Informazione
Note di viaggio a cura di E. Vigna, di ritorno dall’ultimo viaggio di
solidarietà per l’Associazione "S.O.S. Yugoslavia"
Cercherò di aggiornare sinteticamente in queste righe, la situazione
attuale di quella realtà politica, economica e sociale.
La permanenza è durata più giorni, dal punto vista conoscitivo e di
incontri ufficiali si è trattato di un viaggio molto producente.
Come tutti coloro che in questi ultimi tempi ritornano da quel paese,
la cosa che più colpisce per drammaticità, è il continuo peggioramento
della situazione socio - economica, delle condizioni di vita dei
lavoratori e dell’intero popolo jugoslavo.
Aumento della povertà e dell’emarginazione, galoppante disoccupazione,
incremento degli aspetti più deleteri del nostro occidente:
prostituzione, circolazione di droghe varie fra i giovani,
impressionante aumento di disturbi psichici, di suicidi, di alcolismo
ed altre patologie tipiche della miseria e della disperazione sociale.
L’aggressione economica del FMI e della Banca Mondiale è frontale ed
inesorabile, come dichiarato dal Ministro Dinkic, un copione già visto
negli altri paesi socialisti dell’Europa orientale, il processo di
privatizzazione e ristrutturazione è galoppante e selvaggio, ecco
alcuni dati che contano più di tante opinioni.
Solo negli ultimi sei mesi sono stati licenziati 60.000 tecnici o
specialisti, lo scorso mese quattro banche sono state chiuse e 8.500
lavoratori licenziati, un impianto industriale su quattro è fermo, 800
aziende statali o a partecipazione statale sono state privatizzate
negli ultimi mesi (ne restano ancora alcune centinaia). Secondo l’ONU
sono circa quattro milioni gli abitanti che non raggiungono il
livello della sussistenza: nella sola Belgrado dove ho incontrato
esponenti dell’assistenza sociale facenti parte del WFF (Fondo Mondiale
per il Cibo, organismo ONU per emergenze di paesi usciti da guerre)
sono 220.000 le persone assistite ( più del 20% della città ),
cittadini del tutto privi di reddito o che non raggiungono i 1.500
dinari (circa 25 ) mensili. Negli ultimi 17 mesi hanno perso il lavoro
quasi 2.000.000 di lavoratori; la produzione industriale è inferiore a
quella del biennio 1998/99, che pure era un periodo in cui l’economia
jugoslava era sotto embargo e sanzioni, oggi è a livello di paese del
terzo mondo. In seguito ai piani di privatizzazione di riscaldamento,
luce, acqua, telefoni, il nuovo governo pretende dalle famiglie gli
arretrati sui pagamenti precedenti, annullati dal precedente governo
come misura d’ammortizzatore sociale. Per questo ho visto bollette di
20, 30 e addirittura 45000 dinari, richiesti a famiglie con redditi sui
1.000/1.500 dinari. Il processo di privatizzazione dell’università è in
corso, ma già da ora i costi sono "occidentali", si può arrivare a ben
60.000 dinari (circa 1.000 ), fra tasse d’iscrizione, libri e costi
collaterali.. Quanti saranno "liberi" d’iscriversi? Proliferano intanto
scuole ed università private, ovviamente non per i figli del
lavoratori. Intanto sono in gestazione i piani di smantellamento del
sistema previdenziale, dei contratti nazionali collettivi di lavoro, di
privatizzazione della sanità. Un esempio: è già stato ridotto il
periodo di retribuzione per lavoratrici in maternità, ridotto a tre
mesi.
In particolare la situazione della più grande fabbrica di Kragujevac,
la Zastava auto, è la seguente:
su 13.500 dipendenti lavorano a rotazione 3.500 in produzione, paga
media mensile 150 , il sussidio di disoccupazione è invece di 50 .
Tutto ciò, in una situazione in cui il paniere mensile stimato per una
famiglia composta di quattro persone è di almeno 200 . Due esempi
concreti visti di persona: una famiglia "adottata", composta di sette
persone - con tre bambini -vive con una pensione di 1.800 dinari (60
); un ex lavoratore Zastava che era felice per aver trovato impiego
(caricare un camion, guidarlo con propria responsabilità per la merce
trasportata, scaricarlo) per 12 ore di lavoro, per 2,5 (!) al giorno
(75 mensili). Lavoro, per altro, perduto pare per la concorrenza di
un altro lavoratore, probabilmente disposto ad accettare tali
condizioni per 2 il giorno…
Questa è la Jugoslavia che vogliono il FMI e la Banca Mondiale, la
Jugoslavia prodotta dalla Nato, quella del dopo Milosevic.
La situazione politica è molto complessa, e per molti aspetti
delicata, di certo in continua evoluzione.
All’interno della DOS (Opposizione Democratica Serba) al di là delle
profonde e contraddittorie posizioni tra le varie forze, si acuisce
sempre di più lo scontro fra il Presidente Kostunica ed il primo
Ministro Djindjic, in alcuni momenti visibile ma ancor più profondo
nelle stanze del potere. A prescindere dai loro diversi programmi
politici, vi è una grave frizione tra la polizia (la cui direzione è
totalmente in mano alla fazione Djindjic) e l’esercito, dove molti
ufficiali non si sono ancora schierati decisamente, se non proforma, e
dove spesso sono attaccati (mediante campagne diffamatorie) coloro che
si ritengono legati alla vecchia Jugoslavia. Si tratta di un dualismo
di potere che regge soltanto perché entrambi sono coscienti
dell’impossibilità di separarsi, pena la reciproca sconfitta.
Il PSS (Partito Socialista Serbo) non è ancora in grado di costituire
un’alternativa immediata di potere, dovendo prima ricostruirsi una
posizione forte e riconosciuta dai lavoratori.
Proprio in questi giorni scadeva l’ultimatum della Nato per la
consegna di altri ricercati dall’Aja, ed anche questa è una profonda
contraddizione a livello governativo, perché appena alcune settimane fa
in una conferenza stampa Djindjic si lamentava con l’Occidente per non
aver avuto i denari promessi con la vendita della vita di Milosevic,
ammonendo che se non si farà in fretta, il suo governo non sarà in
grado di contenere la rabbia ed il malcontento, ormai crescenti nel
paese. La Nato per tutta risposta continua a fare ricatti e a porre
ultimatum. Prevedibilmente se saranno consegnati i serbi ricercati, ciò
aumenterà le lacerazioni nella società serba, ora per due terzi con
sentimenti decisamente ostili verso quest’illegale Tribunale dell’Aja.
E proprio in conseguenza dell’approvazione dell’incostituzionale nuova
legge , avvenuta il 12 Aprile, che sancisce la totale e piena
collaborazione con il Tribunale dell’Aja del governo DOS, si è
verificato un atto drammatico e grave che sarà sicuramente foriero
di conseguenze per la sua tragicità: ed è il suicidio del parlamentare
del PSS V. Stojiljkovic ex Ministro dell’Interno durante i
bombardamenti Nato in Kosovo Metohia, avvenuto all’uscita del
Parlamento Federale Jugoslavo, come estremo e radicale atto di accusa
verso questi nuovi governanti, totalmente asserviti alle forze
straniere ed esterne al proprio paese ed al proprio popolo.In una
lettera lasciata a colleghi parlamentari prima di questo estremo atto
egli tra le altre cose scrive : " …Con questo gesto, come membro del
Parlamento Federale, intendo protestare contro l’attuale regime di
burattini della DOS e della Coalizione Montenegrina, colpevoli di :
- scioglimento della Jugoslavia in complicità con il peggior
nemico del nostro popolo : H.Solana
- efferata violazione della Costituzione e della legalità del
nostro paese
- responsabili della politica del tradimento e della
capitolazione
- violazione della dignità nazionale
- distruzione dell’economia e dell’impoverimento sociale di
milioni di cittadini.
Per la mia morte dichiaro responsabili e accuso direttamente : Z.
Djindjic, V.Kostunica, D. Mihajlovic, V.Batic. M.Labus, D. Micunovic,
P. Bulatovic,S. Bozovic e D. Pesic.
I patrioti di questo paese sapranno vendicarmi…" Vlajko Stjiljkovic -
Membro del Parlamento
Sul piano sindacale, il Samostalni, nonostante pressioni, scissioni,
manovre truffaldine dei "nuovi" sindacati (una per tutte: avevano
iscritto d’ufficio le migliaia d’iscritti all’ufficio di collocamento
Zastava senza dirlo ai lavoratori, che scoprivano improvvisamente di
aver cambiato sindacato senza saperlo), resta il più grande e
rappresentativo sindacato del paese. Ma il dato più interessante che
può significare una tendenza di ripresa del movimento operaio jugoslavo
(finora più che altro attestato su di una linea di tenuta contro le
ondate devastatrici e disgregative delle forze reazionarie e golpiste
legate alla DOS), è quello che, proprio nel Congresso dei Sindacati
tenutosi a Belgrado nei giorni della mia permanenza in loco, molti
esponenti e quadri sindacali, che erano stati allontanati o costretti
alle dimissioni anche con la forza, sono stati rieletti dai delegati. A
Torino avevamo fatto vedere il filmato dell’assalto alla Camera del
Lavoro di Kragujevac da parte di una squadraccia di funzionari e
militanti governativi che malmenavano Dragan Alempjevic, l’allora
segretario, costringendolo alle autodimissioni pubbliche … proprio il
mese scorso egli è stato rieletto segretario della stessa Camera del
Lavoro dai voti dei delegati; vice segretario è stato eletto Borislav
Bjeletic, altro segretario Samostalni malvisto dai piani alti
governativi. Ho avuto la fortuna di incontrare entrambi, e di brindare
insieme per la ripresa e lo sviluppo del movimento operaio, per un
futuro con condizioni di vita più dignitose. Anche in altre parti della
Serbia, molti vecchi sindacalisti hanno ripreso il loro posto di veri
rappresentanti dei lavoratori. Si tratta di un processo dai tempi
naturalmente lunghi, ma certo questi segnali hanno significati di
tendenza e di una prospettiva in positivo, anche se probabilmente la
strada da percorrere, per una ripresa forte e di massa agli attacchi
governativi e per una concreta inversione di tendenza, sarà lunga e
difficile. Ma fondamentale resta l’emergere di spiragli di luce dopo
questi 17 mesi trascorsi sotto le ondate distruttrici rivolte contro
l’organizzazione dei lavoratori.
Molti sono stati gli episodi conflittuali, più che altro di protesta,
come alla fabbrica Partizan, dove oltre cento operai hanno sostenuto
uno sciopero della fame, rientrato solo dopo il rinvio della chiusura
totale della fabbrica ed anche per le precarie condizioni di salute
degli scioperanti. O come la cacciata del Ministro del Lavoro da
Kragujevac, da parte degli operai, o tanti altri episodi avvenuti nel
paese. Certo, più aspetti di semplice rabbia per la situazione, che
coscienza organizzata, ma questo dà comunque il polso di una situazione
sociale che bolle come una pentola e che, se non ci saranno
miglioramenti, sarà difficile gestire.
Per quanto riguarda la situazione della Sinistra Jugoslava , il quadro
non è roseo, ma è meno devastato di quanto la stessa dirigenza temeva
solo un anno fa.
Per quanto concerne il PSS ( Partito Socialista Serbo), in questo
momento, che piaccio o no, è l’unica forza reale e concreta di sinistra
nel paese. La JUL (Sinistra Jugoslava) è ormai soltanto più sulla
carta, senza nessuna presa nella società, ed in prospettiva è
addirittura a rischio scioglimento. Altre forze a sinistra con un reale
radicamento nel paese e fra i lavoratori, non ce ne sono, lo scenario è
di microgruppi iperideologicizzati ma avulsi da qualsiasi contesto
sociale o di presa fra i lavoratori, tranne forse il NPCJ (Nuovo
Partito Comunista Jugoslavo), che con una soglia minima di militanti
sparsi nel paese, riesce perlomeno a rendersi visibile in alcune
situazioni, e che, intelligentemente, al di là di critiche o distinguo,
ritiene necessario lavorare ad un fronte comune col PSS.
Quest’ultimo, nonostante scissioni nella sua destra e defezioni al
vertice da parte di coloro che, accusati di corruzione e ruberie prima
del 5 ottobre 99’, hanno pensato bene di passare nel campo del
vincitore e continuare con altra tessera a fare i loro sporchi affari,
è tuttora il più grande e radicato partito politico del paese. Come
disse il Presidente Milosevic all’ultimo Congresso, la perdita di
questi figuri è stato un rafforzamento del Partito, perché rientra in
una pulizia interna e nel riproporsi di dirigenti onesti, che nel
momento più difficile non hanno abbandonato la causa, ma l’ hanno
ripresa e difesa con coraggio.
Negli incontri avuti, un dato è emerso costantemente, secondo la loro
valutazione, dal punto di vista politico il peggio è passato, ma
occorre ancora un po’ di tempo per rafforzare e consolidare il corpo
del Partito, per poi riproporsi con forza e determinazione come
alternativa alla banda di malfattori che hanno condotto il paese ed il
popolo jugoslavo a livelli mai visti nella sua storia, neanche nel
periodo di guerra.
Più si acuiscono le contraddizioni all’interno della DOS tra Kostunica
e Djindjic, e più si rafforza la prospettiva per un’alternativa a
quanto sta avvenendo, ma anche in questo caso i tempi saranno lunghi,
ma questo non è un aspetto negativo.
Sono stati ripresi i legami con le nuove generazioni, anche questo un
lavoro di prospettiva. Il nuovo portavoce del PSS, Ivica Dacic, è
proprio un giovane, che potrebbe essere il battistrada per un graduale
ricambio dei vertici del Partito, anche se in tutti gli incontri avuti
anche in ambiti diversi, ho spesso incontrato esponenti tutt’altro
che "vecchi", anzi.
Un grande, indiretto contributo, a questo processo di ricomposizione e
ripresa del PSS, lo sta dando sinceramente il suo Presidente Slodoban
Milosevic, dall’Aja. Anche questo è un dato che ho riscontrato sia
negli incontri ufficiali, sia nel sentimento delle famiglie dei
lavoratori, di cui molte profughe. Negli incontri avuti, sia con il
Presidente del Comitato mondiale sia con il segretario internazionale,
mi è stato confermato il ruolo catalizzatore e positivo nella società
serba, prodotto dal comportamento di S. Milosevic innanzi al Tribunale
NATO dell’Aja, tanto rilevante al punto che, proprio nei giorni della
mia permanenza a Belgrado, il governo ha deciso di sospendere le
dirette tv del processo, con la motivazione pretestuosa dei costi
troppo elevati. Ciò che più ha colpito la gente, è stata la scelta del
presidente del PSS di dichiararsi prigioniero politico, e di difendersi
non dal punto di vista personale, ma facendo una difesa politica e
storica del popolo serbo e della politica della Jugoslavia, senza mai
differenziarsi da esse; ma spiegandole e inserendole nei contesti
politici interni ed internazionali dell’epoca.
Questa scelta di assunzione di responsabilità come Presidente e
politico, è stata compresa come atto di lealtà verso la propria gente e
le sue ragioni. Questo lo sta rendendo, senza esagerare, una bandiera
di dignità e identità nazionali, per un popolo ormai alla mercé dei
padroni stranieri: nel Kosovo Metohia, si sta costruendo la più grande
base americana di tutta l’Europa (Camp Blonsteed, vicino Urosevac) e la
seconda nel mondo; parlando con alcune famiglie di profughi kosovari mi
è stato confermato che la stragrande maggioranza dei serbi rimasti
(poche migliaia, assediati in enclavi o "bantustan" moderni) ha in
quest’uomo l’ultima voce, che afferma il loro diritto di esistere e
resistere, perché il nuovo governo li ha totalmente abbandonati e
proprio in febbraio, sia a Pristina sia a Mitrovica, il Ministro per il
Kosmet ed alcuni rappresentanti del governo, sono stati accolti con
fischi, spinte e sputi, al grido di traditori, finché sono stati
costretti a scappare. Altamente significative le dichiarazioni fatte
dalla madre di Milica Rakic, la bambina uccisa esattamente tre anni fa
( il 17/4/99) nella propria casa vicino all’aereoporto di Batajnica;
Dusanka Radic, la madre della piccola assassinata dalle
bombe "umanitarie della Nato, ha dichiarato in una intervista al
giornale belgradese " Nacional" (il 19/02/02) di essere indignata per
il fatto che il nuovo governo, tace e cerca di mettere sotto silenzio
ogni cosa riguardi l’aggressione con relativi bombardamenti, evitando
ormai anche di accennare alle vittime, quasi fossero un ingombro per le
sue politiche. "…Per il nuovo regime è come se niente fosse successo,
come se ci fossimo bombardati da soli…Al contrario, Milosevic continua
a parlarne, ed è rimasto il solo a poterlo fare con buon diritto,
ricordando continuamente i nomi delle vittime dell’aggressione Nato…" (
D.Radic 17/02/02).
Dal punto di vista processuale S. Milosevic, attraverso una precisa e
dettagliata documentazione, sta smantellando tutti i testi finora
comparsi, distruggendo così anche tutti gli scenari di menzogne e
falsità preparati con centinaia di migliaia di dollari della NATO e del
suo braccio giuridico, signora Del Ponte, la quale, in alcune udienze
ha lei stessa, nervosamente richiamato i "suoi" testi ad essere più
incisivi. Testi che si presentavano come poveri contadini e che si sono
poi rivelati direttori di banca di recentissima nomina, innocenti
pastori che si sono poi rivelati bracci destri dei comandanti dell’UCK,
un paio, incalzati dalle domande del Presidente ,hanno accusato malori
e chiesto di andarsene, uno addirittura dopo alcune ore non ricordava
più bene quello che aveva dichiarato poco prima, altri due (di cui uno
dell’ONU) hanno rinunciato in anticipo alla testimonianza, e così via.
Tanto che, lo steso Djindjic in una dichiarazione alla stampa ha
rimproverato il Tribunale di non aver fatto un lavoro serio,
domandandosi se con tali testimoni e prove così poco consistenti,
avesse avuto un senso costringere il suo governo alla consegna di
Milosevic, anche alla luce dei sondaggi governativi, che oggi danno un
consenso alla figura di Milosevic che si aggira intorno al 77-81%.
Il morale e la forza di quest’uomo, solo in quell’aula di fronte alla
rappresentanza giuridicamente illegittima, del potere imperialista
mondiale, sono altissimi, tanto da infondere coraggio e sostenere chi
va a visitarlo. Un episodio che fornisce l’idea del suo stato d’animo:
una delegazione del PSS andata a trovarlo è stata ricevuta con questa
battuta al fine di sdrammatizzare "..cari compagni, benvenuti nel
territorio della NATO, vi accolgo come Presidente, Segretario e, per
ora primo iscritto del nuovo Partito Socialista della NATO appena
fondato, .. come vedete anch’io continuo a fare lavoro politico.."
Un grosso lavoro lo svolge il collettivo d’avvocati e giuristi, sia
serbi sia internazionali, che sistematicamente fornisce a Milosevic
documenti, ricostruzioni, perizie, indagini e profili specifici
dei "testimoni", in questa immane lotta per la verità.
