Informazione


“NA MORE CON AMORE”
Resoconto dell'iniziativa - Edizione 2015


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Ciao a tutti,
in questo mese di settembre si è conclusa la terza edizione di “nA More con AMore” e, come sempre, speriamo farvi cosa gradita con un breve resoconto dell’iniziativa estiva dei bambini ospitati a Santa Severa, che quest’anno erano davvero piccolissimi: tutti di 8 anni, tranne Nemanja, il saggio del gruppetto, con i suoi ben 12 anni! Questi bambini vivono nella municipalità serba di Kraljevo, provenienti da famiglie residenti nei villaggi di campagna di Roćevići, Vrdila e Devdeci, dove si trovano le piccole succursali della Scuola Primaria “Jovan Dučić”.
Dal 28 agosto al 5 settembre, con Boško, Isidora, Nada, Nemanja, Vojin, Milivoje e Jelena abbiamo trascorso momenti davvero piacevoli, divertenti, sereni e con quel velo di fantastica tenerezza che i bambini di questa età sanno donare. 
Quest’anno il viaggio aereo di andata è stato puntuale, sebbene con immenso dispiacere non siamo riusciti a cambiare il biglietto di un alunno che non è potuto venire cosicché un’altra bambina quasi pronta a partire al suo posto ha dovuto rinunciare. La nuova direzione della compagnia Air Serbia, dopo che quest’ultima si è “imparentata” con Etihad, ha richiesto per il subentro una tariffa esagerata, pari a metà dei fondi raccolti dalla nostra associazione. E’ la prima volta in tanti anni che si verifica una situazione del genere. Ne restiamo naturalmente contrariati e soprattutto amareggiati, per non aver potuto offrire ad una bambina questa opportunità.
Ma ciò non ha impedito di godere della presenza di questo gruppo in Italia, e la settimana è trascorsa senza altri imprevisti, anche con la collaborazione degli esercenti di Santa Severa, che ci hanno sostenuto come sempre.

I bambini hanno svolto soprattutto attività balneare. Hanno goduto di sole, di sale e di un mare variegato nei colori e nelle forme: verde, azzurro e nuvoloso, talvolta mosso altre calmo, ma sempre tiepido ed emozionante. Dal mattino presto alla sera al tramonto, abbiamo passeggiato, fatto bagni, mangiato frutta e gelato sulla spiaggia, sconfitto cavalloni d’acqua, costruito castelli di sabbia e attraversato castelli veri! Abbiamo svolto grandiose Olimpiadi sulla sabbia, che il piccolo e vivace Andrea ha organizzato per tutti.
Abbiamo visitato il Castello di Santa Severa, aperto quest’anno in modo speciale con la sua storia antichissima; abbiamo ammirato le magie chimiche e la collezione di fossili del meraviglioso signor Giulio, nel laboratorio di mineralogia e di preistoria del sito dell’antica Pirgy. Ma l’entusiasmo dei bambini, nel camminare col naso all’insù ed all’ingiù per Roma città eterna si è rivelato inaspettato. Nonostante il caldo e le lunghe camminate per i colli ed i monumenti della città, con alla guida il nostro preparatissimo Andrea Martocchia, da Circo Massimo a San Clemente, al Colosseo, al Colle Oppio, al Quirinale, alla Fontana di Trevi, al Campidoglio con vista Fori fino a San Giorgio in Velabro, tra una pizzetta ed un bel gelato, la giornata è diventata presto mito, nei ricordi dei piccoli turisti. Ma il giro sui risciò di LelloCicli in quel di Santa Severa è piaciuto proprio tanto e pure la crepe alla nutella da Sabrina. I bambini hanno mangiato e dormito a sazietà, ma indubbiamente il più coccolato e soddisfatto di cibarie è stato Bartolo, il cane di casa. E poi non dimenticheremo Bosko, che in acqua un po’ tremava, ma non per paura, perché in realtà dall’acqua non voleva proprio uscire! Ed alla fine però, non ha tremato quasi più. Dopo questi giorni intensi, li abbiamo accompagnati sabato mattina presto, in aeroporto, sempre con nostalgia del futuro ma felici del passato trascorso insieme. 

