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sono raccolti dispacci di varie agenzie stampa
(spec. Tanjug), articoli e contributi vari in
inglese, italiano e tedesco ricevuti da gennaio
a giugno 2001 e da noi ritenuti di particolare
interesse per comprendere l'evoluzione della
situazione interna jugoslava.
Tra gli argomenti affrontati segnaliamo in
particolare:
- la visita della Del Ponte a Belgrado in
gennaio e le relative contestazioni;
- le pressioni esterne (di USA, UE, Banca
Mondiale) ed interne (Djindjic, Djukanovic) per
la "collaborazione con il Tribunale dell'Aia";
- i ricatti economici che hanno portato
all'arresto di Milosevic ed al decreto
(anticostituzionale e senza maggioranza
parlamentare) per l'estradizione dei
cittadini jugoslavi;
- il voltagabbana di Kostunica a partire da
aprile (da critico della NATO e del Tribunale
dell'Aia a "uomo politico dell'anno" negli USA);
- le elezioni in Montenegro, le reiterate
minacce di secessione, l'atteggiamento ipocrita
dell'Occidente;
- l'annuncio dell'introduzione dell'Euro come
valuta ufficiale in Montenegro;
- il legame tra la crisi nel governo serbo per
la legge sulla estradizione dei cittadini
jugoslavi e la possibilita' del disfacimento
della Federazione.
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gennaio e le relative contestazioni;
- le pressioni esterne (di USA, UE, Banca
Mondiale) ed interne (Djindjic, Djukanovic) per
la "collaborazione con il Tribunale dell'Aia";
- i ricatti economici che hanno portato
all'arresto di Milosevic ed al decreto
(anticostituzionale e senza maggioranza
parlamentare) per l'estradizione dei
cittadini jugoslavi;
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aprile (da critico della NATO e del Tribunale
dell'Aia a "uomo politico dell'anno" negli USA);
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minacce di secessione, l'atteggiamento ipocrita
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Venticinque giugno millenovecentonovantuno: le dirigenze di Slovenia e
Croazia inaugurano la stagione delle secessioni su base etnica.
---
365 GIORNI
1991, UN ANNO DI ALTO RISCHIO
(Dalla rivista belgradese "NIN". Dicembre l99l)
04.1. - Nella Repubblica di Croazia viene fondato il Consiglio per la
difesa nazionale e la tutela del sistema costituzionale. Nella stessa
data il Segretariato degli Interni della regione di Krajina invita i
riservisti componenti della milizia del comune di Knin e degli altri
comuni a presentarsi immediatamente, completamente equipaggiati, ai
loro distretti di appartenenza
08.1. - La ditta di Zagabria "Astra" importa in Croazia 36000
kalashnikov, e queste armi vengono distribuite prevalentemente nei
territori della frontiera amministrativa con la Serbia.
09.1. - La Presidenza della RSFJ emana l�ordinanza sullo scioglimento e
sul disarmo di tutte le formazioni armate illegali in Jugoslavia.
11.1. - Si tiene la prima riunione dell�Assemblea popolare della
Repubblica di Serbia. Il dr. Slobodan Unkovic viene eletto Presidente
dell�Assemblea, mentre Slobodan Milosevic giura davanti ai deputati in
qualit� di Presidente della Repubblica di Serbia.
17.1. - Le forze armate degli USA insieme alle formazioni dei Paesi
alleati danno inizio all�operazione militare denominata "tempesta nel
deserto". Obiettivo - liberazione del Kuwait dall�esercito iracheno.
25.1. - La televisione di Belgrado trasmette il documentario (detto
popolarmente "di Spegelj") che dimostra l�armamento massiccio dei
membri dell�HDZ (partito di Tudjman n.d.T.) e la loro preparazione per
la repressione e l�uccisione dei membri della JNA (Esercito Popolare
Jugoslavo) e dei Serbi "sgraditi" viventi in Croazia.
11.2. - Viene eletto il Governo della Repubblica di Serbia con il
premier dr. Dragutin Zelenovic.
15.2. - Circa 150 poliziotti del Ministero degli Interni croato occupa
la parte nord del comune di Titova Korenica nelle vicinanze dei laghi
di Plitvice.
25.2. - Saddam Hussein ordina il ritiro delle truppe iraquene dal
Kuwait sulle posizioni che avevano da prima del primo Agosto.
01.3. - Alla conferenza stampa a Novi Sad si dichiara la proclamazione
dell�autonomia del popolo serbo in Slavonia, Baranja e Srem occidentale.
02.3. - Le unit� speciali del Ministero degli Interni croato entrano a
Pakrac e occupano il dipartimento di polizia e l�edificio del Comune.
La presidenza della RSFJ ordina l�avanzata di alcune unit� dell�JNA che
entrano a Pakrac, cosa che ha comportato un calmarsi della situazione.