".. Mettendo insieme tre bugie non si ottiene una verità, ma soltanto
una bugia più grande. Tutte e tre queste accuse, hanno davvero un
sottile filo rosso, per usare il termine che ho sentito qui, che le
unisce, e questo filo rosso è il crimine che perdura contro la
Jugoslavia e contro il mio popolo.." (9/1/2002 S. Milosevic, Aja)
L’illegalità del Tribunale dell’Aja
Vale la pena di ricordare che si tratta di un tribunale controllato dai
vincitori e quindi dagli aggressori ed invasori della Jugoslavia, dei
carnefici del suo popolo. Un tribunale creato appositamente su
richiesta USA, finanziato dagli USA e da personaggi tristemente famosi
ad ogni popolo renitente all’ordine imperialista, come il signor Soros.
Un tribunale che ha come polizia l’apparato militare della Nato, che
viola tutti i principi del diritto internazionale, regnando "sovrano"
su indicazioni del suo presidente o procuratore. Quel tribunale che
proibisce agli accusati di vedere le prove al loro carico e rifiuta
l’ascolto di una tesi difensiva, proprio come i tribunali
dell’Inquisizione. Infatti, secreta fonti testimoniali, impedendo a
chiunque di verificarle, consentendo di crearle o farsele creare da
servizi di intelligence ad uso dell’accusa, senza possibilità di
contestazione.
Quale Giustizia può fare questo tribunale ? Chi può, in coscienza,
affermare che non è condizionato da parti in causa, da coloro che,
casualmente, sono anche i padroni del mondo?
Nostri compiti :
¦ Mantenere e rafforzare il lavoro e l’impegno di solidarietà concreta
con il popolo jugoslavo, attraverso le adozioni a distanza e la
raccolta di medicinali o quant’altro viene espressamente richiesto da
là.
¦ Continuare un lavoro di informazione e documentazione corretta e
precisa, attraverso riviste, giornali, radio ed iniziative pubbliche
specifiche.
¦ Rafforzare ed estendere il sostegno al Tribunale R. Clark e al CIDSM,
nelle attività e campagne che a breve si apriranno a livello
internazionale ed anche qui in Italia, per la salvaguardia della salute
del Presidente S. Milosevic, e per il suo diritto a difendersi, seppure
già condannato, e tenuto in condizioni di vita carceraria vessatorie
(ogni giorno 12 ore per le udienze ed un solo panino come pasto,
possibilità di vedere i famigliari tre volte al mese e non sempre).
E’ proprio di questi giorni un aggravamento delle sue condizioni di
salute, tanto che è stato richiesta una visita di perizia sanitaria con
richiesta di libertà provvisoria, per garantirgli condizioni di difesa
uguali a chiunque altro.
Inoltre, in conseguenza dell’estendersi di prese di posizione e
schieramenti di giuristi ed avvocati tra i più prestigiosi del mondo -
alcuni nomi tra altre centinaia: C. Black, R. Clark, J.Verges, oltre
innumerevoli parlamentari di tutto il mondo, si formerà una Commissione
Mondiale che avrà il compito di documentare lo spregio del diritto
internazionale e dell’ordinamento ONU di questo caso,…ma ormai
calpestati quotidianamente in angolo del mondo. La situazione
palestinese ne è un esempio, giacché dopo 50 anni di sofferenze ed
oppressione , sta subendo forse una "soluzione finale", sottile e
moderna, in sostanza uno sterminio, come ha scritto anche
l’Osservatore Romano, giornale che certamente non può essere
considerato estremista o rivoluzionario, salvo che siano giunti i tempi
in cui dissentire significa automaticamente diventare "nemico".
In quest’ultimo viaggio, ciò che più mi ha colpito, avendo potuto stare
questa volta molto di più tra la gente comune, nelle famiglie, tra i
profughi, è una forte sensazione di avvilimento e tristezza dilaganti.
Spesso guardando negli occhi di questa gente si legge una tristezza ed
un’angoscia profondissime, quasi una paura del domani, come se potesse
essere ancora peggiore dell’oggi. E questa mancanza di speranza, di
prospettiva è certamente l’aspetto più preponderante, che ha forti
implicazioni anche nella lettura politica della situazione, come
confermatomi negli incontri politici con esponenti della direzione del
PSS. E’ come un popolo immerso in una notte buia, senza stelle, che
seppure lontane potrebbero servire da punti di riferimento.
In un immaginario collettivo la notte ha sempre due volti: uno
benevolo, l’altro malevolo.
Quello benigno è solitamente popolato di stelle, di chiari di luna con
riflessi di alberi e rami, con germogli crescenti in primavera oppure
manti di neve in inverno; serate con fresco vino in estate o la calda
rakja in inverno.
Con questo popolo si vive ancora una straordinaria e coinvolgente
ospitalità, il suo radicato e profondo senso di amicizia, lealtà e
generosità, un grande, permeante calore umano… Qui da noi ormai così
rari. Ed anche un invidiabile e fortissimo senso di dignità e
identità, ancora difficili da cancellare per questi nuovi padroni del
governo, stipendiati dalle capitali d’occidente.
Ma si legge anche l’altro aspetto di questa lunga notte jugoslava: ed è
quello di notti buie e dure, ove sembra che il giorno non arrivi mai.
Notte senza stelle e luna, notte di intemperie e piogge che investono
campi, strade e genti senza lasciarli respirare, senza dare loro
tregua, per permettergli di riprendere un cammino verso una meta
visibile. Fiaccati da dieci anni di guerre, violenze, embarghi,
sacrifici, distruzioni ed avvelenamenti, macinati da tanta miseria…in
questa notte popolata da vampiri e sciacalli,da profittatori e
sfruttatori; notte occupata da mafiosi d’ogni etnia, trafficanti di
cose ed esseri umani, assassini ma finti eroi della libertà, nobili
jugoslavi resuscitati dai loro postriboli occidentali, mantenutisi con
i denari del proprio popolo, rubati e portati via dai loro genitori;
papponi…Ecco che calano le iene dell’occidente: giornalisti
e "volontari civili" che si sforzano di documentare democrazia e
libertà, che vengono ad "insegnare " come si fa nella democrazia. Come
se in questi cinquant’anni di storia jugoslava questo popolo non avesse
insegnato al mondo, come si può vivere in pace, fratellanza ed unità.
Certo doveva arrivare uno sciame di personaggi pasciuti e saccenti, ad
insegnare come si vive ad un popolo che era all’onore del mondo quanto
a dignità e orgoglio del proprio paese. Per non parlare del proliferare
di "uffici" popolati da agenti e spioni a tutelare che gli eventi
vadano come devono andare, cioè come stabilito da Washington piuttosto
che a Londra o Berlino.
Si prova una tristezza profonda quando si riflette su tutto questo, e
per me ogni volta, lascia buchi neri nell’anima. Perché in questa notte
non c’è posto per sogni o illusioni, e la gente semplice e onesta non
ha un rifugio per scappare da questo scenario di vampiri e avvoltoi,
non ha ripari, trincee, ma quel che è più triste …. neanche con un
sogno si va via, perché oggi in quelle terre è anche sempre più
difficile sognare oltrechè ridere…
Eppure con questo straordinario e fiero popolo si riesce ancora,
qualche volta, a sorridere e a piangere, con l’anima ed il cuore, come
si faceva "normalmente" non tanto tempo fa…., e come, forse, altri
torneranno un giorno, normalmente, a fare.
Enrico Vigna - Aprile 2002
* Kumrovec: Godi¹njica smrti druga Josipa Broza Tita
* SPLIT: "RIVI VRATITI IME OBALA MAR©ALA TITA" (Slobodna Dalmacija)
* Anti-fascism Veterans Mark 22nd Anniversary of Tito's Death
* Celebrato il 22esimo anniversario della morte di Tito
===*===
> http://ljevicar.tripod.com/kumrovec.htm
Kumrovec: Godi¹njica smrti druga Josipa Broza Tita
7.5.1892 - 4.5.1980
U organizaciji SAB-a, Dru¹tva Josip Broz Tito i Udruge
antifa¹istièkih boraca i antifa¹ista Krapinsko-zagorske ¾upanije
obilje¾ena je godi¹njica smrti Josipa Broza - Tita u Kumrovcu,
kao i u svim dijelovima Hrvatske i u zemljama biv¹e Jugoslavije,
¹to se ne bi moglo zakljuèiti po izvje¹tavanju hrvatskih medija,
prvenstveno HRT-a.
Centralni dogaðaj odvijao se u Kumrovcu, Titovom rodnom mjestu.
Predsjednik antifa¹istièkih boraca Hrvatske Ivan Fumiæ obratio se
okupljenom mno¹tvu rijeèima: "U vrijeme Tita radnièka su prava bila
veæa nego u bilo kojoj dr¾avi na svijetu. Na ¾alost, to su ljudi
zaboravili i 1990. godine svoja prava "proæerdali" ", te je dodao da
je Tito bio "otpor svim tiranijama i simbol slobode". Posjetitelji
su obilazili rodnu kuæu Josia Broza, te se upisali u knjigu
dojmova. Rijeèi koje su upuæene Titu u knjizi dojmova su sljedeæe:
"Velika hvala sretnim vremenima koja æe opet doæi", "Doèekali smo
Raèana na vlasti, ali nije dovoljno od tebe nauèio", "Ostala nas
je jo¹ treæina, ali raèunaj na nas kao da smo u potpunom sastavu",
Dru¾e Tito, mi ti se kunemo, da sa tvoga puta ne skrenemo"...
Izaslanstva gore navedenih udruga su postavili vijence na Titov
spomenik.
Moramo prigovoriti organizatorima zbog lo¹e organizacije ovogodi¹njeg
okupljanja koje je bilo bez posebnog programa za razliku od pro¹lih
godina.
Uoèljiva je bila skupina od oko 50-ak mladih Slovenaca koji su pjevali
pjesme: "Hej, brigade", "Raèunajte na nas" i "Jugoslavijo"
MM
SPLIT: "RIVI VRATITI IME OBALA MAR©ALA TITA" (Slobodna Dalmacija)
Godi¹njicu smrti Josipa Broza Tita i ove su godine obilje¾ili Dru¹tvo
Josip Broz Tito, ogranak Split i Savez antifa¹istièkih boraca Split.
Stotinjak starijih ljudi okupilo se u jutarnjim satima u polupraznoj
Gradskoj dvorani (biv¹a Depandansa). Skup je poèeo intoniranjem Lijepe
na¹e i minutom ¹utnje, a zavr¹io pozivom Gradu da Rivi vrati ime Obala
mar¹ala Tita.
- Nema onoga koji se neæe sjetiti kako je na taj dan kada je ogla¹ena
Titova smrt prepun Poljud usred utakmice ustao na noge i zajedno s
igraèima Hajduka i Crvene zvezde plakao!
Kod Titova odra bili su 31 predsjednik republike, 22 premijera, èetiri
kralja, ¹est prinèeva, deset potpredsjednika republika, 12 vicepremijera
i 47 ministara vanjskih poslova, a ispratili su ga milijuni ljudi uz
prugu od Ljubljane do Beograda i Kuæe cvijeæa - prisjetio se ing. Ante
Adoliæ.
Iznenaðenje u publici bilo je ¹estero mladih od osamnaestak godina koji
su se deklarirali kao mladi antifa¹isti. Ante Jelaska je proèitao i
tekst Miljenka Smoje iz Nedjeljne Dalmacije o atmosferi u Splitu
nakon vijesti o Titovoj smrti.
===*===
HTTP://WWW.STOPNATO.ORG.UK
Anti-fascism Veterans Mark 22nd Anniversary of Tito's Death
Xinhuanet 2002-05-05 16:54:07
BELGRADE, May 5 (Xinhuanet) -- Anti-fascism veterans from Croatia
and Slovenia Saturday gathered in Kumrovac, hometown of former
Yugoslav President Josip Broz Tito, to commemorate the 22nd
anniversary of his death.
Representatives of some anti-fascism veterans' associations
laid wreathes and flowers before a monument in front of Tito's
former residence to pay respect to this national hero of former
Yugoslavia, Tanjug news agency reported.
In his speech, Ivan Fumich, chairman of the Croatian
association of anti-fascism veterans, praised Tito as the symbol
of the Yugoslav people struggling against fascist invasion during
World War II and as an outstanding figure of world renown in
fighting hegemony.
Hundreds of civilians joined Tito's grand-daughter Josip Broz
Svetlana in a rally Saturday at the bronze statue of Tito in
Sarajevo. Many elderly people said they were nostalgic of the
good days with Tito at the helm when people of all ethnic groups
lived in peace and happiness.
===*===
Celebrato il 22esimo anniversario della morte di Tito
(Fonte: Xinhuanet 2002-05-05 16:54:07)
Ex-combattenti dalla Croazia e dalla Slovenia si sono
riuniti sabato a Kumrovec, paese natale dell'ex
Presidente jugoslavo Josip Broz "Tito", per commemorare il
22esimo anniversario della sua morte.
I rappresentanti di alcune associazioni di ex-combattenti antifascisti
hanno depositato fiori e corone dinanzi al monumento collocato davanti
alla sua casa natale, secondo quanto comunicato dalla Tanjug.
Nel suo discorso, Ivan Fumic, presidente della associazione
croata degli ex-combattenti antifascisti, ha lodato Tito come
simbolo delle genti jugoslave in lotta contro l'invasione fascista
durante la II Guerra Mondiale, e come guida di quella Jugoslavia
sovrana, indipendente e rispettata sullo scenario internazionale.
Nella stessa giornata, centinaia di cittadini si sono uniti
alla nipote di Tito, Svetlana, presso la statua di bronzo a lui
dedicata a Sarajevo. In molti hanno riconosciuto di essere nostalgici
dei giorni felici in cui le genti jugoslave vivevano insieme nella
pace e nella prosperita'.
Svetozar Radisic, portparol Vojske Jugoslavije
Date: Fri, 3 May 2002 22:42:48 -0700
From: "Artel"
by www.artel.co.yu
office@...
Datum: 03 maj 2002
ASIMETRI?NE OPERACIJE I "D?OKER SCENARIJI"
KAO PRETHODNICA TOTALNOG RATA
Pukovnik dr SVETOZAR RADISI?, Portparol Vojske Jugoslavije
03 maj 2002
NOVE OPERATIVNE KONCEPCIJE I PROMENE U ORU?ANIM
SNAGAMA VELIKIH SILA NASTALE SU "RADI OBRA?UNA S
PRETNJAMA I OPASNOSTIMA KOJE O?EKUJU SVET U SVE
NEIZVESNIJOJ BUDU?NOSTI".
Za sve koji ne istra?uju teoriju ratne vestine i
dr?avne odbrambene i vojne doktrine, izgleda
senzacionalno tvrdnja da su doga|aji od 11.
septembra 2001. do bombardovanja Kabula i
svakodnevnih pretnji Bagdadu predvidjeni u Teslinom
tehnoloskom manifestu nazvanom "Svetski sistem", u
delima Guljelma Ferera, Tomasa Mana, Pola Valerija
i Karla Sforce i neverovatno precizno procenjeni u
Izvestaju (Quadrennial Defense Review - QDR), koji
je u maju 1997. godine podneo Vilijam Koen,
tadasnji sekretar za odbranu Sjedinjenih Dr?ava.
Nikola Tesla je tvrdio da se u savremenim uslovima
bitno menja karakter ratovanja, zbog prelaza sa
teritorijalnih i ekonomskih ciljeva na nivo razmene
informati?kih obrazaca. Glavni razlog za promenu
nivoa i vrste ratnih dejstava, prema njegovom
shvatanju, jeste uspostavljanje svetskog
telekomunikacionog informati?kog sistema koji je,
kako ?e se pokazati, u sustini nemogu?e
kontrolisati. Koliko je bio u pravu potvr?uju
njegove vizionarske re?i: "U tom sistemu, tehni?ki
spremnom da prihvati negentropske informati?ke
impulse proizvoljno velikog broja terminala,
omogu?eno je i pojedincu da sti?e individualnu
premo? na osnovu energetskog emitovanja
najrazli?itijih ideja i koncepata". Da je znao sta
?e se doga?ati potvr?uju autori koji u poslednje
vreme sve ?es?e pisu o mre?nom, hakerskom,
informati?kom, kompjuterskom, elektronskom i
virtuelnom ratu, gde pojedinci igraju glavnu i
opasnu ulogu. S druge strane, savremenici Pola
Valerija smatrali su da su kvantitativni pristup
?ivotu i trka za profitom uzroci svih ratova. U
navedenom dokumentu ameri?ki vojni eksperti,
pripremaju?i se za nadgradnju sopstvene svetske
dominacije i postoje?ih tehnoloskih prednosti SAD,
naj?es?e su upotrebljavali re?i "terorizam",
"asimetri?ne operacije" i "d?oker scenariji" i, pri
tom, su promovisali novu vojno-politi?ku filozofiju
nagovestavaju?i "sinergizam novih operativnih
koncepcija".
Budu?i da se SAD svakodnevno suo?avaju s ozbiljnim
bezbednosnim problemima i potrebama, vojne planove
za bli?u i dalju budu?nost predstavnici
ministarstva odbrane i Zdru?enog generalstaba
promovisali su u formi Zajedni?ke vizije 2010, neke
vrste Strategije do 2015. godine. Nova operativna
koncepcijska resenja trebalo bi da poslu?e
Sjedinjenim Dr?avama, izme?u ostalog, i za
neutralisanje opasnosti koja, prema procenama,
preti njihovim nacionalnim snagama od "asimetri?nih
pretnji", po?evsi od nuklearnog, bioloskog i
hemijskog oru?ja do terorizma. Naime, vasingtonske
diplomate su najavile da o?ekuju nove izazove
ameri?kim interesima i niz raznih transnacionalnih
opasnosti, a posebno da ?e teroristi ubudu?e sve
direktnije ugro?avati ?ivote ameri?kih gra?ana.
O?evidno je da su i ameri?ki stratezi bili u pravu,
jer su predvideli napade poput onih na Njujork i
Vasington. Zato je prisutno i opste verovanje da je
i strah od asimitri?nih operacija (upotreba
hemijsko-bioloskih sredstava) realan. Iste probleme
imaju i njihovi saveznici. Stoga nije slu?ajno
koalicija za borbu protiv terorizma u operaciji
"Trajna sloboda" nazvana "asimetri?na alijansa".
Koliko su bile realne procene u Pentagonu najbolje
se mo?e zaklju?iti iz slede}eg citata: "Na
strategijskom planu, agresor ?e mo?da nastojati da
izbegne direktnu vojnu konfrontaciju sa Sjedinjenim
Dr?avama, koriste?i, umesto toga, sredstva kao sto
su terorizam, pretnje NBH oru?jem, informacioni rat
ili sabota?e radi ugro?avanja ?ivotne sredine. Ako
se, me?utim, neki protivnik ipak upusti u
konvencionalni rat sa Sjedinjenim Dr?avama, mogao
bi da upotrebi i asimetri?na sredstva da bi odgodio
ili onemogu?io Amerikancima prilaz presudno va?nim
objektima, da bi razbio mre?e za komandovanje,
upravljanje, komunikacije i obavestajnu aktivnost,
da bi odvratio saveznike i koalicione partnere od
pru?anja podrske intervenciji SAD ili da bi izazvao
ve?e ?rtve za SAD nego sto je o?ekivano s namerom
da oslabi odlu?nost ameri?ke nacije... Najva?nije
me?u opasnostima za SAD jesu NBH oru?je, terorizam
i informacioni rat".
