Informazione

https://www.cnj.it/INIZIATIVE/zafranovic.htm


COMUNICATO STAMPA


Mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 ottobre 2005, presso la Sala
Proiezioni del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione,
della Guerra, dei Diritti e della Libertà, in corso Valdocco 4/A
(Torino), si terrà una retrospettiva dedicata al regista croato Lordan
Zafranovic.

L'iniziativa, organizzata dall'Archivio Nazionale Cinematografico
della Resistenza insieme al Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia,
prevede la proiezione di tre film (Occupazione in 26 immagini, La
caduta dell'Italia, Il tramonto del secolo/Testamento) inediti in
Italia, centrati sui temi dell'occupazione italiana nei paesi dell'ex
Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale.

Occupazione in 26 immagini (1978, Arena d'oro a Pola, in concorso a
Cannes) fu il film più visto in Jugoslavia e in Cecoslovacchia nella
stagione 1978/79. Il racconto delle atrocità commesse dai
collaborazionisti ustasa durante l'occupazione italiana e tedesca
della città di Dubrovnik nel 1941 è famoso per una memorabile scena su
un autobus in cui si scatena la ferocia degli assassini.

La caduta dell'Italia (1981, Arena d'oro a Pola, premio Jelen sempre a
Pola, e Grand Prix a Valencia, presentato a Venezia) analizza la
brutalità fascista attraverso le imprese compiute dalle truppe
d'occupazione italiane e tedesche e dai collaborazionisti ustasa e
cetnici in un'isola della Dalmazia.

Il tramonto del secolo/Testamento (1994) appartiene invece al genere
documentario, e può essere considerato la sintesi della sua opera
nell'ambito del filone storico-politico dedicato alla Seconda Guerra
Mondiale.

Il regista, presente in sala, introdurrà personalmente i film. Tutte
le proiezioni avranno inizio alle ore 17.00.

Per informazioni:
011/4380111
011/4357853
redazione@...

Torino, 22 settembre 2005

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LORDAN ZAFRANOVIC - Maslinica, isola di Solta (Croazia), 1944

Cineasta controverso e scomodo, il suo tema o la sua ossessione è
l'analisi del male e del delitto, individuale e collettivo, a cui si
contrappone spesso il potere dell'eros.
Laureato in Lettere e Belle Arti a Spalato, pittore, completa gli
studi di regia all'Accademia di Cinema di Praga (FAMU), dove in
seguito insegna. Inizia con film amatoriali e sperimentali nel 1961
(ne realizza una sessantina), e nel 1965 entra nel mondo della
produzione professionale di cortometraggi, con una serie di lavori
(Pomeriggio, Ave Maria) in cui già sono presenti i temi del male e
della violenza nell'animo umano.
Al lungometraggio si era già avvicinato come studente (La domenica,
1969), ma il suo primo lungometraggio importante è Muke po Mati (La
passione secondo Matteo) del 1975, premiato a Pola con il premio della
critica.
La sua opera si può dividere secondo due filoni: quello
esistenziale-metafisico-erotico – che include il già citato Muke po
Mati, Ujed andjela (1984), Haloa-praznik kurvi (1988), basato sul tema
del triangolo erotico, e Lacrimosa (1995), caratterizzato dal tema
della vendetta - e quello storico-politico, dedicato alla Seconda
Guerra Mondiale e compiuto ne La Trilogia : Okupacija u 26 slika
(L'occupazione in 26 immagini), Pad Italije (La caduta dell'Italia),
Vecernja zvona (Le campane a sera).
Okupacija u 26 slika (1978, Arena d'oro a Pola, in concorso a Cannes)
fu il film più visto in Jugoslavia e in Cecoslovacchia nella stagione
1978/79. Il racconto delle atrocità commesse dai collaborazionisti
ustasa durante l'occupazione italiana e tedesca della città di
Dubrovnik nel 1941 fu reso famoso da una memorabile scena su un
autobus in cui si scatena la ferocia degli assassini. Pad Italije
(1981, Arena d'oro a Pola, premio Jelen sempre a Pola, Grand Prix a
Valenzia, presentato a Venezia) continua ad analizzare la brutalità
fascista attraverso le imprese delle truppe d'occupazione italiane e
tedesche e dei collaborazionisti ustasa e cetnici in un'isola della
Dalmazia.
La Trilogia di guerra termina con il film Vecernja zvona (1986, premio
per la regia, premio Jelen a Pola), che affronta le contraddizioni e
le tragedie di un'epoca significativa nella storia della Jugoslavia, e
del movimento comunista, quella del contrasto Tito-Stalin. Ma anche
nei due film precedenti vengono posti i temi della disuguaglianza tra
gli uomini, della ricchezza e della povertà, della consapevolezza e
della libertà, temi aperti a cui il regista non dà risposte predefinite.
Una caratteristica dei film di Zafranovic è il continuo indugiare
sulla bellezza dei paesaggi, quasi a indicare una contraddizione tra
la bellezza del mondo e la ferocia della specie umana.
La sua opera include anche la realizzazione di molti documentari, tra
i quali spiccano Antika (1972), Rad zida grad (1975) e Krv i pepeo
Jasenovca (1983), premiati al Festival del Documentario di Belgrado.
Una sintesi un po' particolare della sua opera è il film Zalazak
stoljeca/Testament - Il tramonto del secolo/Testamento (1994): un
documentario della durata di più di tre ore, in cui si intrecciano
spezzoni di provenienza nazista e ustasa.
Si è anche dedicato a regie televisive per le televisioni di Zagabria
e Belgrado.
Dopo i cambiamenti politici degli anni '90 e la disgregazione della
Jugoslavia, si allontana dalla Croazia; a Praga, dove vive
attualmente, si dedica a nuovi progetti, spesso comunque legati alle
tematiche del territorio della ex- Jugoslavia.
Un' interessante realizzazione è il recente documentario,
commissionato dal governo della Repubblica Popolare Cinese, sulla
città di Shangai (Simfonija nebeskog grada/The Symphony of the
Heavenly City) e realizzato dalla Radio-televisione serba.

