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by Paul Polansky
[continua]
IL PREMIO PINOCCHIO: al funzionario ONU che cercò di raccontare la più grande bugia sul campo "libero dal piombo" di Osterode, accanto ai campi rom/askali di Mitrovica.
Joachim Ruecker, nato il 30 maggio 1950 a Schwäbisch Hall in Germania, è un impiegato civile internazionale. Venne nominato Rappresentante Speciale del Segretario Generale per il Kosovo delle Nazioni Unite e capo dell'UNMIK dal 1 settembre 2006 al 20 giugno 2008. Prima, era stato Vice Rappresentante Speciale e Capo della componente Ricostruzione Economica nell'amministrazione UNMIK.
Prima di lavorare per l'UNMIK, Ruecker aveva servito come Commissario alle Finanze e Capo della Divisione Budget e Finanze all'Ufficio Federale degli Esteri a Berlino e ricoperto diversi posti nell'Ufficio Federale degli Esteri a Bonn e in ambasciate tedesche all'estero, incluso Dar es Salaam, Detroit (Consolato Generale) e Vienna. E' stato anche ambasciatore e Vice Alto Rappresentante per l'Amministrazione e Finanza nell'Ufficio dell'Alto Rappresentante a Sarajevo e sindaco della città di Sindelfingen in Germania.
Ruecker ha una laurea dottorale in economia internazionale ed in precedenza è stato consigliere di politica estera del gruppo parlamentare socialdemocratico al Bundestag.
Durante la sua prima conferenza stampa dopo essere stato nominato capo dell'UNMIK, Ruecker annunciò che stava evacuando gli zingari dai campi intossicati dal piombo verso siti "liberi da piombo" e provveduto al trattamento medico dei bambini con i più alti livelli di piombo nel sangue. Disgraziatamente, il sito scelto da Ruecker e dai suoi risultò essere l'ex base francese della KFOR, Osterode, che diversi mesi prima l'esercito francese aveva abbandonato perché molti soldati mostravano alti livelli di inquinamento da piombo. Infatti, ogni soldato francese che aveva servito ad Osterode era stato avvisato di non dare bambini alla nascita per nove mesi dopo aver lasciato il campo, a causa dei loro alti livelli di piombo. Il campo di Osterode era a soli 50 metri dai più infestati campi di Cesmin Lug e Kablare. Dopo diversi mesi di "cure dal piombo" i dottori locali si sono arresi, dicendo che stavano facendo più danni che bene, dato che i bambini tuttora vivevano su di un sito tossico. Più avanti l'OMS dichiarò che non esisteva un livello accettabile di piombo per i bambini. Nessun livello accettabile.
Nonostante l'evidente prossimità ai 100 milioni di tonnellate di cumuli di scorie tossiche aleggianti sui campi zingari, il governo tedesco donò 500.000 euro per ristrutturare Osterode ed immediatamente dopo deportò una famiglia di Rom kosovari (che aveva vissuto in Germania per 15 anni) ad Osterode. In pochi mesi, i bambini di questa famiglia ebbero alcuni dei più alti livelli di piombo nel campo. Un governatore tedesco di un protettorato, soldi tedeschi per un mortale campo zingaro a est. La storia ha un modo sventurato di ripetersi.
Lamberto Zannier
PREMIO IL PRINCIPE: disonora la persona che sta con i principi di Niccolo Machiavelli pubblicati nel suo libro Il Principe nel 1532. Anche se è più una satira che una guida per politici senza scrupoli, molti diplomatici veterani come Zannier che non sanno leggerlo bene, hanno usato questo classico per essere guidati attraverso la loro carriera.
Diplomatico italiano veterano, Lamberto Zannier prese la carica di nuovo Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon e capo dell'UNMIK il 20giugno 2008. Successe al tedesco Joachim Ruecker, diventando il settimo capo dell'UNMIK da quando venne stabilita la missione nel 1999.
Nato il 15 giugno 1954 nel comune di Fagagna nell'Italia nord-orientale, Zannier ha un dottorato di ricerca in legge dall'università di Trieste. Come studente nell'Italia settentrionale, Zannier è stato educato agli ideali umanisti del Rinascimento. Ma più tardi ha messo da parte quegli ideali all'inseguimento di una carriera col governo italiano, dove prima fu avvocato e poi ambasciatore, ed infine nel consiglio responsabile dei negoziati diplomatici e delle questioni militari.
Dal 2000 al 2002 è stato rappresentante permanente dell'Italia all'Aia nel Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche. Nel 2002, Zannier entrò nell'OSCE a Vienna come direttore del Centro per la Prevenzione dei Conflitti. Dal 2006 le sue responsabilità includevano la supervisione delle operazioni OSCE di sette missioni in campo civile nei Balcani e una dozzina d'altre nell'Europa Orientale, nella regione Caucasica e nell'Asia Centrale. Prima del suo incarico come capo dell'UNMIK, Zannier aveva lavorato per il Ministero degli Esteri italiano, occupandosi di politica e degli aspetti operativi della partecipazione del paese alla Sicurezza Europea e alla Politica di Difesa.
