
mettere la parola fine
all'unione tra Serbia e Montenegro.
"Tra ultimatum e tintinnio di monete sono stati dati
duri colpi alla
Jugoslavia. Proprio come successe all'ex Jugoslavia
di Tito quando forze e
ricatti internazionali finirono per avere pi� peso
rispetto agli atti
distruttivi dei potenti di Belgrado, Zagabria,
Sarajevo o Lubiana".
Corriere della Sera/ Vreme
Andrea Nicastro
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
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ESTERI
"Non ho voluto vedere Milosevic alla sbarra"
Intervista al presidente jugoslavo Kostunica. "Il
Tribunale Onu fa una giustizia parziale"
DAL NOSTRO INVIATO
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dell'estradizione di Slobodan
Milosevic che il presidente della rivoluzione
democratica jugoslava
Vojislav Kostunica accetta un'intervista. E lo fa
con il settimanale serbo
Vreme e il Corriere della Sera . Il presidente �
nell'ufficio che fu del
detenuto 039 del carcere dell'Aja. Uno studio
sobrio, con la cartina del
Paese appesa alla parete e la bandiera dietro la
scrivania. Il fatto � che
Milosevic preferiva le sale reali del Castello
Bianco, mentre Kostunica �
rimasto nell'approccio alle cose l'orgoglioso
professore di Diritto
indifferente alle lusinghe del regime. Di suo ha
voluto solo alcuni libri,
il piccolo busto di un eroe serbo del primo '900 e
il computer.
Signor presidente, che cosa ha pensato quando ha
visto il suo predecessore
interrogato dai giudici dell'Aja?
"Non ho acceso la televisione".
No?
"Sarebbe stato troppo penoso per me".
Perch�?
"All'Aja c'� ben poco di quanto dovrebbe
caratterizzare un Tribunale. Non
c'� imparzialit�, ma solo l'espressione di una
giustizia selettiva. Quella
Corte non applica alcuna equit� fra casi identici o
simili. E anche il suo
carattere internazionale � discutibile. In pratica,
rappresenta forze e
interessi specifici. E' pi� americana che di una
pluralit� di Paesi".
Non pensa che adesso, con Milosevic in carcere, il
Tribunale possa mettere
sotto accusa anche altri responsabili del sanguinoso
decennio balcanico?
"Credo di no. Il Tribunale ha lavorato troppo a
lungo in una sola
direzione, ed � difficile che si corregga. In s�
contiene moltissime
zavorre, compreso il tentativo di sfuggire alle
proprie responsabilit�. Il
presidente della Corte dell'Aja sostiene che la sua
� un'istituzione
giuridica imparziale e che il procuratore Carla Del
Ponte "� parziale nel
miglior significato del termine". Io proprio non
capisco quale possa essere
questa "parzialit� buona". Assisto alla campagna che
la Del Ponte fa su
giornali e televisioni di tutto il pianeta in modo
assolutamente di parte e
capisco ancora meno. Cos� facendo, la Del Ponte
dimentica, fra l'altro,
quale sia il dovere di un procuratore".
Il processo a Milosevic potr� avere almeno un
effetto positivo? Aiuter� la
Jugoslavia a uscire definitivamente dal recente
passato?
"Conosco questa teoria. Sento molto spesso
sbandierare la necessit� che
questo Paese passi attraverso una catarsi morale per
tutti gli anni di
guerra che ha vissuto. Ma non ci pu� essere alcuna
riappacificazione con il
passato se i responsabili dei bombardamenti Nato
sulla Jugoslavia non ne
saranno a loro volta protagonisti. L'unica catarsi
che vedo realisticamente
materializzarsi � quella senza morale che stiamo gi�
vivendo nelle
dichiarazioni dell'ex comandante della Nato Wesley
Clark, dell'ex
segretario di Stato americano Madeleine Albright e
dell'inviato speciale
statunitense Richard Holbrooke. Tutti e tre hanno
responsabilit� sia dal
punto di vista giuridico, sia da quello morale.
Eppure la catarsi dovrebbe
riguardare soltanto noi. Senza un coinvolgimento di
altri, questa presunta
analisi collettiva delle colpe serbe sarebbe solo
una forzatura ipocrita".
Dunque per lei, come per Milosevic, andrebbe
processata anche la Nato?
"Quando la signora Del Ponte � venuta a Belgrado
all'inizio dell'anno,
abbiamo ascoltato le sue spiegazioni estremamente
farraginose in base alle
quali non ci sarebbero ancora le prove dei crimini
dell'Alleanza atlantica.