07.3. - Nel Parlamento sloveno viene approvato, con un solo voto
contrario, il decreto costituzionale con cui la Slovenia forma
definitivamente il proprio esercito.
09.3. - Malgrado il divieto pronunciato contro la manifestazione
organizzata dall�SPO in p.za della Repubblica a Belgrado, si radunano
alcune centinaia di migliaia di cittadini. Negli scontri con i servizi
di sicurezza muoiono un poliziotto e un manifestante. Contro l�SPO e
Vuk Draskovic, che � stato arrestato, viene emessa una denuncia.
Qualche momento prima delle ore 20 :00, sulle strade di Belgrado sono
apparsi i carri armati. Il Presidente Milosevic si rivolge ai
cittadini : "Oggi in Serbia e a Belgrado � stato attaccato il pi� alto
valore del nostro Paese e del nostro popolo - � stata attaccata la
pace... "
11.3. - Sulla piazza di Terazije , nel centro di Belgrado iniziano le
manifestazioni pacifiche degli studenti.
Ad Usce, Belgrado, si radunano 150.000 cittadini in segno di appoggio
al partito di governo in Serbia.
12.3.- Il Comitato per la cultura e l�informazione del parlamento
esamina le dimissioni della dirigenza pi� stretta della TV di
Belgrado : Dusan Mitevic, Sergej Sestakov e Predrag Vitas, e convalida
la loro destituzione, il che viene accettato anche dal Parlamento.
13.3.- In piazza della Repubblica a Belgrado si tiene il meeting
dell�opposizione unita.
08.4.- Il Consiglio penale del Tribunale militare di Zagabria rimanda
il processo contro Martin Spegelj e altre sette persone incriminate per
la preparazione dell�insurrezione armata nel territorio della
Repubblica di Croazia a causa del clima teso davanti all�edificio
militare di Zagabria.
Due granate cadono su Borovo Selo.
I capi di Stato e i primi ministri dell� UE e 12 ministri degli Interni
discutono sulla situazione in Jugoslavia. In questa occasione viene
dato a quest�ultima un forte segnale sulla possibilit� di diventare
membro dell�UE solo come stato unito.
15.4.- Sul territorio di confine tra Serbia e Croazia inizia il dialogo
tra S. Milosevic e F. Tudjman.
18.4.- Il Parlamento della Repubblica di Croazia approva i decreti in
cui si chiede una quanto pi� immediata tutela dell�assetto giuridico su
tutto il suo territorio, come la formazione delle Unit� volontarie
(militari) mentre i diritti delle minoranze nazionali si sottopongono
alla loro disponibilit� a "rispettare l�assetto giuridico del paese in
cui vivono" (con tali decreti, un popolo costitutivo diventa
minoranza, N.d.T.).
19.4.- Il dinaro subisce una svalutazione del 44% (un marco vale 13
anzich� 9 dinari).
02.5.- Nello scontro armato a Borovo Selo muoiono 12 poliziotti e 3
civili.
06.5.- Nei disordini di fronte al Comando della marina militare a
Spalato muore la recluta Sasa Gesovski.
12.5.- Negli undici comuni della Krajina si tiene il referendum per
l�annessione del Parlamento regionale autonomo della Krajina alla
Repubblica di Serbia.
15.5.- Stipe Mesic non viene eletto Presidente della Presidenza della
RSFJ. (L�ultima votazione � finita in stallo. Mesic torna a Zagabria e
si autoproclama Presidente, N.d.t.).
24.5.- Il dr Borisav Jovic viene eletto presidente del Partito
Socialista Serbo.
04.6.- Il presidente del Parlamento serbo Slobodan Unkovic si dimette.
05.6.- Aleksandar Bakocevic viene eletto nuovo presidente del
Parlamento serbo.
09.6.- Si tiene il meeting dell �Opposizione democratica serba unita a
Belgrado.
13.6.- Inizia la guerra doganale tra la Slovenia e il Governo federale.
21.6.- La Croazia e la Slovenia delimitano le proprie frontiere.
(Finora esistenti soltanto a livello amministrativo, N.d.t.)
23.6.- I 12 Paesi dell�UE si accordano a Lussemburgo di non riconoscere
nessuna dichiarazione unilaterale sull�indipendenza della Slovenia e
della Croazia queste Repubbliche decidono di lasciare la Federazione
jugoslava.
25.6.- Croazia e Slovenia proclamano la sovranit� e l�indipendenza.
27.6.- L� Esercito inizia a prendere posizione sulle frontiere in
Slovenia. Si giunge al conflitto tra alcune unit� della Difesa
territoriale della Slovenia e l� Armata Popolare Jugoslava. (Ogni
repubblica federata aveva la propria difesa territoriale - formata di
riservisti, N.d.t.).
