Informazione


Il regime ucraino chiede l'arresto degli antifascisti italiani

1) COMUNICATO STAMPA di Eleonora Forenza, 17 maggio 2017
2) KIEV CHIEDE ESTRADIZIONE PER LA CAROVANA ANTIFASCISTA: “Sono andati nel Donbass, è terrorismo” (di A. Chiriatti, 18/5/17)


INIZIATIVE:

Roma, martedi 23 maggio 2017
alle 17.30 nella sala di via Galilei 53
Donbass: la Carovana Antifascista racconta
con: Banda Bassotti, Eleonora Forenza, USB, Eurostop, RdC

SULLO STESSO TEMA:

Cronache della Carovana Antifascista 2017 in Donbass

ALTRI LINK:

[L'autore di questo articolo demenziale, in cui anziché criticare severamente le politiche russofobiche e guerrafondaie della UE si ammicca al lettore con poche stupide allusioni cerchiobottiste, è nientemeno che consigliere presso la commissione Esteri del Parlamento europeo:]
Ucraina: aspettando Bruxelles (10/11/2016 -  Paolo Bergamaschi)
L’Accordo di Associazione con l’Unione europea, che aveva scatenato la rivoluzione del Majdan, non è ancora stato attuato. Ma questa volta la colpa non è di Kiev, ma di Bruxelles...
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Ucraina-aspettando-Bruxelles-175198/

La Pinotti stringe mani naziste (PTV news 20 Aprile 2017)
Ucraina. La ministra Pinotti si è scordata di dirci qualcosa? (di Alberto Fazolo, 26.4.2017)
Lo scorso 20 aprile il Governo ucraino ha rilasciato un comunicato in cui riferisce di una conversazione telefonica tra il Ministro della Difesa ucraino e l'omologo italiano, Roberta Pinotti... Il Ministro ucraino avrebbe "ringraziato il Ministro della Difesa italiano per la completa assistenza e supporto fornito all'Ucraina". Cosa vorrebbe dire questa frase? In che senso l'Italia ha fornito "assistenza e supporto" all'Ucraina?...

Donbass: l’Unione Europea complice della guerra e del fascismo (di Marco Santopadre, 7 maggio 2017)
... il regime ucraino è stato costretto dall’Ue e dal Fondo Monetario Internazionale ad avviare una serie di ‘riforme’ che hanno rapidamente portato ad un aumento esponenziale della povertà e costretto centinaia di migliaia di lavoratori all’emigrazione: privatizzazioni, licenziamenti, aumenti delle tariffe e dei prezzi dei servizi basici, tagli all’assistenza sociale... L’Unione Europea è complice della guerra e del fascismo, è bene dirlo forte e chiaro nell’anniversario della sconfitta del fascismo e del nazismo al termine di una guerra che costò la vita a decine di milioni di uomini e di donne in tutto il mondo.

Grave atto d’intimidazione di Kiev contro l’eurodeputata Forenza e la Carovana di Solidarietà per il Donbass (PTV News 08 Maggio 2017)

Usb. Di ritorno dal Donbass (Unione Sindacale Di Base, 8 maggio 2017)
La carovana antifascista promossa dalla Banda Bassotti e da USB nel Donbass ha visto la partecipazione di una delegazione di Eurostop, della rete dei comunisti, della deputata europea Eleonora Forenza di Rifondazione Comunista e di attivisti spagnoli, catalani, greci, britannici e tedeschi...