AMERI?KA STRATEGIJA DO 2015. GODINE
Ve? desetinu godina vojska SAD i Ministarstvo
odbrane SAD anga?ovani su u vise raznovrstnih
aktivnosti radi koris?enja, takozvane, revolucije u
vojnim poslovima. Zajedni?ka vizija 2010, trebalo
bi da obezbedi ameri?koj administraciji "mudre
smernice kako da se kombinuju revolucionarna
tehni?ka dostignu?a s novim operativnim
koncepcijama i dobiju snage koje ?e dominirati
svakim budu?im bojistem". U navedenoj strategiji
razra?ena je zamisao da se informaciona
superiornost i tehnoloska dostignu?a, koji su
radikalno transformisali tradicionalno vo?enje
rata, pomo?u novih operativnih koncepcija,
organizacionih resenja i sistema oru?ja, iskoriste
za globalnu kontrolu protoka mega kapitala.
Istovremeno, usmeravaju?i sopstvenu transformaciju,
ameri?ki vojni vrh je formirao koncepcijski model o
tome kako ?e njihove oru?ane snage kanalisati
sopstvenu vitalnost i inovacije i boqe iskoristiti
tehnoloske mogu?nosti za ostvarenje novih nivoa
efikasnosti u zdru?enim vojnim dejstvima. Zna?ajno
je napomenuti, da su obe ameri?ke institucije
postavile sebi zadatak da kontrolisu promene u
ratovodstvu, koje se neprestano menja zbog brzih
promena u tehnologiji. Pri tome, o?ekuju da ?e na
osnovu ve? uspostavljene i ustaljene kontrole i
dalje dominirati u svim tehnoloskim oblastima.
Dakle, oslanjaju?i se na izvanredan napredak u
informacionoj tehnologiji, tehnologiji
"nevidljivosti" (stealth) i preciznim napadima,
ameri?ki eksperti najavili su novu revoluciju u
vojnim poslovima. Postuju?i promene u vo?enju rata,
ministarstvo odbrane Sjedinjenih Dr?ava primenom
novog koncepta nastoji da usmerava pripreme svoje
armije i, posredno NATO snaga, za budu?e ratove s
osloncem na ?etiri nove operativne koncepcije, kao
sto su: dominantni manevar, precizna dejstva,
sveobuhvatna zastita i fokusirana logistika - sto
zajedno treba da ostvari cilj koji je formulisan
kao vojna dominacija nad svim oblicima mo?i i nad
svim drugim armijama. Pri tom, veoma je zna?ajno da
je ameri?ki vojni establisment odlu?io da stalno
sprovodi prakti?ne eksperimente u svakom od vidova,
radi testiranja novih koncepcija i mogu?nosti. Ti
eksperimenti su, prema shvatanjima ameri?kih vojnih
eksperata, proces razvoja novih doktrina, taktike,
obuke i organizacionih struktura "radi potpunog
iskoristavanja sinergizma koji na bojiste donose
nove tehnologije"). Uostalom, svedoci preciznih
dejstava bili su gra|ani SRJ i vojnici VJ ?ijih je
1.399 objekata precizno pogodjeno u agresiji na SRJ
u prole?e 1999. godine.
Izmedju ostalog. agresija SAD i njenih saveznika na
SRJ, kao svojevrsna priprema za dalje sirenje
NATO-a, bila je i vojni eksperiment. U tom
vojnonau?nom opitovanju u ime humanosti, uz brojne
"kolateralne stete" u kojima su stradali civili i
unistavanje ekoloskih uslova za ?ivot koris?enjem
municije s osiromasenim uranijumom, osim preciznih
dejstava, proveren je i u?inak razli?itih ubojnih,
elektromagnetnih i geofizi?kih sredstava. Naravno,
te?nja SAD da postignu sveopstu nadmo?nost zna?i da
?e i dalje pentagonske garniture nastojati da
izgra?uju i usavrsavaju integrisane, kompleksne
grupe sistema, posebno zajedni?ke arhitekture
komandovanja, upravljanja, komunikacija, ra?unara,
obavestajne aktivnosti, osmatranja i izvi?anja
(command, control, communications, computers,
intelligence, surveillance and reconnaissance -
C4ISR) da bi zadr?ali sadasnju poziciju u
poznavanju situacije na bojistu.
Navedeni pentagonov koncept omogu?ava snagama SAD
da, koris?enjem pravovremenih podataka o cilju,
dobrim poznavanjem prostora, odgovaraju?im
komandovanjem i upravljanjem, i brzim
prilago?avanjem za ponovni precizan napad s manje
borbenih sistema, budu u stanju da uniste klju?ne
?vorove suprotstavljenih sistema na velikim
daljinama. Da bi se takav napad ostvario uz sve
manje prate?e stete neophodno je neprestano
usavrsavanje postoje?ih snaga. To je verovatno
razlog sto je Donald Ramsfeld, sekretar za odbranu
SAD, 5. novembra 2001. dramati?no upozorio svoje
sugra?ane: "Ratne godine tek dolaze - nema vise
neranjivosti SAD - potrebna je nova armija".
Naravno, modernizacija ameri?kih vojnih snaga
zavisi od ?vrstine sistema C4ISR. Ameri?ki vojni
eksperti, analiti?ari i planeri izradili su studiju
za programe naoru?anja i ustanovili da se isplati
zna?ajno investiranje u taj koncept, da je te?iste
programa odgovaraju?e i da su napori koji se ula?u
neophodni.
NOVA KONCEPCIJSKA RESENJA I STRAH OD REGIONALNIH
SILA
U sadasnjim uslovima u Vasingtonu ra?unaju da ?e im
precizna dejstva, uslovljena poznavanjem borbenog
prostora, omogu?iti ve?u sigurnost u ostvarenju
?eljenih efekata. Zahvaljuju?i preciznom oru?ju i
efektima njegove primene, ameri?ki stratezi
nameravaju da: 1) stvore povoljne uslove za
pripreme sledesih dejstava; 2) racionalizuju
upotrebljena sredstva; 3) pove?aju mogu?nosti
pre?ivljavanja sopstvenih snaga, oru?ja i udarnih
platformi, i 4) stvore uslove za prilagodljivost
snaga, na osnovu brze procene rezultata napada i za
novi precizni napad, kada je to potrebno.
Naravno, precizna dejstva, dominantni manevar,
sveobuhvatna zastita i fokusirana logistika nisu
uvedeni samo radi stvaranja "banana republika" i
marionetskih re?ima na Balkanu nego i radi
najavljenog i otvorenog sirenja SAD, EU i NATO-a ka
istoku.
Politi?ari Sjedinjenih Dr?ava svesni su da SAD
svojim ponasanjem izazivaju reakcije i da ?e se
susresti sa brojnim otporima u bliskoj budu?nosti,
i to ?esto potenciraju kada govore o svojim
"vitalnim interesima". Strahuju od ilegalne
trgovine drogom, me?unarodnog organizovanog
kriminala i nekontrolisanog kretanja iseljenika.
Njihovi predstavnici u Trilaterali zaziru od
mogu?nosti da nadmo? SAD u konvencionalnoj vojnoj
areni ohrabri njihove eventualne protivnike da
koriste asimetri?na sredstva za napad na ameri?ke
snage u prekomorskim zemljama i kod ku?e i tako
ugroze ameri?ke "vitalne interese".
Vojni eksperti u Pentagonu priznali su, u
objavljenoj proceni situacije, da su SAD usle u
novu trku u naoru?anju. Insistiraju na "raketnom
stitu", jer prognoziraju da ?e druge zemlje,
posebno velike i regionalne sile, nastojati da
postignu prednost nad njima, da nadmudre ameri?ku
administraciju nekonvencionalnim pristupima ili da
podriju ameri?ke jake strane i iskoriste slabosti.
Istovremeno, Amerikanci ose?aju realni strah od
tzv. d?oker scenarija. Ti scenariji obuhvataju
neo?ekivane tehnoloske pretnje, onemogu?avanje
prilaza linijama komunikacija u klju?nim regionima
i sve aktivnosti grupa i pojedinaca usmerene protiv
dominacije SAD u svetu. Eksperti iz Pentagona
procenjuju da ti scenariji pojedina?no nisu
verovatni, ali da je, kada su uzeti zajedno,
verovatnije da ?e se jedan ili vise njih zaista
ostvariti nego da nijedan ne?e. Pored toga,
smatraju, iako je verovatno?a ubacivanja
pojedina?nih "d?okera" u vojno-politi?ku igru
relativno mala, da posledice za "vitalne interese"
SAD, mogu biti neproporcionalno velike.
Izuzetno je zna?ajno uo?iti da su se Sjedinjene
Dr?ave odlu?ile na stalnu i potpunu inicijativu,
koja podrazumeva promenu na?ina na koji se SAD
prilago?avaju i na?ina na koji SAD menjaju svet oko
sebe. Zato su odlu?ili da upravljaju brzinom
promene tako da dostignu ?eljene mogu?nosti a da,
pri tom, ne degradiraju sadasnju pripravnost. Tako
treba shvatiti njihovu odluku da intervenisu u
Avganistanu, budu?i da su tamo prepoznali klicu
budu?eg antiameri?kog terorizma. Uostalom, poznato
je da Amerikanci na osnovu doktrinarnih resenja
nemaju nameru da bilo kome prepuste inicijativu,
svesni njene efektnosti i neophodnosti. Re? je o
va?e}em ameri?kom konceptu kreiranja budu?nosti,
objavljenom jos 1994. godine u Pamfletu 525-5, u
izdanju TRADOC-a (Training and Doctrine Command).
Tu je naglaseno da su Amerikanci "promenili na?in
na koji se menjaju"; oni sada ne ?ekaju da razvoj
dovede do promena strateskih misli, ve? planiraju
promene, odnosno kreiraju okolnosti u kojima ?e
va?iti njihovi modaliteti. U tom smislu general
D?on Salikasvili, tadasnji predsedavaju?i Zdru?enog
generalstaba OS SAD, odobrio je strategiju
oblikovanja okru?enja radi promovisanja ameri?kih
interesa u inostranstvu, pripravnosti za reagovanje
na krize - od operacija u konfliktima manjih
razmera do ve?ih ratova na vojistu - te strategiju
pripreme za neizvesnu budu?nost.
Ameri?ki vojni analiti?ari veruju da ?e, sto
efikasnije oru?ane snage SAD oblikuju okru?enje,
re?e morati da reaguju na krize u skoroj
budu?nosti. Odnosno sto se efikasnije pripreme za
budu?nost, resavanje dugoro?nih kriza ?e im biti
manje rizi?no.
(NE)SIGURNA BUDU?NOST
Predvi?anje bezbednosnog okru?enja u Pentagonu
zasniva se na tri osnovne pretpostavke: 1)
Sjedinjene Dr?ave ?e ostati politi?ki i vojno
anga?ovane sirom sveta u narednih 15 do 20 godina,
2) zadr?a?e vojnu nadmo? nad sadasnjim i
potencijalnim rivalima, i 3) kad bi se Sjedinjene
Dr?ave povukle iz svojih me?unarodnih obaveza i
odustale od diplomatskog vo?stva ili svoje vojne
superiornosti, svet bi postao jos opasnije mesto, a
pretnje Sjedinjenim Dr?avama, njihovim saveznicima,
prijateljima i interesima, bile bi jos ostrije.
S druge strane, uprkos najboljim nastojanjima
me?unarodne zajednice, sve te?e se kontrolise
protok osetljivih podataka i regulise sirenje
savremene tehnologije, koji se mogu iskoristiti ne
samo u vojne nego i u teroristi?ke svrhe. Savremeni
terorizam je pojavni, svakidasnji i fizi?ki oblik
nasilja, a jednako je i fantomski koncept koji je
iznikao iz kvantitativnog pristupa ?ivotu. Iako
ameri?ka pri?a o terorizmu motivise ljude na
svetski otpor novoj planeternoj posasti, ne treba
zaboraviti da mnogi uglednici imaju druga?iji
pristup svetskim vojno-politi?kim i geostrateskim
problemima. Noam ?omski, ?erar Bodson, Pjer Mari
Galoa, Patrik Beson, Misel Kolon, ?an Ditur,
Aleksandar Zinovjev, Vladimir Volkov, Geri Alen,
Ratibor ?ur?evi?, a u poslednje vreme i Remzi
Klark, Dimitri Analis i drugi smatraju da je
administracija SAD: 1) potstrekavala terorizam radi
ostvarivanja "vitalnih interesa"; 2) iskoristila
napad na Njujork i Vasington kao dobar povod za
osvajanje Avganistana i davno ?eljeno i planirano
prisustvo u Centralnoj Aziji; 3) prihvatila napad
kao dobrodosao da se SAD izvuku iz prete?e i
neizbe?ne recesije; 4) tvrdnjama da rat prelazi na
teritoriju SAD iskoristila "terorizam" za
oja?avanje ukupnih vojnih snaga SAD i njihovu br?u
transformaciju, za koju su bila nepohodna sredstva
dobijena tek nakon napada na Svetski trgovinski
centar; 5) krila da su i kongresmeni u SAD znali da
je unutrasnja bezbednost "suplja" (sada }e kontrola
ameri?kih gra|ana biti ja?a nego ikad ranije, iako
su samo ameri?ki gra|ani imali ?ast da ih vise od
?etrdeset godina prate sistemi NSA za kontrolu
pojedinaca, kao sto je sistem "Sigint"); 6)
iskoristila prethodne i najnovije propuste
sopstvenih obavestajnih slu?bi da pove?a i njihove
mogu?nosti, i 7) upadom u Avganistan i pretnjama
zemljama koje su navodno umesane u me?unarodni
terorizam stekla uslove za bolju kontrolu puteva za
prodaju oru?ja, nafte, droge... Najekstreminiji
analiti?ari ameri?kog pristupa ?ivotu objavili su
napise u kojima tvrde da su napade na Njujork i
Vasington sa?inili isti planeri koji su inscenirali
i eksploatisali masakre u Dubrovniku, u ulici Vase
Miskina i na pijaci Markale u Sarajevu i Ra?ku,
obodreni rezultatima kao sto su: operacije
"zabranjen let", "morska stra?a" i "padobran",
uvo?enje ekonomskih sankcija, vojna intervencija
radi navodnog spre?avanja "humanitarne katastrofe"
i sli?no.
U svemu sto se doga?a na svetskoj sceni, prepoznaje
se opasno neznanje o talo?enju energija
potencijalnog narodnog bunta koje administracije
vesto prikrivaju. Ne mo?e se graditi budu?nost na
stavu koji tzv. poslovni ljudi sugerisu svojim
administracijama, da kada je zarada u pitanju ne
cepidla?e u vezi s ljudskim pravima i pru?anjem
podrske terorizmu, budu?i da i taj pristup ?ivotu
ima svoju cenu, jer izvesno vodi ka totalnom ratu.
From: "Miroslav Antic"
Subject: Correspondence sa Susan Manuel re:
Kosovo energy fraud
------ Forwarded message follows -------
From: Sonja Myers <wiggler@...>
To: manuel-unmik@...
Subject: (Fwd) Four million dollars lost in
Kosovo energy fraud: EU
Send reply to: wiggler@...
Date sent: Wed, 1 May 2002 11:51:23 -0500
Dear Ms Manuel,
It's been a long time since I have contacted you
with regards to KEK. I have raised many
questions in my letter dated December 10, 2001
that are still to be answered. Among them was
the question specifically related to the lack of
electricity for the entire Serbian villages as
well as Kosovo in general, versus the $260
million dollars given by the EU/USA for the
improvement of electricity supply in Kosovo and
repair/replacement of NATO destroyed/damaged
power stations. I have asked you then, to tell
me if UNMIK/KEK have any records of bills paid
to show where did the EU and US tax payers money
go and have they been audited. I also asked if
anyone knew how much money was really spent for
this purpose, where is the rest of it and what
is being done to rectify this situation before
the next winter.
If the information released by the Agence
France-Presse is correct, UNMIK was aware of
corruption at KEK but did not have evidence at
the time, which is presumably why you could not
address my questions at all. Needless to say, it
makes me sick to my stomach, as I am sure it
makes you, to see that an "international", a
former member of UNMIK administrationa that was
supposed to help, was participating with the
local Albanians in the theft of 4.5 million US
dollars and profiting out of the misery of
Kosovo people, all of them, Serbs, Roma and
Albanians alike.
However, despite the theft of 4.5 million US
dollars, there is still the 255.5 million US
dollars which should be accounted for. Is Mr.
Steiner planning on finding out what happened to
that money and who benefited from it since those
who should have - did not!
Respectfully
Sonja Myers,
Houston, Texas
------- Forwarded message follows -------
http://www.ptd.net/webnews/wed/au/Qkosovo-un-corruption.R9Pw_CAU.html
Four million dollars lost in Kosovo energy
fraud: EU
Tuesday, 30-Apr-2002
-Despite imports of energy over the past three
years, local media reported that Kosovo only
enjoyed four full days without any power cuts
last year.
PRISTINA, Yugoslavia, 30 April (AFP) -
Fraudsters have creamed off 4.5 million euros
(four million dollars) from the budget of
Kosovo's electricity company, an EU official
said Tuesday, adding that an international
member of the UN mission in the territory was
suspected of involvement.
Andy Bearpark, a top economic official in the
UN-administered province, said he had evidence
of possible corruption in Kosovo's KEK
electricity company, which both produces energy
locally and imports it from outside.
He said the money was stolen from international
aid provided to allow the territory to import
energy, which comes mainly from elsewhere in
Serbia and from Bulgaria.
"I have known for many months that there are
rumours about corruption in KEK... I now have
evidence," Bearpark said at a press conference.
"From people possibly concerned one is an
international that at one stage was working for
my organization," Bearpark said adding that he
had notified the European anti fraud office in
Brussels.
The official, who heads the EU's economic
program in Kosovo, declined to give further
details.
The province's economy has struggled to recover
since Kosovo came under UN administration in
1999 after NATO military action ended Slobodan
Milosevic's crackdown on ethnic Albanians in the
province.
Despite imports of energy over the past three
years, local media reported that Kosovo only
enjoyed four full days without any power cuts
last year.
"In the last three years a substantial amount of
electricity was imported into Kosovo. Most of it
came from Bulgaria and some from Serbia,"
Bearpark said.
KEK is run by a local managment and supervised
by international staff in the province.
The province's UN administrator, Michael
Steiner, who took up his post earlier this year,
said that fighting corruption and crime was one
of his priorities.
"What we heard today shows that we mean it.
There is zero tolerance for crime," Steiner said
at Tuesday's press conference.
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P R E V O D NA SRPSKI JEZIK
From: Sonja Myers <wiggler@...>
To: manuel-unmik@...
Subject: (Fwd) Four million dollars lost in
Kosovo energy fraud: EU
Send reply to: wiggler@...
Date sent: Wed, 1 May 2002 11:51:23 -0500
Postovana gospodjice Manuel,
Mnogo vremena je proslo od kada sam Vam pisala u
vezi sa Elektrodistribucijom Kosova (EK). U svom
pismu od 10. decembra 2001, postavila sam veliki
broj pitanja koja jos uvek cekaju na odgovor.
