Informazione

FORZA NUOVA VERSO IL SUICIDIO


Attraverso il loro sito internet (http://www.forzanuova.org/) i
militanti della organizzazione neonazista Forza Nuova annunciano che
presto metteranno se stessi "in condizioni di non nuocere". Fra i "Punti
Fermi" del loro programma per la rinascita nazionale infatti scrivono:
"...Vanno inoltre messi in condizione di non nuocere i gruppi la cui
fedeltà a potenze o lobby antiitaliane è chiara e conclamata.
Le potenze straniere resesi responsabili tramite propri agenti o
servizi segreti di omicidi o stragi nel nostro paese devono rispondere
del loro operato".
Il riferimento a Forza Nuova, organizzazione che annovera tra le sue
fila personaggi implicati nelle vicende dello stragismo atlantico in
Italia e che si e' diffusa velocemente grazie agli appoggi del servizio
segreto inglese, e' evidente.

(su FN, lo stragismo ed i rapporti con i servizi segreti stranieri si
veda ad esempio:
http://www.contropiani2000.org/documentazione/13FN/inchiesta_fn.htm
http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/401 )


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FUNERALE DE "L'UNITA'" (segue)


Il giornale non esiste piu', ma i soldi girano che e' una bellezza,
grazie a tutte le "Feste" organizzate in giro per l'Italia!

Nostri compagni hanno fatto una visita a Bologna, dove
l'associazione "Skanderbeg" e' presente con il proprio stand alla
kermesse fieristico-culinaria, stand da cui, fra bandiere dell'UCK e
aquilotti vari, diffonde quotidianamente il verbo del Kosova
indipendente.
Sembra tra l'altro che proprio la "Skanderbeg" abbia intascato dalla
vecchia amministrazione felsinea £150.000.000 per un progetto di aiuti
alle giovani prostitute albanesi presenti nel capoluogo, soldi di cui a
tutt'oggi si ignora ancora quale sia stato il vero impiego. D'altronde,
nell'aprile del '99 questi grandi combattenti per la libertà muniti di
bandiere a stelle e strisce manifestavano in Piazza Maggiore a favore
dei bombardamenti Nato alla RFJ. Una nostra amica, che passando di lì
per caso fece timidamente notare a costoro che appariva quantomeno
autolesionista inneggiare proprio a chi li stava bombardando, si senti'
rimbeccare con un "vaffanculo troia!"

(Le puntate precedenti su:
http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/352
http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/345 )


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EX-FRANCIA


Nel giro di pochi giorni in Francia due avvenimenti hanno pesantemente
messo all'ordine del giorno la concreta possibilita' della dissoluzione
del paese in un arcipelago di gabbie etniche.

Da una parte, un Ministro del governo si e' dimesso perche' contrario al
progetto di "devolution" corsicana, appoggiato dal resto dell'esecutivo,
progetto simile a quelli allo studio per L'Italia (ricordiamo che e'
stato lo stesso Bill Clinton a dare il beneplacito alcuni mesi fa
parlando di "devolution dell'Italia settentrionale").

Contemporaneamente giunge la notizia che grandi magnati
dell'imprenditoria e del sistema della (dis)informazione in Europa hanno
sponsorizzato l'inizio delle trasmissioni di una rete TV in lingua
bretone, che si ripromettere di rinforzare la conoscenza dell'ormai
disusato ed artificiale idioma, di coltivare i sentimenti
zoo-etno-identitari di 8 milioni di ex-francesi, e di portare avanti la
cultura "celtica" collegandosi ad altre simili istanze dal sapore
neonazista in giro nel vecchio continente.

Ricordiamo che in base alla stessa filosofia la Francia negli ultimi
anni ha attivamente contribuito allo squartamento della Jugoslavia ed
allo scatenarsi della guerra fratricida su quel territorio: chi di
micronazionalismo ferisce, di micronazionalismo perisce?