Ucraina senza visto per l’Ue / Censura di Stato in Ucraina (PTV news, 18.5.17)


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UCRAINA - FORENZA (ALTRA EUROPA - GUE/NGL) OGGI A STRASBURGO A MINISTRO ESTERI KIEV: «EUROPA SEMPRE PIù COMPLICE DI UN GOVERNO PARAFASCISTA»

Eleonora Forenza, eurodeputata de L'Altra Europa - gruppo GUE/NGL, dichiara: 

«Si è svolta oggi a Strasburgo la cerimonia di firma della legge sulla liberalizzazione dei visti UE-Ucraina, già purtroppo approvata da parte della maggioranza del Parlamento europeo: avranno così, ad esempio, libertà di circolazione anche i miliziani banderisti che sostengono Poroschenko. Sempre a proposito di libertà, da ieri in Ucraina sono bloccati i principali providers russi. In concomitanza con la cerimonia, si è svolta una riunione della delegazione UE-Ucraina alla presenza del ministro degli Esteri ucraino. Ho preso parola per chiedere conto della mancata giustizia sulla strage di Odessa e del processo che vuole mettere fuori legge il partito comunista ucraino. Nessuna risposta da parte del ministro Pavlo Klimkin. Ho letto al ministro le agenzie che riportavano le sue dichiarazioni e della sua portavoce in merito alle assurde richieste di arresto ed estradizione e alle accuse di terrorismo per me e per gli altri partecipanti alla Carovana Antifascistache si è svolta in #Donbass: non solo non vi è stata alcuna smentita, ma ancora una volta si sono usate parole gravissime come supporto al terrorismo. Voglio denunciare nuovamente la posizione dell’Ue, che rafforza la sua complicità con un governo parafascista come quello di Poroschenko in nome dell’estensione della Nato ad Est e della estensione della propria influenza commerciale, mantenendo invece una assurda politica di sanzioni contro la Russia; e ancora una volta denuncio il silenzio del Governo italiano, che pure dovrebbe attenersi alla #Costituzione repubblicana fondata sull’antifascismo. Ho ricevuto anche questa volta ogni tipo di insulti da parte dei “democratici” filo-ucraini: la mia irruzione forse gli ha rovinato la festa. Ne sono orgogliosa. Come sono orgogliosa di essere, come parlamentare europea e come militante comunista, dalla parte delle lotta antifascista in Donbass».  

(17 maggio 2017)


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Ucraina, Kiev chiede estradizione per la Carovana Antifascista: “Sono andati nel Donbass, è terrorismo”

Eleonora Forenza, europarlamentare di Altra Europa, Giorgio Cremaschi, ex segretario Fiom, e Andrea Ferroni, portavoce nazionale dei Giovani Comunisti, sotto accusa per essersi recati nella regione contesa con la Russia a portare solidarietà alla popolazione "perseguitata dal governo di Poroshenko". "La Farnesina ci ha detto di non tornare lì - spiega Ferroni - ma noi cercheremo di stipulare un gemellaggio tra le nostre istituzioni locali e le loro"

di Alessia Chiriatti | 18 maggio 2017

Sono accusati di terrorismo dal governo di Kiev, che ha chiesto per loro l’estradizione. Sono i membri di una delegazione italiana, che ha aderito alla Carovana Antifascista di solidarietàorganizzata dal gruppo musicale Banda Bassotti. I loro nomi: Eleonora Forenza, europarlamentare di Altra EuropaGiorgio Cremaschi, ex segretario Fiom; Andrea Ferroni, portavoce nazionale dei Giovani Comunisti e consigliere comunale di Torgiano, in provincia di Perugia.

Tutto nasce dal loro viaggio nel Donbass, nell’Ucraina Orientale: hanno deciso di seguire la Carovana Antifascista, alla sua terza edizione, dal 30 aprile al 5 maggio per portare solidarietà e sostegno alla popolazione e ai militanti ucraini “perseguitati dal governo di Poroshenko”. La regione del Donbass è contesa dal 2014, ossia da quanto i separatisti hanno dichiarato unilateralmente l’indipendenza da Kiev, attraverso un referendum popolare. Il governo centrale non ha mai però riconosciuto la sovranità agli indipendentisti, dichiarando illegale la consultazione e continuando a considerare il Donbass come parte del territorio nazionale.