Pored ostalih, postavila sam pitanje koje se
odnosilo na nestasicu struje u srpskim selima
kao i na celom Kosovu, uprkos velikim
investicijama Evropske zajednice i Sjedinjenih
americkih drzava, tacnije 260 miliona americkih
dolara pomoci za poboljsanje elektricne mreze na
Kosovu, kao i za popravke/zamene elektricnih
centrala koje je NATO unistio ili ostetio. Tada
sam Vas pitala da mi kazete da li UNMIK/EK
raspolazu bilo kakvim dokumentima ili placenim
fakturama koje pokazuju na sta je novac poreskih
obveznika EU i SAD-a utrosen, kao i da li je tu
dokumentaciju neko knjigovodstveno pregledao.
Pitala sam takodje da li bilo ko zna koliko
novca je stvarno bilo utroseno u ovu svrhu, gde
je ostatak novca i sta se cini da se situacija
sa snabdevanjem elektricnom energijom sanira pre
dolaska sledece zime.
Ako je donja informacija Frans Pres-a tacna,
UNMIK je dakle znao za korupciju u EK ali nije
imao dokaza sto je, pretpostavljam, bio razlog
zbog koga Vi niste odgovorili na moja pitanja.
Ne moram da vam kazem da mi je bilo mucno, a ne
sumnjam da je i Vama, zbog cinjenice da je jedan
"internacionalac", bivsi clan UNMIK-ove
administracije koji je trebalo da pomogne,
zajedno sa lokalnim Albancima, ucestvovao u
kradji od 4.5 miliona americkih dolara i
profitirao na bedi ljudi sa Kosova - Srba, Roma
i Albanaca.
Medjutim, uprkos ovoj kradji od 4.5 miliona
americkih dolara, jos uvek se ne zna sta se
desilo sa preostalih 255.5 miliona americkih
dolara. Da li gospodin Steiner planira da trazi
odgovor na to pitanje i nadje ko je od tih para
imao koristi, posto oni koji je trebalo - nisu
imali nikakve koristi!
Sa postovanjem
Sonja Myers
Houston, Teksas
TORINO 4 MAGGIO
Colonialismo e crimini italiani nei Balcani
Il tentativo che si sta perpetrando di riportare indietro tutta la
societa' italiana deriva anche da una atmosfera culturale, che da anni
ormai privilegia i luoghi comuni e le banalita' mediatiche ad una
seria analisi di cio' che sta avvenendo nel mondo. E' per questo che
di fronte alle neo-guerre spesso si e' reagito in modo inadeguato.
Collegato a tale mancanza di analisi e studio e' la rimozione del
passato, secondo i canoni del revisionismo storico.
Le regioni colpite dalle guerre sono quelle in cui il desiderio di
controllo delle fonti di energia e del loro trasporto da parte di
grandi potenze si intreccia con le situazioni drammatiche lasciate dal
passato coloniale.
Esiste una strana rimozione nella coscienza degli Italiani per quanto
riguarda il proprio passato: non solo si misconoscono i crimini contro
l'umanita' perpetrati dall'esercito italiano nel corso delle
aggressioni ad altri Paesi e delle imprese coloniali, ma spesso si
minimizza anche la portata di tali eventi, secondo il solito luogo
comune: Italiani brava gente. E' opportuno in questo momento, in cui
l'Italia ha la tentazione di diventare protagonista di imprese
belliche, ricordare il passato.
Pertanto sara' proiettato il film- documentario, prodotto a suo tempo
dalla BBC: 'Fascist legacy', che ha per argomento i crimini italiani
nel corso della II Guerra Mondiale nei Balcani, e i vani tentativi
operati dal governo jugoslavo per ottenere l'estradizione dei
criminali di guerra. Il film- documentario e' in inglese, in quanto la
copia in italiano, acquisita dalla RAI, giace inutilizzata, censurata,
ma in sala sara' presente un traduttore simultaneo.
Angelo del Boca, l'illustre storico del colonialismo italiano, Massimo
Sani, il regista curatore dell'edizione italiana del film-
documentario della BBC, e il filosofo Costanzo Preve commenteranno il
film-documentario.
Proiezione del filmato:
Fascist Legacy
Intervengono:
Angelo del Boca - storico
Massimo Sani - regista
Costanzo Preve - filosofo
Coordina:
Massimo Zucchetti - Politecnico di Torino
4 maggio 2002, ore 9.30
Politecnico, Aula Magna
Corso Duca degli Abruzzi, 24 Torino
Prime adesioni:
Comitato degli iscritti SNUR - CGIL del Politecnico di Torino
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
SNUR- CGIL Piemonte
RSU Politecnico di Torino
Torino Social Forum
Lavoro e società- Cambiare rotta Piemonte
Partito della Rifondazione Comunista- Federazione di Torino
Assemblea Antimperialista
Info: <rsu@...>, tel 0115647910; <jugocoord@...>
http://associazioni.polito.it/rsu/4maggio.htm
=================================================================
PER NON DIMENTICARE
E' finalmente pronta la versione sottotitolata in italiano di tre
cortometraggi, inediti in Italia, sui crimini di NATO ed UCK in
Kosovo-Metohija e Serbia meridionale.
I filmati sono in parte basati su immagini della TV americana ARTN e
della britannica REUTERS TV. Si noti che in Italia non era finora
circolata nessuna documentazione video sulle stragi compiute da
NATO/UCK in Kosmet dopo la occupazione (giugno 1999).
Titoli dei tre cortometraggi:
"PAPA', DOVE DORMIREMO DI SERA?"
sugli effetti del bombardamento della cittadina rurale di Aleksinac
KOSOVO - IL LUOGO DEL DELITTO
immagini della provincia dopo l'arrivo della KFOR
C'ERA UNA VOLTA LA FATTORIA GARIC
"...tra Djakovica e Decani, la casa dei Garic era l'unico focolare
serbo rimasto..."
primo premio al Festival del cortometraggio di Belgrado, giugno 2000
produzione RF di Jugoslavia, 1999-2000
Per il lavoro di sottotitolazione il CNJ deve sostenere un costo non
indifferente, pertanto chiediamo alle realta' locali che vogliono
avere le prime copie del video una sottoscrizione adeguata, mentre PER
I SINGOLI IL PREZZO CHE ABBIAMO FISSATO E' DI 15 EURO.
PER ORDINARE IL VIDEO INVIARE UN FAX AL NUMERO: 06-4828957
indicando l'indirizzo al quale spedire la cassetta e le modalita' con
cui viene effettuato il versamento.
Ricordiamo che per i versamenti a favore del CNJ e' stato aperto il
seguente conto postale:
Conto Bancoposta n.73542037 (ABI 07601 CAB 03200 CIN N)
intestato a Gallucci E. e Pavicevac I., Roma
> http://www.artel.co.yu/sr/gost/2002-04-24.html
ZIVADIN JOVANOVIC
Dostavljamo vam autorski prilog prvog gosta ARTEL-a Zivadina Jovanovica,
bivseg MIP-a SRJ i clana Beogradskog Foruma, na temu "Medjunarodni
terorizam".
Naslov teksta je "Za siri prilaz suzbijanju terorizma".
(Izlaganje na Konferenciji Beogradskog Forumana temu Meðunarodni
terorizam odr?anoj 22. januara 2002. god)
> http://www.artel.co.yu/sr/izbor/balkan//2002-04-28.html
ALBANSKA LUTANJA
BEOGRADSKI FORUM ZA SVET RAVNOPRAVNIH OKRUGLI STO: "KOSOVO I METOHIJA"
12. I. 2002.
Acd. dr Vladimir Jankovic
pisac istorijskih romana o ranim Slovenima
---
Subject: ARTEL- Terorizam u funkciji hegemonije
velikih sila danasnjice
Date: Mon, 22 Apr 2002 18:51:51 -0700
From: "Artel" <artel@...>
Postovani,
U prilogu vam dostavljamo novi tekst iz izbora ARTELA.:
Terorizam u funkciji
hegemonije velikih sila
danasnjice
(Izlaganje na konferenciji Beogradskog foruma na temu
"Medjunarodni terorizam".)
Beograd, 22. januar 2002
Rade Drobac
Re? i pojam terorizam su odavno poznati kako u internom
pravu tako i u medjunarodnim odnosima. Medjutim nikada
u istoriji nisu dobili tako zna?ajno mesto kao u
poslednjih nekoliko meseci. Ali moram re?i da to nije
nezaslu?eno. Terorizam se polako afirmisao u celih
proteklih desetak godina, na ovaj ili onaj na?in, a
velike sile danasnjeg sveta su ga ?esto pominjale kao
mogu}u pojavu od globalnog zna?aja u periodu koji
predstoji. Malo je ko u to stvarno verovao, smatraju?I
ovu pojavu ipak marginalnom i povremenom, nikako kao
globalnu opasnost a jos manje stvarnost. Na ?alost, ona
zaista postaje globalna stvarnost, ne zato sto po
svojim obele?jima i stvarnim mo?ima to mo?e, ve? zato
sto to odgovara velikim slama danasnjice i zato su ga
polagano uvodile ne svetsku scenu. Ovo verovatno deluje
zbunjuju}e posto su upravo one, a ponajpre SAD i Velika
Britanija, zakleti borci protiv ovog zla. Na ?alost
moram re?i da su oni upravo i njegovi tvorci a njihova
borba protiv njega je u najmanju ruku vrlo slojevita,
nedosledna i neiskrena. Naime, iako svi znamo sta je
teroristi???ki akt- hajde da ga najkra?e definisemo kao
napad na pripadnike organa vlasti jedne zemlje, civile,
objekte ili druga materijalna dobra sa ciljem
ostvarivanja nekog politi?kog cilja, veoma ?esto vlada
prava zbrka ko je terorista a ko borac za slobodu i
ljudska prava. Ako je definicija teroristi?kog
delovanja nesporna zasto je to onda tako? Zasto onda
svi koji to rade nisu teroristi? Ko o tome odlu?uje,
zasto i na osnovu kojih kriterijuma? I u ?emu je
razlika medju njima. ? Pri tome ova dilema ko je
terorista a ko borac za ugro?ena ljudska prava je
nastala u poslednjih desetak godina, upravo kao
rezultat delovanja velikih sila na medjunarodnu
javnost.
Sva ova pitanja su klju? resenja zagonetke sta je
teorizam i ko su teroristi u danasnje vreme. A o tome,
na ?alost, odlu?uju velike sile zavisno od svojih
interesa bez obzira na ?injenice, istoriju i pravo.
Zasto je to tako? Zato jer je danasnje vreme
karakteristi?no po nevidjenoj koncentraciji krupnog
kapitala skoncentrisanog u nakolicini najbogatijih, pa
samim tim i najmo?nijih zemalja sveta, multinacionalnim
kompanijama ?iji interesi zadiru i u najskrivenija
mesta na svetu, po neverovatnoj koncentraciji
vlasnistva nad prakti?no svim oblicima sredstava javnog
mnjenja u rukama istih tih mo?nika ili njihovih
predstavnika, po najsavremenijim tehnologijama
komunikacija i prenosenja informacija u najkra?em
vremenu po celoj zemaljskoj kugli, po hiperinflaciji
nevladinih organizacija, u najve?em broju u direktnoj
slu?bi najbogatijih zemalja sveta koje ih finansiraju i
drugim sli?nim podacima koji svedo?e o potpunoj
kontroli sveta od strane jedne relativno male, ali
veoma mo?ne grupe ljudi.
Sasvim je, dakle, izvesno da oni svoje interese name?u
svim drugima pa u okviru toga postavljaju i okvir za
njihovo ostvarivanje. Zato oni o tome ko je terorista i
sta je terorizam odlu?uju. Oni to naravno ?ine ne na
osnovama istine ili pravde, mada je taj pojam prili?no
nedefinisam, ve? na osnovu sopstvenih interesa i
planova. I ne samo to, u situaciji su, na osnovu realne
mo?i koju imaju, da fabrikuju ?injenice po svojoj
?elji, da istoriju prilagodjavaju svojim pogledima na
svet, da celim narodima name?u vidjenja i poglede
strane njihovim interesima, kulturi i shvartanjima i
primoravaju ih da ?ine ono sto oni sami nikada ne bi.
Terorizam im je u tome mo?no oru?je. Njime teraju na
poslusnost neposlusne, ka?njavaju ponosne i samostalne
ili , koriste?i ga kao izgovor, osvajaju odredjene
prostore. Kada im nije neposredno potreban primiruju
ga, ali ga nikada ne guse do kraja jer im uvek mo?e
zatrebati , ako se ko uzjoguni protiv njihove vlasti.
Da to ne ide lako vidi se po hiperinflaciji oru?anih
sukoba na planeti i dnevnoj proizvodnji neprijatelja
koje treba napasti radi dobrobiti ?ove?anstva,
plemenitih ideala i ?asnih principa ili ne znam sve
kojih uzvisenih ciljeva. Nezgoda je ovde sto svako
razuman ne mo?e prihvatiti da se tako plemeniti ciljevi
mogu ostvarivati tako surovim metodama, ali u danasnje
vreme, bez preterivanja ?u re?i terora velikih sila, to
niko ne sme da javno iznese. Dakle, sustina odnosa
prema terorizmu je u tome da li on odgovara velikim
silama ili ne i na koji na?in ga mogu iskoristiti. Dva
su osnovna na?ina. U prvom slu?aju o?igledan terorizam
odbijaju tako da nazovu i prema njemu se tako i postave
kada im on odgovara jer im sukobi koje on izaziva, a
koje oni potpoma?u, omogu?uju uplitanje na neki prostor
i njegovu "pacifikaciju", sto u praksi zna?i okupaciju
neke teritorije na stetu ?rtve terorista. Najbolji
primer za to je KiM. U drugom slu?aju se neke politi?ke
snage, ili pak ponakad i stvarni teroristi, proglase ne
samo teroristima ve? i najve?im neprijateljima
danasnjeg sveta i po njima se udari svim silama, ?esto
i u neverovatnoj nesrazmeri u odnosu na mo? sukobljenih
i zna?aj sukoba, bar na prvi pogled. Rezultat toga je
ponovo okupacija odredjene teritorije na stetu njenih
legitimnih vlasnika. Dakle u oba slu?aja je epilog
isti- u prilog velikih sila. Naves?u kao najnoviji
primer Avganistan. Dakle, velike sile se prema
terorizmu postavljaju u funkciji interesa koje uz
njegovu pomo} mogu ostvariti. U zavisnosti od toga ga i
tretiraju, poma?u ili suzbijaju, iako je on, u sustini,
uvek isti.
Iz ovoga nedvosmisleno proizilazi da su najve?I
teroristi ovog vremena upravo velike sile. Zasto? Pa
zato sto oni komanduju drugim teroristima- aktiviraju?I
ih po potrebi ili ih primiruju?I, oslobadjaju?I ih
krivice ili im je name?u?i, podr?avaju?I ih ili ih
unistavaju?i - naravno kao konkurente. Oni po potrebi
?rtve proglasavaju d?elatima a d?elate ?rtvama,
oslobodioce porobljiva?ima i porobljiva?e oslobodiocima
- pa ima li ve?e mo?I ili ve?eg greha? Zato sto sebi
uzimaju za pravo da se svugde po zemaljskoj kugli u sve
mesaju, da u tudjim zemljama zavode svoj red, a ko ne
slusa dobija bombe po glavi u sprezi sa lokalnom
opozocijom, odmetnicima ili drugim pogodnim grupacijama
koje mogu odraditi prljavi posao za njih. Uzimaju sebi
za pravo da legalnim organima neke zemlje uskrate pravo
na odbranu od terorizma, stite?I ga i podr?avaju?I sve
dok im ne omogu?I da u ciljanu dr?avu udju politi?ki,
ekonomski, finansijski i vojno. S druge strane sebi
daju za pravo da kada god zamisle, bilo gde na
zemaljskoj kugli, bombarduju bilo koga, ili ruse bilo
koji re?im, izabran legalno i demokratski ili ne. Posto
se po medjunarodnom pravu naizazvani napad na drugu
zemlju ni?im ne mo?e opravdati jasno je da se svaki
takav napad mora okarakterisati kao dr?avni terorizam.
Da bi taj svoj terorizam maskirale one teroristima
proglasavaju druge i u tome le?i jedan od razloga tako
siroke pojave terorizma. Naime, da bi se neka suverena
zemlja, neki svetski lider ili bilo ko drugi napao
potrebno je za to na?I iole opravdan razlog. Posto su
svi napadi na druge zemlje ili mesanje u njene
unutrasnje stvari po definiciji medjunarodnog prava
uvek protivpravni i ne mogu se legalizovati, ili vrlo
tesko, ?ak i u sadasnjim Ujedinjenim nacijama, koje bi
to jedine mogle, a koje su pod skoro potpunom vlas?u
SAD, mora se na?i neki dobar razlog. Najbolji je
terorizam jer ga niko, zapravo, i ne mo?e braniti. Na
?alost, njih koji upravljaju polugama terorizma na
celoj planeti nema ko da proglasi teroristima
Treba jos nesto ovde ista?i da bi se problem do kraja
razjasnio. Naime, teroristi su kroz celu istoriju
uglavnom bile malobrojne grupice ljudi odani nekoj
politi?koj ideji ili drugom sli?nom cilju bez stvarne
mogu?nosti da ugroze na iole ozbiljniji na?in dr?avu
Ili poredak, a jos manje da izazovu sukobe medju
dr?avama ili, kao sto je to sada slu?aj, a ja to
smatram izgovorom za njihov ekspanzionizam, globalni
poredak. Naravno, ovde se postavlja i pitanje ?iji
poredak? Dakle kako i zasto su teroristi odjednom
postali tako mo?ni? Pa zato sto ih skoro svugne u svetu
podr?avaju upravo najmo?nije sile sveta. Daju im
politi?ku. logisti?ku, propagandnu, vojnu i
organizacionu podrsku. To neminovno vodi do njihovog
omasovljivanja, bolje organizacije, profesionalizacije,
podizanja kvaliteta politi?kog i vojnog nivoa i napokon
do realnog ugro?avanja dr?ave u kojoj ?ive, a ponekad i
suseda. Ovde treba re?I da ipak, ?ak sa svom tom
pomo?i, takve grupe nemaju izgleda na uspeh u rusenju
postoje?ih dr?ava bez spoljne pomo?i i to su najbolje
pokazali primeri KiM i Avganistana. Teroristi OVK koje
su izmislili, opremili, naoru?ali, promovisali i sve
drugo Nemci, SAD i Britanci, uprkos svemu tome nikada
ne bi mogli dobiti u sukobu sa snagama SRJ bez direktne
vojne pomo?i NATO. Takav je slu?aj i sa Avganistanom.
Severna koalicija, po priznanju i samih Amerikanaca i
Engleza, nije nista bolja od Talibana, ali su je
iskoristili da ginu za njih dok ne uns{te Talibane a
onda su oni usli u Avganistan. Zasto se sve to desilo-
pa zbog nafte i gasa, kao i strateske pozicije ove
zemlje. 11 Septembar je samo, na ?alost, dobar izgovor,
mo?da jos jedna dobro re?irana holivudska predstava. Ne
u smislu da ljudi nisu poginuli- to nije sporno i to je
i za osudu i za ?aljenje, ve? u smislu sto je to
poslu?ilo daljoj militarizaciji SAD i jos ?es?im
pokusajima osvajanja strateskih regiona sveta. Optu?en
je Bin Laden i za kratko vreme je postao oli?enje svega
najgoreg na svetu. Taj njihov model satanizacije
protivnika smo i ranije gledali sa drugim li?nostima-
Sadam Husein, Slobodan Milosevi?, Moamer El Gadafi itd.
