Informazione

MARCIA PER LA PACE - AL PASSO DELL'OCA?

"...se il contenuto di Assisi e' che chi e' CONTRO la guerra e'
antiamericano e quindi non puo' fare la marcia per la pace e che chi e'
A FAVORE della guerra lo fa per conseguire una pace futura e quindi e'
benvenuto alla marcia..." allora si che tutto quadra.

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
IL FONDO PER LA TERRA HA SUONATO LA CARICA DEI 100.000!
Entra a far parte della comunita' online del Fondo per la Terra
e insieme potremo creare la piu' grande comunita' online italiana
per la tutela dell'ambiente e raccogliere, senza interventi economici
diretti dai soci, importanti risorse economiche da destinare
a progetti di conservazione dell'ambiente in Italia e ai tropici.
Se vuoi saperne di piu':
http://www.domeus.it/ad3981400/clicktheplanet
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

* BOSNIA, FORSE FOTO BIN LADEN CON IZETBEGOVIC (Ansa)
* CATTURATO A ZENICA (BOSNIA) UOMO DI BIN LADEN (Beograd.com ecc.)
* RENATE FLOTTAU (DER SPIEGEL): CHIACCHIERANDO CON OSAMA BIN LADEN
NELL'ANTICAMERA DEL PRESIDENTE IZETBEGOVIC... (Politika / Der Spiegel)
* Die UCK und Osama bin Laden (Beograd.com)

---

> http://www.ansa.it/balcani/bosnia/20011010180232010860.html

ATTACCO A USA: BOSNIA, FORSE FOTO BIN LADEN CON IZETBEGOVIC

(ANSA) - SARAJEVO, 10 OTT - Rappresentanti del Consiglio d'Europa hanno
recentemente parlato a una delegazione bosniaca in visita a Strasburgo
di una presunta fotografia di Osama bin Laden assieme all'ex presidente
bosniaco Alija Izetbegovic, il quale peraltro ha recisamente smentito.
Lo ha dichiarato oggi a Banja Luka il presidente della Camera dei
popoli del Parlamento centrale bosniaco Sejfudin Tokic, confermando
quanto anticipato dal quotidiano 'Oslobodjenje'.
Abbiamo avuto una serie di colloqui a Strasburgo - ha detto Tokic, che
era capo della delegazione - e ''nel corso di un incontro gli
interlocutori ci hanno informato che esisterebbe una fotografia di
Izetbegovic con bin Laden''.
''Il ministero degli esteri - ha aggiunto - ha chiesto ulteriori
informazioni, conformemente alla determinazione dell' attuale governo
di regolare i conti con le organizzazioni integraliste islamiche che
sono ritenute terroristiche''.
Tokic ha anche detto che bisognerebbe indagare su eventuali
collegamenti del precedente governo con queste organizzazioni e che non
si deve collegare all'intero paese la presenza di qualcuno, alludendo
chiaramente agli ex mujaheddin rimasti a vivere in Bosnia dopo la
guerra.
Oggi 'Oslobodjenje' ha riportato affermazioni dell'ex primo ministro
serbo-bosniaco Milorad Dodik su un incontro di Izetbegovic con bin
Laden al tempo della guerra in Bosnia (1992- 95) e l'esistenza di una
fotografia scattata in quell'occasione.
''Sono menzogne puerili - ha commentato Izetbegovic - io non sapevo
nemmeno che esistesse bin Laden finche' non ne ho sentito parlare due-
tre anni fa''. ''Del resto - ha aggiunto - esistono anche fotomontaggi,
ma non penso di essere io l' obiettivo di questi attacchi, si vuole
spostare l'attenzione da coloro che hanno terrorizzato questo paese per
quattro anni, dai criminali di guerra che a migliaia vivono liberi
nella 'Republika srpska''' (Rs, entita' serba di Bosnia).
Durante la guerra, nelle file dell'esercito di Sarajevo ha combattuto
un numero imprecisato di volontari provenienti da paesi islamici.
Alcune decine di loro sono rimasti anche in seguito, dopo aver
acquisito la cittadinanza, soprattutto sposando ragazze bosniache.
Due giorni fa, la polizia bosniaca ha arrestato un arabo - algerino o
yemenita, la sua identita' non e' stata ancora accertata - che aveva
nella rubrica il numero telefonico di un alto ufficiale di Al Qaida,
l'organizzazione di Osama bin Laden. La settimana scorsa sono state
estradate dalla Bosnia in Egitto quattro persone ricercate dal Cairo
per terrorismo.
Alija Izetbegovic, 81 anni, leader e fondatore del Partito di azione
democratica (Sda), come presidente, durante la guerra, ha piu' volte
visitato diversi paesi islamici, che hanno fornito alla Bosnia ingenti
aiuti. (ANSA).
COR*VD 10/10/2001 18:02

> http://www.radioyu.org

Radio Jugoslavia, 11 ottobre 2001, versione in lingua serba

Peter Schieder, capogruppo socialista a Strasburgo, dichiara di essere
in possesso della foto di Alija Izetbegovic con Osama bin Laden.
Alija Izetbegovic nella lettera aperta indirizzata a Peter Schieder
smentisce prontamente, sostenendo di non aver mai incontrato bin Laden.

---

Arrestato a Sarajevo appartenente alla rete di Bin Laden

9/10/01 - La polizia della Federazione croato-musulmana ha arrestato
ieri a Zenica un uomo che viene messo in relazione ad Osama Bin Laden.
Lo ha reso noto ieri Muhamed Besic, Ministro dell'Interno della
Federazione croato-musulmana. L'arrestato sarebbe Bensai Belkacen
Mezda, che aveva con se il numero di telefono di un quadro della
organizzazione terroristica di Osama Bin Laden "Al Kaide Abu Al Maida".
Non si e' potuta stabilire la effettiva nazionalita' di Bensai Belkacen
Mezda, perche' i dati sul suo passaporto, sulla carta d'identita' e
sulla patente di guida della Federazione croato-musulmana non
coincidono. Lo scorso 21 luglio egli si era fatto rinnovare i
documenti. (da BEOGRAD.COM)

Iwyupano iz B92 vesti 9/10/2001

"U Zenici je, prema Besicevim recima, uhapsen Bensai Belkacen, zvani
Mezd, zbog osnovane sumnje da je povezan sa Osamom bin Ladenom. Kao
dokaz ove tvrdnje, ministar policije federacije BiH, naveo je da je kod
uhapsenog pronadjen telefonski broj visokog oficira Bin Ladenove "Al
Kaide", Abu Al Maida, sto je, kako je receno na konferenciji za
novinare, bio i glavni signal za hapsenje Belkacena."

Mitarbeiter von Osama bin Laden verhaftet

SARAJEVO, 09.Oktobar 2001. Die Polizei der mulimisch-kroatischen
F�deration hat gestern in Zenica einen Mann verhaftet ,der mit Osama
bin Laden in Verbindung gebracht wird. Dies gab gestern, Muhamed
Besic, der Minister der Polzei der mulimisch-kroatischen F�deration,
bekannt. Bei dem verhafteten Mann handelt es sich um Bensai Belkacen
Mezda, der eine Telefonnummer eines Offizier von Osama bin Ladens
terroristischer Organisation "Al Kaide Abu Al Maida" bei sich hatte.
Die genau Nationalit�t von Bensai Belkacen Mezda konnte nicht
festgestellt werden, weil die Angaben in seinem Pass, Ausweis und
F�hrerschein der mulimisch-kroatischen F�deration nicht
�bereinstimmten. Er hat sich seine Papiere am 21.Juli diesen Jahres
verl�ngern lassen.

BEOGRAD.COM / AMSELFELD NEWSLETTER 9.10.2001
http://www.amselfeld.com

---

RENATE FLOTTAU (DER SPIEGEL):
CHIACCHIERANDO CON OSAMA BIN LADEN
NELL'ANTICAMERA DEL PRESIDENTE IZETBEGOVIC...

...SPIEGEL-Balkan-Korrespondentin Renate Flottau traf den
Terroristenchef 1993 in Sarajevo; er stellte sich artig vor und sprach
vom bosnischen Befreiungskampf, an dem seine Leute auf der Seite der
Muslime mitmachen wollten. Er besa� einen Pass des neuen Staates
Bosnien-Herzegowina, ausgestellt von der Botschaft in Wien, und r�hmte
sich, internationale K�mpfer ins Krisengebiet zu schmuggeln...

(aus: "Der Prinz und die Terror-GmbH", von ERICH FOLLATH, GUNTHER
LATSCH, in DER SPIEGEL n.38/2001
http://www.spiegel.de/spiegel/0,1518,158732,00.html )

***

Il quotidiano "Politika" di Belgrado ha pubblicato un articolo in tre
puntate (il 4, 5, e 6 ottobre), non in forma d'intervista anche se
l'autore si basa sulla lungissima conversazione avuta con Renate
Flottau, corrispondente da Belgrado di "Der Spiegel". Vi propongo qui
alcuni brani interessanti.
"Der Spiegel" ha pubblicato la testimonianza della sua giornalista
solamente nella forma di un brevissimo accenno (vedi sopra).

La forma riassuntiva e indiretta della conversazione lascia non poco
perplessi, ma ancor piu' il fatto che le rivelazioni di un "testimone
eccellente" come Renate siano state affidate alla penna di un
giornalista a dir poco impacciato. E' vero pero' che i giornalisti di
mestiere sono stati tutti licenziati da Djindjic e la sua banda.

Eccovi ancora un dato molto significativo pubblicato il 6 ottobre dal
quotidiano belgradese, ed il giorno precedente da "Beta", agenzia di
stampa privata, molto "referenziata" (per essere precisi: molto
apprezzata dalle potenze militari che hanno bombardato la Jugoslavia):

"POLITIKA" e' stata comprata dalla multinazionale tedesca WAZ
(Westdeutsche Allgemeine Zeitung)!!!

(a cura di Olga Juric. Segue la traduzione dal serbocroato)

POLITIKA, 4 ottobre 2001
scrive: Bozidar Dikic

Osama bin Laden nel Palazzo di Izetbegovic
predica fondamentalismo islamico

RIVELAZIONI DELLA TESTIMONE DELLA PERMANENZA A
SARAJEVO DEL TERRORISTA PIU' RICERCATO DEL MONDO

Ecco cosa mi ha raccontato Renate Flottau, all' epoca, gi� da dieci
anni corrispondente da Belgrado di "Der Spiegel" ma spesso anche da
Sarajevo, del suo incontro col ricchissimo saudita nel palazzo del
presidente dei musulmani bosniaci nel 1994, nel pieno della sanguinosa
guerra. In attesa di essere ricevuta dal presidente Izetbegovic, la
segretaria di questi le presenta Osama bin Laden, del quale all'epoca
non sapeva niente, ma che evidentemente pure era in una delle numerose
missioni a Sarajevo.
Osama si � messo subito a predicare, presentandosi come l'autorit�
assoluta del fondamentalismo islamista, non curandosi del fatto che non
era effettivamente sollecitato a farlo.
Parlava con esaltazione fanatica impressionando a tal punto Renate
Flottau col suo fanatismo religioso che "non mi scordero' piu '
quest'incontro, chiedendomi spesso chi fosse quell'uomo balzano del
quale parlano tutti oggi, quando le sue parole sono diventate fatti".