Pubblichiamo di seguito il resoconto del viaggio a Kragujevac del
23-26 settembre 2005 a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste.

In fondo alle relazione trovate, al paragrafo 7, i REALI dati riguardo
al possibile accordo Zastava-FIAT.

Allegato trovate inoltre l'intervento letto nell'assemblea con i
lavoratori e le loro famiglie.

a cura di Gilberto Vlaic
(gruppo Zastava Trieste)

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RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC
Viaggio del 23-26 settembre 2005
(resoconto di viaggio a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste)

Questa relazione e' suddivisa in otto parti:
1) Introduzione
2) Il materiale spedito a luglio
3) Delegazione in visita e materiale trasportato
4) Cronaca del viaggio
5) Il microprogetto artigianato
6) I progetti in corso
7) Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
8) Conclusioni


1 - Introduzione

Vi invio un resoconto del viaggio appena concluso alla Zastava di
Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo al
Gruppo Zastava di Trieste, alla sezione del Veneto e al Coordinamento
Nazionale RSU CGIL e per il finanziamento dei progetti in corso a
Kragujevac.
Questo resoconto si lega alle altre relazioni scritte con cadenza
praticamente trimestrale.
Sono tutte reperibili su diversi siti, tra i quali
- il sito del coordinamento RSU, all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/
seguendo il link: Solidarietà con i lavoratori della Jugoslavia:
http://www.ecn.org/coord.rsu/guerra.htm
dove sono anche descritte in dettaglio tutte le iniziative in corso,
sia nostre che di altre organizzazioni.
L'ultima relazione relativa al nostro viaggio di luglio 2005 si trova
all'indrizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm

Tutti i nostri resoconti sono presenti anche sul sito del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, all'indirizzo:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
che contiene inoltre centinaia di articoli sulla situazione nei
Balcani difficilmente reperibili sulla stampa nazionale.


2 - Il materiale spedito a luglio

Prima di iniziare questa relazione ricordo che a meta' luglio scorso
era partito via camion da Trieste (con destinazione il centro medico
della Zastava) un carico costituito da due poltrone dentistiche ed
accessori (autoclavi, lampade polimerizzatrici, sterilizzatrici di
strumenti chirurgici, un apparecchio radiologico); questo materiale ci
era stato fornito gratuitamente dalla sezione del Friuli-Venezia
Giulia della associazione Cooperazione Odontoiatrica Internazionale e
da Slobodanka (detta Boba) di Napoli, che avevamo conosciuto a
Kragujevac, quando ci aveva assistito come interprete durante i due
viaggi di marzo scorso. Da quel momento Boba e' entrata a far parte
della nostra associazione.
Con lo stesso camion avevamo spedito 20 quintali di vestiario (in gran
parte nuovo) contenuto in cento casse raccolto dai nostri
sottoscrittori di Sacile e dintorni, e che e' stato consegnato
all'ufficio adozioni del sindacato Samostanli.
Il tutto e' arrivato a destinazione senza problemi.

Per questa spedizione abbiamo speso 173,39 euro per il trasporto del
materiale da Napoli a Trieste e 670 euro per la spedizione da Trieste
a Kragujevac, per un totale di 840,39 euro.
Per fare fronte a questa spesa abbiamo impiegato 210 euro arrivati per
questo scopo da Sacile e parte dei 2500 euro che la Banca di Credito
Cooperativo del Carso (presso la quale abbiamo un conto corrente) ci
aveva sottoscritto proprio per aiutarci in queste spedizioni.


3 - Delegazione in visita e materiale trasportato

Ricordo prima di tutto che le spese di viaggio sono sempre
direttamente sostenute dai partecipanti, senza alcuno storno dai fondi
ricevuti per le quote di adozione a distanza da distribuire.
La delegazione che ha effettuato il viaggio era costituita da Adriano,
Arianna,Gilberto, Linda e Rossana da Trieste, Luisa e Mario da Padova
e Alessandra e Giandomenico da Conegliano. Per il viaggio abbiamo
utilizzato un pulmino fornitoci gratuitamente dalla Associazione di
Solidarieta' Internazionale Triestina.
Da Milano sono arrivati a Kragujevac in macchina Dora e Renato
dell'associazione Fabio Sormanni insieme a Riccardo della associazione
Zastava Brescia per partecipare alla inaugurazione dei locali della
Scuola Tecnica Za Masinstovo I Saobracaj (vedi piu' sotto al paragrafo
6 "Progetti in corso").
Da Trieste e' partita un'altra auto con Gina di Pordenone, Paolo e
Tiziana di Trieste in rappresentanza della associazione Cooperazione
Odiontoiatraca Internazionale (vedi piu' sotto al paragrafo 6
"Progetti in corso").
Infine Boba ci ha raggiunti da Napoli.

Avevamo con noi medicinali per circa 7000 euro, e inoltre
fitostimoline e garze per Lazar e Vasilje, due fratelli di sei e due
anni, colpiti da una malattia assai rara alla pelle (epidermiolisi
bollosa); e' da marzo 2004 che ad ogni viaggio sosteniamo questi due
sfortunati bambini, grazie all'aiuto di una ONLUS di Catania che ci
fornisce il materiale necessario.
Abbiamo caricato anche una decina di colli di vestiario usato, circa
80 paia di scarpe e una dozzina di pacchi di regali alle famiglie
jugoslave da parte delle famiglie adottanti italiane.