01.7.- In pi� parti della Croazia si giunge al conflitto armato.
02.7.- In alcune parti della Slovenia si arriva e violenti scontri tra
l�A.P.J. e la Difesa territoriale locale.
04.7.- Forti unit� armate del Ministero degli interni croato e della
Guardia croata attaccano i serbi a Borovo naselje e Borovo Selo.
07.7.- Vengono attaccati i villaggi serbi nei pressi di Osijek, negli
scontri a Tenje ci sono stati alcuni morti e feriti.
10.7.- I ministri degli Interni dell�UE approvano un piano dettagliato
per l�invio da 30-50 osservatori armati, militari e civili in
Jugoslavia per la tutela della tregua.
18.7.- Alla seduta della presidenza della RSFJ si decide per il ritiro
dell�Esercito dalla Slovenia. Contro questa decisione vota Stipe Mesic,
mentre Bogic Bogicevic viene arrestato.
22.7.- Forti unit� armate del MIC e della Guardia croata attaccano il
villaggio serbo di Mirkovci.
05.8.- Il Governo francese decide la convocazione del Consiglio di
sicurezza delle NU per il rischio della guerra civile in Jugoslavia.
07.8.- Nell�intervista allo Sky news, Slobodan Milosevic : "Tutti gli
stranieri son benvenuti in questo Paese, ma non i militari."
La Federazione calcio jugoslava decide che il campionato nazionale si
inizi senza squadre provenienti dalla Federazione croata.
19.8.- A Mosca viene pubblicato il proclama del vice presidente
dell�URSS Genadij Janajev, in cui si dice che Mihail Gorbacov per
ragioni di slaute non � in grado di adempiere ai suoi obblighi di
Presidente dell�URSS. Jelcin, Silajev e Hazbulatov si rivolgono ai
cittadini della Russi invitandoli a "rispondere adeguatamente ai
golpisti".
21.8.- Il complotto degli otto in Unione Sovietica viene sventato. Il
presidente legittimo M. Gorbacov ritorna al potere.
24.8.- Il Partito comunista dell� Unione Sovietica dopo 93 anni di
attivit�, cessa praticamente di esistere.
27.8.- L�UE decide il riconoscimento delle Repubbliche baltiche.
29.8.- Inizia l�assedio delle Unit� croate a Vukovar. L�Armata Popolare
Jugoslava controlla tutte le vie di transito.
31.8.- L�aeroporto Pleso di Zagabria � teatro degli scontri tra le
forze del MIC e le Unit� dell�Aeronautica miltare e della contraaerea
jugoslave, i cui aerei hanno costretto l�atterraggio di due aerei
stranieri, e in uno di questi si contrabandavano armi, fornite da Antun
Kikas , un canadese di origine croate.
Precisamente dopo 5 mesi cade nelle mani della milizia della RA della
Krajina il Distretto di polizia imposto con forza dal MIC a Plitvice.
07.9. - Nel "Palazzo della Pace", all�Aia, e� iniziata la Conferenza
per la pace in Jugoslavia.
08.9. - In Macedonia ha luogo il referendum. I cittadini si esprimono
a favore della sovranita� ed indipendenza della Macedonia, con la
facolta� di entrare a far parte di una federazione di Stati sovrani.
10.9. - A Lubiana si e� svolta una grande manifestazione di protesta a
causa "della vita da cani di tutti i cittadini della Repubblica" da
quando la coalizione DEMOS ha preso il potere.
11.9. - Ante Cicin-Sajn, direttore dell�"Oleodotto Adriatico", ha
avvisato le autorita� delle due raffinerie della Serbia
che "l�Oleodotto non esiste piu�". Allo stesso tempo la Croazia sottrae
la nafta destinata alla Serbia.
13.9. - E� stato rapito il General Maggiore della JNA Milan
Aksentijevic.
15.9. - A Gospic e� morto Djordje Bozovic-Giska, comandante della
Guardia serba.
16.9. - L�Assemblea della Comunita� dei Comuni della Bosanska Krajna
[serba] ha proclamato l�autonomia.
17.9. - Il comando della Marina Militare inizia il blocco dei
principali porti della Croazia.
18.9. - Il presidente del Parlamento della RFSJ, Slobodan
Gligorijevic, ha dichiarato alla Tanjug che la richiesta di Mesic per
inviare truppe di pace in Jugoslavia e� "un atto senza precedenti
nella storia del nostro paese e significa una minaccia alla sua
indipendenza".
04.10. - La presidenza della RFSJ ha decretato la parziale
mobilitazione.
All�Aia si e� arrivati ad un accordo di pace tra Milosevic, Tudjman e
Kadijevic.con Lord Carrington e Van Der Brook.
05.10. - A Belgrado arriva Aleksandar Karadjordjevic con la sua
famiglia.