"POLITIKA"
5 e 6 ottobre
Bozidar Dikic

IL CONTRIBUTO DI BIN LADEN ALL' ISLAMIZZAZIONE DELLA BOSNIA-ERZEGOVINA

Senza dubbio alcuno, continua il suo racconto Renate Flottau, Bin Laden
venne da Izetbegovic per offrirgli aiuto: soldi, soldati? Allora, nel
1993 e 1994, per le strade di Sarajevo c'erano tantissimi mujahedin. Lei
li incontrava e intanto correva voce che erano in missione umanitaria, e
penso' dunque, che anche il misterioso Arabo incontrato per caso da
Izetbegovic in due occasioni distinte, facesse parte della stessa
missione.
Ho avuto due conversazioni con la giornalista tedesca e lei mi ha sempre
parlato del suo casuale incontro. In principio credeva che questo avesse
luogo nel 1993, ma piu' tardi ammise che la data non poteva indicarla
con precisione e che tenuto conto che Osama si � recato in Albania nel
1994, probabilmente anche il soggiorno a Sarajevo fosse dello stesso
anno.
A suo dire, bin Laden venne a Sarajevo via Croazia, come i mujahedin.
Nonostante fossero in guerra contro i musulmani, i Croati seppero trarre
profitto da questi passaggi ed infiltrazioni di mujahedin. Oltre alla
guerra, si faccevano traffici di ogni sorta. A Sarajevo si diceva che i
mujahedin venivano in Bosnia via Split, Zara, Zagabria, spesso in aereo.

Alija Izetbegovic aveva bisogno d'aiuto ... Nel 1993 si reca a Dakar e
implora l'intervento armato dei paesi islamici. All'inizio di quell'anno
a Zagabria, nei circoli delle forze ONU si diceva che nelle fila
dell'esercito di Izetbegovic c'erano parecchie centinaia di stranieri
venuti dai paesi musulmani. Dopo la visita di bin Laden, il numero sali'
a 3 000 ma presto venne triplicato.

Tutto questo pero', non venne taciuto solo a Sarajevo, nei circoli
vicini a Izetbegovic, che non ammise mai la missione militare di bin
Laden, ma anche ad Amburgo, da "Der Spiegel" che non chiese mai alla
propria corrispondente di far luce sul misterioso saudita. Il quale
riesce a realizzare la sua visione cominciando dalla reislamizzazione di
Sarajevo e la creazione del primo stato islamico nell'Europa Centrale.
Da lui e da altre fonti sono arrivate montagne di soldi e armi via
Croazia, come pure migliaia di guerriglieri mujahedin a formare la forza
militare di Izetbegovic.
Questi mujahedin commisero crimini atroci contro i civili Serbi.

Sia la CIA che la BND tedesca, dice Renate, avevano in quegli anni
stanziato specialisti a sufficienza nei Balcani, per sapere cosa faceva
bin Laden...
Ironicamente, dice, i fanatici talibani, nella loro presa del potere a
Kabul, saranno preceduti di quattro anni dagli islamisti bosniaci.

Di questo si tace oggi, a Sarajevo ed Amburgo.

---

Die UCK und Osama bin Laden

TIRANA, 09.Oktober 2001. Der 27-j�hriger Franzose Claude Abd al-Kader
wurde in Albanien im Fr�hling 1998 wegen Mordes verhaftet. Bei seiner
Verhaftung gestand er, dass er im Auftrag von Osama bin Laden 300
M�nner rekrutieren und sie nach Kosovo und Metochien als Terroristen
schicken sollte. Er schaffte es nicht seinen Auftrag auszuf�hren und
versuchte dann die Waffen, die er besa� ,zu verkaufen. Als er das Geld
vom Verkauf der Waffen mit seinem albanischen Dolmetscher teilen
sollte, brachte er ihn um.
Bei dem Verh�r sagte er aus, dass bin Ladens Leute in Albanien sind.
Daraufhin wurden vier �gypter ,die Angeh�rige der Terrororganisation
al-Djihad waren, von der albanischen Polizei festgenommen und wieder
freigelassen und von der CIA nach �gypten entf�hrt, damit konnte ein
Terroranschlag auf die US-Botschaft in Tirana verhindert werden.

Wie hoch genau die Hilfe von Bin Laden f�r die UCK war, ist noch immer
nicht klar: Nach einem Bericht der Washington Times spricht man von
sechs bis sieben Millionen Dollar - kein gro�er Betrag, die Quelle des
Blattes ist unbekannt.

BEOGRAD.COM / AMSELFELD NEWSLETTER 9.10.2001
http://www.amselfeld.com

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
IL FONDO PER LA TERRA HA SUONATO LA CARICA DEI 100.000!
Entra a far parte della comunita' online del Fondo per la Terra
e insieme potremo creare la piu' grande comunita' online italiana
per la tutela dell'ambiente e raccogliere, senza interventi economici
diretti dai soci, importanti risorse economiche da destinare
a progetti di conservazione dell'ambiente in Italia e ai tropici.
Se vuoi saperne di piu':
http://www.domeus.it/ad3981400/clicktheplanet
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

CONVERSAZIONE CON STEVAN MIRKOVIC
Belgrado, settembre 2001

Stevan Mirkovic e� stato generale del Genio dell�Armata Popolare
Jugoslava. I suoi ultimi incarichi si sono svolti in Slovenia, a
ricostruire le strade di quella Repubblica.
Rappresentante di spicco della linea titoista, jugoslavista
intransigente, recentemente e� stato tra i promotori della coalizione
delle forze comuniste extraparlamentari KORAK. Lavora per il "Centro
Josip Broz Tito".
Mirkovic e� noto ai compagni di Roma per aver partecipato ad un Meeting
Internazionale a Testaccio alcuni anni fa.

D. : Dopo l�ultimo incontro [del KORAK] di mesi fa, quale � la
situazione politica ?

R. : La situazione politica naturalmente non vale niente, perch� questo
governo � incapace di risolvere qualunque cosa. Non si sa mettere
d�accordo con il Montenegro. Vuole dominarlo perch� anche il Montenegro
sia una parte della Serbia e non una Repubblica alla pari. Non riesce a
risolvere il problema del Kosovo e Metohija con gli albanesi. Ha dato
troppo spazio al nazionalismo ungherese, e a quello musulmano nel
Sangiaccato. E tutto perch� si mantenesse al potere, perch� il suo
potere si basa, non come era una volta, sulla parit� di tutti i
popoli... Nel governo ora partecipano esponenti del nazionalismo
ungherese che sono orientati pi� verso l�Ungheria e chiedono
autonomie... personali...(sorride). E non so quali altre... e si stanno
legando sempre pi� all�Ungheria economicamente.
Come anche i musulmani del Sangiaccato. Essi si orientano verso la
Bosnia, e la loro tesi ora � che non sono Musulmani (M maiuscola come
nazione, N.d.t.), ma bosgnazzi, dunque significa: "La Bosnia � il
nostro stato". Per non parlare degli albanesi... Qui ora si sta
ragionando cosi�: "Forse � meglio che il Kosmet sia un protettorato".
Dunque si sostiene questa KFOR, l�UNMIK, si sostiene tutto quello
che la NATO cio� gli USA e l�UE dice. Questo � per il nostro governo
legge. Applicano tutto questo senza remore.
E parlano , parlano... Questo riguardo alla criminalit�.
Dicono: "Sai... noi combatteremo la criminalit�..." mentre per ora la
criminalit� e aumentata. Perch� � naturale, pi� si allarga la propriet�
privata, pi� la societ� perde il controllo sui beni comuni e pi�
aumenta il crimine. La criminalit� e la corruzione vanno di pari passo
con la privatizzazione selvaggia. Al governo soltanto blaterano che
sopprimeranno la criminalit�. Neanche riguardo ai crimini... ora si
ammazzano le persone pi� di prima...
La coalizione DOS al governo ha messo dappertutto i suoi uomini. Prima
dicevano: "Se non sei comunista non puoi arrivare ai vertici". Loro
fanno le stesse cose, anzi di peggio. Prima i comunisti mettevano si i
propri uomini, perch� c�era un partito. Ma potevano mettere le persone
nelle quali avevano fiducia, il che � normale. Quelle persone venivano
anche controllate.
Questo governo qui � stato formato da 18 partiti, ed ognuno cerca di
avere i suoi uomini qui o l�. Vedi le cretinate che stanno facendo...
hanno nominato quel reazionario di Protic come ambasciatore negli USA
e ora lo devono richiamare indietro!
Riguardo alla magistratura, alla Corte Costituzionale, dappertutto
hanno messo i propri uomini... Pu� essere comprensibile. Ma almeno lo
dicano apertamente, invece di attaccare il comunismo... Cosi che questa
situazione politica non vale un accidente... non riescono a far niente,
e come dire... ora sono attaccati dall�opinione pubblica.
Tutti i sondaggi dicono che niente � cambiato. Ecco, � passato un
anno... la gente � scontenta. Tutti, tutti i sondaggi parlano
dell�incapacit� del governo.
Perci� il governo si adopera per 2 cose :
1. cerca di entrare a far parte della NATO attraverso la Partnership
per la pace, per ottenere protezione e poi per entrare direttamente
nella NATO, il che sar� difficile...Cosi entrando a far parte della
Partnership riusciranno a calmare anche l�Esercito. L�Esercito �
ancora, sai l�Esercito ancora non si � schierato. E� ancora
indipendente. La polizia no. La polizia � sotto il controllo del
governo. Ecco, cosi con la Partnership riusciranno a domare l�Esercito.
E allora si che se ne vedranno delle belle... Non che debbano arrivare
truppe straniere, ma arriveranno varie istituzioni, le quali
vincoleranno il nostro Esercito. Il governo accetter� di comprare le
loro armi e qui le istituzioni ci giocheranno sopra.
2. Il governo si affretta a svendere le ditte che lavorano con
profitto. (Il cementificio di Beocin, p.es. I lavoratori protestano....
N.d.t.) Perch� ? Siccome non hanno altro modo... non hanno organizzato
nessuna ricostruzione per aumentare la produzione. Si sono
esclusivamente orientati sull�aiuto dall�estero, e continuamente ci
riempiono la testa con le chiacchiere....Il ministro delle finanze
della Serbia parla sempre della stessa cosa... � proprio una persona
mediocre, insensibile...

D. : E' giovane, no ?

R. : Si giovane, giovane... dice sempre che non ha ricevuto ancora
neanche un soldo... E� questo che ora gli brucia... e� proprio a causa
di questa situazione politica che anche il capitale straniero si
domanda se vale la pena di investire per ora. Perci� si trovano in una
situazione difficile, ed � per questo che nel DOS ci sono dissidi.
Le cose promesse e non realizzate portano ai litigi. Kostunica cerca di
addossare le colpe a Djindjic e viceversa.

D. : Senti, questo Kostunica, "non sa" di quello che decide Djindjic,
per es. riguardo all�arresto di Milosevic ?...

R. : Tutto sa, tutto lui lo sa. Lui , Kostunica, poteva impedire
l�arresto, ma ha lasciato fare proprio perch� si ingarbugli, per poter
dopo attaccare Djindjic perch� lo ha fatto anticostituzionalmente... Si
dovrebbe prima emanare la legge e poi operare a norma di legge... Eh se
fosse ora qui un partito forte che prenda tutto nelle proprie mani...
questo � il momento... Per� non c'e' nessuno...

D. : E come mai... ?

R. : L�SPS � debole, si � compromesso. I radicali lo stesso. Vuk
Draskovic, su lui neanche contarci. La JUL � compromessa. I partiti
comunisti sono ancora divisi. Avevamo formato quella coalizione KORAK,
passate le elezioni, tutto si � sbracato... Soltanto in due o tre di
noi scriviamo qualcosa., e quelli del NKPJ di Kitanovic. Cosicche� non
riusciremo a sfruttare neanche questo momento...
Si giungera alla divisione della DOS, ed essa rimarr� a governare, ma
non come DOS bensi come due forti partiti con uno al governo e l�altro
all�opposizione. Questo � male, questo � la nostra prospettiva.