(Sul problema del progetto nazista di dissoluzione del vecchio
continente in un arcipelago di gabbie etniche, con relativa distruzione
dei diritti di cittadinanza e delle conquiste dei lavoratori negli
ultimi 150 anni attraverso l'introduzione del federalismo fiscale,
l'abolizione dei contratti nazionali di lavoro, del sistema sanitario
nazionale eccetera, si legga ad esempio:
Europa: unione e disgregazione - dal bollettino "Quemada"
http://www.marx2001.org/nuovaunita/jugo/crj/m_l/130799C.htm )


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Breton language flourishes in new TV channel

By John Lichfield
The Independent, 31 August 2000

Tune in to the WestEnders of Europe. The first Breton
television station, and the first regional interest TV station of
any kind in France, goes on air tomorrow evening.
TV Breizh, which will broadcast throughout France in
simultaneous Breton and French-language versions, is no
amateurish community station with radical views and low
production values. It is backed by some of the biggest names
in media, including Rupert Murdoch, Silvio Berlusconi and the
most recognised face on French television, the newsreader
Patrick Poivre d'Arvor.
The station promises up to six hours of new Bretonlanguage
programming each day, as well as Celtic-interest films such
as Braveheart and (less obviously) James Bond, dubbed into
Breton.
The intention is to make money, but also to satisfy the growing
demand of the 4.2 million Bretons (8 million in France as a
whole) for institutions that recognise their linguistic and
cultural identity.
Patrick Le Lay, the founding father of TV Breizh, said: "If we
satisfy this legitimate aspiration before it becomes a hardline
demand, we will be contributing to the moderation of the
debate." Mr Le Lay, born in Brittany and better known as a
businessman than a regional sentimentalist, heads TF1, the
most popular French channel. His personal contacts brought
in Mr Murdoch's News International (13 per cent of the £10m
capital), Mr Berlusconi (13 per cent) and another Breton-born
tycoon, the famously unsentimental Francois Pinault (27 per
cent). Mr Pinault is proprietor of, among many things, Gucci
and Christie's auction house.
TV Breizh, broadcasting 17 hours a day from a converted naval
canteen on the harbour-front at Lorient in southern Brittany,
arrives at a critical moment in the regional and linguistic
debate in France.
The proposals from Lionel Jospin, the Prime Minister, for
limited autonomy for Corsica - including the teaching of the
Corsican language in state schools - have led to matching
demands from other regions, especially Brittany.
Bretons say their language, which has affinities with Welsh
and Cornish, is older than French and has been deliberately
suppressed by the state since the First World War, and is
spoken by less than 10 per cent of the Breton population.
There is now a vogue for relearning the language among
educated Bretons and a resurgence of interest in Breton
music. The station aims to separate this interest in what Mr Le
Lay calls "Celtitude" from the extreme demands of fringe
groups such as the Breton Liberation Army, which killed a
woman when it set a bomb outside a McDonald's restaurant
near Rennes in April.
Ideologues of French republican centralism - such as the
former interior minister Jean-Pierre Chevènement, who
resigned this week - take the view that any manifestation of
regional identity or minority languages is a threat to the French
state. But there is now a growing alternative establishment
view that it would be sensible to adopt a more flexible
definition of "France".
The Breton station's backers have other motives, including in
Mr Murdoch's case gaining a toe-hold in the fiercely protected
French TV market. They also hope that, with a modest budget
of £8m a year and only 50 employees, TV Breizh will prove a
commercial success.
It will be available to satellite dish owners throughout France
and, on cable, to the 2.7 million homes in the five Breton
départements and to viewers in Paris.
The 4.2 million population of Brittany proper - including
Loire-Atlantique, historically Breton but severed from the
region by the French state - is larger than that of Ireland or
Wales and not far behind Scotland. Mr Le Lay hopes TV Breizh
will become part of a Celtic network, swapping and
commissioning programmes with RTE of Ireland and BBC
Scotland and Wales.
"Our ambition is Europe-wide, to work for the development of
Celtic culture, the inherited wealth of the populations of [the]
extreme west of Europe," said Mr Le Lay.