Invece le prove ci sono addirittura sui giornali
occidentali a cominciare
dal 24 marzo del 1999, e cio� dal primo giorno di
bombardamenti, fino all'ultimo".
Signor presidente, fosse stato per lei, Milosevic
sarebbe mai finito alla Corte dell'Aja?
"Sarebbe stato meglio processarlo qui. Magari anche
per l'atto d'accusa, in
verit� stereotipato, schematico e vuoto, di cui deve
rispondere al Tribunale dell'Aja. Mi spiego facendo un passo
indietro. La Jugoslavia
era arrivata davvero al dubbio amletico tra "essere e
non essere". Senza il
reinserimento nel contesto mondiale non avremmo
avuto possibilit� di
sopravvivere. Io personalmente e tutti noi come
coalizione democratica,
Dos, avevamo scelto il ritorno al mondo e quando
l'abbiamo deciso sapevamo
che non potevamo farlo gratis. Uno dei pedaggi pi�
pesanti da pagare era
proprio la collaborazione con l'Aja. Ci sarebbero
potute essere modalit�
diverse, per�, meno penose di quella attuata.
Avremmo potuto approvare
leggi specifiche che tenessero conto di quanto poco
il Tribunale sia
guidato dal principio della Giustizia. E avremmo
potuto proteggere al
massimo i diritti e la dignit� dello Stato e dei
singoli individui. In quel
caso, collaborazione avrebbe significato anche
apertura della questione dei
crimini commessi nei confronti dei serbi in Kosovo,
in Bosnia e nelle Krajine".
Ma lei era stato informato dell'estradizione dal
primo ministro serbo Zoran Djindjic?
"Per mesi abbiamo tentato di fondare la
collaborazione con l'Aja su un
terreno di legalit�. E' stata elaborata una legge
specifica che � stata
per� bocciata dal Parlamento. Allora � stato
accettato il surrogato del
decreto. Ma la Corte costituzionale ha bocciato
anche quello. A quel punto
il governo serbo ha deciso di cancellare l'intero
percorso legale e mettere
Milosevic su un elicottero. E' un gorgo giuridico.
Un'illegalit� elevata al
cubo. Io francamente non immaginavo che qualcuno
arrivasse a infischiarsene di qualunque base legale".
Djindjic dice che voi due rappresentate
l'acceleratore e il freno della
nuova Serbia. E che siete indispensabili entrambi.
"Lascerei da parte le metafore meccaniche. La
politica e le differenze tra
noi due sono qualcosa di pi� complesso".
E' vero che l'esercito avrebbe potuto impedire
l'estradizione e che lei �
un difensore del capo di Stato maggiore Nebojsa
Pavkovic, ex responsabile
delle operazioni in Kosovo durante i bombardamenti?
"La storia dell'intervento dei militari ha tutta
l'aria di un giallo di
serie B. E' falso. Dalla rivoluzione del 5 ottobre
l'esercito si � tenuto
in disparte, senza preferenze politiche. So che ci
sono dei tentativi di
provocare uno scontro fra esercito e altre strutture
dello Stato, so anche
che ci saranno pure personaggi non ideali tra i
militari, ma sono convinto
che non si debba macellare il manzo per una sola
bistecca. Solo chi non
vede oltre il proprio naso pu� pensare di
destabilizzare un'istituzione che
garantisce invece la stabilit�".
Nel governo Djindjic c'� chi lavora a una
regolamentazione del Kosovo
ricorrendo provvisoriamente al modello bosniaco:
entit� amministrative
distinte su base etnica sotto il controllo
internazionale. Che ne pensa?
"Che � difficile parlare di modello bosniaco quando
questo modello funziona
cos� male. In ogni caso, in Bosnia almeno esiste un
certo equilibrio tra le
etnie. In Kosovo, invece, grazie alla pulizia etnica
fatta dagli albanesi
con il supporto del mondo, esiste il dominio
assoluto di un'unica etnia.
Duecentocinquantamila tra serbi e non-albanesi hanno
dovuto lasciare la
provincia. Le statistiche sono state deformate
dall'ingresso di cittadini
albanesi che hanno ottenuto documenti kosovari con
dichiarazioni o
documenti falsi. Prima di pensare a una ricetta
bosniaca bisogna sistemare tutto questo".
Che relazioni ha con l'Italia?
