Informazione
Cari amici,vi inviamo il testo della nostra lettera aperta al Presidente dellaRepubblica, pubblicata oggi (4 maggio 2007) dal quotidiano 'l'Unità',assieme a un commento del giornalista Vincenzo Vasile.Cordiali saluti.M. J. Cereghino e G. Casarrubea, autori del volume 'Tango Connection'(Bompiani) e del dossier 'Stati Uniti, eversione nera e guerra al comunismoin Italia 1943 - 1947'.LETTERA APERTA A GIORGIO NAPOLITANO, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANASignor Presidente,abbiamo commemorato quest’anno il 60° anniversario della strage di Portella della Ginestra (1° maggio 1947), un eccidio che ha pesantemente condizionato l’evoluzione democratica del nostro Paese.In occasione di questa ricorrenza abbiamo scritto un volume e un dossier.Il nostro lavoro è consistito nell’allargare l’ambito dei fatti stragistici del 1947 a un arco temporale che va dal 1946 (strage di Alia, 22 settembre) fino agli assassinii di Epifanio Li Puma, segretario della Camera del Lavoro di Petralia Soprana (2 marzo 1948), Placido Rizzotto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone (10 marzo 1948) e Calogero Cangelosi, segretario della Camera del Lavoro di Camporeale (2 aprile 1948).Questi crimini sono unificati da un disegno eversivo teso a decapitare il processo democratico e partecipativo che inizia con la lotta di Resistenza delle forze antifasciste.La nostra indagine evidenzia come il governo degli Stati Uniti d’America, tramite il Comando militare e i Servizi segreti operanti in Italia, abbia determinato una serie di meccanismi golpisti per bloccare la costruzione della giovane democrazia italiana.I nuovi elementi di documentazione archivista in nostro possesso sono tali da fare ritenere insufficienti i dati emersi nei processi penali seguiti alle stragi di Portella della Ginestra e di Partinico (assalti alle Camere del Lavoro della provincia di Palermo, 22 giugno 1947).Le chiediamo pertanto di voler esercitare il Suo potere di influenza e di impulso per: 1) la riapertura delle indagini giudiziarie su quei diciotto mesi della nostra storia. Alcuni dei mandanti e degli esecutori di quei delitti potrebbero essere ancora in vita e rispondere dei loro atti criminali; 2) la desecretazione degli atti ufficiali riguardanti le stragi e i delitti sopra citati, e in particolar modo quelli dell’Arma dei Carabinieri e dei ministeri dell’Interno, della Difesa e degli Affari Esteri; 3) ogni passo diplomatico nei confronti del governo degli Stati Uniti d’America onde valutare la gravità delle informazioni contenute nei dispacci dei Servizi di sicurezza britannici (desecretati nel gennaio 2006) in rapporto all’assistenza statunitense alle attività terroristiche del neofascismo in Italia negli anni 1946 e 1947.Solo attraverso la comprensione piena di quel periodo sarà possibile fare finalmente luce sui troppi misteri che hanno caratterizzato la storia italiana degli anni Quaranta e dei decenni successivi.Con deferenza,Giuseppe Casarrubea e Mario J. CereghinoArchivio Giuseppe CasarrubeaVia Catania 3 - 90047 Partinico (Palermo).1° maggio 2007=== 3 ===ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICIPalazzo Serra di CassanoNapoli – Via Monte di Dio, 14Presentazione del libroTANGO CONNECTIONL’ORO NAZIFASCISTA, L’AMERICA LATINAE LA GUERRA AL COMUNISMO IN ITALIA1943-1947di Giuseppe Casarrubea e Mario J. CereghinoBompiani 200714 maggio 2007ore 17,00Ernesto Burgio (Vicepresidente comitato scientifico ISDE Italia)On. Nicola Tranfaglia (Partito dei Comunisti Italiani)Giuseppe Casarrubea (Autore)Vincenzo Vasile (Giornalista dell’Unità)
Mostra fotografica dal 28 Maggio all' 8 Giugno
Casa della pace della Provincia di Milano - Milano.
Jasenovac. Sulle rive del fiume Sava. A un centinaio di kilometri a
sud-est di Zagabria. Nome che sta a indicare in lingua serbocroata
"bosco di frassini" , il luogo in cui vennero commessi i crimini più
efferati da parte del regime croato degli ustascia (ustase=insorti)
con a capo il Poglavnik/Fuherer Ante Pavelic che appoggiò le potenze
dell'Asse durante la seconda guerra mondiale. Il luogo in cui
morirono tra le 500 e 700 mila persone, in prevalenza serbi
ortodossi, Rom, ebrei e croati dissidenti al regime di Pavelic.