Nella Carovana c’erano anche una cinquantina di ragazzi spagnoli e greci, tra gli altri. Con loro, 20 chili (per ciascun bagaglio a mano) di medicine, quaderni e giocattoli per i bambini, e in particolare per gli ospiti degli orfanotrofi del Donbass. Poi, dopo l’incontro con le popolazioni delle due repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk, la Carovana ha incontrato, istituzionalmente, alcuni rappresentanti politici della zona e delle unità sindacali.

Al governo di Poroshenko l’iniziativa, per la quale le celebrazioni dell’1 maggio hanno fatto da cassa di risonanza, non è piaciuta. E’ stato lo stesso portavoce del governo a condannarla, accusando chi vi aveva partecipato della violazione delle leggi anti-terrorismo ucraine. Kiev ha così chiesto l’arresto dei membri della delegazione, la loro estradizione e dunque la consegna alle autorità del Paese.

Forenza, Ferroni e gli altri sono venuti a conoscenza dell’accusa mentre erano di ritorno in Italia, passando per Mosca, leggendo la notizia su alcuni giornali britannici. Poi la nota dell’ambasciata ucraina in Italia, che, si legge, “condanna fermamente tale provocazione e la violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. La visita dei cittadini stranieri nella regione ucraina del Donbass essendo in contrasto con le norme del diritto internazionale costituisce una grave violazione del regolamento che norma l’ingresso e uscita nel territorio temporaneamente occupato dell’Ucraina con l’eventuale responsabilità penale per violazione della legislazione vigente in Ucraina (art. 332, comma 1, codice penale ucraino). Inoltre tale visita è in aperta contraddizione della posizione assunta in merito alla questione dal Governo italiano, oltre che delle norme e delle decisioni delle organizzazioni internazionali”.

Tutte intenzioni, quelle della rappresentanza diplomatica, che si ritrovano e vengono ribadite dalle parole dell’Ambasciatore ucraino in Italia, Yevhen Perelygin, il quale, contattato da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato: “In riferimento a quanto affermato l’8 maggio dall’eurodeputata Eleonora Forenza (e dunque dopo la conferenza stampa tenutasi presso la rappresentanza della Commissione europea in via IV Novembre, ndr) ho il dovere di informare che il 28 aprile le Autorità ucraine hanno chiesto al Governo italiano di far presente alle persone che avevano l’intenzione di recarsi illegalmente nei territori ucraini del Donbass (temporaneamente occupati dalla Federazione Russa) sull’inammissibilità di una tale e grave provocazione contro l’integrità territoriale dell’Ucraina e, non da ultimo, sulla violazione del vigente regolamento circa le visite nei territori occupati. Tale violazione delle leggi dell’Ucraina porterà sicuramente a responsabilità di carattere penale per i trasgressori”.

Ad attendere in Italia la Carovana, all’aeroporto di Fiumicino, però, non c’era nessuno delle forze dell’ordine. Dal governo italiano tutto tace, esclusa una nota, in base a quanto riportato dal ministro degli Affari Esteri ucraino, inviata a Kiev da parte del capo della diplomazia italiana Angelino Alfano, con la quale la Farnesina ha dichiarato massimo appoggio all’integrità territoriale e alla sovranità di Poroshenko.

Dopo la richiesta di estradizione, “l’unità di crisi della Farnesina – ha raccontato Andrea Ferroni a Il Fatto Quotidiano – si è attivata, attraverso il nostro partito, per bloccare ogni richiesta da parte del governo di Kiev nei confronti della magistratura italiana. Il caso sembra essersi dissolto. Ci hanno avvertiti di non tornare in Ucraina, né nei paesi amici di quest’ultima. Ma noi non vogliamo fare nessun passo indietro: proseguiamo con quanto ci ha chiesto la popolazione ucraina e cercheremo, se possibile, di stipulare un gemellaggio tra le nostre istituzioni locali e quelle del Donbass”.