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poco tempo fa, con il primo ministro Giuliano Amato
sono a un livello
invidiabile. L'Italia � il Paese che ci aiutato pi�
di qualunque altro e,
particolare importante, senza condizionare mai i
suoi interventi. Non ho
ancora avuto occasione di incontrare il premier
Silvio Berlusconi, ma mi �
assolutamente chiaro che esiste una vera amicizia
fra i nostri popoli e
anche una certa sintonia nella percezione del
mondo".
E le presunte tangenti pagate sull'acquisto italiano
di Telekom Serbia?
"L'eredit� del passato � pesante, eppure sono
convinto che ci siano state
incomprensioni, ma anche incapacit� del governo
serbo di reagire in modo appropriato".
L'estradizione di Milosevic ha aperto una crisi nel
governo della
Federazione jugoslava che per molti rischia di
mettere la parola fine
all'unione tra Serbia e Montenegro.
"Tra ultimatum e tintinnio di monete sono stati dati
duri colpi alla
Jugoslavia. Proprio come successe all'ex Jugoslavia
di Tito quando forze e
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I Kosovo i terroristi scavano le fosse per portare i resti in Albania
dopo che l'UNMIK ha deciso di permettere ai medici legali Serbi di
partecipare alle ricerche.
"Glas Javnosti", 5/7/2001
Siptari na Kosovu i Metohiji po�eli akciju unistavanja tragova zlo�ina
Iskopane leseve odvoze u Albaniju
Liberalna partija Albanaca upozorava na masovna raskopavanja srpskih
grobnica. Demokratska reformska partija Albanaca trazi da se rasvetli
sudbina 1.300 nestalih Srba
> http://www.glas-javnosti.co.yu/danas/srpski/DO01070501.shtml
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-
Reichstag Fire Trial, the Sequel
by Jared Israel [4 July 2001]
"I just saw Milosevic. He told this
criminal Western kangaroo court that he
doesn't recognize them. So I wish there
was a lot more of those guys, like
Milosevic." -- Comment of a refugee from
the U.S.-installed Taliban regime
in Afghanistan, presently residing in
California, after watching President
Slobodan Milosevic tell off the NATO's
"Tribunal" earlier today.
[This is article does not aim to present
a literal transcript of President
Milosevic's confrontation with the Hague
'Tribunal.' A video is currently
viewable at
http://news.bbc.co.uk/olmedia/cta/events01/
world/eur/milosevic_trial/hague_03july.ram ]
How is one to describe it?
The other day, Slobodan Milosevic, who
has a genius for brevity, called it
a 'genocidal circus.' Should the
powers-that-be have allowed this
confrontation to be televised? On the
one hand, a modest man, genuine,
smart, accusing his accusers; on the
other hand, a sugary nightmare of
Empire.
Now that Americans run the world, they
like to wheel out a Brit sometimes
for effect ("they got class, you know")
but it wasn't enough. At least two
times 'Judge' Richard May, 'Chairman' of
the 'Tribunal,' (in the New World
Unreality, one is driven to quotation
marks...) was witnessed by 300
million viewers cutting Slobodan
Milosevic's microphone.
I'll say one thing for May: he's quick
with the cutoff button. When
Milosevic finishes making a complete
fool of him, he'll be much
sought-after as a radio Talk Show host.
To the glib unreality of CNN's standard
coverage, with cameras at first
lingering on Stately Buildings and a
reporter who talked like the guy who
narrated 'Lives of the Rich and Famous,'
was added the faux-judicial
atmosphere of the Tribunal, which looks
like a movie set designed by an ad
agency. What are they selling?
'Chairman' May was the perfect TV
pitchman, delivering memorized lines
with
what someone called "cut glass
politeness". And of course, upper class
British. That sells in the colonies.
"You will be accorded the full rights of
the accused, according to
international law, ' May promised
Slobodan Milosevic plus hundreds of
millions of viewers as if we were fools,
as if in this theme park of a
court room with its designer robes he
was addressing a fellow actor instead
of the man who led his country ten years
resisting Washington's attempt to
destroy it (during which Washington
violated every known international law
plus human decency).
"The full protections of international
law," intoned May. As if Milosevic
had not just been kidnapped and thrown
in a cell, apparently without his
heart pills.
What are the rights of a kidnap victim
under international law?
"These proceedings will be long and
complex and you may wish to reconsider
whether you want to have counsel," cooed
the false May.