Ali zaboravlja se da je Bin Laden dete SAD, njihov
u?enik, pitomac i sti?enik. Kada je takav kakvim ga
sada opisuju sto su mu dozvolili da rovari po Bosni i
Hercegovini, Albaniji i Kosovu i Metohiji. Pa zato sto
im je to tada odgovaralo. Sve mi se ?ini da im je i
napad od 11. septembra odgovarao. Nekako, bez obzira
sta oni pri?ali, uvek na kraju ispadne da im je sve
nekako Islo u korist. Sumnjam da je to spontano. Setimo
se samo da su nas Srbe stalno optu?ivali za svasta,
navode?i kako ?inimo ovo ili ono, tobo?e sve nama u
interesu, da bi se na kraju sukoba na prostoru bivse
Jugoslavije, ispostavilo da je sve ispalo kako njima
odgovara, a najvise na stetu bas nas Srba. Zato u
ocenama svega sto je u vezi sa terorizmom, drugim
dr?avama i ,naro?ito , sukobima, treba kriti?ki primiti
svaku ocenu SAD i NATO jer ona ne reflektuje ?injenice
i stanje nego predstavlja kamen na putu ostvarivanja
nekakve njihove zamisljene strategije. Zaklju?uju?i
ovaj deo ?eleo bih da ka?em da bi svako nepristrasno
istra?ivanje pokazalo da je najve?I broj terorista ,
ili da upotrebim njihov politi?ki sinonim, boraca za
slobodu ili ljudska prava( zavisno od slu?aja do
slu?aja) u dubokoj vezi sa SAD i NATO. Uostalom, zar
neko stvarno mo?e da veruje da u vreme satelita,
globalnih komunikacija, glomaznih kompjuterskih arhiva
trenutno dostupnih putem interneta na svakom grani?nom
prelazu, digitalnih slika, radio veza i nevidjeno
razvijenih obavestajnih mre?a neko mo?e da pravi sna?ne
teroristi?ke organizacije a da se to ne zna. Zato je
jasno da oni o teriristima znaju sve. Ako je to tako, a
jeste, onda njihova verbalna borba protiv terorizma
gubi svaki realan smisao a njihovo delovanje kao
hegemona, uz zloupotrebu terorizma i terorista na ovaj
ili onaj na?in, postaje jasnije
Upravo je to i teza koju sam ?eleo dokazati
- da je terorizam bio i ostao marginalna pojava, a da
su ga u prvi plan izvukle danasnje velike sile koje ga
poma?u ili , tobo?e , unistavaju u zavisnosti od
njihovih interesa i globalnih planova. Terorizam im
slu?i samo kao maska za ekspanzionizam , militarizaciju
i hegemoniju, bilo da ga podr?avaju ili unistavaju.
Najve?i problem za nas, male dr?ave i narode, je
zapravo la?no moralisanje i satanizacija nevinih a
beatifikovanje zlo?inaca i sto na sve ovo veoma malo
mo?emo da uti?emo. Svoje prave globalne, strateske,
ekonomske i finansijke interese i ne?asne postupke,
velike sile skrivaju sto vise mogu, kroz svetske medije
lansiraju lavine neistina i poluistina a rezultat toga
su ne samo poginuli ljudi, porusena sela i gradovi,
unistene privrede i bankrotirane zemlje, ve? i pravi
haos u dusama velikog dela ljudi na celoj planeti. Taj
haos su od skora po?eli da ose?aju i gradjani SAD.
Nakon godina bombardovanja i unistavanja po celom svetu
Amerika je i na svojoj ko?i do?ivela isto ili sli?no.
Izvozni proizvod je stigao ku?i. "Ko od ma?a ?ivi od
ma?a ?e i poginuti" ka?e jedna poslovica.
Sta na kraju re?i. O?ito je da je terorizam danas
najzloupotrebljeniji pojam i pojava koja je dobila
neslu?eni zamah zahvaljuju?i najmo?nijim silama sveta.
One stoga jedine mogu i da ga zaustave. Ne bombama i
proizvodnjom novih nepravednih resenja koja proizvode
nove sukobe, produbljuju i produ?avaju stare ili ih
odla?u za druge prilike, ve? postuju?i stare, dobre
principe medjunarodnog opstenja. Nemesanje u unutrasnje
stvari drugih zemalja, postovanje medjunarodnog
prava,saradnja na osnovama ravnopravnosti, pravo na
sopstveni razvoj i sl. Plediranje za postovanjem ovih
principa samo je svedo?anstvo da ?ivimo u vremenu sile
i bezakonja, ugro?enosti malih od ve?ih , politi?ke,
ekonomske i vojne nejednakosti, ugro?avanja na
najdrasti?niji na?in svetskog mira i stabilnosti a
nosioci takvog stanja su upravo oni najmo?niji. Ove
re?i verovatno zvu?e utopisti?ki u vreme globalnih
strategija velikih sila, njihovog neskrivenog nametanja
sopstvenih nazora i koncepata ostatku sveta, njihovog
otvorenog uplitanja u unutrasnje stvari suverenih
dr?ava, njihovog bahatog ponasanja prema ostatku sveta,
ali ?e vreme pokazati da se mir i prosperitet na zemlji
mo?e posti?i samo uva?avanjem principa ravnopravnosti i
nezavisnosti. Svi nasilno nametnuti poreci uvek su
neslavno zavrsavali , pa }e tako i ovaj, jedino sto ?e
mnogi nevini za to platiti skupu cenu. A, na ?alost,
mnogo je zemalja u kojima tinjaju potencijalni sukobi,
od Turske, Rumunije, Slova?ke,,Balti?kih zemalja, preko
Indonezije, Indije, Pakistana, do Irkse, Spanije,
Korzike i mnogih drugih. Zlonamerni, a mo?ni, uvek mogu
ove sukobe poja?ati, produbiti, podr?ati radikalne
lidere obe strane, izazvati gradjanske ili lokalne
ratove , a onda do?i kao spasioci. Za njih je, pri
tome, neva?no ko ?e u tim vodviljima dobiti koju ulogu.
To je va?no samo za nas male. I mi smo, na ?alost,
medju onim narodima koji su, iako ?rtve, dobili ,
potpuno nezaslu?eno, ulogu d?elata, koja preti da nam
sramoti obraz dugo vremena. Kada istina nije bila ni
va?na ni dostupna u vreme sukoba, niti se mogla ikako
probiti u svet, sada ?e to mo?i jos manje jer je
knjiga, ili bar ovaj njen deo , zatvorena, i o njoj
vise niko ne govori, na nasu nesre?u ni mi sami. Iako
smo se medju prvima na svetu zaista borili sa
teroristima, ispali smo ratni zlo?inci a teroristi
oslobodioci nasih teritorija. Istina, dakle, zaista
vise nije uopste va?na. Svi smo mi u funkciji interesa
i planova velikih sila i po njihovom volji teroristi
ili demokrate sa dalekose?nim pogubnim posledicama po
?itave narode..
WSWS : News & Analysis : Europe : The Balkans
Camp Bondsteel and America's plans to control Caspian oil
By Paul Stuart
29 April 2002
Camp Bondsteel, the biggest "from scratch" foreign US military
base since the Vietnam War is near completion in the Yugoslav
province of Kosovo.
It is located close to vital oil pipelines and energy
corridors presently under construction, such as the US
sponsored Trans-Balkan oil pipeline.
As a result defence contractors-in particular Halliburton
Oil subsidiary Brown & Root Services-are making a fortune.
In June 1999, in the immediate aftermath of the bombing of
Yugoslavia, US forces seized 1,000 acres of farmland in southeast
Kosovo at Uresevac, near the Macedonian border, and began the
construction of a camp.
Camp Bondsteel is known as the "grand dame" in a network of US
bases running both sides of the border between Kosovo and
Macedonia. In less than three years it has been transformed from an
encampment of tents to a self sufficient, high tech base-camp housing
nearly 7,000 troops-three quarters of all the US troops stationed in
Kosovo.
There are 25 kilometres of roads and over 300 buildings at Camp
Bondsteel, surrounded by 14 kilometres of earth and concrete
barriers, 84 kilometres of concertina wire and 11 watch towers.
It is so big that it has downtown, midtown and uptown districts,
retail outlets, 24-hour sports halls, a chapel, library and the
best-equipped hospital anywhere in Europe. At present there are
55 Black Hawk and Apache helicopters based at Bondsteel
and although it has no aircraft landing strip the
location was chosen for its capacity to expand. There are
suggestions that it could replace the US airforce base at
Aviano in Italy.
According to Colonel Robert L. McClure, writing in the engineers
professional Bulletin, "Engineer planning for operations in
Kosovo began months before the first bomb was dropped. At the
outset, planners wanted to use the lessons learned in Bosnia and
convinced decision makers to reach base-camp "end state" as
quickly as possible."
Initially US military engineers took control of 320 kilometres of
roads and 75 bridges in the surrounding area for military use and
laid out a base camp template involving soldiers living quarters,
helicopter flight paths, ammunition holding areas and so on.
McClure explains how the Engineer Brigade were instructed "to
merge construction assets and integrate them with the contractor,
Brown & Root Services Corporation, to build not one but two base
camps [the other is Camp Monteith] for a total of 7,000 troops."
According to McClure, "At the height of the effort, about 1,000
expatriates [former military personnel] hired by Brown & Root,
along with more than 7,000 Albanian local nationals, joined
the 1,700 military engineers. From early July and into October
[1999], construction at both camps continued 24 hours a day,
seven days a week."
Brown & Root Services provides all the support services to Camp
Bondsteel. This includes 600,000 gallons of water per-day, enough
electricity to supply a city of 25,000 and a supply centre with
14,000 product lines. It washes 1,200 bags of laundry, supplies
18,000 meals per day and operates 95 percent of the rail and
airfield facilities. It also provides the camps firefighting service.
Brown & Root are now the largest employers in Kosovo, with more than
5,000 local Kosovan Albanians and another 15,000 on its books.
Staff at Camp Bondsteel rarely venture outside the compound and
their activities are secretive. Whilst other KFOR patrols are small
and mobile with soldiers wearing soft caps and instructed to
integrate with the local population, US military personnel leave
Bondsteel in either helicopters or as part of infrequent but large
heavily armed convoys.
In unnamed interviews US troops complain that hostility to their
presence is growing as local inhabitants compare the investment in
Camp Bondsteel with the continuing decline in their own living
standards.
Those visiting Camp Bondsteel describe it as a journey through
100 years in time. The area surrounding the camp is extremely poor
with an unemployment rate of 80 percent. Then Bondsteel appears on
the horizon with its mass of communication satellites, antennae and
menacing attack helicopters circling above. Brown & Root pay Kosova
workers between $1 and $3 per hour. The local manager said wages
were so low because, "We can't inflate the wages because we don't
want to over inflate the local economy."
The escalating US presence at Bondsteel was accompanied by
increased activity by the Kosovo Liberation Army (KLA). Since
its appearance most Serbs, Roma and Albanians opposed to the
KLA have been murdered or driven out. Those remaining dare
not leave their houses to buy food at the local stores and
the need for military escorts stretch from children's swimming
pools to tractors taken away for repair. According to
observers the KLA continue to act with virtual impunity in
the US sector despite the high tech military intelligence
facilities at Bondsteel.
When US troops arrive at Camp Bondsteel, they are more likely to
be met by a Brown & Root employee directing them to their
accommodation and equipment areas. According to G. Cahlink in
Government Executive Magazine (February 2002), "Army peace
keepers joke that they're missing a patch on their camouflage
fatigues. 'We need one that says Sponsored by Brown & Root,'
says a staff sergeant, who, like more than nearly 10,000 soldiers
in the region, has come to rely on Brown and Root Services, a
Houston based contractor, for everything from breakfast
to spare parts for armoured Humvees."
The contract to service Camp Bondsteel is the latest in a string of
military contracts awarded to Brown & Root Services. Its fortunes
have grown as US militarism has escalated. The company is part of the
Halliburton Corporation, the largest supplier of products and
services to the oil industry.
Brown & Root first rose to prominence in 1992 after Dick Cheney,
as Secretary of Defence in the senior Bush administration,
awarded the company its first contract providing support for the US
army's global operations. Cheney left politics and joined Halliburton
as CEO between 1995 and 2000. He is now US vice president in the
junior Bush administration. In 1992 Brown & Root built and maintained
US army bases in Somalia earning $62 million. In 1994 Brown & Root
built bases and support systems for 18,000 troops in Haiti doubling
its earnings to $133 million. The company received a five-year
support contract in 1999 worth $180 million per-year to build
military facilities in Hungary, Croatia and
Bosnia. It was Camp Bondsteel, however, that was dubbed "the
mother of all contracts" by the Washington based Contract
Services Association of America. There, "We do everything that
does not require us to carry a gun," said Brown & Roots director
David Capouya.
The aim of outsourcing military support and services to private
contractors has been to free up more soldiers for combat duties.
A US Department of Defence (DoD) review in 2001 insisted that the use
of contractors would escalate: "Only those functions that must be
done at DoD should be kept at DoD."
In sectors controlled by other Western powers, KFOR soldiers
who are living in bombed out apartment blocks and old factories
joke, "What are the two things that can be seen from space?
One is the Great Wall of China, the other is Camp Bondsteel."
More seriously a senior British military officer told the Washington
Post, "It is an obvious sign that the Americans are making a major
commitment to the Balkan region and plan to stay." One analyst
described the US as having taken advantage of favourable
circumstances to create a base that would be large enough
to accommodate future military plans.
Camp Bondsteel has become a key venue for important policy
speeches by leading officials of the Bush administration.
On June 5, 2001 US Secretary of Defence Donald Rumsfeld
explained to troops at Camp Bondsteel what role they played
in the new administration's economic strategy. He declared,
"How much should we spend on the armed services? ...My view is
we don't spend on you, we invest in you. The men and women in
the armed services are not a drain on our economic strength.
Indeed you safeguard it. You're not a burden on our economy,
you are the critical foundation for growth."
One month later, President George W. Bush made his first trip
abroad to see US troops at the camp. He traveled directly from the
Rome G8 summit, where tensions with European governments had come to
the fore. In a speech described as a "retrenching" of the US in
Europe, he insisted that US troops were in Kosovo to stay, had
gone in together and would "leave together". In a break from normal
procedure, in front of cheering troops, Bush signed into law a
Congress-approved increase in military spending of $1.9 billion.
Since then Camp Bondsteel has continued to grow, as it
spearheads the first phase in a realignment of US military bases in
Europe and eastward. The Bondsteel template is now being applied in
Afghanistan and the new bases in the former Soviet Republics.
According to leaked comments to the press, European politicians
now believe that the US used the bombing of Yugoslavia
specifically in order to establish Camp Bondsteel. Before the
start of the NATO bombing of Yugoslavia in 1999, the Washington Post
insisted, "With the Middle-East increasingly fragile, we will
need bases and fly over rights in the Balkans to protect Caspian
Sea oil."
The scale of US oil corporations investment in the exploitation of
Caspian oil fields and the US government demand for the economy
to be less dependent on imported oil, particularly from the
Middle-East, demands a long term solution to the transportation
of oil to European and US markets. The US Trade & Development
Agency (TDA) has financed initial feasibility studies, with large
grants, and more recently advanced technical studies for the New York
based AMBO (Albania, Macedonia, Bulgaria Oil) Trans-Balkan pipeline.
Announcing a grant for an advanced technical study in 1999 for the
AMBO oil pipeline through Bulgaria, Macedonia and Albania, TDA
director J. Joseph Grandmaison declared, "The competition is fierce
to tap energy resources in the Caspian region....Over the last
year [1999], TDA has been actively promoting the development of
multiple pipelines to connect these vast resources with Western
markets. This grant represents a significant step forward for this
policy and for US business interests in the Caspian region."
The $1.3 billion trans-Balkan AMBO pipeline is one of the most
important of these multiple pipelines. It will pump oil from the
tankers that bring it across the Black Sea to the Bulgarian oil
terminus at Burgas, through Macedonia to the Albanian Adriatic
port of Vlore. From there it will be pumped on to huge 300,000
ton tankers and sent on to Europe and the US, bypassing the
Bosphorus Straits-the congested and only route out
of the Black Sea where tankers are restricted to 150,000 tons.
The initial feasibility study for AMBO was conducted in 1995 by
none other than Brown & Root, as was an updated feasibility study
in 1999. In another twist, the former director of Oil & Gas
Development for Europe and Africa for Brown & Root Energy Services,
Ted Ferguson, was appointed as the new president of AMBO [1997] after
the death of former president and founder of AMBO, Macedonian born Mr
Vuko Tashkovikj.
According to a recent Reuters article, Ferguson declared that
Exxon-Mobil and Chevron, two of the worlds largest oil
corporations, are preparing to finance the AMBO project.
The building of AMBO risks antagonising Turkey, the US's main
ally in the region. According to the Reagan Information
Interchange, "While the United States is making an advantageous
economic decision, it is overlooking its crucial strategic
relationship with Turkey."
The US is also antagonising its European allies and Russia with
Camp Bondsteel and other smaller military bases run alongside the
proposed AMBO pipeline route. It has been built near the mouth of the
Presevo valley and energy Corridor 8, which the European Union
has sponsored since 1994 and regards as a strategic route
east-west for global trade.
In April 1999, British General Michael Jackson, the commander in
Macedonia during the NATO bombing of Serbia, explained to the
Italian paper Sole 24 Ore "Today, the circumstances which we have
created here have changed. Today, it is absolutely necessary to
guarantee the stability of Macedonia and its entry into NATO.
But we will certainly remain here a long time so that we can also
guarantee the security of the energy corridors which traverse this
country."
The newspaper added, "It is clear that Jackson is referring to the
8th corridor, the East-West axis which ought to be combined to
the pipeline bringing energy resources from Central Asia to
terminals in the Black Sea and in the Adriatic, connecting Europe
with Central Asia. That explains why the great and medium sized
powers, and first of all Russia, don't want to be excluded from the
settling of scores that will take place over the next few months
in the Balkans."
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All rights reserved
* Dopo il danno, la beffa: USA ed Italia donano attrezzature
diagnostiche al Centro Oncologico di Belgrado (Tanjug)
* Ancora nell'atmosfera le polveri radioattive delle nostre
bombe (Tanjug)
* Urgente la decontaminazione nel Sud della Serbia (Tanjug)
* Segnalazione NUOVI ARTICOLI sugli effetti del DU
* Almeno sette figli di militari italiani impiegati nei Balcani
hanno malformazioni genetiche (da Resto del Carlino e ANSA)
===*===
Dopo il danno, la beffa
STATUNITENSI ED ITALIANI DONANO ATTREZZATURE
DIAGNOSTICHE AL CENTRO ONCOLOGICO DI BELGRADO
Serviranno a seguire "in vivo" il decorso clinico
delle nostre cavie umane: i bombardati del 1999
US Embassy, Italian govt donation to Belgrade Institute of Oncology
BELGRADE, April 29 (Tanjug) - The United States Embassy in Yugoslavia,
through the Office of the Transition Initiative (OTI) and USAID,
presented the necessary medical equipment to the Belgrade
Institute of Oncology and Radiology of Serbia, where a new
Department of Pediatric Oncology will begin work tomorrow.
US Ambassador William Montgomery and Italian Ambassador to
Yugoslavia Giovanni Caracciolo will attend the inauguration
ceremony which will be officiated by Institute Director Nenad
Borojevic, a statement by the US Embassy in Belgrade said.
