Informazione
On Putin's speech at the Valdai conference in Sochi, 24.10.2014
A Sochi, svolta del presidente russo: gli USA non sono più un partner. Il piano: resistere. I contendenti, ciascuno a suo modo, hanno le spalle al muro…
Risposta di un marxista-leninista russo alla sinistra occidentale. Un commento di Valentin Zorin, caporedattore di Left.ru e Burtsev.ru, all’articolo “Lenin’s Epitaph: Lessons from the Russia – Georgia War”, pubblicato nel blog The ruthless critic of all that exists…
L'intervista integrale di Putin al giornale Politika, in cui si parla del pericolo neonazista in Europa e si condanna il tentativo degli Usa di accerchiare la Russia
1) Vladimir Putin ha accusato l'Ucraina e Lettonia dell'espansione del neonazismo (Vesti.ru)
2) Putin: Nazi virus ‘vaccine’ losing effect in Europe (RT / Politika)
3) ЕКСКЛУЗИВНИ ИНТЕРВЈУ: ВЛАДИМИР ПУТИН, председник Руске Федерације (Politika, 16/10/2014)
1) Putin si scaglia contro i revisionisti della Seconda Guerra Mondiale
2) Putin Says Legal Initiative to Counter Nazism Timely (RIA Novosti, 3/7/2014)
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/7938
When Putin told the West to get over its Cold War hang ups:
When Putin reminded the world Bush-era diplomacy was no way to behave in a civilized world:
When Putin referenced his own NYT op-ed on American special brand of exceptionalism:
When Putin warned that Western threats would be met in kind:
When Putin reminded Germany that not everyone supported its post-Cold War reunification:
When Putin called out the West for hypocrisy over Kosovo:
And, of course, when Putin reminded his critics that everyone has their breaking point:
«Negli anni della Grande Guerra Patriottica nelle pesanti, sanguinose battaglie per l'Ucraina in tutta la sua grandezza si è manifestata la forza dello spirito e della solidarietà del nostro popolo multinazionale, il coraggio e la tenacia dei soldati liberatori, dei partigiani, dei membri del movimento clandestino e dei lavoratori delle retrovie.
I nostri padri ed i nostri nonni, in un'unica schiera, con coraggio e disinteresse hanno combattuto per la libertà e l'indipendenza della Patria, schiacciato il nemico e affrettato la Vittoria a lungo attesa. Dobbiamo conservare le loro straordinarie tradizioni di fraterna amicizia e di reciproco aiuto. E' estremamente importante educare le giovani generazioni ai più alti valori patriottici, a registrare attivamente ad ogni tentativo di rinascita dell'ideologia fascista, all'incitamento all'odio etnico e alla falsificazione della nostra storia comune.
Con tutto il cuore auguro ai veterani ucraini della Grande Guerra Patriottica buona salute, benessere e vigore nello spirito e a tutto il popolo ucraino - pace e proserità».
29/10/2014
#MuroBerlino25 L'ufficiale russo Putin e quel 9 novembre a Dresda, solo contro cinquemila ubriachi
Nella notte dell'assalto alla Stasi, i tedeschi dell'est furiosi tentano di distruggere l'edificio e i documenti della polizia segreta della Germania comunista. Accanto a quel palazzo c'è la sede del Kgb: a difenderlo solo un tenente-colonnello sovietico: è Vladimir Putin
Ucraina, sanzioni, UE: intervista del presidente Putin alla Tv tedesca ARD
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_11_17/Intervista-del-presidente-Putin-al-canale-tedesco-ARD-1464/
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_11_17/Intervista-del-presidente-Putin-al-canale-tedesco-ARD-1464/
L’arte della guerra
Asian Games: Putin-Obama 2-0
Manlio Dinucci
Un Putin messo alle corde da Obama sia a Pechino che a Brisbane, costretto a lasciare in anticipo il G20: questa l’immagine mediatica che ci hanno presentato. Esattamente l’opposto di quanto avvenuto.