D. : La cosiddetta alternanza ?...

R. : La stessa cosa, come in Occidente... La gente � scontenta. Per�
hai visto quanti prodotti agricoli sul mercato. Il raccolto e' stato
buono, come vedi da solo. I prodotti non sono cari, un p� ci ha aiutato
l�aiuto umanitario e perci� non si � arrivati ancora ad una grande
scontentezza... Vedi, la Zastava di Kragujevac ha dimostrato il
pericolo della privatizzazione. All�inizio la privatizzazione � stata
molto dura, sicch� questo ministro delle finanze e i suoi seguaci sono
dovuti scappare dalla fabbrica. Gli operai lo volevano picchiare !
Un settimana fa anche i minatori di Kolubara si sono rivoltati, ci sono
stati disordini. Hanno dovuto pagare i minatori, perch� i lavoratori li
hanno pesantemente minacciati!...

D. : Sono gli stessi che avevano sostenuto questi ora al Governo !

R. : Si. Ora i lavoratori hanno capito che la loro posizione non �
migliorata, dopo un anno, ma � peggiorata. Qui ora c�e� forse una
speranza che i lavoratori, tramite il loro sindacato, possano ottenere
qualcosa, perch� il sindacato li � forte.

(Gli ricordo dell�infiltrazione nel sindacato "Nezavisni")

R. : Mah, forse c'e' stato anche di questo... Ma volevo dire che ora il
sindacato e l�Esercito, se qualcuno li scuotesse, potrebbero fare dei
progressi... Perch� questo paese e� in svendita, come la terra. Si
svende la sua sovranit�. Praticamente si sta svendendo l�indipendenza.
Ecco vedi ora hanno lasciato passare nel sud della Serbia le truppe
[NATO] che vanno in Kosmet e in Macedonia, stanno attraversando il
nostro paese, il che prima non era possibile... Checch� ne dicano - che
i soldati vanno separatamente dalle armi... Ma che vadano... che il
diavolo li porti... Che cosa significa, come se si pu� controllare ogni
fucile che hanno... Ecco qui potrebbe il nostro Esercito fare qualcosa
riguardo l�indipendenza ,la sovranit�...

D. : Invece la situazione in Montenegro ? Ancora la gente non ha capito
dove li sta conducendo il governo di Djukanovic ?

R. : Ma sa cos�� la cosa pi� importante, l�economia. Ecco : l�economia,
come qui...

D. : Volevo dire, riguardo alle minoranze. Anche li potrebbe succedere
come in Macedonia...

R. : Voglio proprio controllare la statistica, vediamo proprio i dati...

(Va a cercare i dati e nel frattempo continua)

Ora hanno inventato questo pericoloso slogan "Imetak za pocetak"
(Il tuo risparmio per incominciare) ; investi i tuoi risparmi, dicono,
adesso � l�occasione per far guadagnare la tua famiglia, ognuno potr�
guadagnare... I lavoratori che finora erano solidali pensano : ora
potr� lavorare indipendentemente, potr� guadagnare. Non capiscono che
andra� a finire che quelli pi� amorali e senza scrupoli riusciranno
ad emergere, mentre gli altri si rovineranno. E finch� non riescono a
capire ci�... (Continua coi dati). Ecco il Montenegro...

D. : Ma quanti abitanti ha il Montenegro, un milione ?

R. : Ma va... (e ride)... Ecco nel l991 aveva 615.000 abitanti...
Ora ne potrebbero avere si e no 700.000. Ecco di 615.000, 380.000
sono montenegrini, 6.ooo croati, 8.000 macedoni, 89.000 musulmani,
57.0 serbi, 25.000 jugoslavi, 40.000 albanesi. La concentrazione di
albanesi � soprattutto a Plav, 4000, e 17.000 a Ulcinj... A Titograd
(ora Podgorica) 8,5%... sono abbastanza. Sai, la posizione di questi
due comuni � interessante perch� si trovano vicino alla frontiera con
l�Albania

D. : E i serbi che si trovano in Albania, che fine hanno fatto ?
Nessuno pi� li menziona.

R. : No, niente. Sono stati albanizzati. Si trovano verso la Gora,
verso Dragos. Si sono convertiti, hanno preso la religione musulmana e
cos� la nazionalit�.

D. : E in Macedonia, la situazione delle nazionalit� ?

R. : A Skoplje si trovano 350.000 macedoni, 100.000 albanesi, ora anche
di pi�, 22.000 turchi, 29.000 rom, 21.000 serbi... Gli albanesi sono
l�arma pi� efficace degli USA nei Balcani. Gli albanesi sono legati,
tramite le loro lobby, esclusivamente agli USA. Gli americani li
tutelano e con questa arma controllano questi territori.

(Bisognerebbe chiedersi forse come tanti di loro, che definivano se
stessi "schipetari", con quale passaporto andassero all�estero, se non
con quello jugoslavo ?! ? Ironia della sorte... N.d.t.)

Con la manipolazione degli albanesi gli americani possono influenzare i
greci, per non parlare del Montenegro e della Bulgaria.

D. : Stevan, per chiudere dicci qualcosa su questo attacco...

R. : Quale ?... Ah, questo a New York !.. Sai, io penso che questo �
stata una reazione dovuta alla repressione violenta americana in tutto
il mondo. Due cose in particolare voglio dire :
Primo, quando � stata fatta l�inchiesta tra gli americani riguardo
all�attacco alla Jugoslavia, l�80% degli americani hanno approvato
l�intervento. Adesso dopo questo attacco, il 70% degli americani
chiedono vendetta, al prezzo che vengano uccise anche persone civili.
Allora pensa un po� : perch� dovremmo dispiacerci per gli americani ?
Io per principio condanno le uccisioni di civili... ma quando un tale
idiota chiede alla sua armata di bombardare, diciamo anche
l�Afganistan, anche se dovranno morire migliaia di civili, perch� io
dovrei dispiacermi a causa di un simile idiota ? Ritengo che agli
americani serva ancora qualche simile dimostrazione, perch� comprendano
che sono anche loro dei semplici mortali. Essi si comportano come una
razza superiore. Nessuno li deve toccare, mentre loro possono ammazzare
gli altri... Qui da noi l�opinione pubblica, vedi, non si rallegra, ma
comprende questo attacco, perch� gli americani capiscano cosa stanno
facendo loro al resto del mondo.

Belgrado, settembre 2001
Conversazione condotta da I. Pavicevac

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
Le offerte piu' vantaggiose su Borsa & Finanza
Nuovo Mercato, Warrant, Analisi Finanziarie, ...
direttamente nella tua casella di posta eMail
http://www.domeus.it/ad3988780/valuemail.domeus
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

"Now the Taliban will pay a price" vowed President George
W. Bush, as American and British fighter planes unleashed
missile attacks against major cities in Afghanistan. The
US Administration claims that Osama bin Laden is behind
the tragic events of the 11th of September. A major war
supposedly "against international terrorism" has been
launched, yet the evidence amply confirms that agencies
of the US government have since the Cold War harbored the
"Islamic Militant Network" as part of Washington's
foreign policy agenda. In a bitter irony, the US Air
Force is targeting the training camps established in the
1980s by the CIA.

The main justification for waging this war has been
totally fabricated. The American people have been
deliberately and consciously misled by their government
into supporting a major military adventure which affects
our collective future.

"OSAMAGATE"

by Michel Chossudovsky

Professor of Economics, University of Ottawa

Centre for Research on Globalisation (CRG), Montr�al

Posted at globalresearch.ca 9 October 2001

----

Confronted with mounting evidence, the US Administration
can no longer deny its links to Osama. While the CIA
admits that Osama bin Laden was an "intelligence asset"
during the Cold War, the relationship is said to "go way
back". Most news reports consider that these Osama-CIA
links belong to the "bygone era" of the Soviet-Afghan
war. They are invariably viewed as "irrelevant" to an
understanding of present events. Lost in the barrage of
recent history, the role of the CIA in supporting and
developing international terrorist organisations during
the Cold war and its aftermath is casually ignored or
downplayed by the Western media.

Yes, We did support Him, but "He Went Against Us"

A blatant example of media distortion is the so-called
"blowback" thesis: "intelligence assets" are said to
"have gone against their sponsors"; "what we've created
blows back in our face."1 In a twisted logic, the US
government and the CIA are portrayed as the ill-fated
victims:

The sophisticated methods taught to the Mujahideen, and
the thousands of tons of arms supplied to them by the US
- and Britain - are now tormenting the West in the
phenomenon known as `blowback', whereby a policy strategy
rebounds on its own devisers. 2

The US media, nonetheless, concedes that "the Taliban's
coming to power [in 1995] is partly the outcome of the
U.S. support of the Mujahideen, the radical Islamic
group, in the 1980s in the war against the Soviet
Union".3 But it also readily dismisses its own factual
statements and concludes in chorus, that the CIA had been
tricked by a deceitful Osama. It's like "a son going
against his father".

The "blowback" thesis is a fabrication. The evidence
amply confirms that the CIA never severed its ties to the
"Islamic Militant Network". Since the end of the Cold
War, these covert intelligence links have not only been
maintained, they have in become increasingly
sophisticated.

New undercover initiatives financed by the Golden
Crescent drug trade were set in motion in Central Asia,
the Caucasus and the Balkans. Pakistan's military and
intelligence apparatus (controlled by the CIA)
essentially "served as a catalyst for the disintegration
of the Soviet Union and the emergence of six new Muslim
republics in Central Asia." 4

Replicating the Iran Contragate Pattern

Remember Ollie North and the Nicaraguan Contras under the
Reagan Administration when weapons financed by the drug
trade were channeled to "freedom fighters" in
Washington's covert war against the Sandinista
government. The same pattern was used in the Balkans to
arm and equip the Mujahideen fighting in the ranks of the
Bosnian Muslim army against the Armed Forces of the
Yugoslav Federation.

Throughout the 1990s, the Pakistan Inter Services
Intelligence (ISI) was used by the CIA as a go-between --
to channel weapons and Mujahideen mercenaries to the
Bosnian Muslim Army in the civil war in Yugoslavia.
According to a report of the London based International
Media Corporation:

"Reliable sources report that the United States is now
[1994] actively participating in the arming and training
of the Muslim forces of Bosnia-Herzegovina in direct
contravention of the United Nations accords. US agencies
have been providing weapons made in ... China (PRC),
North Korea (DPRK) and Iran. The sources indicated that
... Iran, with the knowledge and agreement of the US
Government, supplied the Bosnian forces with a large
number of multiple rocket launchers and a large quantity
of ammunition. These included 107mm and 122mm rockets
from the PRC, and VBR-230 multiple rocket launchers ...
made in Iran. ... It was [also] reported that 400 members
of the Iranian Revolutionary Guard (Pasdaran) arrived in
Bosnia with a large supply of arms and ammunition. It was
alleged that the US Central Intelligence Agency (CIA) had
full knowledge of the operation and that the CIA believed
that some of the 400 had been detached for future
terrorist operations in Western Europe.

During September and October [1994], there has been a
stream of "Afghan" Mujahedin ... covertly landed in
Ploce, Croatia (South-West of Mostar) from where they
have traveled with false papers ... before deploying with
the Bosnian Muslim forces in the Kupres, Zenica and Banja
Luka areas. These forces have recently [late 1994]
experienced a significant degree of military success.
They have, according to sources in Sarajevo, been aided
by the UNPROFOR Bangladesh battalion, which took over
from a French battalion early in September [1994].

The Mujahedin landing at Ploce are reported to have been
accompanied by US Special Forces equipped with high-tech
communications equipment, ... The sources said that the
mission of the US troops was to establish a command,
control, communications and intelligence network to
coordinate and support Bosnian Muslim offensives -- in
concert with Mujahideen and Bosnian Croat forces -- in
Kupres, Zenica and Banja Luka. Some offensives have
recently been conducted from within the UN-established
safe-havens in the Zenica and Banja Luka regions.

(...)