07.10. - Le autorita� croate hanno dichiarato che e� stato colpita e
danneggiata la vecchia parte di Zagabria, cioe� la residenza del
presidente Tudjman nel palazzo "Banski dvori".
La nuova valuta slovena si chiama "tolar".
08.10. - Il Sabor (parlamento) croato ha promulgato la dichiarazione
di indipendenza e sovranita� dello Stato croato.
10.10. - I deputati dell�Assemblea popolare (parlamento) della Serbia
hanno deciso che la bandiera serba sara� il tricolore senza la stella
rossa. Non si e� giunti ad alcuna decisione sull�inno e sullo stemma.
Il Parlamento Europeo ha rigettato la risoluzione con la quale l�Unione
Europea invita a riconoscere la indipendenza di Slovenia e Croazia.
15.10. - La sovranita� della Bosnia-Erzegovina e� stata proclamata
dopo la riunione e la fuoriuscita dei deputati serbi (bosniaci) dal
Parlamento.
Slobodan Milosevic e Franjo Tudjman arrivano a Mosca su invito di
Mihajl Gorbachev.
Le unita� della JNA entrano a Cavtat.
24.10. - Fondazione della Assemblea del popolo serbo in Bosnia-
Erzegovina.
25.10. - Si tiene il referendum per far diventare il Sangiaccato
una "autonomia territoriale e politica integrale con il diritto di
annettersi ad una delle repubbliche sovrane".
01.11. - Organizzata dal Movimento delle donne per la Jugoslavia, si
e� mossa la carovana dei genitori dei soldati prigionieri.
02.11. - Inizia l�attacco generale a Vukovar.
05.11. - Dalla direzione dei villaggi croati Nijemci e Lipovac si
lancia l�attacco dell�artiglieria alla citt� di Sid. � il primo attacco
militare effettuato da parte della Croazia su una cittadina in Serbia.
Cossiga a Nova Gorica (Slovenia) : "Grazie della Slovenia a Cossiga ".
La Slovenia giudica un importante atto politico la visita di Cossiga.
Il leader sloveno : "questa � una guerra che far� crescere semi di odio
e separer� per lunghi anni Serbi e Croati. Zagabria ha sbagliato a
seguire la nostra strada."
La CEE pronta a far scattare dure sanzioni contro la Serbia. All�Aja
giornata decisiva.
(nel Medio Oriente invece : tocca a Baker convincere Shamir.)
08.11. - La Comunit� europea decide di applicare le sanzioni
economiche alla Jugoslavia.
09.11. - In Bosnia ed Erzegovina inizia la dichiarazione del popolo
serbo di rimanere in uno stato comune con Serbia, Montenegro, Regione
Autonoma di Krajina, Slavonia, Baranja e Srem occidentale, e con altre
nazionalit� che prendono la medesima decisione.
La presidenza della RSF di Jugoslavia indirizza una lettera al
Presidente del Consiglio di Sicurezza dell�ONU, in cui si chiede di
inviare urgentemente le forze di pace ONU in Croazia.
16.11. - Viene liberato Borovo naselje.
18.11.- Il Consiglio supremo della Croazia decide che non ce pi�
necessit� e nessun interesse politico per la Repubblica di Croazia
perch� Stjepan Mesic rimanga nella presidenza della RSFJ. (Dopo che
questi aveva insistito "per esser l�ultimo presidente" della RSFJ,
N.d.t.).
25.11.- Viene liberato il generale-maggiore della JNA Milan
Aksentijevic, che era stato arrestato dall� Esercito croato,
in cambio di Antun Kikas, trafficante d�armi.
02.12.- La CEE adotta "misure positive" per ridimensionare le sanzioni
economiche alla Bosnia ed Erzegovina, alla Maacedonia, alla Slovenia e
alla Croazia.
08.12.- Russia, Bielorussia e Ucraina fondano la Comunit� di stati
sovrani.
10.12.- Entra in vigore il blocco dei trasporti della Serbia e del
Montenegro da parte della Germania.
11.12- Il Presidente del governo serbo, Dott. Dragutin Zelenovic si
dimette.
13.12.- Secondo i dati pi� recenti della Croce Rossa jugoslava in
Serbia ci sono 142.864 profughi dalla Croazia, in Bosnia ed Erzegovina
88.000, in Montenegro 7.000, e in Macedonia 2.050 ; mentre secondo i
dati della Croazia in questa repubblica ci sono 194.000 profughi.
17.12.- Il Presidente della Repubblica di Serbia propone il
Dott.Radovan Bozovic per il nuovo mandato di governo.
La Comunit� Europea nella Dichiarazione sulla Jugoslavia che il 15
gennaio riconoscer� l�indipendenza delle repubbliche che la vogliono.
La missione di preparazione delle forze di pace ONU parte per la
Jugoslavia.