Anche questa edizione dell’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con le associazioni Non bombe ma solo caramelle Onlus, CNJ – Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Onlus e la Scuola Primaria " Jovan Dučić ".
Le spese sostenute, per un totale di 1.743,43 euro, hanno riguardato: biglietti aereo, assicurazione per infortunio e responsabilità civile, servizio stabilimento spiaggia in Santa Severa, ingressi ridotti visite a Roma (S. Clemente, Colosseo) e Santa Severa (museo mineralogia), vitto (solo quota parte).
Per aver contribuito a sostenere economicamente l’iniziativa ringraziamo
per le sottoscrizioni:
Lara Burolo, Maria Teresa Barone, Emanuela Caldera, Vincenza Ferrara e Sara, Associazione Orme, Stefano Peciarolo, Živkica Nedanovska Stankovski, Angela Taverniti, Alberto Tarozzi, Gilberto Vlaic, Samantha Mengarelli; 
per l’alloggio, per alcuni trasferimenti, per il vitto, per la guida turistica e per le visite culturali a Santa Severa:
Augusto Mengarelli, Stefano Mattozzi, Samantha Mengarelli, Fabrizio Scandone e l’associazione Orme, Andrea Martocchia, Luana Proietti, Roberto Felicetti, Marzia Casale, Dejana Perunicić, Milivoje Popović, Jelena Stajić, Massimo Alviani, l'alimentari panificio Fracassa Galli & C. snc, la pizzeria L'Angolo delle Crepes di G. Amici e S. Lobascio, lo stabilimento Lido, il panificio Vapoforno, il Castello di Santa Severa, Giulio Rinaldi (Museo Mineralogico), Stefano di Lello Cicli.
I fondi raccolti, insieme ai fondi di CNJ residui dell’iniziativa svolta nel 2014, sono stati interamente utilizzati per coprire le spese di questa edizione.

Ringraziamo Jelena e Milivoje, il Direttore della Scuola, entrambi insegnanti di questi bambini. Con piacere evidenziamo che in questi tre anni siamo stati veramente fortunati. Non possiamo che complimentarci per la cura e l’attenzione che tutti gli accompagnatori, Valentina, Milos, Dusan, Jelena, Milivoje, hanno avuto per i bambini nostri ospiti, dei quali ci hanno colpito l’educazione ed il rispetto degli spazi condivisi, cosa per nulla scontata.
Li salutiamo tutti e li ringraziamo, contenti, di averli visti allegri, sereni, silenziosi, chiassosi e con qualche lacrima agli occhi di questi bambini così piccini e lontani, al telefono con mamma e papà, ma anche per le belle parole di Milivoje, che hanno commosso il saggio Nemanja.

Sperando nella possibilità di realizzare una prossima edizione di “nA More con AMore”, per chi vuole, vi invitiamo a visionare racconti e foto alla pagina:
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/NaMoreConAmore.htm#2015 
. Buona lettura ed un saluto a tutti.


A Fiore ed Anna Maria
Certe case vivono e vivranno sempre il loro buon tempo, piene ed appagate delle voci e dei passi che le hanno attraversate… (da: nA More con AMore, prima edizione) 

A cura di Samantha Mengarelli




LE PROSSIME INIZIATIVE DELLA N.A.T.O.


... e non ci riferiamo alla imminente operazione "Trident Juncture".


1) Calpestare le vittime di Marzabotto per "Srebrenica"

Qualche furbacchione ha deciso di approfittare dell'anniversario della strage di Marzabotto per una strumentalizzazione di pessimo gusto a sostegno del più vieto vittimismo su "Srebrenica". 
Le cerimonie di Marzabotto si terranno infatti quest'anno alla presenza del sindaco di Srebrenica, di "profughi bosniaci sopravvissuti al genocidio di Srebrenica" e del regista di un filmato su "Srebrenica", e saranno... allietate da una pièce teatrale italiana di propaganda su "Srebrenica". 
Beninteso: nessuno spazio sarà concesso per ricostruzioni equilibrate degli eventi dell'agosto 1995 in Bosnia, quali potevano venire ad es. dalla visione del documentario norvegese "UNA CITTA' TRADITA" (https://www.youtube.com/watch?v=fJ2qN3E52_w); né tantomeno si spiegherà che ai tempi della strage di Marzabotto le forze bosniaco-musulmane nei Balcani erano inquadrate in formazioni collaborazioniste del nazifascismo, quali la divisione SS "Handzar" e i "Mladi muslimani" di cui fu esponente di spicco lo stesso Alija Izetbegovic.
Ospite d'onore a Marzabotto sarà il bombardatore di Serbia e Montenegro Walter Veltroni.
Poveri morti di Marzabotto... E povere scolaresche, obbligate a subire questa cosiddetta "didattica". Quale migliore occasione per suggellare nella "memoria" delle nuove generazioni un po' di falsità storiche e culturali, per poi giustificare le passate e le future bombe umanitarie? La NATO ringrazia.