The real Slobodan Milosevic answered, "I
consider this tribunal false
tribunal and indictments false
indictments. It is illegal, not being
appointed by UN general assembly so I
have no need to appoint council to
illegal organ."
May frowned. He explained to the three
hundred million that of course this
unwise decision to decline counsel could
be reversed anytime because NATO's
court was entirely fair minded and now
would or would not Mr. Milosevic
care to exercise his inalienable right
to hear the lies fabricated against
him?
"That's your problem," said Milosevic.
May looked pained, meaning, 'Now do you
see why we dropped uranium-encased
bombs on them?'
"What is your plea?"
Answer Milosevic: "This Tribunal aims to
produce false justification for
the war crimes of NATO committed in
Yugoslavia."
"I asked you a question," said May,
reminding the world that: 'Our patience
is not infinite.' As if the world
doesn't know.
"I have given you my answer," replied
Milosevic. "Furthermore, this
so-called Tribunal - - "
May hit the mike-cut button. "The rules
state that if an accused fail to
enter a plea then the trial chamber will
enter a plea of not guilty on his
behalf."
Milosevic replied, speaking in
Serbo-Croatian. "As I have said, the aim
of
this tribunal is to justify the crimes
committed in Yugoslavia. That is why
this a false tribunal, and illegitimate
-"
The translator hesitated a moment. "I am
sorry," she said. "His mike is not
on."
One almost expected a Director to
interrupt, crying: "CUT! CUT! Mr.
Milosevic, if it is not too too much
trouble could I ask you to kindly
stick to your lines? Now let us try
again, shall we? 'NATO Shows The World
It Isn't Just A Bunch Of Nazis With A
Smiling Face,' Take Two!" ***
PARTING THOUGHT
Do you recall that two days ago the
"Telegraph" (and other papers) assured
us that Milosevic's legal strategy would
be to say, "Sure I committed war
crimes, but Western leaders helped me do
it." And remember that I said they
were making the whole thing up? ( See:
http://emperors-clothes.com/analysis/dis.htm
)
Well, next time you read some article
where Milosevic or someone else
opposing Washington is reported saying
or doing something which it would
REALLY help Washington for him or her to
say or do, and you in your
kindness of heart start to think, "There
must be SOME truth to this - they
couldn't just make the whole thing up,"
just recall the difference between
what they told us Milosevic was going to
say and what he in fact said.
Yes, Virginia, they CAN AND DO make the
whole thing up!
- J. I.
***
Further Reading:
1) For pictures of the massive
demonstration in Belgrade the day after
Milsoevic was kidnapped, see "YUGOSLAVIA
RESISTS!" at
http://emperors-clothes.com/petition/j29.htm
2) Concerning the role of Vojislav
Kostunica in Milosevic's kidnapping, see
"THE TREASON OF VOJISLAV KOSTUNICA" at
http://emperors-clothes.com/analysis/treas.htm
3) To read a viewpoint not found in the
media's descriptions of what Mr.
Milosevic has supposedly said, you might
want to read some actual words.
Must-reading: "Milosevich 1989 Speech in
Kosovo" at
http://emperors-clothes.com/articles/jared/milosaid.html
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
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-
Reichstag Fire Trial, the Sequel
by Jared Israel [4 July 2001]
"I just saw Milosevic. He told this
criminal Western kangaroo court that he
doesn't recognize them. So I wish there
was a lot more of those guys, like
Milosevic." -- Comment of a refugee from
the U.S.-installed Taliban regime
in Afghanistan, presently residing in
California, after watching President
Slobodan Milosevic tell off the NATO's
"Tribunal" earlier today.
[This is article does not aim to present
a literal transcript of President
Milosevic's confrontation with the Hague
'Tribunal.' A video is currently
viewable at
http://news.bbc.co.uk/olmedia/cta/events01/
world/eur/milosevic_trial/hague_03july.ram ]
How is one to describe it?
The other day, Slobodan Milosevic, who
has a genius for brevity, called it
a 'genocidal circus.' Should the
powers-that-be have allowed this
confrontation to be televised? On the
one hand, a modest man, genuine,
smart, accusing his accusers; on the
other hand, a sugary nightmare of
Empire.
Now that Americans run the world, they
like to wheel out a Brit sometimes
for effect ("they got class, you know")
but it wasn't enough. At least two
times 'Judge' Richard May, 'Chairman' of
the 'Tribunal,' (in the New World
Unreality, one is driven to quotation
marks...) was witnessed by 300
million viewers cutting Slobodan
Milosevic's microphone.