The embassy donation is a part of an international project,
which includes donors from the government and private sectors.
The project was initiated by the Institute itself and the
Italian government in an effort to create favorable conditions
for the treatment and recovery of children with cancer.
The ceremony will also be attended by the wife of the US
ambassador, Lynn Montgomery, who will represent the Dream
Team and other private donors.
===*===
ANCORA NELL'ATMOSFERA LE POLVERI RADIOATTIVE DELLE NOSTRE BOMBE
Radioactive particles from NATO's bombing still in atmosphere
BELGRADE, April 29 (Tanjug) - The removal of radioactive
contamination in Bratosavci and Plackovci, in southern Serbia,
will start in May, the Yugoslav health secretariat announced
Monday. Presenting the report of the UN Environment Program
(UNEP) about areas where NATO in 1999 in bombing Yugoslavia
used deplete uranium munitions, Yugoslav deputy health secretary
Miroslav Nikcevic, at a press conference, explained that
decontamination was planned of four locations in southern
Serbia and of cape Arza in Montenegro.
He warned of "the astounding fact that after two years and
six months radioactive particles are still in the air," which
means that they are still carried over great distances through
the air.
Nikcevic said there was a possibility that the particles
reach underground waters, and then get into food, and that
is the reason why decontamination must be speeded up.
"For us that is a huge financial burden, but we will have
to ensure the funding," Nikcevic said.
At a press conference, attention was drawn to the fact that
munitions with depleted uranium were used mostly in Kosovo
and Metohija, where as many as 112 locations are contaminated
and are not even cordoned off or marked in any way.
===*===
NEL SUD DELLA SERBIA E' URGENTE LA DECONTAMINAZIONE DEL SUOLO
+++ Dekontaminierung von verstrahlten Böden geplant +++
BELGRAD, 30. April 2002. Die Beseitigung der "radioaktiven
Verunreinigung" in den Orten Bratosavci und Plackovic werde
im Mai beginnen, kündigte am Montag ein Sprecher des
jugoslawischen Bundesgesundheitsministeriums an. Auf einer
Pressekonferenz sagte der stellvertretende Sekretär im
Bundesgesundheitsministerium, Miroslav Nikcevic, man plane
die Dekontamination von vier radioaktiv verseuchten
Landstrichen im Süden Serbiens, sowie von Arza in Montenegro.
Das Ministerium stellte gestern eine Studie des UNO-Umwelt-
Programms UNEP vor, in der alle Gebiete aufgelistet sind,
die durch den Einsatz von Uran-Geschossen während der NATO-
Aggression gegen Jugoslawien 1999 radioaktiv verseucht worden
sind.
Unterdessen beichteten italienische Medien erneut über
Erkrankungen von NATO-Soldaten, die auf dem Balkan eingesetzt
waren. Der staatliche Fernsehsender RAI berichtete dabei auch
über mindestens sieben Missgeburten in italienischen Familien,
deren Väter in den vergangenen Jahren auf Einsätzen in Kosovo
und Metochien waren.
Die Kinder litten an Missbildungen des Gehirns und der Knochen,
hieß es. Der Leukämie-Tod mehrerer italienischer Militärs wurde
auf Kontakt mit uranhaltiger Munition zurückgeführt.
TANJUG / AMSELFELD.COM
===*===
SEGNALAZIONE NUOVO ARTICOLO SUGLI EFFETTI DEL DU
Subject: [S&P] ...ancora sull'Uranio Impoverito...
Date: Sat, 27 Apr 2002 07:44:07 +0200
From: Mauro Cristaldi <Mauro.Cristaldi@...>
To: <scienzaepace@...>
Carissimi,
rendo noto che è in distribuzione l'articolo:
Cristaldi M., Angeloni P., Degrassi F., Iannuzzelli F., Martocchia A.,
Nencini L., Pona C., Salerno S. & Zucchetti M. - Conseguenze ambientali
ed
effetti patogeni dell'uso di Uranio Impoverito nei dispositivi bellici.
Tribuna Biologica e Medica, 9 (1-2), Gennaio-Giugno 2001: 29-41.
Se si aggiunge l'allegato tecnico di Luca Boschetti il riferimento è:
Tribuna Biologica e Medica, 9 (1-2), Gennaio-Giugno 2001: 42-65
L'articolo è inserito nell'ANTOLOGIA TEMATICA SULL'URANIO IMPOVERITO, di
cui costituisce il corpo centrale, nel quale è compresa una premessa di
ANA-VAFAF (F. Accame) e LIDU (P. Angeloni) e il "Documento: conseguenze
dei
bombardamenti in Jugoslavia": Tribuna Biologica e Medica, 9 (1-2),
Gennaio-Giugno 2001: 27-69
A parte alcuni inopportuni riferimenti al terrorismo contenuti in queste
ultima parti, che c'entrerebbero ben poco in riferimento alla vicenda
Jugoslava, se non in quanto nazione aggredita dalla NATO, con
bombardamenti
terroristici NATO sul suo territorio sovrano e con l'intervento delle
milizie terroristiche dell'UCK finanziate dai paesi NATO, per il resto
la
realizzazione dell'articolo mi sembra di buon livello. Mi sembra del
tutto
strumentale il pretesto della lotta al terrorismo (solo Fidel Castro fa
finta ancora di crederci!), in quanto le notizie non manipolate sul
terrorismo D.O.C. ci riportano sempre alla CIA americana e al Mossad
israeliano e servono soltanto a portare la guerra imperiale per il
petrolio
nei paesi "target" (Palestina, Iraq, Jugoslavia, Afghanistan).
Vi ricordo che il nostro articolo era già contenuto nei siti Peacelink:
http://www.peacelink.org/tematiche/disarmo/du/temp/du1.pdf
(formato PDF 79 Kb)
http://www.peacelink.org/tematiche/disarmo/du/temp/du1.rtf
(formato RTF 129 Kb)
http://www.peacelink.org/tematiche/disarmo/du/temp/du1.html
(formato HTML 130 Kb)
===*===
URANIO IMPOVERITO
Sette figli di militari italiani impiegati nei Balcani hanno
malformazioni genetiche
I bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni simili a
quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in missione nel
Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare agli
arti
Accame: "Riparta da zero l'indagine"
Dal sito internet
http://www.ilrestodelcarlino.it
URANIO IMPOVERITO
Sette figli di militari italiani impiegati nei Balcani hanno
malformazioni genetiche
I bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni simili a
quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in missione nel
Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare agli
arti
ROMA, 26 APRILE 2002 - Sette bambini con malformazioni genetiche
sarebbero nati da militari italiani impegnati in Somalia e nei Balcani.
Tutti i militari, secondo quanto è emerso da un'inchiesta di Rai-News 24
in onda domani alle 18,30, hanno partecipato a operazioni di bonifica
delle armi all'uranio impoverito o hanno stazionato in zone bombardate
con i proiettili contenenti il materiale radioattivo.
Secondo testimonianze raccolte fra i militari che hanno voluto mantenere
l'anonimato, i bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni
simili a quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in
missione
nel Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare
agli arti.
I militari avevano stazionato nei luoghi per alcuni mesi. Da
testimonianze e documenti raccolti nella trasmissione si dimostra che
l'Italia era in possesso di munizioni di uranio impoverito già dal 1985,
che questi proiettili erano in dotazione alle nostre forze armate in
Somalia e che sarebbero stati utilizzati fino al 2001 anche in alcuni
poligoni sul territorio nazionale.
In un filmato che sarà trasmesso all'interno dell'inchiesta si vedono i
soldati dei contingenti italiani che operavano assieme ai colleghi
francesi e spagnoli, lavorare alla bonifica senza alcuna protezione.
uranio
Accame: "Riparta da zero l'indagine sull'uranio impoverito"
Il presidente dell'Anavafaf, l'associazione assistenza vittime arruolate
nelle forze armate, avanza tale richiesta nel giorno in cui è stata resa
nota l'inchiesta di Rai news 24, che parla di 7 bambini con
malformazioni
genetiche nati da militari italiani impegnati in Somalia e nei Balcani
ROMA, 26 APRILE 2002 - Far ripartire da zero l'indagine sull'uranio
impoverito, perchè quella condotta dalla commissione guidata
dall'ematologo Franco Mandelli si basa su presupposti "errati" e "privi
di senso". È quanto chiede Falco Accame, presidente dell'Anavafaf,
l'associazione assistenza vittime arruolate nelle forze armate, proprio
nel giorno in cui è stata resa nota l'inchiesta di Rai news 24, che
parla
di 7 bambini con malformazioni genetiche nati da militari italiani
impegnati in Somalia e nei Balcani.
Secondo Accame, l'indagine dovrebbe "prendere in considerazione anche i
militari che sono stati in Kuwait, in Somalia e nei poligoni italiani
perchè lì sono stati utilizzati proiettili all'uranio". Allo stesso
tempo
bisognerebbe escludere il personale "che ha operato in Kosovo, in quanto
protetto, e quello che è stato in Albania e in Macedonia in quanto non
interessato alla questione", visto che quelle munizioni non furono
utilizzate.
Secondo Accame, "prendere come cifra di riferimento per l'indagine sui
Balcani il numero di 40 mila persone", come ha fatto l'indagine condotta
da Mandelli "è una cosa priva di senso comune. In quelle zone il
personale potenzialmente esposto perchè privo di misure di protezione è
esclusivamente quello della Bosnia: e tra questo solo una parte,
prevedibilmente non più di mille persone, si è trovata in vicinanza di
zone colpite da proiettili all'uranio". Per questo, secondo il
presidente
dell'Anavafaf, "occorre individuare quei militari che si sono trovati
davvero esposti" e "basare lo studio solo su di loro".
URANIO: Accame, 12 neonati malformati
ROMA - Sono 12 i bambini nati con malformazioni genetiche da militari
italiani che erano stati in missione all'estero. E a questi se ne
aggiungono altri 11, figli di civili che vivono vicino ai poligoni
militari italiani dove sono stati sperimentati i proiettili
all'uranio impoverito. Lo afferma Falco Accame, presidente
dell'Anavafaf, l'associazione assistenza vittime arruolate nelle
forze armate che chiede un'inchiesta anche sui civili. (ANSA).
2002-04-27 - 16:22:0
della lobby americana di sostegno all'UCK!
Subject: CHEWING THE FAT WITH TERRORISTS?.....
JOE BIDEN, OUT TO LUNCH IN NEW YORK
Date: Fri, 26 Apr 2002 11:39:08 -0700 (PDT)
From: CHRIS SODA
To: senator@...
Mr Biden, thank you for taking the time to read this
short note before attending to other obligations. Your
name has come to my attention regarding a 12th
anniversary dinner at the Sheraton Hotel sponsored by
the Albanian American Civic League this coming April
28, 2002, in which you are scheduled to be the
'keynote speaker'. This anniversary, apparently, marks
the twelfth year since a handful of people, sponsored
by the League, testified before Congress in 1990
concerning the Serbian province of Kosovo in
Yugoslavia.
My first question to you, Mr Biden, is this: when US
Customs in 1990 allowed that handful of people to
enter your country, what 'point of origin/departure'
or 'country of citizenship' do you suppose was listed
on their respective passports? (I'm presuming up to
this point, of course, that those handful of people
were carrying authentic documents, left their own
country legally and entered the US legally, and were
in fact registered citizens of an actual country, with
verified borders, under relevant and applicable
international statutes and treaties, when they left to
make this trip. If I have erred in my assumption, Mr
Biden. please feel free to correct me)
Since the current advertisement from the Albanian
American Civic League lists those handful of people
from 1990 as credible eye-witness testifiers on actual
circumstances in Kosovo at that time (and since your
Congress thought similarly in 1990 by making time to
hear them), the only logical conclusion is to infer
that for many of these 'witnesses', their 'point of
origin/departure' and/or their 'country of
citizenship' would have to have been Yugoslavia. And
as you know, Mr Biden, the corroborated historical
record is quite clear and unambiguous- the actual
circumstance of Kosovo in 1990 was that it was a
province of Serbia in the country of Yugoslavia.
As this is in fact the case, Mr Biden, I am wondering
how the Albanian American Civic League in 1990, and
those handful of people who testified then before
Congress, yourself, Joe DioGuardi, and others (all
then and now) refer to 'Kosova' rather than Kosovo.
You see, Mr Biden, that handful of travellers must
ALSO have recognized the territorial sovereignty and
integrity of Yugoslav borders in 1990. (if not, why
were these people carrying documentation issued from a
country that they do not accept or recognize?) I'm
sure Mr Biden that you realize that one cannot
willingly accept or recognize documentation from a
country while at the same time refusing to accept or
recognize what that country is composed of, especially
in terms of latitudinal and longitudinal borders.
Since it is universally recognized and corroborated by
all persons of sound mind that the province of Kosovo
was an integral part of both Serbia and Yugoslavia in
1990 (verified by many atlases, encyclopaedias and
international treaties), I'm wondering why no one in
Congress, the League, nor yourself and Mr DioGuardi,
have questioned the usage of the term 'Kosova'. No one
in the world in 1990 (nor now) can travel on
documentation registered with 'Kosova' any more than
someone could travel with documentation registered
with "Canado' or "The United States of Americo'- or
"The Third Reich' for that matter....
It is puzzling to see a reference to a fictitious
political entity ("Kosova') being accepted as an
actual existing place with defined borders. It is
equally puzzling to believe that the US Congress in
1990 would not have asked the same questions being
asked here. Perhaps you can provide an answer for me,
Mr Biden. How is accepting and using documentation
from a country consistent with not recognizing the
exact and corroborated borders of that country??
Equally puzzling is the fact that Congressmen/women
would hear testimony from people who literally 'don't
know where they are coming from- or going to'.
('kosova' being listed in encyclopediae as an African
tribe in Kenya, rather than an imaginary, nonexistent
political or geographical entity. See here, Mr Biden,
for a brief analysis by one of the world's leading
linguists and historians in this regard:
http://opinionleaders.htmlplanet.com/koskosova.html)
Many people of similar mind have been locked up in
institutions for their own, and the general public's,
safety. Apparently, many more are somehow left
uninstitutionalized, finding their way into the
highest levels of your government, as well as finding
their way into Congressional meetings and keynote
speakers' lists...
My second question is this: Mr Ibrahim Rugova is
listed by the League as an invited guest to listen to
your 'keynote speech' this coming April 28/2002. Mr
Ibrahim Rugova, "....a few days before his March 31/99
Press Conference...had been reported by the KLA... to
have been killed by the Serbs." (quote from
http://www.tenc.net/articles/chuss/kla.html) The US
State Department also in March/99 assured us that Mr.
Rugova had been 'killed by the Serbs'....
(http://www.reagan.com/HotTopics.main/HotMike/document-7.16.1999.8.html)
Since neither anyone in the KLA in 1999 (many of them
now invited to attend your 'keynote speech' this
month) nor the US State Department have ever
apologized for and/or retracted these statements
concerning Rugova, and since Rugova's name is listed
as being 'invited' to listen to your speech, Mr Biden,
I'm wondering: which of the following are liars in
this regard:
(a) The former members of the KLA (many of whom are
also on the League list of 'invited') whom yourself
and Mr DioGuardi have supported for many years
(b) The US State Department whom yourself and Mr
DioGuardi have supported for many years
(c) The Albanian American Civic League, whom yourself
and Mr DioGuardi have supported for many years
(d) all of the above- again, whom yourself and Mr
DioGuardi have supported for many years
Are there any other possible choices, Mr Biden? Have I
inadvertently left any other possibilities out? Is
there another word I should use rather than
'liar'?Surely, it is not even conceivable that you
have freely chosen to align yourself with and actively
lobby for one or more groups who are both
geographically-challenged with regards to 'Kosova' AND
who report murders that never happened.....
This leads me to my third question, Mr Biden: The
Albanian American Civic League has lauded what they
call recent 'elections' under terms of an agreement
signed by President Milosevic and NATO. You will be
giving the keynote speech soon at a dinner which no
doubt will refer to these 'elections'. What would you
think of a name being listed as missing by the
International Committee of the Red Cross at the update
of their last 'Persons unaccounted for in connection
with the crisis in Kosovo' and the SAME NAME being
listed as a member of the Municipal Assembly of Kosovo
under UN administration? I am speaking of one Mr Fadil
Shara; according to the OSCE website, Mr Shala is a
member of the AAK party in Kosovo- the AAK being
administered by Mr Ramush Haradinaj, also on the
Albanian American Civic League list of those scheduled
to attend your NYC speech this month. (more on him
later)
Is the name of Fadil Shara listed with the Red Cross
under 'missing' the same person listed with the
temporary government of temporary UN administration
located within the permanent province of Serbia??
Obviously, Mr Biden, if your name turns up freely
associated with a fradulent 'election' (more on the
legality of this 'election' in Kosovo later) result,
this would damage your credibility beyond repair. Have
you checked out this apparent coincidence of names to
be certain that they are not one and the same person??
I ask this question, Mr Biden, because there is
another 'coincidence' of names I would like you to
comment on: the name is Agron Kryeziu. A Mr Agron
Kryeziu is listed with Mr Haradinaj's AAK as a
candidate in the same election that the name Fadil
Shala turns up in.
Interpol has a Mr Agron Kryeziu listed as wanted for
questioning in a case of murder- and so do Austrian
police websites.
Again, the International Red Cross also has the name
of Agron Kryeziu listed as 'missing' in the last
update to their website on this issue.
Same person all 3? Do you know, Mr Biden? Have you
checked? Do you care? Just from a brief Internet
search I have found 2 names associated with just one
of the names on the 4/28/02 Albanian American Civic
League's 'invite' list- Mr Haradinaj and his AAK-
where you are scheduled to give the 'keynote speech'.
You can see where people might get the wrong
impression, can't you Mr Biden?? When I keep checking,
I keep finding: Mr. Ramush Haradinaj, who you will
have a connection (if you don't already) with as of
4/28/02, has a brother named Duat Haradinaj- and that
name is on President Bush's list of 22 suspected
terrorists in and around Kosovo.
On this AACL invite list to hear your speech is one Mr
Ali Ahmeti, listed as 'from Macedonia'. Online news
agencies list Mr Ahmeti in more detail: he is also on
the list of 22 drawn up by President Bush, as you can
see here: (a sample of many on this from online news)
(start quote) "One of the texts signed by Bush
features a blacklist of 22 people, including the
rebels' political representative Ali Ahmeti, his chief
of staff Gezim Ostreni -- an ex-KPC officer -- former
chiefs of an Albanian rebel force which fought in
southern Serbia, certain Kosovo politicians and the
five KPC members.
The United States believes these men 'to have
committed, or to pose a significant risk of
committing, acts of violence that have the purpose or
effect of threatening the peace in or diminishing the
stability or security of any area or state in the
Western Balkans region.'......" (end quote)
the above quote from:
http://www.balkanpeace.org/hed/archive/july01/hed3664.shtml
Will you be speaking at a dinner honouring 'a salute
to Albanian freedom' with people on your President's
black list?? Mr Biden, will you be lending your name
to the 'legitimacy' of so-called 'elections' in
Kosovo?
Others have a different opinion on these masquerades
of democracy, Mr Liden- such as objective people on
the scene......