P.S. Purtroppo l'ANPI, principale organizzatrice delle commemorazioni di Marzabotto, nelle sue componenti di vertice assoggettate al regime PD-NATO tiene bordone a queste operazioni. In luglio ci siamo assunti la responsabilità di replicare duramente a un testo indecoroso del presidente nazionale avv. Smuraglia:
https://www.cnj.it/CNJ/smuraglia2015.htm
Evidentemente, la nostra presa di posizione impopolare non è servita.
Equiparare "Srebrenica" a una strage del periodo nazifascista, o addirittura a un "genocidio", va di gran moda. Ad esempio, nel corso dell'estate, in una Pola invasa dai turisti in pantaloncini, una mostra dedicata ad Anna Frank rigurgitava riferimenti e fotografie su "Srebrenica"... Ha fatto bene, invece, la Russia all'ONU ad opporsi ad una Risoluzione che avrebbe voluto imporre tale equiparazione per decreto, a livello di Diritto Internazionale:
Perciò, si sa, la Russia è nel mirino dei "bombardatori umanitari".

Il programma delle celebrazioni per Montesole:


2) Festival della disinformazione strategica

Conosciamo bene la rivista "Internazionale", sin da quando uscì nei primi anni Novanta. Speravamo all'inizio che servisse a portare una boccata d'aria fresca nel sistema, provinciale e servile, del giornalismo nostrano, e soprattutto che rompesse la cappa di piombo mediatica sulla guerra di smembramento della Jugoslavia. 
Capimmo presto che ci illudevamo. A parte poche eccezioni, "Internazionale" traduce in lingua italiana gli articoli più conformisti, selezionati accuratamente tra le voci della stampa mainstream del ricco Occidente oppure tra le voci filo-occidentali del resto del mondo. Mai una voce veramente dissonante!
"Internazionale" celebra se stessa e la sua omologazione al pensiero unico dominante con un Festival, che si tiene a Ferrara. Ci saranno, tra l'altro, un bel dibattito su "Bielorussia ultima dittatura d'Europa" e una mostra fotografica celebrativa dell'EURO-Majdan – il colpo di Stato anti-Janukovic e russofobo che ha sconvolto l'Ucraina e l'Europa nel 2014. Anche in questo caso, la NATO ringrazia.

Il programma del Festival di Internazionale 2015:


(A cura di Italo Slavo, con i contributi di Ivan, Samantha, Serena)




La Mecca. Una strage provocata dall'arroganza della famiglia regnante

di Marinella Correggia, 25 Settembre 2015 
Il quotidiano libanese Addyar rivela alcuni particolari sul perchè ieri si sia creata alla Mecca la calca che ha causato la morte di centinaia di pellegrini musulmani. La rete televisiva Fars News pochi istanti fa ha ripreso la notizia dal giornale libanese, secondo cui Salman bin Abdul Aziz, nipote del re e figlio del principe erede al trono aveva deciso di effettuare ieri un suo pellegrinaggio privato nel luogo sacro.
Per lui e le sue decine di accompagnatori i funzionari sauditi hanno chiuso 2 delle 3 corsie che servivano per il rito del lancio dei sassolini contro le lapidi che rappresentano Satana.
A quel punto la gente e' stata spintonata nell'unico tragitto rimanente e così si e' verificata la tragedia con oltre 700 morti (1300 secondo altre fonti) e oltre 2000 feriti con un bilancio che non smette di salire da ore.
Secondo il quotidiano la scorta dell'arrogante nipote del re era formata da 200 soldati e 150 poliziotti che costringendo la gente a transitare per un passaggio stretto, hanno causato un bagno di sangue.
Secondo Addyar il re saudita ha ordinato di censurare la notizia della presenza del proprio nipote che però e' affiorata in queste ore da più parti.
Il re Salman ha addirittura ordinato di preparare una lista di 28 funzionari sauditi da impiccare domani stesso per mostrare di aver punito i colpevoli ma sembra che la lista venga riempita arbitrariamente ed i veri responsabili, suo nipote e la scorta, rimarranno probabilmente impuniti.

La famiglia regnante saudita ringrazia TG1, TG2, TG3, RAINews24 eccetera per non avere diffuso la notizia.




Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia ONLUS aderisce ed incita ad aderire alla manifestazione indetta per il 24 ottobre 2015 a Napoli, contro la NATO e la sua colossale esercitazione "Trident Juncture", contro le spese militari e le spinte verso una nuova guerra mondiale.

Si veda il testo di convocazione riportato di seguito. Per info, adesioni e contatti: assembleanowar.na@...

( Sulla necessità di opporsi risolutamente alla deriva di guerra impressa dalla NATO vedi anche:

"NATO MORTA" (maal52tv, 25 set 2015)
La Nato, da organizzazione-parafulmine per gli Stati Uniti, dopo la caduta del Muro di Berlino si è poco per volta trasformata in una entità aggressiva alla ricerca di nemici ad ogni costo per giustificare la sua presenza...
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=KEJC-O9tj74 

IL PENTAGONO PREPARA LE GUERRE (EVITABILI) DEL DOPO-OBAMA (di Fabio Mini, 24/9/2015)
Non è strano che il Dipartimento della Difesa statunitense pianifichi operazioni a livello globale. Ma i militari Usa, ossessionati dal Grande Nemico, potrebbero far precipitare l’Europa in un conflitto non necessario con la Russia...
http://www.limesonline.com/il-pentagono-prepara-le-guerre-evitabili-del-dopo-obama/86611 )


OPPONIAMOCI ALL’ESERCITAZIONE TRIDENT JUNCTURE 2015

NO ALLA NATO, ALLE AGGRESSIONI IMPERIALISTE 
E ALLE SPINTE VERSO UN NUOVO SCONTRO MONDIALE 

 

Le contraddizioni causate dal dominio capitalistico ancora una volta stanno producendo crisi economica, rafforzamento della competizione tra le grandi potenze, aggressioni dirette ed indirette ai popoli dei Paesi più deboli e rafforzamento del militarismo. Ancora una volta si stanno creando le condizioni per un nuovo conflitto mondiale che tutte le classi dirigenti dicono di non volere ma che rafforzano ogni giorno di più con le loro scelte economiche, politiche e militari. 

Le potenze occidentali, con capofila gli USA, per quanto in competizione anche tra di loro, perseguono al momento una politica unitaria nei confronti delle potenze emergenti di Russia e Cina ma soprattutto nella manomissione e aggressione verso i Paesi più deboli. Di tale politica unitaria la NATO è il dispositivo principale: uno strumento di convergenza e di coordinamento degli interessi dominanti dell'imperialismo euro-atlantico, uno strumento offensivo al servizio delle mire espansionistiche ed interventistiche delle grandi potenze occidentali, a scala planetaria, che tanti disastri stanno provocando in giro per il mondo. Dalla ex Jugoslavia all’Afghanistan, dall’Iraq alla Libia, passando per il sostegno ai cosiddetti “rivoltosi” di Ucraina e Siria, la Nato ha seminato morte e distruzione contro popolazioni e Paesi che non rappresentavano nessuna minaccia per l’Europa e per gli USA.  

Ma il crescente militarismo, la corsa agli armamenti da esso indotto e la militarizzazione dei territori degli stessi Paesi facenti parte della NATO si rivela essere un potente strumento in mano ai governanti e alle classi dirigenti per disciplinare anche le proprie popolazioni, per imporre una gestione sempre più autoritaria delle istituzioni, per ridurre le possibilità di ribellarsi alle conseguenze della crisi ed alle politiche che l’accompagnano a difesa dei grandi poteri economici finanziari ed industriali.

Per tale motivo la lotta contro la NATO rappresenta uno dei nodi principali per contrastare il crescente militarismo, la politica di aggressione e le spinte verso una Terza guerra mondiale. 

Dal 3 ottobre fino al 6 novembre si svolgerà in Italia, Spagna e Portogallo la «Trident Juncture 2015» (TJ15), definita dallo U.S. Army Europe «la più grande esercitazione Nato dalla caduta del Muro di Berlino». Con 36 mila uomini, oltre 60 navi e 200 aerei da guerra di 33 paesi (28 Nato più 5 alleati), questa esercitazione servirà a testare la forza di rapido intervento  - Nato Response Force (NRF) - (circa 40mila effettivi) e soprattutto il suo corpo d’élite (5mila effettivi), la Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), enfaticamente soprannominata “Spearhead” (punta di lancia), in grado di essere schierata in meno di 48 ore per rispondere “alle sfide alla sicurezza sui nostri fianchi meridionale e orientale.  In altre parole ad intervenire rapidamente, portando la “guerra preventiva”,  ovunque si ritengono minacciati gli interessi occidentali estendendo, quindi, l’azione della Nato ad ogni angolo del mondo. 

