Informazione

(Ricordiamo che anche CNJ-onlus ha aderito alla Assemblea nazionale contro la guerra e
la NATO che si terrà a Roma sabato: http://it.groups.yahoo.com/group/crj-
mailinglist/message/6265 )


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IL PATTO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA PROMUOVE

UNA ASSEMBLEA NAZIONALE CONTRO LA GUERRA

sabato 17 gennaio dalle ore 10 alle ore 14
a Roma presso il Nuovo Cinema Aquila,
Via Aquila n.68- quartiere Pigneto ( tram da Termini nn. 5 e 14)

I punti all'odg sono due:
-La mobilitazione per la Palestina. Fermare il massacro a Gaza e
sostenere una campagna di iniziative per i diritti del popolo
palestinese.
-La campagna europea per il disarmo e lo scioglimento della NATO.
Mobilitazione a Strasburgo il 4 aprile secondo l'appello di Stoccarda
del social forum europeo ( in allegato).
L'assemblea si chiuderà in tempo per facilitare la partecipazione alla
manifestazione per la Palestina che avrà inizio alle 15,30 da piazza
Vittorio.

vedi anche: https://www.cnj.it/INIZIATIVE/DISARMIAMOLI.htm#patto09


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vedi anche: http://www.forumpalestina.org/

Sabato 17 gennaio riempiamo Roma di gente, di kefje e bandiere palestinesi

Basta con il massacro dei palestinesi a Gaza

Basta con l'impunità del terrorismo di stato israeliano

Rompere ogni complicità politica, militare, economica tra lo stato italiano e Israele

Le bombe uccidono le persone, l'informazione manipolata uccide le coscienze


Il corteo del 17 si concluderà a Porta San Paolo

Il corteo di sabato 17 gennaio per la Palestina si concluderà a Porta San Paolo, luogo
simbolo della Resistenza

partenza: Piazza Vittorio ore 15.30 (vicino la Stazione Termini)
percorso: via dello Statuto, via Merulana, Santa Maria Maggiore, via Cavour, via dei Fori
Imperiali, Colosseo, via S. Gregorio, Circo Massimo, viale Aventino, Porta S. Paolo (comizio
conclusivo)

Indicazioni utili:
A Porta S. Paolo c'è la fermata della metro B (Piramide) che porta ai parcheggi pullman
Ponte Mammolo (per chi viene da Nord/Est) e/o Laurentina (per chi viene dalla dorsale
tirrenica). A Termini c'è lo scambio con la metro A che porta al parcheggio pullman di
Anagnina (per chi viene da Sud).
Nei pressi di Porta San Paolo c'è anche la stazione delle FS Roma Ostiense.

PULLMAN per la Manifestazione Nazionale a Roma

BARI
Pullman - Info: 347.3311319

BOLOGNA
partenza da bologna ore 9 autostazione Bologna
3409892393
comitato palestina bologna

BRESCIA
pullman che partirà sabato mattina alle ore 9 dal piazzale dell'iveco (via volturno) d
per prenotazioni 03045670 - radio onda d'urto

BRINDISI
Per favorire la partecipazione il Comitato organizza un pullman che parte alle ore 5,00 del
17 gennaio dal piazzale del tribunale di Brindisi.
Per le prenotazioni del pullman si può chiamare : 368 582406 , 329 1184097 , 360
884040.
Comitato provinciale di solidarietà con il popolo Palestinese di Brindisi

FIRENZE
PULMANN da Firenze con partenza ore 9.00 Mercato di Novoli - ore
9.30 Saschall - per prenotazioni 0556580479

LECCE
339.5670015 - 339.8277593

MASSA CARRARA
Il costo del viaggio è di 10 euro. La partenza è fissata per sabato alle ore 08.00 (ritrovo
07.30) in largo Matteotti a Massa (ex piazza delle corriere). Ci raccomandiamo la
puntualità.
presidio permanente per la Palestina (Massa Carrara)
giona_p@...