Le adozioni da distribuire erano 168, di cui 4 nuove, per un valore
complessivo di 14135 euro, per la maggior parte in quote trimestrali
da 75 euro.

Avevamo poi 750 euro da consegnare al preside della Scuola Tecnica di
Kragujevac, quale nostro contributo per la costruzione della mensa
della scuola (vedi piu' sotto al paragrafo 6 "Progetti in corso").

Avevamo infine 342 euro, inviati da Filippo e Marco dal Piemonte,
frutto della vendita dei prodotti di uncinetto delle donne che hanno
partecipato al progetto microartigianato (paragrafo 5 "Il
microprogetto artigianato").


4 - Cronaca del viaggio

Rajka Veljovic, la nostra interprete e nostro punto di riferimento a
Kragujevac e' purtroppo ancora malata e subisce continui ricoveri in
ospedale. Sono ormai sette mesi che le sue condizioni di salute non le
permettono di partecipare alle nostre attivita'. A lei il nostro piu'
affettuoso saluto, con la speranza di vederla in attivita' durante il
prossimo viaggio di dicembre. Milja e Dragan dell'ufficio adozioni del
Samostanli comunque riescono ad organizzare al meglio le nostre
visite, anche se le difficolta' legate alla lingua si fanno sentire.

Siamo partiti da Trieste verso le 9 e 30 del mattino del venerdi' 23
settembre e siamo arrivati a Kragujevac alle 8 di sera, senza alcun
problema durante il viaggio. Traffico scarso, ad esclusione
dell'attraversamento di Belgrado. Passaggio di frontiere rapido e
senza alcun problema.
Dopo lo scarico del furgone, abbiamo verificato le liste delle
adozioni e preparato le buste con il denaro per l'assemblea che
abbiamo tenuto la domenica 25.
Sabato mattina 24 settembre abbiamo avuto tre incontri: con il Centro
medico, con il Direttore della Scuola Tecnica di Kragujevac e con una
delegazione della municipalita' di Kragujevac.
Sui perche' e i risultati di questi due incontri scrivero'
diffusamente nel paragrafo "I nuovi progetti".

L'assemblea per la consegna delle quote si e' tenuta come sempre
nella la grande sala della direzione in una atmosfera festosa. Siamo
stati sommersi di bottiglie di rakja fatta in casa, di marmellate, di
miele, di prodotti tessili, doni che abbiamo portato con noi in Italia
e che, pur con qualche difficolta' di tipo geografico, consegneremo
alle famiglie italiane.
I pomeriggi sono stati dedicati alla visita di varie famiglie con
figli adottati dai membri della delegazione; le condizioni di queste
famiglie sono sempre estremamente difficili, e non si vedono
prospettive per il futuro, ma questi incontri si svolgono sempre in un
clima di grande dignita', di festa e di vera amicizia. Dobbiamo sempre
stare attenti a non esagerare con gli squisiti dolci che ci offrono.

La sorella di una bambina dai noi adottata si e' uccisa alcuni mesi
fa, a 16 anni, e la madre a luglio ci aveva chiesto di andare a
trovarla al cimitero. E' stato un incontro straziante, che ci ha
lasciato profondamente amareggiati e scossi. I suicidi tra i giovani
sono purtroppo tragicamente diffusi.

Il lunedi', durante il viaggio di ritorno, ci siamo fermati un'ora a
Belgrado.
Abbiamo attraversato il viale delle ambasciate, che ospita tutta una
serie di edifici pubblici completamente distrutti dai bombardamenti
del 1999, e poi visitato il parco di Tasmajdan, dove sorgono due
monumenti simbolo: quello ai giornalisti morti nel bombardamento della
sede della televisione e quello, struggente, dedicato ai bambini
uccisi dalle bombe della NATO, che sue due semplicissimi ovali in
marmo nero riporta in Serbo e in Inglese la scritta "Eravamo solo
bambini".


5 - Il microprogetto artigianato

Questo progetto e' iniziato nel maggio 2003; il numero di donne
coinvolte (operaie licenziate o casalinghe) e' stato di circa 20.
Esse ci hanno fornito ad ogni viaggio prodotti di ricamo e di
uncinetto che sono stati posti in vendita in Italia.
Si e' trattato di un salto di qualita' all'interno della campagna di
solidarieta'. Nel campo delle adozioni infatti c'e' inevitabilmente la
differenza tra chi da' e chi riceve; qui invece c'e' stato un rapporto
assolutamente paritario tra chi produce una merce e chi la compra.
Purtoppo il progetto e' praticamente concluso; malgrado l'allargamento
del numero delle persone coinvolte abbiamo in pratica esaurito le
nostre possibilita' di vendita e non siamo riusciti ad inventare nuovi
meccanismi che ci permettessero la vendita di questi prodotti, fatto
salvo il principio dell'assenza di intermediari.
Per questi motivi non abbiamo preso ulteriore materiale nei viaggi del
2005 e ci siamo limitati a vendere gli ultimi lavori in nostro possesso.
In questo viaggio abbiamo consegnato a cinque donne 342 euro.
Il totale generale del denaro consegnato è stato quindi di 7345,5 euro.


6 - I progetti in corso

Visto che periodicamente riceviamo sottoscrizioni significative non
legate alle adozioni, era stata presa la decisione di finanziare
progetti che vadano incontro a reali bisogni sociali.

Descrivo ora brevemente lo stato dei progetti in corso.