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* CANOSA - BARI - TORRITA TIBERINA - CAGLIARI - TRIESTE
* COORDINAMENTO NAZIONALE "LA JUGOSLAVIA VIVRA'"


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CANOSA DI PUGLIA E BARI



Most za Beograd - Un ponte per Belgrado in terra di Bari

Associazione culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava
c/o Rdb via M. Cristina di Savoia 40, 70126 BARI
tel/fax 0805562663 e-mail: ponte@... Web: www.isf.it/ponte
conto corrente postale n. 13087754 Codice Fiscale 93242490725

SABATO 2 SETTEMBRE ORE 21.00

CANOSA DI PUGLIA

P.ZZA S. SABINO

(ALL'INTERNO DELLA FESTA DI LIBERAZIONE)

GIORNATA DI SOLIDARIETA' CON LA POPOLAZIONE JUGOSLAVA

PROIEZIONE DEL VIDEO:

"SERBI DA MORIRE" DI FULVIO GRIMALDI

LETTURA DI POESIE DAL LIBRO "GLI ASSASSINI DELLA TENEREZZA"

MOSTRA FOTOGRAFICA

MERCATINO DI OGGETTI AUTOPRODOTTI, IL CUI RICAVATO SARA' DEVOLUTO AI
LAVORATORI DELLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC BOMBARDATA DALLA NATO

INCONTRO-DIBATTITO SUL TEMA "IL COSIDDETTO INTERVENTO UMANITARIO DELLA
NATO
NEI BALCANI"

INTERVENGONO

ANDREA CATONE, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE MOST ZA BEOGRAD

NICO PERRONE, DOCENTE UNIVERSITARIO DI STORIA DEGLI STATI UNITI

MODERA: NUNZIO GALANTE, RESPONSABILE DEI GIOVANI COMUNISTI




MOST ZA BEOGRAD, in collaborazione con il CENTRO INTERCULTURALE ABUSUAN:

BARI MERCOLEDI' 6 SETTEMBRE ORE 20.30

AUDITORIUM DELLA VALLISA (strada Vallisa, CITTA' VECCHIA)

Dalla Libia a Cuba, dall'Iraq alla Jugoslavia, gli embargo costituiscono
una terribile arma di guerra "a bassa
intensità", utilizzata quando la guerra dei missili e delle bombe è
finita. Essi rappresentano una sorta di "punizione"
del tutto arbitraria per le scelte politiche di un popolo e comportano
per il paese colpito la mancanza di generi
fondamentali, a partire dal cibo, dai medicinali e da tutto quanto è
necessario alla sopravvivenza quotidiana.



Tale "punizione" sta colpendo dal 1991 il popolo iracheno, e ha
già provocato la morte di circa 1.500.000
persone. Adesso la stessa arma viene usata contro le popolazioni della
Federazione Jugoslava, dove pure sta
mietendo molte vittime, specie tra anziani, ammalati, bambini.



Subordinare, come hanno più volte dichiarato esponenti dei Governi
della Comunità Europea, la ricostruzione
della Jugoslavia al quadro politico interno, oltre che moralmente
inaccettabile, è contrario ad ogni norma del diritto
internazionale.





Infatti il diritto alla vita, al cibo, alle cure mediche, alla
difesa contro il freddo, ed anche allo sviluppo economico
e ad un ambiente salubre, sono diritti sanciti da convenzioni
internazionali validi per tutti gli esseri umani,
indipendentemente da considerazioni politiche; la Carta delle nazioni
Unite riserva l'applicazione di sanzioni
economiche al Consiglio di Sicurezza e solo in dipendenza di situazioni
di pericolo per la sicurezza internazionale.
La stessa assemblea generale delle Nazioni unite ha più volte condannato
l'applicazione di sanzioni economiche
unilaterali da parte di Stati o gruppi di Stati con finalità politiche.