MILANO
pullman.
Partenza ore 6.30 stazione Garibaldi
3477851682 - francesco

PADOVA
Pullman organizzati dal PdCI di Padova
Partenza alle 7, piazzale Stazione
Costo del biglietto di andata e ritorno: 20 euro
Per info: contattare il 335-1990945

PALERMO
palermo@...

PARMA
3318885966
Vedi Volantino

PISA
Telefonare a 050500442 o 3296947952

PISTOIA
Info e prenotazioni: 333/9110255
Francesco Coordinamento Pistoiese per la Palestina

VERONA
pulman
partenza piazzale stadio
tel 3290762402

VIAREGGIO
Partirà un autobus per la manifestazione del 17 a Roma,
con partenza ore 9,30 davanti alla stazione vecchia (15-20 euro)
per informazioni telefonare al n° 3286770937

VICENZA
La Cub di Vicenza organizza uno o più pullman per la manifestazione del 17 gennaio a
Roma indetta dal Forum Palestina.
Partenza verso le 7 , zona ancora da decidere.
Costo del biglietto di andata e ritorno: 30 euro
Per info: contattare il 333-4465346


Carnevale a Vevcani - Macedonia


Gli abitanti del villaggio festeggiano un rituale pagano, vecchio ormai di 1300 anni, nel villaggio di Vevcani, a 170 km dalla capitale macedone, nella giornata del 13 gennaio - festa del San Vasilij ("San Silvestro" del calendario ortodosso).

Alcune foto dell'ultimo Carnevale di Vevcani:
http://www.politika.rs/rubrike/exyu/Vevchanske-izmotancije.lt.html
La prima foto delle maschere, in questo collegamento, rappresenta gli effetti della crisi del gas metano.

Per il carnevale 2006 gli abitanti del villaggio avevano inscenato una mascherata piuttosto macabra, con le proprie teste sui piatti...:
http://www.nypost.com/news/2006photos/photo23.htm

Ogni edizione del carnevale è incentrata sulla satira politica, in cui i paesani recitano i ruoli e le situazioni del mondo odierno.

(a cura di Dk)


Vevčanske izmotancije


Na dan Svetog Vasilija u glavnoj ulici „države”, Vevčani izvrgavaju podsmehu političare, javne ličnosti, sveštenike, bankare, i sve događaje koji su obeležili prethodnu godinu


Skoplje – Vevčanski karneval koji se svake godine održava na verski praznik Vasilica, 13. januara, je kulturni i društveni događaj. Reč je o manifestaciji koja je nadrasla granice Makedonije, jednom od fenomena Vevčana, legendarnog sela, opštine, i samoproklamovane „države” sa jugozapada Makedonije.
Ako je verovati Vevčancima, to je najstariji karneval u Evropi, sa tradicijom dugom 14. vekova, jedinstvena manifestacija kojom su Vevčanci kroz vreme prkosili imperijama, silama i vlastima. Zahvaljujući čuvenim vevčanskim zidarima, trgovcima i učenjacima, magičnom niti vezanih za zavičaj, ovo živopisno selo u podnožju šumovite Jablanice uvek je bilo u žiži globalnih događanja. Vevčani će se pročuti uoči raspada Jugoslavije, kad su ne slažući se preuređenjem sveta, proglasili autonomiju potvrdivši je sopstvenim pasošem i valutom. Svet sa strane je to tumačio kao svojevrsno ismejavanje globalnih društveno-političkih promena, pa je po toj inerciji i vlast u Makedoniji tretirala „vevčanske izmotancije”.
A Vevčanci su takvo poimanje njihove egzistencije razumno koristili izborivši status opštine i autonomiju kojom se ne može pohvaliti nijedno slično naselje. Kad su poslednje komunističke vlasti u Makedoniji, krajem osamdesetih godina minulog veka pokušale da čuvene vevčanske izvore kanališu u regionalni vodovod, suočili su se sa neviđenim otporom i vevčanskom „revolucijom za vodu”. O tim događajima izveštavali su i strani mediji, a slučaj je okončan pobedom Vevčana, koji su sačuvali izvore, pretvorivši ih u turističku atrakciju.
U svetu su se pročuli i po karnevalu koji je uobličen krajem minulog veka, u vreme kad su Vevčanci na dan Svetog Vasilija, zaštitnika sela, maskama i paganskim igrarijama počeli da ismejavaju makedonsku ali i globalnu stvarnost.
Poslednjih desetak godina, vevčanski karneval je apsolutno najposećenija manifestacija u Makedoniji, događaj koji se posle mesecima prepričava i reprodukuje filmskim i fotografskim zapisima.
Na strmoj, glavnoj vevčanskoj ulici, koja se proteže dužinom vevčanske „države” podsmehu se izvrgavaju makedonski i svetski, političari, javne ličnosti, sveštenici, bankari, mafijaši i svi događaji koji su obeležili prethodnu godinu.
Vevčanske maske su autentične i nastaju tokom godine, u strogoj tajnosti, a tako se uvežbavaju i grupni nastupi, pa su karnevalski akteri iznenađenje i za ostale učesnike.U karneval su uključeni svi meštani a samo maske zeta i neveste, glupog Avgusta i muzičara ostaju nepromenjeni, dok je sve ostalo je prepušteno mašti. Karakteristično je da na karnevalu ne učestvuju, barem ne javno, žene, a po završetku karnevalske promenade, sve maske se spaljuju, kad i počinje priprema za sledeći karneval. Upravo zato, vevčanski karneval je punopravni član svetske asocijacije karnevala FECC i jedan od retkih kojem prisustvuju gosti iz pedesetak zemalja sveta.
Ovogodišnji karneval je započeo juče svečanim otvaranjem u centru sela a danas je održana glavna manifestacija, na kojoj nije izostala ni „bagdadska cipela”, kojom su Vevčanci Džordža Buša ispratili na „smetlište istorije”.