Here are just some of the comments of a monitor to
these Kosovo 'free and fair elections' that you and
others will be 'celebrating' in New York City:
(start quote) "I was monitoring the Kosovo elections
on behalf of the British Helsinki Human Rights Group
with the official international observation mission of
the Council of Europe. It did not take long to see why
the extravagant hype had taken over from the mundane
reality of the elections. At the start of the Council
of Europe observer training, Lord Russell Johnstone,
the President of the Council of Europe Parliamentary
Assembly, put the elections in the broader context of
international intervention today. 'The international
community needs to prove that intervention was benign
[in Kosovo and East Timor] and will create better
conditions. These elections are a proving exercise.'
Lord Johnstone is probably correct to see the November
elections as little more than a roving exercise for
the international institutions involved in the
violation of Yugoslav sovereignty and the promotion of
military humanitarianism in Afghanistan and elsewhere.
This would seem to be confirmed in the stated concern
of the OSCE organisers to achieve an election that
made the international mission appear legitimate and
credible.
It is highly doubtful that these elections would have
been passed as free and fair had they taken place
outside the international supervision of the OSCE. The
election conditions, in which there was a complete
absence of freedom of movement for minority
communities, and many of the OSCE election regulations
covering the media and political parties, failed to
meet basic internationally accepted standards, such as
those laid out in the OSCE 1990 Copenhagen Declaration
on Democracy and Political Pluralism." (end quote)
Mr Biden, yourself, Mr DioGuardi, Mr Tom Lantos, Mr
Ben Gillman ( this last name is spelled with one 'l'
on the copy of the AACL advertisement I have- does it
refer to the former chairman of the Committee on
International Relations? ) and others seem to be the
relevant parties to this quote from PBS attributed to
you:
"...but the fact of the matter is we have trouble
walking and chewing gum as a nation, it seems to me,
in terms of policy..."
How can you be fighting a war on terrorism while
simultaneously supporting it, Mr Biden?? "Walking and
chewing gum" would seem to be a hell of a lot harder
than figuring out with whom you and other prominent
Americans have aligned yourselves with.
Who am I and millions of others to believe: a man who
ranted for "a German-Japanese style occupation" of
Serbia on Sunday morning televison just before the
1999 NATO murders, perpetrated with the help of and on
behalf of many of those who will be in NYC to listen
to your speech, OR am I to believe an international
monitor with no agenda other than honest appraisals??
Mr Biden, you have made much of the fact that you
called President Milosevic a "war criminal to his
face" (quotations your words) in 1993. It's not
surprising to me that you have no evidence to back up
this claim- no approximate dates of occurence, no
approximate times of occurence, no locations- no
specifications of any sort to justify such defamations
against one of the few real heroes to be found amongst
heads of state.
I challenge you here and now, Mr Biden, to put up or
shut up: show the proof- show what information and
evidence you used in 1993 to draw those conclusions
concerning President Milosevic.
Needless to say, in the US you would be sued for
slander for uttering such unsubstantiated nonsense
against a fellow American; I can see why you stole
Neil Kinnock's words- you don't have any ability
otherwise to speak rationally.
Fortunately for you and your ilk, most Americans don't
have the ability to reason rationally- if they did,
one of the questions they might be asking is this:
Why did Mr Joseph Biden, just weeks prior to the 1999
NATO atrocities, say that ¡°Any resolute military and
political force used by the U.S. in Kosovo must
reinforce our commitment to the Dayton peace
settlement." (your words, Mr Biden, taken from records
of the US Senate online:
http://foreign.senate.gov/press/99/01/990128.html )
Why did you call President Milosevic a war criminal in
1993, and yet in 1999 publicly call for support of his
1995 peace initiative? Time magazine voted him Man of
the Year for his peace efforts two years after you
once again displayed a "Kosova"-like appreciation of
the facts, Mr Biden; no doubt Time, Canada's own House
of Commons, and many other watchers and participants
in that Balkans peace process apparently ignored what
lesser men have toiled to mis-speak....and
mis-achieve. Their lauding of President Milosevic's
efforts re Dayton and the honour of his character are
a matter of public record- thereby proving their own
treachery years later....
I'm not alone- not by a long shot- in my summations:
"As recently as last October the British Foreign
Secretary, Robin Cook, and other European Union
Ministers were arguing Milosevic's case - that his
actions in Kosovo were in response to the Kosovo
Liberation Army's "terrorism" and its violations of
United Nations Security Council resolution 1199. A
senior United slates official described Milosevic as
"NATO¡¯s indispensable partner in the effort to
stabilise Kosovo".
Pilger John; "Moral Sightseeing by the West"; Guardian
Weekly; June 20th; 1999; p.3"
(from
http://www22.brinkster.com/harikumar/AllianceIssues/All33-pt6.htm
)
While you are pondering the answers to these
questions, Mr Biden, here is one more to add to my
list: Bajram Rexhepi is listed as being invited by the
Albanian American Civic League to NYC on 4/28/02 as
well. Mr Rexhepi is also listed as 'Prime Minister of
Kosova'. Let's forget for a moment that there is no
such place as the Land of Oz or 'Kosova'. What would
you think of a man who murdered an innocent teenager?
If you haven't thought about this, Mr Biden, you might
want to do so- quickly. Mr Bajram Rexhepi has been
publicly cited as a party to murder 'to his face'- not
in 1993, but in 1999, and none other than the former
head of UNMIK, Mr.Hans Haekkerup, signed a joint
communique along with the Prime Minister of Serbia,
Nebosja Covic, to this effect. Take a look:
http://www.realitymacedonia.org.mk/web/news_page.asp?nid=1561
Quite a following it appears you might you have here,
Mr Biden....is Mr. Rexhepi guilty? I don't know, but
why would you associate yourself and your country with
someone who might be guilty of this? Don't you think
getting to the bottom of this and other 'anomalies' is
something you should do before you start addressing
these people in a public forum??
Joseph Biden has spoken that 'transforming' (the
proper word is 'disguising', sir) the KLA into the KPC
was a 'face-saving' gesture; I am suggesting to you
that your sponsorship of anti-drug usage bills in the
US is appearing more and more on the surface to be a
'face-saving' measure to 'disguise' your efforts to
support drug traffickers in Kosovo. I base my
suppositions on the corroborated lawlessness of Kosovo
both before and after UN Resolution 1244- a matter or
the public record, and so is the involvement of many
of those who will be in attendance in NYC this month.
This might surprise you, Mr Biden, but changing the
uniform of criminals does not change their
criminality. I believe these typical quotes will
suffice:
"The Liberation Army of Kosovo (UCK) of the 1990s was
created with $163 million in voluntary and involuntary
contributions from the huge Albanian diaspora and $250
million from the profits of the Albanian heroin cartel
that dominates Europe?s drug traffic, according to
Ralf Mutschke, assistant intelligence director of
Interpol." ( from:
http://www.alb-net.com/pipermail/albsa-info/2001-March/001531.html.
)
"France's Geopolitical Observatory of Drugs said that
the KLA was a key player in the rapidly expanding
drugs-for-arms business and helped transport $2
billion worth of drugs annually into Western Europe.
German drug agents have estimated that $1.5 billion in
drug profits is laundered annually by Kosovo
smugglers, through as many as 200 private banks or
currency-exchange offices." (from: The Progressive
Review http://prorev.com/balkan1.htm )
And this report, Mr Biden, a year after some of your
fellow attendees this weekend switched the patches
from UCK to KPC:
"Whatever the outcome of the polls, senior UN
officials are concerned about [Mr. Ramush] Haradinaj's
long-term impact on the province. One aide claims
Haradinaj is now financed by two men, Naser Kelmendi
and Ekrem Lluka, both of whom are suspected to be
involved in smuggling. UN police reports, seen by The
Observer, go further and describe Lluka as trafficking
drugs and cigarettes in Greece, Kosovo, Albania and
Italy." (from
http://www.observer.co.uk/Print/0,3858,4061661,00.html)
Mr Biden, I beleive that the Mr Ramush Haradinaj
referred to here is the same Mr Ramush Haradinaj on
the AACL list of invitees this wekend- you can check
to make sure....this might help........:
"In 1999, the KLA unit under Ramush Haradinaj's
command killed 40 civilians from the Kosovo village of
Glodjani and threw the bodies into the Radonjichko
Lake canal." (from
http://www.realitymacedonia.org.mk/web/news_page.asp?nid=253
)
There are many online reports also concerning Mr
Ramush Haradinaj and obstructions of justice in Kosovo
since UN Resolution 1244. Are any of these allegations
founded in fact? Do you know, Mr Biden?
And we have this: (even pathological Serb-hater
Richard Holbrooke- who once said Serbs were 'murderous
assholes'- spoke out against what you will read in the
next paragraph. You might remember that 'asshole'
comment, Mr Biden, because on that same show- where
else but CNN?- and in the same year you called
President Milosevic a 'war criminal', YOU also called
Serbs, "...illiterates, degenerates, baby killers,
rapists and cowards..." )
"His [ Mr. Ramush Haradinaj] men already are suspected
of carrying out the Panda Cafe murders, when masked
rebels opened fire in December on a restaurant the
city of Pec, killing six Serbian youths. His men also
are suspected of shooting at U.S. diplomatic
monitors."
( ANNE THOMPSON, The Associated Press, 3-08-99 posted
from:
http://www.tenc.net/analysis/lovein.htm#thousands )
Mr Biden, I challenge you again to display what
information you had in 1993 that led you to make THOSE
comments above about 'Serbs' on CNN. Let's take those
words and give them a closer inspection- here and now,
Mr Biden:
On 'Rape':
"Since the entry of the NATO-led Kosovo Force (KFOR),
rapes of Serbian, Albanian, and Roma women by ethnic
Albanians, sometimes by members of the Kosovo
Liberation Army (KLA), have also been documented."
(See Kosovo Human Rights Flash #50, "Violent Abuses by
KLA Members," June/00)
True? (one typical quote from many similar used here)
Certainly it requires investigation, Mr Biden. Have
you followed up on that report? What are your
conclusions if you have??
On 'Degenerates':
" This is a partial list of the people [in Kosovo] who
were killed, mutilated, raped, seriously wounded,
severely beaten or tortured, or disappeared. The list
was made by comparing all data published by
governments and NGO's, supplemented by communications
from families, friends, and neighbors. At the end of
each entry we give the initials of the sources used.
This list includes people of all nationalities,
including Serbs and Montenegrins (Orthodox Slavs),
Roma (Gypsies, including Ashkaelia and Egyptians),
Moslems (Moslem Slavs), Gorani (Moslem Slavs from
Southern Kosovo), Croats ( Catholic Slavs), Turks, and
MacedoniansWe will publish the complete list of
Albanian victims when it becomes available....
Albanians on this list were most probably killed
because of their lack of full cooperation with
Albanians engaged in the armed struggle against
Belgrade. That could mean that one had refused to be
taxed or drafted or refused to give up his
weapon--many Albanians in the countryside had rifle or
pistol permits. An Albanian risked getting killed if
he refused to resign his job as mailman or electric
lineman, or if s/he maintained a friendship or a
relationship with a Serb. An Albanian could get shot
while riding a bus or riding in a Serb's car or even
in his own, as some guerrillas used any passing
vehicles, including buses, tractors, and horse-drawn
carts, for target practice. In time of civil war,
personal and patriotic motives often intermingle, and
an Albanian could be killed because of personal
disagreements with a relative of a guerrilla fighter.
According to the Pristina daily Koha Ditore,
guerrillas of the KLA tortured and killed guerrillas
of a rival group, the FARK..." from:
( http://www.kosovoforum.net/site/balkan.htm )
"22 Serb civilians were massacred by the KLA who
dismembered the bodies and burned them in ovens."
from:
http://www.balkanpeace.org/wcs/wct/wctk/wctk01.shtml
On baby killers
(Mr Biden, please note: the following directly
concerns another so-called 'guest of honour' scheduled
to attend you 'keynote speech' this weekend,
specifically, one Tom Lantos....)
"Bogus events which are staged are used as pretexts
for war.....[such as].... the Iraqi incubator hoax
alleging that Iraqi troops murdered Kuwaiti infants by
taking them out of incubators. (factually, US
Government with aid of Hill & Knowlton PR firm in
conjunction with Tom Lantos staged and manufactured
this 'propaganda event')" from:
http://www.reagan.com/HotTopics.main/HotMike/document-4.26.2001.5.html
" Yesterday, [April 22/99] a 3-year-old child was
killed in the bathroom of her home on the outskirts of
Belgrade. A fragment of a cluster bomb ripped through
two walls, missed her parents sitting in the living
room, and killed the child." (one of hundreds of such
reports regarding the usage of cluster bombs and/or
the murder of children by Americans in Yugoslavia
three years ago, Mr Biden. You asked this question
once in front of the US Senate- 'Are we a nation of
our word or not? Do we keep our treaties or don't
we?'-and the usage of cluster bombs, KLA terrorists,
along with the verified abrogations of international
treaties by your friends in and out of the US
Government, have given you an answer.....accidents?
The planned usage and deployment of banned weapons is
not accidental, Mr Biden, and neither is the targeting
of cities where hundreds of thousands of innocent
people live....) from:
http://www.motherjones.com/total_coverage/kosovo/alex/042099.html
On cowards:
"The 'crusade for civilisation' [1999 US-led NATO
assault] was the cowards' war. From heights of 15,000
feet, heroic pilots hurled hi-tech nail bombs. The
unpublished list of targets hit shows a clear pattern
of a deliberate campaign of terror." from:
http://pilger.carlton.com/print/19253
"Who has murdered thousands of Yugoslavs with bombs
dropped from a coward's height? Who has driven over a
million people of all nationalities into homelessness
in Serbia? Who has unleashed fascist secessionists
throughout the Balkans, supporting them with arms and
training, and lauding them as democrats, forcing
victims to 'negotiate' with their murderers? Who has
waged low-level nuclear war, turning Kosovo, focus of
one 'humanitarian crusade,' into a radioactive dump?"
http://www.icdsm.org/more/20th.htm
Since you are apparently fond of admitting and
supporting what many learned minds consider to be US
culpability in crimes against humanity (specifically
1999 NATO murders in Yugoslavia) Mr Biden, such as
this quote from you,
"The overwhelming majority of airstrikes [1999 in
Yugoslavia] when ordinance was dropped was carried out
by our forces...By the way, I encourage my colleagues
to read the Genocide Convention..."
I would advise you to take your own advice offered
here:
"By the way, I encourage my colleagues to read the
Genocide Convention."
because learned minds and people of character have
spoken thusly in reference to your state-sponsored
vigilantism:
"But shouting "war criminal" only emphasizes that
those who live in glass houses should be careful about
throwing stones.We have engaged in a flagrant military
aggression, ceaselessly attacking a small country
primarily to demonstrate that we run the world. The
rationale that we are simply enforcing international
morality, even if it were true, would not excuse the
military aggression and widespread killing that it
entails. It also does not lessen the culpability of
the authors of this aggression. As a primary source of
international law, the judgment of the Nuremberg
Tribunal in the 1945-1946 case of the major Nazi war
criminals is plain and clear. Our leaders often invoke
and praise that judgment, but obviously have not read
it...."
(the late Mr Walter Rockler, former prosecutor at the
Nuremberg War Crimes Trial, from:
http://www.counterpunch.org/rockler.html )
And finally, on illiterate:
"The press there also ridiculed the Alliance's 'media
war', claiming that NATO 'propaganda leaflets'
reportedly dropped over Yugoslavia are useless and
'illiterate'..." (from the United States Information
Agency website)
"Just like the bombings these are carried out in a
cowardly way from a height and distance, breaking into
television and radio frequencies and throwing
illiterate leaflets from aircraft. So, too, to the
Serbian people, the speech of the American political
infant Madeleine Albright is ridiculous and miserable
when she tries to explain to the Serbs in grotesque
Serbian why she has to kill them in the name of
humanity, regardless of the fact that these same
inhumane Serbs once saved that same Madeleine
Albright, as a child, from certain death." (B92 radio
online- you know them, right Mr Biden? Radio Free
Europe, which your Congress funds with taxpayers'
money, used to re-broadcast the B92 signal... from:
http://www.b92.net/media/repression/treason.shtml )
Good day, Mr Biden. Questions, comments??
Chris Soda
Date: Thu, 25 Apr 2002 19:31:47 +0200
From: "Gian Che Dice?"
l'assessore Menia: «Qui la storia è stata diversa: chi
combatteva nella X Mas, difendeva i confini orientali»
http://digilander.iol.it/nvg/IlPiccolo_steleRSI_a_TS.html
*** 25 aprile d'occupazione a Trieste ***
Da cosa iniziare? Probabilmente dai 39.620 (13) triestini
che hanno scelto Roberto Menia come loro parlamentare.
L'uomo politico girava per la città in camper, incontrava
italiani, incoraggiava l'irredentismo, difendeva l'identità
di una città di frontiera e lo hanno votato. Roberto Menia ha
molti incarichi. E' parlamentare, è responsabile nazionale per
l'organizzazione di AN, è assessore alla cultura di Trieste,
è il responsabile della gestione del patrimonio storico della
risiera di San Sabba, l'unico campo di sterminio in Italia.
In questi giorni si è spinto a chiedere la soppressione
della cerimonia della liberazione, che vorrebbe sostituire
con una cerimonia "per i caduti della libertà". Ma chi sono
questi caduti per l'assessore?
Per capirlo serve una ricostruzione storico politica del
personaggio e dell'ambiente della destra radicale triestina.
Buona lettura
Giancarlo
*** Menia e company ***
Menia è un assessore dalle idee chiare, fin dal 2000 chiede
l'abrogazione della festa della liberazione (1) ora nel nome
dell'onestà storiografica, ora nel nome della riconciliazione,
ora nel nome dell'irredentismo triestino. Ma Menia non è uno
che si scopre facilmente, non è un estremista di destra col
gagliardetto o almeno non lo dà a vedere. Ogni tanto si lascia
un pò andare, come all'ultimo congresso di alleanza nazionale
durante il quale afferma "Ormai si è al punto che per essere
politicamente corretti, bisogna essere gay, culo" (2), oppure
nel lontano 1997 quando si fa denunciare dall'ex fidanzata per
averla inseguita e molestata (3), ma il maschio assessore
spesso mette una maschera più ambigua, bipartisan,
conciliazionista.
Ma di quale conciliazionismo si fa portavoce la giunta comunale
di Trieste? Valgano le parole del presidente della Provincia
Fabio Scoccimarro, anch'egli in linea coi provvedimenti comunali
del 5 aprile "che non si cantino più canzoni di parte (l'anno
scorso "Bella ciao" fu intonata dal Coro partigiano assieme ai
ragazzi del Collegio del Mondo unito, ndr) ma l'Inno nazionale",
che "«si dovrà dare lettura delle testimonianze lasciateci da un
martire della Risiera, da un martire della Foiba di Basovizza
e da un combattente a San Giusto, tralasciando interventi di
rappresentanti politici in luoghi di preghiera e di memoria»",
infine che "l'intervento in lingua slovena di un amministratore
dei Comuni minori, dovrebbe essere cancellato a
favore di un solo saluto del sindaco di Trieste" (4)
Proposte nell'orbita della pacificazione Violantiana, inaugurata
proprio a Trieste? Proposte del tutto simili a quelle del sindaco
di centro sinistra Illy (4.1)? Sembra. Ma anche questa antistorica
pacificazione (tantopiù poichè avviene in un momento di sviluppo
impetuoso di forze reazionare di connotazione fascista) è solo una
mascherata. Davanti alle resistenze del Comitato per la Resistenza
di Trieste, Menia taglia corto e ne esce un altra verità
"[il comitato] è nato dalla logica degli anni Settanta e che
oggi, a mio avviso, si può anche chiudere" (5). Ad avviso del
camerata Menia, il comitato per la resistenza si può chiudere...