The US Administration has not restricted its involvement
to the clandestine contravention of the UN arms embargo
on the region ... It [also] committed three high-ranking
delegations over the past two years [prior to 1994] in
failed attempts to bring the Yugoslav Government into
line with US policy. Yugoslavia is the only state in the
region to have failed to acquiesce to US pressure.5

"From the Horse's Mouth"

Ironically, the US Administration's undercover
military-intelligence operations in Bosnia have been
fully documented by the Republican Party. A lengthy
Congressional report by the Republican Party Committee
(RPC) published in 1997, largely confirms the
International Media Corporation report quoted above. The
RPC Congressional report accuses the Clinton
administration of having "helped turn Bosnia into a
militant Islamic base" leading to the recruitment through
the so-called "Militant Islamic Network," of thousands of
Mujahideen from the Muslim world:

Perhaps most threatening to the SFOR mission - and more
importantly, to the safety of the American personnel
serving in Bosnia - is the unwillingness of the Clinton
Administration to come clean with the Congress and with
the American people about its complicity in the delivery
of weapons from Iran to the Muslim government in
Sarajevo. That policy, personally approved by Bill
Clinton in April 1994 at the urging of CIA
Director-designate (and then-NSC chief) Anthony Lake and
the U.S. ambassador to Croatia Peter Galbraith, has,
according to the Los Angeles Times (citing classified
intelligence community sources), "played a central role
in the dramatic increase in Iranian influence in Bosnia.

(...)

Along with the weapons, Iranian Revolutionary Guards and
VEVAK intelligence operatives entered Bosnia in large
numbers, along with thousands of mujahedin ("holy
warriors") from across the Muslim world. Also engaged in
the effort were several other Muslim countries (including
Brunei, Malaysia, Pakistan, Saudi Arabia, Sudan, and
Turkey) and a number of radical Muslim organizations. For
example, the role of one Sudan-based "humanitarian
organization," called the Third World Relief Agency, has
been well documented. The Clinton Administration's
"hands-on" involvement with the Islamic network's arms
pipeline included inspections of missiles from Iran by
U.S. government officials... the Third World Relief
Agency (TWRA), a Sudan-based, phoney humanitarian
organization ... has been a major link in the arms
pipeline to Bosnia. ... TWRA is believed to be connected
with such fixtures of the Islamic terror network as Sheik
Omar Abdel Rahman (the convicted mastermind behind the
1993 World Trade Center bombing) and Osama Bin Laden, a
wealthy Saudi �migr� believed to bankroll numerous
militant groups. [Washington Post, 9/22/96] 6

Complicity of the Clinton Administration

In other words, the Republican Party Committee report
confirms unequivocally the complicity of the Clinton
Administration with several Islamic fundamentalist
organisations including Osama bin Laden's al Qaeda.

The Republicans wanted at the time to undermine the
Clinton Administration. However, at a time when the
entire country had its eyes riveted on the Monica
Lewinsky scandal, the Republicans no doubt chose not to
trigger an untimely "Iran-Bosniagate" affair, which might
have unduly diverted public attention away from the
Lewinsky scandal. The Republicans wanted to impeach Bill
Clinton "for having lied to the American People"
regarding his affair with White House intern Monica
Lewinsky. On the more substantive "foreign policy lies"
regarding drug running and covert operations in the
Balkans, Democrats and Republicans agreed in unison, no
doubt pressured by the Pentagon and the CIA not to "spill
the beans".

>From Bosnia to Kosovo

The "Bosnian pattern" described in the 1997 Congressional
RPC report was replicated in Kosovo. With the complicity
of NATO and the US State Department. Mujahideen
mercenaries from the Middle East and Central Asia were
recruited to fight in the ranks of the Kosovo Liberation
Army (KLA) in 1998-99, largely supporting NATO's war
effort.

Confirmed by British military sources, the task of arming
and training of the KLA had been entrusted in 1998 to the
US Defence Intelligence Agency (DIA) and Britain's Secret
Intelligence Services MI6, together with "former and
serving members of 22 SAS [Britain's 22nd Special Air
Services Regiment], as well as three British and American
private security companies".7

The US DIA approached MI6 to arrange a training programme
for the KLA, said a senior British military source. `MI6
then sub-contracted the operation to two British security
companies, who in turn approached a number of former
members of the (22 SAS) regiment. Lists were then drawn
up of weapons and equipment needed by the KLA.' While
these covert operations were continuing, serving members
of 22 SAS Regiment, mostly from the unit's D Squadron,
were first deployed in Kosovo before the beginning of the
bombing campaign in March. 8

While British SAS Special Forces in bases in Northern
Albania were training the KLA, military instructors from
Turkey and Afghanistan financed by the "Islamic jihad"
were collaborating in training the KLA in guerilla and
diversion tactics.9:

Bin Laden had visited Albania himself. He was one of
several fundamentalist groups that had sent units to
fight in Kosovo, ... Bin Laden is believed to have
established an operation in Albania in 1994 ... Albanian
sources say Sali Berisha, who was then president, had
links with some groups that later proved to be extreme
fundamentalists. 10

Congressional Testimonies on KLA-Osama links

According to Frank Ciluffo of the Globalized Organised
Crime Program, in a testimony presented to the House of
Representatives Judicial Committee:

What was largely hidden from public view was the fact
that the KLA raise part of their funds from the sale of
narcotics. Albania and Kosovo lie at the heart of the
"Balkan Route" that links the "Golden Crescent" of
Afghanistan and Pakistan to the drug markets of Europe.
This route is worth an estimated $400 billion a year and
handles 80 percent of heroin destined for Europe. 11

According to Ralf Mutschke of Interpol's Criminal
Intelligence division also in a testimony to the House
Judicial Committee:

The U.S. State Department listed the KLA as a terrorist
organization, indicating that it was financing its
operations with money from the international heroin trade
and loans from Islamic countries and individuals, among
them allegedly Usama bin Laden" . Another link to bin
Laden is the fact that the brother of a leader in an
Egyptian Jihad organization and also a military commander
of Usama bin Laden, was leading an elite KLA unit during
the Kosovo conflict. 12

(1/2: CONTINUA)

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
IL FONDO PER LA TERRA HA SUONATO LA CARICA DEI 100.000!
Entra a far parte della comunita' online del Fondo per la Terra
e insieme potremo creare la piu' grande comunita' online italiana
per la tutela dell'ambiente e raccogliere, senza interventi economici
diretti dai soci, importanti risorse economiche da destinare
a progetti di conservazione dell'ambiente in Italia e ai tropici.
Se vuoi saperne di piu':
http://www.domeus.it/ad3967350/clicktheplanet
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

"OSAMAGATE" - second part
by Michel Chossudovsky
Posted at globalresearch.ca 9 October 2001

(SEGUE)

Madeleine Albright Covets the KLA

These KLA links to international terrorism and organised
crime documented by the US Congress were totally ignored
by the Clinton Administration. In fact, in the months
preceding the bombing of Yugoslavia, Secretary of State
Madeleine Albright was busy building a "political
legitimacy" for the KLA. The paramilitary army had --from
one day to the next-- been elevated to the status of a
bona fide "democratic" force in Kosovo. In turn,
Madeleine Albright has forced the pace of international
diplomacy: the KLA had been spearheaded into playing a
central role in the failed "peace negotiations" at
Rambouiillet in early 1999.

The Senate and the House tacitly endorse State Terrorism

While the various Congressional reports confirmed that
the US government had been working hand in glove with
Osama bin Laden's Al Qaeda, this did not prevent the
Clinton and later the Bush Administration from arming and
equipping the KLA. The Congressional documents also
confirm that members of the Senate and the House knew the
relationship of the Administration to international
terrorism. To quote the statement of Rep. John Kasich of
the House Armed Services Committee: "We connected
ourselves [in 1998-99] with the KLA, which was the
staging point for bin Laden..." 13

In the wake of the tragic events of September 11,
Republicans and Democrats in unison have given their full
support to the President to "wage war on Osama".

In 1999, Senator Jo Lieberman had stated authoritatively
that "Fighting for the KLA is fighting for human rights
and American values." In the hours following the October
7 missile attacks on Afghanistan, the same Jo Lieberman
called for punitive air strikes against Iraq: "We're in a
war against terrorism... We can't stop with bin Laden and
the Taliban." Yet Senator Jo Lieberman, as member of the
Armed Services Committee of the Senate had access to all
the Congressional documents pertaining to "KLA-Osama"
links. In making this statement, he was fully aware that
that agencies of the US government as well as NATO were
supporting international terrorism.

The War in Macedonia

In the wake of the 1999 war in Yugoslavia, the terrorist
activities of the KLA were extended into Southern Serbia
and Macedonia. Meanwhile, the KLA --renamed the Kosovo
Protection Corps (KPC)-- was elevated to United Nations
status, implying the granting of "legitimate" sources of
funding through United Nations as well as through
bilateral channels, including direct US military aid.

And barely two months after the official inauguration of
the KPC under UN auspices (September 1999), KPC-KLA
commanders - using UN resources and equipment - were
already preparing the assaults into Macedonia, as a
logical follow-up to their terrorist activities in
Kosovo. According to the Skopje daily Dnevnik, the KPC
had established a "sixth operation zone" in Southern
Serbia and Macedonia:

Sources, who insist on anonymity, claim that the
headquarters of the Kosovo protection brigades [i.e.
linked to the UN sponsored KPC] have [March 2000] already
been formed in Tetovo, Gostivar and Skopje. They are
being prepared in Debar and Struga [on the border with
Albania] as well, and their members have defined codes.
16

According to the BBC, "Western special forces were still
training the guerrillas" meaning that they were assisting
the KLA in opening up "a sixth operation zone" in
Southern Serbia and Macedonia.17

"The Islamic Militant Network" and NATO join hands in
Macedonia

Among the foreign mercenaries now fighting in Macedonia
(October 2001) in the ranks of self-proclaimed National
Liberation Army (NLA), are Mujahideen from the Middle
East and the Central Asian republics of the former Soviet
Union. Also within the KLA's proxy force in Macedonia are
senior US military advisers from a private mercenary
outfit on contract to the Pentagon as well as "soldiers
of fortune" from Britain, Holland and Germany. Some of
these Western mercenaries had previously fought with the
KLA and the Bosnian Muslim Army.18

Extensively documented by the Macedonian press and
statements of the Macedonian authorities, the US
government and the "Islamic Militant Network" are working
hand in glove in supporting and financing the
self-proclaimed National Liberation Army (NLA), involved
in the terrorist attacks in Macedonia. The NLA is a proxy
of the Kosovo Liberation Army (KLA). In turn the KLA and
the UN sponsored Kosovo Protection Corps (KPC) are
identical institutions with the same commanders and
military personnel. KPC Commanders on UN salaries are
fighting in the NLA together with the Mujahideen.

In a bitter twist, while supported and financed by Osama
bin Laden's Al Qaeda, the KLA-NLA is also supported by
NATO and the United Nations mission to Kosovo (UNMIK). In
fact, the "Islamic Militant Network" --also using
Pakistan's Inter Service Intelligence (ISI) as the CIA's
go-between-- still constitutes an integral part of
Washington's covert military-intelligence operations in
Macedonia and Southern Serbia.

The KLA-NLA terrorists are funded from US military aid,
the United Nations peace-keeping budget as well as by
several Islamic organisations including Osama bin Laden's
Al Qaeda. Drug money is also being used to finance the
terrorists with the complicity of the US government. The
recruitment of Mujahideen to fight in the ranks of the
NLA in Macedonia is implemented through various Islamic
groups.

US military advisers mingle with Mujahideen within the
same paramilitary force, Western mercenaries from NATO
countries fight alongside Mujahideen recruited in the
Middle East and Central Asia. And the US media calls this
a "blowback" where so-called "intelligence assets" have
gone against their sponsors!