A) Due laboratori dentistici dati in comodato d'uso al Sindacato

Trovate una descrizione assai articolata di questo progetto nelle
relazioni dei viaggi di marzo e luglio 2005, reperibili agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm

Ricordo che la Zastava possiede un centro medico (Zavod Za Zdravsvenu
Zastitu Radnika) di ragguardevoli dimensioni: vi lavorano 326 persone,
due terzi dei quali operatori sanitari (piu' di 60 sono i medici) ed
un terzo di amministrativi.
Il suo bacino di utenza e' rappresentato attualmente da circa 50.000
lavoratori e da circa 7.000 pensionati.
In questo centro si effettuano ogni anno circa 1 milione di
prestazioni sanitarie di cui 65.000 nel campo dentistico. Nel reparto
dentistico lavorano 25 persone, tra cui sette medici dentisti.
Il problema del Centro Medico e' che la strumentazione in uso ha
un'eta' media di circa 20 anni, ed e' quindi fortemente inadeguata.
I due laboratori dentistici sono stati sdoganati verso la fine di
luglio, tra l'altro in esenzione dal pagamento dell'IVA.

Sabato 24 mattina la delegazione del COI (Gina, Paolo e Tiziana) si e'
incontrata con la dirigenza ed il personale del centro medico, per
verificare lo stato della strumentazione arrivata; tutto in ordine,
mancano solo alcuni cavi di alimentazione.
Hanno discusso inoltre lo sviluppo futuro del progetto, tenuto conto
che la nostra associazione insieme al COI ha chiesto un significativo
finanziamento alla regione Friuli Venezia Giulia sui fondi a
disposizione per la cooperazione internazionale.
Da segnalare che l'arrivo di questi due laboratori ha determinato
l'assunzione di un nuovo medico.

B) Realizzazione di un centro di accoglienza diurno per ragazzi con
sindrome Down e autistici

Anche per questo progetto trovate una descrizione assai dettagliata
progetto nelle relazioni dei viaggi di marzo e luglio 2005, reperibili
agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm

La mattina di sabato 24 abbiamo incontrato il presidente del consiglio
municipale Dobrica Milovanovic, che ci ha informato sullo stato di
funzionamento del centro, che e' frequentato attualmente da circa 12
utenti. Le madri di questi ragazzi ci hanno confermato la loro piena
soddisfazione su come stanno andando le cose.
Non c'e' stato assolutamente il tempo per visitare il centro; nel
prossimo viaggio di dicembre avremo un incontro approfondito con le
famiglie e verificheremo come e' stata spesa la seconda parte del
denaro (3000 euro) che avevamo consegnato a luglio.
In totale il nostro impegno nella realizzazione di questo centro e'
stato di 10000 euro, a cui si sommano 920 euro spesi dal Comune per
rimettere in sesto l'impianto elettrico e per le tinteggiature.

C) La Scuola Tecnica Za Masinstovo I Saobracaj di Kragujevac

Ricordo che si tratta di una Scuola di meccanica fondata nel 1854,
dunque pressoche' contemporanea alla fondazione della Zastava, nella
quale si e' formato il nucleo dei tecnici del Paese. Attualmente conta
piu' di 1800 studenti.
Gli edifici della scuola coprono 30.000 metri quadri, con un grande
parco all'interno.

Potete trovare i dettagli relativi a questo progetto nella relazione
di luglio scorso all'indirizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0709_zastava_relazione.htm

La spesa prevista per rimettere in sesto i locali da utilizzare come
mensa per la scuola era di circa 9000 euro.
Si era giunti ad un accordo tra tre associazioni per finanziare
questo progetto con le seguenti cifre:
Associazione Fabio Sormanni di Milano 4500 euro
Associazione Zastava Brescia 2250 euro
Gruppo Zastava Trieste 2250 euro
e durante l'incontro con il Preside e alcuni insegnanti il 9 luglio
scorso avevamo consegnato i primi 6000 euro (ed una bandiera della pace).

La mattina del sabato 24 settembre tutta la delegazione si e'
ritrovata nella sede della scuola (ad eccezione della delegazione del
COI che nello stesso momento era al centro medico) per la consegna
dell'ultima parte dei fondi ma soprattutto per inaugurare i nuovi locali.
Il lavoro fatto e' veramente pregevole! Quelli che prima erano due
stanzoni fatiscenti di circa 200 metri quadrati nel semi-interrato
della scuola si presentano oggi totalmente trasformati. E' stata
rifatta la scala di accesso, gli intonaci, i pavimenti, i serramenti e
l'impianto di riscaldamento. Sono stati costruiti anche due ampi bagni.
Poiche' il denaro non bastava a tutto, l'impianto elettrico e' stato
costruito con lavoro volontario dei professori della scuola.
A ricordo del nostro contributo sono state apposte due grandi targhe,
una all'ingresso ed una all'interno delle sale, con i nomi delle
nostre associazioni, in Italiano e in Serbo.
Durante l'incontro abbiamo consegnato la seconda parte del denaro pari
a 3000 euro.
Il preside della scuola ci ha consegnato la copia di tutti i
giustificativi di spesa.
La Scuola ha prodotto in power point un CD con 43 foto relative a
questo progetto, dai primi contatti con noi fino alla fine dei lavori.
Chi fosse interessato a riceverne una copia puo' chiedermela.


7 - Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto
con la FIAT)

Come ad ogni viaggio, abbiamo raccolto dati sulla condizione generale
del Paese e sulla citta' di Kragujevac. Riporto i piu' significativi.

Informazioni generali sulla Serbia

Il cambio attuale dinaro/euro e' salito a 84.5 (era di 80.4 a marzo
2005, 83.3 a luglio 2005).
L'inflazione nel nei primi 9 mesi del 2005 e' stata di 11%.
Noi consegnamo le nostre quote in euro, e quindi mantengono pressoche'
inalterato il loro potere di acquisto.