I'll say one thing for May: he's quick
with the cutoff button. When
Milosevic finishes making a complete
fool of him, he'll be much
sought-after as a radio Talk Show host.
To the glib unreality of CNN's standard
coverage, with cameras at first
lingering on Stately Buildings and a
reporter who talked like the guy who
narrated 'Lives of the Rich and Famous,'
was added the faux-judicial
atmosphere of the Tribunal, which looks
like a movie set designed by an ad
agency. What are they selling?
'Chairman' May was the perfect TV
pitchman, delivering memorized lines
with
what someone called "cut glass
politeness". And of course, upper class
British. That sells in the colonies.
"You will be accorded the full rights of
the accused, according to
international law, ' May promised
Slobodan Milosevic plus hundreds of
millions of viewers as if we were fools,
as if in this theme park of a
court room with its designer robes he
was addressing a fellow actor instead
of the man who led his country ten years
resisting Washington's attempt to
destroy it (during which Washington
violated every known international law
plus human decency).
"The full protections of international
law," intoned May. As if Milosevic
had not just been kidnapped and thrown
in a cell, apparently without his
heart pills.
What are the rights of a kidnap victim
under international law?
"These proceedings will be long and
complex and you may wish to reconsider
whether you want to have counsel," cooed
the false May.
The real Slobodan Milosevic answered, "I
consider this tribunal false
tribunal and indictments false
indictments. It is illegal, not being
appointed by UN general assembly so I
have no need to appoint council to
illegal organ."
May frowned. He explained to the three
hundred million that of course this
unwise decision to decline counsel could
be reversed anytime because NATO's
court was entirely fair minded and now
would or would not Mr. Milosevic
care to exercise his inalienable right
to hear the lies fabricated against
him?
"That's your problem," said Milosevic.
May looked pained, meaning, 'Now do you
see why we dropped uranium-encased
bombs on them?'
"What is your plea?"
Answer Milosevic: "This Tribunal aims to
produce false justification for
the war crimes of NATO committed in
Yugoslavia."
"I asked you a question," said May,
reminding the world that: 'Our patience
is not infinite.' As if the world
doesn't know.
"I have given you my answer," replied
Milosevic. "Furthermore, this
so-called Tribunal - - "
May hit the mike-cut button. "The rules
state that if an accused fail to
enter a plea then the trial chamber will
enter a plea of not guilty on his
behalf."
Milosevic replied, speaking in
Serbo-Croatian. "As I have said, the aim
of
this tribunal is to justify the crimes
committed in Yugoslavia. That is why
this a false tribunal, and illegitimate
-"
The translator hesitated a moment. "I am
sorry," she said. "His mike is not
on."
One almost expected a Director to
interrupt, crying: "CUT! CUT! Mr.
Milosevic, if it is not too too much
trouble could I ask you to kindly
stick to your lines? Now let us try
again, shall we? 'NATO Shows The World
It Isn't Just A Bunch Of Nazis With A
Smiling Face,' Take Two!" ***
PARTING THOUGHT
Do you recall that two days ago the
"Telegraph" (and other papers) assured
us that Milosevic's legal strategy would
be to say, "Sure I committed war
crimes, but Western leaders helped me do
it." And remember that I said they
were making the whole thing up? ( See:
http://emperors-clothes.com/analysis/dis.htm
)
Well, next time you read some article
where Milosevic or someone else
opposing Washington is reported saying
or doing something which it would
REALLY help Washington for him or her to
say or do, and you in your
kindness of heart start to think, "There
must be SOME truth to this - they
couldn't just make the whole thing up,"
just recall the difference between
what they told us Milosevic was going to
say and what he in fact said.
Yes, Virginia, they CAN AND DO make the
whole thing up!
- J. I.
***
Further Reading:
1) For pictures of the massive
demonstration in Belgrade the day after
Milsoevic was kidnapped, see "YUGOSLAVIA
RESISTS!" at
http://emperors-clothes.com/petition/j29.htm
2) Concerning the role of Vojislav
Kostunica in Milosevic's kidnapping, see
"THE TREASON OF VOJISLAV KOSTUNICA" at
http://emperors-clothes.com/analysis/treas.htm
3) To read a viewpoint not found in the
media's descriptions of what Mr.
Milosevic has supposedly said, you might
want to read some actual words.
Must-reading: "Milosevich 1989 Speech in
Kosovo" at
http://emperors-clothes.com/articles/jared/milosaid.html
---
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ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
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