But this did not happen during the Cold war! It is
happening right now in Macedonia. And it is confirmed by
numerous press reports, eyewitness accounts, photographic
evidence as well as official statements by the Macedonian
Prime Minister, who has accused the Western military
alliance of supporting the terrorists. Moreover, the
official Macedonian New Agency (MIA) has pointed to the
complicity between Washington's envoy Ambassador James
Pardew and the NLA terrorists.19 In other words, the
so-called "intelligence assets" are still serving the
interests of their US sponsors.

Pardew's background is revealing in this regard. He
started his Balkans career in 1993 as a senior
intelligence officer for the Joint Chiefs of Staff
responsible for channeling US aid to the Bosnian Muslim
Army. Coronel Pardew had been put in charge of arranging
the "air-drops" of supplies to Bosnian forces. At the
time, these "air drops" were tagged as "civilian aid". It
later transpired --confirmed by the RPC Congressional
report-- that the US had violated the arms embargo. And
James Pardew played an important role as part of the team
of intelligence officials working closely with the
Chairman of the National Security Council Anthony Lake.

Pardew was later involved in the Dayton negotiations
(1995) on behalf of the US Defence Department. In 1999,
prior to the bombing of Yugoslavia, he was appointed
"Special Representative for Military Stabilisation and
Kosovo Implementation" by President Clinton. One of his
tasks was to channel support to the Kosovo Liberation
Army (KLA), which at the time was also being supported by
Osama bin Laden. Pardew was in this regard instrumental
in replicating the "Bosnian pattern" in Kosovo and
subsequently in Macedonia...

Justification for Waging War

The Bush Administration has stated that it has proof that
Osama bin Laden is behind the attacks on the WTC and the
Pentagon. In the words of British Prime Minister Tony
Blair: "I have seen absolutely powerful and
incontrovertible evidence of his [Osama] link to the
events of the 11th of September."20 What Tony Blair fails
to mention is that agencies of the US government
including the CIA continue to "harbor" Osama bin Laden's
Al Qaeda.

A major war supposedly "against international terrorism"
has been launched by a government which is harboring
international terrorism as part of its foreign policy
agenda. In other words, the main justification for waging
war has been totally fabricated. The American people have
been deliberately and consciously misled by their
government into supporting a major military adventure
which affects our collective future.

This decision to mislead the American people was taken
barely a few hours after the terrorist attacks on the
World Trade Centre. Without supporting evidence, Osama
had already been tagged as the "prime suspect." Two days
later on Thursday the 13th of September --while the FBI
investigations had barely commenced-- President Bush
pledged to "lead the world to victory". The
Administration confirmed its intention to embark on "a
sustained military campaign rather than a single dramatic
action" directed against Osama bin Laden. 21 In addition
to Afghanistan, a number of countries in the Middle East
were mentioned as possible targets including Iraq, Iran,
Libya and the Sudan. And several prominent US political
figures and media pundits have demanded that the air
strikes be extended to other countries "which harbour
international terrorism." According to intelligence
sources, Osama bin Laden's al Qaeda has operations in
some 50 to 60 countries providing ample pretext to
intervene in several "rogue states" in the Middle East
and Central Asia.

Moreover, the entire US Legislature --with only one
honest and courageous dissenting voice in the House of
Representatives-- has tacitly endorsed the
Administration's decision to go war. Members of the House
and the Senate have access through the various committees
to official confidential reports and intelligence
documents which prove beyond doubt that agencies of the
US government have ties to international terrorism. They
cannot say "we did not know". In fact, most of this
evidence is in the public domain.

Under the historical resolution of the US Congress
adopted by both the House and the Senate on the 14th of
September:

The president is authorized to use all necessary and
appropriate force against those nations, organizations,
or persons he determines planned, authorized, committed,
or aided the terrorist attacks that occurred on Sept. 11,
2001, or harbored such organizations or persons, in order
to prevent any future acts of international terrorism
against the United States by such nations, organizations
or persons.

Whereas there is no evidence that agencies of the US
government "aided the terrorist attacks" on the World
Trade Centre and the Pentagon, there is ample and
detailed evidence that agencies of the US government as
well as NATO, have since the end of the Cold War
continued to "harbor such organizations".

Patriotism cannot be based on a falsehood, particularly
when it constitutes a pretext for waging war and killing
innocent civilians.

Ironically, the text of the Congressional resolution also
constitutes a "blowback" against the US sponsors of
international terrorism. The resolution does not exclude
the conduct of an "Osamagate" inquiry, as well as
appropriate actions against agencies and/or individuals
of the US government, who may have collaborated with
Osama bin Laden's Al Qaeda. And the evidence indelibly
points directly to the Bush Administration.

----

Notes

United Press International (UPI), 15 September 2001.
The Guardian, London, 15 September 2001.
UPI, op cit,
For further details see Michel Chossudovsky, Who is
Osama bin Laden, Centre for Research on Globalisation, 12
September 2001,
http://globalresearch.ca/articles/CHO109C.html.
International Media Corporation Defense and Strategy
Policy, US Commits Forces, Weapons to Bosnia, London, 31
October 1994.
Congressional Press Release, Republican Party Committee
(RPC), US Congress, Clinton-Approved Iranian Arms Transfers
Help Turn Bosnia into Militant Islamic Base, 16 January
1997, available on the website of the Centre of Research
on Globalisation (CRG) at
http://globalresearch.ca/articles/DCH109A.html. The
original document is on the website of the US Senate
Republican Party Committee (Senator Larry Craig), at
http://www.senate.gov/~rpc/releases/1997/iran.htm)
The Scotsman, Glasgow, 29 August 1999.
Ibid.
Truth in Media, Kosovo in Crisis, Phoenix, Arizona, 2
April 1999
Sunday Times, London, 29 November 1998.
US Congress, Testimony of Frank J. Cilluffo , Deputy
Director, Global Organized Crime, Program director to the
House Judiciary Committee, 13 December 2000.
US Congress, Testimony of Ralf Mutschke of Interpol's
Criminal Intelligence Division, to the House Judicial
Committee, 13 December 2000.
US Congress, Transcripts of the House Armed Services
Committee, 5 October 1999,
Quoted in the Boston Herald, 19 March 2001.
Quoted in Knight Ridder News, 8 October 2001.
Macedonian Information Centre Newsletter, Skopje, 21
March 2000, published by BBC Summary of World Broadcast,
24 March 2000.
BBC, 29 January 2001, at
http://news.bbc.co.uk/hi/english/world/europe/
newsid_1142000/1142478.stm)
Scotland on Sunday, Glasgow, 15 June 2001 at
http://www.scotlandonsunday.com/text_only.cfm?id=SS01025960,
see also UPI, 9 July 2001. For further details see Michel
Chossudovsky, Washington behind Terrorist Assaults in
Macedonia, Centre for Research on Globalisation,
August 2001, at
http://globalresearch.ca/articles/CHO108B.html.)
Macedonian Information Agency (MIA), 26 September 2001,
available at the Centre for Research on Globalisation at
http://globalresearch.ca/articles/MNA110A.html
Quoted in The Daily Telegraph, London, 1 October 2001.
Statement by official following the speech by President
George Bush on 14 September 2001 quoted in the
International Herald Tribune, Paris, 14 September 2001.

----

The URL of this article is:
http://globalresearch.ca/articles/CHO110A.html

Copyright, Michel Chossudovsky, Centre for Research on
Globalisation (CRG), October 2001. All rights reserved.
Permission is granted to post this text on non-commercial
community internet sites, provided the source and the URL
are indicated, the essay remains intact and the copyright
note is displayed.
To publish this text in printed and/or other forms,
including commercial Internet sites and excerpts, contact
the Centre for Research on Globalisation (CRG) at
editor@..., fax 1-514-4256224.

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
LA FORMA FISICA VA CURATA IN OGNI STAGIONE
Da oggi tutte le migliori offerte direttamente
nella tua casella di posta
diete, prodotti naturali, medicina alternativa...
http://www.domeus.it/ad3967380/valuemail.domeus
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

Subject: Chi ?
Date: Thu, 04 Oct 2001 00:31:16 +0200
From: p.stilan@...

CHI AVEVA SCRITTO NEL 1983 IN ITALIA CHE I TALIBANS CHE ERANO:
- Combattenti per la liberta'
- Difensori dell'Islam
- I migliori rappresentanti del popolo afgano
CHI INVIERA' LA SOLUZIONE ESATTA RICEVERA' RICCHI PREMI !!

PER NON DIMENTICARE, VISITATE IL NOSTRO SITO !!

Centro di Documentazione Storica "Pietro Secchia"
Foglio politico telematico "L'ORA dei Comunisti" - Per la ricostruzione
del P.C.I. - http://village.flashnet.it/users/fn028394

---

*** BUSHLADEN

> http://emperors-clothes.com/news/bushladen.htm

BUSHLADEN
by Jared Israel [8 October 2001]
Includes report from the 'Wall Street Journal'

*** EX RESPONSABILE USA PER LA SICUREZZA NAZIONALE AMMETTE:
L'ISLAMISMO AFGANO E' MADE-IN-USA

> http://emperors-clothes.com/interviews/brz.htm

Ex- National Security Chief Brzezinski Admits:
Afghan Islamism Was Made in Washington

Interview with Zbigniew Brzezinski, President Jimmy Carter's
National Security Adviser in 'Le Nouvel Observateur' (France),
Jan 15-21, 1998, p. 76 (Translated by Bill Blum)

*** UNA CREAZIONE DI NOME OSAMA

> http://emperors-clothes.com/analysis/creat.htm

The creation called Osama
By Shamsul Islam

Reprinted from 'The Hindu' (India) September 27, 2001
[Posted 27 September 2001]

*** BUSH-BINLADEN CONNECTION

> http://emperors-clothes.com/news/jw.htm

Judicial Watch Condemns Bush-Binladin Group Connection
Comment by Jared Israel [posted 6 October 2001]

---

> http://www.newsunlimited.co.uk/yemen/Story/0,2763,18113,00.html.

The Guardian (UK)

Frankenstein the CIA created

Mujahideen trained and funded by the US are among its
deadliest foes, reports Jason Burke in Peshawar
Sunday January 17, 1999

When Clement Rodney Hampton-el, a hospital technician
from Brooklyn, New Jersey, returned home from the war
in Afghanistan in 1989, he told friends his only
desire was to return. Though he had been wounded in
the arm and leg by a Russian shell, he said he had
failed. He had not achieved martyrdom in the name of
Islam.
So he found a different theatre for his holy war and
achieved a different sort of martyrdom. Three years
ago, he was convicted of planning a series of massive
explosions in Manhattan and sentenced to 35 years in
prison.

Hampton-el was described by prosecutors as a skilled
bomb-maker. It was hardly surprising. In Afghanistan
he fought with the Hezb-i-Islami group of mujahideen,
whose training and weaponry were mainly supplied by
the CIA.

He was not alone. American officials estimate that,
from 1985 to 1992, 12,500 foreigners were trained in
bomb-making, sabotage and urban guerrilla warfare in
Afghan camps the CIA helped to set up.

Since the fall of the Soviet puppet government in
1992, another 2,500 are believed to have passed
through the camps. They are now run by an assortment
of Islamic extremists, including Osama bin Laden, the
world's most wanted terrorist.

Bin Laden arrived in Afghanistan from Saudi Arabia in
1979, aged 22. Though he saw a considerable amount of
combat - around the eastern city of Jalalabad in March
1989 and, earlier, around the border town of Khost -
his speciality was logistics.

>From his base in the Pakistani city of Peshawar, he
used his experience of the construction trade, and his
money, to build a series of bases where the mujahideen
could be trained by their Pakistani, American and, if
some recent press reports are to be believed, British
advisers.

One of the camps bin Laden built, known as Al-Badr,
was the target of the American missile strikes against
him last summer. Now it is used by
Harkat-ul-Mujahideen, a Pakistan-based organisation
that trains volunteers to fight in Kashmir.