A Pechino per il vertice Apec, Obama ha concluso con la Cina uno «storico» quanto fumoso accordo che prevede la riduzione delle emissioni di gas-serra entro il 2030. Putin ha concluso con la Cina 17 accordi operativi di importanza strategica. Anzitutto quello trentennale sulla fornitura di 30-40 miliardi di metri cubi di gas naturale attraverso un corridoio energetico dalla Siberia occidentale alla Cina nord-occidentale. Una volta ultimato, la Cina diverrà il maggiore importatore di gas russo. Sono stati inoltre siglati accordi su progetti energetici congiunti nella regione di Arcangelo e nell’estremo oriente russo.
Le maggiori compagnie energetiche russe – Gazprom, Rosneft e Lukoil – stanno per quotare le loro azioni alla Borsa di Honk Kong, non in dollari ma in monete asiatiche: yuan cinese, dollaro di Hong Kong, dollaro di Singapore. Il processo di dedollarizzazione degli scambi commerciali, estremamente temuto dagli Stati uniti, compie un ulteriore passo avanti con l’accordo tra la Banca centrale russa e la Banca popolare di Cina. Inoltre la Exim Bank, che finanzia l’export-import della Cina, ha effettuato investimenti in banche russe (Vnesheconombank, Vtb, Rosselkhozbank) colpite dalle sanzioni Usa/Ue.
Un altro importante accordo riguarda la realizzazione di grandi parchi high-tech in ambedue i paesi, destinati in particolare a sviluppare i sistemi satellitari di navigazione globale, il Glonass russo e il Beidou cinese, alternativi al Gps statunitense: in tale quadro saranno installate in Cina diverse stazioni terrestri del Glonass.
Il capo di stato maggiore russo, Valery Gerasimov, ha inoltre annunciato che i due governi si sono accordati su «molti progetti di cooperazione militare». Uno di questi è il caccia stealth cinese J-31, analogo all’F-35 statunitense, che, dotato di motori russi, è stato mostrato in volo al Salone aerospaziale di Zhuhai nella Cina meridionale, mentre il presidente Obama si trovava a Pechino.
I legami tra i due paesi «rappresentano una tendenza irreversibile», ha dichiarato il presidente Xi, al decimo incontro col presidente Putin da quando ha assunto l’incarico nel marzo 2013. E, a riprova di ciò, i due presidenti hanno annunciato che Cina e Russia celebreranno congiuntamente, nel 2015, il 70° anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale.
Clima analogo a Brisbane, in Australia, dove si è tenuto un inconcludente G20, che ha annunciato l'obiettivo di giungere ad una crescita del 2,1% entro il 2018 (media statistica tra una Cina il cui pil cresce dell’8% annuo e un’Italia praticamente ferma). L’evento più importante è quello svoltosi a Brisbane a latere del G20, la riunione dei capi di stato e di governo dei paesi del Brics: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Il loro pil complessivo, a parità di potere d’acquisto, è più alto di quello del G7. Essi realizzano oltre il 20% del prodotto lordo e del commercio mondiali e il commercio interno al Brics è raddoppiato in cinque anni, raggiungendo i 300 miliardi di dollari. A Brisbane i cinque leader hanno confermato la creazione, all’interno del Brics, di una Banca per lo sviluppo con un capitale di 100 miliardi di dollari (di cui 41 versati dalla Cina) e di un Fondo di riserva di altri 100 miliardi per fornire ulteriore liquidità ai paesi membri.
La «leadership americana nella regione Asia/Pacifico», proclamata da Obama a Brisbane, deve fare i conti con un mondo che cambia.
(il manifesto, 18 novembre 2014)
La seconda Ustica sul cielo del Donbass
Gli 007 tedeschi, senza prove, dicono che il volo MH17 è stato abbattuto dai filorussi. I media pompano la bufala, ma continuano a tacere su quel che si sa…
http://www.pandoratv.it/?p=2116
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=z_51UBl25SQ
Un courriel, signé « George Bilt », a été envoyé il y a quelques jours à l’attention de l’Union russe des ingénieurs qui avait publié un rapport préliminaire sur l’accident du vol MH17 [1]. L’auteur déclare être ingénieur du MIT et expert en aviation depuis plus de 20 ans.