Parteciperanno all’esercitazione, oltre ad alcune tra le maggiori organizzazioni internazionali e governative, anche varie associazioni cosiddette umanitarie e diverse ONG, a dimostrazione della funzione collaterale alle politiche interventiste delle grandi potenze che molte di esse svolgono. Soprattutto vi parteciperanno le industrie militari di 15 paesi pronte a fare altri profitti fornendo le nuove armi di cui la Nato avrà bisogno. 

Sebbene rappresenti un appuntamento decisivo per certificare le nuove strategie interventiste, Trident Juncture 2015 non è la sola grande esercitazione militare messa in campo dalla Nato. 

Dall’“esplosione” della crisi ucraina le esercitazioni a ridosso dei confini russi sono più che raddoppiate. Decine di migliaia di uomini e centinaia di mezzi hanno partecipato alle manovre aereo-navali nel mar Nero,  al largo delle coste sia di Romania e Bulgaria che della Georgia, nel mar Baltico, al largo della Norvegia e delle Repubbliche baltiche, rafforzando di fatto la presenza navale Nato. E ancora, esercitazioni terrestri in Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e nei Paesi baltici cui si sta accompagnando un crescente processo di riarmo con il trasferimento in questi Paesi di centinaia di carri armati, pezzi di artiglieria ed altri mezzi militari e l'avvio del programma di dispiegamento della cosiddetta “Difesa antimissile” in Polonia.

Una provocatoria stretta  militare sulla Russia che,  insieme alle pressioni sulla Cina con il dispiegarsi di mezzi militari nel Mar Cinese, aumenta il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze, portandoci dritti ad un nuovo conflitto militare internazionale. 

Ma l’esercitazione è anche una prova di forza diretta a quei Paesi o pezzi di Paesi (ormai) riluttanti ad accettare supinamente il dominio dell’imperialismo.  E’ di appena qualche giorno fa il minaccioso appello che i principali membri della Nato, Italia in primis, hanno indirizzato “a tutte le fazioni libiche” perché arrivino ad un “governo di concordia nazionale che, in cooperazione con la comunità internazionale, possa garantire la sicurezza al Paese (alias  agli affari dei “nostri” imprenditori, al “nostro” petrolio, alle “nostre” coste) contro i gruppi di estremisti violenti che cercano di destabilizzarlo”.  

Un pretesto, quello del terrorismo e dell’ISIS, che, insieme alla lotta contro i trafficanti di esseri umani, serve a legittimare le guerre e le occupazioni militari in corso in alcuni Paesi e le nuove aggressioni, al Medio e Vicino Oriente come ai Paesi dell’Africa Nord e sub-sahariana. Il via libera alla missione navale EuNavForMed con cinque navi militari, due sottomarini, l’uso dei droni, tre elicotteri e un migliaio di soldati per bloccare la partenza dei migranti dalle coste libiche, è solo la fase preparatoria di un nuovo intervento in Libia di cui l’Italia si candida ad essere capofila. Così come l’annuncio da parte di Francia e Gran Bretagna dell’invio di aerei in Siria per bombardare ufficialmente le postazioni dell’ISIS, ma di fatto l’esercito siriano, è un salto di qualità in direzione di un’aggressione diretta alla Siria.

Come al solito le diplomazie dei governi occidentali si vestono da (presunti) pompieri dopo che hanno provveduto essi stessi ad appiccare l’incendio. Così ora si crea un allarme per l’arrivo di tanti immigrati come se le politiche di strozzinaggio e di rapina prima e di aggressione militare diretta ed indiretta poi, di cui sono stati artefici, non fossero la causa scatenante di questo enorme afflusso di immigrati. Così l’emergenza immigrati viene strumentalizzata per giustificare un ulteriore livello di militarizzazione e per creare consenso alle politiche interventiste facendo leva sulla più bieca propaganda razzista di cui in Italia è capofila la Lega di Salvini. Le orribili scene di morte, che, data la presenza dei  barconi, l’esercitazione nel Mediterraneo rischia di moltiplicare,  e la repressione di questi giorni verso chi fugge da guerra, fame e devastazione ambientale rendono ancora più doveroso uno schieramento netto al fianco degli immigrati ed una mobilitazione forte contro queste odiose campagne xenofobe.  

Opporsi alle esercitazioni per dire no alla politica di aggressione della Nato ed alla politica militarista del nostro governo è necessario. 