Per la solidarietà e l'amicizia tra i popoli

Per l'abolizione degli embargo

Per rompere il muro dell'isolamento in cui questi paesi sono costretti

Per allargare la rete della solidarietà aderendo alle iniziative di
"adozioni a distanza" e raccolta di medicinali

Il giornalista Fulvio Grimaldi,

di ritorno dalla Jugoslavia e da un recente viaggio in Iraq

presenta in prima assoluta il video

POPOLI DI TROPPO: EMBARGO!

seguirà

IRAQ GENOCIDIO NELL'EDEN



intermezzi dell'associazione teatrale Grammelot di Molfetta:

Le 15 bugie di Jamie Shea

Gott mit uns: intervista al generale Wesley Clark

Carla dei miracoli alla corte dell'Aja

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TORRITA TIBERINA


COMUNICATO STAMPA DEL CONVOGLIO DI SOLIDARIETA' GIORGIANA MASI E RADIO
CITTA' APERTA

IL 23 E 24 SETTEMBRE 2000 A TORRITA TIBERINA (ROMA) SI TERRA' UNA 2
GIORNI CONTRO L'EMBARGO ALLA JUGOSLAVIA.
QUEST'INIZIATIVA E' UNA TAPPA PER LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO COMUNE
PORTATO AVANTI INSIEME AD ALTRE ASSOCIAZIONI CHE PREVEDE IL 21 OTTOBRE
UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CONTRO L'EMBARGO ALLA JUGOSLAVIA E
PER LA FINE DI OTTOBRE LA PARTENZA DI UN CONVOGLIO DI MASSA VERSO LA
JUGOSLAVIA CHE ROMPERA' SIMBOLICAMENTE L'EMBARGO.

PROGRAMMA DELLA 2 GIORNI
SABATO 23 SETTEMBRE
ORE 16,00 AL CASTELLO BARONALE DIBATTITO SU GUERRA E EMBARGO
ORE 19,00 PROIEZIONE VIDEO- POPOLI DI TROPPO...EMBARGO (di F. Grimaldi)
MEDIATIC REDEMPTION (di E. Giardino)-
L'EMBARGO UCCIDE UCCIDI L'EMBARGO (Convoglio di Solidarietà
Internazionalista Giorgiana Masi e Radio Città Aperta)
ORE 20,00-TEATRO ALL'ANFITEATRO
ORE 21,00 ALLA PIAZZA CENTRALE CONCERTO CON: JACKIN THE BOX-INDACO+F.DI
GIACOMO


DOMENICA 24 SETTEMBRE
ORE 9,00- DISCESA IN CANOA DEL TEVERE-VISITA ALLA RISERVA NATURALE
TEVERE FARFA-PRESENTAZIONE PROGETTO ARCHEOLOGICO DI TORRITA TIBERINA
CON PASSEGGIATA AI SITI
ORE 16,OO TEATRO PER I BAMBINI
ORE 17,30-MUSICA CON I TITUBANDA
ORE 19,00-TEATRO
ORE 21,00-CONCERTO DI MASSIMO CARRANO (PERCUSSIONI)
ORE 22,00 ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA
ORE 22,30 CONCERTO CON NIKOLA DIKLIE (FOLK TURBO DALLA JUGOSLAVIA)

PER CHI VUOLE SOGGIORNARE E' DISPONIBILE UNO SPAZIO CAMPEGGIO, INOLTRE
E' POSSIBILE PORTARE MATERIALI DA DESTINARE ALLA JUGOSLAVIA
IL RICAVATO DELL'INIZIATIVA ANDRA' A SOSTEGNO DEL PROGETTO "UNA CASA
PER SASHA" PORTATO AVANTI DAL CONVOGLIO DI SOLIDARIETA'
INTERNAZIONALISTA GIORGIANA MASI E DA RADIO CITTA' APERTA CHE PREVEDE
LA COSTRUZIONE DI ALCUNE CASE PER I RIFUGIATI IN JUGO