L’eurodeputata Forenza, dal canto suo, spiega: “Ciò che manca è una presa di posizione del governo Gentiloni rispetto al fatto che alcuni cittadini italiani e un’europarlamentare possano essere oggetto di un’estradizione da parte del governo ucraino. Si omette il fatto che abbiamo portato nel Donbass solidarietà concreta e il fatto che il governo di Poroshenko abbia collusioni con ambienti neonazisti. Chiediamo all’Alto Rappresentante Mogherini di mettere in discussione il rapporto dell’Europa con Poroshenko”. Nei giorni scorsi, Forenza aveva pubblicato una foto sulla sua pagina Facebook per testimoniare l’arrivo nel Donbass: tra i commenti, ci dice, non erano mancati insulti “deplorevoli e sessisti” contro di lei.




Giornata della Vittoria / Dan Pobjede 2017


Ha scritto molto giustamente Eleonora Forenza (PRC):
<< Oggi, 9 maggio, è ufficialmente la festa d'Europa perché ricorre l'anniversario della dichiarazione di Schuman. Una celebrazione fondata su una rimozione storica totale: oggi dovrebbe essere la festa d' Europa per celebrare la vittoria definitiva sul nazifascismo da parte dell'Armata Rossa. Una rimozione che si traduce nel presente nella assenza dell'antifascismo come valore fondante di questa UE.
Può succedere così che Federica Mogherini chiuda gli occhi sul regime di Kiev, anzi lavori alla sua integrazione nella Ue (e all'estensione della Nato). D'altro canto il suo partito sfilava a Milano non cantando bella Ciao, ma evocando gli Eiffel 65, non celebrando Resistenza e antifascismo ma 'i patrioti d'Europa' . In effetti sempre loro volevano deturpare la Costituzione nata dalla Resistenza. >>


INIZIATIVA COMUNISTA EUROPEA A BERLINO

DAN POBJEDE, BERLIN (Vladimir Kapuralin / SRP, 7.-10. Svibanj 2017.)
U Berlinu su, 7. maja ove godine, njemački ogranak Komunističke partije Grčke (KKE) i Komunističke partije Turske (TKP) u okviru Inicijative komunističkih i radničkih partija Evrope organizirali obilježavanje 72. godišnjice pobjede nad fašizmom, odnosno Dana pobjede...

A BERLINO PER IL 72° ANNIVERSARIO DELLA GRANDE VITTORIA ANTIFASCISTA DEI POPOLI

Per il 72° anniversario della vittoria antifascista dei popoli (PC, 10 maggio 2017)


ITALIA

Casalecchio (BO), martedì 9 Maggio 2017: OMAGGIO AI PARTIGIANI SOVIETICI e agli altri caduti nella strage del cavalcavia (10 ottobre 1944)

Roma

Milano

Clauzetto (UD): Ricordo del Comandante “Daniel” e dei partigiani sovietici caduti in Friuli


SERBIA

КОМУНИСТИ СРБИЈЕ ОБЕЛЕЖИЛИ ДАН ПОБЕДЕ НАД ФАШИЗМОМ
Активисти Партије „Комунисти Србије“ дана 09.05.2017.године положили су венац на споменик Ослободиоцима Београда. После тога су учествовали у шетњи „Бесмртног пука“ до Скупштине града Београда. У поворци су учествовали, поред комунистичких организација и грађани Руске Федерације са обележијима славне Црвене Армије. Срамота је да уместо комуниста организатори „Бесмртног пука“ буду представници власти који афирмишу сараднике окупатора  из Другог Светског рата.

«Бессмертный полк» в Сербии. 9 мая 2017 (News-Front 9 mag 2017)


УВЕК СМО БИЛИ НА ПРАВОМ ПУТУ (SUBNOR, 8. маја 2017.)
Поводом Деветог маја, председник СУБНОР-а Србије Душан Чукић је упутио честитку чланству организације.МЛАДИ СВЕ ВИШЕ ПРЕУЗИМАЈУ КОРМИЛО (SUBNOR, Шумадија, 9. маја 2017...