Il numero ufficiale dei disoccupati era di 884.000 a inizio luglio; si
attesta ora a 880.000, pari al 26.2% della popolazione potenzialmente
attiva. Dobbiamo ricordare che vengono considerati attivi anche i
lavoratori in cassa integrazione.

Salario medio nel Paese a agosto 2005:
Industria 16533 dinari (196 euro)
Settore servizi 19543 dinari (230 euro)
Media pesata su tutte le categorie 17441 dinari (206 euro)

Informazioni sulla Zastava

Il salario medio a Kragujevac citta' e' di 14826 dinari (175 euro),
del 15% inferiore che nel resto del Paese.

I disoccupati sono 22610, senza contare in questa cifra i lavoratori
in cassa integrazione.

Gli operai in cassa integrazione alla Zastava erano 6.218 alla fine di
giugno; al momento attuale sono scesi a 5200; ci sono stati circa 1000
lavoratori che hanno accettato il licenziamento e che vanno via dal
gruppo con una indennita' pari a 100 euro per anno lavorato.

La produzione di automobili nei primi 7 mesi dell'anno e' stata di
7900 vetture; 280 sono invece i camion prodotti.

Non vi sono state negli ultimi tre mesi nuove privatizzazioni di imprese.

Nella relazione di luglio scorso avevo riportato l'ipotesi in
discussione con la FIAT di assemblare la vecchia Punto a Kragujevac
con componentistica prodotta a Mirafiori, a patto che il Governo serbo
garantisca entro fine 2005 il pagamento di circa il 25% del debito
Zastava verso la Fiat pari a 11.5 milioni di Euro (su un totale di
poco piu' di 40 milioni, ed il resto sarebbe cancellato).

Sembra che questa proposta sia piu' realistica delle altre che di
volta in volta hanno interessato con grande clamore il settore auto
della Zastava (ricordo i piu' famosi: il faccendiere Briklin che nel
2002 si era impegnato ad acquistare la Zastava auto e la Peugeot nel
2003 che aveva proposto la vendita di motori Eurocat4).

Questa progetto con la FIAT e' presente in vari comunicati reperibili
in rete, ad esempio nel notiziario ANSA al seguente indirizzo:
http://www.ansamed.info/ansamed/notizie/stati/italia/20050921164633636395.html
oppure su un altro notiziario economico:
http://economia.virgilio.it/news/foglia.html?t=2&id=2&codNotizia=11738712

Il progetto riguarda l'assemblaggio con marchio Zastava (nome della
vettura Zastava 10) di circa 78500 Punto in 6 anni (dunque una media
di circa 13000 all'anno), da destinare al mercato balcanico: Croazia,
Bosnia, Serbia e Montenegro, Macedonia, Albania, Bulgaria e Romania.
L'accordo impallidisce se paragonato alle oltre 200.000 automobili
all'anno che la Zastava fabbricava alla fine degli anni '80.

L'accordo prevede che per il 2006 verranno prodotte A MIRAFIORI le
prime circa 7000 vetture, in quanto a Kragujevac le tecnologie da
adoperare al momento non ci sono, ad esempio la verniciatura
automatizzata, i cui reparti furono distrutti dai bombardamenti della
NATO il 9 aprile 1999.
Anche la linea di saldatura della scocca dovrà probabilmente essere
automatizzata in un futuro più o meno prossimo, ma non c'è bisogno per
ora di altri costosi robot, quando gli addetti alla produzione
guadagnano meno di 200 euro al mese.

Da ottobre 2005 un primo gruppo di 30 tecnici della Zastava dovrebbe
recarsi a Torino per apprendere le tecnologie connesse a questa
produzione.
L'assemblaggio dovrebbe proseguire poi a Kragujevac dal 2007, con il
progressivo reintegro in produzione di circa 600 operai in cassa
integrazione.

Non e' quindi una soluzione dei problemi occupazionali, ma solo una
speranza che altri investitori possano arrivare (secondo le esatte
parole di un dirigente del Sindacato Samostanli).

Secondo alcuni il vero interesse della FIAT, oltre a poter vuotare i
magazzini, sarebbe quello di impadronirsi attraverso questo accordo
della rete delle concessionarie Zastava, che e' probabilmente la piu'
estesa dei Balcani.
Vi terremo costantemente informati sull'evoluzione della situazione.


8 - Conclusioni

Sono costretto a scrivere sempre le stesse conclusioni di ogni
relazione, poiche' non sembra di vedere spiragli di luce significativi
sul futuro di questo martoriato Paese.
In modo generale possiamo dire che lavoratori jugoslavi continuano ad
essere in condizioni di oggettiva debolezza e devono fare i conti con
la necessità di una ricostruzione post-bombardamenti che ha ormai da
sei anni assunto una chiara direttrice iper-liberista.
Lo Stato, fortemente allettato e subordinato alle promesse di aiuto
occidentali, ha lasciato al libero mercato ogni decisione. Così i
prezzi aumentano, le scuole e la sanità diventano prestazioni
disponibili solo per i più ricchi, le fabbriche, le zone industriali
sono all'asta di profittatori occidentali che comprano tutto a prezzi
bassi e ponendo condizioni di lavoro inaccettabili. Sono evidenti e
stridenti le contraddizioni tra una estrema poverta' diffusa nella
quasi totalita' della popolazione e una ricchezza esibita attraverso i
suoi tipici simboli, soprattutto le auto di lusso.