---

LEZIONE DI CIVILTA' (da "Il Manifesto" del 9/8/2000)

Torrita Tiberina, è un piccolo comune di frontiera tra
la provincia di Roma e quella di Rieti. Un piccolo
comune che ha fatto un passo da gigante ma soprattutto
un passo di grande civiltà. Da sabato scorso Torrita
Tiberina ha sei nuovi "Amici". E' stato il Convoglio
di solidarietà internazionalista Giorgiana Masi a
presentare al comune romano una proposta che prevede
un patto di amicizia e solidarietà con i comuni
jugoslavi (serbi cattivi) di: Backa Topola: Sicevo;
Priepolje; Nova Varos; Bela Palanka e Pirot. Tutti e
sei i comuni hanno una particolarità, lì moltissimi
profughi (i serbi invisibili) hanno trovato rifugio,
molti sono arrivati dal Kosovo cacciati dall'Uck
rivestito con altro nome e altra uniforme sotto
l'occhio cieco della Kfor, altri sono quelli
dimenticati scacciati dalle Bande ustasa dell'ormai
defunto Tudjman. La proposta presentata al comune di
Torrita prevedeva inoltre una mozione contro la guerra
e contro l'embargo alla Jugoslavia e verso tutti i
Paesi che sono colpiti da questa mannaia . La proposta
è stata dibattuta sabato 29 luglio. Il consigliere
comunale e vicesindaco Marco Giometti (prc) ha
presentato l'ordine del giorno che ha subito trovato
un muro da parte dei Ds che, tramite il consigliere
"Papa", hanno dichiarato "inammissibile un ordine del
giorno che prevede un patto di solidarietà e di
amicizia con dei comuni di uno stato governato da un
macellaio sanguinario" "e inoltre lo stesso ordine del
giorno non prevede un riconoscimento "del valore che
hanno avuto Onu, esercito, Forze dell'Ordine e
Protezione civile nel portare e garantire la pace". A
questo punto, dopo aver verbalizzato il dissenso dei
Ds e i motivi, L'odg viene approvato. Viene data la
parola al Convoglio di solidarietà internazionalista
Giorgiana Masi che uno ad uno smonta i tasselli di
un'impostazione che nella sostanza vuole giustificare
e legittimare l'intervento umanitario o, che dir si
voglia, "la dolorosa necessità" . "Quello che è
mancato e continua a mancare è proprio il ruolo
dell'Onu con sistematiche violazioni del diritto
internazionale. Il nostro esercito ha forse sganciato
bombe più umanitarie degli altri eserciti Nato? Le
forze dell'ordine in Kosovo non sembra abbiano fatto
molto per impedire le scorrerie dell'ex Uck che hanno
già provocato migliaia di morti e centinaia di
migliaia di profughi, per quanto riguarda la
Protezione civile e la Missione Arcobaleno la storia è
già scritta sui verbali dei tribunali. Il giorno
successivo si è svolta la cerimonia ufficiale al
Castello del dodicesimo secolo di Torrita Tiberina ma
i sindaci jugoslavi non sono potuti venire in quanto
le lungaggini burocratiche per ottenere il visto
necessario per poter entrare in Italia non hanno reso
possibile la loro presenza. Le pergamene vengono
consegnate dal sindaco di Torrita Tiberina, Luciano
Forconi (indipendente), all'incaricato d'affari della
Rf di Jugoslavia che provvederà a farle controfirmare
ai sindaci dei 6 comuni. Alla cerimonia hanno
partecipato anche Radio Città Aperta, Fabio Sebastiani
di Liberazione e Vittorio Tranquilli di Abc
Solidarietà e pace il quale ha ribadito la necessità
di una battaglia contro l'embargo perché questo è un
crimine contro i più deboli , inoltre ha rilanciato
l'iniziativa che sta portando avanti insieme al
manifesto che prevede l'acquisto di strumenti per il
monitoraggio dell'inquinamento a Pancevo. La cerimonia
finisce con un annuncio del Convoglio "Giorgiana Masi"
che donerà al comune di Torrita Tiberina 78 alberi di
Castagno che rappresentano i 78 giorni di
bombardamento Nato sulla Jugoslavia, saranno piantati
"a cerchi concentrici" in maniera che ogni aereo che
passerà dall'alto vedrà il simbolo che ha
contraddistinto il popolo jugoslavo durante i raid "il
Target". Sarà questo il primo "Bosco della Pace", un
monumento vivente da cui le future generazioni
potranno trarre un'insegnamento su quelli che sono
stati gli errori e gli orrori che moltissimi non
avrebbero mai immaginato di vedere nel cuore della
"Civile Europa", quegli errori che in maniera umile
dovrebbero riconoscere anche coloro che si ostinano a
giustificare "'Intervento umanitario".
Il 23 e 24 settembre 2000 a Torrita Tiberina una 2
giorni contro l'embargo alla Jugoslavia con numerosi
gruppi musicali e teatrali e una discesa in canoa del
Tevere.
- Il 21 ottobre, giorno della strage nazista (avvenuta
nel 1941 dove persero la vita trucidate oltre 7000
persone) di Kragujevac città della Zastava giornata
mondiale a sostegno della Jugoslavia a Roma
manifestazione nazionale indetta dalla Jugocoord.
- Il 27 ottobre: la Jugoslavia vivrà - Carovana di
massa per rompere l'embargo alla Jugoslavia, una nave
per la vita che partirà dall'Italia carica di aiuti
proibiti alla quale parteciperanno delegazioni di
tutto il mondo.
- 31 marzo 2001 - Una casa per Sasa - Apertura del
cantiere a Backa Topola per costruire alcune case per
i rifugiati.