Mile Radenković
[objavljeno: 14/01/2009]


"INSOSPETTABILE" APPOGGIO ALLA RESISTENZA ARMATA PALESTINESE


IL DISCORSO DI BETTINO CRAXI ALLA CAMERA, 6 NOVEMBRE 1985:
(Il video è flashvideo ma si apre anche con Realplayer)




Che D'Alema, sulla Palestina si stia dando una tinteggiata veloce, una "romanella", come dicono a Roma, può anche far piacere. In fondo, che gli costa? Tutti a dire bene di Israele, hai visto mai che così facendo riprende quota a sinistra grazie a questa ennesima tragedia? Ma vedere come si ostini a non fare un passo indietro sullo scempio del Kosovo e di quel che restava dell'allora Jugoslavia, è insopportabile. "Ci sono state migliaia di vittime anche kosovare, nel 99 e i bombardamenti servirono a fermare una strage" dice imperterrito D'Alema.Chissà a quali stragi si riferisce, forse a quella di Racak, fasulla fin dall'inizio. O a quella di tanti serbi fatti sparire nel nulla già nel 98, un anno prima delle bombe Nato, dalle milizie Uck. Anzi, non nel nulla... molti finirono a Lapusnik, come carne da macello per espianti di organi per finanziare la mafia e la guerriglia albanese. O a quella successiva, dovuta all'uranio impoverito usato in quei bombardamenti tanto utili che ha provocato, e ancora provoca, malattie terribili del sangue e tumori vari.Dimentica, il nostro, che il Kosovo era (è) Serbia e, quindi, era Jugoslavia. E gli albanesi, sotto la spinta USA, mai dimenticarlo!... volevano separarsi da uno stato sovrano. Che c'entra la Palestina?Quando si parla con le donne profughe di quella guerra, vedove col loro dolore mai attenuato, con le loro speranze violentate, verrebbe voglia di portarcelo, il signor D'Alema, a raccontare che si, quelle bombe servivano. Forse, servivano soltanto perchè a fare i conti con gli USA, all'epoca, c'era lui.E no, signor D'Alema, così è troppo facile, stavolta non possiamo berla. Anche nel 2003 sfilaste contro l'aggressione finale all'Iraq, ricorda? Eravamo 3 milioni di persone ma poi si è visto come è andata. Basta, anche con queste "romanelle".

Alessandro Di Meo