Non possiamo essere complici della politica imperialista di distruzione e sfruttamento. Non possiamo più accettare che mentre ci chiedono continui sacrifici per “uscire dalla crisi economica”, mentre tagliano salari e pensioni, la sanità, la scuola, i trasporti, rendendo precaria la nostra stessa sopravvivenza, continuano a spendere miliardi per le spese militari che hanno ormai raggiunto cifre spaventose (la spesa militare italiana, secondo il SIPRI, nel 2014, è stata di circa 30 miliardi di dollari). 

Non possiamo permettere che mentre si strozzano Paesi come la Grecia e si spendono centinaia di milioni per impedire l’arrivo dei migranti o per tenerli in lager come i CIE, ogni minuto si spendono nel mondo, con scopi militari, 3,4 milioni di dollari, 204 milioni ogni ora, 4,9 miliardi al giorno con il solo obiettivo di accrescere i profitti e difendere i privilegi delle classi dominanti.

L’esercitazione Trident Juncture 2015 sarà guidata dal Jfc Naples, comando Nato (con quartier generale a Lago Patria, Napoli) agli ordini dell’ammiraglio USA Ferguson, che è a capo delle Forze navali USA in Europa e delle Forze navali del Comando Africa. Non è occasionale: il Jfc Naples, infatti, si alternerà annualmente con Brunssum (Olanda) nel  comando operativo della Nato Response Force, confermando il ruolo decisivo di Napoli nelle strategie dei comandi militari.

E’ per questo che, a partire dalla Sicilia, dalla Sardegna, da Poggio Renatico (Ferrara), da Pratica di Mare e Pisa, tutti coinvolti nell’esercitazione, proponiamo di costruire insieme una forte mobilitazione contro la Trident Juncture, la militarizzazione dei territori e le politiche di guerra, su tutto il territorio nazionale da far confluire in una manifestazione nazionale a Napoli il 24 ottobre.

Anche negli altri Paesi coinvolti dall’esercitazione - ad es., a Saragoza e Barbate, in Spagna -  gli attivisti antimilitaristi hanno avviato una campagna di opposizione alle manovre Nato e stanno preparando mobilitazioni.

Lavoriamo sin da ora a coordinare le tante opposizioni che si daranno dentro e fuori dall’Italia per allargare e dare continuità ad un movimento contro la Nato e la guerra. 

 

Napoli 24 ottobre 2015 Manifestazione Nazionale per dire:

1.     No all’esercitazione militare NATO “Trident Juncture 2015”

2.     No alle aggressioni militari e a qualsiasi ingerenza e manomissione portata avanti dalle potenze imperialiste

3.     No alla militarizzazione dei territori, alle servitù militari e alla devastazione ambientale

4.     No alle campagne razziste e xenofobe

5.     Si al diritto d’asilo europeo per tutti i profughi ed al diritto alla libera circolazione per tutti gli immigrati;

6.     Si al taglio delle spese militari e l’incremento delle spese sociali per: casa, lavoro, servizi sociali, reddito garantito, provvedimenti a difesa del territorio e dell’ambiente... 

 

Napoli 16/09/15                                            Per info, adesioni e contatti: assembleanowar.na@gmail.com

 

Promotori:
Alex Zanotelli Padre missionario comboniano
Comitato napoletano “Pace e disarmo”
Rete Napoli No War 
 
Prime adesioni:
Assadakah
Alba informazione
Centro sociale ex Canapificio di Caserta
Circolo Vegetariano VV.TT.
Cobas Napoli 
Comitato BDS Campania 
Comitato NO Base NATO Lago Patria
Coordinamento campano per la gestione pubblica dell'Acqua 
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia ONLUS
Coordinamento NoTriv Terra di Bari
C.S.O.A. Officina99-Lab.Occ.Ska 
E la caserma crollò
Esseblog
L’amico dolce – gruppo di volontariato
Laboratorio Politico Iskra
Movimento di lotta per il lavoro Banchi Nuovi
Movimento immigrati e rifugiati di Caserta
Pax Christi Napoli
Partito della Rifondazione Comunista 
Redazione www.ildialogo.org (Giovanni Sarubbi – direttore)
Red Link
Rete campana salute e ambiente
Rete dei Comunisti
Rete No War - Roma
Ross@
Scuola di Pace - Napoli
Si Cobas Napoli
Si Cobas Caserta
Sinistra anticapitalista Napoli
VAS (Verdi Ambiente e Società) NAPOLI