Convoglio di solidarietà internazionalista Giorgiana
Masi

===


COMITATO CONTRO LA GUERRA di Cagliari

LEMBARGO UCCIDE
UCCIDI LEMBARGO
Le sanzioni che sottopongono la Jugoslavia a disperate condizioni di
sopravvivenza debbono essere ritirate.
Ci rivolgiamo a tutti coloro che rifiutano la violenza nei confronti dei
popoli.
Intendiamo formare un vasto fronte di solidariet contro gli embarghi,
moderno strumento di sterminio dei popoli,
PER
linvio in Jugoslavia di medicine e strumenti diagnostici e chirurgici
"ladozione" dei malati pi gravi
laiuto medico e alimentare ai profughi del Kossovo monoetnico e
rifugiati
nella martoriata Serbia
Il Comitato Contro la Guerra di Cagliari aderisce alle iniziative
proposte
dalla rete nazionale dellassociazionismo di base e dalle realt
antagoniste
raccolta di medicinali - punti di raccolta presso
COBAS, via Donizetti 52 a Cagliari (tel. 070 485378 070 454999)
ASCE, vico I San Nicol a Selargius (tel. 070 846281)
manifestazione nazionale del 1 ottobre a ROMA, CONTRO GLI EMBARGHI

convoglio di solidarieta e di disubbidienza civile e sfida allarroganza
NATO, che il 27 ottobre 2000 partir da Bari su di una nave slovena, per
sbarcare nel Montenegro e proseguire poi in treno per Belgrado. Qui, i
medicinali raccolti, saranno consegnati agli operai della fabbrica
Zastava, ricostruita dagli operai a impossibilitata a commercializzare
i
suoi prodotti a causa delle sanzioni NATO).
APPUNTAMENTI A CAGLIARI:
venerd 1 settembre ore 19: RIUNIONE comitato c/o COBAS
via Donizetti 52, Cagliari
lunbed 9 ottobre: Conferenza stampa
mercoled 11 ottobre: ASSEMBLEA "Embarghi come e perch" ERSU CAGLIARI
mercoled 18 ottobre: MANIFESTAZIONE CITTADINA a CAGLIARI
riferimenti: tel 070 485378 070 454999

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TRIESTE

ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALISMO E SOLIDARIETA' - TRIESTE

CAMPAGNA D'AUTUNNO - ROMPIAMO L'EMBARGO !