Some of their recruits kidnapped and almost certainly
killed a group of Western hostages a few years ago.
The bases are still full of new volunteers, many
Pakistanis. Most of those who were killed in last
August's strikes were Pakistani.

A Harkut-ul-Mujahideen official said last week that it
had Germans and Britons fighting for the cause, as
well as Egyptians, Palestinians and Saudis. Muslims
from the West as well as from the Middle East and
North Africa are regularly stopped by Pakistani police
on the road up the Khyber Pass heading for the camps.
Hundreds get through. Afghan veterans have now joined
bin Laden's al-Qaeda group.

Some have returned to former battlegrounds, like the
university-educated Dr Ayman al-Zawahiri, a key figure
in the Egyptian al-Jihad terrorist group. Al-Zawahiri
ran his own operation during the Afghan war, bringing
in and training volunteers from the Middle East. Some
of the $500 million the CIA poured into Afghanistan
reached his group. Al-Zawahiri has become a close aide
of bin Laden and has now returned to Afghanistan to
work with him. His al-Jihad group has been linked to
the Yemeni kidnappers.

One Saudi journalist who interviewed bin Laden in 1989
remembers three of his close associates going under
the names of Abu Mohammed, Abu Hafz and Abu Ahmed. All
three fought with bin Laden in the early Eighties,
travelled with him to the Sudan and have come back to
Afghanistan. Afghan veterans, believed to include men
who fought the Americans in Somalia, have also
returned.

Other members of al-Quaeda remain overseas. Afghan
veterans now linked to bin Laden have been traced by
investigators to Pakistan, East Africa, Albania,
Chechnya, Algeria, France, the US and Britain.

At least one of the kidnappers in Yemen was reported
to have fought in Afghanistan and to be linked to
al-Quaeda. Despite reports that bin Laden was
effectively funded by the Americans, it is impossible
to gauge how much American aid he received. He was not
a major figure in the Afghan war. Most American
weapons, including Stinger anti-aircraft missiles,
were channelled by the Pakistanis to the Hezb-i-Islami
faction of the mujahideen led by Gulbuddin Hekmatyar.

Bin Laden was only loosely connected with the group,
serving under another Hezb-i-Islami commander known as
Engineer Machmud. However, bin Laden's Office of
Services, set up to recruit overseas for the war,
received some US cash.

But according to one American official, concentrating
on bin Laden is a mistake. 'The point is not the
individuals,' he said last week. 'The point is that we
created a whole cadre of trained and motivated people
who turned against us. It's a classic Frankenstein's
monster situation.'

Others point out that the military contribution of the
'Arabs', as the overseas volunteers were known, was
relatively small. 'The fighting was done by the
Afghans and most of them went back to their fields
when Kabul fell to the mujahideen,' said Kamaal Khan,
a Pakistani defence analyst. 'Ironically, the bulk of
American aid went to the least effective fighters, who
turned most strongly to bite the hand that fed them.'

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
SEI UN APPASSIONATO DI SPORT?
Accessori, abbigliamento, sport estremi...
da oggi tutte le migliori offerte
direttamente nella tua casella di posta!
http://www.domeus.it/ad3796500/valuemail.domeus
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

E.Vlajki - Otava: "Demonizacija Srba"

for the english text see:
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/859

> U POTRAZI ZA NOVIM OKTOBROM
>
> (kako od ' Banana- Republike' do�i do suverene drzave)
>
> pise Emil VLAJKI*
>
>
>
> Godinu dana nakon "oktobarske revolucije", situacija u Jugoslaviji /
> Srbiji je krajnje teska i deprimiraju�a, a na vidiku, sa sadasnjom
> haoti�nom drustvenom svijes�u, nema mnogo toga ohrabruju�eg. Da bi se
> otvorila neka perspektiva, potreban je niz fleksibilnih
> 'naprijed-nazad' koraka unutar zacrtane strategije oslobo�enja od
> sadasnje politi�ke i ekonomske prostituiranosti, ropstva i
> obezglavljenosti.
>
>
>
> Rogovi u vre�i.
>
> Prije nego sto kazemo nesto o minimalnom programu koji bi mogao
> dovesti do poboljsanja situacije, mora se razjasniti sustina sadasnje
> vladaju�e koalicije u Jugoslaviji/Srbiji. Ona je potpuno neprirodna i
> stvorena je isklju�ivo zato, da bi se oborio Milosevi�. Nakon sto je
> to ura�eno, ona se je nastavila umjetno odrzavati i svakog se �asa
> moze rasprsnuti kao zrela lubenica kada udari o zemlju. Usmjerenja
> ovih rogova u vre�i su slijede�a:
>
>
>
> -Sa politi�ko-ekonomskog stanovista postoje slijede�e tendencije:
>
> *pro-ameri�ka (neo-liberalisti�ka, socijal-darvinisti�ka)
>
> *pro-evropska (humano-kapitalisti�ka)
>
> *pro-vlasiti dzep
>
> *pro-nikakva (muhe bez glave, bez ikakve koncepcije)
>
>
>
> -Sa etno-politi�kog stanovista, tendencije su:
>
> *isklju�ivo pro-srpska (za Srbiju kao drzavu, a protiv Jugoslavije)
>
> *pro-jugoslavenska
>
> *pro-separatisti�ka
>
> *pro-bilo kakva (zemlju, kakvu kvislinzima SAD-gospodari nametnu)
>
>
>
> -Sa stanovista upravljanja, tendencije su:
>
> *pro-staljinisti�ko-dogmatska
>
> *pro-mafijaska
>
> *pro-neoliberalisti�ka (ameri�ki standardi)
>
> *pro-socijaldemokratska (evropski standardi)
>
> *pro-monarhisti�ka
>
>
>
> -Sa stanovista kulture,glavne tendencije su:
>
> *klero-nacionalisti�ka (koja afirmira vjersku i nacionalnu
> isklju�ivost, a na stetu drugih etno-kulturnih zajednica)
>
> *lazno-univerzalisti�ka (od pseudomarksisti�kih do globalizacijskih)
>
> *egoisti�no-fleksibilna (kako vjetar puse)
>
> *multi-kulturna (opravdano njegovanje kulture ve�inskog naroda uz
> postivanje kultura drugih naroda koji zive u istoj drzavi).
>
>
>
> Sve su ove tendencije prisutne u vladaju�im garniturama
> Jugoslavije/Srbije. One egzistiraju u razli�itim varijantama i
> kombinacijama i naj�es�e su me�usobno ostro suprotstavljene i
> neprijateljske. Iz ovoga je vidljivo, da se sadasnja patoloski
> neprirodna vladaju�a koalicija Jugoslavije/Srbije ne moze jos dugo
> odrzati. Bit �e istinski dobro za zemlju i narod ukoliko taj �ir sto
> prije pukne jer �e stete biti manje i bezbolnije. Za nadati se, da �e
> se ubrzo izdiferencirati one vladaju�e tendencije koje �e se
> bezkompromisno zalagati za socijal-demokratske evropske standarde i
> za
> evropsku budu�nost.
>
>
>
>
> Sto da se radi
>
>
> 1.Treba do�i do svijesti o onome sto se ne�e i zbog �ega se ne�e. To
> je isto kao kad neka osoba vise ne zeli da ostane u braku. Ona ne zna
> sto �e biti nakon rastave, ali zna da situaciju u kojoj se nalazi
> vise
> ne zeli i zna razloge zbog �ega je ne zeli.
>
>
>
> -Ono sto ova zemlja vise ne bi trebalo da zeli je diktat SAD-a �ija
> politika ne ide samo na razbijanje Jugoslavije/Srbije ve� i na
> odvajanje ovog podru�ja od evropske integracije. Konsekventno tome i
> generalno govore�i, treba se po�eti osloba�ati utjecaja SAD-a,
> pogotovo ekonomskog i vojnog. Na bazi takve platforme, nuzno je
> pokrenuti diplomatsku ofenzivu i sklapati sve vrste mogu�ih sporazuma
> sa ve� formiranim evropskim institucijama i onim evropskim zemljama i
> korporacijama koje nisu pod odlu�uju�im utjecajem Sjedinjenih Drzava.
> Prihva�anje ove politi�ke linije ponasanja je neophodno za otvaranje
> realne perspektive za izlazak iz krize i zahtijeva evropski
> orijentirane stru�njake iz medjunarodnih politi�kih, ekonomskih i
> kulturnih odnosa. Naravno, osloba�anje od SAD-a ne moze biti ni brzo,
> ni spektakularno.
>
>
>
> -Posebno se ne smije pristati na politiku ameri�kog neoliberalizma,
> to
> jest na:
>
> *nestanak drzave u ekonomskom odlu�ivanju i socijalnoj sigurnosti
>
> *jeftinu, "budzasto" rasprodaju drustvenog vlasnistva
>
>
>
> Ameri�ki neo-liberalizam moze biti efikasan za ekonomski jake drzave,
> ali ne i za zemlje u razvoju. Njegova primjena u bivsem
> socijalisti�kom bloku je bukvalno dovela do stanja gladi milijune
> stanovnika u drzavama kao sto su, na primjer, Litvanija, Bugarska,
> Rumunija i Rusija, upropastivsi ih ekonomski na dugi rok i napravivsi
> ih podloznim razli�itim ucjenama.
>
>
>
> 2.Treba se odlu�no suprotstaviti demonizaciji, ma sa �ije strane
> dolazila. Deset godina razaranja Jugoslavije i Srbije, bilo je
> popra�eno demonizacijom srpskog naroda u svjetskim razmjerima koja se
> u ovom �asu nastavlja od dijela doma�ih politi�kih struktura na
> vlasti
> i njihovih medija. Demonizacija je imala i ima za cilj opravdanje
> zlo�ina�ke aktivnosti "me�unarodne zajednice" prema srpskom narodu
> kao
> i unistenje nacionalnog i religioznog bi�a tog naroda. Demonizacija
> Srba je neosnovana iz slijede�ih razloga:
>
> -Dokazano je, da je najve�i broj stvari na kojima se demonizacija
> Srba
> zasnivala, bio lazan, isfabriciran i/ili zbiljno doveden u sumnju.
>
> -Srbi u toku posljednjih deset godina nametnutih prljavih balkanskih
> ratova nisu, sustinski, po�inili ni vise ni manje zlo�ina nego ostali
> u�esnici ratova. Niti ima ijednog naroda u svijetu iz �ijih redova u
> ratu ne proisti�u zlo�ini i zlo�inci. Rat je nasilje koje neumitno
> proizvodi sve ve�e nasilje, mrznju, osvetu, bol, zasljepljenost,
> dakle
> i zlo�ine. Posebno rat koji se vodi za teritorije, a to je i bila
> sustina poslijednjih balkanskih ratova nakon raspada Jugoslavije,
> mora
> rezultirati zlo�inom.
>
> -Nitko na Balkanu ne smije zaboraviti da je pravi inicijator zlo�ina
> SAD-om predvo�ena "me�unarodna zajednica". Ona je sve zakuvala,
> direktno vojno intervenirala protiv Srba, vodila medijsku kampanju
> demonizacije protiv istih, a sada se "pravi tosa": od zrtava pravi
> zlo�ince, a svoje zlo�ine proglasava humanisti�kim.
>
> -Srpski narod treba da shvati da je njegova demonizacija tek jedan od
> slu�ajeva demonizacije koja se na svjetskom planu i sa sli�nim semama
> provodi protiv svih "neposlusnih" naroda koji se suprotstavljaju
> imperijalizmu bogatih te, posebno, imperijalizmu Sjedinjenih Drzava.
>
>
>
> 2a.Srbija treba organizirano, nau�no i edukativno pristupiti
> de-demonizaciji. To je neobi�no vazno zbog toga, sto je srpski narod,
> zbog muka koje su ga snalazile i snalaze, kao i zbog neprekidnih lazi
> o njemu, duboko demoraliziran. On se iz tog stanja mora dovesti na
> nivo ponosa i dostojanstva. U tu svrhu je potrebno:
>
> -Popularizirati rezultate nau�nih istrazivanja koji se ti�u
> materijalnih dokaza o navodnim "glavnim srpskim zlo�inima" ("logori
> smrti i za silovanje", Srebrenica, Ra�ak, Markale, Izbica,), gdje je
> utvr�eno da su ti "zlo�ini" bili isfabricirani i/ili da postoji visok
> stepen sumnje u njihovo postojanje.
>
> -Popularizirati me�unarodni politi�ki kontekst tih doga�anja, gdje se
> jasno vidi da su ti navodni a, ustvari, isfabricirani "zlo�ini", bili
> pretekst za klju�ne odluke koje su se na vojnom i ekonomskom planu,
> donosile protiv Jugoslavije i Srbije.
>
> -Popularizirati materijalne �injenice o direktnoj odgovornosti i
> umijesanosti "me�unarodne zajednice" za rusenje Jugoslavije i Srbije.
>
>
> -Popularizirati materijalne �injenice o sadasnjoj odgovornosti SAD-a
> koje nastoje svim silama da stvore od juznog dijela Srbije, Kosova,
> dijela Makedonije te sa Albanijom, "Veliku Albaniju". Uzgred re�eno,
> ni federalna vlada SRJ, ni crnogorska vlada nemaju vise kontrolu nad
> dijelom Crne Gore nastanjenog Albancima.
>
>
>
>
>
> 3.U Jugoslaviji/Srbiji se mora formirati patriotski front. Za sve one
> kojima je stalo da se iza�e iz sadasnje smrtonosne kaljuze, proslost
> i
> ideoloske razmirice vezane za nju, moraju postati irelevantne. Svi
> kojima je stalo do vlastitog naroda i zemlje, bili oni komunisti,
> socijalisti, �etnici, dosovci, demokrate, liberali, radikali,
> narodnjaci i ini, moraju se usredo�iti na jedan jedini cilj:
> spasavanje teritorija i naroda.
>
>
>
> Minimalan i urgentan politi�ki program patriotskog fronta mora imati
> slijede�e pretpostavke:
>
> -Usvajanje svih najnaprednijih rijesenja Evrope o pravima gra�ana i
> polozaju manjina kao i o borbi protiv terorizma.
>
> -Nikakvih pregovora sa teroristima na jugu Srbije. Ono sto se, na
> zalost, sada radi, samo stvara pravne osnove za otcjepljenje tog
> dijela jugoslavenskog/srpskog teritorija.
>
> -Nikakvo davanje baza NATO-u.
>
> Ako u glavama dijela sadasnjeg politi�kog vrha i postoji nekakva
> racionalna ra�unica u smislu: "Dat �emo te baze i/ili slobodan
> prolaz,
> pa �e se napokon pustiti na miru SRJ/Srbiju", tu se oni ljuto varaju.
>
>
> Sa bazama i prolazom ili bez toga, rusenje ove zemlje �e se
> nastaviti.
> Ako se daju baze i/ili stalni prolaz za NATO trupe, onda to rusenje
> vise nitko na svijetu ne �e mo�i sprije�iti, jer �e se iz baza, i/ili
> kontroliranog koridora, direktno pomagati separatiste svih vrsta:
> albanske, crnogorske, san�a�ke, vojvo�anske (sjetimo se nedavnog
> ameri�kog vojnog spasavanja opkoljenih albanskih terorista u
> Makedoniji).
>
>
>
> Nova oktobarska revolucija
>
> U Jugoslaviji/Srbiji su u vlasti prisutne i snage koje bi se mogle
> okarakterizirati kao anti-patriotske, ali su u ovom trenutku skupa sa
> njihovim vjerovatnim ameri�kim gospodarima, u nok-daunu. Nakon
> "oktobarske revolucije" 2000. godine, nastavlja se korupcija i
> kriminal, poduzimaju se mjere koje indiciraju na surovanja sa
> teroristima na jugu Srbije, na krajnje sumnjive sporazume sa NATO
> okupacionim snagama Kosova, Bosne i sada Makedonije. �itava svjetska
> javnost ruga se prodaji Milosevi�a Hagu i isti�e kako su se prilikom
> toga koristile gangsterske metode ponasanja. Posto nema definirane
> vlasti, ekonomske mjere su nepotpune i stvaraju institucionalne
> uvjete
> za rasprodaju drustvenih bogatstava me�unarodnom krupnom kapitalu.
>
>
>
> Pored toga, odvija se kampanja najodvratnije demonizacije vlastitog
> naroda ikad vi�ene u povijesti. Tu su ni�im dokazane hladnja�e i
> masovni grobovi koji "zasigurno" sadrze tijela Albanaca, Muslimana,
> Hrvata, u�benici za djecu u kojima se opravdava NATO agresija,
> proganjani patrioti koji su branili ovu zemlju dok se istovremeno
> �elnici NATO-agresije slobodno se�u nasim prostorima, itd.
>
>
>
> Taj drustveni �ir na�et prvom "oktobarskom revolucijom" prijeti da se
> ponovo prosiri na �itavo tijelo Jugoslavije/Srbije i da potpuno
> unisti
> organizam. Infekcija je takve vrste da je treba hitno zaustaviti.
> Zato
> je nova "oktobarska revolucija", kao prirodni nastavak prethodne,
> historijska nuznost za Jugoslaviju/Srbiju. Ona se, preko
> parlamentarne
> izmjene gdje �e na vlast kona�no do�i istinske patriotske snage koje
> ne �e biti sluzin�ad bilo koje strane (prvenstveno ameri�ke)
> administracije, mora uraditi u najkra�em mogu�em roku. Ako se
> doma�im,
> petokolonaskim silama zla koje je sada mogu�e odstraniti, dade
> mogu�nost da se oporave, onda ni Bog ne �e vise mo�i pomo�i ovoj
> zemlji i njenim narodima, a pogotovo ne Srbima.
>
>
>
> *Emil Vlajki je autor knjige "Demonization of Serbs", Revolt, Ottawa,
> 2001
>
> (knjiga je objavljena i na srpsko-hrvatskom: "Demonizacija Srba",
> Nikola Pasi�, Beograd, 2001)