Le mail contenait une photographie d’un jet tirant sur un Boeing.
Le paysage, les conditions météorologiques, les aéronefs sur la photographie sont pleinement compatibles avec les circonstances de la chute du vol MH17 Amsterdam/Kuala Lampur de la Malaysian airlines qui fit 298 morts.
Ivan Andrievsky, le premier vice-président de l’Union russe des Ingénieurs a déclaré : « Voici une photo de l’espace prise à partir d’une orbite basse. Selon les coordonnées indiquées dans l’image, on peut supposer qu’elle a été prise par un satellite espion états-unien ou britannique. Nous avons effectué une analyse détaillée de l’image et il n’y a aucun signe de trucage ».
Le 21 juillet, le commandant en chef de la Direction des opérations de l’état-major des Forces armées russes, le général Andrey Kartopolov, avait déclaré que, selon les données de contrôle, un jet militaire ukrainien SU-25 avait été détecté sur place juste avant la chute du Boeing.
La première chaîne de télévision russe a publié la photographie transmise par « George Bilt » que nous reproduisons.
VOLTAIRE NETWORK | MOSCOW (RUSSIA) | 15 NOVEMBER 2014
The email was sent a few days ago attention to the Russian Union of Engineers which published a preliminary Incident Report on MH17 [1].
“I fully agree with the results of your analysis of the causes of Boeing catastrophe. It was shot down by a fighter jet.”
– wrote the author who presented himself as George Bilt.
The assertion was supported by a space photo made presumably by a US or UK spy satellite at the moment of attack around 13:20 UTC on July 17, 2014. Russian Channel 1 has released satellite images edivencing that Malaysian Boeing MH17 (top of picture) was shot down by a Ukrainian warplane (bottom left).
Russian Channel 1 has released satellite images edivencing that Malaysian Boeing MH17 (top of picture) was shot down by a Ukrainian warplane (bottom left).
The picture, which clearly shows the launch from the left wing fighter exactly the cockpit, was attached to the e-mail. The landscape, weather, aircraft sizes on picture are fully consistent with the circumstances of the accident.
Ivan Andrievsky, the first Vice-President of the Russian Union of Engineers comments:
“Here is a space picture taken from a low orbit. According to the coordinates specified in the picture, we can assume that it was taken by a US or British spy satellite. We conducted a detailed analysis of the image and there was no sign of a fake here.”
On July 21 the head of Main Directorate for Operations of the HQ of Russia’s Armed Forces, Lieutenant-General Andrey Kartopolov stated that according to the data of objective control a Ukraine Air Force military jet SU-25 was detected moments before the downfall of Boeing.
There are five fighter jets in the 299th squadron: their tail numbers are 06, 07, 08, 38 and 40.
Ukraine’s Prime-Minister Arseniy Yatsenyuk visited the 299th squadron on May, 21 2014 and inspected the airbase.
On the day of the crash Ukraine’s jets patrolled the area where flight MH17 was lost.
3 hours after the tragic event Ukraine’s Ministry of Defense stated that there were no combat aircraft or helicopters of Ukraine Air Force near MH17 plane crash site.
Russian radar stations recorded that there was at least one unidentified object near the Boeing airliner at the moment of the plane crash, i.e., military aircraft.
Data from cockpit voice recorders of military pilots and communication records of Ukraine’s air defense force are still not publicized.
WHAT REALLY HAPPENED IN UKRAINE'S SKY?
Su-25 quickly approached Boeing at 600-800 m and attacked its cockpit and wings with a 30mm aircraft gun.
The attack was carried out in seconds and MH17 pilots even didn’t understand what happened.