19.12.- Il governo di Bonn decide di riconoscere Croazia e Slovenia nei
loro confini esistenti (confini amministrativi, N.d.t.). La decisione
entra in vigore il 15 gennaio. (Due giorni prima vengono riconosciute
dal Vaticano, N.d.t.).
Viene proclamata la Repubblica Serba di Krajina.
Ante Markovic si dimette dalla funzione di presidente del Consiglio
esecutivo jugoslavo federale.
21.12.- Nel Summit ad Alma Ata, si costituisce il Consiglio di Stati
indipendenti da 11 ex repubbliche dell� URSS.
Il Parlamento del popolo serbo in Bosnia ed Erzegovina decide la
formazione della Repubblica Srpska in Bosnia. La nuova Repubblica sar�
proclamata entro il Capodanno serbo ortodosso del 1992.
23.12.- Il marco a Belgrado viene venduto anche per 100 dinari (era a
30-35, N.d.t.).
A cura di Zoran
Markovic
Traduzione a cura del CRJ
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Croazia inaugurano la stagione delle secessioni su base etnica.
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365 GIORNI
1991, UN ANNO DI ALTO RISCHIO
(Dalla rivista belgradese "NIN". Dicembre l99l)
04.1. - Nella Repubblica di Croazia viene fondato il Consiglio per la
difesa nazionale e la tutela del sistema costituzionale. Nella stessa
data il Segretariato degli Interni della regione di Krajina invita i
riservisti componenti della milizia del comune di Knin e degli altri
comuni a presentarsi immediatamente, completamente equipaggiati, ai
loro distretti di appartenenza
08.1. - La ditta di Zagabria "Astra" importa in Croazia 36000
kalashnikov, e queste armi vengono distribuite prevalentemente nei
territori della frontiera amministrativa con la Serbia.
09.1. - La Presidenza della RSFJ emana l�ordinanza sullo scioglimento e
sul disarmo di tutte le formazioni armate illegali in Jugoslavia.
11.1. - Si tiene la prima riunione dell�Assemblea popolare della
Repubblica di Serbia. Il dr. Slobodan Unkovic viene eletto Presidente
dell�Assemblea, mentre Slobodan Milosevic giura davanti ai deputati in
qualit� di Presidente della Repubblica di Serbia.
17.1. - Le forze armate degli USA insieme alle formazioni dei Paesi
alleati danno inizio all�operazione militare denominata "tempesta nel
deserto". Obiettivo - liberazione del Kuwait dall�esercito iracheno.
25.1. - La televisione di Belgrado trasmette il documentario (detto
popolarmente "di Spegelj") che dimostra l�armamento massiccio dei
membri dell�HDZ (partito di Tudjman n.d.T.) e la loro preparazione per
la repressione e l�uccisione dei membri della JNA (Esercito Popolare
Jugoslavo) e dei Serbi "sgraditi" viventi in Croazia.
11.2. - Viene eletto il Governo della Repubblica di Serbia con il
premier dr. Dragutin Zelenovic.
15.2. - Circa 150 poliziotti del Ministero degli Interni croato occupa
la parte nord del comune di Titova Korenica nelle vicinanze dei laghi
di Plitvice.
25.2. - Saddam Hussein ordina il ritiro delle truppe iraquene dal
Kuwait sulle posizioni che avevano da prima del primo Agosto.
01.3. - Alla conferenza stampa a Novi Sad si dichiara la proclamazione
dell�autonomia del popolo serbo in Slavonia, Baranja e Srem occidentale.
02.3. - Le unit� speciali del Ministero degli Interni croato entrano a
Pakrac e occupano il dipartimento di polizia e l�edificio del Comune.
La presidenza della RSFJ ordina l�avanzata di alcune unit� dell�JNA che
entrano a Pakrac, cosa che ha comportato un calmarsi della situazione.
07.3. - Nel Parlamento sloveno viene approvato, con un solo voto
contrario, il decreto costituzionale con cui la Slovenia forma
definitivamente il proprio esercito.
09.3. - Malgrado il divieto pronunciato contro la manifestazione
organizzata dall�SPO in p.za della Repubblica a Belgrado, si radunano
alcune centinaia di migliaia di cittadini. Negli scontri con i servizi
di sicurezza muoiono un poliziotto e un manifestante. Contro l�SPO e
Vuk Draskovic, che � stato arrestato, viene emessa una denuncia.
Qualche momento prima delle ore 20 :00, sulle strade di Belgrado sono
apparsi i carri armati. Il Presidente Milosevic si rivolge ai
cittadini : "Oggi in Serbia e a Belgrado � stato attaccato il pi� alto
valore del nostro Paese e del nostro popolo - � stata attaccata la
pace... "
11.3. - Sulla piazza di Terazije , nel centro di Belgrado iniziano le
manifestazioni pacifiche degli studenti.