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
Vuoi gestire da solo la pubblicita' della tua Newsletter?
Vuoi sapere quanti utenti hanno letto le tue News?
Vuoi pagare solo quello che consumi come traffico mail?
eC-Messenger e' il sistema white label ideato da Domeus
che ti permette di sfruttare al meglio le potenzialita' del
knowledge management e del CRM
http://www.domeus.it/ad3795420/interestmarketing
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...


> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1333

One of the Bosniam Army's Muslim brigades marches through Zenica in a
demonstration of strength by 10000 soldiers.
("The Times", 11/12/1995, pag. A10)

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
Segui la musica e ti piacerebbe sapere tutto su musicisti,
concerti, nuovi cd?
Da oggi tutte le migliori offerte
direttamente nella tua casella di posta eMail
http://www.domeus.it/ad3937040/valuemail.domeus
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

Data: 07/10/2001 15:54
Da: "Vladimir Krsljanin"
Oggetto: DOS JE VELIKA PREVARA


"DAN", Podgorica, 7. oktobar 2001.



�IVADIN JOVANOVI� (SPS): DOS JE VELIKA PREVARA

Krizni �tabovi otpustili 40.000 stru�njaka



Zatvoreno 13 ambasada . Za godinu dana proizvodnja pala za deset
odsto . Svaka �esta ma�ina radi . Potro�a�ka korpa tri puta skuplja .
Iz zatvora pu�teno 1.600 albanskih terorista . Napravljen glomazniji i
skuplji, a nesposobniji dr�avni aparat .Umjesto ministarstava razni
biroi i agencije



Diplomata po profesiji, biv�i ministar spoljnih poslova, danas
potpredsjednik SPS, borac za socijalnu pravdu, besplatno �kolovanje i
lije�enje, �ivadin Jovanovi�, koji je, kako ka�e, svo svoje bi�e
usmjerio na o�uvanju Jugoslavije i Srbije u intervjuu za �Dan� o�tro je
osudio svaki separatizam i terorizam. Jovanovi� se zala�e za tehnolo�ki
i ekonomski razvoj, zasnovan na unutra�njim resursima i ravnopravnoj
saradnji sa drugim zemljama, prije svega iz neposrednog okru�enja, a
zatim i iz Evrope i cijelog svijeta. Za Demokratsku opoziciju Srbije
Jovanovi� tvrdi da je velika prevara.

~Za�to prevara?

- Rekli su da �e da u�ine �ivot boljim, a u�inili su da ve�ina gra�ana
u Srbiji �ivi u bijedi i nema�tini, siroma�tvu i neizvjesnosti za
budu�nost Srbije i Jugoslavije. DOS je nanio i ogromnu istorijsku
uvredu srpskom narodu �to je kidnapovao predsjednika Slobodana
Milo�evi�a i �to ga je na Vidovdan, uop�te predao Ha�kom tribunalu.
Prevara je i zato �to su u avgustu pro�le godine iza�li sa silnim
obe�anjima, a ni jedno nisu ispunili. Obe�ali su nove rezolucije,
obe�ali su da �e prvog dana zasijedanja Savezne skup�tine donijeti
deklaraciju o ukidanju ekonomske i politi�ke blokade Crne Gore. Ali se
tog obe�anja nikada vi�e nijesu sjetili.

~Koji su uspjesi DOS-a u minuloj godini?

- Smanjenje i degradiranje proyzvodnje (industrijske, poljoprivredne,
rudarske) opadanje �ivotnog standarda... Oko �etiri miliona gra�ana
Srbije nalazi se na ivici egzistencije godinu dana poslije dolaska na
vlast DOS-a. Oko dva miliona ih je bez posla, industrijska proizvodnja
je sada manja za deset odsto u odnosu na onu koja je bila u vrijeme
sankcija u oktobru pro�le godine, odnosno zatvorenosti finansijskih,
komercijalnih i drugih tr�i�ta za Jugoslaviju. Dru�tveni proizvod je
opao. U fabrikama radi svaka �esta ma�ina. Mladi obrazovani ljudi danas
odlaze u inostranstvo trbuhom za kruhom �e��e nego ikada ranije. Cijene
proizvoda osnovnih za �ivot i usluga su vi�estruko pove�ane. Porezi i
nameti i poljoprivrednicima i gra�anima su tako�e vi�estruko pove�ani.
Uklonjene su sve carinske i druge za�tite za doma�u proizvodnju.
Recimo, poljoprivreda je ostala bez ikakvih dotacija, iako
poljoprivredu dotiraju i najrazvijenije zemlje Evrope i svijeta. U
na�oj zemlji DOS je ukinuo dotacije poljoprivrednicima iako je
poljoprivreda strate�ka grana Srbije i Jugoslavije, tako da je srpsko i
jugoslovensko tr�i�te preplavljeno, na primjer, sirevima iz Holandije i
suhomesnatim proizvodima iz Evrope, a ja se, iskreno, nadam da nijesu
proizvedeni od mesa od ludih krava. Potro�a�ka korpa je danas tri puta
skuplja nego pro�le godine, a kupovna mo� gra�ana tri puta manja.

~Valjda su demokrate ipak, ne�to postigle?