LA JUGOSLAVIA VIVRA' !

Internazionalismo e Solidarietà è un'associazione aperta formata da un
gruppo di cittadini di Trieste, provenienti da diverse esperienze
politiche e sociali, ritrovatisi nella necessità di perseguire un'azione
di denuncia delle attuali scelte di politica estera portate avanti in
varie parti del mondo dal nostro Paese e dalle alleanze
politico-militari
di cui è membro, e di solidarietà verso i popoli vittime di queste
politiche imperialiste e neocoloniali.
In questa fase storica il capitalismo attua quella che viene definita
"globalizzazione" - del mercato, dei saperi, dell'economia e della
politica - attraverso pressioni economiche ed interventi militari, con
strumenti nazionali (anche di parte italiana!) o internazionali (NATO,
UE,
...). Nei paesi che si assoggettano a tali politiche ciò significa
rapina
delle risorse, ulteriore impoverimento delle classi povere, corruzione
della classe dirigente, perdita dell'autonomia politica ed economica.
Per
gli altri ci sono gli embarghi e le bombe.

In questo quadro l'associazione attualmente è impegnata in iniziative di
solidarietà verso i popoli della Jugoslavia, di contatto tra lavoratori
delle due sponde dell'Adriatico e di controinformazione sulla realtà
balcanica, scenario su cui si è scatenata la disinformazione di guerra e
la violenza prima delle sanzioni economiche, poi dei bombardamenti sulle
città ed ora dell'embargo.

Internazionalismo e Solidarietà ha rapporti costanti con altre
associazioni in Italia, in Europa e nel mondo, e sulla questione
jugoslava
aderisce al Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia vivrà", recentemente
costituitosi (vedi sotto).

Le prossime iniziative in cui è impegnata Internazionalismo e
Solidarietà
insieme a tutto il Coordinamento Nazionale prevedono:
* in settembre iniziative locali di informazione e di raccolta di
materiali e fondi da destinare a vari progetti di solidarietà, tra i
quali
la prosecuzione della campagna di adozioni a distanza a favore di
famiglie
e minori in difficoltà a causa dell'aggre ssione Nato e dell'embargo;
* in ottobre due giornate internazionali contro l'embargo alla
Jugoslavia
nel 59mo anniversario della strage nazista di Kragujevac;
* fine ottobre - primi di novembre: partenza di un convoglio - nave
internazionale carico di merci vietate dall'embargo da destinare a varie
zone della Jugoslavia, tra cui Kragujevac, Backa Topola, Kosovska
Mitrovica.


PROSSIME INIZIATIVE A TRIESTE

26 Agosto - 3 settembre, P.zza Hortis

In occasione della Festa di Liberazione di P.zza Hortis l'Associazione è
presente nella festa con un banco informativo, di raccolta di materiali
e
fondi, di moduli per le adozioni a distanza. I compagni
dell'Associazione
sono a disposizione per illustrare le iniziative in corso e con un
elenco
dei materiali e dei medicinali di importanza primaria e urgente.

Nel corso della festa l'Associazione si propone intervenire al dibattito
sulla attuale situazione internazionale e sugli embarghi promosso
nell'ambito della festa.

8 e 9 Settembre, Bottega del mondo e Androna degli Orti

"Jugoslavia: progetti di solidarietà" - Una due-giorni di dibattito e di
musica in solidarietà con la Jugoslavia.