Ad Usce, Belgrado, si radunano 150.000 cittadini in segno di appoggio
al partito di governo in Serbia.
12.3.- Il Comitato per la cultura e l�informazione del parlamento
esamina le dimissioni della dirigenza pi� stretta della TV di
Belgrado : Dusan Mitevic, Sergej Sestakov e Predrag Vitas, e convalida
la loro destituzione, il che viene accettato anche dal Parlamento.
13.3.- In piazza della Repubblica a Belgrado si tiene il meeting
dell�opposizione unita.
08.4.- Il Consiglio penale del Tribunale militare di Zagabria rimanda
il processo contro Martin Spegelj e altre sette persone incriminate per
la preparazione dell�insurrezione armata nel territorio della
Repubblica di Croazia a causa del clima teso davanti all�edificio
militare di Zagabria.
Due granate cadono su Borovo Selo.
I capi di Stato e i primi ministri dell� UE e 12 ministri degli Interni
discutono sulla situazione in Jugoslavia. In questa occasione viene
dato a quest�ultima un forte segnale sulla possibilit� di diventare
membro dell�UE solo come stato unito.
15.4.- Sul territorio di confine tra Serbia e Croazia inizia il dialogo
tra S. Milosevic e F. Tudjman.
18.4.- Il Parlamento della Repubblica di Croazia approva i decreti in
cui si chiede una quanto pi� immediata tutela dell�assetto giuridico su
tutto il suo territorio, come la formazione delle Unit� volontarie
(militari) mentre i diritti delle minoranze nazionali si sottopongono
alla loro disponibilit� a "rispettare l�assetto giuridico del paese in
cui vivono" (con tali decreti, un popolo costitutivo diventa
minoranza, N.d.T.).
19.4.- Il dinaro subisce una svalutazione del 44% (un marco vale 13
anzich� 9 dinari).
02.5.- Nello scontro armato a Borovo Selo muoiono 12 poliziotti e 3
civili.
06.5.- Nei disordini di fronte al Comando della marina militare a
Spalato muore la recluta Sasa Gesovski.
12.5.- Negli undici comuni della Krajina si tiene il referendum per
l�annessione del Parlamento regionale autonomo della Krajina alla
Repubblica di Serbia.
15.5.- Stipe Mesic non viene eletto Presidente della Presidenza della
RSFJ. (L�ultima votazione � finita in stallo. Mesic torna a Zagabria e
si autoproclama Presidente, N.d.t.).
24.5.- Il dr Borisav Jovic viene eletto presidente del Partito
Socialista Serbo.
04.6.- Il presidente del Parlamento serbo Slobodan Unkovic si dimette.
05.6.- Aleksandar Bakocevic viene eletto nuovo presidente del
Parlamento serbo.
09.6.- Si tiene il meeting dell �Opposizione democratica serba unita a
Belgrado.
13.6.- Inizia la guerra doganale tra la Slovenia e il Governo federale.
21.6.- La Croazia e la Slovenia delimitano le proprie frontiere.
(Finora esistenti soltanto a livello amministrativo, N.d.t.)
23.6.- I 12 Paesi dell�UE si accordano a Lussemburgo di non riconoscere
nessuna dichiarazione unilaterale sull�indipendenza della Slovenia e
della Croazia queste Repubbliche decidono di lasciare la Federazione
jugoslava.
25.6.- Croazia e Slovenia proclamano la sovranit� e l�indipendenza.
27.6.- L� Esercito inizia a prendere posizione sulle frontiere in
Slovenia. Si giunge al conflitto tra alcune unit� della Difesa
territoriale della Slovenia e l� Armata Popolare Jugoslava. (Ogni
repubblica federata aveva la propria difesa territoriale - formata di
riservisti, N.d.t.).
01.7.- In pi� parti della Croazia si giunge al conflitto armato.
02.7.- In alcune parti della Slovenia si arriva e violenti scontri tra
l�A.P.J. e la Difesa territoriale locale.
04.7.- Forti unit� armate del Ministero degli interni croato e della
Guardia croata attaccano i serbi a Borovo naselje e Borovo Selo.
07.7.- Vengono attaccati i villaggi serbi nei pressi di Osijek, negli
scontri a Tenje ci sono stati alcuni morti e feriti.
10.7.- I ministri degli Interni dell�UE approvano un piano dettagliato
per l�invio da 30-50 osservatori armati, militari e civili in
Jugoslavia per la tutela della tregua.
18.7.- Alla seduta della presidenza della RSFJ si decide per il ritiro
dell�Esercito dalla Slovenia. Contro questa decisione vota Stipe Mesic,
mentre Bogic Bogicevic viene arrestato.
22.7.- Forti unit� armate del MIC e della Guardia croata attaccano il
villaggio serbo di Mirkovci.