Слободарска Шумадија је, као и цела Србија, достојанствено прославила Дан победе...
АКЦИЈАШИ ПОНОВО НА ДЕЛУ (SUBNOR, Крагујевац, 8. маја 2017.)
Поводом 9. маја, Дана победе, СУБНОР Крагујевац и Клуб акцијаша и волонтера (колективни члан СУБНОР-а) организовао је прву радну акцију у Крагујевцу...

НАША БОРБА ЧИСТА КАО СУЗА (SUBNOR, Војводина, 10. маја 2017.)
Свечаном академијом у организацији Покрајинског одбора СУБНОР-а Војводине обележена је 72. годишњица велике победе...
http://www.subnor.org.rs/vojvodina-19

ЗАВЕТ И ЗА БУДУЋЕ ГЕНЕРАЦИЈЕ (SUBNOR, Зајечар, 10. маја 2017.)
Поводом Дана победе су у Зајечару положени венци на Спомен-костурницу...

СРЦЕ ЈЕ УВЕК ПОБЕЂИВАЛО ЧЕЛИК (SUBNOR, Неготин, 10. маја 2017.)
У оквиру „Мајских свечаности“ у Неготину је у организацији СУБНОР-а пригодно обележен Дан победе над фшизмом...

СИМБОЛ СЛАВНОГ ВРЕМЕНА (SUBNOR,  Вршац, 10. маја 2017.)
Град Вршац и СУБНОР, приредили су академију у препуној сали скупштине Града... На свечаности су говорили ... изасланик Амбасаде Руске Федерације у Београду потпуковник  Георгиј Клемен, председник СУБНОР...

ХЕРОЈ КИКА ОПЕТ ПОБЕДИЛА (SUBNOR, Младеновац, 11. маја 2017.)
На Дан победе, у центру Младеновца, откривена је биста Народном хероју Божидарки Дамјановић Марковић Кики...

БУДУЋНОСТ ИМАЈУ ПОШТОВАОЦИ ПРОШЛОСТИ (SUBNOR, Ужице, 11. маја 2017.)
Поводом 72 године победе над фашизмом и у знак сећања на жртве одржана је комеморација уз полагање венаца на Партизанском гробљу у Ужицу...


CROAZIA

Povodom 72. godišnjice Dana pobjede nad fašizmom (9. Svibanj 2017. / SRP)
Danas je u Splitu na Partizanskom spomen-groblju na Lovrincu svečanim skupom obilježen 9. maj – Dan pobjede nad fašizmom...


RUSSIA

La parata del Giorno della Vittoria a Mosca / Victory Day Parade on Red Square 2017 
FULL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=6MGj7CdLDds
https://www.rt.com/news/387635-russia-celebrates-victory-day/
https://www.facebook.com/vesti.ru/videos/1613994108635087
https://www.facebook.com/1511346255822324/videos/1599586913664924/

La manifestazione dei comunisti e di altre organizzazioni patriottiche in Russia:

Corteo del "Reggimento Immortale" a Mosca
https://www.rt.com/news/387768-immortal-regiment-moscow-record/

No comment 10 Maggio 2017 - Il giorno della Vittoria a Mosca (PandoraTV, 10 mag 2017)
9 maggio 2017. Mosca festeggia il 72esimo anniversario dalla vittoria del nazismo. La Russia ha perso nella seconda guerra mondiale 28 milioni di vite umane. 750mila persone hanno preso parte alla marcia ‘Reggimento Immortale’. Tra la folla anche il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, con la foto del padre, che prestò servizio come sommergibilista a Sebastopoli...