Le famiglie che aiutiamo materialmente esprimono la loro gratitudine
per questi aiuti che sono indispensabili per la loro sopravvivenza;
una delle loro grandi preoccupazioni e' di non rimanere soli,
abbandonati ed invisibili al resto del mondo, il che giustifica
pienamente la frequenza dei nostri viaggi.
Dobbiamo continuare i nostri sforzi affinche' giunga a loro la nostra
solidarieta' e fratellanza

---

Intervento,
a nome del gruppo ZASTAVA Trieste, dell'Associazione "Non
bombe ma solo Caramelle" –ONLUS e del coordinamento RSU-CGIL,

svolto da Gilberto Vlaic all'assemblea dei lavoratori della Zastava di
Kragujevac il 25-9-2005 in occasione della consegna delle adozioni a
distanza

Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
care lavoratrici e cari lavoratori,
care compagne e cari compagni,

prima di tutto vorrei inviare il piu' affettuoso e fraterno saluto a
Rajka Veljovic, augurandole di tornare presto tra noi. Lei ha dato un
grande contributo nella realizzazione dei ponti di solidarieta' tra
lavoratori italiani e lavoratori jugoslavi.
Voglio anchre ringraziare calorosamente Milja e Dragan per il prezioso
lavoro che svolgono pur tra le tante difficolta' dovute al fatto che
noi purtroppo non parliamo Serbo.

A voi porto il piu' caro saluto delle associazioni che qui rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
Associazione ZASTAVA Brescia
l'Associazione Fabio Sormanni
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL
l'associazione Non bombe ma solo Caramelle
la COOP consumatori nord-est
l'associazione cooperazione odontoiatrica internazionale

e anche il saluto e dei lavoratori e delle famiglie italiane che
partecipano a questa campagna di solidarieta' materiale e politica con
voi.

In questa occasione abbiamo con noi 168 quote di adozioni, di cui 4
nuove, facenti capo a Zastava Trieste; le adozioni nuove dall'inizio
del 2005 sono 21.
Il costante aumento delle adozioni ad ogni viaggio e' dovuto al fatto
che molti lavoratori, molte famiglie italiane non hanno dimenticato, e
non dimenticheranno mai, quello che la NATO e l'italia hanno fatto al
vostro Paese, alle vostre citta', alle vostre fabbriche ed esprimono
in questo modo la loro amicizia e la loro soliodarieta' materiale a voi.
Ma e' anche dovuto alla stima e alla fiducia che esiste tra noi, i
vostri delegati e la dirigenza del nostro Sindacato.
Dico nostro sindacato perche' sono fiero ed orgoglioso di avere in
tasca la tessera di iscritto al Samostalni.

Oltre a portare avanti le adozioni abbiamo deciso di sviluppare
progetti che riescano a venire incontro a reali bisogni sociali
esistenti a Kragujevac.
Ieri mattina ci siamo incontrati con il Direttore della Scuola Tecnica
ZA MASINSTVO I SAOBRACAJ, al quale abbiamo consegnato la seconda parte
del denaro per la costruzione della della sala ristoro per gli
studenti, usando fondi provenienti dall'Associazione Fabio Sormanni di
Milano, di Zastava Trieste e dell'associazione Zastava Brescia.
Abbiamo anche incontrato laa municipalita' di Kragujevac, insiema alla
quale abbiamo realizzato il centro di sostegno per disabili.
Abbiamo inoltre portato al centro medico una notevole quantita' di
medicinali; i dentisti del COI hanno iniziato ieri a collaborare con i
loro colleghi del Centro medico

Sei anni fa chi si e' proclamato padrone del mondo bombardava il
vostro Paese; e da quel momento non si e' fermato mai; inventando
sempre nuove giustificazioni basate sulla menzogna (l'ingerenza
umanitaria, la guerra infinita al terrorismo, le armi di distruzione
di massa) ha continuato ad aggredire popoli per conquistare le risorse
del pianeta, per conquistare la nostra capacita' di lavorare, e cosi'
riducono alla miseria e alla fame interi popoli, interi continenti.
I popoli del mondo devono essere in questo momento grati alla
Resistenza irakena, perche' ha costretto gli Stati Uniti e i loro
alleati ad impantanarsi in una guerra che non vinceranno mai.
Se cosi' non fosse stato, gia' oggi altri popoli sarebbero stati
aggrediti e sappiamo bene che gli Stati Uniti hanno sempre pronta la
lista di chi aggredire per primo.
Ma il futuro che essi vogliono non e' il nostro, noi vogliamo un mondo
basato sui diritti dell'uomo e sulla solidarieta' internazionale tra i
lavoratori, che garantisca a queste ragazze, a questi ragazzi a noi e
ai nostri figli un avvenire di pace, lavoro, liberta'.
Benche' sia difficile, dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella
nostra forza; solo l'unita' e la fratellanza dei lavoratori, al di la'
di differenze di lingua, paese, religione ci permettera' di avere un
mondo nuovo.

Termino con un saluto a tutti i ragazzi presenti.
So che molti di voi si scambiano lettere con i loro amici italiani. E'
una cosa molto importante perche' oltre a rafforzare i vincoli di
amicizia, permette di mantenere la conoscenza reale della vostra
situazione.
Infatti nel mio Paese si parla poco di voi, molti sono convinti che vi
abbiamo portato democrazia, liberta' e benessere e che comunque la
vostra situazione e' migliorata dalla fine dell'aggressione; le vostre
parole a questo riguardo valgono piu' di mille dei nostri discorsi e
dibattiti.
Vogliate sempre bene ai vostri amici Italiani, come noi vogliamo bene
a voi.