- Svakako. DOS je ostvario rekordne rezultate pu�tanjem albanskih
terorista iz zatvora. Dosad je, hvali se, tako, �in�i�, pu�teno 1.600
kriminalaca Albanaca. Razmatra se da ih puste da idu na Kosovo. Istakli
su se i nebrigom za Srbe na Kosovu i Metohiji, naro�ito za one koji su
u zatvorima bez presude, bez ikakvog dokumenta. Iznenadili su i
totalnom nebrigom za 1.300 otetih i ubijenih Srba i Crnogoraca i drugog
nealbanskog �ivlja na Kosovu i Metohiji. Prebacili su sve mogu�e
rekorde u progonu politi�kih neistomi�ljenika. Oko 40.000 vrhunskih
stru�nih kadrova u privredi, zdravstvu, obrazovanju, kulturi...
uklonjeno je, sistemom kriznih �tabova, sa mjesta na kojima su �asno
radili i na kojima su bili ne zato �to su socijalisti ve� stru�njaci.
Oni su pomjereni. Na njihovo mjesto su do�li neki novi ljudi, jer je u
vlasti 18 partija nezaja�ljivih ambicija da se dograbe bogatstva, mo�i
i uticaja. Oni nemaju mjere u otimanju svega �to je iole atraktivno,
bez milosti da to sprovode. I onda se pitaju za�to je industrijska
proizvodnja opala, za�to elektroprivreda slabo radi i otuda prijetnje
novim redukcijama struje, otud neredi, �trajkovi, protesti.

~A, na me�unarodnom planu?

- Ne. Jer, svaka od 18 partija ho�e jednak broj ambasadora i opet se
postavlja pitanje kakvi su kriterijumi potrebni da bi neko bio
ambasador. Postoje klju�evi daleko izra�eniji nego u komunisti�ko
vrijeme kad su postojali nacionalni, regionalni i neki drugi. Sada
postoje dosovski klju�evi prema kojima svaka pa i najmanja partijica
pretenduje da dobije ambasadorsko mjesto. Niko ne pola�e strane jezike,
niko ne provjerava da li su to doma�i dr�avljani ili me�u njima ima i
stranaca. Ima dosovskih ambasadora sa stranim paso�ima. Zatvaraju se uz
to ambasade u 13 zemalja� u Vijetnamu, Burmi, Gani, Gvineji,
Tanzaniji... A zaboravlja da je, na primjer, samo u
Gvineji �Energoprojekt� napravio pet hidrocentrala a sada gradi �estu i
jedan konferencijski centar i to sve na komercijalnoj osnovi. Ko �e
radnike �Energoprojekta� podr�ati ako recimo nai�u na te�ko�e sa
vlastima. Ili kakav je to signal gvinejskoj vladi koja je dala toliko
poslova, toliko va�nih projekata.

~�ime se onda jugoslovenska diplomatija bavi danas?

-Umjesto odgovora valja postaviti pitanje ako se povla�e jugoslovenske
gra�evinske firme, one koji proizvode i prodaju opremu iz tih zemalja u
kojim je to djelovima svijeta dosovska vlada obezbijedila alternativna
tr�i�ta. Ovo je samo jo� jedna ilustracija kako DOS vr�i globalnu
preraspodjelu spoljnopoliti�kih interesa Jugoslavije u korist NATO
zemalja i u korist zemalja razvijene Evrope.

Ima li kriminala u Srbiji?

- Da. Prema priznanjima dosovskih lidera kriminal je u porastu a javna
je tajna da je zahvatio i vlast.

~Mislite li na veliku duvansku aferu?

- Da. Duvanska afera je samo vrh ledenog brijega. Ispod njega je mnogo
vi�e raznog kriminala mada se istina vjerovatno prigu�uje, jer bi mnogi
morali do�i na tapet odgovornosti. Oni su govorili o pravnoj dr�avi, o
sigurnosti, o borbi protiv kriminala a sve �to se de�ava je suprotno
tome. Kad im odgovara oni po�tuju Ustav, kad im ne odgovara onda je
Ustav prepreka i tada donose politi�ke odluke. Apsolutna pravna
nesigurnost u Srbiji i Jugoslaviji nakon dolaska DOS-a. Ni institucija
Ustavnog suda se ne po�tuje.

~�ime se vlada?

- Dekretima, aktima od danas do sjutra. Pri�alo se da �e da se izvr�i
racionalizacija op�te potro�nje, da �e imati manje ministara, manje
�inovnika a �ta su uradili. Danas na saveznom nivou i republi�kom
srpskom ima deset potpredsjednika vlada, �to nikad u istoriji nije
bilo. Sedam potpredsjednika je samo u republi�koj vladi Srbije, a ka�u
smanjili su broj ministarstava.

Ali, mnogo raznih agencija i biroa. Narod je sve to prozreo i dosta mu
je te mimikrije i obmane.

-Ima li SPS budu�nost?

- Ako je SPS bio potreban Srbiji i Jugoslaviji prije deset godina,
razvoj doga�aja na unutra�njoj sceni i u me�unarodnim odnosima pokazuje
da je SPS potrebniji nego ikada ranije.

~Ni SPS nije bio imun od isku�enja?

- Ta�no. No, sve zavisi od moralne i politi�ke gra�e od koje je �ovjek
sazdan i da li �e odoljeti isku�enjima ili ne. Mi smo imali u na�im
redovima i onih koji nisu odoljeli isku�enjima. Niko, me�utim, nema
pravo da pojedina�ne nepravilnosti i isku�enja vezuje za partiju. To
treba vezivati samo za pojedince. Ipak, ostaje da se analizira gdje je
vi�e gramzivosti bilo u SPS ili u DOS danas.

Danica GARI�




Podijeljene uloge �in�i�a i Ko�tunice



~Da li se Ko�tunica mo�e amnestirati od hap�enja Slobodana
Milo�evi�a ?

-Ne. Ovome se mora pri�i politi�ki zrelo. Nama ne trebaju predsjednici
koji ne znaju ni�ta o tome, �to je sudbinski va�no za dr�avu i narod.
Potrebni su nam predsjednici koji znaju ono �to moraju da znaju, a
narod ih bira ne da ne znaju ve� da znaju. Sve izgleda kao da postoje
podijeljene uloge da �in�i� po savjetima da ne ka�em nalozima iz
inostranstva radi sve to �to radi nezavisno od socijalne, ekonomske i
politi�ke cijene, da izvr�ava to �to nije na� interes, a da Ko�tunica,
na povr�ini, slu�i kao neki pravdoljubiv, �estit �ovjek za ispumpavanje
narodnog nezadovoljstva i da tako ra��i��ava teren da stvari idu kako
idu, a one idu vrlo lo�e. Da li su oni me�usobno podijelili uloge ili
im je neko dodijelio uloge to je neka druga stvar, ja samo sudim prema
posledicama koje su ogromn.



Javno se sva�aju, tajno se pla�e izbora



~Politi�ko raspolo�enje gra�ana danas?

- Sasvim druga�ije od onog 24. septembra i 23. decembra 2000. godine i
u tom kontekstu trebra razumjeti rastu�e zahtjeve za vanrednim izborima
na svim nivoima kako bi se vlast upodobila sada�njem raspolo�enju i
volji gra�ana. DOS je na vlasti i njima se sigurno ne odlazi. Oni se
sva�aju me�usobno ali ima ona narodna �Vrana vrani o�i ne vadi�. �in�i�
i Ko�tunica se javno sva�aju ali se i jedan i drugi boje izbora jer
znaju da nose jednaku odgovornost za ovu katastrofalnu ukupnu situaciju
u Srbiji i Jugoslaviji. Sjetite se, pri�ali su da Kosovo i Metohija
nije pitanje separatizma i terorizma ve� demokratsko �to je trebalo da
zna�i da �e se odmah po dolasku demokratske vlasti to rije�iti samo od
sebe.



To join or help this struggle, visit:
http://www.sps.org.yu/ (official SPS website)
http://www.belgrade-forum.org/ (forum for the world of equals)
http://www.icdsm.org/ (the international committee to defend Slobodan
Milosevic)
http://www.jutarnje.co.yu/ ('morning news' the only Serbian newspaper
advocating liberation)

---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
LA FORMA FISICA VA CURATA IN OGNI STAGIONE
Da oggi tutte le migliori offerte direttamente
nella tua casella di posta
diete, prodotti naturali, medicina alternativa...
http://www.domeus.it/ad3926780/valuemail.domeus
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...

Dopo la strumentalizzazione fatta nel settembre-ottobre 2000 dai leader
della coalizione DOS e sui media occidentali, le proteste dei minatori
di Kolubara sono diventate invisibili. Infatti, esse sono ormai inutili
per la campagna mediatica che ha a suo tempo accompagnato il colpo di
Stato in Serbia e Jugoslavia; viceversa, possono essere piuttosto
pericolose - come tutte le proteste e gli scioperi dei lavoratori di
tanti settori dell'economia jugoslava, del tutto ignorate dalla nostra
stampa - perche' ostacolano il progetto ultraliberista del governo
Djindjic.

---

> http://www.jutarnje.co.yu/dogadjaji/4.htm

Jutarnjie Novine
IZDANJE SUBOTA, 06. OKTOBAR, 2001 2:36 AM

��estitka� radnika �Kolubare� i kamiond�ija iz �a�ka povodom godi�njice
Dolaska DOS-a na vlast
Rudari ogor�eni izjavom �in�i�a, te�ke ma�ine blokirale Beograd

Ve� tre�i dan je kako rudari �Kolubare� �trajkuju i ne proizvode ugalj
a da niko iz poslovodstva EPS-a i Vlade Srbije nije do�ao u ovaj
kolektiv sa 17.000 radnika.

Rudari strpljivo �ekaju dolazak ministra rudarstva i energetike Gorana
Novakovi�a i republi�kog premijera Zorana �in�i�a na pregovore.

Rudari su ogor�eni izjavama predstavnika aktuelne vlasti posebno
izjavom Zorana �in�i�a da je �trajk motivisan ne socijalnim ve�
isklju�ivo politi�kim razlozima, javlja na� dopisnik M. Simi�.

Izjava dr Vojislava Ko�tunice da iza �trajka ne stoji DSS nai�la je na
razli�ita reagovanja me�u radnicima koji isti�u da su pro�le godine
lideri DOS-a danono�no bili u �Kolubari� a danas, 5. oktobra, nikoga
nema i da su zaboravljeni.

Kolona vi�e stotina automobila, autobusa, kamiona i teretnih vozila
krenula je ju�e iz Preljine kod �a�ka prema Beogradu.

Cilj njihovog dolaska bio je obilazak Savezne skup�tine kojim su oni na
simboli�an na�in obele�ili godi�njicu doga�aja od petog oktobra. Mnogi
gra�ani koji su ju�e do�li na plato ispred Saveznog parlamenta nosili
su zastave i transparente. Iako nije bilo planirano, kolona se uputila
prema Novom Beogradu pa je �iri centar grada bio blokiran �to je
izazvalo saobra�ajni kolaps u kome gradski prevoz kao i taksisti nisu
radili, uverile su se �Jutarnje novine�.

Predsednik Nove Srbije Velimir Ili� rekao je na platou ispred Savezne
skup�tine u Beogradu da nije zadovoljan dosada�njim promenama i izrazio
nadu da �e i premijer Srbije shvatiti da vlada mora da se rekonstrui�e
i da u reforme krene mnogo br�e.

�a�ane, koji su do�li u pratnji truba�a, do�ekao je predsednik jednog
krila Socijaldemokratije Vuk Obradovi� sa svojim pristalicama i
stotinak gra�ana. Na svim vozilima koja su stigla iz �a�ka nalazile su
se parole �Poslednja opomena vlastima�.


---

Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

---- Spot ------------------------------------------------------------
Segui la musica e ti piacerebbe sapere tutto su musicisti,
concerti, nuovi cd?
Da oggi tutte le migliori offerte
direttamente nella tua casella di posta eMail
http://www.domeus.it/ad3927590/valuemail.domeus
----------------------------------------------------------------------




Per cancellarti da questo gruppo, invia un messaggio vuoto a: jugoinfo-unsubscribe@...