ESCLUSIVO. MOSCA A 360 GRADI DAL JET
Per la prima volta nella storia immagini a 360 gradi da un jet. Le squadre russe di jet fighter hanno eseguito una prova di volo del Victory Day, con telecamere montate esternamente.
EXCLUSIVE 1st ever in history 360° cameras filming outside a fighter jet group (Ruptly TV, 9 mag 2017)


SIRIA E INTERNAZIONALE

- Gli abitanti di Aleppo festeggiano il Giorno della Vittoria della Russia sul nazismo
- Il “Reggimento immortale” celebrato a Strasburgo

WFTU поводом 72. године велике антифашистичке победе

«Non si può negare la storia e il ruolo dell’URSS», così la FMGD /WFDY/ nel giorno della Vittoria (Senza Tregua  9 maggio 2017)

Il “Reggimento Immortale” ricorda i 28 milioni di russi morti nella lotta contro il nazismo (PTV News 08 Maggio 2017)


UCRAINA E DONBASS

Commemorazione a Kiev senza bandiere rosse e senza nastri di San Giorgio (vietati)

Commemorazione a Kiev nonostante le indimidazioni contro Natalija Vitrenko

In Ucraina il Reggimento Immortale attaccato dai neonazisti (PTV news 10 Maggio 2017)
VIDEO: https://youtu.be/sthXujIU7E0?t=5m47s

Donetsk

Lugansk




Leader gay russo si dissocia da Yuri Guaiana e denuncia la bufala dei "lager" in Cecenia

"Sarebbe interessante sapere cosa sarebbe accaduto a quel gruppo di attivisti negli Stati Uniti. Gli avrebbero sparato direttamente"

Nikolai Alexandrovich Alexeyev, leader di GayRussia.ru (ma come, esistono organizzazioni Lgbtq legali nella Russia del "dittatore omofobo" Putin?) si dissocia dalla vicenda che ha visto protagonista Yuri Guaiana, l'attivista italiano fermato ieri a Mosca e poi rilasciato dopo poche ore. Alexeyev ricorda il trattamento che egli stesso ha subito, in un caso analogo, dalla polizia della "democratica" Francia. E poi chiude: "Sarebbe interessante sapere cosa sarebbe accaduto a quel gruppo di attivisti negli Stati Uniti. Gli avrebbero sparato direttamente". 
GayRussia.ru è, tra l'altro, l'organizzazione che ha denunciato la bufala dei "campi di sterminio per omosessuali" in Cecenia ed ha querelato Novaya Gazeta, il quotidiano che per primo l'ha diffusa. Ha chiesto ed ottenuto anche la rimozione di foto fuorvianti, decontestualizzate ed addirittura false, utilizzate da media online e siti di petizioni per "dimostrare" l'esistenza di quei presunti lager. Alcune di tali immagini ritraevano lo stesso Alekseev o, addirittura, gruppi di neonazisti russi repressi dalla polizia durante manifestazioni omofobe!  
Ricordiamo che Guaiana si trovava a Mosca proprio per presentare una raccolta di firme a supporto della suddetta fake news sulla Cecenia.

Fonti:

Per un profilo politico di Yuri Guaiana si vedano anche:


(srpskohrvatski / italiano)

A TORTE IN FACCIA, GIUSTAMENTE, ANCHE IN SERBIA


Il pasdaran euro-atlantista Bernard-Henri Levy ("BHL"), ex "nuovo filosofo" sessantottino francese poi diventato propagandista di tutte le guerre imperialiste e neocoloniali, continua a riscuotere quel che gli spetta...



Belgrado, torta in faccia a Henri Levy. Filosofo contestato da estremisti sinistra, 'è anti Serbia'

(ANSAmed) - BELGRADO, 10 MAG - Il filosofo francese Bernard-Henri Levy e' stato duramente contestato oggi a Belgrado da alcuni estremisti di sinistra che lo hanno accusato di posizioni antiserbe. L'incidente e' avvenuto al termine della proiezione del suo film 'Peshmerga' presentato nell'ambito del Festival del film documentario in corso nella capitale. Appena Levy ha preso la parola in sala tre militanti di estrema sinistra hanno urlato 'Assassino vai via da Belgrado' e 'Questo bastardo era favorevole a bombardare la Jugoslavia otto anni prima dei raid della Nato', prima di lanciargli in faccia una torta. Alcuni operatori tv sono intervenuti a difesa del filosofo, fermando uno dei contestatori, ma un altro e' salito sul palco dove era seduto il regista serbo Goran Markovic, pronto a colloquiare con Levy, srotolando uno striscione con la scritta in inglese 'Bernard Levy appoggia gli omicidi imperialistici'. Il pubblico e' intervenuto prendendo le difese dell'ospite, che ha parlato di 'azione fascista'.