Ma torniamo a Trieste.
La giunta di destra si caratterizza da subito per le sue posizioni
estreme, il ritratto del podestà Cesare Pagnini viene recuperato ed
esposto (5.01).
Nel novembre 2001, il comune finanzia un convegno "Atmosfere in nero"
promosso dall'associazione "1900" finanziata dal comune l'anno
precedente con 50 milioni. Il convegno dal nome infausto invita in
qualità di relatore Jean Mabire, ex volontario delle SS francesi
insieme a tanti altri nomi della destra estrema europea. Davanti
allo scandalo l'assessore Menia che fa? Dichiara:
"«L'associazione 1900 ci ha chiesto il patrocinio, noi l'abbiamo
dato. Ma sapevamo solo che si trattava di un convegno letterario,
e che i relatori erano tre, tutti italiani. Di appendici con Ss non
ci avevano detto nulla. Se l'avessimo saputo, non avremmo certo
legittimato l'evento» [anche] il nuovo sindaco, Roberto Dipiazza,
pure di An: «Questa storia è una puttanata. Qua mi arrivano ogni
settimana venti, trenta richieste di patrocinio, e io firmo.
Chi vuole che immaginasse che questi mi portavano le Ss!
Non abbiamo proprio bisogno di questi casini. Siamo tutti rimasti
spiazzati». " (5.01). Spiazzati. Ok.
Negli ultimi mesi si susseguono altre iniziative revisionistiche, una
tra tutte la "mozione presentata dal consigliere circoscrizionale di
Alleanza nazionale Giuseppe Portale, nella quale si chiedeva al
sindaco Roberto Dipiazza di erigere in una piazza rionale, nello
spirito della riconciliazione, un monumento ai caduti della
Repubblica sociale italiana".(5.1)
Per finire un convegno dall'impronta revisionista <<"Il futuro di
Dio. Le religioni nell'era della globalizzazione", organizzato dal
20 al 22 settembre, a Trieste, all'Auditorium Revoltella, dalla
Fondazione Liberal e promosso dal Comune di Trieste, dalla Regione
Autonoma del Friuli-Venezia Giulia in collaborazione con la
Fondazione CRT.">> (5.2) Nel quale è relatore d'eccellenza Ernst
Nolte, noto storico revisionista del quale vale la pena di
citare un pensiero sul nazismo "Il nazismo avrebbe voluto essere la
"terza via" tra capitalismo e comunismo. Una "terza via" capace "di
bilanciare un alto grado di movimento e differenziazione economici
con l'esistenza di uno spirito comune guidato dall'alto. Il progetto
restò irrealizzato, poiché Hitler credeva che esso potesse essere
realizzato solo dopo l'annientamento della potenza bolscevica e
dopo la conquista dello spazio vitale dell'Est, ma è nondimeno
ammissibile attribuire al nazionalsocialismo non solo una
resistenza disperata contro uno sviluppo mondiale preponderante, ma
anche l'anticipazione di possibilità positive del futuro" (5.3)
Eravate Spiazzati. ok.
Nell'ultimo mese a Trieste si sono susseguiti episodi teppistici.
Aggressioni, minacce, devastazioni notturne dell'iconografia
antifascista. Un episodio di rilievo è stata senz'altro la
distruzione del monumento a Srecko Kosovel avvenuto l'8 aprile.
Kosovel era un poeta sloveno che cantava la dignità e la fratellanza
tra i popoli, morto a 22 anni nel 1926, in suo nome venne creata
una brigata partigiana italo-slovena nel 1944. Questa la
terribile colpa attribuita al busto dello sloveno colpito dai
soliti ignoti martellatori notturni. Il commento dell'assessore
alla cultura è salomonico "«Condanno il gesto vandalico compiuto
perchè atti simili sono gravi, indipendentemente dai monumenti
presi di mira. Non nego, peraltro, di essere stato tra i
principali oppositori all'iniziativa della giunta Illy di
collocare un'erma di Kosovel accanto ai padri triestini della
patria. Era più opportuno sistemarlo alla casa dello studente
sloveno»." (7) Il cuor di leone del maschio assessore batte
ancora sotto il doppiopetto parlamentare ed il suo
spiazzamento in questo caso sembra assai rarefatto... egli
infatti è reduce da una lotta quadriennale contro il bilinguismo
sloveno (8) non poteva sopportarlo di suo quel busto d'uno
sloveno in un parco cittadino, e qualche scagnozzo di sicura
provenienza ha provveduto a rimuoverlo nottetempo.
Amen.
Ma il progetto di questa piccola giunta è ben più ambizioso, e
vale la pena di leggere integralmente un articolo del Piccolo
di Trieste inerente la nomina di un manager di indiscussa fede,
militanza e spirito coloniale al vertice della società a gestione
mista, l'Acegas di Trieste (9), l'autonominatosi "il più
destro tra gli esuli", Guido Cace.
Ma una parvenza di legalità bisogna pur darsela. Ma non regge.
Durante i febbrili tentativi di conciliazione tra la cerimonia
comunale e quella degli eredi dei resistenti, si raggiungono
vette di razzismo incredibili contro la minoranza slovena
"Tra i motivi che hanno portato alla rottura, la proposta
avanzata dal vicesindaco di Duino Aurisina Marisa Skerk d'accordo
con gli esponenti degli altri Comuni minori: se il 25 Aprile
si deve andare anche alla Foiba di Basovizza e a San Giusto,
l'omaggio della riconciliazione - ha detto Skerk - si allarghi
allora pure al monumento eretto ai quattro antifascisti sloveni
fucilati a Basovizza nel 1930. «Menia ha risposto che il
presidente Casini non può recarsi a un monumento innalzato a
dei terroristi», annota Skerk." (10)
Dato il clima, lo stesso sindaco ritira il 14 aprile l'invito
alla partecipazione al presidente Casini e annuncia una cerimonia
separata, ammettendo nella stessa sede che contrariamente a
quanto affermato dalla stampa nei giorni precedenti il 25 aprile
la cerimonia principale sarà alla Foiba di Basovizza
e non alla risiera di San Sabba.
Il 15 aprile emerge nella stampa la dissociazione del comune
di Muggia dalla programmazione Triestina del 25 aprile (11)
La notte del 16 aprile si ripetono le scritte fasciste sui ceppi
partigiani, interessato specialmente il cippo ad Alma Vivoda, la
prima caduta della Resistenza nella provincia di Trieste e una
delle prime in Italia. Particolarmente attiva nei contatti con
gli sloveni. La brigata partigiana di Muggia prendeva il suo nome.
Anche la digos è spiazzata...
Il 25 aprile di quest'anno doveva essere scoperta una targa
nell'atrio della stazione di Trieste a ricordo di "«Uomini, donne,
bambini deportati iniziarono da qui il viaggio verso i campi nazisti
(settembre 1943 - febbraio 1945)". Il progetto voluto e finanziato
da una associazione di reduci e autorizzato dalle ferrovie dello
stato è stato bloccato il 23 aprile dal comune per "superare i
«problemi» - come li definisce Dipiazza [sindaco] - evidentemente
sorti nel frattempo, si è reso necessario un leggero slittamento
dei tempi". Il 25 aprile i deportati non avranno la loro targa.
Il 23 aprile escono le locandine del comune. La rappresentanza comunale
andrà alle 10 a Basoviza, alle 11 a San Sabba, alle 13 San Giusto (prima
guerra mondiale). Il comitato per la difesa dei valori della resistenza
"ha ufficializzato il programma della «propria» cerimonia che alla
Risiera avrà inizio alle 12 (dopo i riti religiosi ai quali sarà
presente) con la deposizione di una corona d'alloro. Oratori ufficiali
Giovanni Miccoli, direttore del Dipartimento di Storia e di Storia
dell'arte all'Università cittadina, e il sindaco di Monrupino Alessio
Krizman che parlerà in lingua slovena. Presente il Coro partigiano
Pinko Tomazic, il duo composto da Alfredo Lacosegliaz e Edy Meola
interpreterà «Fuma el camin» di Carolus Cergoly; a Maurizio
Zacchigna, Matejka Grgic e Esma Beslagic sarà affidata la lettura di
testi- Il Comitato «invita la cittadinanza a partecipare massicciamente
a questa iniziativa e a portare un fiore che sulle note della canzone
partigiana "Bella ciao" alla fine della celebrazione verrà deposto
nel luogo dove sorgeva il forno crematorio»."
A Trieste, oggi, "Il Fronte Sociale Nazionale, plaudendo «alla
strepitosa vittoria elettorale» del leader della destra xenofoba
francese Jean-Marie Le Pen, manifesterà giovedì «a ricordo dei
propri caduti e contro le falsificazioni della Storia, che i
vincitori hanno da sempre effettuato per perpetrare la
schiavitù dei nostri popoli ai potentati economici di qua e di là
dell'Atlantico»."
- Conclude Menia che «poteva essere un 25 Aprile di riconciliazione.
Sarà diverso». Ma le responsabilità» sono «di una parte sola», cioè di
quella «sinistra miope, retrograda, ideologizzata e incapace di
guardare avanti» -
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_12/trieste/tr04/isti.html
(1) Il 25 aprile a Trieste non ha più nessun significato - sottolinea il
deputato triestino di An Roberto Menia - semmai per la città la vera
festa della liberazione è il 12 giugno, quando se ne andarono le
truppe titine. Una ricostruzione storica faziosa e di parte, invece,
ci voleva addirittura insegnare che il 1° maggio, giornata d'ingresso
in città dei titini era una ricorrenza da onorare, tanto che c'è una
scuola a Trieste intitolata proprio al 1° maggio - aprile 2000
http://www.oltreconfine.de/Aprile00/interrogazioni.htm
(2) http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ mercoledì 10 aprile 2002
(3) http://www.eudifitalia.it/archivi/Repubblica.htm
(4)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_06/trieste/tr01/risi.html
(4.1) http://www.oltreconfine.de/Aprile00/interrogazioni.htm
(5)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_06/trieste/tr01/tost.html
(5.01) http://www.pieroruzzante.it/primopiano/291101.htm
(5.1) http://digilander.iol.it/nvg/IlPiccolo_steleRSI_a_TS.html
(5.2) http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/010923m.htm
(5.3) http://www.cronologia.it/mondo24p.htm
(6)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_08/trieste/tr01/diba.html
(7)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_08/trieste/tr01/zakk.html
(8) [...] IDENTITA' ITALIANA DI TRIESTE
Ha difeso l'unità linguistica, i diritti degli italiani di Trieste e
l'identità nazionale della città, conducendo una lunga e fruttuosa
opposizione - durata quattro anni e fatta di migliaia di emendamenti -
ad una legge che rischiava di balcanizzare Trieste: il testo approvato
è ancora ingiusto, perché concede una serie di privilegi ai cittadini
di lingua slovena, ma non prevede più né la toponomastica né i documenti
bilingui. Anzi, grazie ad un suo emendamento, finalmente gli italiani
dei comuni dell'altipiano potranno ricevere la carta d'identità nella
sola lingua italiana, cosa fino ad oggi loro negata.
http://www.robertomenia.it/programma.html
(9) Il nuovo presidente ha sessant'anni, viene da Sebenico ma vive a
Roma «Sono il più a destra degli esuli»
Sessantenne, uomo di Alleanza nazionale, esule da Sebenico ma residente
sin dall'infanzia a Roma, presidente dell'Associazione nazionale
dalmata.
Questo il biglietto da visita di Guido Cace, il nuovo presidente
dell'Acegas nominato ieri pomeriggio. Gradito al vicepremier Gianfranco
Fini, Cace non ha mai nascosto la sua militanza politica, tanto che
in un'occasione pubblica disse : «Sono il più a destra degli esuli».
Nel suo curriculum Cace ci tiene a evidenziare di essere laureato in
legge, nonché di avere lavorato come vicedirettore commerciale della
«Dalmine», azienda che produce tubi in acciaio, dove si è occupato
del settore metano. Il neopresidente è inoltre consigliere delegato
di Sogesid, una società per azioni che opera direttamente per conto
del governo e che controlla in sostanza tutti gli acquedotti dismessi
del Sud Italia. Da questa e altre cariche (meno quella di Federgasacqua)
Cace ha annunciato di volersi dimettere.
Sul fronte politico, nel 1997, Cace è stato nominato dal centrodestra
quale rappresentante delle Regioni del Polo meridionali nel cda della
Sogesid.
Un'ultima annotazione: Cace è ufficiale in congedo dell'esercito, nonché
consulente della Rai sulle foibe. «Sono stato io - spiega - a scoprire
delle pellicole inedite su quella tragedia».
Tra i progetti del nuovo presidente dell'Acegas c'è lo «sbarco» in
Dalmazia delle ex municipalizzate, per la fornitura di acqua e energia
elettrica.
«Sbloccherò immediatamente anche il rapporto tra l'Acegas e Slovenia e
Croazia. Basti pensare che Capodistria viene gestita dall'Amga di
Genova: come mai non c'è Trieste?».
a.r.
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_10/trieste/tr01/nose.html
(10)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_12/trieste/tr04/libe.html
(11)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_15/trieste/tr02/bbbb.html
(12)
http://www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_17/trieste/tr03/vivo.html
(13) Vittoria!
Grazie ai 40.000 Triestini che mi hanno votato.
Il mio impegno per Trieste, con la Destra al governo della nazione,
prosegue al Parlamento, nel segno della coerenza, della libertà,
dell'Italianità.
Roberto Menia
Collegio Trieste 1 - Camera Uninominale
Candidati Lista Votanti Percentuale
Roberto Menia Casa delle Libertà 39.620 49,44 %
Roberto Damiani L'Ulivo - Lista Illy 33.790 42,16 %
Renato Manara Lista Bonino 2.811 3,51 %
Enrico Conte L'Italia dei Valori 2.372 2,96 %
Silvana Mergiani Terzo Polo per l'Aut. 1.546 1,93 %
Colonialismo e crimini italiani nei Balcani
Il tentativo che si sta perpetrando di riportare indietro tutta la
societa' italiana deriva anche da una atmosfera culturale, che da anni
ormai privilegia i luoghi comuni e le banalita' mediatiche ad una
seria analisi di cio' che sta avvenendo nel mondo. E' per questo che
di fronte alle neo-guerre spesso si e' reagito in modo inadeguato.
Collegato a tale mancanza di analisi e studio e' la rimozione del
passato, secondo i canoni del revisionismo storico.
Le regioni colpite dalle guerre sono quelle in cui il desiderio di
controllo delle fonti di energia e del loro trasporto da parte di
grandi potenze si intreccia con le situazioni drammatiche lasciate dal
passato coloniale.
Esiste una strana rimozione nella coscienza degli Italiani per quanto
riguarda il proprio passato: non solo si misconoscono i crimini contro
l'umanita' perpetrati dall'esercito italiano nel corso delle
aggressioni ad altri Paesi e delle imprese coloniali, ma spesso si
minimizza anche la portata di tali eventi, secondo il solito luogo
comune: Italiani brava gente. E' opportuno in questo momento, in cui
l'Italia ha la tentazione di diventare protagonista di imprese
belliche, ricordare il passato.
Pertanto sara' proiettato il film- documentario, prodotto a suo tempo
dalla BBC: 'Fascist legacy', che ha per argomento i crimini italiani
nel corso della II Guerra Mondiale nei Balcani, e i vani tentativi
operati dal governo jugoslavo per ottenere l'estradizione dei
criminali di guerra. Il film- documentario e' in inglese, in quanto la
copia in italiano, acquisita dalla RAI, giace inutilizzata, censurata,
ma in sala sara' presente un traduttore simultaneo.
Angelo del Boca, l'illustre storico del colonialismo italiano, Massimo
Sani, il regista curatore dell'edizione italiana del film-
documentario della BBC, e il filosofo Costanzo Preve commenteranno il
film-documentario.
Proiezione del filmato:
Fascist Legacy
Intervengono:
Angelo del Boca - storico
Massimo Sani - regista
Costanzo Preve - filosofo
Coordina:
Massimo Zucchetti - Politecnico di Torino
4 maggio 2002, ore 9.30
Politecnico, Aula Magna
Corso Duca degli Abruzzi, 24 Torino
Prime adesioni:
Comitato degli iscritti SNUR - CGIL del Politecnico di Torino
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
SNUR- CGIL Piemonte
RSU Politecnico di Torino
Torino Social Forum
Lavoro e società- Cambiare rotta Piemonte
Partito della Rifondazione Comunista- Federazione di Torino
Assemblea Antimperialista
Info: <rsu@...>, tel 0115647910; <jugocoord@...>
notizia.asp?CodChn=RAI%201&Sezione=Ultimora&NewsID=871338
Rai Televideo 28/04 03:33
Slovenia:oltre il 50% è contario a Nato
La maggioranza del popolo sloveno è contraria
all'ingresso del Paese nella Nato. Lo rivela un
sondaggio commissionato dallo stesso governo di
Lubiana secondo il quale l'adesione popolare
all'ingresso della Slovenia nell'Alleanza Atlantica
è scesa sotto il 50%. "E' un soprendente
paradosso" ha detto il ministro degli Esteri
Dimitrij Rupel Tuttavia il ministro ha assicurato
che il governo proseguirà verso il pieno ingresso
nella Nato,pur ammettendo che il fronte
contrario fa molto "rumore".
---
...Nel frattempo gli italiani, nel loro ruolo tradizionale di "servi
stupidi"...
> http://www.ansa.it/balcani/slovenia/20020424160132203059.html
NATO: CICU,INGRESSO SLOVENIA PER ULTERIORE STABILITA' BALCANI
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''L'ingresso della Slovenia nella Nato
potra' rappresentare un importante ed ulteriore elemento di
stabilita' nella regione balcanica. Anche per questo l'Italia
ne sostiene il percorso''. Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa
Salvatore Cicu, in visita ufficiale in Slovenia. ''La Slovenia -
ha dichiarato Cicu - sta mostrando una forte volonta' politica per il
raggiungimento di questo traguardo. A tal fine ha posto in atto
un'importante riforma del proprio strumento militare che prevede
una forza di 26.000 militari e il conseguimento degli standard
di capacita' operative e funzionali richiesti per l'adesione alla
Nato''.
''La Slovenia - ha proseguito il sottosegretario - rappresenta
per la sicurezza dell'Italia un rilevante interesse geopolitico,
considerata la sua prossimita' geografica e la propria
caratteristica di anello di congiunzione con l'area balcanica.
La Slovenia nella Nato potra' rappresentare un importante ed
ulteriore elemento di stabilita' in questa regione, soprattutto
attraverso la cooperazione con gli altri Paesi europei per la
ricostruzione politica ed economica dell'area, cosi' come
dimostrato con la partecipazione dei propri militari alle
missioni in Bosnia e Macedonia''. ''Per questa ragione e per
i notevoli progressi compiuti in campo economico e militare
in questi anni, ho confermato - ha detto Cicu - al viceministro
della Difesa slovena il pieno sostegno e supporto dell'Italia
a includere la Slovenia nell'elenco dei Paesi di cui sara'
valutato il prossimo autunno a Praga l'ingresso nella Nato''.
(ANSA). SV 24/04/2002 16:01