05.8.- Il Governo francese decide la convocazione del Consiglio di
sicurezza delle NU per il rischio della guerra civile in Jugoslavia.
07.8.- Nell�intervista allo Sky news, Slobodan Milosevic : "Tutti gli
stranieri son benvenuti in questo Paese, ma non i militari."
La Federazione calcio jugoslava decide che il campionato nazionale si
inizi senza squadre provenienti dalla Federazione croata.
19.8.- A Mosca viene pubblicato il proclama del vice presidente
dell�URSS Genadij Janajev, in cui si dice che Mihail Gorbacov per
ragioni di slaute non � in grado di adempiere ai suoi obblighi di
Presidente dell�URSS. Jelcin, Silajev e Hazbulatov si rivolgono ai
cittadini della Russi invitandoli a "rispondere adeguatamente ai
golpisti".
21.8.- Il complotto degli otto in Unione Sovietica viene sventato. Il
presidente legittimo M. Gorbacov ritorna al potere.
24.8.- Il Partito comunista dell� Unione Sovietica dopo 93 anni di
attivit�, cessa praticamente di esistere.
27.8.- L�UE decide il riconoscimento delle Repubbliche baltiche.
29.8.- Inizia l�assedio delle Unit� croate a Vukovar. L�Armata Popolare
Jugoslava controlla tutte le vie di transito.
31.8.- L�aeroporto Pleso di Zagabria � teatro degli scontri tra le
forze del MIC e le Unit� dell�Aeronautica miltare e della contraaerea
jugoslave, i cui aerei hanno costretto l�atterraggio di due aerei
stranieri, e in uno di questi si contrabandavano armi, fornite da Antun
Kikas , un canadese di origine croate.
Precisamente dopo 5 mesi cade nelle mani della milizia della RA della
Krajina il Distretto di polizia imposto con forza dal MIC a Plitvice.
07.9. - Nel "Palazzo della Pace", all�Aia, e� iniziata la Conferenza
per la pace in Jugoslavia.
08.9. - In Macedonia ha luogo il referendum. I cittadini si esprimono
a favore della sovranita� ed indipendenza della Macedonia, con la
facolta� di entrare a far parte di una federazione di Stati sovrani.
10.9. - A Lubiana si e� svolta una grande manifestazione di protesta a
causa "della vita da cani di tutti i cittadini della Repubblica" da
quando la coalizione DEMOS ha preso il potere.
11.9. - Ante Cicin-Sajn, direttore dell�"Oleodotto Adriatico", ha
avvisato le autorita� delle due raffinerie della Serbia
che "l�Oleodotto non esiste piu�". Allo stesso tempo la Croazia sottrae
la nafta destinata alla Serbia.
13.9. - E� stato rapito il General Maggiore della JNA Milan
Aksentijevic.
15.9. - A Gospic e� morto Djordje Bozovic-Giska, comandante della
Guardia serba.
16.9. - L�Assemblea della Comunita� dei Comuni della Bosanska Krajna
[serba] ha proclamato l�autonomia.
17.9. - Il comando della Marina Militare inizia il blocco dei
principali porti della Croazia.
18.9. - Il presidente del Parlamento della RFSJ, Slobodan
Gligorijevic, ha dichiarato alla Tanjug che la richiesta di Mesic per
inviare truppe di pace in Jugoslavia e� "un atto senza precedenti
nella storia del nostro paese e significa una minaccia alla sua
indipendenza".
04.10. - La presidenza della RFSJ ha decretato la parziale
mobilitazione.
All�Aia si e� arrivati ad un accordo di pace tra Milosevic, Tudjman e
Kadijevic.con Lord Carrington e Van Der Brook.
05.10. - A Belgrado arriva Aleksandar Karadjordjevic con la sua
famiglia.
07.10. - Le autorita� croate hanno dichiarato che e� stato colpita e
danneggiata la vecchia parte di Zagabria, cioe� la residenza del
presidente Tudjman nel palazzo "Banski dvori".
La nuova valuta slovena si chiama "tolar".
08.10. - Il Sabor (parlamento) croato ha promulgato la dichiarazione
di indipendenza e sovranita� dello Stato croato.
10.10. - I deputati dell�Assemblea popolare (parlamento) della Serbia
hanno deciso che la bandiera serba sara� il tricolore senza la stella
rossa. Non si e� giunti ad alcuna decisione sull�inno e sullo stemma.
Il Parlamento Europeo ha rigettato la risoluzione con la quale l�Unione
Europea invita a riconoscere la indipendenza di Slovenia e Croazia.
15.10. - La sovranita� della Bosnia-Erzegovina e� stata proclamata
dopo la riunione e la fuoriuscita dei deputati serbi (bosniaci) dal
Parlamento.