Zannnier divenne capo dell'UNMIK cinque giorni dopo che il Kosovo aveva adottato la propria costituzione il 15 giugno 2008. Alla sua prima conferenza stampa a Pristina, Zannier dichiarò: "Ci sono un certo numero di cose da riaggiustare." La prima cosa che "riaggiustò" fu obbligare il governo del Kosovo a sostituire l'amministrazione dei campi tossici, dove durante l'amministrazione ONU oltre 80 Rom erano morti per complicazioni dovute ad avvelenamento da piombo. Da allora, a qualsiasi giornalista che chiedeva informazioni su questi campi, veniva detto dall'ufficio di Zannier che i campi non erano più una questione ONU.
Come capo dell'UNMIK, Zannier avrebbe potuto ordinare l'immediata evacuazione di questi campi tossici, come richiesto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma probabilmente aveva paura che questi ladri di polli del XXI secolo avrebbero trovato la via verso la sua amata Italia e contaminato là i suoi cittadini. Fedele ai suoi principi machiavellici, la specialità di Zannier è di prendere decisioni in assenza di qualsiasi moralità.
Fine settima puntata
Negligenza mortale (VIII puntata)
by Rod Booth
DanChurchAid (DCA), Danimarca
Diakonie Emergency Aid, Germania
Lutheran World Federation, Ginevra
Macedonian Centre for International Cooperation (MCIC), Macedonia
Norwegian Church Aid (NCA), Norvegia
United Methodist Church Office for Relief (UMCOR), USA
- Progetti di sviluppo a lungo termine
- Preparazione e risposta d'emergenza
- Consulenza
- Compassione
- Giustizia
- Partecipazione
- Pace
- Amministrazione responsabile della creazione
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Cuba, Fidel torna a mettere in guardia Obama: Sarà ucciso come Martin Luther King
Perché? 'Perché gli americani sono molto razzisti, e i milioni di bianchi non si riconciliano con l'idea che un afroamericano sia arrivato alla Casa Bianca'
Fidel Castro, durante un'intervista rilasciata all'Avana a un gruppo di giornalisti venezuelani di Telesur, è tornato ad avvertire il presidente Usa Barack Obama: "Il fatto che non sia stato gia ucciso è una questione di fortuna", ha precisato. In un'ora e mezzo di dichiarazioni fiume, andate in onda ieri sera sulla tv cubana, il lider maximo ha anche affermato che il suo ruolo a Cuba è solo quello di consigliare il governo del fratello Raul: "I compagni non sono persone che devo pilotare io, quello che voglio è che pensino con la propria testa". Quindi ancora: "Potrebbero uccidere Obama, ma non credo che lo faranno adesso. Comunque dovrebbe proteggersi. E lui sa avere cura di se. La gente che ha scelto per la sua sicurezza sono veri professionisti. A quelli nessuno li corrompe". Quindi, riferendosi alla pubblicazione dei documenti segreti sulla guerra in Afghanistan fatta da Wikileaks ha precisato: "Gli Usa non possono più avere il controllo dei loro segreti e bisognerebbe fare una statua a Wikileaks".
Da quando Obama era candidato alla presidenza degli Usa, Castro è tornato più volte sulla tragica morte a cui sta andando incontro Obama, paragonandola a quella di Martin Luther King. Questo perchè gli americani sono, dice, molto razzisti, e i milioni di bianchi non si riconciliano con l'idea che un afroamericano sia arrivato alla Casa Bianca, "che si chiama proprio cosi, Bianca". Castro ha detto nell'intervista che Obama "africano figlio di musulmano è arrivato alla presidenza degli Stati Uniti a causa di una crisi economica colossale e di una guerra stupida in cui non fanno altro che arrivare cadaveri dall'Iraq". L'ex presidente cubano ha ribadito la sua richiesta a Obama di evitare una guerra nucleare contro l'Iran e si è detto ottimista. "Sono ottimista perché Obama non è cinico come Nixon, non è un gran ignorante come lo era Reagan, non è un imbecille pazzo come Bush e non è un ipocritacome il padre di Bush". Per Castro il presidente americano, di cui ha sempre detto che è intelligente, non è neanche come Roosevelt o Carter "ma è meglio di loro due per un caso di eccezione: è un uomo nero che arriva alla presidenza degli Usa". Quindi un cenno al conflitto tra la Colombia e il Venezuela: "Non esiste alcuna possibilità di un attacco della Colombia contro il Venezuela, perché non le conviene, non può, non vuole e perché sa che le conseguenze sarebbero disastrose". L'ex presidente cubano, che venerdì compirà 84 anni, è ricomparso in pubblico il 7 luglio dopo quattro anni di assenza a causa di una grave malattia. In questo mese ha incontrato diversi esponenti della società, ha presentato un suo libro sulla lotta nella Sierra Maestra nel 1958 e domenica ha parlato sul pericolo e le conseguenze di una guerra nucleare in una sessione straordinaria in parlamento.
J U G O N O S T A L G I J A