La mostra fotografica è stata realizzata da MOST ZA BEOGRAD - UN
PONTE PER BELGRADO IN TERRA DI BARI - Associazione culturale e di
solidarietà con la popolazione jugoslava su foto e testi forniti dal
MUSEO DELLE VITTIME DEL GENOCIDIO DI BELGRADO e tradotti con la
collaborazione della cattedra di serbo-croato dell'Università di Bari
di cui è titolare la prof. Svetlana Stipcevic.
A Milano la mostra è stata organizata dall'associazione "Un Ponte
per..." insieme al Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia e ad
Opera Nomadi e con il contributo della Provincia di Milano, ed essa
vuole illuminare la memoria comune su una pagina buia della nostra
storia.
Gli scatti sui volti di numerosi bambini e bambine forniti dal Museo
delle vittime del genocidio di Belgrado testimoniano i vuoti,
l'assenza, l'innocenza portata via dalle nefandezze e dalla cieca
brutalità della dittatura e della guerra. Jasenovac è il segreto
oscuro dell'Olocausto. Noi, dopo 60 anni, questo tabù lo vorremo
svelare. Le vittime di Jasenovac ce lo chiedono.
Il 28 Maggio alle ore 18 inaugurazione della mostra:
Jasenovac.Tomba di 19432 bambini e bambine.
Apertura dei lavori alla presenza degli Assessori provinciali Irma
Dioli, Francesca Corso, Giansandro Barzaghi.
Interverranno:
Andrea Catone (Most Za Beograd Bari ),
Jovan Mirkovic (Museo del genocidio di Belgrado),
Giuseppe Zaccaria (giornalista de "La Stampa" ),
Maurizio Pagani (Opera Nomadi).
Coordina:
Jasmina Radivojevic (Un Ponte per ...)
Al termine degli interventi l'attrice Dijana Pavlovic leggerà la
poesia "La Foiba" di Ivan Goran Kovacic accompagnata dal musicista
Jovica Jovic .
La mostra si potrà visitare:
dal 28 Maggio all'8 Giugno
presso la Casa della Pace della Provincia di Milano
via Ulisse Dini 7, Milano.
PER CONTATTI:
milano @ unponteper.it
Rochi Febo Dommarco
348-2284620
Jasmina Radivojevic
339-6950876
SULLE PRECEDENTI ESPOSIZIONI DI QUESTA MOSTRA:
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/jasenovac_most.htm
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/5411
ANTIFASCISTI VS THOMPSON - Il concerto della star croata Marko
Perkovic, in arte Thompson, noto simpatizzante del movimento
filonazista degli ustascia, è stato cancellato dagli organizzatori,
la Società di carità cattolica croata (Hkdd), dopo le proteste della
comunità ebraica, di autorità cittadine, delle associazioni
antifasciste, di veterani di guerra musulmani e di alcune istituzioni
della Chiesa. Il concerto di Thompson, previsto ieri a Sarajevo, era
organizzato per ricordare la visita di Giovanni Paolo II dieci anni
fa in Bosnia. (FONTE: Il Manifesto, 11/5/2007 - http://
www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/11-Maggio-2007/art82.html )
Sulla figura del rocckettaro nazista Thomson vedi anche:
NAZISTI ROCK
http://www.exju.org/comments/640_0_1_0_C/
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3186
27 godina od smrti Josipa Broza
Na današnji dan 1980. godine umro je predsednik bivše SFRJ Josip Broz Tito. Povodom 27 godina od Titove smrti, stotine njegovih poštovalaca položilo je vence i cveće u Kuću cveća. Osim građjana Srbije, Titov grob je posetilo desetine Slovenaca, Hrvata, Makedonaca i gradjana ostalih bivših jugoslovenskih republika. Doživotni predsednik SFRJ Josip Broz Tito vladao je Jugoslavijom 35 godina.
27 anni dalla morte di Josip Broz Tito
Il 4 maggio del 1980 moriva il presidente della RSFJ, Josip Broz Tito. Nel 27-simo anniversario della sua morte, centinaia di persone hanno deposto dei fiori sulla sua tomba alla Casa dei Fiori a Belgrado. La tomba hanno visitato oltreche' i cittadini serbi, anche decine e decine di sloveni, croati, macedoni e cittadini delle altre ex Repubbliche jugoslave. Il presidente Tito ha governato il paese ininterrottamente per 35 anni.