Depressurized jet airliner began to fall to the earth and went to pieces at a height of 3000 m.
Najib Razak, PM of Malaysia, addressing the 69th UN General Assembly:
“Malaysia will continue to seek justice for those who died. We urge all parties to continue cooperating with the investigation.”
The German Foreign Ministry maintains the media interpretation of an October statement by the president of national intelligence agency alleging self-defense militia downed MH17 flight in Ukraine was incomplete and taken out of context.
The Russian embassy in Berlin received an official response to note #3693 from October 27 regarding Germany’s Bundesnachrichtendienst (BND intelligence agency) President Gerhard Schindler’s allegations that local militia in eastern Ukraine shot down the Malaysia Airlines flight in July.
“The media interpretation of the report of the Federal Intelligence Service (BND) president delivered to the Bundestag Committee overseeing intelligence activities on October 8 is incomplete and arbitrarily taken out of context,” the note says.
German diplomats insisted that the BND’s analysis and evaluation was based “on information obtained from intelligence and from open sources,” which included data from the interim report of the Dutch investigation commission conducting the inquiry. The report delivered by Schindler “evaluated multiple valid scenarios with regard to their plausibility and probability,” the note said.
The ministry stressed that according to the decision of the International Civil Aviation Association (ICAA), investigation of the MH17 flight crash was handed over to Dutch authorities, authorized to exclusively deliver all information on the issue.
According to information made public by Germany’s Der Spiegel daily on October 19, Schindler delivered a statement in Bundestag on October 8 in which he claimed the militia in Ukraine’s Donetsk Region fired a rocket from a BUK defense missile system which it had captured from a Ukrainian base. It shot down the Malaysian Boeing as it was flying from Amsterdam to Kuala Lumpur, killing all 298 passengers and crew aboard.
Putin accuses Ukrainian troops of shelling MH17 crash site
Russian President Vladimir Putin, who met on Monday with Malaysian Prime Minister Najib Razak on the sidelines of an APEC summit in China, has also spoken on the issue of flight MH17.
Having expressed condolences to the families of the perished passengers and Malaysian state, Vladimir Putin confirmed that Moscow insists on a complete and objective international investigation of the MH17 catastrophe in accordance with the corresponding UN resolution.
At the same time Putin disagreed with the Malaysian PM, who demanded greater access to the crash site “fully controlled by the local militia.”
“The reference that the crash site is fully controlled by so-called pro-Russian separatists is absolutely inconsistent, because it is not them, but the opposite side that is constantly shelling that territory,” Putin said. He noted that it is this shelling that prevents investigators from working properly at the crash site.
He welcomed the fact that Malaysian experts have finally got access to fully-fledged participation in the investigation.
“I’m sure your experts will contribute the necessary to the adequate investigation of this tragedy,” Putin told Razak.
An international team of investigators managed to recover more human remains from the MH17 crash site in eastern Ukraine, the Dutch prime minister announced in late October.
Still, investigators are intending to continue with the search operation and hire local contractors to collect plane debris beyond their reach, Reuters reported last week.
A cura del Coordinamento Romano per la Jugoslavia, 1998
http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra/CRJ/GEOPO/storia_zetra.html
http://www.remocontro.it/2014/11/08/in-campi-bosniaci-l-addestramento-agli-islamici-ue/
Mentre il mondo discute sui 15, 16mila occidentali arruolati con lo Stato Islamico in Siria ed Iraq, dalla Bosnia arrivano nuove informazioni sul sistema di reclutamento utilizzato per trovare e formare nuovi volontari da inviare al fronte. Il quotidiano Glas Srpske, da fonti vicine ai Servizi di Sicurezza della parte serba della Bosnia, riferisce di circa venti jihadisti ora sul fronte siriano che sarebbero stati addestrati in un campo wahabita di Cerska, vicino alla città di Vlasenica, confine fra Bosnia e Serbia. Gli aspiranti jihadisti contavano sulla complicità di poliziotti convertiti alla causa islamista.