LINKOVI:
VIDEO: Bernar Anri Levi gađan tortom (RTS, FONET, TANJUG, 10.5.2017)
Francuski filozof Bernar Anri Levi napadnut je u Dvorani kulturnog centra u Beogradu, kada je, u okviru programa "Beldoksa", trebalo da razgovara sa gledaocima posle projekcije njegovog filma "Pešmerga"...
FOTO: Francuski filozof Bernar Anri Levi napadnut je u Dvorani kulturnog centra u Beogradu, kada je, u okviru programa "Beldoksa", trebalo da razgovara sa gledaocima posle projekcije njegovog filma "Pešmerga".Skandal u Beogradu: Francuskog filozofa devojka gađala tortom (Telegraf, 10.5.2017)
Tortu u lice Leviju bacila je jedna devojka, da bi se potom na bini pojavio mladić, koji je uzvikivao "Ubico marš iz Beograda"


--- FLASHBACK:

Il giorno 06 giu 2015, alle ore 16:03, 'Coord. Naz. per la Jugoslavia' ha scritto:

(francais / english / italiano)


A TORTE IN FACCIA

Il pasdaran euro-atlantista Bernard-Henri Levy ("BHL"), ex "nuovo filosofo" sessantottino francese poi diventato propagandista di tutte le guerre imperialiste e neocoloniali, dopo le ultime esternazioni si è beccato quel che gli spetta...

BHL de nouveau entarté en Belgique au cri de « y en a marre »
Une vingtaine de personnes ont lancé des tartes à la crème au visage de BHL présent à l'église Saint-Loup à Namur dans le cadre d'un dialogue croisé avec Jan Fabre. Malgré la présence de ses deux gardes du corps, "BHL", criant "Non, y en a marre", a reçu de la crème chantilly sur le visage, les cheveux et son costume...

Bernard-Henri Levy: European leaders may be abandoning Ukraine (Interview - Kyiv Post, May 25, 2015)
... "You are close to President Petro Poroshenko. Have you shared this with him?" 
"Let me say, first, that the more I see of President Poroshenko the more I am struck by his calm, his determination, and his independence..."
http://www.kyivpost.com/opinion/op-ed/bernard-henri-levy-european-leaders-may-be-abandoning-ukraine-389421.html 

Intransigenti filo ucraini e democratici d’occasione. Bernard Levy & Soros (di Michele Marsonet, 7 febbraio 2015)
Beffa: quei due proposti sui grandi quotidiani come nobili difensori degli ideali liberal-democratici...
http://www.remocontro.it/2015/02/07/intransigenti-filo-ucraini-democratici-doccasione-bernard-levy-soros/ 

De Sarajevo à Gaza : impostures et palinodies de Bernard-Henri Lévy (23 juillet 2014)
Bernard-Henri Lévy est un « grand ami » de Sarajevo et de Bakir Izetbegović, tandis que Milorad Dodik est un « grand ami » d’Israël... Mais comment donc s’y retrouver quand les amis de mes ennemis sont mes amis ?! Depuis Sarajevo, Vuk Bačanović décrypte les incohérences et les hypocrisies de la « pensée BHL »...
http://balkans.courriers.info/article25345.html

Pourquoi Bernard-Henri Lévy se tait-il sur la Libye ? (Vicenç Navarro, 27.11.2013)
Les opinions en matière de droits de l'homme de Bernard-Henri Lévy sont marquées par le deux poids deux mesures, ne manquant jamais d'épouser les lignes de la politique internationale menée par le gouvernement fédéral des États-Unis et par l'Union européenne...