SVE VAS VOLIM

Kragujevac, 25-9-2005

A CHE COSA SERVE LA REPUBBLICA CECA


Cuba confuta l'allegato della Repubblica Ceca sui diritti umani

22.9 – Alle Nazioni Unite, Cuba ha raccomandato alla Repubblica Ceca
di preoccuparsi dei suoi gravi problemi politici, economici e
sociali, invece di mantenersi come portavoce delle grandi potenze,
in particolare degli Stati Uniti, per attaccarla. In una replica
durante l'Assemblea Generale, la delegazione cubana ha confutato la
citazione fatta dal Ministro degli Esteri ceco sulla non
collaborazione di Cuba con la Commissione dei Diritti Umani (CDH).
Ha definito un miserabile show, quello che ogni anno viene montato
dalla Repubblica Ceca contro Cuba nelle sale di conferenza della
sede della CDH a Ginevra, come portavoce degli Stati Uniti e come
alleata dell'estrema destra cubana residente a Miami. La CDH deve
essere rifondata per eliminare gli squallidi spettacoli circensi che
delegazioni come quella della Repubblica Ceca montano ogni anno, ha
indicato Jorge Cumberbactch, funzionario della missione cubana
all'ONU.

(Fonte: Agencia Informativa Latinoamericana Prensa Latina S.A. -
www.prensa-latina.cu/ )

(srpskohrvatski/italiano)

1998, Paddy Ashdown all'UCK: Le vostre armi sono obsolete


Paddy Ashdown oggi svolge il ruolo di Alto Rappresentante
(commissario-governatore) del protettorato di Bosnia-Erzegovina, uno
dei nuovi feudi occidentali. Ashdown si è reso noto in questa veste
soprattutto perché ripetutamente ammonisce la Republika Srpska che
"rischiano grosso", che "perderanno tutto", e cosi' via, se non si
adegueranno ai suoi diktat.

Meno noto è il ruolo di Ashdown in passato, come inviato di Blair nei
Balcani. Di seguito la notizia di come questo signore appare in un
filmato, ripreso in Kosovo nel 1998, proiettato all'Aia nel corso del
"processo di difesa" di Slobodan Milosevic.
Sulla stessa vicenda si vedano anche i report di Andy Wilcoxson in
lingua inglese:
http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg092805.htm
http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg092905.htm
http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg093005.htm
Notiamo per inciso che la notizia non è stata ripresa da nessun organo
di informazione italiano... D'altronde, ci saremmo sorpresi del contrario.

(segnalazioni e traduzioni a cura di DK, che ringraziamo; adattamento
per JUGOINFO a cura di AM)


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Prima puntata:
Ashdown all'UCK: "Le vostre armi sono obsolete"
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29. settembre 2005. | 16:07 -> 18:31 | Fonte: Beta
http://www.b92.net/info/vesti/index.php?yyyy=2005&mm=09&dd=29&nav_id=177553

L'Aia -- Durante il processo contro Milosevic è stato presentato
il filmato dell'incontro tra Paddy Ashdown, i membri dell'UCK e
cittadini in borghese, albanesi, nell'autunno del 1998.


Nella prima parte del filmato, realizzato il 28 settembre 1998, si
vede Ashdown, che in quella occasione visitava il Kosovo, quale
delegato rappresentante del Premier Tony Blair, in piedi con due
membri dell'UCK in divisa, mentre esamina il fucile automatico
che gli hanno consegnato nelle mani, togliendo il caricatore pieno
di munizioni.

In seguito, Ashdown viene ripreso mentre sta esaminando una decina
di fucili in una casa, di cui alcuni automatici, portati davanti a
lui da persone albanesi in abiti civili. Il politico britannico
nel filmato aziona il fucile, dopo aver tolto il caricatore, facendo
dei commenti non ben udibili.

Dopo che hanno portato dinanzi a lui un grande sacco pieno di bombe
a mano, egli li avverte che devono essere cauti visto che le
bombe risalivano probabilmente alla II Guerra mondiale.

Si sente nel filmato come Ashdown dica di avere visto tutto, e che
avrebbe informato il premier Blair, e che è uno "scandalo che la
comunità internazionale non abbia fatto nulla" promettendo che
"avrebbe fatto il tutto il possibile".

Milosevic nell'aula del tribunale ha affermato che Ashdown "stava
esaminando le armi di una
organizzazione terroristica, cui dava istruzioni su come dovessero
usarle, e che dovevano essere cauti, e che l'aveva mandato Blair."
I giudici Ian Bonomi e Gon Kwon hanno risposto che dal filmato non si
sentirebbe che Ashdown abbia detto qualcosa del genere.
Il Consiglio del Tribunale, nel seguito del processo, dovrà decidere
se questo nastro debba far parte del materiale probatorio.

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http://www.b92.net/info/vesti/index.php?yyyy=2005&mm=09&dd=29&nav_id=177553

"Ešdaun i OVK: Staro vam oružje

29. septembar 2005. | 16:07 -> 18:31 | Izvor: Beta

Hag -- Na sudenju Miloševcu prikazan je snimak susreta Pedija Ešdauna
i pripadnika OVK i albanskih civila ujesen 1998.

U prvom delu snimka nacinjenog 28. septembra 1998. vidi se Ešdaun,
koji je tada Kosovo posetio kao izaslanik britanskog premijera Tonija
Blera, kako stoji sa dva uniformisana pripadnika OVK i pregleda
automatsku pušku koju su mu on dali, skidajuci pun okvir sa municijom.

Ešdaun je zatim prikazan kako u jednoj kuci pregleda desetak pušaka,
od kojih su neke automatske, koje pred njega iznose albanski civili.
Britanski politicar puške na snimku repetira pošto je sa njih uklonio
Pune okvire za municiju, komentarisuci nerazgovetno.

Nakon što su domacini pred njega izneli punu kesu rucnih bombi, on ih
upozorava da budu izuzetno oprezni jer su bombe verovatno iz Drugog
svetskog rata.