Una rete locale vasta -scrive Luca Susic su ‘Analisi Sicurezza’- che potrebbe contare sull’appoggio di persone influenti in zona, oltre all’aiuto dai paesi arabi e da Vienna, vero centro direttivo dei movimenti wahabiti balcanici. La Bosnia, dopo lo scandalo di suoi cittadini divenuti combattenti del Califfato, ha approvato una legge che prevede sino a 10 anni di reclusione per i volontari impegnati in conflitti all’estero. La legge c’è, manca forse la volontà politica di applicarla. Tutto molto difficile per Sarajevo: secondo stime CIA, sarebbero più di 350 volontari bosniaci in Siria e Iraq.
Punto di riferimento organizzativo dei campi di addestramenti clandestini, Bilal Bosnic, attualmente in carcere, che con altri wahabiti aveva iniziato ad acquistare terreni e case nella zona di Bosanska Bojna, al confine tra la Bosnia e la Croazia, approfittando della volontà di molti Serbi residenti di vendere le proprietà per spostarsi altrove. Gli estremisti sono stati in grado di acquistare vasti terreni a cifre molto basse. Scarso interesse delle Autorità ad intervenire in un’area fortemente depressa e a forte presenza di realtà criminali che si impongono e intimoriscono la popolazione locale isolata e spaventata.
I centri di reclutamento sono nel sobborgo di Sarajevo di Butmir, nella casa del wahhabita Nusret Imamovic, che l’ha comprata da un altro wahhabita, Sead Redžematović del Montenegro; il quale in seguito è stato espulso in Montenegro, riferiscono i media di Banja Luka. In qualità di membro del movimento wahabita / salafita, Redžematović era molto amico di Imamovic. Ha costruito una grande casa nei pressi dell'aeroporto di Sarajevo. Ha deciso di trasformarla in una moschea per i "fratelli wahhabiti." Inoltre, la loro presenza è stata osservata in grandi raduni organizzati a Sarajevo. Un altro gruppo di wahabiti si riunisce nella casa di Bajro Ikanovic in Hadzici. Ikanovic è accusato di terrorismo e detenzione illegale di armi. Il terzo posto di raccolta è in Konjic, nella casa di Semir Telebic. In Internet si presenta come: Sammy al Cavarly. Dopo che raggiungono la Siria, i mujaheddin sono addestrati in diverse specialità, e quando ritornano in Bosnia e nei Balcani sono trattati come "veterani di guerra" rispettati per la loro esperienza in varie forme di terrorismo, o di altre forme di conflitto armato.
Gli americani sono "tolleranti" verso i Mujaheddin, lo stesso come nel 1992. Questo è stato il periodo in cui hanno iniziato a invadere la Bosnia-Erzegovina. Hanno mantenuto un profilo silente per anni, almeno in superficie. Tuttavia, una volta che hanno iniziato a pubblicare certificati di morte, hanno dovuto svelarsi pubblicamente.
Nell’anno 1992 la Bosnia-Erzegovina è stato "importatore" e ora è il quarto "esportatore" di islamisti radicali nel mondo, subito dopo la Tunisia, la Libia e l'Afghanistan.
I media bosniaci hanno riferito di recente che in prima linea in Siria sono stati uccisi due cittadini della Serbia (della regione di Novi Pazar): Adis Salihovic è stato ucciso in un attentato dinamitardo; ha combattuto in Siria con il nome di Abu Merdija. E 'stato ucciso con Kundakovic Eldar da Novi Pazar che ha combattuto con lo pseudonimo di Abu Ber. I media della Bosnia-Erzegovina hanno riferito che i volontari per la partecipazione alla guerra in Siria si riuniscono nella città turca di Antakya, dove è organizzato il trasporto verso il confine siriano turco. I membri del l’ufficio per le Investigazioni e Protezione delle Stato (SIPA) hanno annunciato che in precedenza erano state identificate otto persone legate a viaggi organizzati verso la Siria, dove si unite a organizzazioni terroristiche legate ad Al Qaeda. In una recente 'spedizione' tre 'ribelli' sono partiti da Sarajevo e Zenica, e due da Mostar.