Slobodan Milosevic e Franjo Tudjman arrivano a Mosca su invito di
Mihajl Gorbachev.
Le unita� della JNA entrano a Cavtat.
24.10. - Fondazione della Assemblea del popolo serbo in Bosnia-
Erzegovina.
25.10. - Si tiene il referendum per far diventare il Sangiaccato
una "autonomia territoriale e politica integrale con il diritto di
annettersi ad una delle repubbliche sovrane".
01.11. - Organizzata dal Movimento delle donne per la Jugoslavia, si
e� mossa la carovana dei genitori dei soldati prigionieri.
02.11. - Inizia l�attacco generale a Vukovar.
05.11. - Dalla direzione dei villaggi croati Nijemci e Lipovac si
lancia l�attacco dell�artiglieria alla citt� di Sid. � il primo attacco
militare effettuato da parte della Croazia su una cittadina in Serbia.
Cossiga a Nova Gorica (Slovenia) : "Grazie della Slovenia a Cossiga ".
La Slovenia giudica un importante atto politico la visita di Cossiga.
Il leader sloveno : "questa � una guerra che far� crescere semi di odio
e separer� per lunghi anni Serbi e Croati. Zagabria ha sbagliato a
seguire la nostra strada."
La CEE pronta a far scattare dure sanzioni contro la Serbia. All�Aja
giornata decisiva.
(nel Medio Oriente invece : tocca a Baker convincere Shamir.)
08.11. - La Comunit� europea decide di applicare le sanzioni
economiche alla Jugoslavia.
09.11. - In Bosnia ed Erzegovina inizia la dichiarazione del popolo
serbo di rimanere in uno stato comune con Serbia, Montenegro, Regione
Autonoma di Krajina, Slavonia, Baranja e Srem occidentale, e con altre
nazionalit� che prendono la medesima decisione.
La presidenza della RSF di Jugoslavia indirizza una lettera al
Presidente del Consiglio di Sicurezza dell�ONU, in cui si chiede di
inviare urgentemente le forze di pace ONU in Croazia.
16.11. - Viene liberato Borovo naselje.
18.11.- Il Consiglio supremo della Croazia decide che non ce pi�
necessit� e nessun interesse politico per la Repubblica di Croazia
perch� Stjepan Mesic rimanga nella presidenza della RSFJ. (Dopo che
questi aveva insistito "per esser l�ultimo presidente" della RSFJ,
N.d.t.).
25.11.- Viene liberato il generale-maggiore della JNA Milan
Aksentijevic, che era stato arrestato dall� Esercito croato,
in cambio di Antun Kikas, trafficante d�armi.
02.12.- La CEE adotta "misure positive" per ridimensionare le sanzioni
economiche alla Bosnia ed Erzegovina, alla Maacedonia, alla Slovenia e
alla Croazia.
08.12.- Russia, Bielorussia e Ucraina fondano la Comunit� di stati
sovrani.
10.12.- Entra in vigore il blocco dei trasporti della Serbia e del
Montenegro da parte della Germania.
11.12- Il Presidente del governo serbo, Dott. Dragutin Zelenovic si
dimette.
13.12.- Secondo i dati pi� recenti della Croce Rossa jugoslava in
Serbia ci sono 142.864 profughi dalla Croazia, in Bosnia ed Erzegovina
88.000, in Montenegro 7.000, e in Macedonia 2.050 ; mentre secondo i
dati della Croazia in questa repubblica ci sono 194.000 profughi.
17.12.- Il Presidente della Repubblica di Serbia propone il
Dott.Radovan Bozovic per il nuovo mandato di governo.
La Comunit� Europea nella Dichiarazione sulla Jugoslavia che il 15
gennaio riconoscer� l�indipendenza delle repubbliche che la vogliono.
La missione di preparazione delle forze di pace ONU parte per la
Jugoslavia.
19.12.- Il governo di Bonn decide di riconoscere Croazia e Slovenia nei
loro confini esistenti (confini amministrativi, N.d.t.). La decisione
entra in vigore il 15 gennaio. (Due giorni prima vengono riconosciute
dal Vaticano, N.d.t.).
Viene proclamata la Repubblica Serba di Krajina.
Ante Markovic si dimette dalla funzione di presidente del Consiglio
esecutivo jugoslavo federale.
21.12.- Nel Summit ad Alma Ata, si costituisce il Consiglio di Stati
indipendenti da 11 ex repubbliche dell� URSS.
Il Parlamento del popolo serbo in Bosnia ed Erzegovina decide la
formazione della Repubblica Srpska in Bosnia. La nuova Repubblica sar�
proclamata entro il Capodanno serbo ortodosso del 1992.
23.12.- Il marco a Belgrado viene venduto anche per 100 dinari (era a
30-35, N.d.t.).
A cura di Zoran
Markovic
Traduzione a cura del CRJ
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