Ešdaun im na snimku kaže i da ce o svemu što je video izvestiti
premijera Blera, da je "skandal što medjunarodna zajednica nije ništa
ucinila" i obecava da ce "uraditi sve što može". Milosevic je u
sudnici tvrdio da je Ešdaun "pregledao oružje teroristicke
organizacije i davao uputstva kako da ga upotrebe, da budu oprezni i
da ga je poslao Bler".

Sudije Ijan Bonomi i O Gon Kvon uzvratile su da se na snimku ne cuje
da je Esdaun rekao tako nešto.

U nastavku procesa Sudsko vece bi trebalo da odluci da li ce ova traka
uci u dokazni materijal.


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Seconda puntata:
Il governatore-commissario del feudo bosniaco, Paddy Ashdown,
protesta per il filmato del 1998
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30. settembre 2005. | 15:11 -> 16:20 | Fonte: B92, FoNet
http://www.b92.net/info/vesti/index.php?yyyy=2005&mm=09&dd=30&nav_id=177614

L'Aia -- "Mi ha chiamato Lord Ashdown, che è dell'opinione che
l'azione dell'imputato (ndt: Milosevic) crei degli effetti negativi
sul terreno", ha detto oggi Geoffrey Nice.


Il video filmato in cui si vede Lord Ashdown in Kosovo con
albanesi kosovari mentre esamina le loro armi, che Slobodan
Milosevic ha mostrato ieri nel processo davanti al Tribunale
dell'Aia, "rappresenta un abuso e potrebbe creare una pubblicità
negativa," ha dichiarato oggi il pubblico ministero Geoffrey Nice.

Egli ha fatto riferimento alla funzione importante che starebbe
svolgendo oggi Ashdown (quale Alto Rappresentante della comunità
internazionale per la Bosnia-Erzegovina), già teste dell'Accusa nel
processo a Milosevic.

"Questo gesto, la presentazione di questo videofilm, non sarebbe
stato possibile, se l'imputato avesse avuto l'avvocato. Non si può'
permettere che le cose vadano avanti così", ha detto Nice. Secondo le
sue spiegazioni, "Lord Ashdown stava soltanto accennando alla scarsa
qualità delle armi, e dal film non si è potuto discernere se gli
uomini con i quali ha parlato fossero membri dell'UCK".

Nice ha annunciato anche che Lord Ashdown è pronto a presentarsi
nuovamente dinanzi al Tribunale in questo processo, per sottoporre una
dichiarazione riguardo a queste circostanze. Il Consiglio del
Tribunale ha accettato la formulazione di Nice, mentre Milosevic si
è opposto, asserendo che nel film era possibile vedere gli uomini
nelle divise dell'UCK, attorno ad Ashdown, ed il modo in cui egli
abbia assortito le armi.

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http://www.b92.net/info/vesti/index.php?yyyy=2005&mm=09&dd=30&nav_id=177614

Ešdaun se buni zbog snimka

30. septembar 2005. | 15:11 -> 16:20 | Izvor: B92, FoNet Hag

"Pozvao me je lord Ešdaun koji smatra da ovo što je optuženi ucinio
izaziva nepovoljne efekte na terenu", kazao je danas Džefri Najs.


Video snimak na kojem lord Pedi Ešdaun na Kosovu s kosovskim Albancima
pregleda oružje, koji je Slobodan Miloševic juce prikazao na sudenju
pred Haškim tribunalom predstavlja zloupotrebu i može da ima negativan
publicitet, izjavio je danas tužilac Dzefri Najs.

On je ukazao na znacajnu funkciju koju danas obavlja Ešdaun (visoki
predstavnik medunarodne zajednice za BiH), svojevremeno svedok
Tužilaštva na sudenju Miloševicu.

"Tako nešto, kao što je prikazivanje ovog video snimka ne bi bilo
dozvoljeno da optuženi ima advokata. Ne može se dozvoliti da to ide
tek tako", kazao je Najs. Prema njegovom objašnjenju, "lord Ešdaun je
s'amo ukazivao na loš kvalitet oružja, a nije se moglo uociti na
snimku da su ljudi s kojima je razgovarao pripadnici Oslobodilacke
vojske Kosova".

Najs je nagovestio i da je lord Pedi Ešdaun spreman da se ponovo
pojavi pred Haškim tribunalom u ovom procesu kako bi dao iskaz povodom
ovih okolnosti. Sudsko vece prihvatilo je Najsovo objašnjenje cemu se
suprotstavio Miloševic tvrdeci kako se na snimku moglo videti da su
ljudi oko Ešdauna u uniformama OVK, kao i da on razvrstava oružje.

U Racku nije ubijen nijedan civil

Bivši šef policije u Uroševcu, Bogoljub Janicevic, rekao je da tokom
sukoba u Racku januara 1999. godine nije ubijen ni jedan civil.

Janicevic, svedok odbrane na sudenju Slobodanu Miloševicu, predstavio
je sudskom vecu uz pomoc mapa, kako je rekao, detaljan tok
antiteroristicke akcije u Racku. Svedok je potvrdio da su pripadnici
OEBS-ove verifikacione misije na Kosovu posmatrali celu akciju i da su
sa mesta na kome su se nalazili mogli da vide i jarugu na brdu iznad
Racka u kojoj su, dan kasnije, pronadeni leševi ubijenih Albanca,
posle cega je šef misije, Vilijem Voker, izjavio da je rec o masakru
civila.

Po recima Janicevica, policija se odlucila na akciju u Racku zbog toga
što je tada OVK u tom kraju izvela veci broj napada na policiju i
vojsku. Antiteroristicku akciju je vodio Goran Radosavljevic - Guri,
precizirao je svedok. Iako su sudije to sugerisale Miloševicu,
optuženi je rekao da ne namerava da Radosavljevica pozove da svedoci.