da srbin.info e telegraf.rs
A cura del Forum Belgrado Italia
Una nuova frontiera dell'estremismo islamico. A settembre, in un blitz a Pristina, sono finiti in manette quindici seguaci dell'Isis - lo Stato islamico guidato da Al-Baghdadi. Secondo gli investigatori costituivano la spina dorsale di una rete che ha fatto arrivare in Iraq e in Siria più di 150 volontari pronti a combattere e a morire. Tra gli arrestati nove sono imam delle moschee di Pristina
di FABIO POLESEEstremismo islamico in forte crescita. In Kosovo, la maggior parte della popolazione è di religione musulmana. Molti di loro non sono estremisti. Ma la disastrosa situazione sociale ed economica e il coinvolgimento da parte dei kosovari nelle attività terroristiche in Iraq e Siria è molto preoccupante. Per l'intelligence internazionale, infatti, il Kosovo è visto come la più feconda zona di reclutamento europeo e la paura concreta è che gli islamisti radicali possano anche iniziare azioni terroristiche sul territorio nazionale. Preoccupati per l'incremento del fenomeno, le autorità di Pristina, stanno anche passando al setaccio diverse Ong islamiche, che hanno operato in Kosovo nel dopoguerra e che sembra abbiano contribuito alla crescita del fanatismo religioso, soprattutto tra le persone più deboli.
Minacce ed aggressioni al monastero di Visoki Decani. Nei giorni scorsi, scritte inneggianti all'Isis e all'Ushtria çlirimtare e kosovës (Uçk) - l'esercito di liberazione del Kosovo - sono apparse sui muri del monastero ortodosso di Visoki Decani, nel Kosovo occidentale. Il monastero - concepito nel 1327 dal sovrano Stefan Uros III - è uno dei più importanti siti cristiani nei Balcani ed è sotto la protezione dell'Unesco. "I graffiti vergati negli ultimi giorni sono stati particolarmente preoccupanti perché, accanto ad acronimi nazionalisti albanesi, sono comparse scritte inneggianti al califfato nero dell'Isis". A parlare è padre Sava Janjic, Igumeno del monastero di Decani e figura di rilievo della chiesa serbo ortodossa. "Dal 1999 il monastero è stato attaccato, armi in pugno, quattro volte, nonostante la presenza della Kfor (la forza Nato in Kosovo, ndr). L'ultimo di questi attacchi si è verificato nel 2007 quando un lanciarazzi Rpg ha fatto fuoco contro di noi".
Distrutte 150 le chiese dal 1999 ad oggi. Secondo Sava Janjic, dal 1999 ad oggi, sono state 150 le chiese ortodosse serbe distrutte dai nazionalisti albanesi. "Durante i conflitti degli anni novanta, che hanno insanguinato la ex Jugoslavia, molti siti religiosi, appartenenti a qualsiasi confessione sono stati devastati, ma la realtà aberrante del Kosovo è che la distruzione qui è proseguita ben oltre la guerra e con la presenza delle forze internazionali di pace sul territorio". "La comunità internazionale in Kosovo - conclude l'Igumeno - ha introdotto molte buone leggi per la tutela dei siti cristiani, ma l'attuazione di queste leggi è difficile, in quanto le istituzioni locali riescono a trovare le scuse più incredibili per non sottostare all'applicazione".
Qui avait payé et armé Hitler?
Une question à laquelle journaux, magazines et livres d´histoires bourgeois touchent très rarement est celle de savoir qui avait financé et armé Hitler. Qui avait financé l´appareil militaire et l´appareil de propagande du parti nazi?
"Questo libro è dedicato agli operai della ThyssenKrupp arsi vivi sull’altare del profitto nell’incendio divampato nella fabbrica di Torino la notte del 6 dicembre 2007."