Il giorno 8 settembre presso 'La bottega del mondo' verrà organizzato un
incontro-dibattito sulla situazione jugoslava, con la proiezione di
video
e diapositive, testimonianze del recente viaggio in Jugoslavia del
Convoglio Giorgiana Masi (Roma).

Il giorno 9 settembre MUSICA IN PIAZZA a Androna degli Orti: danze
serbe,
il gruppo Estensione Est di Monfalcone (Balkan Rock), musicisti serbi.
Sarà presente la comunità serba di Trieste.

Intervengono e promuovono l'incontro il Convoglio di Solidarietà
Internazionalista Giorgiana Masi, Radio Città Aperta (Roma), Ass. Senza
Confini - Brez Meja, Associazione Bioest, ABC Solidarietà e Pace(Roma),
Mediterraneo Folk Club.

VI ASPETTIAMO A P.ZZA HORTIS, BOTTEGA DEL MONDO, ANDRONA DEGLI ORTI

PARTECIPATE IN MASSA E PORTATE MATERIALI E IDEE !


Internazionalismo e Solidarietà - INFO tel. 040416855
e-mail: glr_y@...


===


Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia vivrà"

L'embargo uccide come le bombe, come l'uranio, come l'indifferenza

Rompiamo l'embargo contro la Jugoslavia!

Con pretesti vergognosamente definiti "umanitari" gli USA e la NATO
hanno
aggredito la Jugoslavia, paese sovrano non disposto ad accettare le
ricette del Fondo Monetario Internazionale, allo scopo di imporre il
proprio dominio coloniale sui Balcani.

La Jugoslavia è stata prima sottoposta, da USA ed Unione Europea, ad 8
anni di sanzioni economiche ed infine bombardata. Fabbriche, ponti,
centrali elettriche, scuole, ospedali ed abitazioni civili sono stati
distrutti, mentre a causa dell'inquinamento di aria, acque e terreni
agricoli c'è una crescente diffusione di turbe psichiche e gravi
malattie
che colpiscono particolarmente i più deboli, ad iniziare dai bambini.

La popolazione jugoslava, come quella irachena, oltre ad aver subito gli
effetti di nuove micidiali armi di distruzione di massa, sta tuttora
scontando un infame embargo che la priva di beni e strumenti
indispensabili alla propria sopravvivenza. Questo em bargo rappresenta
un
vero e proprio atto di guerra il cui fine è quello di ottenere la resa
dei
cittadini jugoslavi costringendoli a scelte politiche allineate ai
diktat
del nuovo ordine mondiale dell'imperialismo USA-NATO.

Di fronte alla disinformazione strategica, alla criminale partecipazione
del governo italiano all'aggressione con basi militari, uomini e mezzi
per
la guerra prima e per l'occupazione del Kosovo poi, all'ambiguità di
parte
della sinistra e dei movimenti p acifisti, molti comitati contro la
guerra
ed associazioni di solidarietà con il popolo jugoslavo si sono
costituiti
nel:

Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia vivrà"

Difendiamo l'integrità territoriale e la multietnicità della Repubblica
Federale di Jugoslavia!

Basta con le aggressioni contro gli stati che non si allineano al nuovo
ordine mondiale!

La Jugoslavia vivrà!


Il Coordinamento Nazionale invita ad aderire alle seguenti iniziative
per
rompere l'embargo

- A partire dall'inizio del mese di settembre, presidi cittadini di
controinformazione e raccolta di materiali (medicinali, viveri, beni
sottoposti a regime di embargo) per la Jugoslavia

- 21/22 ottobre giornate internazionali di lotta contro l'embargo e la
NATO

- inizio novembre partenza della nave di solidarietà contro tutti gli
embarghi dal porto di Bari verso il Montenegro e prosecuzione della
carovana fino a Belgrado

e-mail del Coordinamento Nazionale: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

C/C ABI 07601 CAB 02400 N° conto 13437421


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RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
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